introduction to islam - muslim · corano, agli hadith ed agli insegnamenti morali dell’islam. non...

82
Introduzione All’Islam Risposte ad oltre 100 domade fondamentali per lettori giovani (e al primo contatto con l’Islam) ZAHID AZIZ, M. SC., PH. D. Traduzione di Sara C. Meskar Ahmadiyya Anjuman Isha’at Islam Lahore – U.S.A. 2005

Upload: others

Post on 31-Jul-2020

4 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

IntroduzioneAll’Islam

Risposte ad oltre 100 domadefondamentali per lettori giovani(e al primo contatto con l’Islam)

ZAHID AZIZ, M. SC., PH. D.

Traduzione di Sara C. Meskar

Ahmadiyya Anjuman Isha’at IslamLahore – U.S.A.

2005

Page 2: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta
Page 3: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

INTRODUZIONEALL’ISLAM

Traduzione di Sara C. Meskar

Page 4: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

AHMADIYYA ANJUMAN ISHAAT ISLAM,LAHORE, U.S.A.

© 2005, Ahmadiyya Anjuman Isha’at Islam Lahore, Inc.P.O. Box 3370, Dublin, Ohio, 43016, USAPhone: 614.873-1030 · Fax: 614.873-1022

Website: www.muslim.orgDiritti riservati.

L’Ahmadiyya Anjuman Isha’at Islam (Associazione Ahmadiyya per laPropagazione dell’Islam) fu fondata a Lahore, in Pakistan, nel 1914, dai seguacipiù importanti di Hazrat Mirza Ghulam Ahmad. Il suo scopo è quello di pro-muovere un’immagine liberale, tollerante e pacifica dell’Islam, così come la sitrova nel Santo Corano e nella vita del Santo Profeta Muƒammad. L’AAIIL hapubblicato una grande quantità di opere letterarie sull’Islam, molto apprezzate,in varie lingue, e ha rappresentanze e membri in diversi paesi.

ISBN: 0-913321-82-6

Page 5: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

INDICE

Prefazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . iv

Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1

Credenze e pratiche fondamentali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .4

Allah . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .7

Gli Angeli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .13

I Profeti e i Messaggeri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .15

I Libri di Dio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .20

La vita dopo la morte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .23

La Preghiera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .28

Il digiuno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .33

L’Hajj, o il Pellegrinaggio a Mecca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .36

La carità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .38

La Jihad . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .42

Il Santo Corano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .46

Gli Hadith . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .53

Il codice di comportamento musulmano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .57

Appendice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .70

Altre pubblicazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .73

iii

Page 6: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

iv

PREFAZIONE

La necessità di una pubblicazione che presentasse ai più giovani gliinsegnamenti dell’Islam con un linguaggio semplice è sorta da tempo.L’Ahmadiyya Anjuman Isha’at Islam Lahore, negli scorsi decenni, haprodotto una gamma di eccellenti opere che trattano tutti gli aspettidell’Islam; esse mirano in modo particolare a correggere gli errori piùcomuni a proposito dell’Islam, e anche a rspondere ai dubbi e alledomande che sorgono, nella mente dell’uomo moderno, a proposito diquesta fede. Questi libri sono stati molto apprezzati ed acclamati inquanto soddisfano i bisogni propri dei tempi moderni, insegnando aiMusulmani e presentando l’Islam al mondo in generale. Da qualchetempo si avvertiva la necessità di rendere maggiormente accessibile lastraordinaria conoscenza contenuta in queste ampie opere ai più giovani,presentandola, a livello introduttivo, con un linguaggio più semplice.Questo libro perciò, è stato preparato per soddisfare queste esigenze.

Sono state trattate tutte le dottrine e le pratiche fondamentalidell’Islam, a cui sono state aggiunte le informazioni relative al SantoCorano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non ènecessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda erisposta che è stato utilizzato, si spera, renderà il libro più interessante diquanto lo sarebbe stato se avesse usato un approccio descrittivo. Hotentato di mantenere semplici il linguaggio e le parole, ma quanto iopossa esserci riuscito possono deciderlo solo i lettori più giovani. Hoanche impostato i caratteri e la grafica del libro per ottenere la massimachiarezza e facilità di lettura.

In tutto il libro ci sono molte citazioni dirette tratte dal SantoCorano, con i relativi riferimenti completi. In alcuni punti, gli insegna-menti dell’Islam sono elaborati in senso generale, senza citazioni direttené riferimenti specifici, perché ciò, in tali casi, non è stato ritenuto nec-essario, per una pubblicazione introduttiva di questo tipo. Per ulterioriletture, o spiegazioni più approfondite, si consultino gli scritti delMaulana Muhammad Ali elencati in fondo a questo libro. In ogni caso,

Page 7: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

man mano che i lettori più giovani accrescono le proprie conoscenze,dovrebbero passare alla lettura di questi libri esemplari.

Dal momento che questo scritto costituisce il primo tentativo diquesto genere, la possibilità di migliorare è molto ampia. Gli editorisaranno grati di ricevere ogni commento e suggerimento per eventualirevisioni di questo libro.

Zahid Aziz,Nottingham,InghilterraAgosto 1993

PREFAZIONE v

Page 8: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta
Page 9: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

1INTRODUZIONE

“Di certo la religione presso Allah è l’Islam.” (3:19)

1. Qual è il nome della nostra religione?Il nome della nostra religione è ISLAM. Questa parola si pronuncia

ISLÀM, con l’accento sulla A (non ÌSLAM, con l’accento sulla I). Un seguace dell’Islam è chiamato MUSULMANO.

2. Cosa significano queste parole?La parola Islam significa ‘entrare nella pace’ ed anche ‘sottomis-

sione a Dio’. Musulmano, perciò, significa colui che ha fatto la pace, conDio così come con l’uomo, per mezzo della sottomissione a Dio.

3. Chi ha dato questi nomi a questa religione?Questi nomi si trovano nel Santo Corano, il Libro sacro dei

Musulmani. Ad esempio, Dio dice:

“Ho scelto per voi (o uomini) l’Islam come religione”(Sura 5, versetto 3, o, in breve, 5:3);

e

“Egli (Dio) vi ha dato il nome di Musulmani” (22:78).

4. Qual è l’insegnamento fondamentale dell’Islam?È fare la pace con Dio, che significa sottomettersi completamente

a Dio e obbedirGli in tutto. E anche fare la pace con l’uomo, che signifi-ca fare il bene alle persone che ci stanno intorno. Questo insegnamentofondamentale viene riassunto così nel Santo Corano:

“Coloro che si sottomettono completamente ad Allah, efanno il bene agli altri, hanno la propria ricompensa da

1

Page 10: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

2 INTRODUZIONE L’ISLAM

parte del loro Signore.” (2:112)

(Notate che la parola “coloro”, nel Corano, significa ogni essereumano, maschio o femmina).

5. Come si diffuse nel mondo l’Islam?La religione dell’Islam, nella sua forma attuale, è giunta a noi per

mezzo degli insegnamenti del Santo Profeta Muhammad, che visse epredicò in Arabia circa 1400 anni fa (nacque nel 571 D. C. e morì nel632 D.C.). Tuttavia, il Santo Profeta insegnò che egli non stava portan-do nel mondo una religione completamente nuova, perché i principi fon-damentali dell’Islam erano stati predicati anche da tutti i grandi fonda-tori delle varie religioni prima di lui. L’Islam, perciò, non ebbe iniziocon il Santo Profeta Muhammad, ma fu anche la religione di Abramo,Mosè, Gesù, Krishna, Buddha e di ogni altro profeta di Dio.

6. Perché questa religione non prende il suo nome daMuhammad, il Santo Profeta?Perché, ad essere precisi, il Santo Profeta Muhammad non fu il

Fondatore dell’Islam, ma fu egli stesso un Musulmano – un seguacedell’Islam. Anche i profeti che vissero prima di lui sono chiamatiMusulmani nel Santo Corano. La nostra religione non ha preso il nomedel Santo Profeta Muhammad per far capire che essa insegna gli stessiprincipi fondamentali che erano stati insegnati, in origine, da tutti i pro-feti che apparvero prima di lui in diverse parti del mondo.

7. C’è un motivo particolare per cui la nostra religioneviene chiamata Islam?Sì. Perché essa insegna che, così come l’universo obbedisce alle

leggi che Dio ha stabilito per esso, anche l’uomo dovrebbe sottometter-si alla guida che l’Onnipotente ha rivelato per mezzo del Suo Profeta. IlCorano insegna che l’Islam o ‘sottomissione a Dio’ è una caratteristicadel mondo fisico e della natura umana. Ogni bambino, alla nascita, è un‘Musulmano’, nel senso che si comporta secondo l’autentica naturaumana.

Page 11: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

8. Se anche i profeti precedenti hanno insegnato fon-damentalmente lo stesso ‘Islam’, cosa c’era di nuovonegli insegnamenti del Santo Profeta Muhammad?Gli insegnamenti originali che furono impartiti ai diversi popoli

del mondo dai profeti che apparvero tra loro erano gradualmente andatiperduti, ed erano stati alterati o oscurati. Dio allora inviò il Santo ProfetaMuhammad per:

i. Ristabilire quei principi originali;

ii. Predicare delle altre verità che non erano state predicate inprecedenza, ma che ora erano necessarie perché l’umanitàaveva compiuto dei progressi;

iii.Riunire le cose migliori di ogni religione in una sola fede.

Così il Santo Profeta Muhammad apperve come l’Ultimo Profeta,per dare al mondo intero un’unica, perfetta ed eterna religione – l’Islam.

9. Cosa si deve fare per diventare Musulmani?Una persona diventa un Musulmano pronunciando in pubblico un

giuramento che è conosciuto come Kalima Shahada. Le sue parole sono:

Ash-hadu an la ilaha ill-Allah(Testimonio che non c’è altro dio oltre ad Allah)

Wa ash-hadu anna Muhammad-an rasul-Ullah(e testimonio che Muhammad è il Messaggero di Allah).

La Kalima contiene le due cose fondamentali in cui il Musulmanodeve credere: che c’è un solo Dio – Allah, e che il Santo ProfetaMuhammad è il Messaggero di Allah inviato all’umanità.

INTRODUZIONE 3

Page 12: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

2.CREDENZE E PRATICHE

FONDAMENTALI

“Non è (segno di) rettitudine che voi volgiate i vostri voltiverso l’Oriente e l’Occidente, ma giusto è colui che crede inAllah, e nell’Ultimo Giorno, e negli angeli e nel Libro e neiprofeti, e spende i propri averi per amore di Lui, per i pa-renti stretti e gli orfani, e i bisognosi, e i viandanti, e percoloro che chiedono, e per liberare gli schiavi, e perseveranella preghiera, e paga la zakat; e coloro che mantengonola loro promessa, quando fanno una promessa e chi èpaziente nell’afflizione e nei momenti di conflitto. Questisono i veridici, e questi sono coloro che fanno il propriodovere.” (2:177)

10. Esiste un elenco delle credenze fondamentali deiMusulmani?Sì. La Kalima stessa è conosciuta come la ‘breve espressione di

fede’. Essa riassume le cinque cose fondamentali in cui credono iMusulmani, che sono:

1. Dio, che possiede le qualità più perfette ed eccellenti;

2. Gli Angeli, che agiscono sul cuore di ogni persona, ispirandolaa fare il bene;

3. I Profeti e i Messaggeri di Dio, inviati a tutti i popoli delmondo, che insegnarono la virtù con il loro elevato esempiomorale;

4. I Libri di Dio, che furono rivelati a tutti i popoli per mezzo deirispettivi profeti, e che contengono la guida secondo la qualel’uomo deve vivere e comportarsi;

4

Page 13: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

5. La vita dopo la morte, nella quale ogni persona diventerà con-sapevole di tutte le azioni, buone o cattive, che ha compiuto inquesta vita, e ne affronterà le conseguenze.

11. Qual è la cosa più importante che l’Islam insegnasulla fede?È questa: che la fede non significa soltanto credere qualcosa nel

proprio cuore, ma anche agire in conformità alla fede. La semplice fedenon serve a nulla se non è tradotta in pratica. Lo scopo della fede èmostrarci cosa fare nella pratica. Nessuna ‘fede’ da sola può portare allasalvezza.

12. Come si applica questo alle cinque credenzedell’Islam?Così:

La fede: Significa che dobbiamo:

In Dio Cercare di perfezionarci ed acquisire le miglioriqualità.

Negli Angeli Seguire i nostri pensieri ed impulsi positivi.

Nei Profeti Cercare di conformare le nostre vite agli esempidei giusti di tutti i popoli del mondo.

Nei Libri di Dio Seguire tutte le verità, in qualsiasi scrittura o reli-gione si trovino.

La vita dopo la morte Ricordare che tutte le nostre azioni, buone e cat-tive, manifeste e segrete, saranno giudicate.

13. Quali sono le pratiche fondamentali che ilMusulmano deve svolgere?Per sottomettersi a Dio, e per essere in pace con gli altri esseri, il

Musulmano deve adempiere ad alcuni doveri verso Dio e verso i suoisimili. I doveri verso Dio sono:

La Preghiera (salaat)

CREDENZE E PRATICHE FONDAMENTALI 5

Page 14: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

6 INTRODUZIONE L’ISLAM

Il Digiuno (saum)

e

Il Pellegrinaggio a Mecca (hajj).

Il dovere verso i propri simili consiste nell’offrire le proprierisorse, il proprio tempo, energia, denaro ecc. per il benessere degli altri;in particolare, nel dare una parte della propria ricchezza per aiutare ibisognosi (questo si chiama pagare la zakaat, una tassa a scopo benefi-co).

14. Qual è la cosa principale da ricordare a proposito diquesti doveri pratici?È che lo scopo dell’adempimento di questi doveri è avvicinarci a

Dio, e condurci a fare il bene agli altri e ad allontanarci dal male nellavita quotidiana. Perciò dobbiamo adempiere a questi doveri non come sefossero dei rituali, ma ricordando Dio nel profondo del cuore. Eseguirequesti atti di adorazione può solo farci bene, se li usiamo come la baseper migliorare il nostro carattere e il nostro comportamento nella vitaquotidiana. Se una persona prega e digiuna, ma non fa il bene e nonabbandona le cattive abitudini, la sua preghiera e il suo digiuno nonserviranno a nulla.

Page 15: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

3.ALLAH

“Allah – non c’è altro dio che Lui. Suoi sono i nomi piùsplendidi.” (20:8)

“Dì: «Egli, Allah, è l’Unico. Egli è Colui dal quale tuttodipende. Egli non genera, né è generato, e nessuno èuguale a Lui.” (sura 112)

15. Qual è la cosa fondamentale che l’Islam insegna suDio?L’Islam insegna che c’è un solo ed unico Dio, che è il Creatore

dell’intero universo e Colui che lo controlla. Egli è unico sotto ogniaspetto, e nulla ha una qualche somiglianza con Lui. Egli è Colui checonosce tutte le cose, e ha ogni potere sull’intera creazione. Egli non haassolutamente alcun bisogno, mentre ogni cosa dipende completamenteda Lui. Egli possiede tutte le qualità perfette, e l’uomo deve adorare soloed esclusivamente Lui.

16. I Musulmani usano qualche nome particolare perindicare Dio?Sì. Secondo l’Islam, il nome personale di Dio è la parola araba

Allah. Nome personale significa che esso è il nome che si riferiscesoltanto a Lui, e a Lui piuttosto che ad ogni particolare qualità che Eglipossiede. Si pronuncia così: ALLÀH, con l’accento sulla seconda A.

La parola Allah indica che Dio è Colui che possiede tutti gliattributi perfetti. Il Corano stesso spiega questo significato quando dice:

“Di Allah sono i nomi migliori.” (7:180)

I nomi di Dio nelle altre lingue, come Dio in Italiano o God ininglese comunicano soltanto alcuni attributi particolari dell’EssereDivino, e sono usati anche per cose diverse da Dio (come dio, dei,

7

Page 16: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

8 INTRODUZIONE L’ISLAM

divinità ecc.). Allah, tuttavia, è stato usato sempre e soltanto per indicareDio Stesso.

17. L’Islam dà qualche prova per dimostrare l’esistenzadi Dio?Sì, il Santo Corano fornisce tre tipi di prove a questo proposito.In primo luogo, esso si riferisce al mondo fisico, che mostra un

grande ordine e un’eccellente disposizione, opera secondo delle leggi, enel quale ogni cosa ha uno scopo stabilito nell’intero schema delle cose.C’è anche un’immensa bellezza nella natura, che attrae il cuore dell’uo-mo. La scienza sta scoprendo un numero crescente di queste caratteri-stiche del mondo, in ogni momento. Perciò, dietro a questo funziona-mento intenzionale e meraviglioso della natura deve esserci Una singo-la Intelligenza di grande bellezza e fascino.

Secondariamente, il Corano ci parla del legame stretto e profondotra Dio e la natura innata di ogni persona. In ogni persona c’è un deside-rio insito di cercare qualcosa di più grande di essa, e quando una personasi trova in difficoltà, istintivamente, desidera invocare un PotereNascosto che la soccorra.

Terzo, e più convincente, i Profeti e gli uomini di Dio sono appar-si in ogni popolo e hanno mostrato alla loro gente la realtà a propositodi Dio, per mezzo dei loro insegnamenti e delle loro opere. Così comela maggior parte di noi impara la scienza non facendo da solo delle sco-perte, ma accettando l’opera e le prove presentate da coloro che si sonodedicati allo studio della scienza, analogamente la prova dell’esistenzadi Dio è fornita dalle vite delle grandi luci che Dio ha inviato nel mondoproprio a questo scopo.

18. Anche le altre religioni insegnano l’esistenza di Dio.C’è una differenza tra il loro insegnamento e il con-cetto Islamico di Dio?Sì, ci sono alcune differenze importanti.La prima differenza significativa è che l’Islam insegna l’assoluta

unicità di Dio, la cui Divinità non può essere condivisa da nessuno.Nessun idolo o oggetto celeste, né alcun maestro religioso o spirituale,può possedere alcun potere o attributo Divino.

Page 17: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

ALLAH 9

Secondariamente, l’Islam insegna la più elevata concezione diDio, e non accetta alcuna limitazione al Suo potere e alla sua conoscen-za, mentre altre religioni Gli attribuiscono dei limiti. Ad esempio,l’Islam rifiuta la credenza Indù che Dio non è il Creatore della materia edell’anima, ma esiste parallelamente ad esse. Esso rifiuta anche la dot-trina Cristiana, secondo cui Dio non è in grado di perdonare i peccati senon punisce qualcuno, e così ha inviato Suo ‘figlio’ perché subisse ilcastigo dei peccati di tutta l’umanità. Inoltre, un figlio serve a prendereil posto del padre quando il padre muore, e questo ovviamente non puòsuccedere se Dio è perfetto.

Terzo, l’Islam non accetta l’idea che un essere umano, per quantogrande, sia una ‘manifestazione’ di Dio sulla Terra, o un Dio incarnato.

19. Quali sono le conseguenze pratiche di queste tre dif-ferenze?Queste differenze nobilitano ed elevano la posizione dell’uomo.

La fede nell’unicità di Dio significa che l’uomo non deve adorare le cosedel mondo, come gli idoli, le forze della natura, i corpi celesti, i capi reli-giosi, i re, i sistemi dittatoriali ecc., ed esserne schiavo. L’uomo deveconquistare il mondo che gli sta intorno, non averne paura; e ogni per-sona deve usare la sua intelligenza e la sua ragione, non obbedire cieca-mente a qualcun altro.

La fede nella più elevata concezione di Dio significa che anche ilprogresso dell’uomo non ha limiti. La sua conoscenza e il suo potere,anche se sono insignificanti in confronto a quelli di Dio, aumentano.Rifiutare di credere che una persona possa essere una ‘manifestazione’di Dio significa che i grandi Fondatori delle religioni devono essere con-siderati non degli ‘dei’ avvolti nel mistero e dotati di poteri soprannatu-rali, ma ma come esseri umani mortali che, con la loro vita ed il proprioesempio, hanno mostrato agli altri come vivere.

20. C’è qualche altra caratteristica distintiva importantedel concetto Islamico di Dio?Sì. L’Islam insegna che Allah è “il Signore (Rabb) di tutti i

mondi”. Allah, perciò non è soltanto il ‘dio’ dei Musulmani, nè il dio diuna razza, religione o popolo particolare, ma il solo ed Unico Dio di

Page 18: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

10 INTRODUZIONE L’ISLAM

tutta l’umanità. Quale Signore di tutti i popoli, Egli non solo ha fornitoi mezzi di sostentamento fisico a tutti i paesi del mondo, ma ha ancheinviato la Sua guida ad ogni popolo per il suo progresso morale. Egli ègiusto e amoroso, allo stesso modo, verso ogni parte dell’umanità, e nonha un popolo favorito o eletto, né Egli rifiuta qualcuno.

21. Come si pone l’uomo nei confronti di Dio, secondol’Islam?Dio ha dato all’uomo non solo un corpo, ma anche un’anima per

mezzo della quale egli può entrare in contatto con il suo Creatore. Mamentre il corpo, come il resto della natura, è obbligato ad obbedire alleleggi di Dio, l’anima è libera di seguire la guida di Dio o di rifiutarla. Losviluppo dell’anima sta nel seguire volontariamente la guida che Dio harivelato per mezzo dei Suoi profeti.

Secondo il Corano, l’anima di ogni persona è lo “spirito di Dio”che è stato soffiato in lui o in lei (32:9). Questo significa che l’animadell’uomo ha una relazione speciale con Dio, e l’uomo è in grado diimitare gli attributi divini nella sua scala limitata (vedi domanda n° 23,più avanti). Dio è vicino all’anima dell’uomo in modo inimmaginabile,più vicino ad essa dell’uomo stesso. Egli conosce i pensieri più nascostidi una persona, anche quelli di cui la persona stessa non si rende conto.L’amore per Dio e il desiderio ardente per Lui sono insiti nell’animaumana, e l’uomo non può trovare la completa felicità senza Dio (sivedano, ad esempio, per questi concetti, i seguenti versi del SantoCorano: 50:16; 56:85; 20:7; 2:165; 5:119; 89:27-30).

22. Quali sono le altre cose che il Santo Corano ci dicea proposito di Dio?Esso dice molte cose. Spessissimo chiama Dio Rahmaan

(Benefico) e Rahim (Misericordioso). Rahmaan significa davvero cheDio è così amorevole e generoso da aver donato all’uomo innumerevolibenedizioni, quali doni spontanei senza alcuno sforzo da parte dell’uo-mo. Dio è Rahim significa che Egli è misericordioso tanto che, quandol’uomo fa lo sforzo di usare i doni che Dio gli ha dato per un buonoscopo, Dio lo aiuta a riuscirci. Ad esempio, Dio ha dato all’uomo ognigenere di risorsa materiale in questo mondo, senza alcuno sforzo da

Page 19: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

parte sua. Quando l’uomo cerca di sfruttare queste risorse a fin di bene,Dio gli fa ottenere il successo. Il Santo Corano ci dice anche che Dio èPerdonatore, Compassionevole, Giusto, risponde alle preghiere, è ilCreatore di ogni cosa, Onnipotente, Onnisciente, ecc.

Un passo del Santo Corano che menziona diversi attributi di Dioè questo:

“Egli è Allah, oltre al quale non c’è alcun Dio. Colui checonosce l’invisibile e il visibile. Egli è il Benefico, ilMisericordioso. Egli è Allah, oltre al quale non c’è alcunDio; il Re, il Santo, l’Autore della pace, Colui che dona lasicurezza, il Guardiano di ogni cosa, il Potente, il Supremo,Colui che possiede la grandezza... Egli è Allah, il Creatore,il Fattore, Colui che foggia. Ogni cosa che è nei cieli e sullaTerra dichiara la Sua gloria; ed Egli è il Potente, il Saggio.”(59:22-24)

23. A che scopo crediamo che Dio possiede questiattributi?In modo che l’uomo possa cercare di acquisire e mostrare lo stes-

so tipo di qualità nella sua vita. Il Corano dice:

“(Assumiamo) il colore di Allah, e chi è migliore di Allahnel tingere?” (2:138)

Dio è il Rabb (Colui che provvede al mondo intero e lo pro-muove), perciò l’uomo deve cercare di provvedere agli altri. Dio èRahmaan, e così anche l’uomo deve prendere l’iniziativa di fare il benealle altre persone, che abbiano fatto o meno qualcosa di buono per me-ritarlo. Dio è Rahim, e perciò l’uomo deve unirsi a coloro che fanno ilbene, aiutarli ed incoraggiarli. Dio è Onnipotente e Saggio, così anchel’uomo deve cercare di perfezionare la sua conoscenza ed acquisire lasaggezza.

Credere negli attributi Divini fa anche sì che l’uomo non faccia delmale agli altri per ottenere un vantaggio personale. Una persona checrede davvero che Dio è il suo Rabb (l’Essere che provvede a lui) sa cheEgli si occuperà sempre di lui, e perciò una persona simile non tenterà

ALLAH 11

Page 20: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

mai di appropriarsi di ciò che appartiene ad altri. Una persona che crededavvero che Dio vede ogni cosa ed è Onnisciente saprà di non poternascondere a Dio alcuna cattiva azione, per quanto segreta.

12 INTRODUZIONE L’ISLAM

Page 21: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

4.GLI ANGELI

“E di certo Noi vi creammo, poi vi demmo forma, poi Noidicemmo agli angeli: “Sottomettetevi ad Adamo (o all’u-manità).” (7:11)

24. Cosa sono gli angeli?Gli angeli sono degli esseri ‘spirituali’, non-materiali, che mettono

in atto in questo mondo i comandi e le leggi di Dio. Essi non hanno unaloro ‘volontà’, diversamente dall’uomo, e sono degli intermediari traDio e il mondo.

25. Che aspetto hanno gli angeli?Poiché gli angeli non sono degli esseri materiali, non possono

essere visti dall’occhio dell’uomo. Perciò questa domanda non si pone.Tuttavia, i Profeti di Dio e altre persone giuste possono ‘vedere’ gliangeli in certe occasioni, ma ciò avviene con i loro occhi spirituali (odella mente), nei sogni e nelle visioni.

26. Quali funzioni svolgono gli angeli?Queste funzioni sono di due tipi: quelle che si svolgono nel mondo

materiale e quelle legate allo sviluppo spirituale dell’uomo. Nel mondomateriale, il funzionamento della natura è governato da leggi, com’èstato mostrato dalla scienza, che ha scoperto molte di queste leggi.L’Islam insegna che queste leggi sono state elaborate da Dio, e gli angeli– i funzionari obbedienti di Dio – le mettono in pratica. Dal punto divista spirituale, gli angeli comunicano la rivelazione di Dio ai Profeti ead altri giusti, donando il conforto e la forza ai cuori dei veri credenti,ed ispirano nobili pensieri nelle menti di tutte le persone. Essi lo fanno,ovviamente, agendo attraverso i sensi spirituali degli esseri umani, nonattraverso i sensi fisici come la vista o l’udito.

13

Page 22: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

27. Perché sono necessari gli angeli per portare i mes-saggi di Dio all’uomo?Così come la luce è necessaria come mezzo affinché i nostri occhi

vedano le cose, e l’aria è necessaria per portare il suono alle nostre orec-chie, analogamente è necessario un fattore che attivi i nostri sensi spiri-tuali. Gli angeli sono quel fattore. Essi portano i messaggi di Dio agliocchi e alle orecchie ‘interiori’ di tutte le persone. Ma sono soltanto igiusti che, grazie ai loro sensi spirituali altamente sviluppati, possonoessere in grado di percepire l’opera degli angeli.

28. C’è qualche altra cosa importante che l’Islam ci rac-conta a proposito degli angeli?Una cosa molto importante che viene rivelata dal Santo Corano è

che Dio ha dato agli uomini la capacità di acquisire la conoscenza ditutte le cose nell’universo. Il Corano, inoltre, ci racconta che gli angeli,che mettono in atto nel mondo le leggi di Dio, si sottomettono all’uomoa causa della sua grande conoscenza. In altre parole, l’uomo può usarela sua grande conoscenza delle leggi della natura per controllare ilmondo. Così il Santo Corano scoprì, molti secoli fa, che l’uomo puòcompiere enormi progressi nella scienza e nella tecnologia, perché gliangeli, gli agenti che mettono automaticamente in atto le leggi di Dionella dinamica del mondo, si sottomettono tutti all’uomo.

29. C’è un significato fondamentale nella fede negliangeli?Com’è stato detto in precedenza, ogni credenza, nell’Islam, esige

che un Musulmano faccia qualcosa di pratico e di positivo, e la fedenegli angeli significa che noi dobbiamo seguire i nostri impulsi positivie rifiutare quelli negativi. Il Santo Corano dice anche che esistono dei‘demoni’ che suscitano dei pensieri negativi ed egoistici nella mente del-l’uomo. Tuttavia, anche se esistono, il Corano non chiede al Musulmanodi ‘credere’ in questi demoni, ma di fatto, di non credere in essi. Questomostra che nell’Islam la ‘fede’ non significa soltanto credere con il pro-prio cuore, ma agire in conformità alla fede.

14 INTRODUZIONE L’ISLAM

Page 23: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

5.I PROFETI E I MESSAGGERI

“L’umanità è un solo popolo. Perciò Allah suscitò dei pro-feti come portatori di buone novelle e ammonitori...”(2:213)

“E (a) quelli che credono in Allah e nei Suoi messaggeri, enon fanno distinzione tra nessuno di loro, Noi daremo leproprie ricompense.” (4:152)

“E di certo Noi suscitammo in ogni popolo un messaggero,dicendo: «Servite Allah e sfuggite Satana».” (16:36)

30. Che cos’è un ‘profeta’ o ‘messaggero’ di Dio?Un profeta (nabß) o messaggero (ras∂l) di Dio è un essere umano

al quale Dio dona la Sua guida, e a cui affida il compito di comunicarequella guida agli uomini, così che essi possano fare il bene ed evitare ilmale.

31. In quali paesi del mondo sono stati suscitati iProfeti?Secondo l’Islam, Dio ha inviato i profeti a tutti i popoli del mondo,

in varie fasi della loro storia. Il Santo Corano dice:

“E per ogni popolo c’è un messaggero.” (10:47)

“E non c’è un popolo al quale non sia giunto un ammoni-tore.” (35:24)

32. In quali di questi Profeti di Dio devono credere iMusulmani?I Musulmani devono credere in tutti i profeti e messaggeri di Dio,

allo stesso modo, senza distinzioni, ovunque essi possano essere appar-

15

Page 24: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

16 INTRODUZIONE L’ISLAM

si. Nel Santo Corano (2:136, 285 e 3:84 ecc.) si afferma chiaramente:“Noi non facciamo alcuna distinzione tra di essi”.

33. Per favore, nomina alcuni di questi Profeti.Molti profeti sono menzionati per nome nel Santo Corano, ad

esempio Noè, Abramo, Mosè, Davide e Gesù tra i profeti biblici, e ancheprofeti non biblici, alcuni dei quali sono Luqmån, H∂d e Dhul-Kifl. E,ultimo di tutti, c’è il grande, universale Profeta Muhammad, che la pacee le benedizioni di Dio siano su di lui.

34. Ci furono altri Profeti, oltre a quelli nominati nelSanto Corano?Certamente. Lo stesso Corano ci dice di aver nominato soltanto

alcuni profeti (vedi 4:164). Poiché i profeti apparvero in ogni parte delmondo, e furono molti per ogni popolo, darne un elenco completo èimpossibile. I Musulmani devono credere in tutti i profeti e rispettarli,che siano o meno stati nominati nel Santo Corano.

35. È noto che i Musulmani credono nei ProfetiIsraeliti, compreso Gesù. Come considerano le gran-di figure di altre religioni, come Krishna, Buddha eConfucio?È abbastanza ovvio, dagli insegnamenti del Santo Corano, che,

poiché Dio inviò i Profeti ad ogni popolo, e un grande numero di essiapparve in tutto il mondo, gli antichi fondatori di queste altre religionifurono Profeti e messaggeri di Dio. Infatti, ovunque ci siano popoli cheseguono una sacra scrittura più antica del Corano, i fondatori delle lororeligioni nominati in questi Libri devono essere accettati dai Musulmanicome veri profeti di Dio. È stato suggerito che Buddha sia stato men-zionato nel Santo Corano con il nome di Dhul-Kifl, che significa uomodi Kifl, perché Kifl è la forma araba del luogo in cui egli nacque,Kapilvestu.

Page 25: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

36. Ma religioni come il Cristianesimo e l’Induismovenerano le loro grandi figure religiose come ‘dei’ oincarnazioni di Dio. Cosa dice l’Islam?Secondo l’Islam, tutti questi giusti furono profeti di Dio, mortali e

umani, come il Santo Profeta Muhammad, ed ebbero gli stessi bisogniche ha ogni essere umano. Alla fine, tutti loro morirono, come ognunodi noi deve morire. Ci sono diverse motivazioni per le quali essi sonogiunti ad essere venerati dai loro seguaci come ‘dei’. Una è che le loroparole furono fraintese dalle generazioni seguenti, che interpretarono leloro espressioni figurate in senso letterale. Un’altra è che i dettagli delleloro vite non furono conservati accuratamente, e perciò crebbero intornoad esse molti miti, e le loro parole e le loro azioni sono state alquantoingigantite.

37. Perché i Profeti furono umani, e non ‘dei in Terra’?Perché essi furono inviati per guidare degli altri esseri umani, non

soltanto con la predicazione ma anche con il proprio esempio personale.Così dovevano essere del tutto umani per mostrare agli altri uominicome vivere. Secondo l’Islam, ogni Profeta fu egli stesso il primo e piùimportante seguace della guida rivelata, per mezzo di lui, affinché gliuomini la seguissero. Per questo i profeti precedenti sono chiamati‘Musulmani’ nel Santo Corano, essendo non solo maestri ma ancheseguaci della guida di Dio. Vedete, ad esempio, 3:67. Quanto al SantoProfeta Muhammad, non soltanto l’Islam insegna che egli fu un essereumano, ma uno studio della sua vita mostra che egli si considerò unumile mortale, e visse tra la gente proprio come un uomo tra gli altri.

38. Cosa insegnarono i Profeti?Essi impartirono tutti lo stesso insegnamento fondamentale: l’uo-

mo deve adorare Dio, e soltanto Dio, e fare il bene ai suoi simili.Ovviamente i dettagli degli insegnaenti furono diversi, a seconda delpopolo e del momento in cui un Profeta apparve. Nel Santo Corano, gliinsegnamenti di tutti i Profeti sono chiamati Islam, e i Profeti e i loroveri seguaci sono definiti Musulmani. Vedete, ad esempio, 2:131 – 133e 5:111. Questo si riferisce al fatto che gli insegnamenti fondamentali

I PROFETI E I MESSAGGERI 17

Page 26: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

18 INTRODUZIONE L’ISLAM

impartiti da tutti loro furono gli stessi – la sottomissione a Dio e la pacecon gli altri uomini.

39. Dal momento che i Musulmani credono allo stessomodo in tutti i Profeti, qual è la posizione specialedel Santo Profeta Muhammad?Tutti i Profeti furono inviati da Dio allo stesso modo, e ugual-

mente autentici, ma la portata delle loro missioni variò. Ad ognuno deimessaggeri di Dio che precedettero il Santo Profeta Muhammad furonoaffidati degli insegnamenti limitati ai rispettivi popoli, perché, in queitempi, ogni popolo non aveva molti contatti con gli altri. Inoltre, gliinsegnamenti di ogni Profeta erano intesi soltanto per un periodo ditempo limitato, dopo il quale Dio avrebbe suscitato un altro Profeta peradattare alcuni insegnamenti alle nuove circostanze. Ma alla fine giunseil momento di unire tutti i popoli in una sola religione, così che l’umani-tà potesse vivere in pace come un solo popolo. A questo scopo fu inviatoil Santo Profeta Muhammad, al quale Dio inviò insegnamenti diretti almondo intero, per tutto il tempo a venire.

40. Si possono fornire delle prove a sostegno di questacredenza?Sì. In primo luogo, mentre i seguaci delle religioni precedenti cre-

dono che la rivelazione e la guida di Dio siano state donate soltanto adalcuni popoli o paesi particolari, l’Islam insegna che la guida di Dio ègiunta ad ogni popolo ed esige che i Musulmani credano in tutti i prece-denti Profeti nazionali. Così il Santo Profeta Muhammad è l’unico checonfermò e stabilì la verità dei Profeti di tutti i veri popoli, e pose la baseper la pace tra loro. Egli è, in questo modo, il Profeta del Mondo.Secondariamente, è un fatto riconosciuto che, mentre gli insegnamentioriginali dei Profeti precedenti sono in gran parte andati perduti, le fontidell’Islam (il Santo Corano e i dettagli della vita del Santo Profeta) sonoa nostra disposizione, completi ed accurati. Questo mostra che l’Islam èla religioni di tutti i tempi.

Page 27: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

I PROFETI E I MESSAGGERI 19

41. Può esserci un altro Profeta o Messaggero di Diodopo il Santo Profeta Muhammad?No, dopo il Santo Profeta Muhammad non può più giungere alcun

Profeta o Messaggero di Dio. I motivi sono chiari per quanto è statodetto in precedenza. Gli insegnamenti che Dio ha dato al Santo Profetasono diretti a tutti i popoli, in tutti i tempi, così che il mondo intero siaunito in una sola perfetta fratellanza. Perciò, semplicemente, non c’èalcun bisogno di un Profeta dopo il Santo Profeta Muhammad.

42. Questo significa che nessun essere umano, ora, puòraggiungere la condizione di contatto intimo conDio, e che Dio non può parlargli?No, non significa questo. Significa semplicemente che al mondo

non giungerà nessun nuovo insegnamento religioso, nessuna scrittura, eche nessun profeta giungerà nel mondo. Ci saranno ancora delle per-sone, dopo il Santo Profeta Muhammad, che, seguendo gli insegnamen-ti dell’Islam, avranno un contatto così intimo con Dio che Egli parleràloro, le conforterà e spiegherà loro gli eventi del futuro, attraverso paroled’ispirazione, e sogni ad occhi aperti, e visioni. Nella storia Islamica cisono stati innumerevoli esempi di simili individui giusti che hanno rag-giunto questo stadio seguendo gli insegnamenti dell’Islam in modo per-fetto. Una persona di questo tipo è conosciuta come un wali o santo.

Page 28: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

6.I LIBRI DI DIO

“(I Musulmani) credono in ciò che ti è stato rivelato (oMuhammad), e in ciò che fu rivelato prima di te.” (2:4)

“Egli ti ha rivelato (O Muhammad) il Libro con la verità,confermando ciò che è precedente ad esso, e ha rivelato laTorah e il Vangelo in precedenza, una guida per le genti, edha inviato il Discrimine (il Corano).” (3:3-4)

43. Cosa è un Libro di Dio?Ai veri Profeti che inviò per la guida degli uomini, Dio rivelò i Suoi

insegnamenti. I Profeti resero pubbliche queste rivelazioni, e i loro seguacile impararono e le tramandarono ai loro figli; questi, a loro volta, letrasmisero alla generazione seguente, e così via. È così che siamo giuntiad avere, oggi, le ‘scritture’ o i ‘libri sacri’ di varie religioni. L’Islam chia-ma le rivelazioni originali dei Profeti ‘Libri di Dio’, perché esse dovevanoessere preservate in forma di raccolta (orale, o scritta, o di entrambi i tipi).

44. Nomina alcuni Libri di Dio che esistono attual-mente.Le rivelazioni donate da Dio ai Profeti che precedettero il Santo

Profeta Muhammad, come Mosè, Gesù, Krishna e Buddha oggi nonesistono più nella loro forma completa originale. Tuttavia, le attualiscritture dei seguaci di questi grandi profeti contengono alcuni fram-menti degli insegnamenti originali, anche se sono frammisti ad aggiunteed interpretazioni successive. Alcune di queste scritture sono: la Torahdegli Ebrei, i Vangeli dei Cristiani, i Veda degli Induisti, e lo ZendAvesta degli Zoroastriani.

Da parte sua, la parola di Dio che giunse al Santo ProfetaMuhammad si trova intatta e preservata integralmente nella scritturaMusulmana, che è conosciuta come il Corano.

20

Page 29: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

45. I Musulmani devono credere in scritture Divinediverse dalla loro?I Musulmani devono credere che gli insegnamenti originali di tutti

i Profeti, compresi Mosè, Gesù, i Profeti dell’India, quelli della Cinaecc. furono rivelati da Dio. Su tale base, essi rispettano le scritture dellealtre religioni perché alcune delle rivelazioni originali si possono anco-ra ritrovare al loro interno. Perciò ai Musulmani è richiesto di credereche le religioni che vennero prima dell’Islam, come l’Ebraismo, ilCristianesimo, l’Induismo, il Buddhismo ecc. contengono molte verità,anche nella loro forma attuale.

46. Che relazione c’è tra il Santo Corano e le altreScritture Divine?Il Santo Corano afferma di essere:

i. una ‘conferma’ delle scritture precedenti: “un Libro daparte di Allah, che convalidava ciò che essi possede-vano” (2:89);

ii. un ‘guardiano’ su di esse (5:48);

iii.un ‘giudice’ che decide le differenze tra di esse: “E Noinon ti abbiamo rivelato il Libro, se non perché tu potessirendere chiaro per loro ciò in cui differivano” (16:64);

iv. la scrittura che ‘rende manifesto’ e ‘perfeziona’ i loroinsegnamenti (26:1; 5:3).

47. Spiega i quattro punti precedenti ancora un poco.

i. Il Santo Corano conferma che tutte le scritture rivelatealle varie nazioni del mondo hanno origine Divina.

ii. Esso ha protetto e conservato quegli insegnamenti origi-nali che avevano una validità permanente, dopo chequesti erano divenuti oscuri a causa delle omissioni edelle alterazioni sopravvenute nei loro testi;

iii.Tutte le scritture provenivano da Dio, ma erano cambiate

I LIBRI DI DIO 21

Page 30: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

22 INTRODUZIONE L’ISLAM

così tanto da divenire del tutto diverse l’una dall’altra,anche nei termini dei loro insegnamenti originali. IlSanto Corano giunse come un “giudice” per decidere suqueste differenze, e per separare gli insegnamenti origi-nali dai cambiamenti apportati in tempi successivi.

iv. Il Santo Corano illuminò completamente tutti gli ele-menti essenzali della fede, molti dei quali non erano statitrattati in modo esauriente nelle scritture precedenti. Essosostituì anche, fra i loro insegnamenti, quelli che avevanocarattere locale o temporaneo con insegnamenti perfettied universali, che si adattavano a tutti i popoli e a tutti itempi.

Page 31: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

7.LA VITA DOPO LA MORTE

“Abbiamo decretato la morte tra voi, e nessuno trionferà sudi Noi, così cambieremo il vostro stato, e vi faremo crescerein ciò che non conoscete.” (56:60 – 61)

“O anima in pace, ritorna al tuo Signore, tu gratificata (daLui) e Lui soddisfatto di te. Perciò entra tra i Miei servi, edentra nel Mio giardino.” (89:27 – 30)

“Esso (l’inferno) è il fuoco acceso da Allah che si eleva suicuori.” (104:5 – 6)

48. Cosa insegna l’Islam a proposito della vita dopo lamorte?Insegna che un essere umano non ha soltanto un corpo, ma anche

uno ‘spirito’ che gli (o le) è stato dato da Dio. Lo spirito è il seme dalquale si sviluppa nell’uomo una forma di vita più elevata, più sviluppa-ta della vita fisica, proprio come il corpo si è sviluppato da un piccolo‘seme’. Così come nel mondo intorno a noi dalle forme di vita più sem-plici si sviluppano quelle più evolute, analogamente, dalla vita dell’in-dividuo in questo mondo si evolve la sua elevata vita ‘spirituale’.Durante la sua vita, le azioni dell’uomo danno forma al suo spirito e loforgiano, in meglio o in peggio, a seconda delle sue azioni. Quando unapersona muore, il corpo fisico cessa di esistere, ma lo spirito resta, nellaforma in cui lui o lei l’ha plasmato con le proprie azioni quando era invita. Quella è la vita dopo la morte.

49. Come si plasma lo spirito durante la nostra vita ter-rena?Così come le nostre azioni e le nostre abitudini hanno un effetto

sul corpo e lasciano su di esso la propria traccia, così il bene o il male

23

Page 32: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

24 INTRODUZIONE L’ISLAM

delle nostre azioni condiziona lo spirito e lascia su di esso la suaimpronta. Se noi nutriamo il nostro spirito per mezzo della preghiera aDio e, grazie alla forza che otteniamo di conseguenza, compiamo azionibuone e giuste, lo spirito si svilupperà e crescerà nel modo appropriato.Ma se lo spirito viene trascurato, e si compiono delle cattive azioni, essosubirà un danno. È come se Dio avesse dato ad ogni persona un pezzodi argilla morbida. È compito dell’individuo darle una forma splendidao brutta, con le sue azioni.

50. L’uomo, dopo la morte, è ricompensato per le buoneazioni e punito per quelle cattive?Com’è già stato detto in precedenza, le buone azioni giovano allo

spirito, e quelle cattive lo danneggiano. Questo effetto sullo spirito è ciòche costituisce la ricompensa o il castigo per le proprie azioni. In questavita possiamo avvertire occasionalmente questo effetto, ma in modomolto debole e vago. Dopo la morte, quando resta solo lo spirito, checonserva le impronte lasciate dalle azioni compiute nella vita, gli effettidi quelle azioni saranno avvertiti in modo chiaro e vivido. È questa laricompensa per le buone azioni e la sofferenza per quelle cattive.

51. Cosa sono il paradiso e l’inferno?Il paradiso e l’inferno non sono due luoghi in senso stretto, che si

trovano da qualche parte in questo universo, ma, in realtà, sono il nostrostato interiore, o la condizione dello spirito che è un risultato delle nostreazioni. Il paradiso e l’inferno hanno inizio in questa vita, nel cuore dellapersona. Il sentimento di beatitudine e felicità avvertito nel fare il bene èil paradiso nel cuore. E la colpa, la vergogna e l’avidità provate da chi fail male sono l’inferno del cuore. Dopo la morte, il paradiso o l’infernoche si è sviluppato nel cuore è svelato di fronte a noi e diventa il mondoin cui viviamo, e noi viviamo in esso non con il corpo fisico di questa vitama con il corpo ‘spirituale’ costituito dalle nostre azioni.

52. Il Santo Corano nomina molte benedizioni e agi nelparadiso, e molti castighi dolorosi nell’inferno. Qualè la loro natura?La natura esatta di queste cose non può essere conosciuta in questo

Page 33: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

mondo, perché esse si trovano in un mondo completamente diverso, alquale le nostre idee di spazio, tempo, sentimenti ecc. non si conformano.Ma, per descrivercele, sono stati usati dei termini fisici, come “i fiumi ei giardini” nel paradiso e il “fuoco” dell’inferno, per darci un’idea di ciòa cui assomigliano.

Tuttavia tutte queste cose del mondo che verrà, in realtà, hannoinizio nel nostro cuore, in questo mondo. Ad esempio, i “frutti” del para-diso, in realtà, sono i frutti delle buone azioni che una persona inizia agustare nel suo cuore in questa vita, e il “fuoco” dell’inferno è lo stessofuoco dei desideri vili e dell’avidità che brucia, qui, nel cuore di una per-sona. Nel mondo che verrà, tutti questi sentimenti saranno svelati e simanifesteranno come le gioie del paradiso o le miserie dell’inferno.

53. Cos’è il Giorno del Giudizio, secondo l’Islam?Così come la vita di un individuo ha una fine, e la vita di un popo-

lo ha una fine, così la vita di tutto questo mondo fisico ha una fine. Quelloè il ‘Giorno del Giudizio’, che porterà il mondo spirituale alla pienamanifestazione, al posto dell’attuale mondo fisico. Com’è stato detto inprecedenza, immediatamente dopo la morte la persona inizia ad avvertireun risveglio alla vita più elevata, foggiata dalle sue azioni compiute nellavita presente. Ma questa è soltanto una percezione parziale. È nel Giornodel Giudizio che ognuno sarà completamente risvegliato ed innalzato allavita più evoluta, quella spirituale. Esso è chiamato Giorno del Giudizioperché ogni persona, in quel momento, diventerà pienamente coscientedegli effetti prodotti dalle sue azioni in questa vita, e avrà un ‘corpo’ (insenso figurato) prodotto dalle sue stesse azioni.

54. C’è qualche altro punto significativo che l’Islamspiega a proposito del paradiso e dell’inferno?Sì. È che la vita dopo la morte, in realtà, è il punto di partenza per

un ulteriore progresso dell’uomo. Quelli che sono in paradiso progre-discono verso stadi sempre più elevati della conoscenza e della per-fezione della fede. L’inferno ha lo scopo di purificare coloro che sitrovano in esso dagli effetti delle loro cattive azioni, e di renderli, in talmodo, adatti a un ulteriore progresso. Il suo castigo, quindi, non è eter-no.

LA VITA DOPO LA MORTE 25

Page 34: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

26 INTRODUZIONE L’ISLAM

55. I Musulmani credono nella reincarnazione? Cioè,dopo la morte una persona può rinascere in questomondo per vivere qui un’altra vita, ed avere cosìdiverse vite sulla Terra?No, l’Islam insegna il progresso continuo dell’anima, e perciò essa

non può ritornare in questo mondo dopo la morte del corpo. La teoriadella reincarnazione insegna che se una persona è nata in una situazionedi povertà o di miseria, o soffre di qualche disabilità o svantaggio,questo è un castigo che le viene impartito per le cattive azioni commessenella sua vita precedente; e se qualcuno è ricco, sano o fa parte di unafamiglia importante, quella è la sua ricompensa per le buone azioni com-piute nella vita precedente. Se si crede questo, significa che si devonotrattare i poveri, i disgraziati, i sofferenti come persone che hanno meri-tato le loro disgrazie, e che non bisogna mostrare sensibilità nei loroconfronti perché essi stanno semplicemente ricevendo il loro castigo; enoi dovremmo avere una grande considerazione per i ricchi e per coloroche vivono nell’agio, perché stanno ricevendo la loro ricompensa per lebuone azioni commesse in passato. Un simile atteggiamento sarebbeinumano e contrario agli insegnamenti basilari dell’Islam.

L’Islam insegna che ogni persona è nata con un’anima pura, senzaalcun onere derivante da una vita precedente, e che entrambe queste ca-tegorie di persone, quelle che sembrano affrontare delle avversità inquesto mondo e quelle che sembrano godere degli agi sono messi allaprova, per vedere come si comportano in queste circostanze. Questi nonsono castighi o ricompense. Agli occhi di Dio, la persona migliore ècolui o colei che si comporta meglio nelle condizioni in cui si trova.

56. Qual è il significato della fede musulmana nella vitadopo la morte?In primo luogo, essa incoraggia l’uomo a fare il bene e limita le sue

cattive azioni. Questo avviene perché egli comprende che una buonaazione avrà sempre un esito positivo, anche se esso potrebbe non apparireovvio al momento; ed egli sa che sarà ritenuto responsabile per ogni catti-va azione, anche se nessuno lo vede mentre la compie, ed essa avrà con-seguenze negative, nella vita che verrà se non, immediatamente, in questa.

Page 35: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

Secondariamente, essa insegna all’uomo a guardare al valoreintrinseco suo e degli altri piuttosto che all’aspetto esteriore (che sia ric-chezza, posizione, bellezza o educazione). Questo perché egli sa che èl’interiorità dell’uomo ad essere la parte autentica, e quella che soprav-viverà per sempre, mentre le proprietà esteriori vanno perdute con lamorte, e spesso anche prima.

LA VITA DOPO LA MORTE 27

Page 36: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

8.LA PREGHIERA

“Il vostro Signore dice: «PregateMi, Io vi risponderò».”(40:60)

“Di certo la preghiera mantiene lontani dall’indecenza edal male.” (29:45)

“E cercate assistenza per mezzo della pazienza e dellapreghiera, e questo è difficile, tranne che per gli umili.”(2:45)

57. Cos’è la preghiera?È metterci in contatto con Dio, ricordarci della Sua grandezza,

bontà e bellezza, meditare sul modo in cui possiamo sviluppare le qualitàche Egli ha posto in noi, ricordare l’obiettivo che Egli ci ha prefisso, echiedere il Suo aiuto affinché Egli ci aiuti a fare il bene e ad astenercidal male. La preghiera ci fa anche vedere le nostre vite, con tutti i suc-cessi e le delusioni, nella loro vera prospettiva, e ci fa fermare unmomento, per vedere ciò che stiamo facendo alla luce di ciò che Diovuole che facciamo.

58. La preghiera è necessaria?Così come il corpo ha bisogno del cibo, dell’igiene e dell’esercizio

per affrontare la vita quotidiana, lo spirito o l’anima ha dei bisogni spi-rituali per il suo sviluppo, così che il proprio carattere e la propria con-dotta rimangano buoni e sani. I bisogni dello spirito sono soddisfattidagli atti di adorazione e di devozione, il più importante e frequente deiquali è la preghiera. Non soddisfare questi bisogni indebolisce la piùsviluppata parte dell’uomo, danneggiando la sua capacità di fare il benee di astenersi dal male, proprio come la carenza di cibo rende il corpoinadatto al lavoro e soggetto alle malattie.

28

Page 37: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

59. Quali sono le cose più importanti che l’Islaminsegna a proposito della preghiera?Tra le molte altre cose importanti che riguardano la preghiera, la

prima è che una persona deve recitare le sue preghiere “come se stessevedendo Dio”, o, almeno, essendo consapevole di trovarsi alla presenzadi Dio. Questo significa che la preghiera deve essere recitata con moltaattenzione, concentrazione della mente e sentimento nel cuore, come sestessimo parlando con qualcuno che si trova di fronte a noi. Un’altracosa importantissima che l’Islam insegna è che lo scopo principale dellapreghiera è condurre la persona a fare il bene, ad astenersi dal male, e acomportarsi meglio nei confronti degli altri. Se la preghiera non haquesto effetto sulla vita quotidiana e sulla condotta della persona, signi-fica che colui che la recita non lo fa nel modo appropriato, nel modorichiesto dall’Islam.

60. Come si prega nell’Islam?La preghiera, ovviamente, è volgersi completamente a Dio.

L’Islam ha prescritto una forma particolare di preghiera allo scopo direnderla sistematica e per far sì che l’intera comunità possa pregare tuttainsieme. I dettagli della preghiera islamica sono disponibili separata-mente in molti libri. In breve, si adottano determinate posture del corpo(in piedi, chinati, prostrati e seduti a terra), durante le quali si diconoalcune preghiere ed altre parole prescritte che esaltano e lodano Dio.Questa è la preghiera regolare conosciuta come Salaat, e viene recitatain congregazione (se possibile) in cinque momenti determinati delgiorno. Oltre alla Salaat, si può rivolgere una preghiera a Dio in ognimomento, in ogni situazione, ed utilizzando le parole che si desiderano.

61. Qual è il significato delle varie posture adottatedurante la Salaat?È quello di conferire ulteriore forza e sentimento alle parole della

preghiera che si recita, e, di fatto, di rivolgersi a Dio con tutto il proprioessere, e non soltanto con la bocca. Questo è esattamente ciò che accadequando le persone, parlando, muovono la testa, le mani, ecc. per sotto-lineare ciò che stanno dicendo. La postura in piedi equivale a dire a Dio

LA PREGHIERA 29

Page 38: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

che siamo pronti e disposti ad obbedirGli. Chinarsi e prostarsi significaesprimere l’intenzione di chinarsi agli ordini di Dio e di sottomettersicompletamente a Lui, con umiltà. Le parole che sono pronunciate inqueste due posizioni significano che “Dio è perfetto e l’Altissimo”,ossia, noi, che siamo imperfetti, ci umiliamo davanti all’Essere Perfettocosì che, per mezzo del contatto con Lui, i nostri difetti possano essereeliminati.

62. Quali preghiere si recitano durante la Salaat?Prima di tutto ci sono alcune brevi preghiere ed espressioni in

arabo che devono essere pronunciate, in posizioni particolari, durante laSalaat. La principale di queste preghiere è la Fatiha, il primo capitolodel Santo Corano che consiste di sette brevi versi, che è il vero cuore ditutta la Salaat. Oltre alle parole obbligatorie della preghiera, possiamorecitare qualsiasi preghiera vogliamo, nella lingua che preferiamo, inqualunque momento della Salaat. Il Santo Corano e i Detti del SantoProfeta Muhammad contengono un gran numero di preghiere adatte esplendide che si confanno a diverse situazioni. Dobbiamo, ovviamente,conoscere il significato completo di tutto ciò che diciamo, in arabo o inun’altra lingua, e dobbiamo pronunciarlo con piena consapevolezza esincerità del cuore.

63. Per favore, spiega brevemente il significato dellaFatiha.Questa è la fondamentale preghiera Musulmana, che illustra la

principale aspirazione del fedele:

1. Sia lode ad Allah, il Signore dei mondi,

2. Il Benefico, il Misericordioso,

3. Signore del Giorno della Ricompensa.

4. Te serviamo, e da Te supplichiamo aiuto.

5. Guidaci sulla retta via,

6. La via di coloro ai quali hai concesso i Tuoi doni,

30 INTRODUZIONE L’ISLAM

Page 39: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

7. Non di coloro sui cui è discesa la Tua ira, né di quelli che sisono sviati.

64. Quali sono le cose importanti che bisogna notare aproposito di questa preghiera?Noi preghiamo per essere guidati in ogni momento sulla retta via,

in modo da progredire costantemente su di essa e sviluppare le buonequalità che Dio ha posto in ogni persona. Questa “retta via” è quella sucui hanno camminato tutti i giusti di ogni tempo, le cui vite mostranoche Dio li ha graziati con i Suoi favori spirituali. Mentre preghiamo perquesto, ricordiamo di essere deboli e perciò preghiamo di evitare le cat-tive azioni e le credenze errate (domanda n° 7). Ciò fa sì che ci si sentaumili mentre si percorre la retta via, e previene l’arroganza, la sicurezzaipocrita e l’autocompiacimento.

65. Perché alcune parti della preghiera sono recitate inarabo?Il motivo principale è che, quando si esegue la preghiera in con-

gregazione, alcune parole e passi sono recitati ad alta voce dall’uomoche la guida, così che l’assemblea prega tutta insieme in armonia, comeun solo corpo. Dal momento che l’Islam è una religione internazionalee i Musulmani che pregano in una congregazione possono provenire dapaesi diversi (come spesso accade nei raduni di preghiera in Occidente),utilizzare l’arabo, la lingua originale del Santo Corano, significa che essipossono pregare insieme. Le preghiere e le espressioni arabe che è ne-cessario che un Musulmano impari sono molto brevi e semplici, e pos-sono essere imparate da un bambino in pochi giorni. L’uso dell’Arabo,inoltre, rende possibile alle persone radunate per l’Hajj (a Mecca, inArabia) e provenienti da ogni parte del mondo di eseguire l’adorazionetutte insieme, all’unisono.

66. Questo significa che uno degli scopi della Salaat èquello di avvicinare le persone?Sì. Oltre ad avvicinare l’uomo a Dio, l’altro scopo principale della

Salaat è quello di avvicinare gli uomini ed insegnare loro l’uguaglianzae la fratellanza. I fedeli si dispongono su file, spalla a spalla, senza alcu-

LA PREGHIERA 31

Page 40: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

32 INTRODUZIONE L’ISLAM

na distinzione di razza, popolo, colore, ricchezza, famiglia, status ecc., epregano tutte insieme come un solo corpo. Essi si sentono umili di frontea Dio e fratelli tra loro. La Salaat termina con i fedeli che volgono i lorovisi a destra e poi a sinistra, e in ogni direzione, augurando la pace e lamisericordia di Dio a quanti si trovano in quelle direzioni. Essi augura-no davvero la pace e la misericordia di Dio al mondo intero. Lo scopodella preghiera, perciò, è educare le persone ad acquisire quelle qualitàe quel carattere con i quali possono portare la pace al mondo.

Page 41: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

9.IL DIGIUNO

“O voi che credete, vi è prescritto il digiuno, così come fuprescritto a coloro che furono prima di voi, così che pos-siate difendervi dal male... E quando i Miei servi ti pongonodomande su di Me, di certo Io sono vicino. Io rispondo allapreghiera del supplice quando egli fa appello a Me.”(2:183, 186)

67. Cos’è il digiuno, così come lo prescrive l’Islam?Il digiuno è una forma di esercizio di astensione da ogni azione

scorretta per mezzo dell’apprendimento del controllo dei propri desideri.Esso consiste nel rinunciare, per un periodo di tempo predeterminato, asoddisfare i bisogni fondamentali propri dell’essere umano, come ilbisogno di placare la fame, la sete e il desiderio sessuale, e di dedicarsia servire e ad aiutare gli altri, trascurando le proprie necessità.

68. Come si esegue il digiuno nell’Islam?Durante il mese che si chiama Ramadaan, nel calendario Islamico,

ogni giorno, dall’inizio dell’alba fino al tramonto, non si deve mangiarené bere (o avere rapporti sessuali). Si fa un pasto mentre è ancora buio,appena prima che inizi l’alba, e poi non si mangia né si beve assoluta-mente nulla fino al tramonto, quando il digiuno ha fine. Durante le oredi digiuno bisogna compiere l’ulteriore sforzo di essere buoni, generosie pronti ad aiutare gli altri, e di evitare di fare qualcosa di cattivo o dan-noso per le altre persone.

69. Tutti i Musulmani devono digiunare durante ilRamadaan?Ogni Musulmano adulto e sano, uomo o donna, deve digiunare

durante il Ramadaan. Le persone che si ammalano o sono in viaggio

33

Page 42: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

durante un periodo qualsiasi di questo mese non devono digiunare inquesi giorni, e devono completare i giorni di digiuno perduti dopo ilRamadaan. Le persone che sono permanentemente inabili al digiuno,oppure quelle che hanno dei motivi seri per non digiunare, come le per-sone molto anziane, i malati cronici e le donne incinte o in periodo diallattamento possono fare la carità invece di digiunare. Questa caritàconsiste, come minimo, nell’offrire il cibo necessario a sfamare unpovero per un giorno, per ogni giorno di mancato digiuno.

70. Come fa il digiuno ad insegnarci ad abbandonare idesideri negativi che ci portano a fare il male?Durante il digiuno, un persona sente il bisogno di avere qualcosa

da mangiare o da bere, ma combatte questo desiderio, che è il più fortedi tutti, in obbedienza a Dio. Questa formazione quotidiana, per unmese, esercita e rafforza la sua capacità di controllare, nella vita quoti-diana, i suoi desideri negativi che la conducono a fare il male. Il mecca-nismo è lo stesso che fa sì che l’esercizio fisico rafforzi il corpo e lometta in condizione di combattere più facilmente le malattie.

71. Ci sono degli altri benefici morali del digiuno?Sì. In primo luogo, l’uomo viene avvicinato a Dio perché, quando

avverte la fame o la sete durante il digiuno, è il pensiero della vicinanzadi Dio a non fargli soddisfare i suoi desideri. Questo gli fa sentire cheDio è sempre vicino. Secondariamente, il digiuno insegna alla personaad essere paziente e risoluta nelle difficoltà, perché questo è ciò che sifa durante il digiuno. In terzo luogo, esso ci fa apprezzare i grandi donirappresentati da cibo e bevande, che sono così facilmente accessibili, mache normalmente diamo per scontati. In quarto luogo, esso tiene a frenoil sentimento di avarizia che si sviluppa nelle persone quando hannotutto ciò di cui hanno bisogno, e molto di più.

72. E cosa ci insegna il digiuno, quanto al modo in cuidobbiamo trattare gli altri?Esso ci fa comprendere la sofferenza e i sentimenti di coloro che

sono poveri e soli. Un importantissimo scopo del digiuno è far appren-dere la considerazione nei confronti delle altre persone, avendo meno

34 INTRODUZIONE L’ISLAM

Page 43: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

IL DIGIUNO 35

cura di noi stessi. È per questo che gli atti caritativi di ogni tipo sono par-ticolarmente incoraggiati durante il mese del digiuno. Rinunciando aldiritto di consumare il proprio cibo e le proprie bevande durante ildigiuno, ci si esercita ad essere capaci di rinunciare a ciò che è legitti-mamente proprio, volontariamente e in modo lieto, allo scopo di aiutaree servire gli altri.

Page 44: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

10.L’HAJJ,

O IL PELLEGRINAGGIO A MECCA

“Certamente, la prima Casa stabilita per gli uomini è quel-la di Becca, benedetta, ed una guida per i popoli... chiunquevi entri è al sicuro; e il pellegrinaggio alla Casa è un dovere(atto di rispetto) che gli uomini hanno verso Allåh – chi-unque può trovare la via verso di essa.” (3:96-97)

73. Cosa è l’Hajj?Ogni anno, all’inizio del mese di Zil-Hijja del calendario

Musulmano, a Mecca, in Arabia, si tiene un grande raduno inter-nazionale di Musulmani, durante il quale essi giurano che c’è un UnicoDio per tutta l’umanità, e che tutte le persone sono uguali, senza dis-tinzioni di razza, popolo, ricchezza o status. Questa occasione è cono-sciuta come Hajj (le due j finali si pronunciano in modo molto similealle due lettere finali della parola garage) o il Pellegrinaggio a Mecca. Ilpellegrino va a Mecca con grande sacrificio personale, e rinuncia amolte comodità della vita mentre si trova là. Dall’avversità del pellegri-naggio egli trae un insegnamento: l’uomo deve sacrificare i propridesideri se intende ottenere la vicinanza a Dio e formare una fratellanzamondiale di uguaglianza e di amore.

74. Quali sono le principali caratteristiche dell’Hajj?Tutti i pellegrini, all’inizio dei tre giorni del Pellegrinaggio, indos-

sano lo stesso semplice abito, formato da due pezzi di stoffa. In questomodo, ogni distinzione di ricchezza, posizione sociale e famiglia scom-pare durante l’Hajj, facendo in modo che, esteriormente, tutte le personesiano uguali. L’Hajj, in se stesso, consiste in un certo numero di atti diadorazione e di ricordo di Dio, che sono svolti dall’individuo in com-pagnia del resto della grande congregazione. Due tra le più importanti di

36

Page 45: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

queste devozioni sono il tawaaf (girare in tondo intorno alla Ka’ba, lasemplice costruzione quadrata verso la quale i Musulmani di tutto ilmondo si volgono in preghiera) e il raduno dei pellegrini in un pianorochiamato Arafa per glorificare Dio.

75. Qual è il significato di questi atti?Questi atti di adorazione sono la più eccelsa esperienza spirituale.

Girando in tondo intorno alla Ka’ba, il pellegrino esprime il massimoamore nei confronti dell’Unico Dio, perché questa costruzione è il piùgrande e il più antico memoriale alla più pura forma di fede nel DioUnico. Nel raduno di Arafa c’è un grande oceano di uomini, gente ditutti i colori, razze, nazioni, linguaggi, stili di vita, i ricchi e i poveri, gli‘importanti’ e gli ‘umili’, ma essi sono tutti esattamente uguali, vesten-do gli stessi abiti semplici e ricordando Dio allo stesso modo. Da questo,il pellegrino porta con sé, al ritorno a casa, la lezione dell’uguaglianza edella fratellanza dell’umanità, che può provenire soltanto dalla fedenell’Unico Dio.

76. I Musulmani adorano la Ka’ba, o credono che Dioviva là?No, assolutamente no. Come possono adorare la Ka’ba quando, di

fatto, vanno là per ricordare che Dio è Unico? E, secondo la fede musul-mana, Dio è in ogni luogo, in questo nostro universo, perciò Egli nonpuò vivere in alcun luogo o costruzione. La Ka’ba è un antico memo-riale alla fede nel Dio Unico, essendo associata ai Profeti Abramo eMuhammad (pace su di loro) che insegnarono con grande dedizionequesta fede. Essa è un luogo d’incontro per tutte le nazioni, al quale gliuomini giungono insieme e ricordano che soltanto questa fede li unisce.Anche se Dio è in ogni luogo, quando centinaia di migliaia di personecompiono l’enorme sacrificio di radunarsi in un solo luogo solo peradorarLo, quel luogo merita appropriatamente il titolo di ‘Casa di Dio’,nome con cui è chiamata la Ka’ba.

L’HAJJ, O IL PELLEGRINAGGIO A MECCA 37

Page 46: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

11.LA CARITÀ

“Non potrete diventare dei giusti, se non donerete le coseche amate.” (3:92)

77. Cosa si intende con carità nell’Islam?La carità, definita nel Santo Corano “donare ciò che Dio vi ha

dato” significa usare le proprie energie, il talento, le risorse, il denaro,ciò che si possiede ed ogni altra cosa per aiutare i bisognosi e fare lorodel bene. Nell’Islam la carità viene spessissimo menzionata insieme allapreghiera, perché così come quest’ultima è la relazione dell’uomo conDio, o il dovere dell’uomo verso Dio, la prima (la carità) rappresenta lasua relazione con gli altri essere umani, e di certo con tutta la creazionedi Dio. La preghiera esprime l’amore per Dio, la sottomissione a Lui eil desiderio di esprimere le qualità Divine che sono nascoste in ogni per-sona. La carità è un’espressione di simpatia e benevolenza verso lacreazione di Dio, mettendo in pratica gli insegnamenti appresi nellapreghiera.

78. Fai alcuni esempi degli atti che sono consideraticaritatevoli nell’Islam.Si possono fare innumerevoli esempi, perché fare del bene a qual-

cuno, perfino a sè stessi, per diventare più capaci di fare del bene aglialtri, usando ciò che Dio ci ha concesso, è un atto di carità. Dare da man-giare agli affamati, aiutare i poveri, prendersi cura delle persone sole,come gli orfani, dare un aiuto ai disabili, aiutare un disoccupato atrovare lavoro ecc. sono gli esempi di carità più ovvi insegnatidall’Islam. Ma esso insegna anche che ci sono atti minori di carità chesi ha l’opportunità di compiere quotidianamente. Aiutare qualcuno, inun qualsiasi modo, mostrare la via ad uno straniero, dire una parola gen-tile per far sorridere qualcuno, dare consigli utili o insegnare qualcosa a

38

Page 47: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

qualcuno, togliere dalla strada qualcosa che può provocare un incidente,semplicemente evitare di ferire qualcuno sono tutti atti di caritànell’Islam.

79. Di solito si pensa che carità sia dare denaro oelemosine ai poveri che mendicano, e si dice cheessa li degradi e li faccia sentire inferiori. Alloranon è così, nell’Islam?Assolutamente no. In primo luogo, la carità, nell’Islam, è molto di

più che dare del denaro ai poveri, e può essere esercitata anche quandonon c’è povertà, com’è stato mostrato precedentemente. Secondaria-mente, la carità, o fare del bene a qualcuno, deve essere fatto come undovere, non per degradare i bisognosi o aspettarsi di essere ringraziati.Il Santo Corano ci dice:

“Una parola gentile accompagnata dal perdono è miglioredella carità seguita dall’offesa... O voi che credete, non ren-dete la vostra carità priva di valore con il rimprovero e l’in-sulto, come colui che spende la propria ricchezza perché gliuomini lo vedano...” (2:263 – 264)

Terzo, la carità deve essere fatta soltanto per amore di Dio, per ildesiderio di fare del bene alla Sua creazione, come il dice il Corano aproposito dei giusti:

“Essi danno cibo per amore Suo (di Allah), ai poveri, agliorfani e agli schiavi, dicendo: «Vi nutriamo soltanto per lasoddisfazione di Allah – non desideriamo da voi né ricom-pensa né ringraziamenti».” (76:8,9)

80. Quanto è importante la carità?Essere caritatevoli è fortemente raccomandato ai Musulmani, al

punto che il Santo Profeta Muhammad ha detto che ci si aspetta che unuomo faccia del bene ogni giorno con ogni arto del corpo, che siano lemani o i piedi, oppure con le parole. Non c’è alcuna persona che nonpossa compiere un atto di carità verso gli altri. Secondo il Santo Profeta,se qualcuno non ha nulla da dare, dovrebbe lavorare, guadagnare ed

LA CARITÀ 39

Page 48: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

40 INTRODUZIONE L’ISLAM

offrire parte di ciò che ha guadagnato; se anche così non ha nulla daoffrire, dovrebbe aiutare qualcuno che è in difficoltà, e se, per qualchemotivo, non è in grado di fare nemmeno questo, dovrebbe cercare di faretutto il bene che può compiere ed evitare di fare del male a qualcuno.Oltre alla carità generale, l’Islam ha reso obbligatoria una specie di tassasu quanto si possiede, conosciuta come Zakaat, da offrire per l’assisten-za delle persone svantaggiate. Questa tassa è spiegata più avanti, alladomanda n° 83.

81. A chi il Musulmano può offrire qualcosa comecarità?Così come gli atti di carità hanno il più ampio significato possi-

bile, analogamente la tipologia di persone alle quali si può fare un attocaritatevole è la più ampia che si possa immaginare. Iniziando con lagente che abbiamo intorno – i nostri parenti, gli amici e i vicini – siestende a tutti i Musulmani e ai seguaci delle altre religioni. Infatti, lacarità compiuta da un Musulmano si estende addirittura agli animali. IlSanto Corano sottolinea che si dovrebbe prestare attenzione a tutticoloro che possono essere in difficoltà ma non chiedono aiuto (2:273).

82. Quali tipi di cose devono essere offerte come carità?Nel caso di quegli atti di carità in cui diamo qualcosa, il Santo

Corano ci insegna che dobbiamo offrire soltanto cose buone e utili, noncose inutili e senza valore, e che le cose che offriamo devono essere deltipo che noi desideriamo avere (2:267). Inoltre, le cose date come caritàdevono essere state guadagnate o acquisite in modo legittimo dalla per-sona che le offre.

83. Spiega cos’è la Zakaat.Così come l’Islam ha prescritto una forma definita per la

preghiera, per consentirci di recitarla regolarmente, allo stesso modo haistituito una forma esteriore per la carità, e l’ha resa obbligatoria, perfarne un dovere regolare. Quella forma esteriore di carità è conosciutacome Zakaat e consiste nell’offrire una specificata percentuale del pro-prio patrimonio, da versare in un fondo apposito. Questo fondo è

Page 49: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

amministrato dalla Comunità Musulmana o dal Governo Musulmano, eviene usato per aiutare i poveri, gli invalidi, i disoccupati e gli altribisognosi.

84. La Zakaat è come una tassa?Nel senso di essere raccolta e spesa dal governo Musulmano, la

Zakaat è come una tassa. Tuttavia la grande differenza è che il paga-mento della Zakaat è un dovere religioso che deve essere adempiuto inobbedienza a Dio e per solidarietà verso gli uomini. Perciò, dare laZakaat conferisce un beneficio morale a colui che la paga, perché essasviluppa in lui il senso del sacrificio personale e frena i sentimenti diavidità. Si noti che la parola ‘tassa’ significa un onere, ma zakaat si-gnifica qualcosa che purifica.

85. Perché la carità in generale e la Zakaat sono undovere fondamentale nell’Islam?Perché porta alla luce le qualità migliori e più elevate di una per-

sona, e questo è il vero obiettivo dell’esistenza secondo l’Islam. Dio hadato ad ogni persona varie capacità e risorse, come la conoscenza, ildenaro, la forza, alcuni talenti o abilità ecc. Ogni individuo deve usareciò che gli/le è stato dato per fare il bene agli uomini e al resto dellacreazione di Dio, e non per fini egoistici. Se questo principio è trascura-to, allora non soltanto non c’è sollievo per le angosce e le sofferenze deibisognosi, ma l’accresciuto egoismo dell’uomo fa di lui il nemico mor-tale dei suoi simili; e la società e l’umanità divengono divise in fazionie gruppi, ognuno dei quali tenta di impadronirsi dei beni degli altri.

LA CARITÀ 41

Page 50: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

12.LA JIHAD

86. Cos’è la Jihad?Jihad è una parola araba che significa “lottare duramente” o appli-

carsi al massimo delle proprie forze e capacità. Il Santo Corano spessoincita i Musulmani ad impegnarsi con tutte le forze, usando la parolajihad per indicare lo sforzo.

87. Di quale tipo di sforzo parla il Corano?Il Santo Corano afferma che è necessario che ci si adoperi al mas-

simo per:

1. raggiungere la vicinanza con Dio, lottando per sopraffare i pro-pri desideri negativi;

2. attenersi agli insegnamenti dell’Islam nelle circostanze diffi-cili, come quando si affrontano persecuzioni e problemi;

3. prendere parte alla difesa della comunità Musulmana, quandoessa viene attaccata da un nemico che desidera distruggerel’Islam;

4. portare il messaggio dell’Islam agli altri, dedicando il propriotempo e il proprio lavoro a quest’opera.

88. Puoi citare dei passi del Corano per spiegare questaidea?Riferendoci ai quattro punti dell’elenco della risposta precedente,

citiamo di seguito alcuni versetti del Corano che nominano questi tipi disforzo. L’atteggiamento o il comportamento dei Musulmani, in tuttiquesti versetti, è descritto usando la parola jihad.

1. “Coloro che fanno uno sforzo verso di Noi, Noi di certo li

42

Page 51: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

guidiamo sulle Nostre vie.” (29:69)In questo versetto, Dio dice che Egli guida alla retta via coloro che

si sforzano duramente di raggiungerLo. Questa è la jihad diretta almiglioramento di sè stessi, facendo il bene ed astenendosi dalle cattiveazioni.

2. “Di certo il tuo Signore, è Protettivo e Misericordioso versocoloro che, dopo essere stati perseguitati, lasciano le loro case,ma si impegnano duramente e sono pazienti.” (16:110)

Questo parla dei Musulmani che erano perseguitati a Mecca edovettero fuggire dalle loro case. La loro jihad consisteva nel restarepazienti e perseveranti mentre affrontavano grandi difficoltà.

3. “Allah ha fatto in modo che coloro che si impegnano, coi lorobeni e le loro persone, eccellano in grande misura sugli esitan-ti.” (4:95)

Questo versetto si riferisce alla guerra combattuta dai Musulmanie dice che coloro che lottavano offrendo ciò che possedevano e le pro-prie vite per questa causa avevano una posizione privilegiata rispetto acoloro che si trattenevano.

4. “Combattete contro di loro (i non credenti) una possente lottacon esso (cioè, con il Corano)” (25:52).

Qui ai Musulmani è detto di intraprendere una jihad “possente”contro i miscredenti, portando loro il Corano, così che le sue prove, lesue argomentazioni e la sua bellezza possano convincerli della veritàdell’Islam.

89. Quindi Jihad non significa la guerra dichiarata daiMusulmani ai non-Musulmani?No, assolutamente no. Né la stessa parola jihad significa guerra,

né essa è usata nel Santo Corano per significare guerra. Perfino quandoi Musulmani vivevano ancora a Mecca, durante la prima metà della mis-sione del Santo Profeta, prima che esistesse uno stato o un esercitomusulmano, Dio comandò loro di fare jihad dicendo:

“Lottate duramente per Allah con il dovuto impegno”(22:78)

LA JIHAD 43

Page 52: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

Questo non può significare combattere qualcuno. Significa soltantosforzarsi di ottenere la vicinanza a Dio e di sostenere la causa dell’Islam.

90. Perché la parola jihad è usata per indicare lebattaglie dei primi Musulmani?Perché queste battaglie dovettero essere combattute per l’esisten-

za stessa della religione dell’Islam, e perché i Musulmani dovetterolottare duramente, rischiando le loro vite e sacrificando i loro averi.Prendere parte a queste battaglie fu una grande lotta, intrapresa soltantoper salvare l’Islam dalla distruzione, e per nessun altro motivo.

Prima della loro emigrazione (hijra) a Medina, quando vivevano aMecca, i convertiti all’Islam dovettero affrontare una terribile perse-cuzione e la tortura. Ma essi sopportarono tutto con pazienza. NelCorano, anche questa è chiamata una loro jihad. Dopo che i Musulmanifurono obbligati ad emigrare a Medina, gli oppositori dell’Islam aMecca decisero di dichiarare loro guerra. Perciò i Musulmani, allora,dovettero combattere delle battaglie per la propria difesa. Poiché essinon avevano un vero esercito né equipaggiamento, ogni membro dellacomunità musulmana dovette fare, e dare, tutto ciò che poteva. Essi sioffrirono volontari per combattere nelle battaglie, ed offrirono per laguerra il loro denaro e i loro averi. Perciò questa fu chiamata una jihadintrapresa con i propri mezzi e i propri averi.

91. Questo significa che l’Islam permette ai Musulmanidi combattere delle guerre per determinate giustifi-cate motivazioni?Sì, e le motivazioni sono chiaramente esposte nel Santo Corano.

Esso dice:

“Il permesso di combattere è accordato a coloro a cui èmossa guerra, perché sono oppressi... coloro che sono scac-ciati dalle loro case senza una giusta causa, soltanto perchédicono: «Il nostro Signore è Allah».” (22:39 – 40)

“E combattete per la causa di Allah contro coloro che vicombattono, ma non attaccateli. Di certo Allah non ama gliaggressori.” (2:190)

44 INTRODUZIONE L’ISLAM

Page 53: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

È soltanto per autodifesa che, nell’Islam, è permesso combattere,e non per conquistare terre o ridurre altre persone in schiavitù. Il SantoProfeta Muhammad combatté delle battaglie soltanto a queste con-dizioni. Infatti i Musulmani, all’epoca, non volevano combattere, comedice il Corano, rivolgendosi a loro:

“Vi viene ordinato di combattere, anche se ciò non vipiace.” (2:216)

92. Se jihad non significa combattere una guerra, ogniMusulmano può prendere parte a qualche genere dijihad in ogni momento?Non solo possono farlo, ma prendere parte alla jihad (o al grande

impegno) è essenziale, come dice il Corano:

“Sono credenti soltanto coloro che credono in Allah e nelSuo Messaggero, poi non dubitano, e si adoperano conimpegno con ciò che possiedono e le loro vite (o anime)sulla via di Allah.” (49:15)

I due tipi di jihad che possono essere intrapresi in ogni momentosono: primo, impegnarsi al massimo per il miglioramento personale, e,secondariamente, impegnarsi per portare il messaggio dell’Islam aglialtri. Il significato di impegnarsi con ciò che si possiede, nel caso delprimo tipo di jihad, è offrirlo per aiutare gli altri, e nel caso della secon-da jihad offrirlo per la diffusione dell’Islam. Il significato di impegnar-si con le proprie vite, nel caso del primo tipo di jihad, è lottare contro idesideri vili e sbagliati della propria anima, e nel caso del secondo tipodi jihad significa dare il proprio tempo, il proprio talento, e le proprieenergie per contribuire all’opera di propagazione dell’Islam.

LA JIHAD 45

Page 54: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

13.IL SANTO CORANO

93. Raccontaci ancora qualcosa del Santo Corano di cuihai parlato e che hai citato in questo libro mentrespiegavi gli insegnamenti dell’Islam.Il Santo Corano è la scrittura dei Musulmani. Esso è la parola di

Dio così come è stata comunicata al Santo Profeta Muhammad in molteoccesioni diverse, dal momento in cui Dio fece di lui un Profeta, quan-do aveva 40 anni, fino alla sua morte (durante gli anni 609 – 632 D. C.).Tutte queste rivelazioni, ricevute in momenti diversi nel corso di questoperiodo di 23 anni, furono disposte in un ordine prestabilito dal SantoProfeta, e costituiscono il Santo Corano.

94. In che modo Dio comunicò i Suoi messaggi e le Sueparole al Santo Profeta?I messaggi di Dio non sono trasmessi da un suono che può essere

udito dall’occhio umano, ma possono essere ricevuti soltanto dai sensiinteriori, ‘spirituali’ posseduti da tutti gli esseri umani. Nei Profeti diDio questi sensi sono estremamente ricettivi e molti sviluppati, e perciòessi possono ricevere da Dio una chiara comunicazione. Vediamo chenel mondo fisico i messaggi devono essere trasmessi da vari mezzi,come l’aria che porta il suono, o le onde radio che trasportano i segnaliradio e quelli televisivi. Analogamente, la parola di Dio è portata alProfeta da esseri spirituali chiamati angeli (vedi la sezione precedenteche parla degli Angeli).

Le rivelazioni contenute nel Santo Corano furono portate al SantoProfeta Muhammad dall’angelo Gabriele, nella forma di chiare parolepronunciate nella lingua araba (secondo la fede musulmana, Dio parlò atutti gli altri Profeti, come Mosè e Gesù, nello stesso modo, nelle lorolingue).

46

Page 55: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

95. Come è giunto fino a noi il Santo Corano?Ciò è avvenuto passando per i seguenti stadi:

i. Durante la vita del Santo Profeta, ogni volta che giungeva a luiuna rivelazione, egli la proclamava alla sua gente, poi molti deisuoi seguaci la imparavano a memoria, ed essa, allo stessotempo, veniva anche messa per iscritto. Siccome il SantoCorano era recitato ad alta voce durante le preghiere pubbliche,e anche letto frequentemente in altre occasioni, ogniMusulmano aveva familiarità con i suoi contenuti e molti loconoscevano tutto a memoria.

ii. Circa sei mesi dopo la morte del Santo Profeta, che avvenne nel 632D.C., ebbe inizio l’opera di raccolta di una copia completa delCorano, composta da tutti gli scritti eseguiti in presenza del Profeta.Ciò fu fatto per ordine del primo governatore dei Musulmani, AbuBakr, e con l’aiuto degli scribi e dei Compagni del Santo Profeta.In questo modo fu ottenuto un originale del Corano.

iii.Circa 15 anni dopo, quando il governo musulmano si era este-so di molto, il terzo governatore dei Musulmani dopo il SantoProfeta, di nome Uthman, ordinò che fossero trascritte dellealtre copie da questo originale. Queste copie furono inviate allegrandi città dell’allora mondo musulmano, affinché fosseroconservate come originali. I Musulmani continuarono anchenella pratica di memorizzazione di parti del Libro Sacro, moltiimparandolo tutto a memoria. In questo modo, il Santo Coranofu trasmesso nel corso del tempo sia in forma scritta che oral-mente, restando intatto nella sua forma originale. Poiché ilCorano veniva recitato ad alta voce ogni giorno nelle preghierepubbliche e nei raduni, ognuno riconosceva lo stesso Corano.

96. Tutti i Musulmani hanno lo stesso Corano, allora?Sì. Per le ragioni appena spiegate, il testo della Scrittura

Musulmana è stato preservato nella sua purezza originale. Infatti, Dioaveva fatto una promessa, nello stesso Corano, di proteggere Lui stessoquesto Libro Sacro:

IL SANTO CORANO 47

Page 56: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

“Di certo Noi abbiamo rivelato il Monito (il Corano), e dicerto ne siamo i Guardiani.” (15:9)

Tutti i Musulmani, qualsiasi sia la loro setta, il loro paese o la lorolingua, hanno sempre avuto esattamente lo stesso Corano arabo, propriocom’era al tempo del Santo Profeta Muhammad. In tutto il mondo nonci sono due copie del Santo Corano che differiscono, in nessun modo.

97. Nomina alcune caratteristiche del Santo Corano checonferiscono ad esso un posto unico tra le scritturedel mondo.Per quanto riguarda soltanto il testo del Santo Corano, esso

possiede le seguenti caratteristiche che non si riscontrano nel caso dinessun’altra scrittura:

i. Come è stato detto in precedenza, il Santo Corano non ha per-duto alcuna parte del suo testo, né ha subito alcuna alterazionedal momento in cui giunse nel mondo, moltissimi secoli fa, etutti i seguaci dell’Islam hanno lo stesso Corano.

ii. Il Santo Corano è ancora a nostra disposizione, oggi, nella lin-gua originale in cui fu rivelato.

iii.L’arabo, la lingua del Santo Corano, è ancora una lingua viva,parlata e scritta da oltre 100 milioni di persone, ed è cambiatomolto poco, nel corso dei secoli. Perciò qualsiasi persona, oggi,può impararlo come qualsiasi altra lingua moderna, e leggere ecomprendere direttamente il Santo Corano.

iv. La storia della rivelazione e della raccolta del Santo Corano èconosciuta in modo completo e chiaro, senza essere avvolta nelmistero o nell’incertezza.

Dobbiamo brevemente aggiungere, senza mancare di rispetto, chele altre scritture hanno perduto gran parte del testo e hanno subito parec-chie alterazioni nel corso della storia. La loro lingua originale è morta,e solo pochi studiosi specializzati possiedono la conoscenza necessariaper studiare direttamente il testo, e perfino loro sono incerti riguardo alsignificato di molte parole nelle traduzioni che hanno eseguito.

48 INTRODUZIONE L’ISLAM

Page 57: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

L’origine e la storia di queste scritture è in gran parte sconosciuta, e nonabbiamo a disposizione alcuna informazione attendibile che riguardi iloro autori oppure le persone a cui esse furono rivelate.

98. C’è qualche altra caratteristica del Santo Coranodegna di nota?Una caratteristica che si può menzionare è che il Santo Corano ci

racconta tutto di sé stesso. Da molti suoi passi apprendiamo che esso èun Libro chiamato il Corano, una rivelazione di Dio, comunicato permezzo del Santo Profeta Muhammad, sceso per mezzo dell’AngeloGabriele, in lingua araba. Il Corano ci dice anche di essere stato rivela-to in parti, non tutto insieme, e che la prima rivelazione giunse al SantoProfeta nel mese di Ramadaan.

Il Santo Corano si riferisce a sé stesso con diversi nomi chemostrano le sue qualità e l’opera che doveva compiere. Ad esempio, al-furqån: che distingue tra giusto e sbagliato, al-Hakßm: pieno di saggez-za, al-n∂r: la Luce, al-hudå: la guida, ecc.

Le caratteristiche uniche nominate qui e nella risposta alla doman-da precedente riguardano unicamente il testo del Libro Sacro. Ci sonomolti elementi distintivi, a proposito del Santo Corano, che riguardano isuoi insegnamenti, che si troveranno in questo libro.

99. Come è suddiviso il Santo Corano?Per quanto riguarda il contenuto, esso è diviso in 114 capitoli.

Ogni capitolo, chiamato in arabo una S∂ra, è composto da un certonumero di versetti, ognuno dei quali è chiamato una Åyat. Alcuni capi-toli furono rivelati integralmente o in gran parte al Santo Profeta durantei primi 13 anni della sua missione, quando egli viveva a Mecca, e il restodopo la sua emigrazione alla città di Madina. I capitoli generalmente ri-velati a Mecca sono chiamati Makki (meccani), e quelli rivelati a Madinasono chiamati Madani (medinesi). Mentre i capitoli hanno lunghezzavariabile, il Santo Corano è anche diviso in 30 parti quasi uguali, ognunanota come juz (o separa in urdu e persiano). Questa divisione, sem-plicemente, permette al lettore di completare la lettura del Libro Sacroin un mese.

IL SANTO CORANO 49

Page 58: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

100. L’ordine in cui è scritto il Santo Corano è quello incui i suoi vari passi furono rivelati al Santo Profeta?No. Infatti, la prima rivelazione che giunse al Santo Profeta si

trova, in realtà, nel capitolo 96, non lontano dalla fine del Santo Corano.L’ordine in cui i vari passi o capitoli furono rivelati non riveste alcunaimportanza, specialmente per la gente che giunse dopo il tempo delSanto Profeta, perché il Corano è un libro completo e coerente. Ogniversetto è importante e significativo a prescindere dal momento in cui furivelato.

101. Si è detto che il Santo Corano non è disposto inmodo ordinato, ma tratta vari temi im modo disorga-nizzato. Commenta questo fatto.Questo non è corretto. È vero che il Santo Corano non affronta un

argomento dopo l’altro in una sequenza organizzata, ma questo non si-gnifica che non abbia un ordine. Il Santo Corano, concretamente, non èun libro di leggi o di comandamenti riguardanti vari temi, ma un libroche deve guidare l’uomo e convincerlo della verità. Il suo argomentoprincipale è la grandezza di Dio, il fatto che lo scopo dell’uomo, nellavita, deve essere quello di acquisire la vicinanza a Lui e che le sueazioni, buone o cattive, daranno sempre un frutto conforme alla loronatura. Tutti gli argomenti trattati dal Corano sono costruiti intorno aquesto messaggio fondamentale, che è il vero punto sottolineato in ognimomento.

102. C’è un ordine degli argomenti nel Corano?Sì, c’è, e per conoscerne tutti i dettagli si può consultare la

traduzione inglese del Santo Corano, con commentario, del fu MaulanaMuhammad Ali. Qui possiamo brevemente sottolineare che il LibroSacro ha inizio con il famoso breve capitolo, la Fåtiha, che è una sortadi prefazione che riassume tutto il Corano e i suoi insegnamenti in setteversetti. Questo è seguito da un lungo capitolo che inizia affermando gliinsegnamenti findamentali dell’Islam, e continua mostrando perché, inquel momento, era necessaria una nuova religione, e come i seguacidelle religioni precedenti si fossero sviati. Questo capitolo e alcuni altri

50 INTRODUZIONE L’ISLAM

Page 59: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

che lo seguono discutono in dettaglio gli insegnamenti islamici. Moltospesso, nel Corano, i capitoli rivelati a Mecca, che contengono delle pro-fezie riguardanti il successo dell’Islam, sono seguite da capitoli rivelatia Medina, a mostrare come quelle profezie si siano avverate. C’è quindiun chiaro ordine degli argomenti, nel Santo Corano.

103. Quali tipi di temi affronta il Corano?Un notevolissimo numero di temi. Esso ci parla di Dio, dei Suoi

attributi, della posizione dell’uomo nell’universo, del suo scopo nellavita, e di come ottenerlo, del modo in cui ci rapportiamo a Dio e agli altriesseri umani. Esso ci dà i dettagli degli elementi della fede e di comequesta vada messa in pratica. La vita che verrà, nel Corano, è descrittain modo completo. Le storie dei popoli che ci hanno preceduto, e i loroprofeti, così come molti episodi della vita dello stesso Santo Profetasono anch’essi forniti nel Corano. Esso fornisce delle prove per smen-tire ogni tipo di falsa credenza, e risponde ad ogni genere di domanda edobiezione sollevata contro i suoi insegnamenti e contro il Santo Profeta.La guida, la legge e i regolamenti che riguardano temi quotidiani comela vita familiare, i rapporti d’affari, la legge, la guerra e la pace, i dirittidelle donne, l’igiene, il governo e la democrazia ecc. si trovano anch’es-si nel Libro Sacro. Quando affronta ogni argomento, il Santo Coranofornisce delle motivazioni, delle argomentazioni e delle prove per inte-grare i propri insegnamenti, e sfida coloro che non sono d’accordo a pre-sentare delle prove a sostegno delle proprie opinioni.

104. Il Santo Corano fornisce qualche prova persostenere la propria rivendicazione di essere la paro-la di Dio, e non il pensiero di un uomo?Sì, certamente. Il Corano non vuole che una persona accetti qual-

cosa senza la ragione e senza prove. Le prove che esso fornisce suquesto punto sono le seguenti:

i. Il Santo Corano contiene principi così ampi e ed elementi dellaconoscenza così profondi da non poter essere stati noti ad alcu-na persona nel settimo secolo, quando esso fu rivelato. Essi, dicerto, non potevano essere conosciuti o essere stati scoperti da

IL SANTO CORANO 51

Page 60: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

un uomo come Muhammad (pace su di lui), che non sapevaleggere e scrivere e viveva in un paese molto arretrato ed iso-lato dalla civiltà dell’epoca.

ii. Gli insegnamenti morali del Santo Corano produssero un cam-biamento in meglio, completo e sconvolgente, nella popo-lazione di un intero paese, che sembrava impossibile riformareper mezzo di insegnamenti umani.

iii.Le profezie nel Santo Corano, sul fatto che il Santo ProfetaMuhammad avrebbe trionfato sui suoi oppositori, fatte in untempo in cui egli non aveva quasi nessun seguace né amico, sirealizzarono tutte in un breve periodo di tempo. E molte pro-fezie contenute nel Corano, riguardanti gli eventi del lontanofuturo, si sono avverate nei tempi moderni.

iv. Il linguaggio e lo stile letterario del Santo Corano era cosìeccellente che gli oppositori del Santo Profeta, che comprende-vano grandi poeti e maestri della lingua araba, non poteronoeguagliarlo, anche se furono sfidati a farlo.

Per tutte queste ragioni, il Corano ha lanciato una sfida, valida intutti i tempi, a coloro che pensano che esso non sia la parola di Dio, aprodurre uno scritto di quel tipo, anche di un solo capitolo.

105. Quale posizione occupa il Corano, secondo iMusulmani?Il Santo Corano è l’autorità finale e più elevata per i Musulmani,

su ogni argomento. Esso costituisce la fonte fondamentale degli inse-gnamenti dell’Islam. Quando si deve determinare se una certa credenzao pratica è una parte dell’Islam oppure no, il verdetto del Corano ha lapriorità e deve essere accettato anche se è contrario alla pratica(comune) o ai desideri individuali. Se un Musulmano differisce da noiin riferimento al significato di un versetto del Corano, dobbiamorispettare le sue opinioni, se egli fornisce, a sostegno delle sueaffermazioni, delle argomentazioni tratte dal Libro Sacro.

52 INTRODUZIONE L’ISLAM

Page 61: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

14.GLI HADITH

106. Cosa sono gli Hadith?Il termine letteratura Hadith (o a volte soltanto Hadith) si riferisce

ad un determinato numero di libri storici che contengono delle nar-razioni che riguardano detti, azioni ed esempi forniti dal Santo ProfetaMuhammad, con i quali insegnava ai suoi seguaci il modo in cui metterein pratica gli insegnamenti del Santo Corano.

107. Cosa significa la parola Hadith?Hadith significa semplicemente un detto. Quando è usato come

parola nella religione dell’Islam, un hadith significa un resoconto di ciòche il Santo Profeta Muhammad disse o fece in una certa occasione. Neilibri italiani sull’Islam, per definire un hadith si usa anche la parolatradizione. La parola Hadith si usa anche per indicare i libri che con-tengono questi resoconti.

108. Per favore, nomina alcuni libri di Hadith.Le due opere di hadith più famose sono Sahih Bukhari e Sahih

Muslim. Ognuna di queste prende il nome della persona che la compilò,ossia Bukhari e Muslim. La parola Sahih in questi titoli si riferisce alfatto che i compilatori di quest libri separarono i resoconti autentici sulSanto Profeta dalle storie infondate e non attendibili, finché poterono, edinclusero soltanto quelle che erano degne di fede. Ci sono molti altri libridi Hadith che prendono il nome dei propri compilatori, come Tirmizi,Abu Dawud, e il Musnad di Ahmad Ibn Hanbal.

109. Come giunsero ad essere compilati questi libri?Ci furono molti insegnamenti del Santo Corano che il Santo

Profeta dovette illustrare con la sua pratica e le sue azioni (come il mododi eseguire la salaat). I suoi seguaci impararono da ciò che egli faceva e

53

Page 62: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

lo imitarono, e poi, con il proprio esempio, insegnarono alla generazionesuccessiva il modo in cui svolgere queste pratiche. Oltre a questo aspet-to pratico, i detti del Santo Profeta su varie questioni, e i dettagli di ciòche egli fece in varie occasioni furono anch’essi ricordati da coloro chelo videro e lo udirono. Poi, essi raccontarono tutte queste cose ad altrepersone. Ma, diversamente dal Santo Corano, questi dettagli, normal-mente, non vennero messi per iscritto.

Così queste tradizioni furono tramandate da una generazioneall’altra per mezzo dell’esempio pratico (come nel caso della preghiera)e oralmente. Circa 150 anni dopo la morte del Profeta, alcuni studiosidecisero di provare a far risalire fino a lui tutte queste tradizioni, riper-correndo la catena di persone che aveva tramandato ogni resoconto daltempo del Santo Profeta al tempo presente. Dalla loro grande ricerca,essi compilarono i libri di Hadith che oggi possediamo.

110. Così i compilatori degli Hadith non si limitarono amettere per iscritto tutto ciò che la gente definiva unDetto o un’azione del Santo Profeta?No, essi accertarono individualmente ciascun resoconto di detti o

di azioni del Santo Profeta, per controllare se i nomi delle persone coin-volte nella trasmissione dal suo tempo fossero noti. Essi indagaronoanche le vite e le personalità di queste persone, per scoprire se esseavessero avuto l’opportunità di ascoltare e tramandare il detto dall’unaall’altra, e se fossero affidabili, e se possedessero una buona memoria.Bukhari e Muslim furono più rigorosi di altri compilatori nell’eseguirequesti accertamenti prima di accettare come autentico un resoconto. Èper questo che questi due libri sono considerati le raccolte di Hadith piùaffidabili, e Bukhari occupa il primo posto su tutti.

111. Quali sono i soggetti trattati dalla letteraturaHadith?I resoconti nei libri di Hadith, in generale, sono dei seguenti tipi:

i. Detti del Santo Profeta riguardanti gli insegnamenti e lepratiche fondamentali dell’Islam, come credenze, preghiera,digiuno ecc.

54 INTRODUZIONE L’ISLAM

Page 63: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

ii. I suoi Detti su vari aspetti pratici della vita, come la vita fami-liare, i rapporti d’affari, la legge, i cibi e le bevande, le qualitàmorali ecc.

iii.Oltre ai Detti, le azioni e l’esempio personale del Santo Profeta,che illustra i suoi insegnamenti e mostra il modo in cui egli limise in pratica (ad esempio, resoconti del modo in cui eglirecitava le preghiere, di ciò che faceva durante i giorni didigiuno, il modo in cui faceva la carità ecc.)

iv. Resoconti inerenti al tipo di persona che il Profeta Muhammadfu, alla sua vita quotidiana, al suo nobile carattere, ai suoi rap-porti con gli amici e i nemici, agli avvenimenti importanti dellasua vita ecc.

v. Profezie del Santo Profeta che riguardano il futuro dell’Islam,dei Musulmani e dell’umanità in generale.

112. Tutti i resoconti riportati negli Hadith sono autenticie genuini?No, non tutti. Le persone che tramandarono oralmente questi reso-

conti prima che essi fossero messi per iscritto possono, in certi casi, averfatto degli errori. Ci sono anche dei detti scritti nei libri di Hadith che ilSanto Profeta potrebbe non avere assolutamente pronunciato. Tuttavia,la maggior parte dei resoconti, specialmente di quelli contenuti inBukhari e in Muslim, è genuina. Gli insegnamenti che il Santo Profetaillustrò con il proprio esempio (come il modo di eseguire le preghiere)furono imitati da un numero di persone talmente elevato che non puòassolutamente esserci alcun dubbio sulla loro autenticità.Analogamente, molti dei suoi Detti furono memorizzati e tramandati daun gran numero di Compagni in ogni caso, non da una sola persona, edivennero molto noti tra i Musulmani fin dal principio.

113. È necessario che un Musulmano creda negli Hadithe li segua?Si, specialmente la parte relativa all’osservanza della religione e

alla vita pratica. Bisogna sempre ricordare, comunque, che l’Hadith è

GLI HADITH 55

Page 64: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

inteso come l’ulteriore spiegazione degli insegnamenti contenuti nelSanto Corano. Ogni resoconto contenuto nei libri di Hadith che appaiacontrastare con il Santo Corano deve essere esaminato con attenzioneper vedere se si può attribuire ad esso un significato che non contraddiceil Libro Sacro e, se ciò non è possibile, deve essere rifiutato.

56 INTRODUZIONE L’ISLAM

Page 65: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

15.IL CODICE DI COMPORTAMENTO

MUSULMANO

114. Secondo gli insegnamenti islamici, oltre a possederela giusta fede, quanto è importante, per una per-sona, compiere delle buone azioni?Fare il bene e avere la giusta fede vanno di pari passo nell’Islam.

Infatti, fare il bene, in pratica, è la prova del possesso della giusta fedenel cuore. Per questo il Santo Corano parla molto spesso dei veriMusulmani come di “coloro che credono e compiono buone opere”. Siail Corano che il Santo Profeta hanno detto ai Musulmani che il miglioretra di loro è la persona che mostra il comportamento migliore verso lealtre persone.

115. Per favore, elenca alcune delle buone qualità che unMusulmano deve cercare di acquisire.Qui di seguito elenchiamo, nelle parole del Santo Corano e del

Santo Profeta Muhammad, le qualità principali che un Musulmanodovrebbe mostrare:

1. La Veridicità:

“O voi che credete! Fate il vostro dovere nei confronti diAllah e parlate in modo chiaro, parole vere.” (Santo Corano,33:70)

“O voi che credete, fate il vostro dovere nei confronti diAllah e siate con i veridici.” (9:119)

“O voi che credete, siate coloro che mantengono la giustizia,i portatori di testimonianza per Allah, anche se ciò fosseavverso a voi stessi, o ai (vostri) genitori, o ai parenti stretti- che essi siano ricchi o poveri.” (4:135)

57

Page 66: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

2. La Sincerità:

“Servite Allah, essendo sinceri verso di Lui, nell’obbedien-za.” (39:2)

“È massimamente odioso, agli occhi di Allah, che voi dicia-te cose che non fate.” (61:3)

“Maledizione a coloro che pregano ma sono incuranti delleloro preghiere, che fanno il bene per essere visti.” (107:4 - 6)

3.L’ Altruismo:

“Non potrete diventare dei giusti, se non donerete le coseche amate.” (3:91)

“Essi (i veri credenti) danno cibo, per amore di Allah, aipoveri, agli orfani e agli schiavi, dicendo: «Non desideriamoda voi né ricompensa né ringraziamenti».” (76:8 – 9)

“Non fate un favore cercando un vantaggio.” (74:6)

4. L’Umiltà:

“I servi del Benefico (Allah) sono quelli che camminanosulla terra con umiltà.” (25:63)

“Non voltate il viso dalla gente in segno di disprezzo, néandate in giro per la terra esultanti.” (31:18)

“Non attribuitevi la purezza. Allah conosce al meglio chi ègiusto.” (53:32)

5. La Pazienza:

“E Allah ama quelli che sono pazienti.” (3:145)

“Comunica la buona novella ai pazienti, che, quando unadisgrazia si abbatte su di loro, dicono: «Siamo di Allah, e aLui ritorniamo».” (2:155 – 156)

6. Il Perdono:

“Perdona (gli uomini) e trascura (le loro colpe). Non

58 INTRODUZIONE L’ISLAM

Page 67: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

desideri che Allah ti perdoni?” (24:22)

“(Gli obbidienti sono) ... quelli che trattengono la (propria)rabbia e perdonano gli uomini. E Allah ama coloro chefanno del bene (agli altri).” (3:134)

“Ogni volta che essi (i veri credenti) sono adirati, perdo-nano.” (42:37)

“La ricompensa per il male è un castigo analogo. Ma chi-unque perdona (un male che gli è stato fatto) e corregge (lecose), la sua ricompensa è presso Allah... Chiunque siapaziente e perdoni, quella è una dimostrazione di granderisolutezza.” (42:40, 43)

Quando il Santo Profeta Muhammad sconfisse i suoi nemici aMecca e ritornò in quella città come conquistatore, li perdonò con leseguenti parole:

“Non c’è alcun rimprovero per voi in questo giorno, Allahvi perdoni, ed Egli è il più Misericordioso di coloro chemostrano misericordia.” (12:92)

7. La purezza e la pulizia:

“Di certo ha successo colui che si purifica (nella mente e nelcorpo), e ricorda il nome del suo Signore, poi prega.”(87:14-15)

“Purificate i vostri abiti i vostri abiti ed evitate la sporcizia.”(74:4-5)

8. L’onestà:

“Non avvicinatevi alle proprietà di un orfano, se non inmodo buono, finché egli non raggiunge la maturità. Emantenete la promessa (che fate)... Date la misura colma,quando misurate, e pesate con una bilancia precisa.”(17:34-35)

“E non divorate le altrui proprietà con mezzi sleali, nè cer-

IL CODICE DI COMPORTAMENTO MUSULMANO 59

Page 68: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

cate di ottenere accesso ai giudici mediante ciò, così chepossiate inghiottire una parte della proprietà degli uominicon l’inganno mentre ne siete consapevoli.” (2:188)

9. La bontà e la gentilezza verso gli altri:

“Allah comanda la giustizia, e fare del bene (agli altri), e lagenerosità verso i parenti.” (16:90)

Qui si nominano tre gradi negli atti di bontà: “la giustizia”, chesignifica restituire ogni bene che è stato ricevuto da qualcuno con unbene uguale; “fare del bene agli altri”, che significa prendere l’iniziati-va nel fare del bene agli altri; ed “essere generosi verso i parenti”, chesignifica fare del bene alla gente in modo istintivo e naturale, così comesi fa del bene ai propri parenti stretti.

“Fate del bene (agli altri). Di certo Allåh ama quelli chefanno del bene (agli altri).” (2:195)

10. La considerazione e il rispetto per gli altri:

“O voi che credete! Non entrate in case diverse dalla vostrafinché non avete domandato il permesso di entrare e saluta-to le persone che vi abitano... e se vi viene detto “Tornateindietro”, allora ritornate indietro.” (24:27-28)

“O voi che credete! Evitate di essere sospettosi (nei con-fronti degli altri) perché di certo il sospetto, in alcuni casi, èpeccato; e non spiate (nelle cose degli altri), (e non lasciateche) alcuni di voi sparlino degli altri.” (49:12)

“Quando siete salutati con un saluto, salutate con un salutomigliore, o restituitelo (negli stessi termini, almeno).” (4:86)

11. Il coraggio

Parlando di un esiguo numero di Musulmani che affrontavano unnemico numeroso e potente, il Corano dice:

“Quelli a cui gli uomini dissero: “Di certo il popolo si è riu-nito contro di voi, perciò temeteli”; ma questo accrebbe la

60 INTRODUZIONE L’ISLAM

Page 69: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

loro fede, e dissero: “Allah ci basta, ed Egli è un Guardianoeccellente.” (3:173)

12. La moderazione:

“Mangiate, e bevete, ma non eccedete.” (7:31)

“Non incantenatevi le mani al collo (così da essere avarinello spendere), né estendetele al limite massimo (così dasprecare ogni cosa).” (17:29)

Per quanto riguarda lo svolgimento dei doveri religiosi, il SantoProfeta ha dato il seguente consiglio:

“La religione è facile, ma chiunque si sforzi eccessivamentenelle devozioni religiose sarà da esse sopraffatto; cosìdovete agire semplicemente in modo giusto, e mantenervinel giusto mezzo, ed essere allegri, e chiedere l’aiuto diAllah al mattino, alla sera e durante una parte della notte.”(Bukhari)

13. L’allegria:

“Siate allegri.” (il Santo Profeta in Bukhari)

“È un atto di carità incontrare i propri compagni con il visosorridente.” (il Santo Profeta in Mishkat)

Infine, citiamo un versetto del Santo Corano che nomina un certonumero di qualità che un Musulmano, uomo o donna, dovrebbe cercaredi acquisire:

“I veridici e le veridiche, i pazienti e le pazienti, gli umili ele umili, i caritatevoli e le caritatevoli, i digiunatori e ledigiunatrici, gli uomini che proteggono la propria castità e ledonne che proteggono la propria castità, gli uomini chericordano molto Allah e le donne che ricordano molto Allah– per tutti questi, Allah ha preparato il perdono e una grandericompensa.” (33:35)

IL CODICE DI COMPORTAMENTO MUSULMANO 61

Page 70: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

116. In quale modo l’Islam richiede che un Musulmanotratti le persone che lo circondano?

Il Santo Corano e gli Hadith menzionano varie categorie di per-sone con cui si hanno rapporti, e forniscono un’ampia guida sul modo incui comportarsi con esse:

1. I genitori e gli anziani:

“Il vostro Signore vi ha ordinato di non adorare nessunotranne Lui, e di fare del bene ai genitori. Se uno di loro, oentrambi, raggiungono la vecchiaia insieme a voi, non diteloro “uffa”, né rimproverateli, ma dite loro una parola gene-rosa... e dite, mio Signore, abbi misericordia di loro perchéessi mi hanno cresciuto quando ero piccolo.” (17:23-24)

“Il Santo Profeta disse: «È uno dei più grandi peccati che unuomo insulti i propri genitori». Alcuni dissero: «Come puòun uomo insultare i suoi genitori?» Egli disse: «Se un uomomaltratta il padre di qualcuno, quella persona in rispostamaltratterà i suoi genitori».”(Aneddoto in Bukhari)

2. Altri parenti stretti:

“Fate del bene ai parenti stretti.” (4:36)

“Date ai parenti stretti ciò che è loro dovuto, e anche aibisognosi e ai viaggiatori (che hanno bisogno d’aiuto).”(17:26)

3. I bambini:

“Non uccidete i vostri figli per paura della povertà – Noi(Allah) provvediamo a loro e a voi.” (17:31)

“Un uomo venne dal Santo Profeta e disse: «Tu baci i bam-bini, ma noi non li baciamo». Il Santo Profeta disse: «Qualecontrollo ho su di voi, se Allah ha portato via la misericor-dia dal vostro cuore?»” (Aneddoto in Bukhari)

62 INTRODUZIONE L’ISLAM

Page 71: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

4. Gli orfani e i bambini abbandonati:

“Mantenete gli orfani lontani dai loro averi, e vestiteli e dateloro una buona educazione. Metteteli alla prova quando rag-giungono l’età della maturità, e se riscontrate che sonomaturi, restituite loro le loro proprietà.” (4:5-6)

“«Io e l’uomo che alleva un orfano saremo così nel para-diso» disse il Santo Profeta, unendo la punta dell’indice edel medio.” (Aneddoto in Bukhari)

5. I poveri e i bisognosi:

“Giusto è colui che ... spende i propri averi per amore di Lui,per i parenti stretti e gli orfani, e i bisognosi, e i viandanti, eper coloro che chiedono, e per liberare gli schiavi.” (2:177)

“Cosa vi farà comprendere cos’è l’ascesa verso il successo?(È) liberare uno schiavo, o nutrire in tempo di carestia unorfano che è un parente, o il povero che giace nella polvere.”(90:11-16)

“Avete visto colui che agisce in modo contrario alla reli-gione? È quello che è rude nei confronti dell’orfano e non siaffretta a nutrire il bisognoso.” (107:1 – 3)

“(I veri credenti sono coloro) nei cui averi c’è un dirittoriconosciuto per il mendicante e la persona sola.” (70:24 –25)

“La persona che si occupa della vedova e del povero è comecolui che si impegna a fondo per la causa di Allah.” (Il SantoProfeta in Bukhari)

6. I vicini

“Siate buoni verso... il vicino che è vostro parente, e il vici-no estraneo.” (4:36)

“Non è un credente colui che si riempie lo stomaco quandoil suo vicino è affamato.” (Il Santo Profeta negli Hadith)

IL CODICE DI COMPORTAMENTO MUSULMANO 63

Page 72: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

“L’angelo Gabriele continuava a comandarmi di trattare ilvicino in modo buono, al punto da farmi pensare che gliavrebbe fatto ereditare qualche proprietà.” (Il Santo Profetain Bukhari)

7. Mogli / Mariti

“Esse (le vostre mogli) sono per voi un ornamento, e voisiete un ornamento per loro.” (2:187)

“Fa parte dei segni di Allah che Egli abbia creato per voidelle spose da voi provenienti, così che possiate trovaretranquillità in esse, ed Egli ha posto tra voi amore e com-passione.” (30:21)

“I migliori tra voi sono quelli che sono più gentili nei con-fronti delle loro mogli.” (Il Santo Profeta in Tirmizi)

Un uomo raccontò:

“Domandai ad Aisha (la moglie del Santo Profeta): «Cosafaceva il Profeta quando si trovava nella sua casa?» Elladisse: «Serviva sua moglie», intendendo che lavorava perlei.” (Aneddoto in Bukhari)

8. Datori di lavoro / Dipendenti:

“(I veri credenti) sono quelli che rispettano le cose che sonoloro affidate, e i patti.” (23:8)

“Le cose affidate” comprendono i doveri e le altre cose che sonoaffidate ad un lavoratore dal suo datore di lavoro; “patti” comprende ilcontratto al quale sono vincolati sia il datore di lavoro che il lavoratore.

“Allah dice: Ci sono tre persone delle quali Io sarò opposi-tore nel Giorno del Giudizio... (la terza è) la persona cheassume un servo e riceve da lui il lavoro che gli è dovuto,ma non gli paga il suo salario.” (Il Santo Profeta in Bukhari)

E un compagno del Santo Profeta raccontò:

“Ho servito il Santo Profeta per dieci anni, ed egli non mi ha

64 INTRODUZIONE L’ISLAM

Page 73: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

mai detto “uffa”, né ha mai detto «Perché hai fatto questo?»o «Perché non hai fatto quello?»” (Aneddoto in Bukhari)

9. Animali

“E non c’è animale sulla Terra, né uccello che voli sulle suedue ali, ma (essi sono) comunità come voi (o uomini).”(6:38)

Alcune persone domandarono al Santo Profeta: “C’è per noi unaricompensa (da parte di Allah) se facciamo del bene alle bestie?” Eglirispose:

“In ogni animale che ha il fegato che palpita di vita c’è unaricompensa.” (Il Santo Profeta in Mishkat)

“Siate accorti nel vostro dovere verso Allah per quantoriguarda gli animali; cavalcateli quando sono nelle con-dizioni adatte, e mangiateli quando sono nelle condizioniadatte.” (Il Santo Profeta in Abu Dawud)

“Chi coltiva la terra, e gli uccelli e le bestie ricavano da essail cibo, questo è un atto di carità.” (Il Santo Profeta inMusnad of Ahmad)

10. Le autorità:

A proposito dell’elezione e della nomina delle persone alle caricheche conferiscono l’autorità, il Corano dice:

“Di certo Allåh vi ordina di trasferire la fiducia (o gli inca-richi che comportano fiducia o autorità) a coloro che nesono degni.” (4:58)

Alcuni altri principi sono:

“Obbedite ad Allah ed obbedite al Messaggero, e a quelli,tra voi, che hanno l’autorità; poi, se siete in disaccordo suuna cosa, riferitela ad Allah e al Messaggero” (4:59), cioèrisolvete i disaccordi in base al Santo Corano e all’esempiodel Santo Profeta.

IL CODICE DI COMPORTAMENTO MUSULMANO 65

Page 74: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

“L’obbedienza (all’autorità) è dovuta unicamente nelle cosebuone”, ossia: gli ordini che comandano di fare il male nondevono essere obbediti (Il Santo Profeta in Bukhari).

Il primo capo di stato dei Musulmani dopo il Santo Profeta, ilfamoso Hazrat Abu Bakr, disse, in un discorso tenuto dopo la suaelezione:

“Aiutatemi se ho ragione. Correggetemi se ho torto.Obbeditemi finché obbedisco ad Allah e al Suo Messaggero;nel caso in cui disobbedisca ad Allah e al Suo Messaggero,non mi è dovuta alcuna obbedienza da parte vostra.”

“La jihad più eccellente è dire la verità ad un governatoreingiusto.” (Il Santo Profeta in Mishkat)

11. I Musulmani:

“E aggrappatevi saldamente al patto di Allåh tutti insieme, enon siate disuniti. E ricordate il favore di Allah. Eravatenemici, ed Egli ha unito i vostri cuori, e per mezzo del Suofavore siete diventati fratelli.” (3:103)

“I credenti sono fratelli, perciò fate la pace tra i vostri fratel-li... Non trovate difetti nella vostra gente e non usate conaltri soprannomi cattivi.” (49:10 – 12)

“Aiutatevi l’un l’altro nella rettitudine e nella pietà, e nonsostenetevi a vicenda nel peccato e nell’aggressione.” (5:2)

“Non odiatevi e non siate gelosi l’uno dell’altro, e nonboicottatevi a vicenda, e siate servi di Allah, come fratelli; enon è consentito ad un Musulmano interrompere i rapporticon il proprio fratello per più di tre giorni.” (Il Santo Profetain Bukhari)

“Riconoscerete i credenti perché hanno vicendevolmentemisericordia, e dalla gentilezza reciproca, come il corpoumano: se un rene è malato tutto il corpo ne risente, e unaparte invoca l’altra con la mancanza di sonno e la febbre.”

66 INTRODUZIONE L’ISLAM

Page 75: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

(Il Santo Profeta in Bukhari)“Nessuno di voi ha fede finché non ama per il proprio fratelloquello che ama per se stesso.” (Il Santo Profeta in Bukhari)

12. Coloro che maltrattano i Musulmani:“Sopportate pazientemente ciò che dicono (quelli che (vi)insultano).” (20:130)

“Non prestate attenzione ai loro discorsi irritanti.” (33:48)

“Quando sentite che i messaggi di Allah non sono creduti evengono derisi, non sedete con loro finché non iniziano qualchealtro discorso.” (4:140)

“E se cercate di guidarli, non vi ascoltano; e li vedete guardareverso di voi, ma senza vedere. Usate il perdono e comandate ilbene, e allontanatevi dagli ignoranti.” (7:198 – 199)

“Il Messaggero di Allah e i suoi Compagni erano soliti per-donare gli idolatri e i seguaci del libro (gli Ebrei e i Cristiani),come Allah aveva loro comandato di fare, ed erano solitimostrare pazienza quando udivano parole offensive.”(Aneddoto in Bukhari)

13. I nemici:“Respingete il male con ciò che è migliore, finché, ecco, coluidal quale vi divide l’inimicizia sarà come un amico affettuoso!”(41:34)

“Molti, tra la gente del Libro, desiderano che ritorniate miscre-denti dopo aver creduto, a causa della loro invidia... Ma perdo-nate e dimenticate.” (2:109)

“E scoprirai sempre l’inganno in loro, ad eccezione di pochi diessi – perciò sii indulgente con loro e perdona. Di certo Allahama coloro che fanno del bene (agli altri).” (5:13)

14. I non Musulmani:“Allah non vi vieta, nei confronti delle persone che non vi com-

IL CODICE DI COMPORTAMENTO MUSULMANO 67

Page 76: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

battono a causa della vostra religione, né vi scacciano dallevostre case, di mostrare loro gentilezza e di trattarle in modoequo... Allah vi proibisce unicamente, riguardo alle persone chevi combattono per la vostra religione, e vi scacciano dallevostre case, e aiutano altri a scacciarvi, di fare amicizia conloro.” (60:8 – 9)

“E qualsiasi opera di bene essi (persone di altre religioni) fac-ciano, sarà loro riconosciuta. E Allah conosce quelli che com-piono il proprio dovere.” (3:115)

“O voi che credete, siate retti per Allah, portatori di testi-monianza con giustizia; e non lasciate che l’odio di un popolovi inciti a non agire in modo imparziale. Siate giusti; ciò è piùprossimo all’osservanza del dovere.” (5:8)

“Chiama (gli altri) alla via del tuo Signore con saggezza e conuna una fervida esortazione, e discuti con loro nel modomigliore.” (16:125)

“Non discutete con la gente del Libro (gli Ebrei, i Cristiani e glialtri popoli che possiedono delle scritture) se non con i modimigliori, tranne che con loro che agiscono in modo ingiusto.Ma dite: «Noi crediamo in ciò che ci è stato rivelato, ed è statorivelato a voi, e il nostro Dio e il vostro Dio è Unico, e a Lui cisottomettiamo».” (29:46)

Un compagno del Santo Profeta racconta:

“Un corteo funebre passò vicino al Santo Profeta, ed egli si alzòin piedi. La gente gli disse: «Era il funerale di un Ebreo». Eglidisse: «Non era una vita umana?»” (Aneddoto in Bukhari)

15. L’umanità in generale:“L’umanità è un solo popolo.” (2:213)

“O uomini! Vi abbiamo creato da un maschio e da una femmi-na, e abbiamo fatto di voi razze e famiglie, così che possiateconoscervi a vicenda. I più onorevoli di voi, agli occhi di Allah,

68 INTRODUZIONE L’ISLAM

Page 77: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

sono coloro che meglio adempiono al proprio dovere.” (49:13)

“Noi (Allah) non ti abbiamo inviato (O Muhammad), se noncome una misericordia per tutti i popoli.” (21:107)

“Parlerete con buone (parole) a (tutti) gli uomini.” (2:83)

“Allah vi ordina...quando giudicate tra la gente (cioè, di ognirazza, religione, famiglia classe ecc.), di deliberare con giu-stizia.” (4:58)

IL CODICE DI COMPORTAMENTO MUSULMANO 69

Page 78: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

APPENDICE

Ad alcune domande che sono emerse dopo la pubblicazione diquesto libro, e che riguardano quelli che sono definiti jinn, è data rispo-sta in questa Appendice. Per favore, studiatele insieme alla sezione sugliAngeli.

1. Cosa sono i jinn?I jinn menzionati nel Santo Corano non sono di certo i geni delle

favole o ciò che la gente, di solito, crede che siano. Questa parola indi-ca “qualcosa che è nascosto alla vista”, ed è usata nel Corano con settediversi significati che si riferiscono a persone o ad esseri che sono lon-tani e non visibili.

Il termine è usato per definire i capi, in contrasto con gli uominicomuni, e persone che vivono in terre straniere. Ad esempio, il Coranodice: “O comunità di jinn e uomini, non giunsero a voi dei messaggeri davoi provenienti...” (6:130). Dal momento che i messaggeri di Dio giun-sero unicamente agli esseri umani, i jinn sono anch’essi umani, e “jinn euomini” sono i capi e le persone comuni. Analogamente, il Corano men-ziona due volte alcuni jinn che accettano i suoi insegnamenti (46:29;72:1). Nel primo caso è intesa una tribù di Ebrei, e nel secondo sono indi-cati alcuni Cristiani, chiamati jinn a causa della loro lontananza.

La parola jinn è usata anche per indicare un tipo di creatura invisi-bile, non corporea, che stimola gli istinti più bassi nella mente di unapersona. Questo in contrasto con gli angeli, che avvicinano la mente diuna persona alle opere buone.

2. Perciò i jinn (del secondo tipo) e gli angeli sollecitanola mente di una persona in direzioni opposte?Sì, se si parla dei jinn nel secondo senso appena menzionato. Il

Santo Profeta ha detto che ogni essere umano ha un jinn e un angeloassociati a lui (o a lei). Gli fu domandato se ciò valeva anche nel suocaso. Il Santo Profeta rispose: “È lo stesso anche per me, ma Allah mi

70

Page 79: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

ha aiutato contro il mio jinn, così che esso si è sottomesso a Dio, e nonmi dice (di fare) altro che il bene.” Perciò, gli angeli e i jinn rappresen-tano le forze opposte che attirano l’uomo verso il bene o il male, rispet-tivamente. Se si vince il bisogno di fare il male, allora esso diventa l’im-pulso a fare il bene.

E, proprio come gli angeli, questi jinn non sono degli esseri cor-porei, e perciò non possono essere visti oppure uditi con i sensi fisicidell’uomo.

3. Si dice che il diavolo fu un angelo che disobbedì a Diorifiutandosi di sottomettersi ad Adamo. È vero?Gli angeli non possiedono una loro volontà, perciò la questione

dell’angelo che disobbedisce a Dio non si pone. Il diavolo viene descrit-to, in un punto del Corano, come “uno dei jinn” (18:50), perciò nonpotrebbe essere uno degli angeli.

Brevemente, quello che il Corano ci dice è che Dio diede adAdamo la conoscenza di tutte le cose, poi tutti gli angeli si sottomiseroad Adamo, ma il diavolo rifiutò di farlo e sviò Adamo e sua moglie. Ilsignificato è che l’uomo, grazie alla conoscenza che possiede, può con-trollare la natura, ma non può evitare di fare il male. Perciò Dio mandala rivelazione per fare sì che l’uomo sia in grado di resistere ai suggeri-menti del diavolo.

4. Cosa intende dire il Corano, quando dice che Diocreò i jinn dal fuoco?Questo si riferisce a quegli esseri umani che si ribellano contro Dio

e la bontà, seguendo il suggerimento dei jinn. A causa della loro naturaribelle e arrogante, e per il fatto che i loro cuori bruciano con il fuoco deidesideri malvagi, dell’avarizia e dell’invidia, sono descritti come creatidal fuoco. Analogamente, l’uomo è descritto come creato dalla “pol-vere”, perché l’autentica natura umana è umile e sottomessa a Dio.

5. Quindi i jinn menzionati nel Corano sono abbastanzadiversi da come generalmente li si immagina.

Giusto. Il Santo Corano e gli Hadith non confermano il ritratto popolaredei jinn come creature dotate di poteri soprannaturali, che possono

APPENDICE 71

Page 80: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

apparire in forma umana ed interferire nelle faccende degli uomini, oche possono “possedere” gli esseri umani e provocare in loro dellemalattie. Nessuna di queste idee è accettata dagli insegnamenti Islamici.

72 INTRODUZIONE L’ISLAM

Page 81: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

ALTRE PUBBLICAZIONI

In italiano:

Il Profeta dell’Islam 46 p.

Islam – la religione dell’umanità 40 p.

In lingua inglese:

Living Thoughts of the Prophet Muhammad 150 pp.Breve resoconto della vita del Santo Profeta, dei suoi traguardi edei suoi insegnamenti su vari temi.

The Early Caliphate 200 pp.Storia del primo Islam, sotto i primi quattro Califfi.

Introduction to the Study of the Holy Quran 130 pp.Vari argomenti così come sono trattati nel Santo Corano.

The New World Order 90 pp.La soluzione fornita dall’Islam ai moderni problemi internazionali.

The Muslim Prayer Book 60 pp.Libro di istruzioni sul modo di recitare la regolare preghieramusulmana, con illustrazioni dettagliate. Preghiere elencate neltesto arabo originale, arabo traslitterato in caratteri italiani, etraduzione.

Di Hazrat Mirza Ghulam Ahmad

The Teachings of Islam 200 pp.Acclamata esposizione del sentiero islamico per il progressomorale e spirituale dell’uomo.

Testimony of the Holy Quran 100 pp.Profezie riguardanti una figura Messianica che sorgerà tra iMusulmani, e la necessità di questa figura, discusse a partire dalCorano.

Per ottenere questi libri ed un catalogo gratuito di tutte le nostre pub-blicazioni contattare:

A.A.I.I., Box 3370, Dublin, Ohio, 43016, U.S.A.Tel: 614-873-1030 • Fax: 614-873-1022

73

Page 82: Introduction to Islam - Muslim · Corano, agli Hadith ed agli insegnamenti morali dell’Islam. Non è necessaria alcuna nozione di base. Il formato del tipo a domanda e risposta

LETTURE DI APPROFONDIMENTO

Il Santo Corano circa 1300 pp.Testo arabo, traduzione, dettagliato commentario e ampiaIntroduzione. Dal 1917 ha influenzato milioni di persone in tuttoil mondo. Modello per tutte le traduzioni successive. Preparato inmodo specifico per lettori occidentali ed istruiti in Occidente.Totalmente riveduta nel 1951. Un altro traduttore del Corano dicedi essa:

“Negare l’eccellenza della traduzione di Muhammad Ali, l’in-fluenza da lui esercitata e la sua utilità ai fini del proselitismoequivale a negare la luce del sole” – Abdul Majid Daryabadi.

The Religion of Islam circa 600 pp.Ampia e monumentale opera sulle fonti, i principi e le pratichedell’Islam. Approfondimento completo di tutti gli insegnamenti.Un altro traduttore del Corano recensì questo libro nel seguentemodo:

“Probabilmente nessun uomo vivente ha reso un servizio piùduraturo o più prezioso alla causa del risveglio islamico delMaulana Muhammad Ali di Lahore…C’è un grande bisogno di unlibro simile quando, in molti paesi musulmani, vediamo personeche bramano il risveglio dell’Islam ma commettono degli errori acausa della mancanza esattamente di questa conoscenza”

– Marmaduke Pickthall.

A Manual of Hadith circa 400 pp.Detti e aneddoti del Santo Profeta Muhammad su oltre 30 impor-tanti temi di valore pratico, classificati e spiegati. Fornisce il testoarabo originale con la traslitterazione italiana e le note. Uno deipiù popolari libri di tutti i tempi sull’Islam.

Muhammad, Il Profeta circa 300 pp.Biografia del Santo Profeta, frutto di ricerca, che corregge iconcetti errati sulla sua vita, rispondendo alle critiche.

STAMPATO IN ITALIA ISBN:0-913321-82-6