senato in onore di nebbia

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  • 8/17/2019 Senato in Onore Di Nebbia

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    Pochi giorni fa dal liceo “Balbo” di Casale Monferrato, in cui lavoro, ho effettuato un video collegamento

    skype con Giorgio Nebbia a Roma. Come saprete, in coincidenza con la Giornata internazionale delle vittime

    dell’amianto, in questa città martire per una settimana sono convenuti da tutto il mondo per una serie di

    iniziative scienziati, medici, storici, sociologi, psicologi sindaci, parlamentari, artisti, musicisti, la cittadinanza

    tutta e in particolare i giovani. E’ stato studiato un modello per bonificare l’Italia e sembrerebbe, il

    condizionale è d’obbligo, che sia andata in porto la spinta  per l’avvio finalmente del Piano nazionaleamianto.

    Dicevo che nella grandiosa aula magna del liceo di Casale, Giorgio ha tenuto una lectio magistralis, da par

    suo ovviamente. Il primo giorno c’erano le autorità, ma mi preme far osservare il secondo giorno: l’aula era

    gremita di studenti, che, come sappiamo noi che lavoriamo a stretto contatto dei giovani soprattutto, sono

    più propensi a chattare e mormorare, piuttosto che ascoltare un vecchio signore. Ebbene, hanno seguito

    Giorgio in religioso silenzio e alla fine sono scoppiati in un interminabile applauso, come se Giorgio fosse

    presente di persona e non in video. Un giovanotto fra i giovanotti. Se andate sul blog di Medicina

    democratica Alessandria, dal video vi convincerete che non sto esagerando.

    In tutti, di quest’uomo colpisce la scienza anticipata dall’umiltà. L’ho  riscontrato personalmente, quandoGiorgio mi chiese se la sua prefazione al nostro libro… era all’altezza. “Ambiente Delitto Perfetto” è un

    voluminoso quanto modesto -e tanto politicamente scorretto- libro (a vostra disposizione) che analizza con

    diversi casi concreti due domande inquietanti: la Giustizia in campo ambientale è impossibile? la sconfitta

    dei Movimenti è irreversibile? Quel libro è importante solo perché procura alla Sezione di Medicina

    democratica di Alessandria i finanziamenti a sostegno della ricerca mesotelioma e della lotta NoTav.

    Ebbene, se stiamo valutando la stampa della terza edizione è senz’altro grazie alla bellissima (e generosa di

    apprezzamenti nei nostri confronti) prefazione di Giorgio, che, da sola, vale più di tutto il resto del libro. E,

    invece, Nebbia chiede a me, povera me, se lui è all’altezza! 

    Giorgio Nebbia e Alfredo Maccacaro erano coetanei, si sono incrociati poche volte di persona mentre si

    stavano invece incrociando le loro attività che hanno lasciato il segno nella storia dell’ecologia e della

    medicina. L’ecologia, ricorda Nebbia nella prefazione, è rimasta confinata come scienza fino al 1970 quando

    è diventata la bandiera della protesta contro l’”ecosistema fabbrica”  e solo in parallelo contro

    l’inquinamento del territorio. Anche Maccacaro viveva in un clima non dissimile da quello che vivevano gli

    ecologisti: l’industria chimica stava raggiungendo l’apice della produzione di sostanze chimiche di sintesi e

    nel contempo -avvertiva anche Nebbia- la società si stava avviando a raggiungere livelli di inquinamento

    mai prima toccati.

    Medicina democratica Movimento di lotta per la salute è stata fondata e guidata da Maccacaro fino alla sua

    prematura morte, nel 1977. Notevole fu l’influenza delle innovative idee di questo medico e scienziato

    famoso in campo internazionale sul movimento che portò alla Riforma sanitaria del 1978 (ora sempre più

    sotto attacco). Oggi Medicina democratica è molto conosciuta negli ambienti della storia della medicina e

    per l’attività delle sue Sezioni, meno fra il grande pubblico per controversa scelta, troppo ignorata da gran

    parte della società di sinistra, al governo, che a lei un tempo faceva riferimento. Conosciuta perchè ancora

    oggi l’opera e il pensiero di Maccacaro è di stretta attualità, fondamentale riferimento per la costruzione

    della scienza del lavoro, della salute e dell’ambiente salubre. La sconfitta di questi anni non nega semmai

    esalta l’attualità. 

    Oggi la medicina avrebbe quanto mai bisogno di riaprirsi alle problematiche sociali con la severa critica che

    Maccacaro riservò a questa società costruita su un modello di sviluppo che considera il profitto l’unico fine

    e l’uomo una variabile, generando continuamente nocività nella fabbrica e nel territorio, corruzione nel

    tessuto politico e civile, povertà. Crimini di guerra in tempo di pace. Noi, nel negare la “neutralità dellascienza”  e rivendicare la “non delega”,  riaffermiamo che l’alternativa alla “medicina del capitale”, che

    dipende dagli interessi di mercato, industriali e corporativi, è la medicina della prevenzione, quella primaria

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    che non si ferma a curare gli effetti delle nocività ma a monte ne affronta le cause: la parola d’ordine di

    Medicina democratica è radicale: “rischio zero”. Gli insegnamenti di Giorgio Nebbia andavano nella stessa

    direzione. Vanno. Al presente. Si legga ad esempio, sul libro la sua severa critica alla Legge Ecoreati appena

    approvata. E il sostegno alle lotte contro le basi militari, contro “grandi opere” inutili e dannose. 

    Barbara Tartaglione

    Responsabile della Sezione di Medicina democratica della provincia di Alessandria