keepon live club report | prima parte

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W W W . K E E P O N L I V E . C O M

L I VE CLUBREPORT20 1 6

KeepOn LIVE non è nuovo ad indagini di settore: nasce 12 anni fa come Circuito, come rappresentanzadi quelle realtà che lavorano per offrire musica dal vivo, ed è a loro che periodicamente si rivolge conquestionari e altri strumenti - come la Live Parade - per dare voce a gestori e direttori artistici.Proprio a loro KeepOn ha inviato, come ogni anno, un questionario al quale hanno risposto in formaanonima, servito a fotografare l'andamento delle loro attività alla fine della stagione live indoor 2016.

Le dimensioni dei loro club, la loro capienza, la quantità di concerti e artisti che ospitanosettimanalmente, i servizi e i prodotti offerti alla clientela e così via. I risultati delle risposte e deinumeri da loro forniti sono stati messi in relazione con la stagione precedente, analizzati per ricavarnepercentuali e spunti di riflessione.

Quello che segue è il risultato di questo lavoro, un report molto interessante sullo stato di salute deiLive Club italiani, quei locali di musica dal vivo che rispondono a 3 caratteristiche: programmano peralmeno 2/3 della loro programmazione musica originale, dispongono di un impianto audio residente edi un palco. L'analisi è stata realizzata in due parti: la prima analizza i numeri e i prodotti, la trovate perintero in questo documento; la seconda analizza la parte economica e verrà pubblicata in luglio.

Certo, i 279 Live Club che compongono il Circuito - 29 in più rispetto all'anno scorso e tutti con unaprogrammazione costante di musica dal vivo originale e un palco residente - non rappresentanol'intero mondo della musica dal vivo italiana, ma la loro voce dà un'idea di quale sia la situazioneattuale e come essa si sia sviluppata negli ultimi anni.

I Club del Circuito non mollano, nonostante la crisi. Dal 2014 ad oggi, il loro numero cresce del 10,3%.Purtroppo alcuni chiudono (o vengono chiusi), ma per fortuna molti hanno ancora il coraggio di aprire.

INTRODUZIONE

Risultato dell'impegno di KeepOn nella promozione e nel sostegno delle loro attività, ma anche ladimostrazione che il settore è vivo e si conferma essere pilastro fondante. Il pubblico lo ha capito e lodimostra crescendo dal 2014 ad oggi del 12,4%.

Le loro risposte confermano quanto si dice da più parti: sono loro e il resto dei club come loro, atrainare il settore musicale italiano, mantenendo viva l'offerta live nelle città di tutto lo Stivale.

Quello che manca sono politiche locali e nazionali che vengano in loro aiuto contro la fortissima crisidei consumi che sta erodendo le loro casse. Un problema al quale i gestori rispondono riducendosensibilmente le dimensioni dei locali, risparmiando sui tecnici di palco e puntando a nuovi incassicon la diversificazione dei servizi (non a caso crescono sensibilmente i locali forniti di cucina).

La fotografia che esce dal report di KeepOn LIVE conferma i dati che erano stati forniti a fine gennaioscorso da Italia Creativa (http://www.keeponlive.com/secondo-litalia-creativa-di-franceschini-la-musica-live-resiste-e-cresce-2.html#sthash.H9LSnG5L.dpuf), lo studio sull'industria dellospettacolo italiana elaborato da Ernst & Young su commissione del Ministero dei Beni edelle Attività Culturali e del Turismo.

Lo studio - che prendeva in esame gli anni 2012, 2013 e 2014 - ha stimato in 46,8 miliardi di eurol'utile prodotto dall'intero settore delle arti (il 2,9% del prodotto interno lordo nazionale).

Il 50% di questo tesoretto è rappresentato proprio dai ricavi da concerti, attività di ballo eperformance musicali in genere con ricavi di quasi 2,9 miliardi.

Dietro i numeri contenuti in questo report ci sono professionisti e appassionati che ogni giorno grazieai loro locali e con il loro lavoro, rendono possibile alla musica esordiente e indipendente diesprimersi. Locali di musica dal vivo che solo se uniti in un'unica massa critica, tangibile e verificabile,

possono avere una voce forte e avere la forza di migliorare la loro posizione.

Il Team di KeepOn LIVE

Incremento del 10,3% del numero dei locali aderenti al Circuitotra la stagione 2014/15 e quella 2015/16.

01

Dalla stagione live 2014/2015 a quella appenaconclusa 2015/2016 il numero dei Live Club italianicensiti nel Circuito KeepOn ha fatto registrare unacrescita importante pari al 10,3%, con ben 279luoghi di esibizione indoor con palco residente eprogrammazione dedicata principalmente a musicaoriginale italiana.

CLUB ADERENTI AL CIRCUITO

279

02

240.

SPAZI&CAPIENZADEI LOCALI

CAPIENZA MEDIA

Aumentano gli spazi ma si riducono le loro dimensionie la capienza. Dall'anno scorso ad oggi le superficimedie sono passate da 210 metri quadrati a 195

(-7,1%), mentre la capienza media passa da 300 a240 persone (-20%). Riduzioni sicuramente dovute

anche alla crisi - in corso già da molti anni - dellegrandi strutture dedicate al tempo libero, in favore di

quelle di medie e piccole dimensioni,economicamente più sostenibili.

03

CONCERTI SETTIMANALI605

Nonostante la crescita del numero di spazi, laquantità di concerti settimanali resta praticamenteinvariata con una lievissima crescita rispetto ai datirelativi al periodo 2014/2015: si passa, infatti, da600 a 605 spettacoli a settimana.

04

ARTISTICOINVOLTI

+28,8 %Se la quantità di esibizioni è rimasta ferma, sono

aumentati gli artisti che in media salgonosettimanalmente sui palchi dei Live Club targati

KeepOn. Passiamo dai 980 della stagione2014/2015 ai 1.378 calcolati fino ad oggi. Una

crescita di ben 28,8 punti percentuali.Un dato positivo che però non è seguito da una

crescita della torta da spartire, comportandoquindi una riduzione dei guadagni procapite.

LO STESSO NUMERO DI CONCERTI DEL 2014 , OGGI , DEVE SFAMARE 398MUSICISTI /BAND IN PIÙ . LA CONCLUSIONE SEMBRA ESSERE QUINDI CHECI SIA UNA DOMANDA IN CRESCITA A FRONTE DI UN 'OFFERTA ORMAIFERMA A UN ANNO FA . UNA POSSIBILE SPIEGAZIONE SI TROVASOPRATTUTTO SE SI PENSA ALL 'AUMENTO DEI GRUPPI EMERGENTI CHECERCANO DI SUONARE DAL VIVO E CHE SEMPRE PIÙ SPESSO VENGONOUTILIZZATI COME BAND DI SUPPORTO .

Diminuisce il numero dei professionisti legati ai club

05

Diminuisce il numero di professionisti legati ai club.Nella stagione 2015/2016 la media del personaleprofessionista impiegato nei Live Club del Circuito si èabbassata a 10 (-33,3%). Le ragioni possono esseremolteplici: dall'aumento delle prestazioni professionalisommerse e non dichiarate, al ricorso, sempre menofrequente, da parte di gestori e proprietari, a figurespecializzate nell'amplificazione e nella gestionetecnica.

FONICI&PROFESSIONISTI TECNICI

-33%

06

6.5 MLNAumenta il pubblico dei concerti nei Locali KeepOn.

Le persone che hanno fruito di musica live tra il2014 e il 2015 sono state 5.760.000, mentre nel

2015/2016 sono state 6.578.000. 818 mila in più,pari ad una crescita del 12,4%.

Un pubblico più numeroso porta con sé,inevitabilmente, cambiamenti anche nelle abitudini di

consumo al bancone.

IL PUBBLICO

PERSONE

BIRRA2.380.000 litri 1.473.436 litri

ENERGYDRINKS

ACQUA

B E V A N D E & C O N S UM I

Il terzo posto se lo

aggiudicano gli energy drink.

Le lattine vendute nel corso

della scorsa stagione sono

state 432.000, quelle

vendute da settembre 2015

a maggio 2016, 463.730.

Una crescita del 6,8%.

La birra resta la regina dei

bicchieri. I Club, tra il 2014

e il 2015 ne hanno versati

2.140.800 litri; tra il 2015 e

il primo semestre 2016 i

litri erogati sono stati

2.380.000 (+10%) di cui, il

62% alla spina e il 38 in

bottiglia.

Seguono le bottigliette

d'acqua da 33 cl. Nella

scorsa stagione ne sono

state consumate 1.344.000

e dal 2015 ad oggi,

1.473.436 (+8,58),

comprese quelle sempre

presenti sui palchi.

463.730 litri

07

ANALCOLICI SUPERALCOLICICresce esponenzialmente il consumo di analcolici,

testimoniando un cambio importante nelle abitudini

delle persone dovuto sicuramente alla maggiore

necessità di fare economie (aperitivi e appuntamenti

pomeridiani), all'abbassamento dell'età media di chi

fruisce di musica dal vivo e (forse) anche ad una

maggiore responsabilità nel consumo di alcol. Sono

stati 661.900 i litri di bibite (73% del totale) e succhi

di frutta (27% del totale) venduti a maggio 2016. Un

incremento del 56,4% rispetto ai 288.000 litri del

2014/2015.

Per ultimi, i superalcolici, da sempre

non molto richiesti durante i concerti.

Nel corso della scorsa stagione ne

sono stati erogati 232.000 litri. Nel

secondo periodo preso in esame da

questo studio, si è registrata una

crescita di 29.310 litri (+11,2%).

08

I Live Club del circuito diversificano sempre di più le attività e i servizi al loro interno alla ricerca di nuovi margini

di incasso e nuova clientela. È questa una delle letture che si possono dare dell’'incremento di locali che offrono un

menù di cibi e non solo di bibite alcoliche e non. Se nel 2014/15 i club con cucina erano 135 su 250, ossia il 54%,

quelle registrate a maggio 2016 sono state 184 su 279, ossia il 66,3%. Una crescita di ben 12,3 punti percentuali.

232.000 litri661.900 litri

66,3% SONO I CLUB CON CUCINA

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DATI REGIONALIL'Emilia-Romagna si conferma la regione con il maggior numero diLive Club iscritti al Circuito KeepOn, passando dai 31 del 2014/2015 ai47 registrati tra il 2015 e il primo semestre del 2016.

Segue la Lombardia con 30 Club censiti ad oggi (quattro in piùrispetto alla precedente stagione presa in esame da questo report).Anche il Piemonte cresce passando dai 20 locali live del 2014/2015agli attuali 26.

Il terzo posto è del Veneto con 22 club targati KeepOn (uno in menorispetto alla stagione 2014/2015). Poco distante la Sicilia, dove ilnumero è passato da 16 a 20. Segue a ruota la Campania con 18 localiregistrati nel primo semestre di quest'anno (nel periodo precedenteerano 14).

Le Marche si attestano sugli 11 iscritti e l'Umbria conferma i 12 iscritti del 2014.Il Lazio cala di due club con 10 iscritti; cala anche l'Abruzzo che da 13 locali passa a 10. 10 sono anche i locali inFriuli Venezia Giulia. In fondo alla classifica troviamo il Sud: 1 solo live club iscritto in Molise, 3 in Basilicata e 4 inSardegna.

A metà classifica troviamo la Liguria che cresce con 15 club nel 2016rispetto ai 12 del periodo precedente, e la Toscana che segna un balzoin avanti, dagli 8 del 2014/2015 agli attuali 15.