domenica 11 novembre 2018 così si può vivere provvedendo ... · foglio settimanale della...

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Foglio settimanale della Parrocchia Sacra Famiglia - piazza sacra Famiglia, 1 - 20092 Cinisello Balsamo MI diocesi di Milano - decanato di Cinisello - www.sacrafamigliacinisello.it - @sacrafamcini - @vamonosacra Vita della Comunità a nostra Chiesa di Milano celebra oggi la II Giornata mondiale del Povero, voluta da Papa Francesco. E la coincidenza vuole che per noi capiti la domenica di “ Cristo Re”, l’ultima dell’Anno liturgico e l’occasione per fare un po’ una sintesi del nostro cammino di fede. Voglio provare a farlo leggendo con voi il Messaggio del Papa, che sviluppa la riflessione partendo da un versetto del salmo 34, quello riportato nel titolo. Sono tanti i modi in cui oggi la povertà, i poveri “gridano”’ diversi a seconda del tipo di povertà, materiale, culturale, spirituale, morale... e a volte questo “grido” è così sommesso, quasi silenzioso, o a volte soffocato dal ritmo frenetico delle nostre giornate, o così scomodo, da divenire per noi inascoltabile. Ma non per il Signore che, come dice il Papa, “ascolta i poveri che gridano a Lui ed è buono con quelli che cercano rifugio in Lui con il cuore spezzato dalla tristezza, dalla solitudine e dall’esclusione. Ascolta quanti vengono calpestati nella loro dignità e, nonostante questo, hanno la forza di innalzare lo sguardo verso l’alto per ricevere luce e conforto. Ascolta coloro che vengono perseguitati in nome di una falsa giustizia, oppressi da politiche indegne di questo nome e intimoriti dalla violenza. E il Signore non solo ascolta, ma risponde e la sua risposta si traduce in una “liberazione”. Continua il Papa: “La risposta di Dio al povero è sempre un intervento di salvezza per curare le ferite dell’anima e del corpo, per restituire giustizia e per aiutare a riprendere la vita con dignità. .... prende la forma di una mano tesa verso il povero, che offre accoglienza, protegge e permette di sentire l’amicizia di cui ha bisogno. Ma ce n’è anche per noi: infatti, “La risposta di Dio è anche un appello affinché chiunque crede in Lui possa fare altrettanto nei limiti dell’umano”. Ed ecco il punto: a noi cosa è chiesto di fare? Tante volte, se preso nel suo insieme, il problema della povertà sembra essere “più grande di noi” e ci offre l’alibi di non poter fare nulla; se però ci diciamo cristiani, discepoli di Gesù Cristo, questo alibi non può reggere. Nel Messaggio del Papa troviamo alcune indicazioni. Intanto, ci suggerisce Francesco, occorre saper fare silenzio per ascoltarlo per davvero questo grido del povero. E poi occorre che la nostra risposta non si limiti a iniziative pur meritevoli che però non riescono a farci entrare davvero in sintonia con lui, a gesti d’altruismo che ci mettono a posto con la coscienza senza però comprometterci direttamente. La sollecitudine dei credenti non può limitarsi a una forma di assistenza – pur necessaria e provvidenziale in un primo momento –, ma richiede quella «attenzione d’amore» che onora l’altro in quanto persona e cerca il suo bene. Ecco allora cosa si attende il Papa da questa domenica: La Giornata Mondiale dei Poveri intende essere una piccola risposta che dalla Chiesa intera, sparsa per tutto il mondo, si rivolge ai poveri di ogni tipo e di ogni terra perché non pensino che il loro grido sia caduto nel vuoto. Probabilmente, è come una goccia d’acqua nel deserto della povertà; e tuttavia può essere un segno di condivisione per quanti sono nel bisogno per sentire la presenza attiva di un fratello e di una sorella.. Il Papa conclude invitando “tutti quelli che nelle parrocchie, nelle associazioni e nei movimenti rendono tangibile la risposta della Chiesa al grido dei poveri, a vivere questa Giornata Mondiale come un momento privilegiato di nuova evangelizzazione. I poveri ci evangelizzano, aiutandoci a scoprire ogni giorno la bellezza del Vangelo. Non lasciamo cadere nel vuoto questa opportunità di grazia. Sentiamoci tutti, in questo giorno, debitori nei loro confronti”. Abbiamo quindi un altro debito da pagare, ben più importante di quello della caldaia, perché riguarda la nostra identità di Chiesa. A ciascuno di noi in quanto battezzati, alla nostra comunità nel suo insieme, a me come parroco, l’impegno, aiutati e stimolati dalla Caritas, di cui oggi pure celebriamo la giornata diocesana, a trovare i modi in cui pagarlo. don Giovanni domenica 11 novembre 2018 Scarp de’ tenis Sabato 10 e domenica 11 novembre al termine delle ss. Messe nel chiostro. Gruppi ascolto Martedì 13 novembre alle ore 21.00 nelle case. Vacanza invernale ragazzi Dal 2 al 5 gennaio 2019 a Gressoney proposta per medie e superiori, sul sito tutte le info. Incontro prima elementare Domenica 18 novembre (dopo la s. Messa delle ore 10.00) don Simone incontra i bambini e le bambine di prima elementare. A partire da quest’anno desideriamo iniziare, solo con tre momenti annuali, a conoscere le famiglie e i bimbi che, ricevuto il Battesimo, inizieranno la preparazione per accostarsi agli altri Sacramenti. Genitori seconda elementare Domenica 11 novembre alle ore 11.00 in salone teatro si terrà il primo incontro per i genitori dei bambini e delle bambine di seconda elementare con don Simone. Avvento 2018 Durante il tempo di Avvento, al mercoledì, sarà celebrata la s. Messa anche alle ore 6.45 per gli studenti e i lavoratori. Dopo la celebrazione possibilità di fare colazione al bar sotto la chiesa. Pellegrinaggio in Sardegna Dal 26 al 30 aprile 2019 la Parrocchia propone un pellegrinaggio nei santuari e nei luoghi più significativi della Sardegna. Sul sito e in segreteria è possibile trovare tutte le informazioni. Iscrizioni entro il 10 dicembre in segreteria parrocchiale. Martedì 20 novembre ore 21.00 in oratorio presentazione pellegrinaggio con agenzia. * * * Benedizione natalizia delle case PRIMA SETTIMANA Lunedì 12.11: via Bramante 15 Martedì 13.11: via Bramante 15 Mercoledì 14.11: via Bramante 15, 3, via Guardi 50 (B1) Giovedì 15.11: via Guardi 50 Venerdì 16.11: via Guardi 50, 58 (A) Ricordiamo di ritirare i cani e di spegnere la TV in modo da vivere al meglio il gesto della Benedizione. I sacerdoti passeranno dalle 18.00 alle 20.00. L’editoriale del Parroco «Questo povera grida, e il Signore lo ascolta» L Papa Francesco La Provvidenza non ha disposto un mondo “in serie”, ci sono differenze, condizioni diverse, culture diverse, così si può vivere provvedendo gli uni agli altri.

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Foglio settimanale della Parrocchia Sacra Famiglia - piazza sacra Famiglia, 1 - 20092 Cinisello Balsamo MIdiocesi di Milano - decanato di Cinisello - www.sacrafamigliacinisello.it - @sacrafamcini - @vamonosacra

Vita della Comunità

a nostra Chiesa di Milano celebra oggi la II Giornata mondiale del Povero, voluta da Papa Francesco. E la coincidenza vuole che per noi capiti la domenica di “ Cristo Re”, l’ultima dell’Anno liturgico e l’occasione per fare un po’ una sintesi del nostro cammino di fede. Voglio provare a farlo leggendo con voi il Messaggio del Papa, che sviluppa la riflessione partendo da un versetto del salmo 34, quello riportato nel titolo. Sono tanti i modi in cui oggi la povertà, i poveri “gridano”’ diversi a seconda del tipo di povertà, materiale, culturale, spirituale, morale... e a volte questo “grido” è così sommesso, quasi silenzioso, o a volte soffocato dal ritmo frenetico delle nostre giornate, o così scomodo, da divenire per noi inascoltabile. Ma non per il Signore che, come dice il Papa, “ascolta i poveri che gridano a Lui ed è buono con quelli che cercano rifugio in Lui con il cuore spezzato dalla tristezza, dalla solitudine e dall’esclusione. Ascolta quanti vengono calpestati nella loro dignità e, nonostante questo, hanno la forza di innalzare lo sguardo verso l’alto per ricevere luce e conforto. Ascolta coloro che vengono perseguitati in nome di una falsa giustizia, oppressi da politiche indegne di questo nome e intimoriti dalla violenza. E il Signore non solo ascolta, ma risponde e la sua risposta si traduce in una “liberazione”. Continua il Papa: “La risposta di Dio al povero è sempre un intervento di

salvezza per curare le ferite dell’anima e del corpo, per restituire giustizia e per aiutare a riprendere la vita con dignità. .... prende la forma di una mano tesa verso il povero, che offre accoglienza, protegge e permette di sentire l’amicizia di cui ha bisogno. Ma ce n’è anche per noi: infatti, “La risposta di Dio è anche un appello affinché chiunque crede in Lui possa fare altrettanto nei limiti dell’umano”. Ed ecco il punto: a noi cosa è chiesto di fare? Tante volte, se preso nel suo insieme, il problema della povertà sembra essere “più grande di noi” e ci offre l’alibi di non poter fare nulla; se però ci diciamo cristiani, discepoli di Gesù Cristo, questo alibi non può reggere. Nel Messaggio del Papa troviamo alcune indicazioni. Intanto, ci suggerisce Francesco, occorre saper fare silenzio per ascoltarlo per davvero questo grido del povero. E poi occorre che la nostra risposta non si limiti a iniziative pur meritevoli che però non riescono a farci entrare davvero in sintonia con lui, a gesti d’altruismo che ci mettono a posto con la coscienza senza però comprometterci direttamente. La sollecitudine dei credenti non può limitarsi a una forma di assistenza – pur necessaria e provvidenziale in un primo momento –, ma richiede quella «attenzione d’amore» che onora l’altro in quanto persona e cerca il suo bene.

Ecco allora cosa si attende il Papa da questa domenica: La Giornata Mondiale dei Poveri intende essere una piccola risposta che dalla Chiesa intera, sparsa per tutto il mondo, si rivolge ai poveri di ogni tipo e di ogni terra perché non pensino che il loro grido sia caduto nel vuoto. Probabilmente, è come una goccia d’acqua nel deserto della povertà; e tuttavia può essere un segno di condivisione per quanti sono nel bisogno per sentire la presenza attiva di un fratello e di una sorella.. Il Papa conclude invitando “tutti quelli che nelle parrocchie, nelle associazioni e nei movimenti rendono tangibile la risposta della Chiesa al grido dei poveri, a vivere questa Giornata Mondiale come un momento privilegiato di nuova evangelizzazione. I poveri ci evangelizzano, aiutandoci a scoprire ogni giorno la bellezza del Vangelo. Non lasciamo cadere nel vuoto questa opportunità di grazia. Sentiamoci tutti, in questo giorno, debitori nei loro confronti”. Abbiamo quindi un altro debito da pagare, ben più importante di quello della caldaia, perché riguarda la nostra identità di Chiesa. A ciascuno di noi in quanto battezzati, alla nostra comunità nel suo insieme, a me come parroco, l’impegno, aiutati e stimolati dalla Caritas, di cui oggi pure celebriamo la giornata diocesana, a trovare i modi in cui pagarlo.

don Giovanni

domenica 11 novembre 2018

Scarp de’ tenis Sabato 10 e domenica 11 novembre al termine delle ss. Messe nel chiostro.

Gruppi ascolto Martedì 13 novembre alle ore 21.00 nelle case.

Vacanza invernale ragazzi Dal 2 al 5 gennaio 2019 a Gressoney proposta per medie e superiori, sul sito tutte le info.

Incontro prima elementare Domenica 18 novembre (dopo la s. Messa delle ore 10.00) don Simone incontra i bambini e le bambine di prima elementare. A partire da quest’anno desideriamo iniziare, solo con tre momenti annuali, a conoscere le famiglie e i bimbi che, ricevuto il Battesimo, inizieranno la

preparazione per accostarsi agli altri Sacramenti.

Genitori seconda elementare Domenica 11 novembre alle ore 11.00 in salone teatro si terrà il primo incontro per i genitori dei bambini e delle bambine di seconda elementare con don Simone.

Avvento 2018 Durante il tempo di Avvento, al mercoledì, sarà celebrata la s. Messa anche alle ore 6.45 per gli studenti e i lavoratori. Dopo la celebrazione possibilità di fare colazione al bar sotto la chiesa.

Pellegrinaggio in Sardegna Dal 26 al 30 aprile 2019 la Parrocchia propone un pellegrinaggio nei santuari e nei luoghi più significativi della Sardegna. Sul sito e in segreteria è possibile trovare tutte

le informazioni. Iscrizioni entro il 10 dicembre in segreteria parrocchiale. Martedì 20 novembre ore 21.00 in oratorio presentazione pellegrinaggio con agenzia.

* * *

Benedizione natalizia delle case PRIMA SETTIMANA Lunedì 12.11: via Bramante 15 Martedì 13.11: via Bramante 15 Mercoledì 14.11: via Bramante 15, 3, via Guardi 50 (B1) Giovedì 15.11: via Guardi 50 Venerdì 16.11: via Guardi 50, 58 (A) Ricordiamo di ritirare i cani e di spegnere la TV in modo da vivere al meglio il gesto della Benedizione. I sacerdoti passeranno dalle 18.00 alle 20.00.

L’editoriale del Parroco

«Questo povera grida, e il Signore lo ascolta» L

Papa Francesco

La Provvidenza non ha disposto un mondo “in serie”, ci sono differenze, condizioni diverse, culture diverse, così si può vivere provvedendo gli uni agli altri.

parroco DON GIOVANNI MEDA 026175418 - 3387227029 [email protected]

vicario parrocchiale DON SIMONE RIVA 026121251 - 3470915743 [email protected]

segreteria parrocchiale 026175418 - Caritas 0266015707 [email protected] www.sacrafamigliacinisello.it

2017

Dall’udienza generale di Papa Francesco del 7.11.2018

Non rubare! 10 SABATO | san Leone Magno 9.00 Gaetano Bruni, Giuseppe Libutti 18.00 Cesare Tudda, Faustina Carbone, Rocco Evangelista

11 DOMENICA | Cristo Re 8.30 10.00 Nunzio Ferraro 11.30 Francesco D’Ovidio, Albino e Alessio Salari 18.00 pro populo

12 LUNEDÌ | san Giosafat 9.00 Luca, Domenico Sassi 18.00 Sergio e Sandra

13 MARTEDÌ 9.00 Luigi, Mario, Giovanni, Teresa, Imelda 18.00 Tullio Valerio, Antonietta Sorso, Mario, Iva, Antonio, Maria

14 MERCOLEDÌ 9.00 Aldo, Lino e gen. Zenarelli, Leonardo, Sepontina e figli 18.00 sacerdoti della parrocchia

15 GIOVEDÌ 9.00 Michele, Nella, Amedeo, Aldo 18.00 Onofrio Carruba, fam. Fenu e Concas

16 VENERDÌ 9.00 Emilio Grazioli e Vittoria 18.00 Ciro Salvi, Liberata Pagano, Irene e Ambrogio Pacchetti

17 SABATO | santa Elisabetta d’Ungheria 9.00 18.00 fam. Parisi

18 DOMENICA | Prima di Avvento 8.30 fam. Lavorgna e Pascale 10.00 fam. Prada e Parmeggiani 11.30 pro populo 18.00 Antonio Di Domenico, Iolanda Maria

Calendario liturgico

Se sulla terra c’è la fame non è perché manca il cibo! Anzi, per le esigenze del mercato si arriva a volte a distruggerlo, si butta. Ciò che manca è una libera e lungimirante imprenditoria, che assicuri un’adeguata produzione, e una impostazione solidale, che assicuri un’equa distribuzione. Dice ancora il Catechismo: «L’uomo, usando dei beni creati, deve considerare le cose esteriori che legittimamente possiede, non solo come proprie, ma anche come comuni, nel senso che possano giovare non unicamente a lui, ma anche agli altri» (n. 2404). Ogni ricchezza, per essere buona, deve avere una dimensione sociale. In questa prospettiva appare il significato positivo e ampio del comandamento «non rubare». «La proprietà di un bene fa di colui che lo possiede un amministratore della Provvidenza» (ibid.). Nessuno è padrone assoluto dei beni: è un amministratore dei beni. Il possesso è una responsabilità: “Ma io sono ricco di tutto…” – questa è una responsabilità che tu hai. E ogni bene sottratto alla logica della Provvidenza di Dio è tradito, è tradito nel suo senso più profondo. Ciò che possiedo veramente è ciò che so donare. Questa è la misura per valutare come io riesco a gestire le ricchezze, se bene o male; questa parola è importante: ciò che possiedo veramente è ciò che so donare. Se io so donare, sono aperto, allora sono ricco non solo in quello che io possiedo, ma anche nella generosità, generosità anche come un dovere di dare la ricchezza, perché tutti vi partecipino. Infatti se non riesco a donare qualcosa è perché quella cosa mi possiede, ha potere su di me e ne sono schiavo. Il possesso dei beni è un’occasione per moltiplicarli con creatività e usarli con generosità, e così crescere nella carità e nella libertà. Cristo stesso, pur essendo Dio, «non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso» (Fil 2,6-7) e ci ha arricchiti con la sua povertà (cfr 2 Cor 8,9). Mentre l’umanità si affanna per avere di più, Dio la redime facendosi povero: quell’Uomo Crocifisso ha pagato per tutti un riscatto inestimabile da parte di Dio Padre, «ricco di misericordia» (Ef 2,4; cfr Gc 5,11). Quello che ci fa ricchi non sono i beni ma l’amore. Tante volte abbiamo sentito quello che il popolo di Dio dice: “Il diavolo entra dalle tasche”. Si comincia con l’amore per il denaro, la fame di possedere; poi viene la vanità: “Ah, io sono ricco e me ne vanto”; e, alla fine, l’orgoglio e la superbia. Questo è il modo di agire del diavolo in noi. Ma la porta d’entrata sono le tasche. Cari fratelli e sorelle, ancora una volta Gesù Cristo ci svela il senso pieno delle Scritture. «Non rubare» vuol dire: ama con i tuoi beni, approfitta dei tuoi mezzi per amare come puoi. Allora la tua vita diventa buona e il possesso diventa veramente un dono. Perché la vita non è il tempo per possedere ma per amare. Grazie.

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