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La Risonanza in un dipolo Free Energy per tutti La Risonanza in un dipolo Free Energy per tutti WWW.MAREASISTEMI.COM WWW.MAREASISTEMI.COM [email protected] [email protected] Rivista Tecnica nº 4 Anno 2010 Rivista Tecnica nº 4 Anno 2010 Di G. Mazzone & C Di G. Mazzone & C Una buona notizia dalla Sicilia Una buona notizia dalla Sicilia Come Imparare Linux partendo da zero Prof. A. Cantaro Come Imparare Linux partendo da zero Prof. A. Cantaro Foto di Salvatore Grimaldi ©

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La Risonanza in un dipolo

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Una buona notizia dalla

Sicilia

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Come Imparare Linux partendo da zero Prof. A. Cantaro Come Imparare Linux partendo da zero Prof. A. Cantaro

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SOMMARIO

DISCLAIMER Pag 1

INTRODUZIONE Pag 2

UNA BUONA NOTIZIA DALLA SICILIA Pag 3

LE ANTENNE – LA RISONANZA Pag 5

GIUSEPPE ZAMBONI Pag 9

PRESENTAZIONE ISTITUTO MAJORANA di GELA Pag 11

COME IMPARARE LINUX PARTENDO DA ZERO Pag 13

AVVISO AI LETTORI Pag 14

RINGRAZIAMENTI Pag 15

Disclaimer

Rivista Tecnica nº 4 Anno 2010Rivista Tecnica nº 4 Anno 2010

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Questa rivista è distribuita gratuitamente, senza alcuna garanzia per il contenuto, espressa o implicita, comprese, tra le altre, la garanzia di commerciabilità ed idoneità per un fine particolare. In nessun caso l'autore e i redattori saranno responsabili per i danni (inclusi, senza limitazioni, il danno all'integrità fisica nonché il danno per perdita o mancato guadagno, interruzione dell'attività, perdita di informazioni o tutti gli altri tipi di perdite) derivanti dall'uso del materiale presente in questa rivista tecnica, anche nel caso in cui l'autore sia stato avvertito della possibilità di tali danni.Pertanto, MareaSistemi “titolare e gestore” nonché “responsabile” a titolo hobbistico della presente rivista, pur verificando l’attendibilità e l’inoffensività delle notizie prima della pubblicazione, non si ritiene responsabile in relazione all’autenticità dei contenuti.Questo è una rivista hobbistica che potrebbe essere soggetta ad aggiornamento periodico. Queste pagine non forniscono un servizio di consulenza, e non è garantito che il materiale contenuto sia corretto o funzionante. L'autore non si assume alcuna responsabilità riguardo a come queste informazioni possono essere utilizzate o interpretate e ad eventuali danni diretti o indiretti di qualsiasi natura che ne dovessero derivare a persone a cose o animali.Tutto il materiale viene fornito così come è senza nessuna forma di garanzia sulla sua validità. L' uso di ogni informazione o programma, e la costruzione e utilizzo di ogni sistema presentato, avviene completamente a proprio rischio e pericolo. Ogni sistema presentato è pensato per un utilizzo hobbistico/didattico, ne sono liberi l'utilizzo e l'autocostruzione per uso personale, ma ne è vietata la costruzione per fini commerciali (vendita).Qualora qualche ditta decidesse comunque di costruire e commercializzare un qualsiasi cosa presente in questa rivista, o di distribuire qualsiasi cosa in essa contenuto, ogni responsabilità in caso di malfunzionamento o danni ricadrebbe completamente su di essa. L'opera per volonta' dell'editore e dell'autore e' rilasciata nei termini della licenca Creative Commons attribuzione non commerciale.Tutte le informazioni della rivista e la rivista stessa, può essere liberamente consultata per uso personale ma non può essere copiato in altre pagine (se non citandone la fonte) o diffuso con altri mezzi per fini commerciali e non commerciali.Tutti i marchi registrati appartengono ai rispettivi proprietari, se involontariamente testi, immagini presenti in queste pagine dovessero ledere qualche copyright, potete segnalarcelo e provvederemo al più presto alla loro rimozione. E' gradita ogni segnalazione di errore, imprecisione o ambiguità nelle spiegazioni o nel funzionamento descritti negli articoli.Tutto il materiale presente in questo documento e' stato preso da internet, Ogni riferimento a persone cose e animali e da ritenersi puramente casuale. Questa e' una rivista hobbystica, (senza nessun scopo commerciale) e come tale deve essere considerata. Ogni lettore e' libero di modificare quest'opera a proprio piacimento, purche' non provochi danno o offese a nessuno.Un' eventuale aggiornamento della presente annulla e sostituisce la presente Rivista, si prega di verificare la presenza di aggiornamenti sul nostro sito internet.

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Introduzione

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Dopo quasi 200 anni, il motore a scoppio a raggiunto grandi prestazioni, tutte le auto in circolazione usano questo tipo di tecnologia, migliorata di anno in anno. Secondo noi e' obsoleta.

Una tecnologia che costa, che scatena guerre, che inquina causando tumori e malattie specialmente nei bambini, che provoca catastrofi naturali,non puo' definirsi tecnologia.

Abbiamo raccolto delle informazioni sulla produzione di energia pulita, derivate dalle scoperte di Nikola Tesla. Anche se qualcosa sta incominciando a muoversi (vedi articolo a pag. Seguente), purtroppo oggi si investe poco e niente su questo tipo di ricerca, l'unica cosa che possiamo fare e' una raccolta di materiale e renderla pubblica.

La ricerca sull' energia pulita viene effettuata da pochi, in laboratori di "fortuna" e tutti i risultati hanno un fine a se stessi, visto che non possono essere divulgati.

In una delle prossime riviste tratteremo il motore Perendev, (che abbiamo visto funzionare) . Chi ha del materiale e vuole renderlo pubblico ci contatti.

Se Linux e' riuscito a diffondersi con la collaborazione di tutti in tutto il mondo, allora significa che si puo' fare anche con altre materie. Ricercatori Italiani tenete duro, la ruota prima o poi gira !

Buona Lettura

Il Team di MareaSistemi

«La storia è piena di gente che per paura, ignoranza o brama di potere ha distrutto la conoscenza di un immenso valore, che in realtà appartiene a tutti noi. Non dobbiamo

permettere che ciò accada di nuovo.» Carl Sagan

Il "Rasoio di Occam" - dal nome del francescano che lo formulò - è il principio secondo il quale la spiegazione più semplice di un problema è, con tutta probabilità, quella che corrisponde più da vicino alla realtà dei fatti e viene normalmente invocato nelle argomentazioni più complesse, dove spesso si rischia di perdere di vista l'oggetto stesso della discussione.

http://www.overunitybuilder.com/

http://www.fdp.nu/perendev/

http://pesn.com/2010/04/22/9501639_Yildiz_demonstrates_magnet_motor_at_Delft_University/

PYROMEX ITALIAhttp://www.pyromex.it/motore_magnetico.htm

MOTORE MAGNETICO IN FUNZIONEhttp://www.yougoggle.com/video/151765/Perendev-And-Bedini-Magnetic-Motorshttp://www.youtube.com/watch?v=FxReArGbE_s&NR=1

FREE ENERGYhttp://www.youtube.com/watch?v=YYU4KZZEzlYMOTO MAGNETICAhttp://www.youtube.com/watch?v=zp0j7wa1Y58AUTO A MOTORE MAGNETICOhttp://www.youtube.com/watch?v=BM0-fjvFNfU

Alcuni link sulla free energy guardateli con molta attenzione.

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Una Buona Notizia dalla Sicilia

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Dal Giornale La Sicilia 31/10/2009http://www.pyromex.it/

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Le antenne: il perche' della lunghezza di un dipolo

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Abbiamo ricevuto una mail da Matteo B. (Venezia), un ragazzo che frequenta il primo anno di un' istituto professionale. Ci ha chiesto se avevamo della documentazione sul principio di funzionamento di un semplice dipolo e della risonanza in un'antenna. In poche parole, invece di scrivere un' articolo per la nostra rivista, ci ha chiesto dei chiarimenti e siamo stati lieti di pubblicarlo. La sua richiesta era mirata al "perché'"della lunghezza di un dipolo a una determinata frequenza. Ci siamo impegnati per lui scrivendo questo semplice articolo, con poche formule, spiegato con un metodo al quanto "strano" in modo da far luce solo sul quel parametro fisico a lui oscuro. Noi introdurremo le basi, spiegate con semplici schemi fatti a mano e lasciamo a voi lettori la possibilità di arricchire quest'articolo, che verrà di nuovo pubblicato in futuro.

IL PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DI UN' ANTENNA

Prima di spiegare funzionamento di un'antenna e' fondamentale capire il fenomeno della risonanza acustica. Le onde elettromagnetiche non sono onde acustiche ma questo concetto servirà per facilitare lo studio di un circuito risonante e l'antenna e' proprio un circuito che risuona a una determinata frequenza in funzione delle sue caratteristiche fisiche.

Ogni sistema ha una propria frequenza di oscillazione che dipende dalle sue caratteristiche fisiche. Quando la sua frequenza di oscillazione (che ha un valore fisso) e' obbligata a seguire il moto imposto da una forza periodica esterna, il sistema entra in oscillazione con la sorgente.

Quindi verificata tale condizione si dice che il sistema e' in risonanza assorbendo la maggior parte dell'energia trasmessa.Questa condizione può essere anche distruttiva. Verifichiamo il concetto descritto facendo vibrare un

diapason con un martellino di gomma, se durante la sua oscillazione avviciniamo un'altro diapason uguale, quest'ultimo entrerà in oscillazione perché' e' capace di assorbire l'energia trasmessa dalla sorgente.

Alcuni esempi di risonanza sono la rottura di vetri o bicchieri causata da una forte nota acustica.

Il fenomeno risonanza, in generale, può essere capito con il seguente esempio: se andiamo in altalena e riceviamo una spinta dove si inverte il moto, essendo chi spinge in sincronismo con il moto dell'altalena si riesce ad arrivare sul punto più alto e ottenere il massimo rendimento dell energia (e solo cosi' si può raggiungere la massima altezza).

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Al fine di comprendere l' argomento citato eseguiamo un semplice esperimento:

immergiamo un tubo di plastica in posizione verticale, (quello delle canaline elettriche va bene) in un contenitore d'acqua Con il diapason vibrante avviciniamoci all'estremità del tubo.

Variando l'altezza del tubo , l'intensità del suono è più o meno forte a seconda della parte immersa nell'acqua infatti il suono e' di maggiore intensità in un determinato punto (il tubo e in risonanza con il diapason).

Se la lunghezza del tubo non corrisponde alla lunghezza d'onda del suono generato dal diapason (nota acustica più bassa o fortemente attenuata) si generano onde stazionarie che non essendo assorbite ritornano indietro (le onde stazionarie che ritornano indietro nel trasmettitore RF, possono guastare il finale).

Quindi se la frequenza del suono e' di 440 Hz, (nota generata dalla vibrazione del diapason) la velocità del suono e' di 340 m/s (nell'aria) la lunghezza d'onda del suono (λ=v/f) e di 0,773 metri

Facendo due calcoli (vedi figura sopra) si e' dimostrato che l'altezza della porzione di tubo fuori dall' acqua è circa uguale al valore teorico.

Visto che i risultati dipendono anche dal tipo di materiale usato e dal diametro del tubo, per facilitare i conti li abbiamo trascurati per mettere in evidenza solo il principio permettendone la fattibilità in casa.In condizioni completamente teoriche, i due risultati sono uguali.

Il fenomeno della risonanza si manifesta, come dimostrato, quando l'altezza del tubo che non è immerso nell' acqua e la lunghezza d’onda del suono sono uguali. Come risultato noteremo una nota maggiormente udibile. Il tutto e' dimostrato dalla relazione h= (λ/4)*n con n dispari se il tubo è chiuso ad un estremo e con n pari se è aperto ad entrambi gli estremi.

ONDA SONORA GENERATA DAL DIAPASON 440 Hz

DIAPASON

LIVELLO DI RISONANZA

TUBO DI PLASTICA

LIVELLO ACQUA

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...Ora passiamo alle antenne...

Per capire come funziona un’antenna, bisogna partire dal principio, fare uno studio a ritroso del sistema di funzionamento percorrendo gli stessi passi fatti per le onde acustiche.Se ad esempio vogliamo ricevere un segnale RF a 27 MHz dobbiamo fare in modo che l'antenna sia accordata sulla giusta frequenza in modo che sia discriminabile da un ricevitore CB.

L'antenna e' un trasduttore che converte una forma di energia in un'altra, da elettromagnetica in elettrica.

Per ottenere questa condizione, l'antenna deve essere giustamente dimensionata in modo da accordarsi sul segnare RF ricevuto lavorando in risonanza.

Per far in modo che agli estremi dell'antenna ci sia il massimo valore in tensione del segnale captato, dobbiamo far lavorare l'antenna in una condizione di risonanza, dove presenta un'impedenza caratteristica che varia da 50 a 75 Ω.

Ora arriviamoci per ragionamento:se un'onda a 27 MHz (consideriamo un ciclo o periodo= 1/Frequenza) percorre 11,1 metri nello spazio, (figura 1) il percorso dell'onda si adatta perfettamente alla lunghezza fisica dell'antenna (Fig 1 & 2).Proviamo a captare il segnale e vediamo cosa succede (vedi figura 2).

Utilizzando la stessa lunghezza (lunghezza d'onda = lunghezza fisica dell'antenna) come si vede in figura, la corrente (linea rossa) e la tensione (linea blu) sono sfasati di 90 gradi (campo elettromagnetico vedi link), riportando agli estremi e nel centro dell'antenna un' alta impedenza (praticamente sui 6KΏ) e in corrispondenza di ¼ e ¾ d'onda un'impedenza che varia da 50 a 75 Ω.

Dove c'è' il massimo valore di tensione l'impedenza e' più alta e viceversa (legge di Ohm R=V/I).Per ottenere il massimo valore di corrente (una resistenza più' bassa), trasmettere o ricevere con il massimo guadagno bisogna fare in modo di prendere il segnale al cento del dipolo ½ onda (lunghezza 5,5 metri in posizione orizzontale figura 3).Al centro del dipolo a ½ onda c'è' il ventre di corrente e l' impedenza varia da 50 a 75 Ω (questa e' la condizione ottimale di lavoro dell'antenna).

Fig 1

Fig 2

Fig 3

Segnale da ricevere

½ onda = 5,5 metriOnda intera= 11.1 metri

Nodo Nodo

Lunghezza d'onda = Velocità della luce/frequenza

Dipolo orizzontale

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Se il dipolo e' in posizione verticale, (prendete come esempio la classica antenna dei taxi, polizia ecc, vale la condizione della figura a lato).

Per lavorare con un'impedenza caratteristica di 50Ώ, bisogna prendere o trasmettere il segnale dove c'e' il ventre della corrente, che in questo caso si trova all'inizio dell'antenna (Fig 4).

Considerando ¼λ per I 27MHz, l'antenna e' lunga 2,77 metri. Con tale lunghezza sarebbe impossibile installarla sul tetto di una macchina o camion, quindi per accorciare la lunghezza, mantenendo sempre la stessa impedenza si ricorre alle antenne caricate (tratteremo questo argomento in futuro).

Infine ricordiamo che l'antenna e' un circuito risonante, che in questa condizione si comporta come una “resistenza pura”.

Il ventre della tensione corrisponde all'estremità dell'antenna.

Al ricevitore CB

Il ventre della tensione corrisponde all'estremità dell'antenna.

Il ventre della tensione corrisponde all'estremità dell'antenna.

Antenna a stilo isotropica VHF caricata

Diagramma d'irradazione di un'antenna isostropica, l'intensita' del segnale e uguale per tutte le

direzioni.

Fig 4

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Giuseppe Zamboni (Arbizzano, 1º giugno 1776 – Verona, 25 luglio 1846) è stato un abate e fisico italiano, padre dell'elettromotore perpetuo. Egli è infatti conosciuto come l'inventore, nel 1812, della pila a secco.Con due di queste pile costruì un orologio custodito nel Museo di Storia dell'Arte del Comune di Modena.Una variante dell'elettromotore di Zamboni da 140 anni si muove nel Clarendon Laboratory dell'Università di Oxford, senza che, in questi 140 anni, alcuna sorgente energetica abbia fornito energia per il mantenimento del suo movimento.Pose un pendolo verticale sorretto da un perno, in mezzo al polo positivo e al polo elettrico negativo di due pile di Zamboni, disposte in modo che una avesse davanti il polo elettrico opposto dell'altra. L'alternanza di attrazione e repulsione elettromagnetica provocava l'oscillazione del pendolo. Zamboni cercò di costruire un orologio elettrostatico di piccole dimensioni e con un'efficienza elettrica molto alta, tale da poter essere mosso per un periodo di tempo molto lungo, senza cambiare batteria. La ricerca si dirigeva verso pile a secco, nelle quali l'acido elettrolita non poteva reagire chimicamente e corrodere gli strati di conduttore, prolungando molto la sua vita utile.La pila di Zamboni è composta da una pila di sottili dischi di due metalli conduttori posti dentro un tubo di vetro chiuso che ha una colonna di alluminio al centro. I dischi sono concentrici a tale colonna, e sono impilati uno sopra l'altro secondo la sequenza: disco di rame/ foglio di carta commerciale (detta "carta d'argento"), a forma di disco, con strato di collante /disco di lega stagno-zinco/ disco di rame. La pila sviluppa una forza elettromotrice sufficiente da essere misurabile con un elettroscopio.

GIUSEPPE ZAMBONI

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Fonte Wikipedia

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La pila rispetta la prima legge dell'effetto Volta, per la quale si sviluppa una forza elettromotrice tra metalli diversi che non dipende dall'estensione della superficie di contatto (che è molto piccola).Le ricerche sulla pila a secco ebbero un forte impulso all'interno del dibattito sul comportamento elettrico della pila di Volta, alla domanda se questo era dovuto ad una tensione di contatto oppure ad una nuova reazione elettro-chimica.Dal 1800 al 1840 circa furono sviluppati un considerevole numero di modelli di pile a secco, nell'intento di stabilire la natura della corrente elettrica nella pila voltaica, e in particolare di verifica l'ipotesi di Volta di una tensione di contatto. Lo stesso Volta eseguì esperimenti su pile di questo tipo.Il primo ad annunciare la scoperta di una pila di questo tipo fu Wilhelm Ritter nel 1802. Ritter costruì una pila a colonna formata da 600 dischi di zinco e rame separati da una pelle di pecora bianca e asciutta. La pila era in grado di caricare un capacitore di Jar nella stessa misura di una pila voltaica di analoghe dimensioni (contenente 600 dischi) e produceva gli stessi urti e scintille di un capacitore di Jar di analoghe dimensioni. La principale differenza era il tempo di ricarica, decisamente superiore a quello che la pila voltaica impiegava a caricare il capacitore di Jar.

I dischi non erano posti a contatto diretto con alcuna sostanza acidula o inumidita, ma come le altre pile a secco, in realtà esisteva un elettrolita, che era il collante utilizzato tra i fogli di carta commerciale e quelli di metallo. La carta commerciale manteneva i dischi di metallo isolati dall'elettrolita che non reagiva chimicamente, cessando di deteriorare la pila.

Dopo ulteriori esperimenti, Ritter concluse che la differenza era dovuta all'umidità presente nella pila voltaica, o ad una qualunque altra sostanza (elettrolita) che rendeva elettricamente attiva la pila, e che perciò era indispensabile una quantità anche minima di umidità, purché prodotta da un liquido che non interagisse chimicamente coi metalli.BibliografiaG. Zamboni, Della pila elettrica a secco. Dissertazione, Verona, Dionigio Ramanzini, 1812 G. Zamboni, Descrizione ed uso dell'elettromotore perpetuo, Verona, Tipografia Mainardi, 1814

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Software Libero e gratuito per tutti (a cura del prof. A. Cantaro)

MareaSistemi ha il piacere di presentare le attivita' e iniziative adottate dall'Istituto Majorana di Gela per mezzo di un'articolo scritto da prof. Antonio Cantaro. Consigliamo di visitare il loro sito internet: http://www.istitutomajorana.it e se potete, anche la città di Gela.

L'Istituto Majorana di Gela ha adottato il software libero nei propri laboratori informatici ed è, quasi certamente, una delle poche, se non l’’unica, scuola d’Italia a condurre una politica attiva di diffusione del software libero. La promozione ha il suo punto di forza nel WEB ed il sito dell’Istituto Majorana è, ormai, diventato punto di riferimento nazionale per quanti si avvicinano al software libero. Esso offre, in forma rigorosamente gratuita, manuali, videoguide e software, a quanti vogliono iniziare, o almeno provare, ad entrare in questo meraviglioso nuovo mondo che considera il software e quindi l’informatica, quale strumento al servizio dell’umanità e liberamente fruibile per una piena libertà informatica.Il nostro sito, ormai, riceve oltre 40.000 visite al giorno con oltre 300.000 pagine giornalmente lette, in progressivo e costante aumento: http://www.istitutomajorana.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1035&Itemid=33 Segno, questo, di un apprezzato impegno continuo e efficace nel campo dell’informatica con particolare riferimento al software libero, open source ed al software free. In particolare, una speciale attenzione la dedichiamo a quanti sono alle prime armi, affinché possano entrare nel mondo del software libero con facilità, amichevolmente e senza traumatici impatti iniziali. Con questa mentalità ed intento abbiamo realizzato numerose centinaia di videoguide in italiano ritenute tra le migliori a livello nazionale e particolarmente apprezzate dagli utenti e dalle comunità di software libero più importanti, tanto da essere suggerite dai siti italiani di Ubuntu (Linux), OpenOffice, Gimp, Mozilla (Firefox), oltre che dalla software house inglese Macrium:http://www.istitutomajorana.it/index.php?option=com_content&task=view&id=525&Itemid=33Il nostro impegno continua con la realizzazione di diverse versioni personalizzate di Ubuntu (Linux), apprezzatissime e scaricate centinaia di migliaia di volte: http://www.istitutomajorana.it/index.php?option=com_content&task=view&id=856&Itemid=1 Ci occupiamo di software portable ed abbiamo realizzato numerose versioni delle più famose applicazioni:http://www.istitutomajorana.it/index.php?option=com_content&task=view&id=913&Itemid=1 con particolare riferimento al sociale. Infatti abbiamo realizzato ViVo: suite gratuita che rende parlante il computer. Pagine WEB, testo, documenti, posta elettronica, programmi, finestre, ecc.., vengono letti dal computer. La versione portable non si installa e non sporca il registro, la versione standard una volta disinstallata non lascia tracce.....La versione 3 racchiude, in uno, ancora maggiori applicazioni indispensabili a quanti hanno problemi di vista (ipovedenti, non vedenti, dislessici, ecc…) o a quanti vogliono, per qualsiasi motivo, che il computer legga tutto quanto visualizzato sullo schermo.

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ViVo 3 presenta migliori caratteristiche e funzionalità delle precedenti versioni. Quello che rende, la suite, unica al mondo, oltre che avere tutto a portata di click, è la portabilità. Inserendo ViVo Portable, in una chiavetta USB possiamo averlo disponibile su qualsiasi computer. Pensate ad un ipovedente che sia fuori dalla propria abitazione: con ViVo avrà la possibilità di potere usare, dovunque, il computer di altri (amici, vacanze, internet point, uffici pubblici, scuole, ecc..):http://www.istitutomajorana.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1158&Itemid=210 Che tanto successo ed apprezzamenti ha suscitato nel modo di chi ha problemi di vista. Abbiamo organizzato il Linux-day (per la prima volta a Gela (CL), sia nell'anno 2008 che nel 2009 e lo organizzeremo anche per il corrente anno 2010:http://www.istitutomajorana.it/index.php?option=com_content&task=view&id=450&Itemid=33http://www.istitutomajorana.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1049&Itemid=33Ormai famoso il nostro documento divulgativo su Linux, linkato da migliaia di siti web: http://www.istitutomajorana.it/passare-linux/index5.htmlImportantissimo protocollo d'intesa tra l’Istituto Majorana ed il Comune di Gela (quasi 80.000 abitanti), per l'adozione del software libero. Ideatore del progetto è il Prof. Antonio Cantaro: http://www.istitutomajorana.it/index.php?option=com_content&task=view&id=549&Itemid=189 Presentato al Consiglio Provinciale, il 9 novembre scorso, una mozione con la quale si chiede di promuovere Linux e il software libero, già adottato con successo dall’Istituto “Majorana” di Gela, presso tutti gli altri Istituti di competenza e negli uffici della Provincia Regionale di Caltanissetta...http://www.istitutomajorana.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1084&Itemid=33Ovviamente tanta proficua attività non è sfuggita alla stampa locale, regionale e nazionale e neppure alle TV locali ed alle riviste nazionali specializzate:http://www.istitutomajorana.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1036&Itemid=33Per la prima volta in Italia una scuola statale secondaria diventa protagonista assoluta facendo risparmiare, a consuntivo, oltre 3.500.000 euro (su 2.750.000 previsti) agli italiani:http://www.istitutomajorana.it/index.php?option=com_content&task=view&id=635&Itemid=216come si evince dalla relazione finale inviata (premiamo i risultati), risultando tra i vincitori del concorso.Tutto quanto prima narrato è stato realizzato a costo zero, grazie a quanti hanno lavorato solo per spirito d'altruismo e per passione informatica. Questo in un momento in cui la scuola italiana viene tanto bistrattata ed in particolar modo quella meridionale.

Gela, lì 08-04-2010

Ringraziamo il prof. Antonio Cantaro per la collaborazione con MareaSistemi

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Come imparare Linux partendo da zero

In questa pagina segnaliamo dei link per chi vuole entrare nel mondo Linux partendo da zero. Tutto il marteriale pubblicato dal Prof. Aantonio Cantaro e il suo Team, primi in Italia, e di facile apprendimento perche' e' accompagnato anche da video guide che valgono piu' di 10000 parole. MareaSistemi chiede ai suoi lettori, di divulgare queste informazioni perche' sono di pubblica utilita', specialmente per chi non si puo' permettere i software a pagamento.

Ventisette motivi per passare a linux

http://www.istitutomajorana.it/passare-linux/index5.html

Linux quale versione scegliere ?

http://www.istitutomajorana.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1188&Itemid=1

Software Win Gratuito – Gli indispensabili

http://www.istitutomajorana.it/index.php?option=com_content&task=category&sectionid=4&id=29&Itemid=210

Ubuntu video guide in italiano

http://www.istitutomajorana.it/index.php?option=com_content&task=category&sectionid=4&id=30&Itemid=214

RRRRRRRRRR trovare il liiiiiiiiiiiinkkkk

http://www.istitutomajorana.it/index.php?option=com_content&task=category&sectionid=4&id=68&Itemid=216

Youtube il canale Majorana di Gela

http://www.youtube.com/user/MajoranaVideo

Le interviste

http://www.istitutomajorana.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1081&Itemid=216

http://www.istitutomajorana.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1156&Itemid=216

http://www.istitutomajorana.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1173&Itemid=216

http://www.istitutomajorana.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1188&Itemid=216

La Sicilia e' cultura! Visitatela!

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AVVISO AI LETTORI

Gli articoli tecnici teorici in questa rivista non sono definitivi. Se volete integrarli, con parti aggiuntive, mandateci una email e lo ripubblicheremo, garantendo un continuo aggiornamento.

Gli articoli presi da altre fonti, sono in originale. Per eventuali approfondimenti potete trovare delle ulteriori informazioni in rete. Grazie per il vostro contributo.

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RINGRAZIAMENTI

Ringraziamo il prof. Antonio Cantaro (Majorana di Gela) per la sua preziosa collaborazione. La strada è lunga ma ci auguriamo che gli Istituti in Italia seguano il loro esempio...Buona Fortuna !

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Infine un ringraziamento a tutti i lettori per la segnalazione dei Links sul sito e sulla rivista.

Grazie all' Ing. Salvatore Grimaldi per la foto di copertina

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