l'identità è social

Post on 27-Jul-2016

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Instagram e la brand identity. Perché le aziende dovrebbero essere presenti (e bene) sul social network del momento.

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Quando parliamo di identità aziendale cerchiamo di concentrarci su tutti gli aspetti che rappresentano l’azienda: dal naming al logo, dalla tag line alle scelte cromatiche.La brand identity è tutto ciò che l’impresa vuole che i consumatori percepiscano utiliz-zando i propri prodotti.

Con più di 400 milioni di user ogni mese in tutto il mondo, di cui 9 milioni in Italia, e con una community che condivide più di 80 milioni di foto e video ogni giorno, Instragram è diventato il social network in cui tutti vogliono essere presenti. Ed è, quindi, la vetrina ideale per il vostro business aziendale.

Siete davanti a un breve manuale che vuole spiegare quanto fondamentale sia di-ventata la presenza di aziende e brand su Instagram: sei rapidi capitoli per capire come entrare nel mondo del social network del momento, per promuovere la vostra attività e aumentare la vostra visibilità online, coinvolgendo clienti e generando contatti utili.

La potenza di un’immagine(coerente)Il 90% delle informazioni trasmesse al cer-vello sono visuali: con un processo di memo-rizzazione 60 mila volte più veloce rispetto a quello testuale, le immagini sono il vero bi-glietto da visita della vostra realtà aziendale.

La comunicazione visuale è un ottimo canale persuasivo, ma deve rispettare con coerenza il vostro programma di comunicazione.Un uso intelligente di immagini di grande forza comunicativa tramite Instagram con-solida – e in alcuni casi definisce – lo stile visi-vo di un programma identitario globale che coinvolge, anche se in forma differente, la vostra comunicazione online e offline.

Gli smartphone e i social media hanno aper-to alla brand identity nuove strade che non devono essere trascurate. Oggi è indispensabile pubblicare contenuti di qualità su Instagram tanto quanto curare il packaging di un nuovo prodotto in fase di lancio.

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Attraverso la mobile photography racconta-te storie: le vostre storie, le storie della vostra azienda, le storie dei vostri prodotti, le storie dei vostri collaboratori o, perché no?, dei vo-stri clienti (una delle maggiori soddisfazioni per un follower è quella di finire nella gallery attraverso un repost, non sottovalutatelo!).

Le immagini devono riuscire a far respirare i profumi, a trasportare i sapori, a rappresen-tare i colori del vostro brand.

Il 63% dei consumatori, infatti, dichiara di preferire immagini di brand che usano per-sone e situazioni reali. Del resto, se un’im-magine è in grado di catturare un momento autentico, un istante reale di vita vissuta, chi la guarda vi si potrà più facilmente identifi-care.

Le vostre storie, quindi, devono essere vere e trasparenti.

Visual storytelling

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Seguire i trend fotografici del momento è sicuramente una scelta opportuna per por-tare like e follower nella propria gallery.

Attenzione però! Un brand non deve limi-tarsi a copiare quello che la moda propone, ma deve essere in grado di personalizzare i post, con creatività e carattere, attraverso foto e caption in grado di rafforzare la brand awareness.

Non è sufficiente essere convincenti: è ne-cessario evocare percezioni, dimostrare un modo di essere autonomo e irripetibile che può evolversi nel tempo rimanendo, tutta-via, sempre lo stesso nella sua identità più profonda.

“StileInstagram”

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Se si parla di social, si parla anche di hashtag: quali scegliere nelle proprie foto e come cre-arne di personalizzati? La scelta degli hashtag, come quella dei fol-low, è una dinamica complessa.

Ci sono 30 hashtag a disposizione ed è im-portante cercare di sfruttare al meglio que-sto numero, utilizzandoli in abbinamento a tag influenti che possano dare visibilità al vostro brand e che siano in linea con la vo-stra tipologia di foto.Sarà molto stimolante creare un hashtag tutto vostro che vi permetterà di veicolare un messaggio o un prodotto nella giungla del web: rafforzerà la vostra social identity.

E i follow? Cercate di capire con chi volete interagire. Selezionateli in base alla reale co-erenza che essi mostrano nell’uso di questo strumento.

Hashtag e follow

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Il discorso dei follower si muove tra quantità e qualità.

La chiave per aumentare i follower, come so-stengono i più grandi Instagramers, è intera-gire e farsi conoscere.Acquistarli è facilissimo, ma quanto di più sbagliato si possa fare.Non puntate mai alla quantità, ma alla qua-lità di un’audience profilata che vi ha scel-to perché crede nel vostro brand, perché acquista il vostro prodotto, perché adora la vostra gallery.

Create, quindi, un piano editoriale e rispet-tatelo. Pubblicate post d’impatto, emozio-nali e coerenti al messaggio che volete dare della vostra azienda. Quest’operazione, se condotta con lungimi-ranza e costanza, porterà a un sicuro ritorno in termini di visibilità.

La community va alimentata e coccolata attraverso l’interazione: cercate di avere un tone of voice costante, gentile e amichevo-le; create opportunità di incontro (fisico o virtuale), instawalk o challenge che portino i vostri follower a sentirsi parte di una fami-glia, a sentirsi “viziati” dal brand.

L’hashtag #communityfirst è la dimostra-zione di quanto la comunità sia inserita al centro del processo social di Instagram.

Follower

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Uno degli elementi che spesso ha smosso business, budget e follower dei brand è l’u-tilizzo degli influencer, vale a dire utenti con una grande visibilità. Di solito, sono i famosi utenti con il K (cioè con più di 10 mila segua-ci), che potreste reclutare in base al numero di follower, alla percentuale di engagement o alla quantità di post pubblicati.

Una volta individuati i più idonei e ineren-ti alla vostra linea aziendale, è a loro che in sostanza affiderete campagne pubblicita-rie indirette. Li inviterete a produrre e usa-re scatti e immagini emozionali, rendendoli “protagonisti” di un progetto o di un’idea, interessandoli a un prodotto o invogliando-li a compiere specifiche azioni. Inneschere-te, così, un processo in cui, a loro volta, essi coinvolgeranno i propri follower, facendo crescere in modo esponenziale i vostri.

Un’ottima strategia per fare lead generation con Instagram è l’inserimento di un link nel-la bio che possa generare contatti, fidelizza-re un cliente o vendere un prodotto nel caso degli ecommerce.

Instagram marketing

A settembre 2015 c’è stata una svolta storica nel mondo di Instagram: post promossi a pagamento. Vale a dire, la possibilità per le aziende di scavalcare il sistema di visualizzazione cronologico e poter accedere a milioni di persone che ogni giorno pubblicano e vedono foto di amici e brand e che, quindi, trovano nel proprio feed contenuti sponsorizzati.

Le campagne su Instagram si attivano e gestiscono attraverso gli strumenti di advertising di Facebook. Basta avere una pagina su questo social e, naturalmente, un account Instagram.

Non è prevista una spesa minima e questo dà la possibilità di accedere alla sponsorizzazione non solo alle grandi aziende, ma anche alle medie e picco-le. Queste ultime, però, non avendo a disposizione grandi budget, dovranno puntare molto su creatività e qualità.

Le aziende dovrebbero usare questo strumento con estrema attenzione, cre-ando contenuti che rispecchino la natu-ra insta del social e cercando di rendere il più omogeneo possibile il messaggio sponsorizzato nel feed.

L’utilizzo di Instagram Ad è uno dei po-chi modi per poter misurare un reale Roi della campagna marketing sul social.

Tuttavia, non possiamo sottovalutare l’importanza di like, commenti e follo-wer di un profilo: questi, insieme a un piano di comunicazione coerente e crossmediale, potranno accrescere la percezione di un’azienda, di un prodotto o di una specifica attività che il pubblico acquisisce.

Per un’efficace strategia di comunica-zione, infatti, le aziende non dovrebbero scegliere Instagram come unico social di riferimento, ma integrarlo ad altri, e a ulteriori azioni, in una dinamica coordi-nata.

Lo scopo di questo manuale è far scoprire e prendere visione alle aziende dell’im-menso potenziale che Instagram offre e di come una programmazione capillare possa portare risultati importanti nella visibilità e nella percezione del brand.

Questa guida è stata realizzata da

Luca PagliaraGraphic e Web Designer

Studioso e divulgatore di Instagram marketing

e brand identity

Founder The Brand Identity

Co-Founder MaPa

Project Manager Half and Half Project

© Copyright 2016 The Brand Identity di Luca Pagliara

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