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Rappresentazioni
del paesaggio
Cartografia
Fotografia
Pittura
…
Paesaggio Forma visiva del territorio
CONCETTO
Iconema
Letteratura
PAESAGGIO
IDENTITA’ TERRITORIALE
Assicura la sopravvivenza
fisica e lo sviluppo delle
società
Frutto della
percezione visiva del
SOGGETTO
È frutto del bagaglio
culturale e dei valori
di una SOCIETA’
Manifestazione della territorialità
Paesaggio omologato
Le forme urbane
perdono
gradualmente la
loro specificità e
danno luogo a
quartieri privi di
punti di
riferimento per la
collettività
Florida, Miami.
Il territorio perde
gradualmente le
funzioni e
compaiono aree
abbandonate, o
trascurate dalla
popolazione locale
Paesaggio degradato
NON OMOLOGAZIONE LUOGHI
Paesaggio
E’ riflesso della cultura di una società
Assicura sopravvivenza fisica e crescita dei corpi sociali
Luogo
DAL TOPOS ALLA CHORA
LUOGO DOVE E’ SITUATO UN OGGETTO=
LUOGO CARTOGRAFABILE
L’APPARTENENZA DI UN LUOGO AD UN SOGGETTO=
LUOGO ESISTENZIALE
AUGUSTIN BERQUE E YI FU TUAN
• Jacques Lévy: IL LUOGO
« Le noyau central du concept de lieu au sein de la connaissance de l’espace des sociétés porterait plutôt sur la coprésence, c’est-à-dire aussi sur la cospatialité poussée jusqu’au bout ».
Jacques Lévy & Michel Lussault (dir.), Dictionnaire de la géographie et de l’espace des sociétés, Paris, Belin, 2003.
Estensione spaziale in cui:
1) la distanza non ha rilevanza
2) si trasferisce l’identità di una società
• Michel Lussault: IPERLUOGO
Estensione spaziale:1) che ha rilevanza turistica/politica/… 2) in cui si trasferisce l’identità della società mondiale
Seconda parte:
3. Governance territoriale: norme, metodi e strumenti
Libro bianco sulla governance Europea
► Approvato dalla Commissione Europea il 25/7/2001
► Propone una maggiore apertura nel processo di elaborazione delle politiche dell’Unione Europea ai cittadini, alle istituzioni regionali e locali così da garantire una partecipazione più ampia e politicamente significativa alla definizione e presentazione delle scelte di fondo, incoraggiando una maggiore apertura e responsabilizzazione delle parti in causa
Il quadro normativo europeo
► Per Government si
intende l’intervento top \down , il potere a …
► ovvero che il soggetto pubblico ha la titolarità esclusiva di una politica pubblica all’interno di un sistema piramidale e gerarchico.
► Per Governance si intende lo steering, nella distribuzione del potere fra…
► ovvero la guida di una politica che ha una titolarità diffusa (per es. fra un ente pubblico, altri soggetti istituzionali, terzo settore, società civile ecc.) il sistema di governo proposto è a rete
GOVERNMENT E GOVERNANCE
I principi della buona governance
Apertura – capacità di spiegare con linguaggio accessibile e comprensibile ad un pubblico vasto che cosa si fa e in che cosa consistono le decisioni che si adottano –
Partecipazione – un’ampia partecipazione consente di aumentare la fiducia sul risultato finale di una politica pubblica e sulle istituzioni da cui una politica emana
Commissione delle Comunità europee - la governance europea: un libro bianco (www.ec.europa.eu)
I principi della buona governance
Responsabilità – chiarezza nella distribuzione di ruoli, compiti ed impegni nell’elaborazione ed attuazione delle politiche
Commissione delle Comunità europee - la governance europea: un libro bianco (www.ec.europa.eu)
I principi della buona governance
Proporzionalità – la scelta del livello sul quale la politica interviene (sovrazonale, zonale, comunale ecc.) e degli strumenti da utilizzare deve essere proporzionata agli obiettivi perseguiti.
Commissione delle Comunità europee - la governance europea: un libro bianco (www.ec.europa.eu)
I principi della buona governance
Sussidiarietà – esperienze innovative di cooperazione finalizzate alla costituzione di reti interistituzionali fra soggetti di pari livello istituzionale (sussidiarietà orizzontale) o di diverso livello istituzionale (sussidiarietà verticale)
Glossario della cooperazione interistituzionale, FOrmez, progetto Governance
Dalla partecipazione alla democrazia deliberativa
PARTECIPAZIONE: interazioni sociali che coinvolgono attori sociali
diversi (cittadini, associazioni, amministrazioni) per un confronto
dialettico volto alla risoluzione di una situazione collettiva di natura
conflittuale o per una decisione di interesse pubblico.
DEMOCRAZIA DELIBERATIVA: prevede processi dialogici, informati,
deliberativi, empowered, inclusivi come processi complementari e
integrativi della democrazia rappresentativa.
Regione Toscana e Regione Emilia Romagna uniche regioni che
istituzionalizzano dispositivi di partecipazione deliberativa.
Legge 7 agosto 1990, n. 241
Nuove norme sul procedimento amministrativo
Il quadro normativo nazionale
Art. 7 e art. 9 • Comunicazione del procedimento• Notizia dell’inizio del procedimento• Qualunque soggetto ha facoltà di intervenire nel
procedimento in caso di pregiudizio.
Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, "Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali"Articolo 8 Partecipazione popolare Articolo 9 Azione popolare e delle associazioni di protezione ambientale Articolo 10 Diritto di accesso e di informazione
Il caso della Regione Toscana
Lo strumento normativo
1) La Legge regionale 69/2007 “Norme sulla promozione della partecipazione alla elaborazione delle politiche regionali e locali” è stata approvata dal Consiglio regionale toscano nel Dicembre 2007
2) L. R. 2 agosto 2013, n. 46Dibattito pubblico regionale e promozione della partecipazione alla elaborazione delle politiche regionali e locali(B.U. 2 agosto 2013, n. 46)Testo coordinato con le modifiche introdotte dalle leggi regionali:19 febbraio 2014, n.9, 6 maggio 2014, n.23, 3 aprile 2015, n. 43
http://open.toscana.it/web/partecipa
Il caso della Regione Emilia Romagna
1)Lo strumento normativo
LEGGE REGIONALE 09 febbraio 2010, n. 3#LR-ER-2010-3#
NORME PER LA DEFINIZIONE, RIORDINO E
PROMOZIONE DELLE PROCEDURE DI
CONSULTAZIONE E
PARTECIPAZIONE ALLA ELABORAZIONE DELLE
POLITICHE REGIONALI E LOCALI
MOLISEL.R. 22 ottobre 2004, n. 24.
Norme per la trasparenza dell'attività politica ed amministrativa del Consiglio regionale del Molise(B.U. 30 ottobre 2004, n. 22)
UMBRIA
L. R. 16 febbraio 2010, n. 14
Disciplina degli istituti di partecipazione alle funzioni delle
istituzioni regionali (Iniziativa legislativa e referendaria,
diritto di petizione e consultazione)
(B.U. 24 febbraio 2010, n. 9, S.O. n. 2.)
Testo coordinato con le modifiche introdotte dalle leggi regionali:
3 agosto 2010, n. 18, 7 marzo 2014, n. 2, 12 dicembre 2014, n. 26, 1
febbraio 2016, n. 1
LOMBARDIA
Legge regionale 12/2005 Regione Lombardia per il governo del territorio
Art. 13
- avviso di avvio procedimento stabilendo il termine entro il quale la
cittadinanza può presentare suggerimenti e proposte
- Prima dell’adozione del PGT tramite “consultazioni” acquisisce entro 30
giorni il parere delle parti sociali ed economiche
- Entro 90 giorni dall’entrata in vigore e per 30 giorni consecutivi gli atti sono
depositati ai fini della presentazione di osservazioni.
Il caso di Bergamo
Modifica articolo 8 ter nel 2016: partecipazione a provvedimenti relativi al governo del territorio
Introdotto nel 1994
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