ispra 2016, rapporto nazionale acque e tabelle regionali

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Informazioni legali

L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), le Agenzie Regionali per la

Protezione dell'Ambiente (ARPA), le Agenzie Provinciali per la Protezione dell'Ambiente (APPA) e le

persone che agiscono per loro conto non sono responsabili per l’uso che può essere fatto delle

informazioni contenute in questo rapporto.

ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale

Via Vitaliano Brancati, 48 – 00144 Roma

www.isprambiente.gov.it

ISPRA, Rapporti 244/2016

ISBN 978-88-448-0770-2

Riproduzione autorizzata citando la fonte

Elaborazione grafica

Grafica di copertina: Franco Iozzoli

Illustrazione: Sonia Poponessi da una foto di Paolo Orlandi

ISPRA - Servizio comunicazione

Coordinamento editoriale

Daria Mazzella

ISPRA – Settore Editoria

Aprile 2016

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Il rapporto è stato predisposto dall’ISPRA sulla base delle informazioni trasmesse da Regioni e Province autonome, che attraverso le Agenzie regionali e provinciali per la protezione dell’ambiente effettuano le indagini sul territorio e le analisi di laboratorio. Si ringraziano vivamente quanti, singoli esperti o organismi e istituzioni, hanno reso possibile la sua realizzazione. La realizzazione del rapporto è curata dal Settore Sostanze Pericolose, del Servizio Rischio Tecnologico, del Dipartimento Nucleare Rischio Tecnologico e Industriale dell’ISPRA

AUTORI

IMPOSTAZIONE, CONTENUTI, COORDINAMENTO, STESURA FINALE DEL RAPPORTO

Pietro Paris, responsabile del Settore Sostanze Pericolose

Emanuela Pace ha coadiuvato il responsabile del Settore nelle varie attività

RACCOLTA, ARCHIVIAZIONE, TRATTAMENTO, ELABORAZIONE DATI

Emanuela Pace, Daniela Parisi Presicce, Gianluca Maschio, Stefano Ursino

PRIMA PARTE: DATI NAZIONALI

INTRODUZIONE: Emanuela Pace, Pietro Paris

SINTESI DEI RISULTATI: Emanuela Pace, Pietro Paris

FLUSSO DEI DATI E GESTIONE DELLE INFORMAZIONI: Stefano Ursino

STATO DEI CONTROLLI REGIONALI: Gianluca Maschio, Emanuela Pace

RISULTATI DELLE INDAGINI: Gianluca Maschio, Emanuela Pace

LIVELLI DI CONTAMINAZIONE: Gianluca Maschio, Emanuela Pace, Stefano Ursino

LE SOSTANZE PRIORITARIE DELLA DQA: Sara Bisceglie, Gianluca Maschio, Stefano Ursino

LA CONTAMINAZIONE DELLE ACQUE SOTTERRANEE: Tommaso Cornetta, Stefano Ursino

PROBLEMATICHE EMERSE: Lucia Citro, Renata Pacifico

MISCELE DI SOSTANZE: Silvia Giardina, Emanuela Pace

EVOLUZIONE DELLA CONTAMINAZIONE: Dania Esposito, Gianluca Maschio, Daniela Parisi Presicce

LO SVILUPPO DEI PESTICIDI – STORIA, RISCHI, TENDENZE: Debora Romoli

ESPOSIZIONE DELL’UOMO ATTRAVERSO L’AMBIENTE: Elena Floridi, Emanuela Pace, Renata Pacifico,

Antonella Tornato

TABELLE DI SINTESI DEL MONITORAGGIO: Gianluca Maschio, Daniela Parisi Presicce

DATI DI VENDITA DEI PRODOTTI FITOSANITARI: Gianluca Maschio

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SECONDA PARTE: DATI REGIONALI

Sara Bisceglie, Valeria Canè, Silvia Giardina, Daniela Parisi Presicce, Gianluca Maschio, Stefano

Ursino

INFORMAZIONI TABELLARI SUL SITO WEB

Valeria Canè, Daniela Parisi Presicce, Gianluca Maschio, Stefano Ursino

Il programma di elaborazione statistica dei dati di monitoraggio è stato sviluppato da Antonio Caputo

I programmi di elaborazione per il confronto con i limiti di qualità sono stati sviluppati da Piero

Fraschetti, Daniela Parisi Presicce, Stefano Ursino

Contributi: Il capitolo “Dati di vendita dei prodotti fitosanitari” si basa sulle informazioni fornite dall’ISTAT. Un ringraziamento particolare va all’Ing. Alberto Ricchiuti, responsabile del Servizio Rischio Tecnologico, per le valide indicazioni e i commenti forniti nella stesura del rapporto I dati completi del biennio 2013-2014 sono disponibili in forma tabellare sul sito ISPRA (http://www.isprambiente.gov.it/it/temi/rischio-ed-emergenze-ambientali/rischio-sostanze-chimiche-reach-prodotti-fitosanitari/rapporto-nazionale-pesticidi-nelle-acque)

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INDICE

ACRONIMI ................................................................................................................................ 7

1. INTRODUZIONE .................................................................................................................. 9

2. SINTESI DEI RISULTATI .................................................................................................. 13

3. FLUSSO DEI DATI E GESTIONE DELLE INFORMAZIONI ......................................... 17

4. STATO DEI CONTROLLI REGIONALI ........................................................................... 19

5. RISULTATI DELLE INDAGINI ........................................................................................ 27

6. LIVELLI DI CONTAMINAZIONE .................................................................................... 35

6.1 Livelli di contaminazione complessivi ........................................................................... 38

6.2 Le sostanze prioritarie della DQA .................................................................................. 45

6.3 La contaminazione delle acque sotterranee .................................................................... 47

7. PROBLEMATICHE EMERSE............................................................................................ 49

8. MISCELE DI SOSTANZE .................................................................................................. 65

9. EVOLUZIONE DELLA CONTAMINAZIONE ................................................................. 71

9.1 Frequenza e concentrazione complessive di pesticidi nelle acque ................................. 72

9.2 Frequenza e concentrazione di specifiche sostanze nelle acque ..................................... 76

9.3 Trend di alcune sostanze critiche.................................................................................... 78

10. LO SVILUPPO DEI PESTICIDI – STORIA, RISCHI E TENDENZE ............................ 85

11. ESPOSIZIONE DELL’UOMO ATTRAVERSO L’AMBIENTE ..................................... 91

12. TABELLE DI SINTESI DEL MONITORAGGIO ............................................................ 99

13. DATI DI VENDITA DEI PRODOTTI FITOSANITARI ............................................... 111

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI E SITI DI CONSULTAZIONE ..................................... 117

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ACRONIMI

APPA Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente

ARPA Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente

CAS Chemical Abstracts Service Registry Numbers

CE Commissione Europea; in inglese EC

CLH Harmonised classification and labelling; in italiano Classificazione ed etichettatura armonizzate

CLP Classification, labelling and packaging; in italiano Classificazione, etichettatura ed imballaggio

CMR Carcinogenic, mutagenic and reprotoxic; in italiano cancerogene, mutagene e tossiche per la

riproduzione

DQA Direttiva Quadro Acque (Direttiva 2000/60/CE); in inglese WFD

EC European Commission; in italiano CE

ECHA European Chemicals Agency; in italiano Agenzia europea per le sostanze chimiche

ED Endocrine Disrupter; in italiano IE

EFSA European Food Safety Authority; in italiano Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare

EQS Environmental Quality Standards; in italiano SQA

EU European Union

IARC International Agency for Research on Cancer

IE interferente endocrino; in inglese ED

ISTAT Istituto nazionale di statistica

LC Livelli di contaminazione

LQ limite di quantificazione

NOEC No Observed Effect Concentration; in italiano dose di non effetto

OMS Organizzazione mondiale della sanità; in inglese WHO

PAN Piano di Azione Nazionale

PBT/vPvB Persistent, bioaccumulative and toxic/very Persistent, very bioaccumulative; in italiano

sostanze persistenti, bioaccumulabili e tossiche o molto persistenti e molto bioaccumulabili

PEC Predicted Environmental Concentration; in italiano concentrazione ambientale prevista

PPP Plant protection product; in italiano prodotti fitosanitari

PHS Priority Hazardous Substances; in italiano Sostanze Pericolose Prioritarie

PS Priority Substances; in italiano Sostanze Prioritarie

PSN Piano Statistico Nazionale

RAC Risk Assessment Committee; in italiano Comitato per la valutazione dei rischi

SAU superficie agricola utilizzata

SCCS Scientific Committee on Consumer Safety; in italiano comitato scientifico della sicurezza dei

consumatori

SCENIHR Scientific Committee on Emerging and Newly Identified Health Risks; in italiano comitato

scientifico per i rischi sanitari emergenti

SCHER Scientific Committee on Health and Environmental Risks; in italiano Comitato scientifico dei

rischi sanitari e ambientali

SINTAI Sistema Informativo Nazionale per la Tutela delle Acque Italiane

SNPA Sistema Nazionale per la Protezione dell’ambiente

SQA Standard di Qualità Ambientale; in inglese EQS

SVHC Substance of very high concern; in italiano sostanze estremamente preoccupanti

USGS United States Geological Survey

WFD Water Framework Directive; in italiano DQA

WL Watch List; in italiano lista di controllo

WHO World Health Organization; in italiano OMS

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1. INTRODUZIONE

Essendo concepiti per combattere organismi ritenuti dannosi, i

pesticidi possono comportare effetti negativi per tutte le forme di

vita. In seguito all’uso, in funzione delle caratteristiche

molecolari, delle condizioni di utilizzo e di quelle del territorio,

possono migrare e lasciare residui nell’ambiente e nei prodotti

agricoli, con un rischio immediato e nel lungo termine per

l’uomo e per gli ecosistemi.

L’ISPRA realizza il rapporto nazionale pesticidi nelle acque nel rispetto dei compiti stabiliti dal decreto 22 gennaio 2014 (Piano di Azione Nazionale, ai sensi dalla direttiva 2009/128/CE sull’utilizzo sostenibile dei pesticidi [DM 35/2014]). Il rapporto contiene i risultati del monitoraggio delle acque interne superficiali e sotterranee le cui finalità sono quelle di rilevare eventuali effetti derivanti dall’uso dei pesticidi, non previsti nella fase di autorizzazione e non adeguatamente controllati nella fase di utilizzo. l’Istituto fornisce gli indirizzi tecnico-scientifici per la programmazione e l’esecuzione del monitoraggio. Le Regioni realizzano il monitoraggio nell’ambito dei programmi di rilevazione previsti dal decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 [D.Lgs. 152/2006], trasmettono i risultati all'ISPRA, che li elabora e valuta. L’Istituto, inoltre, alimenta gli indicatori individuati dal decreto 15 luglio 2015 (Modalità di raccolta ed elaborazione dei dati per l’applicazione degli indicatori previsti dal Piano d’Azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari) [DM 172/2015]. Due di questi indicatori, in particolare, hanno lo scopo di seguire l’evoluzione nel tempo della contaminazione e verificare l’efficacia delle misure previste per la tutela dell’ambiente acquatico. I pesticidi, da un punto di vista normativo, si distinguono in prodotti fitosanitari [Reg. CE 1107/2009], utilizzati per la protezione delle piante e per la conservazione dei prodotti vegetali, e biocidi [Reg. UE 528/2012], impiegati in vari campi di attività (disinfettanti, preservanti, pesticidi per uso non agricolo, ecc.). Spesso i due tipi di prodotti utilizzano gli stessi principi attivi, il termine pesticidi comprende i due gruppi di sostanze. Il monitoraggio dei pesticidi nelle acque è reso complesso dal grande numero di sostanze utilizzate e dall’estensione delle aree interessate. In Italia, solo in agricoltura si utilizzano circa 130.000 tonnelate all’anno di prodotti fitosanitari [ISTAT, 2014], che contengono circa 400 sostanze diverse. Per i biocidi non si hanno informazioni analoghe sulle quantità e manca un’adeguata conoscenza degli scenari d’uso e della distribuzione geografica delle sorgenti. Si comprende, quindi, la difficoltà di pianificare adeguatamente un monitoraggio, che richiede la predisposizione di una rete che copra gran parte del territorio nazionale, il controllo di un grande numero di sostanze e un continuo aggiornamento reso necessario dall’uso di sostanze nuove. L’ISPRA fornisce le linee guida per il monitoraggio, giovandosi anche del contributo del gruppo di lavoro “Fitofarmaci” del sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (SNPA). Un impegno particolare è rivolto a individuare e ordinare secondo una scala di priorità, dal punto di vista del rischio per l’uomo e per l’ambiente,le sostanze presenti sul mercato. I rapporti e documenti di indirizzo sono disponibili sul sito web dell’Istituto (http://www.isprambiente.gov.it/it/temi/rischio-ed-emergenze-

ambientali/rischio-sostanze-chimiche-reach-prodotti-fitosanitari/rapporto-nazionale-pesticidi-nelle-acque). Il presente rapporto contiene i dati delle indagini svolte nel biennio 2013-2014 sulla presenza di pesticidi nelle acque superficiali e sotterranee, in termini di frequenza di ritrovamento e distribuzione dei valori delle concentrazioni. Come nelle precedenti edizioni, la discussione si focalizza prevalentemente sui dati più recenti, quelli del 2014.

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Le concentrazioni misurate sono confrontate con i limiti di qualità ambientale stabiliti a livello europeo e nazionale: gli Standard di Qualità Ambientale (SQA) per le acque superficiali [Dir. 2008/105/CE, D.Lgs. 152/2006], le norme di qualità ambientale per la protezione delle acque sotterranee [Dir. 2006/118/CE]. Per le acque sotterranee, i limiti sono uguali a quelli per l’acqua potabile, pari a 0,1 μg/l e 0,5 μg/l, rispettivamente per la singola sostanza e per i pesticidi totali. Per le acque superficiali, invece, sono stabiliti in base alla tossicità delle sostanze per gli organismi acquatici. Il quadro della contaminazione delle acque superficiali, d’altra parte, è ancora largamente incompleto in quanto solo un limitato numero di sostanze ha uno specifico valore dello SQA, mentre la maggior parte ha un limite generico. Per alcune sostanze la contaminazione per frequenza, diffusione territoriale e superamento dei limiti di legge, costituisce un vero e proprio problema, in alcuni casi di dimensione nazionale. Il rapporto illustra questi casi, analizzando le caratteristiche di pericolosità delle sostanze e mostrando la diffusione territoriale della contaminazione. Ampio spazio, come sempre, è riservato al tema delle miscele di sostanze. La valutazione di rischio, infatti, nello schema tradizionale considera gli effetti delle singole sostanze, e non tiene conto dei possibili effetti delle miscele presenti nell’ambiente. C’è consapevolezza, a livello scientifico e normativo, che il rischio derivante dalle sostanze chimiche sia attualmente sottostimato. Maggiori attenzioni e approfondimenti in relazione agli effetti della poliesposizione chimica sono auspicate in particolare dalle autorità dell’Unione Europea [Consiglio UE 17820/09]. Per questo è necessaria una particolare cautela anche verso i livelli di contaminazione più bassi. Il rapporto, come in passato, analizza l’evoluzione della contaminazione nel tempo. L’analisi incontra diverse difficoltà a causa delle disomogeneità dei programmi di monitoraggio regionali, con differenze nella rete e nelle frequenze di campionamento, ma anche nel numero delle sostanze controllate e nei limiti di quantificazione analitici. Con la consapevolezza di queste difficoltà, che rendono poco agevole l’interpretazione dei risultati, sono stati applicati gli indicatori previsti dal PAN, per seguire la contaminazione delle acque. L’evoluzione della contaminazione è stata analizzata in termini di frequenze di ritrovamento e concentrazione annua media, per tutto l’insieme delle sostanze monitorate e, indipendentemente, per le sostanze prioritarie della DQA [Dir. 2000/60/CE]. Un capitolo è dedicato alla evoluzione storica dei pesticidi, a partire dalle prime sostanze di origine minerale impiegate sin dall’antichità, allo sviluppo, soprattutto a partire dalla seconda guerra mondiale, delle molecole di sintesi, con modalità di azione sempre più specifiche e utilizzi sempre più mirati. Il capitolo illustra sinteticamente i rischi determinati dall’impiego su larga scala delle sostanze organiche di sintesi, e le motivazioni che stanno alla base della difesa fitosanitaria integrata, ormai resa obbligatoria dalla normativa più recente, volta a promuovere pratiche agronomiche più rispettose dell’ambiente, in cui l’uso delle sostanze chimiche dovrebbe essere inteso come l’ultima risorsa, in assenza di alternative adeguate. Nel rapporto viene trattato brevemente anche il rischio di esposizione dell’uomo attraverso la contaminazione ambientale. Tenendo ben ferme le finalità del documento, che sono quelle di rendicontare sullo stato delle acque, senza alcuna intenzione di pronunciarsi sul rischio per la popolazione, il capitolo illustra come l’uomo può essere esposto ai pesticidi, attraverso diverse vie di cui non sempre c’è adeguata consapevolezza. La regolamentazione europea dei pesticidi ha una lunga tradizione ed è fra le più articolate e complete a livello mondiale. È sembrato utile, pertanto, analizzare le diverse norme per cercare di comprendere come esse, o l’applicazione che se ne fa, non siano completamente sufficienti a impedire una contaminazione diffusa da pesticidi. Il capitolo vuole essere una riflessione critica a beneficio da un lato degli esperti, per i necessari approfondimenti scientifici, dall’altro intende fornire elementi decisionali al legislatore e agli amministratori per arrivare a una gestione dell’ambiente sempre più sostenibile. Il capitolo finale riporta l’andamento delle vendite dei prodotti fitosanitari in Italia. Il capitolo utilizza i dati pubblicati dall’ISTAT. Oltre ai dati aggregati per tipologia di sostanza, quest’anno viene riportata anche l’elenco delle singole sostanze, ordinato per volumi di vendita, nel periodo 2009-2012.

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Nella seconda parte del rapporto ci sono i risultati del monitoraggio regionale. Per ogni regione sono riportati i dati statistici sulla presenza dei pesticidi nelle acque, le mappe dei livelli di contaminazione e l’elenco delle stazioni dov’è stata riscontrata la presenza di pesticidi. Sulla base delle informazioni disponibili e al fine di una migliore armonizzazione delle indagini condotte a livello regionale, si forniscono elementi di valutazione sull’efficacia del monitoraggio e sulla sua adeguatezza a rappresentare lo stato di contaminazione nelle diverse aree del paese. Le informazioni non inserite nel rapporto per necessità di sintesi, sono disponibili sul sito web dell’Istituto, dove sono presenti le tabelle nazionali e regionali complete.

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2. SINTESI DEI RISULTATI

In Italia in agricoltura si utilizzano ogni anno circa 130.000

tonnellate di prodotti fitosanitari. Ci sono, inoltre, i biocidi

impiegati in tanti settori di attività, di cui non si hanno

informazioni sulle quantità, manca un’adeguata conoscenza

degli scenari d’uso e della distribuzione geografica delle

sorgenti di rilascio. Il monitoraggio dei pesticidi nelle acque

richiede la predisposizione di una rete che copra gran parte del

territorio nazionale, il controllo di un grande numero di

sostanze e un continuo aggiornamento reso necessario dall’uso

di sostanze nuove.

Nel biennio 2013-2014 sono stati analizzati 29.220 campioni per un totale di 1.351.718 misure

analitiche, con un aumento rispettivamente del 4,3% e del 11,8% nei confronti del biennio precedente.

La copertura del territorio nazionale, tuttavia, è ancora largamente incompleta, soprattutto per quanto

riguarda le regioni centro-meridionali, due regioni non hanno inviato nessun dato, e più accentuata per

le acque sotterranee, dove non si hanno dati di cinque regioni.

Nel 2014, in particolare, le indagini hanno riguardato 3.747 punti di campionamento e 14.718

campioni e sono state cercate complessivamente 365 sostanze (nel 2012 erano 335).

Nelle acque superficiali sono stati trovati pesticidi nel 63,9% dei 1.284 punti di monitoraggio

controllati (nel 2012 la percentuale era 56,9). Nelle acque sotterranee sono risultati contaminati il

31,7% dei 2.463 punti (31% nel 2012). Le concentrazioni misurate sono in genere frazioni di µg/L

(parti per miliardo), ma gli effetti nocivi delle sostanze si possono manifestare anche a concentrazioni

molto basse. Il risultato complessivo indica un’ampia diffusione della contaminazione. I livelli sono

generalmente più bassi nelle acque sotterranee, ma residui di pesticidi sono presenti anche nelle falde

profonde naturalmente protette da strati geologici poco permeabili.

In alcune Regioni la contaminazione è molto più diffusa del dato nazionale, arrivando a interessare

oltre il 70% dei punti delle acque superficiali in Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, con punte del

90% in Toscana e del 95% in Umbria. Nelle acque sotterrane la diffusione della contaminazione è

particolarmente elevata in Lombardia 50% punti, in Friuli 68,6%, in Sicilia 76%.

Sono state trovate 224 sostanze diverse, un numero sensibilmente più elevato degli anni precedenti

(erano 175 nel 2012). Indice, questo soprattutto, di una maggiore efficacia complessiva delle indagini.

Gli erbicidi sono ancora le sostanze più rinvenute, soprattutto a causa dell’utilizzo diretto sul suolo,

spesso concomitante con i periodi di maggiore piovosità di inizio primavera, che ne determinano un

trasporto più rapido nei corpi idrici superficiali e sotterranei. Rispetto al passato è aumentata

notevolmente la presenza di fungicidi e insetticidi, soprattutto perché è aumentato il numero di

sostanze cercate e la loro scelta è più mirata agli usi su territorio.

Nel complesso la contaminazione è più diffusa nella pianura padano-veneta. Come già segnalato in

passato, questo dipende largamente dal fatto che le indagini sono generalmente più rappresentative

nelle regioni del nord. Nelle cinque regioni dell’area, infatti, si concentra poco meno del 60% dei punti

di monitoraggio dell’intera rete nazionale. Nel resto del paese la situazione è ancora abbastanza

disomogenea, non sono pervenute informazioni dal Molise e dalla Calabria e in altre Regioni la

copertura territoriale è limitata, o del tutto assente, specialmente per le acque sotterranee, così come è

limitato il numero delle sostanze cercate.

Nelle acque superficiali, 274 punti di monitoraggio (21,3% del totale) hanno concentrazioni superiori

ai limiti di qualità ambientali. Le sostanze che più spesso hanno determinato il superamento sono:

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glifosate e il suo metabolita AMPA, metolaclor, triciclazolo, oxadiazon, terbutilazina e il suo

principale metabolita, desetil-terbutilazina.

Nelle acque sotterranee, 170 punti (6,9% del totale) hanno concentrazioni superiori ai limiti. Le

sostanze più frequentemente rinvenute sopra il limite sono: bentazone, metalaxil, terbutilazina e

desetil-terbutilazina, atrazina e atrazina-desetil, oxadixil, imidacloprid, oxadiazon, bromacile, 2,6-

diclorobenzammide, metolaclor.

L’evoluzione della contaminazione è stata esaminata usando gli indicatori del Piano di Azione

Nazionale (PAN) per l’uso sostenibile dei pesticidi. Sono state analizzate le frequenze di ritrovamento

e le concentrazioni medie annue, per tutto l’insieme delle sostanze monitorate (Indicatore n. 6) e per le

sostanze prioritarie della DQA (indicatore n. 7).

La frequenza complessiva di pesticidi riferita ai punti di monitoraggio indica un aumento progressivo

della diffusione territoriale della contaminazione, nel periodo di osservazione che va dal 2003 al 2014,

con una correlazione diretta all’estensione della rete e al numero delle sostanze cercate. Nelle acque

superficiali la percentuale di punti contaminati è aumentata di circa il 20%, in quelle sotterranee di

circa il 10%.

La frequenza nei campioni aumenta rapidamente in entrambi i comparti fino al 2009,

proporzionalmente all’efficacia del monitoraggio. Dal 2010 la frequenza scende per poi risalire

gradualmente negli ultimi anni. Per spiegare l’andamento bisogna tenere conto, tra le altre cose, dei

limiti del monitoraggio in molte regioni, del mancato aggiornamento, in generale, per tenere conto

delle sostanze nuove e del fatto che molte sostanze sono state vietate in seguito al programma di

revisione europeo. Questo, ragionevolmente, ha determinato il calo della frequenza dopo il 2009. Il

successivo aumento è correlato all’ampliamento dello sforzo di ricerca degli ultimi anni, soprattutto in

termini di sostanze.

La frequenza di ritrovamento delle sostanze prioritarie della DQA, in presenza di uno sforzo di ricerca

costante, decresce in modo netto dopo il 2007, per poi risalire gradualmente dopo il 2011. Il trend può

spiegarsi col fatto che gran parte dei pesticidi dell’elenco di priorità sono ormai fuori commercio e

quella misurata è il residuo di una contaminazione storica, la crescita successiva è dovuta all’aumento

della frequenza delle sostanze non revocate (clorpirifos, diuron, isoproturon, aclonifen, bifenox,

chinossifen, cipermetrina), alcune inserite nell’elenco di priorità nel 2013.

Il trend delle singole sostanze evidenzia chiaramente la diminuzione delle frequenze di rilevamento

dopo alla cessazione dell’utilizzo delle stesse: è il caso dell’atrazina con un andamento decrescente

pressoché asintotico, coda di una contaminazione di vecchia data, e della simazina. In altri casi si nota

invece un rapido incremento dovuto all’aumento delle quantità utilizzate e, soprattutto,

all’ampliamento del monitoraggio.

I dati ISTAT indicano una sensibile diminuzione delle vendite di prodotti fitosanitari nel periodo

2001-2014, da 147.771 a 129.977 tonnellate/anno (-12%), con un calo ancora più marcato per i

principi attivi, passati da 76.343 a 59.422 tonnellate (-22,2%). Nello stesso periodo si è ridotta del

30,9% la quantità di prodotti molto tossici e tossici. Indubbiamente c’è un più cauto impiego delle

sostanze chimiche in agricoltura, cosa peraltro incentivata dalla politica comunitaria e nazionale e

dall’adozione di tecniche di difesa fitosanitaria a minore impatto. Le sostanze più vendute, oltre ai

pesticidi inorganici, come lo zolfo e i composti del rame, sono 1,3-dicloropropene, glifosate,

mancozeb, metam-sodium, fosetil-aluminium, clorpirifos, con volumi annui superiori alle 1.000

tonnellate.

Rispetto alla media nazionale delle vendite per ettaro di Superficie Agricola Utilizzata (SAU), pari a

4,6 kg, nettamente al di sopra sono: Veneto e Provincia di Trento con oltre 10 kg, Campania con 8,5

kg, Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia 7,6 kg.

Nel biennio 2013-2014, ancora più che in passato, sono state trovate miscele di sostanze nelle acque.

Con un numero medio di 4 sostanze e un massimo di 48 sostanze in un singolo campione. La

contaminazione da pesticidi, ma il discorso vale per tutte le sostanze chimiche, è un fenomeno

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complesso e difficile da prevedere, sia per il grande numero di sostanze impiegate, delle situazioni e

delle modalità di rilascio, sia per la molteplicità dei percorsi che possono seguire nell’ambiente.

La tossicità di una miscela è sempre più alta di quella del suo componente più tossico. Si deve,

pertanto, tenere conto che l’uomo e gli altri organismi sono spesso esposti a miscele di sostanze

chimiche, di cui a priori non si conosce la composizione, e che lo schema di valutazione basato sulla

singola sostanza non è adeguato. È necessario prendere atto di queste evidenze, confermate a livello

mondiale, con un approccio più cautelativo in fase di autorizzazione.

Negli oltre dieci anni di monitoraggio svolto c’è stato indubbiamente un incremento della copertura

territoriale e della rappresentatività delle indagini. Rimane ancora, tuttavia, una forte disomogeneità

fra le regioni del nord e quelle del centro-sud, dove tuttora il monitoraggio è generalmente poco

rappresentativo, sia in termini di rete, sia in termini di sostanze controllate. D’altra parte, come già

evidenziato, c’è la necessità di un aggiornamento continuo per tenere conto delle sostanze nuove

immesse sul mercato. Circa 100 di quelle attualmente in uso non sono incluse nei programmi di

monitoraggio, molte di queste sono classificate pericolose per l’uomo e per l’ambiente.

C’è uno sfasamento tra lo sforzo di ricerca, che finora si è concentrato soprattutto su alcuni erbicidi e

sui loro principali metaboliti, e le sostanze più frequenti nelle acque, gran parte delle quali non

figurano tra le più cercate. È utile ribadire la necessità di inserire nei protocolli regionali alcune

sostanze che, ove cercate, sono responsabili del maggior numero di casi di non conformità, quali

glifosate e AMPA, ma anche, solo per fare alcuni esempi, imidacloprid, metolaclor-esa, triadimenol,

oxadixil.

È ancora necessario uno sforzo di armonizzazione delle prestazioni dei laboratori, date le differenze

ancora presenti fra le varie regioni. I limiti analitici dovranno, in particolare, essere adeguati per

consentire il confronto con gli SQA, che spesso sono sensibilmente più bassi, tenendo conto di quanto

stabilito dalla direttiva 2009/90/CE [Dir. 2009/90/CE], che fissa criteri minimi di efficienza per i

metodi utilizzati per monitorare lo stato delle acque, dei sedimenti e del biota.

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3. FLUSSO DEI DATI E GESTIONE DELLE INFORMAZIONI

La realizzazione del rapporto nazionale pesticidi nelle acque è il

risultato di una complessa attività che coinvolge le Regioni e le

Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente, che effettuano

le indagini sul territorio e l’ISPRA che svolge un compito di

indirizzo tecnico-scientifico, elaborazione e valutazione delle

informazioni.

I dati acquisiti attraverso le reti di monitoraggio e i programmi di controllo messi in atto dalle Regioni

vengono trasmessi all’ISPRA attraverso il Sistema Informativo Nazionale per la Tutela delle Acque

Italiane (SINTAI), dedicato alla raccolta e all’elaborazione delle informazioni sullo stato delle acque

secondo quanto previsto dalle normative nazionali ed europee. Le Regioni e Agenzie regionali per la

protezione dell’ambiente, che effettuano le indagini sul territorio, in questo modo, hanno a

disposizione un canale web dedicato al monitoraggio dei pesticidi. Il sistema consente di acquisire la

scheda per la raccolta dei dati e le istruzioni per la sua compilazione (funzionalità download), di

trasmettere i dati (funzionalità upload), di controllare l'avvenuta trasmissione, eventualmente di

modificarla e integrarla, e di seguire lo stato di avanzamento delle operazioni in corso sulle

informazioni trasmesse.

La scheda dati, in formato excel, è composta da tre sezioni, ed è stata realizzata sulla base degli

standard utilizzati per gli altri flussi informativi del SINTAI. La prima sezione è relativa all’anagrafica

delle stazioni di monitoraggio (codice della stazione, località, coordinate geografiche, corpo idrico

monitorato, ecc.), la seconda sezione contiene le informazioni sulle determinazioni analitiche

effettuate (data di campionamento, sostanza cercata, concentrazione misurata). Le due sezioni della

scheda sono collegate tramite il codice della stazione. Nella terza sezione della scheda è presente un

elenco di sostanze, identificate con il nome comune e il codice CAS, che viene proposto come

riferimento per la corretta individuazione e codifica delle sostanze monitorate. L’elenco, non

esaustivo, viene aggiornato annualmente sulla base dei risultati del monitoraggio e delle nuove

sostanze immesse in commercio. Sul SINTAI, inoltre, sono disponibili: la normativa di riferimento, i

precedenti rapporti e i documenti di indirizzo per il monitoraggio nazionale prodotti dall’ISPRA.

I dati inviati all’Istituto sono sottoposti a controllo per individuare i possibili errori; nel processo sono

coinvolti anche i soggetti che hanno trasmesso le informazioni. Le modalità di trasmissione e il

controllo consentono di migliorare la qualità dei dati di base, facilitano la georeferenziazione delle

stazioni di monitoraggio e la corretta interpretazione dei dati analitici.

Informazioni ancora incomplete riguardano la categoria, la tipologia e la destinazione d’uso del corpo

idrico e l’indicazione dell’eventuale presenza di zone vulnerabili da prodotti fitosanitari, secondo

quanto previsto dal Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. L’assenza di informazioni sulla tipologia

di falda, per esempio, non consente un’analisi completa della contaminazione nei vari tipi di acquifero

(superficiale, confinato).

In certi casi si riscontra una identificazione non univoca del corpo idrico e del bacino di appartenenza.

Alcune regioni infatti intendono il corpo idrico come accezione generica riferita al corso d’acqua, altre

invece come porzione degli stessi, secondo le indicazioni della DQA. Alcune regioni indicano il

bacino idrografico, altre invece il distretto di bacino (Water Body District), sempre secondo le

indicazioni della DQA.

Dopo il controllo e la validazione, i dati del monitoraggio vengono processati con l’ausilio di

programmi automatici di elaborazione per produrre le informazioni statistiche e territoriali che

costituiscono i contenuti fondamentali del documento. È in fase di sviluppo un sistema informativo sui

18

pesticidi, che potrà consentire una gestione più efficiente delle informazioni, la produzione assistita

delle elaborazioni (tabelle, grafici, mappe), ma anche l’analisi di scenari di impatto e la

predisposizione e l’alimentazione di indicatori sullo stato e sull’evoluzione della contaminazione, e

renderà possibile una migliore fruizione delle informazioni tramite web. Il sistema si collegherà alle

informazioni territoriali già prodotte dall’Istituto (limiti regionali, reticolo idrografico, uso del suolo) e

contribuirà, tra le altre cose, a integrare le informazioni in tema di qualità delle acque derivanti

dall’applicazione di altre norme, in particolare quelle relative all’impatto derivante dalle attività

agricole, quali, ad esempio, quelle in materia di fertilizzanti.

19

4. STATO DEI CONTROLLI REGIONALI

Negli anni c’è stato indubbiamente un aumento della copertura

territoriale e della rappresentatività delle indagini. Rimane

ancora, tuttavia, una disomogeneità dei controlli fra le regioni

del nord e quelle del centro-sud, dove ad oggi il monitoraggio è

generalmente poco rappresentativo dell’uso dei pesticidi sul

territorio. D’altra parte, c’è la necessità di un aggiornamento

continuo dei programmi di monitoraggio, per tenere conto delle

nuove sostanze immesse sul mercato, molte delle quali

classificate pericolose per l’uomo e per l’ambiente.

Nel biennio 2013-2014 complessivamente 19 regioni/province autonome hanno trasmesso all’Istituto

le informazioni del monitoraggio dei pesticidi: non sono disponibili i dati di Calabria e Molise, ma in

altri casi le informazioni sono parziali in quanto riguardano solo uno dei due anni considerati o si

riferiscono a uno solo dei due comparti indagati. La copertura del territorio nazionale è ancora

largamente incompleta, soprattutto per quanto riguarda le regioni centro-meridionali, e in maniera più

accentuata per le acque sotterranee, dove, oltre a quelli di Calabria e Molise, mancano i dati Basilicata,

Campania e Puglia.

L’evoluzione complessiva del monitoraggio a

partire dal 2003 è rappresentata nei diagrammi

di figura 4.1. È aumentata la copertura

territoriale e il numero di campioni, soprattutto

sono aumentate le sostanze cercate. La maggior

parte delle regioni pianificano ora le indagini

secondo criteri di priorità: le sostanze utilizzate

nel territorio, la pericolosità e le proprietà che

determinano il destino ambientale e la capacità

di contaminare le acque.

La rete di monitoraggio nel biennio, tuttavia,

mostra ancora una disomogeneità territoriale, in

particolare per quanto riguarda le acque

sotterranee dell’Italia meridionale (fig. 4.2).

Mancano in effetti le indicazioni dello stato

delle acque, per entrambi gli anni, da parte di

cinque regioni (Basilicata, Calabria, Campania,

Molise e Puglia).

La definizione di una rete di monitoraggio

dipende da fattori territoriali, quali le

caratteristiche idrologiche e l’estensione del

suolo agricolo. I criteri per la definizione delle

reti e le frequenze di campionamento sono

stabiliti dalle normative di settore (DQA, Dir.

2006/118/CE), cui si rimanda per un

approfondimento degli aspetti specifici. La rete

di monitoraggio delle acque superficiali, in

particolare, deve essere progettata in modo da

fornire una panoramica coerente e complessiva

Fig. 4.1 – Controlli effettuati 2003 – 2014.

0

500

1.000

1.500

2.000

2.500

3.000

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Punti di monitoraggioacque superficiali

acque sotterranee

0

2.000

4.000

6.000

8.000

10.000

12.000

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Campioniacque superficiali

acque sotterranee

0

50

100

150

200

250

300

350

400

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Sostanze cercateacque superficiali

acque sotterranee

20

dello stato ecologico e chimico all'interno di ciascun bacino idrografico e permettere la classificazione

dei corpi idrici. Per le acque sotterranee, analogamente, la rete deve fornire una panoramica coerente e

complessiva dello stato chimico delle acque all'interno di ciascun bacino idrografico e deve consentire

di rilevare eventuali tendenze antropiche ascendenti a lungo termine degli inquinanti.

Fig

. 4

.2 –

Ret

e d

i m

on

ito

ragg

io.

21

Sulla base dei criteri enunciati, l’adeguatezza del monitoraggio andrebbe valutata in relazione alla

capacità di rappresentare lo stato chimico e la sua evoluzione, tenendo conto, ovviamente, delle

specificità territoriali e delle pressioni antropiche che possono determinare o meno una

contaminazione da pesticidi. Nell’impossibilità, per mancanza di informazioni adeguate, di esprimere

un giudizio così puntuale, è stata fatta una valutazione dell’efficacia dei monitoraggi regionali in

termini di ampiezza della rete, frequenza del campionamento e numero di sostanze cercate.

Nel 2014, le reti delle acque superficiali hanno in media 4,5 punti ogni 1.000 km2. Sensibilmente più

bassa della media è la densità di Basilicata, Lazio, Friuli Venezia-Giulia, Sicilia e provincia di

Bolzano. Si pongono invece ben al di sopra della media nazionale la densità delle reti di monitoraggio

dell’Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e provincia di Trento. La frequenza media di

campionamento è di 7,4 campioni/anno, con scostamenti in basso per Abruzzo, Campania, Friuli-

Venezia Giulia, Marche, Valle D’Aosta, Toscana e Veneto. La sola provincia di Bolzano esegue 12

campionamenti all’anno.

Nelle acque sotterranee la densità media delle reti è di 10,9 punti/1.000 km2, con scostamenti in basso

elevati per Lazio, Sardegna, provincie di Trento e Bolzano; nettamente sopra la media sono le densità

delle reti di Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Umbria e Lombardia. La frequenza media di

monitoraggio è di 2,4 campioni/anno, le regioni che eseguono un numero di campionamenti al di sopra

della media nazionale sono: Abruzzo, Lazio e Sicilia.

Per quanto riguarda le sostanze, c’è uno sfasamento tra lo sforzo di ricerca, che si concentra

soprattutto su alcuni erbicidi e sui loro principali metaboliti, e le sostanze più frequenti nelle acque,

gran parte delle quali non figurano tra le più cercate. Le regioni cercano in media 73 sostanze nelle

acque superficiali e 72 in quelle sotterranee. Per le acque superficiali Marche e Puglia cercano un

numero di sostanze molto al di sotto della media nazionale; Sicilia e provincie di Trento e Bolzano si

pongono invece ben al di sopra della media. Le sostanze cercate nelle acque sotterranee sono in

numero limitato per Liguria e Marche; mentre sono notevolmente sopra la media per Sicilia, Emilia

Romagna e provincie di Bolzano e Trento.

La tabella 4.1 sintetizza lo stato dei controlli nel 2014. Per ogni regione, sono riportati i punti di

campionamento e la densità territoriale, la frequenza media dei campionamenti e il numero di sostanze

cercate, oltre all’intervallo dei limiti di quantificazione (LQ) dei laboratori di analisi.

22

Tab. 4.1 – Stato dei controlli regionali nel 2014.

REGIONE

LQ (µg/L) ACQUE SUPERFICIALI ACQUE SOTTERRANEE

Min

Max

pu

nti

m

on

ito

ragg

io

pu

nti

/Km

q x

1

03

cam

p./

ann

o

sost

anze

ce

rcat

e

pu

nti

mo

nit

ora

ggio

pu

nti

/Km

q x

10

3

cam

p./

ann

o

sost

anze

ce

rcat

e

Abruzzo 0,0005 2 65 6,0 4,8 55 95 8,8 3,7 52

Basilicata 0,003 0,01 15 1,5 8,3 34

Campania* 0,001 0,1 76 5,6 4,7 58

Emilia-Romagna 0,01 0,05 154 6,9 8,3 89 228 10,2 1,5 100

Friuli-Venezia Giulia 0,01 0,05 15 1,9 1,6 53 137 17,4 2,0 59

Lazio 0,005 0,1 5 0,3 9,4 57 21 1,2 7,3 57

Liguria 0,0001 2 13 2,4 9,4 52 209 38,6 2,5 21

Lombardia 0,005 1 303 12,7 7,2 95 521 21,8 2,0 26

Marche 0,003 0,5 30 3,2 2,9 22 46 4,9 2,1 5

Piemonte 0,002 0,02 143 5,6 9,0 45 333 13,1 1,9 39

Puglia 0,0005 10 58 3,0 9,1 28

Sardegna 0,001 1 67 2,8 8,9 36 81 3,4 2,0 38

Sicilia 0,0005 0,25 43 1,7 8,8 180 184 7,1 3,5 180

Toscana 0,001 0,027 107 4,7 6,2 81 178 7,7 1,9 82

Umbria 0,005 0,05 20 2,4 11,5 99 151 17,8 1,0 96

Valle d'Aosta 0,01 0,02 15 4,6 4,0 49 19 5,8 1,1 63

Veneto 0,003 0,5 155 8,4 5,0 95 232 12,6 1,9 85

Provincia di Bolzano 0,0025 0,5 6 0,8 12,0 165 15 2,0 2,0 144

Provincia di Trento 0,03 0,05 70 11,3 10,5 102 13 2,1 2,0 102

(*) dati 2013.

Nei grafici di figura 4.3 è sintetizzata l’efficacia del monitoraggio con riferimento ai valori medi

nazionali, in termini di punti, frequenza dei campioni e sostanze cercate. Il valore medio nazionale dei

tre parametri non è certamente l’ottimo in termini di rappresentatività del monitoraggio e di capacità di

descrivere compiutamente il possibile stato di contaminazione. Esistono dei criteri anche in termini di

densità dei punti per stabilire una rete, è tuttavia necessario tenere conto delle caratteristiche del

territorio in cui si opera, in particolare della distribuzione degli usi dei pesticidi in agricoltura. Per cui

una densità media nazionale dei punti non è sempre adeguata a descrivere le peculiarità regionali. Per

quanto riguarda le frequenze di campionamento, invece, le norme forniscono indicazioni più precise,

indicando una frequenza mensile per le acque superficiali e almeno semestrale per quelle sotterranee.

Tranne qualche caso, le regioni hanno generalmente frequenze medie inferiori a quelle previste dalle

norme. Riguardo, infine, alle sostanze cercate, è già stato notato che in tutte le regioni non si tiene

adeguatamente conto di quelle immesse in commercio in tempi recenti, neppure quando la pericolosità

è riconosciuta da una classificazione armonizzata, come previsto dalla regolamentazione europea. Il

riferirsi ai valori medi nazionali, per i tre parametri fondamentali del monitoraggio presi in conto, è

quindi certamente un confronto non del tutto cautelativo, ma è utile quantomeno per segnalare le

disomogeneità tuttora esistenti fra le regioni.

23

Fig. 4.3 – Stato dei controlli in relazione ai valori medi nazionali.

0

5

10

15

20

25

30

35

40

45

Punt

i di m

onit

orag

gio

(n)

Punti di monitoraggio

Media SW Media GW

0

2

4

6

8

10

12

14

Cam

pion

i (n)

Campioni

Media SW Media GW

0

20

40

60

80

100

120

140

160

180

200

Sost

anze

cer

cate

(n)

Sostanze cercate

Media SW Media GW

Acque superficiali La densità media della rete di campionamento è pari a 4,5 punti per 1.000 km2. Sensibilmente più bassa è la densità di Lazio e provincia di Bolzano; notevolmente più alta della media è la densità di Lombardia, provincia di Trento e Veneto. La frequenza media di campionamento è di 7,4 campioni per anno, con sensibili scostamenti in basso per Friuli-Venezia Giulia. Le sostanze cercate sono in media 73. Sicilia e Provincia di Bolzano cercano un numero di sostanze molto al di sopra della media.

Acque sotterranee La copertura della rete delle acque sotterranee è più ridotta, mancando i dati di 5 regioni. La densità media è di 10,9 punti per 1.000 km2, con scostamenti in basso elevati per Lazio, provincie di Bolzano e Trento; le reti più fitte sono quelle di Liguria, Lombardia e Umbria. A fronte di una media di 2,4 campioni per anno, Abruzzo, Lazio e Sicilia eseguono un numero di campionamenti al di sopra della media nazionale. Le sostanze cercate sono in media 72. Sicilia e provincia di Bolzano cercano il maggior numero di sostanze.

A partire dal 2003 c’è stato un incremento della copertura territoriale e della rappresentatività delle indagini, ma è tuttora evidente una disomogeneità dei controlli fra le regioni del nord e quelle del centro-sud, dove ancora non si hanno informazioni su vaste aree, e dove il monitoraggio è generalmente meno rappresentativo, sia in termini di rete, sia in termini di sostanze controllate.

24

Negli anni c’è stato indubbiamente un incremento della copertura territoriale e della rappresentatività

delle indagini, ma è tuttora evidente una disomogeneità dei controlli fra le regioni del nord e quelle del

centro-sud, dove ancora non si hanno informazioni su vaste aree, e, laddove il monitoraggio è

presente, è generalmente meno rappresentativo, sia in termini di rete, sia in termini di sostanze

controllate.

C’è, peraltro, la necessità di un aggiornamento complessivo dei programmi di monitoraggio, che

generalmente non tengono conto delle sostanze immesse sul mercato in anni recenti. Il confronto con

le sostanze usate attualmente in Italia dimostra che circa 100 di queste, commercializzate anche in

elevati volumi, non sono incluse nel monitoraggio; di queste 32 sono classificate pericolose e 27 in

particolare risultano pericolose per l’ambiente. In tabella 4.2 sono indicate le sostanze pericolose ai

sensi del regolamento CLP [Reg. CE 1272/2008], attualmente non cercate in Italia, che andrebbero

prese in considerazione nella programmazione dei monitoraggi. Le sostanze sono quelle che hanno già

una classificazione armonizzata a livello europeo e non esauriscono l’elenco di quelle potenzialmente

pericolose. Tali sostanze, ovviamente, vanno riferite al contesto territoriale tenendo conto dei possibili

utilizzi.

Nel complesso sono migliorate le prestazioni dei laboratori riguardo ai limiti di quantificazione, ma è

ancora necessario uno sforzo di armonizzazione, date le differenze ancora presenti, con limiti di

quantificazione in alcuni casi inadeguati, in particolare per consentire un confronto con gli SQA che

spesso sono sensibilmente più bassi.

25

Tab. 4.2 – Sostanze classificate pericolose non incluse nel monitoraggio.

CAS SOSTANZE CLASSIFICAZIONE CLP CODICI DI PERICOLO

61-82-5 Amitrole Repr. 2; STOT RE 2 *; Aquatic Chronic 2 H361d; H373; H411

1689-84-5 Bromoxinil Repr. 2; Acute Tox. 2 *; Acute Tox. 3 *; Skin Sens. 1; Aquatic Acute 1; Aquatic Chronic 1

H361d ***; H330; H301; H317; H400; H410

533-74-4 Dazomet Acute Tox. 4 *; Eye Irrit. 2; Aquatic Acute 1; Aquatic Chronic 1 H302; H319; H400; H410

13684-56-5 Desmedipham Aquatic Acute 1; Aquatic Chronic 1 H400; H410

51338-27-3 Diclofop-methyl Acute Tox. 4 *; Skin Sens. 1; Aquatic Acute 1; Aquatic Chronic 1 H302; H317; H400; H410

85-00-7 Diquat Acute Tox. 2 *; STOT RE 1; Acute Tox. 4 *; Eye Irrit. 2; STOT SE 3; Skin Irrit. 2; Skin Sens. 1; Aquatic Acute 1; Aquatic Chronic 1

H330; H372 **; H302; H319; H335; H315; H317; H400; H410

16672-87-0 Ethephon Acute Tox. 4; Acute Tox. 3; Skin Corr. 1C; Acute Tox. 4; Aquatic Chronic 2

H302; H311; H314; H332; H411

91-53-2 Etossichina Acute Tox. 4 * H302

2593-15-9 Etridiazole Carc. 2; Acute Tox. 3 *; Acute Tox. 4 *; Acute Tox. 4 *; Aquatic Acute 1; Aquatic Chronic 1

H351; H331; H312; H302; H400; H410

13684-63-4 Fenmedifam Aquatic Acute 1; Aquatic Chronic 1 H400; H410

71283-80-2 Fenoxaprop-P-etile STOT RE 2; Skin Sens. 1; Aquatic Acute 1; Aquatic Chronic 1 H373; H317; H400; H410

473798-59-3 Fenpyrazamine Aquatic Chronic 2 H411

145701-23-1 Florasulam Aquatic Acute 1; Aquatic Chronic 1 H400; H410

2699-79-8 Fluoruro di Solforile Press.Gas; Acute Tox. 3 *; STOT RE 2 *; Aquatic Acute 1 H331; H373; H400

39148-24-8 Fosetil-aluminium Eye Dam. 1 H318

20859-73-8 Fosfuro di alluminio Water-react. 1; Acute Tox. 2; Acute Tox. 3; Acute Tox. 1; Aquatic Acute 1

H260; H300; H311; H330; H400

12057-74-8 Fosfuro di magnesio Water-react. 1; Acute Tox. 2; Acute Tox. 3; Acute Tox. 1; Aquatic Acute 1

H260; H300; H311; H330; H400

8018-01-7 Mancozeb STOT SE 3; Skin Sens. 1 H335; H317

104206-82-8 Mesotrione Aquatic Acute 1; Aquatic Chronic 1 H400; H410

137-42-8 Metam-sodium Acute Tox. 4 *; Skin Corr. 1B; Skin Sens. 1; Aquatic Acute 1; Aquatic Chronic 1

H302; H314; H317; H400; H410

125116-23-6 Metconazolo Acute Tox. 4 *; Repr. 2; Aquatic Chronic 2 H302; H361d; H411

1317-39-1 Ossido di rame Acute Tox. 4 *; Aquatic Acute 1; Aquatic Chronic 1 H302; H400; H410

1344-81-6 Polisolfuro di calcio Skin Irrit. 2; Eye Irrit. 2; STOT SE 3; Aquatic Acute 1 H315; H319; H335; H400

145026-81-9 Propoxycarbazone Aquatic Acute 1; Aquatic Chronic 1 H400; H410

7720-78-7 Solfato di ferro Acute Tox. 4 *; Skin Irrit. 2; Eye Irrit. 2 H302; H315; H319

335104-84-2 Tembotrione Repr. 2; STOT RE 2; Skin Sens. 1; Aquatic Acute 1; Aquatic Chronic 1

H361d; H373; H317; H400; H410

79277-27-3 Thifensulfuron-methyl Aquatic Acute 1; Aquatic Chronic 1 H400; H410

137-26-8 Tiram Acute Tox. 4 *; Acute Tox. 4 *; STOT RE 2 *; Eye Irrit. 2; Skin Irrit. 2; Skin Sens. 1; Aquatic Acute 1; Aquatic Chronic 1

H332; H302; H373**; H319; H315; H317; H400; H410

2303-17-5 Triallate Acute Tox. 4 *; Skin Sens. 1; STOT RE 2 *; Aquatic Acute 1; Aquatic Chronic 1

H302; H317; H373; H400; H410

142469-14-5 Tritosulfuron Skin Sens. 1; Aquatic Acute 1; Aquatic Chronic 1 H317; H400; H410

137-30-4 Ziram Acute Tox. 2 *; Acute Tox. 4 *; STOT RE 2 *; STOT SE 3; Eye Dam. 1; Skin Sens. 1; Aquatic Acute 1; Aquatic Chronic 1

H330; H302; H373**; H335; H318; H317; H400; H410

7704-34-9 Zolfo Skin Irrit. 2 H315

C’è la necessità di un aggiornamento complessivo dei programmi di monitoraggio, che non tengono conto delle sostanze immesse sul mercato in anni recenti. Tra quelle attualmente commercializzate anche in elevati volumi, ce ne sono 32 classificate pericolose, di cui 27 pericolose per l’ambiente acquatico non incluse nel monitoraggio.

26

27

5. RISULTATI DELLE INDAGINI

Il monitoraggio dimostra una diffusione ampia della

contaminazione. Pesticidi sono presenti nel 63,9% dei punti di

monitoraggio delle acque superficiali e nel 31,7% di quelle

sotterranee, più che nel passato. Le frequenze sono più basse

nelle acque sotterranee, ma i pesticidi sono presenti anche nelle

falde profonde naturalmente protette da strati geologici poco

permeabili. Sono state trovate 224 sostanze diverse, un numero

sensibilmente più elevato degli anni precedenti. Indice, questo

soprattutto, di una maggiore efficacia complessiva delle

indagini. La contaminazione è più diffusa nella pianura padano-

veneta. Questo dipende largamente dal fatto che lì le indagini

sono generalmente più rappresentative. Nelle cinque regioni

dell’area, infatti, si concentra poco meno del 60% dei punti di

monitoraggio dell’intera rete nazionale.

Nel biennio in questione sono stati analizzati 29.220 campioni per un totale di 1.351.718

determinazioni analitiche, suddivisi per anno e per tipologia di acque come in tabella 5.1. Nel 2014, a

cui si farà essenzialmente riferimento nel testo, i dati riguardano 3.747 punti di campionamento,

14.718 campioni e 732.567 determinazioni analitiche.

Tab. 5.1 – Monitoraggio nazionale anni 2013 e 2014.

punti monitoraggio campioni misure

anno 2013 anno 2014 anno 2013 anno 2014 anno 2013 anno 2014

Acque superficiali 1.410 1.284 9.380 9.497 390.216 454.885

Acque sotterranee 2.518 2.463 5.122 5.221 228.935 277.682

Totale 3.928 3.747 14.502 14.718 619.151 732.567

Nelle acque superficiali sono stati trovati pesticidi in 820 punti di monitoraggio (63,9% del totale) e in

3.226 campioni (34% del totale). Nelle acque sotterranee invece sono risultati contaminati 780 punti di

monitoraggio (31,7% del totale) e 1.334 campioni (25,5% del totale).

Le sostanze cercate complessivamente nel 2014 sono 365: 354 nelle acque superficiali, 331 in quelle

sotterranee. Le sostanze trovate sono in totale 224: 205 nelle acque superficiali, 171 in quelle

sotterranee.

Gli erbicidi e alcuni loro metaboliti sono ancora la tipologia di sostanze più trovate, in particolar modo

nelle acque superficiali dove costituiscono il 55,7% delle misure positive (fig. 5.1). Rispetto agli anni

passati aumenta la presenza di fungicidi e insetticidi in modo significativo. L’incremento percentuale

dei fungicidi rispetto al 2012 è del 72% nelle acque superficiali e del 11% in quelle sotterranee, per

quanto riguarda gli insetticidi, gli incrementi relativi sono del 53% nelle acque superficiali e del 30%

in quelle sotterranee. Come già segnalato in passato, la forte presenza di erbicidi è legata sia alle

quantità utilizzate, e soprattutto alle modalità di utilizzo diretto sul suolo, spesso concomitante con le

precipitazioni meteoriche più intense di inizio primavera, che ne determinano un trasporto più rapido

28

nei corpi idrici superficiali e sotterranei. L’incremento della presenza di fungicidi e insetticidi si spiega

con l’aumentata efficacia del monitoraggio e con il numero di sostanze più alto che comprende.

Fig. 5.1 – Misure positive per categorie funzionali, anno 2014.

Nei campioni delle acque superficiali del 2014 sono state cercate in media 48 sostanze, con un

massimo di 173; nelle acque sotterranee sono state cercate in media 53 sostanze, con un massimo di

172. Frequentemente nei campioni con residui sono presenti miscele di sostanze: 4,1 in media, con un

massimo di 44 nelle acque superficiali; 4,1 in media, con un massimo di 48 sostanze nelle acque

sotterranee.

Nei grafici di figura 5.2 e 5.3 sono indicate, in percentuale sul totale dei campioni, le sostanze più

cercate nelle acque superficiali e sotterranee, nel 2013 e 2014.

Le figure 5.4 e 5.5 riportano, invece, le sostanze più rilevate nel biennio in termini di frequenza nei

campioni (% trovato/cercato).

Nel 2014 nelle acque superficiali, glifosate e il suo metabolita AMPA, la sostanza più rinvenuta, sono

cercati solo in Lombardia e Toscana, sono presenti con frequenze rispettive del 19,1% e del 41%; gli

erbicidi terbutilazina-desetil, terbutilazina e metolaclor con frequenze da circa il 12% al 15,1% dei

campioni; l’insetticida imidacloprid, il cui rilevamento è in crescita rispetto agli anni passati, è

ritrovato con una frequenza del 30,7%.

Nelle acque sotterranee l’erbicida metolaclor-esa è la sostanza più rinvenuta, 35,3% di ritrovamento,

nonostante l’esiguo livello di ricerca, solo 300 campioni totali; la seconda sostanza più rinvenuta

risulta essere il fungicida fludioxonil con il 12,5% di ritrovamenti nei campioni. L’insetticida

imidacloprid, anche per questo compartimento idrico, è tra le sostanze più ritovate con circa l’11,5%

dei campioni; superano il 9% dei ritrovamenti le sostanze: ciproconazole, tiametoxan, tetraconazolo,

oxadixil, carbendazim, terbutilazina-desetil, fluazifop e triadimenol.

Nelle tabelle 5.2 e 5.3 è riportato il quadro riassuntivo dei controlli regionali per il 2013 e il 2014

rispettivamente. Sono indicati, per acque superficiali e sotterranee, i punti di monitoraggio totali e

quelli con residui, i campioni totali e quelli con residui, le determinazioni analitiche effettuate e il

numero di sostanze cercate e trovate.

Il dettaglio dei risultati per sostanza è riportato nelle tabelle del capitolo 10. Le tabelle sono ordinate

per numero di presenze decrescente nei campioni e sono limitate alle sostanze più rinvenute nelle

acque. Per ogni sostanza è indicato:

il nome comune e il codice CAS (Chemical Abstracts Service Registry Numbers)

identificativo della sostanza;

la concentrazione limite di quantificazione (LQ). Il valore di LQ riportato in tabella è la moda

dei valori indicati dai diversi laboratori per ogni sostanza.

ALTRO

0,91%

ERB43,51%

ERB-MET12,24%

FUN

27,63% FUN-MET0,01%

INS15,53%

INS-MET

0,18%

Acque superficiali

ALTRO1,20%

ERB25,25%

ERB-MET19,74%

FUN

32,92%

FUN-MET

0,04%

INS20,03%

INS-MET

0,83%

Acque sotterranee

29

il numero di punti di campionamento e i campioni con la relativa frequenza di casi positivi;

la frequenza di campioni con concentrazione superiore a 0,1µg/L;

la concentrazione massima e i percentili di concentrazione nei campioni. I percentili sono

calcolati applicando la convenzione per cui per le misure inferiori a LQ si assume una

concentrazione pari alla metà del valore di quest’ultimo.

Le tabelle complete sono disponibili sul sito ISPRA (http://www.isprambiente.gov.it/it/temi/rischio-ed-emergenze-ambientali/rischio-sostanze-chimiche-reach-prodotti-fitosanitari/rapporto-nazionale-pesticidi-nelle-acque)

30

Fig. 5.2 – Sostanze più cercate nelle acque superficiali e nelle acque sotterranee nel 2013.

Fig. 5.3 – Sostanze più cercate nelle acque superficiali e nelle acque sotterranee nel 2014.

0% 20% 40% 60% 80% 100%

CLORPIRIFOS-METILE

DIURON

METALAXIL

OXADIAZON

MALATION

PENDIMETALIN

LINURON

ATRAZINA-DESETIL

ALACLOR

TERBUTILAZINA-DESETIL

METOLACLOR

CLORPIRIFOS

TERBUTILAZINA

SIMAZINA

ATRAZINA

ACQUE SUPERFICIALI

sostanze più cercateanno 2013

0% 20% 40% 60% 80% 100%

METALAXIL

ALDRIN

OXADIAZON

DIELDRIN

BENTAZONE

CLORPIRIFOS

PENDIMETALIN

LINURON

ALACLOR

TERBUTILAZINA-DESETIL

ATRAZINA-DESETIL

TERBUTILAZINA

SIMAZINA

ATRAZINA

METOLACLOR

ACQUE SOTTERRANEE

sostanze più cercateanno 2013

0% 20% 40% 60% 80% 100%

MCPA

BENTAZONE

MALATION

CLORPIRIFOS-METILE

OXADIAZON

LINURON

METOLACLOR

ALACLOR

ATRAZINA-DESETIL

PENDIMETALIN

TERBUTILAZINA-DESETIL

CLORPIRIFOS

TERBUTILAZINA

ATRAZINA

SIMAZINA

ACQUE SUPERFICIALI

sostanze più cercateanno 2014

0% 20% 40% 60% 80% 100%

ENDRIN

2,4-D

DIURON

DIELDRIN

BENTAZONE

CLORPIRIFOS

PENDIMETALIN

METOLACLOR

ALACLOR

TERBUTILAZINA-DESETIL

ATRAZINA-DESETIL

LINURON

TERBUTILAZINA

SIMAZINA

ATRAZINA

ACQUE SOTTERRANEE

sostanze più cercateanno 20114

Il monitoraggio è tuttora concentrato soprattutto su alcuni erbicidi e sui loro principali metaboliti. Fra le 15 sostanze più cercate ci sono 12 erbicidi e 3 insetticidi. Fra le 15 sostanze più trovate gli erbicidi sono solo 5, le altre sono insetticidi e fungicidi. È auspicabile che in sede di programmazione del monitoraggio si tenga conto delle evidenze del monitoraggio.

31

Fig. 5.4 – Sostanze più trovate nelle acque superficiali e sotterranee nel 2013.

Fig. 5.5 – Sostanze più trovate nelle acque superficiali e sotterranee nel 2014.

0% 10% 20% 30% 40% 50%

CLORIDAZON (221:2991)

BENTAZONE (338:4398)

DIMETOMORF (220:2689)

TIAMETOXAM (108:1264)

CLORANTRANILIPROLO (130:1239)

BOSCALID (267:2544)

AZOSSISTROBINA (255:2408)

TEBUCONAZOLO (136:1202)

TERBUTILAZINA-DESETIL (967:6175)

TERBUTILAZINA (1124:6863)

METOLACLOR (1092:6500)

GLIFOSATE (228:1087)

CARBENDAZIM (209:660)

IMIDACLOPRID (708:1953)

AMPA (436:1088)

ACQUE SUPERFICIALI

frequenza di rilevamento anno 2013

0% 5% 10% 15% 20%

CIPRODINIL (74:1146)

METALAXIL (166:2441)

BOSCALID (76:1071)

AZOSSISTROBINA (90:1261)

METOMIL (57:697)

ATRAZINA-DESETIL (362:3804)

TERBUTILAZINA-DESETIL (422:3803)

IMIDACLOPRID (156:1271)

TIAMETOXAM (94:757)

TRIADIMENOL (98:778)

CARBENDAZIM (105:797)

FLUDIOXONIL (72:546)

OXADIXIL (165:1205)

CIPROCONAZOLO (86:604)

FLUAZIFOP (50:341)

ACQUE SOTTERRANEE

frequenza di rilevamento anno 2013

0% 10% 20% 30% 40% 50%

METALAXIL (463:4783)

CLORANTRANILIPROLO (136:1349)

TEBUCONAZOLO (213:1830)

FLUOPICOLIDE (128:1095)

METALAXIL-M (125:1062)

TERBUTILAZINA-DESETIL (850:7020)

BOSCALID (425:3490)

DIMETOMORF (381:2963)

FLUDIOXONIL (107:774)

METOLACLOR (932:6359)

TERBUTILAZINA (1092:7216)

GLIFOSATE (223:1170)

CARBENDAZIM (256:1062)

IMIDACLOPRID (762:2484)

AMPA (455:1109)

ACQUE SUPERFICIALI

frequenza di rilevamento anno 2014

0% 10% 20% 30% 40%

METOMIL (55:756)

AZOSSISTROBINA (108:1481)

PIRIMETANIL (106:1351)

ATRAZINA-DESETIL (326:4147)

TRIADIMENOL (107:1162)

FLUAZIFOP (52:543)

TERBUTILAZINA-DESETIL (398:4132)

CARBENDAZIM (109:1129)

OXADIXIL (133:1374)

TETRACONAZOLO (74:755)

TIAMETOXAM (99:891)

IMIDACLOPRID (183:1585)

CIPROCONAZOLO (105:885)

FLUDIOXONIL (96:766)

METOLACLOR-ESA (106:300)

ACQUE SOTTERRANEE

frequenza di rilevamento anno 2014

È utile ribadire la necessità di inserire nei protocolli di monitoraggio le sostanze più rinvenute e che sono spesso responsabili del maggior numero di casi di non conformità, quali il glifosate e l’AMPA, ma anche l’imidacloprid.

32

Ta

b.

5.2

– S

inte

si r

egio

na

le d

elle

in

da

gin

i 2

013

33

Ta

b.

5.3

– S

inte

si r

egio

na

le d

elle

in

da

gin

i 2

014

34

35

6. LIVELLI DI CONTAMINAZIONE

La presenza di pesticidi nelle acque pone la questione delle

possibili ripercussioni negative sull’uomo e sull’ambiente. Il

confronto delle concentrazioni misurate con i limiti stabiliti

dalle norme ci dà indicazioni sulla possibilità di effetti avversi. Il

21,3% dei punti delle acque superficiali ha concentrazioni

superiori al limite. Nelle acque sotterranee la percentuale di

superamenti è 6,9%. La rete di monitoraggio da cui provengono

i dati è finalizzata alla salvaguardia dell’ambiente e non al

controllo delle acque potabili, ma, queste ultime, spesso sono

prelevate dagli stessi corpi idrici. In caso di contaminazione,

pertanto, si rende necessario operare interventi di depurazione. Le concentrazioni misurate nelle acque sono state confrontate con i limiti di legge, ne risultano diversi livelli di contaminazione.

Una norma che stabilisce un limite di riferimento per la concentrazione dei pesticidi è quella per le acque potabili. In questo caso esiste un limite unico1 per tutte le sostanze e i relativi metaboliti, e che non deriva da valutazioni tossicologiche ed esprime la posizione assunta dall’Unione Europea fin dagli anni 80, volutamente cautelativa in considerazione delle incertezze nella previsione degli effetti di queste sostanze. Il monitoraggio è finalizzato al controllo della qualità delle acque da un punto di vista della protezione dell’ambiente, e non a rendicontare sullo stato di qualità delle acque destinate al consumo umano. I limiti stabiliti per le acque potabili, tuttavia, è opportuno ricordarlo, sono anche limiti autorizzativi per l’immissione in commercio dei prodotti fitosanitari, che nelle prove in campo e nelle valutazioni modellistiche non devono lasciare residui in acqua superiori a questi livelli, secondo quanto stabilito nei principi uniformi per la valutazione dei prodotti fitosanitari del regolamento 1107/2009/CE. D’altra parte, spesso, le acque per il consumo umano sono prelevate dagli stessi corpi idrici controllati nel monitoraggio. È necessario perciò tenere presente che la DQA richiede che gli Stati membri provvedano “alla necessaria protezione dei corpi idrici individuati al fine di impedire il peggioramento della loro qualità per ridurre il livello della depurazione necessaria alla produzione di acqua potabile.” A livello nazionale, nelle acque superficiali nel 2014, su un totale di 1.284 punti di monitoraggio analizzati, 821 (63,9%) sono contaminati da pesticidi, 529 dei quali (41,2%) con concentrazioni superiori ai limiti dell’acqua potabile. Nelle acque sotterranee nell’anno 2014, su un totale di 2463 punti di monitoraggio, 780 (31,7%) sono contaminati, 221 dei quali (9,0%) sopra ai limiti dell’acqua potabile.

Metodologia utilizzata

I livelli di contaminazione sono riferiti ai limiti ambientali definiti in anni recenti sia per le acque superficiali sia per quelle sotterranee, limiti che indicheremo sinteticamente come standard di qualità ambientale (SQA). Per standard di qualità ambientale, come specificato nella DQA, si intende “la concentrazione di un particolare inquinante o gruppo di inquinanti nelle acque, nei sedimenti e nel biota che non deve essere superata, per tutelare la salute umana e l'ambiente”. L’individuazione di standard di qualità ambientale si basa sulla conoscenza dei livelli di tossicità di tipo acuto e cronico

1 I limiti sono 0,1 µg/l per la singola sostanza e 0,5 µg/l per i pesticidi totali. Tali valori, è opportuno ricordarlo, sono anche

limiti autorizzativi per i prodotti fitosanitari, che nelle prove in campo e nelle valutazioni modellistiche non devono lasciare

residui in acqua superiori a questi livelli, secondo quanto stabilito nei principi uniformi per la valutazione e l’autorizzazione

dei prodotti fitosanitari di cui all’articolo 29, paragrafo 6, del regolamento 1107/2009/CE.

36

per le specie rappresentative dei tre livelli trofici dell’ambiente acquatico2. Nell’ambito della strategia per l’attuazione della DQA, è stata prodotta una guida tecnica per la definizione degli SQA [Technical Report 2011/055].

Per le acque superficiali, la direttiva 2008/105/CE stabilisce gli standard di qualità ambientale per 33

sostanze prioritarie (tra cui alcuni pesticidi). I limiti di concentrazione sono espressi come valore

medio annuo (SQA-MA) e come concentrazione massima ammissibile (SQA-CMA), inoltre sono

differenziati per le acque superficiali interne e per le altre acque di superficie. Nel 2013 sono state

individuate nuove sostanze prioritarie e definiti i relativi SQA e, sulla base delle nuove acquisizioni

scientifiche, sono stati rivisti gli SQA di alcune sostanze già in elenco, inoltre sono stati fissati SQA

per il biota [Dir. 2013/39/UE]. Gli SQA rivisti sono applicati a partire dal 2015, mentre i nuovi

entreranno in vigore nel 2018. Il raggiungimento di un buono stato chimico delle acque superficiali,

per cui le concentrazioni degli inquinanti non dovranno superare gli SQA, era fissato alla fine del 2015

per le sostanze già in elenco, mentre è previsto nel 2021 per le sostanze con SQA rivisti e nel 2027 per

le nuove sostanze identificate.

A livello nazionale, il Decreto 14 aprile 2009, n. 56 [DM 56/2009], sui criteri tecnici per il

monitoraggio, nella tabella 1/A riprende gli standard di qualità ambientale per le sostanze dell’elenco

di priorità della direttiva 2008/105/CE, e nella tabella 1/B stabilisce standard di qualità ambientale per

alcune sostanze non appartenenti all’elenco di priorità, tra cui diversi pesticidi. In quest’ultimo caso gli

standard sono espressi solo come concentrazioni medie annue. Per tutti i singoli pesticidi (inclusi i metaboliti) non specificati in tabella 1/B si applica il limite di 0,1 μg/l e per la somma dei pesticidi il

limite di 1 μg/l (fatta eccezione per le risorse idriche destinate ad uso potabile per le quali il limite è

0,5 μg/l).

La direttiva 2006/118/CE [Dir. 2006/118/CE], relativa alla protezione delle acque sotterranee,

stabilisce norme di qualità ambientale, definite come la concentrazione di un determinato inquinante,

gruppo di inquinanti o indicatore di inquinamento nelle acque sotterranee che non dovrebbe essere

superata al fine di proteggere la salute umana e l'ambiente. In particolare per i pesticidi e i relativi prodotti di degradazione i limiti sono uguali a quelli per l’acqua potabile, pari a 0,1 μg/l e 0,5 μg/l,

rispettivamente per la singola sostanza e per la somma delle sostanze. Lo stato di qualità delle acque

sotterranee viene stabilito confrontando le concentrazioni medie annue con i suddetti limiti.

Nel confronto con gli SQA si è tenuto conto di quanto previsto nella direttiva 2009/90/CE [Dir.

2009/90/CE], che detta le specifiche tecniche per l’analisi chimica e il monitoraggio dello stato

chimico delle acque, fissa criteri minimi di efficienza per i metodi di analisi e le regole per

comprovare la qualità dei risultati delle analisi. In particolare i criteri minimi di efficienza per i metodi

di analisi prevedono un’incertezza di misura pari o inferiore al 50% dello SQA pertinente e un limite

di quantificazione (LQ) pari o inferiore al 30% dello SQA. La Direttiva definisce anche le modalità

per il calcolo delle concentrazioni medie ai fini del confronto con i limiti, in particolare:

per le misure al di sotto del LQ si assume un valore della concentrazione pari al 50% del LQ se il 90% dei risultati analitici sono inferiori al LQ non si calcola la media e il risultato è

riportato come minore del LQ.

Come già fatto nelle precedenti edizioni del rapporto, il colore rosso indica i punti di monitoraggio con

un livello di contaminazione superiore agli SQA, il blu quelli con un risultato entro i limiti, il grigio

quelli dove il risultato non è quantificabile. Un risultato è non quantificabile quando non ci sono

misure analitiche superiori al limite di quantificazione. È necessario tenere presente che l’assenza di

residui può dipendere anche dal fatto che gli LQ sono inadeguati, sia dal numero delle sostanze

indagate, in certi casi limitato e non rappresentativo degli usi sul territorio. In tabella sono riportati

anche il valore minimo e quello massimo degli LQ dichiarati dalle regioni. In molti casi gli LQ sono

inadeguati al confronto con i limiti di qualità, in quanto superiori allo stesso limite, nel qual caso non

si può esprimere alcun giudizio sui livelli di contaminazione. È necessario precisare che il livello di

2 alghe e/o macrofite, dafnia od organismi rappresentativi delle acque saline, pesci.

37

contaminazione può essere solo riferito ai singoli punti di monitoraggio e, sulla base delle

informazioni disponibili, non si può derivare una classificazione di qualità per i corpi idrici.

Quest’ultimo compito, d’altra parte, va oltre lo scopo del presente rapporto e viene svolto dalle

strutture regionali competenti.

38

6.1 Livelli di contaminazione complessivi

Nella tabella 6.1 sono riportati i livelli di contaminazione. La ripartizione percentuale nazionale dei

punti di monitoraggio nelle tre categorie definite è riportata in figura 6.1.

A livello nazionale, nel 2014 su 1.284 punti di monitoraggio delle acque superficiali, 274 (21,3%)

hanno livelli di concentrazione superiore agli SQA. La Lombardia, con il 55,4% dei punti che

superano gli SQA, ha il livello più elevato di non conformità. Va detto che le sostanze che

determinano il maggior numero di casi di superamento dei limiti sono glifosate e il metabolita AMPA,

che sono cercati esclusivamente nella Regione e, solo dal 2014, nella Toscana; essendo l’erbicida

largamente impiegato, è probabile che il suo inserimento nei programmi di monitoraggio possa

determinare un sensibile aumento dei casi di non conformità nelle regioni dove ora non viene cercato.

La percentuale dei punti con livelli di contaminazione superiori ai limiti è elevata in Lazio (40,0% dei

casi, sebbene ci riferiamo a un numero di siti monitorati esiguo), Sicilia (25,6% dei casi), Veneto

(21,3% dei casi). Nell’anno 2013 su 1.410 punti di monitoraggio delle acque superficiali, 281 (19,9%)

superano gli SQA. Anche per quest’anno la Lombardia ha il livello più elevato di non conformità con

il 51,3% dei punti, seguono il Lazio (40,0%), la Provincia Autonoma di Trento (23,3%) e l’Emilia

Romagna (19,2).

Nelle acque sotterranee, nel 2014 su 2463 punti, 170 (6,9%) hanno una contaminazione superiore agli

SQA. La Sicilia con il 22,3% dei punti di monitoraggio sopra i limiti è la Regione con la più elevata

frequenza di casi di non conformità. Il monitoraggio della Regione, d’altra parte, riguarda

essenzialmente la provincia di Ragusa, dove esiste una rete capillare e il monitoraggio copre uno

spettro di sostanze molto ampio. Seguono la Lombardia con 13,2%, il Friuli-Venezia Giulia con il

9,5%, l’Abruzzo con l’8,4% dei punti di monitoraggio sopra i limiti.

Nell’anno 2013 su 2518 punti di monitoraggio delle acque sotterranee, 176 (7,0%) superano gli SQA.

Anche per quest’anno la Sicilia ha il livello più elevato di non conformità con il 17,3% dei punti,

seguono l’Abruzzo (14,9%), il Piemonte (10,6%) e la Lombardia (10,0).

La contaminazione da pesticidi, come già ampiamente segnalato negli anni precedenti, è più diffusa

nelle aree della pianura padano-veneta. Tale stato è legato ovviamente alle caratteristiche idrologiche

del territorio in questione e al suo intenso utilizzo agricolo, ma dipende anche dal fatto non secondario

che le indagini sono più complete e rappresentative nelle regioni del nord. D’altra parte, l’aumentata

copertura territoriale e la migliore efficacia del monitoraggio, sta portando alla luce una

contaminazione significativa anche al centro-sud.

39

Tab. 6.1 - Livelli di contaminazione.

ANNO 2013

Sost

anze

ce

rcat

e LQ (µg/L) ACQUE SUPERFICIALI ACQUE SOTTERRANEE

PUNTI MONITORAGGIO PUNTI MONITORAGGIO

Min Max

> SQ

A

< SQ

A

< LO

Q

Tota

li

> SQ

A

< SQ

A

< LO

Q

Tota

li

Abruzzo 57 0,0005 2 5 12 71 88 11 9 54 74

Basilicata 60 0,003 0,05 0 0 26 26

Calabria

Campania 58 0,001 0,1 0 10 66 76

Emilia-Romagna 108 0,01 0,05 29 77 45 151 13 45 199 257

Friuli-Venezia Giulia 18 0,01 0,025 9 62 62 133

Lazio 43 0,005 0,5 2 1 2 5 0 0 16 16

Liguria 46 0,0005 0,5 0 0 8 8 12 2 181 195

Lombardia 54 0,01 1 157 50 99 306 47 189 233 469

Marche 40 0,003 0,5 0 15 44 59 0 2 44 46

Molise

Piemonte 60 0,002 0,02 15 81 20 116 41 147 198 386

Puglia 28 0,05 0,1 0 0 58 58

Sardegna 64 0,001 4 0 2 82 84 1 6 72 79

Sicilia 160 0,0005 10 6 19 20 45 34 72 90 196

Toscana 101 0,0005 0,2 19 50 41 110 4 93 192 289

Umbria 100 0,01 0,05 0 12 6 18 0 0 100 100

Valle D'Aosta 85 0,01 0,025 0 0 17 17 0 0 15 15

Veneto 114 0,0002 0,5 37 87 70 194 4 68 163 235

Provincia di Bolzano 209 0,001 0,5 1 2 3 6 0 2 13 15

Provincia di Trento 86 0,03 0,05 10 4 29 43 0 0 13 13

ITALIA 356 0,0002 10 281 422 707 1410 176 697 1645 2518

ANNO 2014

Sost

anze

ce

rcat

e

LQ (µg/L) ACQUE SUPERFICIALI ACQUE SOTTERRANEE

PUNTI MONITORAGGIO PUNTI MONITORAGGIO

Min Max

> SQ

A

< SQ

A

< LO

Q

Tota

li

> SQ

A

< SQ

A

< LO

Q

Tota

li

Abruzzo 56 0,0005 2 0 2 63 65 8 14 73 95

Basilicata 34 0,003 0,01 0 0 15 15

Calabria

Campania

Emilia-Romagna 100 0,01 0,05 17 102 35 154 11 40 177 228

Friuli-Venezia Giulia 53 0,01 0,05 0 7 8 15 13 81 43 137

Lazio 59 0,005 0,1 2 2 1 5 1 7 13 21

Liguria 56 0,0001 2 0 0 13 13 0 0 209 209

Lombardia 102 0,005 1 168 63 72 303 69 146 306 521

Marche 25 0,003 0,5 1 12 17 30 1 0 45 46

Molise

Piemonte 45 0,002 0,02 10 61 72 143 15 79 239 333

Puglia 28 0,0005 10 1 0 57 58

Sardegna 68 0,001 1 0 6 61 67 2 8 71 81

Sicilia 185 0,0005 0,25 11 18 14 43 41 100 43 184

Toscana 82 0,001 0,027 14 70 23 107 2 66 110 178

Umbria 101 0,005 0,05 0 17 3 20 4 3 144 151

Valle D'Aosta 84 0,01 0,02 0 0 15 15 0 0 19 19

Veneto 102 0,003 0,5 37 70 48 155 3 66 163 232

Provincia di Bolzano 167 0,0025 0,5 0 1 5 6 0 0 15 15

Provincia di Trento 102 0,03 0,05 13 9 48 70 0 0 13 13

ITALIA 365 0,0001 10 274 440 570 1284 170 610 1683 2463

40

Fig. 6.1 - Livelli di contaminazione, ripartizione percentuale dei punti di monitoraggio.

68,3%

44,4%

65,3%

50,1%

24,8%

34,3%

27,7%

29,9%

6,9%

21,3%

7,0%

19,9%

Acque sotterranee

Acque superficiali

Acque sotterranee

Acque superficiali2

01

42

01

3

Punti di monitoraggio

Non quantificabile Entro i limiti Sopra i limiti

Il livello di qualità delle acque è valutato sulla base del confronto con i limiti ambientali normativi. Un risultato è non quantificabile quando la concentrazione è inferiore al limite di quantificazione. Il Limite di Quantificazione (LQ) è la concentrazione a partire dalla quale si può indicare con certezza la concentrazione di una sostanza. Il limite dipende dalle prestazioni del laboratorio analitico e può variare da sostanza e sostanza. Si deve tenere conto, pertanto, che le misure di concentrazioni riportate nel documento provengono da laboratori diversi che spesso operano con differenti LQ.

41

Fig. 6.2a – Livelli di contaminazione delle acque superficiali, anno 2014.

42

Fig. 6.2b – Livelli di contaminazione delle acque sotterranee, anno 2014.

43

Tab. 6.2 - Sostanze rilevate sopra gli SQA, anno 2014.

ACQUE SUPERFICIALI ACQUE SOTTERRANEE

SOSTANZE

Pu

nti

mo

nit

ora

ggio

> SQ

A

% >

SQ

A

SOSTANZE

Pu

nti

mo

nit

ora

ggio

> SQ

A

% >

SQ

A

AMPA 289 151 52,2 BENTAZONE 1685 27 1,6

GLIFOSATE 302 76 25,2 IMIDACLOPRID 796 20 2,5

METOLACLOR 849 51 6,0 METALAXIL 1171 20 1,7

QUINCLORAC 92 19 20,7 METOLACLOR 1892 14 0,7

ESACLOROCICLOESANO 285 11 3,9 TRIADIMENOL 392 12 3,1

OXADIAZON 820 11 1,3 OXADIXIL 457 12 2,6

CLORPIRIFOS 1022 9 0,9 2,6-DICLOROBENZAMMIDE 805 11 1,4

TRICICLAZOLO 31 8 25,8 TERBUTILAZINA-DESETIL 2030 11 0,5

IMIDACLOPRID 357 7 2,0 DICAMBA 770 9 1,2

DIMETOMORF 443 6 1,4 ATRAZINA DESETIL 2050 8 0,4

TERBUTILAZINA E METABOLITA 1016 6 0,6 TERBUTILAZINA 2063 8 0,4

ENDOSULFAN, beta 249 5 2,0 OXADIAZON 1075 6 0,6

AZOSSISTROBINA 460 4 0,9 AZOSSISTROBINA 694 5 0,7

BOSCALID 473 4 0,8 METOLACLOR-ESA 152 4 2,6

PENDIMETALIN 949 4 0,4 AMPA 177 4 2,3

FLUAZINAM 69 3 4,3 1,2-DICLOROETANO 948 4 0,4

CLORIDAZON 506 3 0,6 1,3-DICLOROPROPENE 114 3 2,6

DICLORVOS 241 2 0,8 QUINCLORAC 195 3 1,5

METAMITRON 461 2 0,4 CIPROCONAZOLO 342 3 0,9

METALAXIL 587 2 0,3 CARBENDAZIM 486 3 0,6

DIURON 773 2 0,3 ACETOCLOR 523 3 0,6

BENTAZONE 791 2 0,3 TEBUCONAZOLO 540 3 0,6

GLUFOSINATE-AMMONIO 9 1 11,1 BROMACILE 579 3 0,5

METRAFENONE 74 1 1,4 PIRIMETANIL 628 3 0,5

MEVINFOS 101 1 1,0 ATRAZINA DESISOPROPIL 1181 3 0,3

PROPAMOCARB 134 1 0,7 FOSTIAZATE 108 2 1,9

CARBENDAZIM 150 1 0,7 TEFLUBENZURON 126 2 1,6

DIMETENAMID-P 154 1 0,6 CADUSAFOS 165 2 1,2

TIAMETOXAM 180 1 0,6 OXAMIL 180 2 1,1

ACLONIFEN 259 1 0,4 PROPARGITE 180 2 1,1

ENDOSULFAN, alfa 264 1 0,4 GLIFOSATE 185 2 1,1

2,6-DICLOROBENZAMMIDE 293 1 0,3 1,1-DICLOROETANO 201 2 1,0

DICAMBA 371 1 0,3 TIAMETOXAM 392 2 0,5

FENHEXAMID 377 1 0,3 DIMETOMORF 818 2 0,2

PROPIZAMIDE 528 1 0,2 CLORPIRIFOS 1634 2 0,1

METRIBUZIN 654 1 0,2 ATRAZINA 2068 2 0,1

LINURON 2099 2 0,1

TRICICLAZOLO 76 1 1,3

2-IDROSSIATRAZINA 80 1 1,3

FURALAXIL 165 1 0,6

FENAMIFOS 172 1 0,6

EXITIAZOX 180 1 0,6

PETOXAMIDE 227 1 0,4

PROPAMOCARB 342 1 0,3

ETOPROFOS 416 1 0,2

FORATE 461 1 0,2

TOLCLOFOS-METILE 493 1 0,2

METAMITRON 521 1 0,2

PIRACLOSTROBIN 540 1 0,2

TERBUTRYN 564 1 0,2

CIPRODINIL 619 1 0,2

BOSCALID 689 1 0,1

CARBOFURAN 819 1 0,1

IPRODIONE 888 1 0,1

CLORPIRIFOS-METILE 1100 1 0,1

MOLINATE 1203 1 0,1

MCPA 1288 1 0,1

ALACLOR 1952 1 0,1

44

Nella figura 6.3 sono riportate le sostanze più frequentemente rinvenute sopra agli SQA; in parentesi è

indicato il rapporto fra i superamenti e i punti monitorati.

Nelle acque superficiali il maggior numero di superamenti è dato dal glifosate e il suo metabolita

AMPA, superiori agli SQA rispettivamente nel 25,2% e nel 52,2% dei siti monitorati. Da segnalare

per frequenza del fungicida triciclazolo, sopra i limiti nel 25,8% dei siti, sebbene riferito a un numero

di siti limitato, e dell’erbicida quinclorac superiore ai limiti nel 20,7% dei casi.

Nelle acque sotterranee il numero più elevato di casi di non conformità è dato da bentazone,

imidacloprid, metalaxil, metolaclor, triadimenol, oxadixil, 2,6-diclorobenzammide, terbutilazina-

desetil. In termini di frequenza da segnalare i fungicidi triadimenol e oxadixil superiori ai limiti

rispettivamente nel 3,1% e nel 2,6% dei punti dove sono stati monitorati, l’insetticida imidacloprid nel

2,5% dei casi, e due metaboliti di erbicidi, metolaclor-esa e AMPA superiori ai limiti nel 2,6% e nel

2,3% dei casi.

Fig. 6.3 – Sostanze più frequentemente rilevate sopra agli SQA, anno 2014.

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60%

PENDIMETALIN (4:949)

TERBUTILAZINA+metabolita (6:1016)

CLORIDAZON (3:506)

BOSCALID (4:473)

AZOSSISTROBINA (4:460)

CLORPIRIFOS (9:1022)

OXADIAZON (11:820)

DIMETOMORF (6:443)

IMIDACLOPRID (7:357)

ENDOSULFAN, beta (5:249)

ESACLOROCICLOESANO (11:285)

FLUAZINAM (3:69)

METOLACLOR (51:849)

QUINCLORAC (19:92)

GLIFOSATE (76:302)

TRICICLAZOLO (8:31)

AMPA (151:289)

Superamento SQA - acque superficiali

% punti di monitoraggio

0% 1% 2% 3% 4% 5%

TERBUTILAZINA (8:2063)

ATRAZINA-DESETIL (8:2050)

1,2-DICLOROETANO (4:948)

TERBUTILAZINA-DESETIL (11:2030)

OXADIAZON (6:1075)

AZOSSISTROBINA (5:694)

METOLACLOR (14:1892)

DICAMBA (9:770)

2,6-DICLOROBENZAMMIDE (11:805)

BENTAZONE (27:1685)

METALAXIL (20:1171)

AMPA (4:177)

IMIDACLOPRID (20:796)

OXADIXIL (12:457)

METOLACLOR-ESA (4:152)

TRIADIMENOL (12:392)

Superamento SQA - acque sotterranee

% punti di monitoraggio

45

6.2 Le sostanze prioritarie della DQA

La DQA prevede l’individuazione di “sostanze prioritarie” che presentano un rischio significativo per

o attraverso l'ambiente acquatico, compresi i rischi per le acque utilizzate per il consumo umano. Le

“sostanze pericolose prioritarie” sono un sottoinsieme delle prime identificate come sostanze tossiche,

persistenti e bio-accumulabili e altre sostanze o gruppi di sostanze che danno adito a preoccupazioni

analoghe.

Secondo quanto previsto dalla Direttiva, devono essere attuate le misure necessarie per ridurre

progressivamente l'inquinamento causato dalle sostanze prioritarie ed eliminare gradualmente le

emissioni, gli scarichi e le perdite di quelle individuate come pericolose prioritarie. Ai fini della

verifica del raggiungimento dello stato chimico buono delle acque superficiali per queste sostanze,

come già detto, sono stati istituiti specifici SQA. Tra queste sostanze ci sono un certo numero di

pesticidi, alcuni di questi sono compresi nell’elenco delle sostanze prioritarie.

Nella tabella 6.3 sono sintetizzati i risultati del monitoraggio in termini di frequenze di rilevamento e

livelli di contaminazione per i pesticidi compresi nell’elenco delle sostanze prioritarie. Per tutte le

sostanze la ricerca interessa la gran parte dei punti analizzati delle acque superficiali e delle acque

sotterranee. Alcune di queste sostanze sono fuori commercio da lungo tempo: il DDT fin dagli anni

’70, mentre gli antiparassitari del ciclodiene dagli anni ’90. In questi casi i dati evidenziano l’assenza o

la presenza sporadica sia nelle acque superficiali, sia in quelle sotterranee; nessuna di queste sostanze

ha determinato il superamento degli SQA. Si segnala il superamento degli SQA per aclonifen, alaclor,

atrazina, clorpirifos, diclorvos, diuron, esclorocicloesano e terbutrina.

In tabella sono indicate anche le sostanze prioritarie individuate nel 2013 dalla Direttiva 2013/39/UE.

Per queste sostanze, in accordo con la norma che prevede l’entrata in vigore degli SQA nei prossimi

anni, i livelli di concentrazione sono stati confrontati con i limiti generici previsti dalla normativa

nazionale, il D.Lgs. 152/2006. Una sostanza, il bifenox, non è stata cercata in entrambi i comparti

acquatici; cibutrina e dicofol non sono state cercate nelle acque sotterranee.

Al fine di garantire un elevato livello di protezione delle acque, la Direttiva 2013/39/ UE prevede un

aggiornamento periodico delle sostanze prioritarie che tenga conto di nuovi dati tecnico scientifici e di

nuove informazioni disponibili sul possibile rischio per il compartimento acquatico. In questo contesto

la Commissione istituisce un elenco di controllo comprendente inquinanti emergenti e altre sostanze

per i quali i dati disponibili sono ad oggi insufficienti o di scarsa qualità per una valutazione del

rischio. Per queste sostanze dovranno essere raccolti dati di monitoraggio ambientale in grado di

fornire informazioni esaustive, al fine di una loro eventuale inclusione nell’elenco delle sostanze

prioritarie. Un primo elenco limitato di sostanze, comprendente 8 pesticidi, è stato istituito nel 2015

[Decis. 2015/495/UE], per il quale gli Stati Membri sono tenuti a eseguire il monitoraggio,

successivamente potranno essere fissati degli SQA.

46

Tab. 6.3 – Le sostanze prioritarie della DQA.

CAS SOSTANZA

Pe

rico

lose

pri

ori

tari

e

ACQUE SUPERFICIALI ACQUE SOTTERRANEE

pu

nti

mo

nit

ora

ggio

pre

sen

ze

pre

sen

ze (

%)

> SQ

A

% >

SQ

A

pu

nti

mo

nit

ora

ggio

pre

sen

ze

pre

sen

ze (

%)

> SQ

A

% >

SQ

A

15972-60-8 ALACLOR 926 25 2,7 0 0,0 1952 18 0,9 1 0,1

1912-24-9 ATRAZINA 1065 44 4,1 0 0,0 2068 116 5,6 2 0,1

Antiparassitari del ciclodiene2 536 3 0,6 0 0,0

309-00-2 ALDRIN 817 0 0,0 0 0,0

60-57-1 DIELDRIN 1326 1 0,1 0 0,0

72-20-8 ENDRIN 1288 1 0,1 0 0,0

465-73-6 ISODRIN 1018 0 0,0 0 0,0

470-90-6 CLORFENVINFOS 526 1 0,2 0 0,0 708 0 0,0 0 0,0

2921-88-2 CLORPIRIFOS 1022 44 4,3 9 0,9 1634 25 1,5 2 0,1

330-54-1 DIURON 773 140 18,1 2 0,3 1553 40 2,6 0 0,0

DDT totale1 529 5 0,9 0 0,0

50-29-3 DDT, pp 523 4 0,8 0 0,0 878 0 0,0 0 0,0

789-02-6 DDT, op 598 0 0,0 0 0,0

72-54-8 DDD, pp 791 1 0,1 0 0,0

72-55-9 DDE, pp 622 0 0,0 0 0,0

115-29-7 ENDOSULFAN X 399 0 0,0 0 0,0 358 0 0,0 0 0,0

118-74-1 ESACLOROBENZENE X 242 0 0,0 0 0,0 578 1 0,2 0 0,0

608-73-1 ESACLOROCICLOESANO X 285 15 5,3 11 3,9 36 0 0,0 0 0,0

34123-59-6 ISOPROTURON 572 18 3,1 0 0,0 1026 8 0,8 0 0,0

608-93-5 PENTACLOROBENZENE X 122 1 0,8 0 0,0 842 2 0,2 0 0,0

87-86-5 PENTACLOROFENOLO 98 1 1,0 0 0,0 15 0 0,0 0 0,0

122-34-9 SIMAZINA 1069 47 4,4 0 0,0 2068 45 2,2 0 0,0

1582-09-8 TRIFLURALIN X 639 7 1,1 0 0,0 824 0 0,0 0 0,0

74070-46-5 ACLONIFEN* 259 1 0,4 1 0,4 242 0 0,0 0 0,0

42576-02-3 BIFENOX*

124495-18-7 CHINOSSIFEN* X 155 13 8,4 0 0,0 140 7 5,0 0 0,0

28159-98-0 CIBUTRINA* 48 0 0,0 0 0,0

52315-07-8 CIPERMETRINA* 26 0 0,0 0 0,0 185 0 0,0 0 0,0

62-73-7 DICLORVOS* 241 5 2,1 2 0,8 494 0 0,0 0 0,0

115-32-2 DICOFOL* X 63 0 0,0 0 0,0

76-44-8 EPTACLORO* X 408 0 0,0 0 0,0 646 0 0,0 0 0,0

1024-57-3 EPTACLORO-EPOSSIDO* X 262 6 2,3 0 0,0 387 1 0,3 0 0,0

886-50-0 TERBUTRINA* 319 34 10,7 0 0,0 564 7 1,2 1 0,2

*) sostanze prioritarie individuate dalla Dir. 2013/39/UE. 1) comprende la somma degli isomeri: DDTpp, DDTop, DDDpp, DDEpp 2) comprende la somma degli isomeri:aldrin, diedri, entri, isodrin.

Il raggiungimento di un buono stato chimico delle acque superficiali, per cui le

concentrazioni degli inquinanti non dovranno superare gli SQA, è fissato alla fine del 2015

per le sostanze già in elenco. Nelle acque superficiali aclonifen, clorpirifos, diclorvos,

diuron e esaclorocicloesano, questa ultima identificata anche come pericolosa prioritaria,

superano i rispettivi livelli di concentrazione. Nelle acque sotterranee sono quattro le

sostanze le cui concentrazioni sono superiori agli SQA: alaclor, atrazina, clorpirifos e

terbutrina.

47

6.3 La contaminazione delle acque sotterranee

La presenza di pesticidi nelle acque sotterranee è determinata dalle proprietà fisico-chimiche delle

sostanze, dall'assetto geologico/geomorfologico/idrogeologico del territorio, dalle precipitazioni, ma

anche dalle modalità del rilascio, che può essere di tipo diffuso o puntiforme, dai processi di

degradazione che subiscono le sostanze. Tale presenza, inoltre, è influenzata dagli stessi percorsi delle

acque sotterrane e dalle interazioni dei vari acquiferi tra loro, per cui la contaminazione può anche

verificarsi in aree molto distanti da quelle in cui le sostanze sono state rilasciate nell’ambiente.

Come nei precedenti rapporti, è stata fatta una valutazione separata della contaminazione delle acque

sotterranee, distinguendo le varie tipologie di falda, in base alle informazioni disponibili. Sono state

considerate separatamente le falde freatiche, quelle confinate o semiconfinate e gli acquiferi carsici.

Nel 2014, la valutazione ha riguardando complessivamente 1.924 siti su un totale di 2.463 siti delle

acque sotterranee, distirbuiti su 13 regioni / province autonome. Di questi, 652 sono riferiti a falde

confinate o semiconfinate (Tab. 6.4). La contaminazione è di poco più diffusa nelle falde freatiche

(33,6%, con il 7,8% dei casi sopra i limiti) rispetto alle falde confinate o semiconfinate, dove interessa

il 30,8% (nel 4,4% dei casi sopra i limiti). L’informazione sugli acquiferi carsici riguarda 6 regioni /

province autonome, con evidenze della contaminazione in 3 regioni, ma senza superamento degli

SQA.

Nelle falde profonde sono state trovate principalmente, anche oltre i limiti, bentazone, imidacloprid,

2,6-diclorobenzammide, triazine e i principali metaboliti, bromacile, metolaclor, oxadiazon. La figura

6.4 riporta le mappe del monitoraggio di falde freatiche e falde confinate, con i relativi livelli di

contaminazione.

Tab. 6.4 – Frequenze di rilevamento in falda su base regionale.

Acque sotterranee

2014

FALDE FREATICHE FALDE CONFINATE ACQUIFERI CARSICI

pu

nti

m

on

ito

ragg

io

% p

rese

nze

% >

SQ

A

pu

nti

m

on

ito

ragg

io

% p

rese

nze

% >

SQ

A

pu

nti

mo

nit

ora

ggio

% p

rese

nze

% >

SQ

A

Abruzzo 68 26.,5 11,8 2 0,0 0,0

Emilia-Romagna 108 34,2 8,3 94 11,7 2,1 7 0,0 0,0

Friuli-Venezia Giulia 82 82,9 14,6 47 44,7 0,0 3 66,6 0,0

Liguria 14 0,0 0,0

Lombardia 260 48,5 16,9 241 34,4 9,1

Piemonte 279 29,0 5,0 54 24,0 1,9

Sardegna 46 13,0 2,2 8 25,0 12,5 11 9,1 0,0

Toscana 3 0,0 0,0 170 38,8 1,2

Umbria 150 4,7 2,7 1 0,0 0,0

Valle d'Aosta 18 0,0 0,0

Veneto 173 36,4 1,2 31 16,1 3,2 27 3,7 0,0

Provincia di Bolzano 13 0,0 0,0 1 0,0 0,0 1 0,0 0,0

Provincia di Trento 9 0,0 0,0 3 0,0 0,0

Totale 1209 33,6 7,8 652 30,8 4,4 63 6,3 0,0

48

Fig. 6.4 – Contaminazione delle acque sotterranee, 2014.

Dall’analisi dei dati è risultato che la contaminazione è di poco più diffusa nelle falde freatiche

(33,6%, con il 7,8% dei casi sopra i limiti) rispetto a quella presente nelle falde confinate o

semiconfinate, dove interessa il 30,8% (nel 4,4% dei casi sopra i limiti).

Nelle acque sotterranee profonde, in particolare, sono state trovate: bentazone, imidacloprid, 2,6-

diclorobenzammide, triazine e i principali metaboliti, bromacile, metolaclor, oxadiazon.

49

7. PROBLEMATICHE EMERSE

Per alcune sostanze, più di altre, la contaminazione per

frequenza, diffusione territoriale e superamento dei limiti di

legge, costituisce un vero e proprio problema, in alcuni casi di

dimensione nazionale. Tali evidenze indicano la necessità di

un’analisi critica delle attuali procedure di autorizzazione delle

sostanze, e richiedono che una corretta valutazione del rischio

dovrebbe considerare in modo retrospettivo anche i dati di

monitoraggio ambientale. Nel capitolo vengono approfonditi alcuni aspetti riguardanti le sostanze più frequentemente rilevate nelle acque per le quali è stato riscontrato un maggior numero di superamenti dei limiti di contaminazione previsti dalla norma. Per ciascuna sostanza sono descritti la funzione agronomica, la modalità di azione, la pericolosità per gli organismi non bersaglio sulla base della classificazione armonizzata ai sensi del Regolamento CLP e degli studi disponibili. Si dà conto, inoltre, della situazione regolamentare, indicando se la sostanza è ancora in uso o è stata revocata a livello europeo, o se esistono norme nazionali di limitazione dell’uso. Si indica, infine, la frequenza di ritrovamento nelle acque e quella di superamento dei limiti di qualità ambientali. Per alcune di queste sostanze viene presentata la cartografia dei punti di monitoraggio con l’indicazione dei livelli di contaminazione secondo il criterio illustrato al capitolo 6.

Glifosate e AMPA

Il glifosate è l’erbicida più utilizzato nel mondo, le vendite medie in Italia superano le 1.000

tonnellate/anno. È uno dei contaminanti principali delle acque, come ampiamente confermato da dati

internazionali3; il suo uso è aumentato rapidamente anche in seguito allo sviluppo di coltivazioni

geneticamente modificate resistenti alla sostanza. Viene utilizzato su colture arboree ed erbacee, ma

viene anche impiegato su aree non destinate alle colture agrarie, come quelle industriali, civili, negli

argini e nei bordi stradali.

A marzo 2015, la International Agency for Research on Cancer (IARC) ha inserito glifosate tra i

“probabili cancerogeni per l’uomo”. Questa categoria comprende le sostanze per cui c’è una evidenza

limitata di carcinogenicità sull’uomo, ma sufficiente evidenza negli studi sugli animali con modalità di

azione simile a quella nell’uomo. Una successiva valutazione condotta dalla European Food Safety

Authority (EFSA) ha concluso che è improbabile che la sostanza sia genotossica (cioè danneggi il

DNA) o che presenti una minaccia di cancro per l'uomo. Secondo l’EFSA la diversità di parere deriva

dal fatto che sono stati adottati approcci diversi alla classificazione delle sostanze chimiche.

Per la sostanza, già presente nell’allegato VI del CLP con la seguente classificazione armonizzata:

lesioni oculari (cat. 1) e pericolo cronico per l’ambiente acquatico (cat. 2), è al momento in corso la

valutazione di una proposta di riclassificazione da parte del Risk Assessment Committee dell’ECHA.

Il glifosate si lega fortemente al suolo dove subisce una degradazione microbica con produzione del

suo principale metabolita AMPA (acido aminometilfosfonico). L’AMPA ha un’attività biologica di

potenza paragonabile a quella del composto parentale. Pertanto, nonostante la scomparsa del glifosate,

gli effetti tossici su organismi bersaglio si protraggono nel tempo. Molto polare e altamente solubile in

acqua; studi di campo riportano una sua maggior persistenza rispetto al parentale, con un tempo di

dimezzamento pari a 240-958 giorni in alcuni tipi di suolo. Inoltre, la sostanza risulta fortemente

3 Les pesticides dans les milieux aquatiques: Données 2007 – France, Comissariat général au développement Durable. n°26

Juillet 2010.

50

adsorbita al suolo e ha quindi una bassa capacità percolare. A differenza del composto parentale,

l’AMPA non presenta una classificazione armonizzata.

Nel 2014 il glifosate è stato trovato nel 39,7% dei 302 punti di monitoraggio delle acque superficiali in

cui è stato cercato, in 76 casi (25,2%) è responsabile del superamento degli standard di qualità

ambientali. Nelle acque sotterranee, invece, è risultato presente nel 4,3% dei 185 punti controllati, in 2

casi (1,1%) con valori superiori agli SQA.

Da segnalare anche la contaminazione dovuta all’AMPA, presente nel 70,9% dei 289 punti di

monitoraggio delle acque superficiali, in 151 casi (52,2%) con valori superiori agli SQA. Nelle acque

sotterranee è presente nel 4% dei 177 punti di monitoraggio, in 4 casi (2,3%) con valori superiori agli

SQA.

Neonicotinoidi

Sono insetticidi sistemici che agiscono sul sistema nervoso bloccando il passaggio degli impulsi

nervosi, con conseguente morte degli insetti. Neonicotinoidi di prima generazione sono acetamiprid,

imidacloprid e thiacloprid. Neonicotinoidi di seconda generazione sono clothianidin e thiamethoxam.

I neonicotinoidi sono la classe di insetticidi più utilizzata a livello mondiale e largamente impiegata

anche in Italia. Uno studio condotto a livello mondiale [Systemic Pesticides, 2015] evidenzia come

l’uso di queste sostanze sia uno dei principali responsabili della perdita di biodiversità, con un impatto

drammatico sugli insetti impollinatori.

L’elevata persistenza, la solubilità in acqua e la mobilità, unite al largo impiego, hanno determinato

una contaminazione ambientale su larga scala da neonicotinoidi. Le specie animali più vulnerabili a

questi prodotti sono gli invertebrati terrestri, e gli insetti impollinatori, come api e farfalle.

In seguito alla moria di api avvenuta negli scorsi anni, tre di questi insetticidi: clothianidin, thiamethoxam and imidacloprid sono stati vietati nella concia delle sementi e nel trattamento al suolo nelle coltivazioni attrattive nei confronti delle api [Reg. EU 485/2013].

Nel 2015 cinque di queste sostanze sono state inserite dalla UE nell'elenco di controllo (Watch List -

WL) tra le sostanze da sottoporre a monitoraggio in quanto sulla base delle informazioni disponibili,

potrebbero presentare un rischio significativo per l'ambiente acquatico o attraverso l'ambiente

acquatico. I cinque neonicotinoidi inseriti nella WL sono: Imidacloprid, Thiacloprid, Thiamethoxam,

Clothianidin, Acetamiprid. Ad eccezione del Clothianidin, le altre sono state tutte trovate nelle acque

nel biennio di indagine, anche con frequenze molto elevate.

Imidacloprid

È un insetticida approvato in Europa su 72 impieghi con alcune restrizioni relative al periodo di

fioritura della coltivazione.

È altamente solubile, non volatile e persiste nel terreno, in cui è moderatamente mobile. Appartenente

al gruppo cloronicotinici neonicotinoidi è altamente tossico per gli uccelli e le api, moderatamente

tossico per i mammiferi e lombrichi. Presenta infine, un basso rischio di bioaccumulare.

Come insetticida sistemico agisce sui più importanti fitofagi ad apparato boccale pungente-succhiatore

e ad apparato boccale masticatore. Dopo l'applicazione viene traslocato per via xilematica dalle radici,

attraverso il fusto, fino a raggiungere le foglie, mantenendo una concentrazione sufficientemente

elevata per svolgere la propria azione insetticida.

Il meccanismo di azione si basa sul fatto che il principio attivo si lega permanentemente con i ricettori

proteici specifici della membrana delle cellule nervose, impedendo così l'ingresso dell'acetilcolina (il

trasmettitore naturale di impulsi nervosi). Non essendo degradato dall'enzima acetilcolinesterasi,

l'azione del principio attivo distrugge il sistema nervoso degli insetti provocandone la morte.

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L’imidacloprid ha la seguente classificazione armonizzata: tossicità acuta per via orale (cat. 4),

pericolo acuto per l’ambiente acquatico (cat. 1) e pericolo cronico per l’ambiente acquatico (cat. 1).

L’imidacloprid è ritrovato sia nelle acque superficiali sia in quelle sotterranee. Nel 2014, in

particolare, nelle acque superficiali, è presente nel 53,5% dei 357 punti di monitoraggio controllati, in

7 casi (2%) con valori superiori agli SQA. Mentre in quelle sotterranee è presente nel 10% dei 796

punti, di cui 20 (2,5%) con valori superiori agli SQA.

È stato ritrovato, in particolare, in 6 delle regioni/province monitorate (provincia di Bolzano, Emilia

Romagna, Lombardia, Sardegna, Sicilia e Toscana).

Tiametoxam

È un insetticida sistemico appartenente alla famiglia dei neonicotinoidi. Dimostra una notevole

efficacia contro insetti ad apparato boccale pungente, succhiante e masticatore come trattamento

fogliare o al terreno. Sugli insetti agisce per ingestione e per contatto in quanto, essendo potente

antagonista dell'acetilcolina, blocca gli impulsi nervosi a livello dei recettori nicotinici. I fitofagi

colpiti cessano di alimentarsi quasi subito dopo l'applicazione.

Il principio attivo viene rapidamente assorbito dall'apparato fogliare. Se applicato al terreno, viene

assorbito dalle radici e trasportato attraverso lo xilema negli organi fotosinteticamente attivi della

pianta. Nella foglia rimane disponibile a lungo, ed è in grado di prevenire la comparsa di nuove

infestazioni.

L’insetticida approvato in Europa, è altamente tossico per le api, moderatamente tossico per i

mammiferi, uccelli e lombrichi. Presenta una bassa potenzialità di bioaccumulo. La sostanza,

moderatamente persistente sul suolo, ha un’alta probabilità di raggiungere le acque sotterranee.

Il tiametoxan ha la seguente classificazione armonizzata: tossicità acuta per via orale (cat. 4), pericolo

acuto per l'ambiente acquatico (cat. 1) e pericolo cronico per l’ambiente acquatico (cat. 1).

I dati 2014 indicano che, nelle acque superficiali, si riscontra una presenza del 30% su 180 punti di monitoraggio (1 caso di superamento degli SQA) e nelle acque sotterranee del 10,7% su 392 punti di monitoraggio (2 casi di superamento degli SQA).

Carbendazim

È un fungicida sistemico che esplica la sua azione in maniera preventiva e curativa; penetra

rapidamente nei tessuti delle piante dove si diffonde dal basso verso gli apici vegetativi attraverso la

linfa.

La sostanza, non più approvata a livello comunitario dal 30 novembre 2014, è presente nell’allegato

VI del CLP con la seguente classificazione armonizzata: mutagenicità sulle cellule germinali (cat. 1B),

tossicità per la riproduzione (cat. 1B), pericolo acuto per l'ambiente acquatico (cat. 1) e pericolo

cronico per l’ambiente acquatico (cat. 1).

Nel 2014 è stato rinvenuto nel 45,3% dei 150 punti di monitoraggio delle acque superficiali in cui è

stato cercato, in 1 caso è responsabile del superamento degli SQA.

Nelle acque sotterranee è presente nel 12,3% dei 486 punti controllati, in 3 casi con valori superiori

agli SQA.

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Triazine

Atrazina, simazina, terbutilazina, terbutrina e metaboliti

Gli erbicidi triazinici: atrazina, simazina, terbutilazina e i metaboliti atrazina-desetil e terbutilazina-

desetil, sono tra le sostanze più rinvenute nelle acque superficiali e in quelle sotterranee e sono tra

quelle che hanno determinato più di frequente il superamento degli standard di qualità ambientale.

Come già segnalato nei precedenti rapporti, la contaminazione è particolarmente rilevante nell’area

padano-veneta, dove le sostanze sono state largamente utilizzate, soprattutto nella coltura del mais.

Ad eccezione della terbutilazina, tutte le altre sostanze non sono più autorizzate in Europa, per cui il

monitoraggio evidenzia il residuo di una contaminazione storica, dovuta all’ampio utilizzo in passato e

alla elevata persistenza ambientale.

L’atrazina non è più utilizzata dagli anni ’80, ma il monitoraggio evidenzia ancora una contaminazione importante, soprattutto nelle acque sotterranee. Nel 2014, in particolare, è stata rinvenuta nel 4,1% dei 1.065 punti di monitoraggio delle acque superficiali in cui è stata cercata, in nessun caso c’è il superamento degli SQA. Nelle acque sotterranee la sostanza è presente nel 5,6% dei 2.068 punti controllati, in 2 casi con valori superiori agli SQA.

La sostanza è presente nell’allegato VI del CLP con la seguente classificazione armonizzata:

sensibilizzazione della pelle (cat. 1), tossicità specifica per organi bersaglio per esposizione ripetuta

(cat.2), pericolo acuto per l'ambiente acquatico (cat. 1) e pericolo cronico per l’ambiente acquatico

(cat. 1).

Il suo metabolita atrazina-desetil è stato rinvenuto nelle acque superficiali nel 5,1% dei 959 punti di monitoraggio senza superamento degli SQA. Nelle acque sotterranee è presente nel 9,9% dei 2.050 punti di monitoraggio, in 8 casi con valori superiori agli SQA.

L’atrazina-desetil non presenta una classificazione armonizzata ai sensi del regolamento 1272/2008.

La terbutilazina è tuttora uno degli erbicidi più utilizzati in Italia (mais, sorgo). È un erbicida

selettivo ad azione sistemica che viene assorbito per via radicale. Essendo poco solubile resta

localizzato negli strati superficiali. Persiste nel terreno per 4-12 mesi.

Nel 2014 la terbutilazina e il suo metabolita terbutilazina-desetil sono i principali contaminanti delle

acque superficiali e sotterranee, anche con concentrazioni superiori a 0,1 µg/L. La contaminazione è

presente in gran parte del territorio nazionale, ma nelle regioni dell’area padano-veneta la sua

diffusione supera largamente la media nazionale, interessando la maggioranza delle stazioni di

monitoraggio delle acque superficiali e gran parte di quelle sotterranee.

La terbutilazina è stata recentemente classificata dal RAC: tossicità specifica per organi bersaglio per esposizione ripetuta (cat.2), tossicità acuta per via orale (cat. 4), pericolo acuto per l'ambiente acquatico (cat. 1) e pericolo cronico per l’ambiente acquatico (cat. 1). La sostanza è stata riscontrata nelle acque superficiali nel 39,1% dei 1.016 punti di monitoraggio, e nelle acque sotterranee nel 5,9% su 2.063 punti di monitoraggio. Il suo metabolita è stato riscontrato nel 31,4% in 962 punti di monitoraggio delle acque superficiali. Nelle acque sotterranee, la terbutilazina-desetil è stata rinvenuta nel 12,7% dei 2.030 punti di monitoraggio. Nelle acque superficiali la terbutilazina e il suo metabolita in 6 casi hanno superato gli SQA, mentre nelle acque sotterranee hanno superato gli SQA rispettivamente in 8 casi e in 11 casi.

La simazina è un erbicida selettivo sistemico che viene assorbito principalmente per via radicale e

secondariamente per via fogliare.

La sostanza è classificata come: cancerogena (cat. 2), pericolo acuto per l'ambiente acquatico (cat. 1) e pericolo cronico per l’ambiente acquatico (cat. 1). Essa è stata revocata dal 2005. Nel 2014 è presente

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nel 4,4% dei 1.069 punti di monitoraggio delle acque superficiali in cui è stata cercata, in nessun caso sopra agli SQA. Nelle acque sotterranee è presente nel 2,2 % dei 2.068 punti controllati, in 3 casi (0,63%) con valori superiori allo SQA.

La terbutrina è un erbicida selettivo ad azione sistemica che viene assorbito per via fogliare e

radicale. La sostanza ha una potenzialità moderata di raggiungere le acque sotterranee. Persiste nel

terreno per circa 3-4 mesi. Revocata dal 2002, la sostanza non presenta una classificazione

armonizzata. Per questa sostanza vi sono diverse notifiche nell'inventario delle classificazioni e delle

etichettature che evidenziano un pericolo intrinseco per la salute umana e per l’ambiente.

Nel 2014 è presente nel 10,7% dei 319 punti di monitoraggio delle acque superficiali controllati, in nessun caso sopra gli standard di qualità ambientali. Nelle acque sotterranee è presente nel 1,2 % dei 564 punti controllati, in 1 caso (0,18%) con valori superiori allo standard di qualità.

Metolaclor e Metolaclor ESA

Il metolaclor è un diserbante selettivo per mais, soia, barbabietola da zucchero, girasole e tabacco. La sostanza è stata revocata nel 2003 ed è stata sostituita dall'S-metolaclor, in cui è maggiore la presenza dell’isomero S (biologicamente attivo). I laboratori analitici, tuttavia, non differenziano le due forme, in quanto gli stereoisomeri non sono distinguibili mediante le tecniche analitiche disponibili, le concentrazioni misurate, pertanto, possono essere riferite a tutte e due le sostanze. L’erbicida non ha una classificazione armonizzata. Le notifiche nell'inventario dell’ECHA evidenziano un pericolo intrinseco della sostanza per la salute umana e per l’ambiente. La sostanza è largamente presente in tutta l’area padana, ma anche in regioni del centro-sud. Nelle acque superficiali è presente nel 38,3% dei 849 punti campionati, in 51 casi (6,0%) a livelli superiori allo SQA. Nelle acque sotterranee è presente nel 4,3% dei 1.892 pozzi controllati, in 14 punti la concentrazione è superiore al limite ambientale di riferimento. Metolaclor etano solfonico (ESA) e l'acido oxanilic metolaclor (OA) sono i due prodotti di degradazione più comuni di metolaclor. In dati 2014 evidenziano che nelle acque superficiali per il Metolaclor-ESA si riscontra una presenza in 9 punti di monitoraggio (55,6% del totale); nelle acque sotterranee è la sostanza che più contribuisce ai casi di non conformità con una presenza 152 punti di monitoraggio (30,3% del totale), in 4 casi supera gli SQA.

Fludioxonil

È un fungicida non sistemico appartenente alla famiglia dei fenilpirroli, particolarmente indicato per la

concia di sementi e bulbi. La sostanza è autorizzata su 36 impieghi.

Il fludioxonil non ha ancora una classificazione armonizzata. Le diverse notifiche nell'inventario delle classificazioni e delle etichettature evidenziano un pericolo intrinseco della sostanza per l’ambiente. In base ai dati relativi al monitoraggio 2014, nelle acque superficiali si riscontra una presenza del 22,4% su 116 punti di monitoraggio e nelle acque sotterranee si riscontra una presenza del 17,4% su 293 punti di monitoraggio. Sia nelle acque sotterranee che nelle acque superficiali non vi è superamento degli SQA.

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Triazoli

Tebuconazolo, tetraconazolo, triadimenol e ciproconazolo

Il tebuconazolo è un fungicida efficace contro varie malattie fogliari nei cereali e altre colture di

campo. La sua azione tossica si esercita a livello della biosintesi degli steroli e altera la funzionalità

della cellula fungina. Agisce in modo preventivo, curativo ed eradicante. La sostanza viene traslocata

all’interno della pianta e si diffonde per via xilematica. Oltre ai patogeni tradizionalmente controllati

dai triazoli, questo principio attivo è efficace anche contro parassiti di difficile controllo (monilia,

botrite, maculatura o alternariosi del pero, etc.). La sostanza è autorizzata su 46 impieghi.

Il tebuconazolo ha la seguente classificazione armonizzata: tossicità acuta per via orale (cat. 4),

tossicità per la riproduzione sospettato di nuocere al feto (cat. 2), pericolo acuto per l’ambiente

acquatico (cat. 1), e pericolo cronico per l’ambiente acquatico (cat. 1).

Il tebuconazolo è stato trovato essenzialmente nelle acque superficiali, con una percentuale del 28,6%

su 318 punti di campionamento, non si registra alcun superamento degli SQA. La presenza nelle acque

superficiali è in crescita rispetto agli anni precedenti.

Il tetraconazolo è un fungicida anticrittogamico, utilizzato per controllare una serie di infezioni

fungine su barbabietola da zucchero e altre colture. Il principio attivo ha una elevata efficacia e un

ampio spettro d'azione, è autorizzato su 31 impieghi, compresi i trattamenti preventivi, curativi e

bloccanti.

Ha la seguente classificazione armonizzata: tossicità acuta per via orale (cat. 4), tossicità acuta per

inalazione (cat. 4) e pericolo cronico per l’ambiente acquatico (cat. 1).

Il tetraconazolo è ritrovato essenzialmente nelle acque sotterranee, con una percentuale di

ritrovamento del 9,2% calcolata su 382 punti, non si registra alcun superamento degli SQA.

Il triadimenol è un fungicida sistemico attivo contro le infezioni provenienti dal seme o dal terreno e

diffuse dal vento. Trattandosi di un principio attivo ad azione sistemica e ad ampio spettro d'azione è

in grado di controllare anche le malattie del seme e delle piantine durante le prime fasi di sviluppo. La

sostanza è autorizzata su 13 impieghi.

Per questo fungicida è in corso di valutazione una proposta di classificazione armonizzata come:

tossicità acuta per via orale (cat. 4), tossicità per la riproduzione sospettato di nuocere alla fertilità (cat.

2), pericolo cronico per l’ambiente acquatico (cat. 2).

Nel 2014, è stato ritrovato nel 9,8% dei 173 punti di monitoraggio delle acque superficiali e nel 11,5%

dei 392 pozzi monitorati, in 12 casi sopra lo SQA.

Il ciproconazolo è un fungicida anticrittogamico ad ampio spettro per i cereali e altre colture, usato

per controllare septoria, ruggine, oidio e altre malattie. È comunemente approvato per l'uso su 21

impieghi. È un fungicida sistemico che può essere impiegato sia preventivamente che a scopo

curativo; infatti agisce all'interno della pianta inibendo la formazione degli austori del fungo.

L'assorbimento del prodotto da parte degli organi verdi è molto rapido.

È moderatamente solubile in acqua e facilmente solubile in molti solventi organici. Non è volatile.

Sulla base delle sue proprietà fisico-chimiche, ha un alto capacità di lisciviazione nelle acque

sotterranee. Può essere persistente in entrambi i sistemi suolo e acque. Inoltre, è moderatamente

tossico per i mammiferi. È altamente tossico per gli uccelli.

Il ciproconazolo è classificato come: tossicità acuta per via orale (cat. 4), tossicità per la riproduzione

sospettato di nuocere al feto (cat. 2), pericolo acuto per l’ambiente acquatico (cat. 1), e pericolo

cronico per l’ambiente acquatico (cat. 1); è in corso di valutazione per la revisione delle classi di

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pericolo: cancerogena (cat. 2), tossicità per la riproduzione può nuocere al feto (cat. 1B), tossicità

specifica per organi bersaglio per esposizione ripetuta (cat.2).

Il ciproconazolo è ritrovato essenzialmente nelle acque sotterranee, con una percentuale di del 12.3%

calcolata su 342 punti, di cui 3 (0,5%) con valori superiori agli SQA.

Dimetomorf

È fungicida anticrittogamico, derivato dell'acido cinnamico a sistemicità locale. La sua attività è

particolarmente elevata all'inizio dell'infezione, durante ed alla fine del periodo di incubazione,

quando avviene la sporulazione. Viene assorbito rapidamente per via fogliare, dove si sposta

translaminarmente dalla pagina superiore a quella inferiore e dal centro verso i margini fogliari. Dal

momento che la sua diffusione prosegue anche nei giorni successivi al trattamento, la sua protezione

segue la crescita della foglia. La sostanza è autorizzata su 60 impieghi.

Il dimetomorf ha la seguente classificazione armonizzata: pericolo cronico per l’ambiente acquatico (cat. 2). I dati 2014 evidenziano, una presenza del 33,6% su 443 punti di monitoraggio nelle acque superficiali, in 6 casi sopra agli SQA. Nelle acque sotterranee si riscontra una presenza del 5,7% su 818 punti di monitoraggio, in 2 casi (0,24%) sopra gli SQA.

Boscalid

È un fungicida anticrittogamico del gruppo carbossamide, attivo contro una vasta gamma di patogeni

ed è autorizzato su 60 impieghi.

Inibisce la germinazione delle spore, l'allungamento del tubulo germinativo, la crescita del micelio e la

sporulazione. Nella pianta viene assorbito dalle foglie e viene trasportato per via translaminare

attraverso i tessuti fino a raggiungere la lamina opposta. Durante questo processo una parte della

sostanza attiva penetra in profondità nel tessuto e raggiunge la circolazione linfatica fino a raggiungere

l'apice ed i margini fogliari. Le quantità di sostanza traslocate sono sufficienti a garantire la protezione

antifungina anche in zone delle foglie non trattate direttamente.

Il boscalid non ha ancora una classificazione armonizzata. Le diverse notifiche nell'inventario delle classificazioni e delle etichettature evidenziano un pericolo per l’ambiente.

La presenza del boscalid è riscontrata sia nelle acque superficiali sia in quelle sotterranee. Nelle acque

superficiali è stato trovato nel 29,4% di 473 punti di monitoraggio, in 4 casi (0,8%) con valori

superiori agli SQA. Nelle acque sotterranee è presente nel 5,7% di 689 punti, in 1caso sopra agli SQA.

Il rilevamento nelle acque superficiali è significativamente in crescita rispetto agli anni passati.

Fluopicolide

È un fungicida anticrittogamico del gruppo benzammide autorizzato su 11 impieghi, principalmente

per il controllo di una serie di malattie da oomiceti tra cui plasmopara viticola e ruggine.

Il meccanismo d'azione tutt'oggi non è pienamente conosciuto. Possiede attività translaminare e si

ridistribuisce rapidamente nei tessuti per via xilematica; se viene applicato in vegetazione, o come

trattamento al seme o sul terreno, viene traslocato all'interno della pianta, si diffonde tramite lo xilema

ed esplica la sua attività fungicida. Ha un'elevata persistenza d'azione e, oltre al profilo biologico

preventivo, associa proprietà antisporulanti e un’attività curativa.

Il fluopicolide non ha ancora una classificazione armonizzata. Le notifiche nell'inventario delle classificazioni e delle etichettature evidenziano un pericolo per l’ambiente.

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Il fluopicolide è ritrovato essenzialmente nelle acque superficiali. Nel 2014, in particolare, è presente

nel 35% di 181 punti di monitoraggio delle acque superficiali, senza alcun superamento degli SQA. I

dati di ritrovamento risultano per tre delle regioni/province monitorate (provincia di Bolzano,

provincia di Trento e Toscana).

Fenilammidi

Metalaxil, metalaxil-M, oxadixil

Il metalaxil è un fungicida utilizzato per controllare le malattie causate da oomiceti presenti in aria e nel terreno in diverse colture. Ha un’azionesistemica, assorbito dalle radici e traslocato per via linfatica molto rapidamente. Agisce non solo contro le infezioni dell'apparato radicale ma delle parti aeree. La sostanza è autorizzata su 24 impieghi.

Il metalaxil ha la seguente classificazione armonizzata: tossicità acuta per via orale (cat. 4),

sensibilizzazione cutanea (cat. 1) e pericolo cronico per l’ambiente acquatico (cat. 3).

Il metalaxil è ritrovato essenzialmente nelle acque superficiali, con una percentuale di ritrovamento del

27,8% calcolata su 587 punti di ritrovamento, in 2 casi (0,3%) con valori superiori agli SQA.

Il metalaxil-M è un fungicida utilizzato per controllare le malattie causate da agenti patogeni

trasportati dall’aria e dal suolo. Il principio attivo penetra nelle radici delle piante trattate e viene

trasportato e distribuito con la linfa nelle diverse parti della pianta. Dall'interno dei tessuti agisce

inibendo la crescita e la riproduzione del micelio. È anche utilizzato per la concia delle sementi di

varie colture. La sostanza è autorizzata su 92 impieghi.

È classificato per la tossicità acuta per via orale (cat. 4), lesioni oculari (cat. 1).

Il metalaxil-M è ritrovato nel 36,5% dei 200 punti di monitoraggio delle acque superficiali , ma non si

registra alcun superamento degli SQA. Nel 2014 è stato trovato solo in Toscana. La frequenza è

significativamente in crescita rispetto all’anno precedente.

Oxadixil è un fungicida sistemico non più autorizzato in Europa dal 2002.

Il suo utilizzo era mirato alla lotta degli oomiceti, manifestando una lunga persistenza nella pianta ed una elevata azione preventiva curativa ed eradicante. Non ha una classificazione armonizzata. Per questa sostanza vi sono diverse notifiche nell'inventario delle classificazioni e delle etichettature che evidenziano un pericolo per la salute umana e per l’ambiente. Nel 2014 è presente nel 7,9% di 242 punti di monitoraggio delle acque superficialie nelle acque sotterranee nel 10,5% di 457 punti di monitoraggio, in 12 casi (2,62%) vi è il superamento degli SQA.

Arilossifenossiproprionati

Fluazifop–butil, Fluazifop -P-butyl, Fluazifop

Il fluazifop-P-butil è un erbicida di post-emergenza approvato in Europa e utilizzato per controllare

l’erba infestante soprattutto nelle colture a foglia larga. HA UN’azione sistemica e viene velocemente

assorbito per via fogliare e poi traslocato lungo i rizomi e lo stelo delle infestanti dove si accumula

negli internodi. Nel terreno il suo contenuto si dimezza in circa una settimana. La sostanza è

autorizzata su 56 impieghi.

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Ha la seguente classificazione armonizzata: tossicità per la riproduzione sospettato di nuocere al feto

(cat. 2), pericolo acuto per l’ambiente acquatico (cat. 1) e pericolo cronico per l’ambiente acquatico

(cat. 1).

Il fluazifop–butil è un erbicida ormai obsoleto utilizzato una volta per il controllo in pre-emergenza di

una vasta gamma delle graminacee. La sostanza non è più autorizzata su nessun impiego. Come il

fluazifop-P-butil, è un diserbante ad azione sistemica con la stessa modalità di azione.

Ha la seguente classificazione armonizzata: tossicità per la riproduzione può nuocere al feto (cat. 1B),

pericolo acuto per l’ambiente acquatico (cat. 1), e pericolo cronico per l’ambiente acquatico (cat. 1).

La sostanza fluazifop è il principale metabolita delle sostanze attive: fluazifop-butil e fluazifop-p-

butil.

Il fluazifop è ritrovato essenzialmente nelle acque sotterranee, con una percentuale del 22,4% su 165

punti di campionamento. Il fluazifop-P-butil è presente nel 4,8% di 145 punti; il fluazifop–butil nello

0,7% di 269 punti di monitoraggio. In nessun caso si registra un superamento degli SQA.

Clorantraniliprole

È un insetticida, del gruppo diammide antronilico (famiglia delle antranilammidi).

Il clorantraniliprole viene utilizzato per controllare un ampio spettro di parassiti su una serie di colture

comprese le patate e il cotone. La sostanza è autorizzata su 79 impieghi. Esercita la sua attività

biologica su diversi fitofagi (lepidotteri, coleotteri, ditteri, isotteri). La sua azione insetticida avviene a

carico dei canali del calcio presenti sulle fibre muscolari provocando l'arresto immediato delle

contrazioni motorie. Il prodotto agisce principalmente per ingestione e secondariamente per contatto.

Il clorantraniliprole non ha ancora una classificazione armonizzata. Le notifiche nell'inventario delle classificazioni e delle etichettature evidenziano un pericolo per la salute umana e per l’ambiente.

È ritrovato essenzialmente nelle acque superficiali, con una percentuale del 28,1% su 160 punti di

campionamento, ma non si registra alcun superamento degli SQA. Si registra un significativo aumento

della percentuale di presenza nelle acque superficiali nel biennio 2013/2014, rispetto al biennio

precedente. I dati di ritrovamento risultano solo per due delle regioni (Basilicata acque superficiali e

Emilia Romagna acque sotterranee).

Anilinopyrimidine

Pirimetanil, Ciprodinil

Il pirimetanil è un fungicida anticrittogamico utilizzato per controllare i patogeni fungini su frutta,

verdura e piante ornamentali. Agisce per contatto con proprietà translaminari ed esplica la sua attività

biologica inibendo nei funghi patogeni sensibili la secrezione degli enzimi necessari al processo di

infezione. La sostanza è autorizzata su 20 impieghi.

Il pirimetanil ha la seguente classificazione armonizzata: pericolo cronico per l’ambiente acquatico

(cat. 2).

Il pirimetanil è stato ritrovato essenzialmente nelle acque sotterranee, con una percentuale di

ritrovamento del 6,8% calcolata su 628 punti di monitoraggio; in 3 casi (0,5%) si riscontrano

superamenti degli SQA.

Il ciprodinil è un fungicida anticrittogamico, ad ampio spettro, utilizzato per controllare una vasta

gamma di patogeni principalmente sulla frutta. È approvato in Europa su 25 impieghi. Ha una bassa

solubilità evolatilità. È moderatamente persistente a seconda dalle condizioni locali; tende infatti a

degradare rapidamente alla luce del giorno. È moderatamente tossico per i mammiferi e potrebbe

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bioaccumulare. Nonostante sia riconosciuta come sostanza irritante, non sono stati individuati gravi

pericoli per la salute umana. È moderatamente tossico per gli uccelli, la maggior parte degli organismi

acquatici e lombrichi.

Specifico per il controllo della ticchiolatura e moniliosi, il ciprodinil è un fungicida parzialmente

sistemico che agisce interferendo sulla biosintesi degli aminoacidi inibendo la penetrazione del fungo

e la crescita sia sulla superficie, sia all'interno della foglia.

Il ciprodinil ha la seguente classificazione armonizzata: sensibilizzazione cutanea (cat. 1), pericolo

acuto per l’ambiente acquatico (cat. 1), pericolo cronico per l’ambiente acquatico (cat. 1).

Nonostante le valutazioni gli attribuiscano bassa capacità di percolazione , il ciprodinil è stato ritrovato nelle acque sotterranee nel monitoraggio 2013, con una percentuale di presenza di 7,5% su 613 punti. È presente anche nelle acque superficiali.

Azossistrobina

Fungicida ad ampio spettro di azione appartenente alla famiglia degli analoghi delle strobilurine. La sostanza approvata in Europa è moderatamente tossica per gli uccelli, le api e i lombrichi, inoltre può bioaccumulare. La sostanza ha la seguente classificazione armonizzata: tossicità acuta per inalazione (cat. 3), pericolo acuto per l'ambiente acquatico (cat. 1) e pericolo cronico per l’ambiente acquatico (cat. 1). Nel 2014 è stata riscontrata una diffusa contaminazione, è stato ritrovato, infatti,nelle acque superficiali nel 25,7% dei 460 punti di monitoraggio e in 4 casi (0,87%) sopra agli SQA. Nelle acque sotterranee è stato ritrovato nel 6,8% dei 694 pozzi monitorati, in 5 casi sopra lo SQA (0,72%).

Metomil

È un insetticida, acaricida, del gruppo carbammato. La sostanza è autorizzata su 13 impieghi per

controllare una vasta gamma di insetti fogliari e terricoli. È un insetticida che agisce per contatto e per

via sistemica contro lo stadio larvale e adulto di diversi fitoparassiti. Come aficida si dimostra

particolarmente attivo contro i ceppi resistenti ad altri principi attivi.

In base al regolamento CLP il metomil ha la seguente classificazione armonizzata: tossicità acuta per

via orale (cat. 2), pericolo acuto per l'ambiente acquatico (cat. 1), pericolo cronico per l’ambiente

acquatico (cat. 1).

Il metomil è ritrovato essenzialmente nelle acque sotterranee, con una percentuale del 10,3% calcolata

su 252 punti di nella campagna di monitoraggio 2014.

Bentazone

Il bentazone è un erbicida di post-emergenza autorizzato su 9 impieghi, tra cui riso, frumento, mais, pisello e soia. La sostanza è stata sottoposta a limitazioni di impiego dal 19874, in seguito alla presenza nelle acque di falda destinate al consumo umano. In Piemonte sono state messe in atto misure cautelative5 quali il divieto di utilizzo in diverse aree regionali e nella coltura del riso in sommersione, tale limitazione è stata accordata con il DM 27 marzo 2007. La sostanza è presente nelle acque superficiali nel 18,7% dei 791 punti di monitoraggio, in 2 casi vi è il superamento degli SQA. Nelle acque sotterranee è presente nel 4,9% di 1.685 pozzi controllati, in 27 casi (2,6%) con valori superiori allo standard di qualità. In termini di ritrovamenti, è tra i principali responsabili di non conformità rispetto agli SQA delle acque sotterranee.

4 Ordinanza Ministeriale 30 Maggio 1987 n. 217.

5 Delibera del Consiglio Regionale n. 287-20269 del 17 giugno 2003.

59

La sostanza ha la seguente classificazione armonizzata: tossicità acuta per via orale (cat. 4), sensibilizzazione cutanea (cat. 1), irritazione oculare (cat. 2) e pericolo cronico per l’ambiente acquatico (cat. 3).

Cloridazon

È un diserbante, del gruppo piridazinone. Utilizzato per il controllo delle erbe infestanti in barbabietola e altre colture. Agisce principalmente per via radicale e secondariamente per via fogliare sui semi in germinazione e sulle plantule appena emerse. La sostanza è autorizzata su 10 impieghi. Gli studi effettuati indicano una persistenza nel terreno da poche settimane sino a 3 mesi, in base alla natura del suolo e all'entità delle precipitazioni.

La sostanza ha la seguente classificazione armonizzata: sensibilizzazione cutanea (cat. 1), pericolo

acuto per l'ambiente acquatico (cat. 1) e pericolo cronico per l’ambiente acquatico (cat. 1). È presente nelle acque superficiali nel 16,6% dei 506 punti di monitoraggio, in 3 casi (0,59%) vi è superamento degli SQA. Nelle acque sotterranee è presente nel 1,6% di 949 pozzi controllati, in nessun caso vi è il superamento degli SQA.

60

61

62

63

64

65

8. MISCELE DI SOSTANZE

I dati evidenziano, ancora più che in passato, la presenza di

miscele di sostanze nelle acque. È aumentato, infatti, il numero

medio di sostanze nei campioni, e sono state trovate fino a un

massimo di 48 sostanze diverse contemporaneamente. Dagli

studi prodotti finora emerge che la tossicità di una miscela è

sempre più alta di quella del componente più tossico. La

valutazione del rischio deve, pertanto, tenere conto che l’uomo e

gli altri organismi possono essere soggetti all’esposizione

simultanea a diverse sostanze chimiche, e che lo schema di

valutazione usato nell’autorizzazione dei pesticidi non è

sufficientemente cautelativo riguardo ai rischi della

poliesposizione.

Il monitoraggio rivela uno stato di contaminazione diffuso che interessa il 63,9% dei 1.284 punti

controllati per le acque superficiali e 31,7% dei 2.463 punti delle acque sotterranee. Un’altra

informazione essenziale che ci fornisce per esprimere un giudizio sullo stato della qualità delle acque è

la presenza di sostanze diverse nei campioni, e quindi il fatto che gli organismi acquatici sono

sottoposti ad esposizione multipla. Dal punto di vista (eco)tossicologico non è più possibile

prescindere dallo studio degli effetti dovuti ad una poliesposizione.

Le mappe riportate in figura 8.1 rivelano come la contaminazione delle acque sia principalmente

dovuta alla presenza contemporanea di più pesticidi. Nel 45,3% dei punti delle acque superficiali

monitorati, infatti, ci sono almeno due sostanze, e nel 7,8% dei punti ci sono più di 10 sostanze. Nel

17,6% dei punti delle acque superficiali ci sono almeno 2 sostanze, e nel 2% più di 10. Il fenomeno è

probabilmente sottostimato, come già evidenziato il numero di sostanze cercate, infatti, è

generalmente non abbastanza rappresentativo di tutte quelle usate nel territorio. I dati della Sicilia, che

è la regione in cui si cerca il maggior numero di sostanze rispetto alla media nazionale, non a caso

rivelano che lì si concentrano le stazioni in cui sono rilevate presenti più sostanze

contemporaneamente.

Analizzando la frequenza di miscele nei campioni (Fig. 8.2), si osserva che nel 2014, nelle acque

superficiali, a fronte di una contaminazione del 34% dei campioni, è stata riscontrata la presenza di

almeno due sostanze nel 22,7% dei campioni, con un massimo di 44 sostanze in un singolo campione

e una media di 4,1 sostanze. Nelle acque sotterranee la contaminazione è presente nel 25,5% dei

campioni e nel 15% sono presenti almeno due sostanze, con un massimo di 48 sostanze in un solo

campione, in media si hanno 4,1 sostanze.

Il maggior numero di sostanze rilevate in un singolo campione, ma anche quello dei valori medi, sono

in linea con il maggiore sforzo di monitoraggio messo in atto e con la sua maggiore efficacia rispetto

al passato.

66

Fig

. 8

.1 –

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elli

di

con

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inazi

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e d

elle

acq

ue

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ui

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ca

mp

ion

i.

67

Fig. 8.2 – Miscele nei campioni.

Le sostanze più frequenti nelle miscele (Fig. 8.3) sono gli erbicidi, con una presenza significativa, in

particolare nelle acque sotterranee, di fungicidi e insetticidi. Questa tendenza è stata riscontrata in

entrambi gli anni di monitoraggio, sia nelle acque superficiali sia in quelle sotterranee. I componenti

rilevati con maggior frequenza nelle miscele, così come in passato, sono gli erbicidi triazinici e alcuni

loro metaboliti (terbutilazina, terbutilazina-desetil, atrazina, atrazina-desetil) e il metolaclor. Si segnala

inoltre nei corpi idrici superficiali la presenza degli erbicidi oxadiazon, glifosate e AMPA. Nelle acque

sotterranee è rilevante la presenza di vari fungicidi tra cui metalaxil, oxadixil e pirimetanil.

L’insetticida imidacloprid è riscontrato sia nelle acque superficiali sia sotterranee.

Fig. 8.3 – Principali componenti delle miscele.

0

10

20

30

40

0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50

% d

i cam

pio

ni

N. di sostanze nel campione

Frequenza di miscele 2014

acque superficiali

acque sotterranee

0 10 20 30 40 50

CLORANTRANILIPROLO

METOSSIFENOZIDE

GLIFOSATE

2,4-D

TEBUCONAZOLO

CARBENDAZIM

CLORIDAZON

AMPA

MCPA

DIURON

AZOSSISTROBINA

DIMETOMORF

OXADIAZON

BENTAZONE

BOSCALID

METALAXIL

IMIDACLOPRID

TERBUTILAZINA-DESETIL

METOLACLOR

TERBUTILAZINA

% presenze nelle miscele

Acque superficiali 2014

ErbicidiFungicidi Insetticidi

0 10 20 30 40 50

DICLORAN

TETRACONAZOLO

MCPA

DIMETOMORF

FLUDIOXONIL

METOLACLOR

TIAMETOXAM

METOLACLOR-ESA

TRIADIMENOL

CARBENDAZIM

CIPROCONAZOLO

PIRIMETANIL

AZOSSISTROBINA

OXADIXIL

METALAXIL

ATRAZINA

IMIDACLOPRID

TERBUTILAZINA

ATRAZINA-DESETIL

TERBUTILAZINA-DESETIL

% presenze nelle miscele

Acque sotterranee 2014

ErbicidiFungicidi Insetticidi

Nelle acque superficiali sono presenti almeno due sostanze nel 22,7% dei campioni e nelle acque sotterranee nel 15% dei campioni. Il numero massimo di sostanze trovate in un campione è pari a 44 nelle acque superficiali e 48 in quelle sotterranee.

68

I dati di monitoraggio riportati evidenziano dunque la presenza di più sostanze nei campioni. Come

conseguenza, non solo gli organismi acquatici, ma anche gli altri organismi, compreso l’uomo, per

esempio attraverso la catena alimentare, sono esposti a miscele di pesticidi. Esistono lacune

conoscitive riguardo agli effetti di miscele chimiche e, conseguentemente, risulta difficile realizzare

una corretta valutazione tossicologica in caso di esposizione contemporanea a diverse sostanze

[Backhaus, 2010].

La determinazione sperimentale della tossicità delle miscele è poco praticabile, in quanto non si

conosce la reale composizione delle miscele presenti nell’ambiente, formate da una moltitudine di

possibili combinazioni chimiche, sia volontarie che casuali. I componenti della miscela, d’altra parte,

hanno un diverso destino nei comparti ambientali, nei tessuti e negli organi che rende difficile

determinare sperimentalmente gli effetti cronici. La valutazione degli effetti delle miscele si basa

pertanto essenzialmente su stime indirette della tossicità a partire dai dati tossicologici delle singole

sostanze [USGS, 2006].

Generalmente, miscele di pesticidi appartenenti alla stessa classe chimica e che presentano modalità di

azione biologica molto simile mostrano con maggiore probabilità un effetto tossicologico di tipo

additivo, (CA, dose-addition) dove la tossicità complessiva è il risultato della somma delle

concentrazioni dei singoli componenti normalizzate per le rispettive dosi di effetto (EC50,

concentrazione a cui il 50% degli organismi testati mostrano effetti sub-letali; in altri casi si utilizza il

valore NOEC, la concentrazione massima a cui non viene rilevato nessun effetto). Si parla di azione

indipendente (IA, independent action), invece, quando le modalità d’azione sono differenti e una

sostanza non influenza la tossicità dell’altra. Si ha interazione, infine, quando l’effetto combinato di

due o più sostanze è più forte (sinergia) o più debole (antagonismo) di quello additivo.

Dal punto di vista della valutazione del rischio, la modalità più diffusa sinora è stata quella di testare

sostanze della stessa famiglia insieme. Attraverso questa metodologia si è visto che, in numerosi studi,

l’effetto tossicologico osservato è di tipo additivo, mentre la sinergia è poco frequente, confermando

l’efficacia e il valore precauzionale del modello dose-addition. Inoltre, il modello dose-addition

sembra risultare efficace anche in situazioni in cui vengono testate miscele di sostanze chimiche molto

diverse tra loro e talvolta persino con meccanismi di azione differenti [ANSES, 2013]. La

raccomandazione della Commissione è dunque quella di adottare il modello di additività di

dose/concentrazione in modo cautelativo, anche quando si ignorano le modalità d’azione dei

componenti della miscela [COM(2012) 252]. Tale parere riflette le conclusioni sulla tossicità delle

miscele di tre comitati scientifici della Commissione Europea [SCHER, SCCS, SCENIHR, 2012].

Ad oggi, comunque, la normativa europea non prevede una valutazione completa e integrata degli

effetti cumulativi dei vari componenti di una miscela in relazione anche alle diverse vie di esposizione.

La valutazione del rischio si basa essenzialmente sulle singole sostanze e le singole fonti, solo per

pochi casi di miscele a composizione nota esiste una valutazione disciplinata dalla normativa. Tenendo

conto che in molti casi si è osservato che la presenza di alcune sostanze chimiche determina fino al

90% dell’effetto tossico cumulativo, una volta identificate, la valutazione delle miscele potrebbe

basarsi su tali sostanze, che costituirebbero una lista di priorità [ANSES, 2013].

Permangono tuttavia preoccupazioni in relazione alla molteplicità delle miscele di composizione non

nota riscontrabili nell’ambiente.

Sono escluse, inoltre, dalla vigente valutazione del rischio, quelle miscele di sostanze chimiche la cui

singola concentrazione è al di sotto del livello di non effetto, ma la cui azione congiunta potrebbe dar

luogo ad una tossicità complessiva rilevante. Tale circostanza è stata dimostrata particolarmente valida

per le sostanze con proprietà di interferenza endocrina [Kortenkamp, 2014].

Un approccio pragmatico per contenere il rischio miscele è stato proposto dal Nordic Council of

Ministers6 [Tørsløv, 2011] ed è quello di utilizzare solo una frazione della dose/concentrazione

accettabile, introducendo dei fattori di sicurezza aggiuntivi.

6 The Nordic Council of Ministers is the official inter-governmental body for co-operation in the Nordic Region.

http://www.norden.org/en/nordic-council-of-ministers

69

“In order to deal with substances that are regulated under different regulatory regimes (e.g. cosmetics, industrial chemicals, pesticides etc.), it is as a starting point proposed to allow only a part (e.g. 10 %) of the “safe dose” within each area of regulation. This would be an easy and cost-effective way to decrease the risk of effects due to cumulative exposure of simultaneous exposure to chemicals with similar effects from different routes, e.g. food, water, and the environment.”

Per aumentare il livello di conoscenza, può essere utile effettuare una valutazione retrospettiva del

rischio da poliesposizione, partendo dai dati di monitoraggio esistenti.

70

71

9. EVOLUZIONE DELLA CONTAMINAZIONE

Il monitoraggio continua a segnalare una presenza diffusa di

pesticidi nelle acque, con un notevole aumento delle sostanze

rinvenute e delle aree interessate. Le ragioni sono diverse. In

primo luogo c’è il fatto che in vaste zone del paese, solo con

ritardo, emerge una contaminazione prima non rilevata da un

monitoraggio non adeguato. La causa più preoccupante, però, è

la persistenza di certe sostanze, che insieme alle dinamiche

idrologiche molto lente (specialmente nelle acque sotterranee)

rende i fenomeni di contaminazione ambientale difficilmente

reversibili.

La normativa comunitaria e nazionale in tema di acque assegna particolare rilevanza allo studio

dell’evoluzione della contaminazione, in modo da poter prevedere e intervenire per limitarne gli effetti

e invertire eventuali tendenze negative. Le dinamiche idrologiche, infatti, quella delle acque

sotterranee in particolare, sono lente e solo una programmazione di lungo periodo e interventi di

mitigazione tempestivi possono garantire il buono stato di tali risorse. La direttiva sull’uso sostenibile

dei pesticidi, da parte sua, prevede l’uso di indicatori per misurare l’efficacia delle azioni

programmate. In questo senso, il Piano d’azione nazionale (PAN) definisce una serie di indicatori tra

cui alcuni specifici per la tutela dell’ambiente acquatico. Questi ultimi sono espressi in termini di

frequenza e concentrazione di pesticidi nelle acque, riferiti all’insieme delle sostanze e a gruppi di

sostanze con particolari caratteristiche di pericolosità. Per l’alimentazione degli indicatori, il PAN fa

riferimento ai dati di monitoraggio delle acque superficiali e profonde forniti dalle Regioni e assegna

all’ISPRA il compito di mettere a punto gli stessi e di valutare la tendenza della contaminazione.

Lo studio dell’evoluzione della contaminazione da pesticidi incontra diverse difficoltà tecniche e

metodologiche a causa della variabilità spaziale e temporale del numero di punti di misura, delle

frequenze e dei periodi di campionamento, delle sostanze controllate, dei limiti di quantificazione. È

evidente che sia l’analisi della frequenza di rilevamento, sia la concentrazione totale sono influenzate

dalla dimensione del monitoraggio, da intendere come il numero di campioni analizzati e quello delle

sostanze cercate annualmente nelle acque. Per dare un’indicazione per quanto possibile corretta e

destagionalizzata della tendenza, pertanto, è necessario combinare le diverse informazioni descritte.

È importante evidenziare che non c’è ancora un quadro nazionale completo della presenza di residui di

pesticidi nelle acque per una serie di cause già evidenziate: copertura incompleta del territorio,

disomogeneità del monitoraggio, assenza dai protocolli regionali delle sostanze immesse sul mercato

negli anni più recenti. Si può affermare con ragionevole confidenza che siamo ancora in una fase

transitoria in cui l’entità e la diffusione dell’inquinamento non sono sufficientemente noti, tenendo

conto, ovviamente, che il fenomeno è sempre in evoluzione per l’immissione sul mercato di nuove

sostanze.

Nel rapporto è stata fatta una prima applicazione degli indicatori PAN per la tutela dell’ambiente

acquatico, in particolare del numero 6 “Frequenza e concentrazione di sostanze attive nelle acque a

livello nazionale” e del numero 7 “Frequenza e concentrazione di specifiche sostanze attive nelle

acque”. L’indicatore 6 è inserito nel Piano Statistico Nazionale (APA-00041 Qualità delle Acque -

Inquinamento dei Pesticidi) e si basa sui dati raccolti a partire dal 2003 ed è stato applicato all’insieme

delle sostanze comprese nel monitoraggio nazionale. L’indicatore 7, invece, è stato applicato ai

pesticidi compresi fra le sostanze prioritarie della DQA. È stata, inoltre, analizzata l’evoluzione della

contaminazione di alcune singole sostanze di particolare rilevanza per la contaminazione rilevata nelle

acque in questi anni.

72

9.1 Frequenza e concentrazione complessive di pesticidi nelle acque

In base a quanto definito dal PAN l’indicatore fornisce un dato di frequenza di ritrovamento e di

distribuzione delle concentrazioni dei residui di pesticidi nelle acque superficiali e sotterranee e una

rappresentazione su base nazionale dello stato di contaminazione delle stesse da pesticidi. Si considera

l’insieme complessivo di dati di monitoraggio, che viene analizzato in termini di frequenza di

ritrovamento e concentrazione di pesticidi totali. L’analisi copre il periodo 2003 – 2014. Poiché la

dimensione del monitoraggio può influenzare sia la frequenza di ritrovamento, sia il livello della

concentrazione, per consentire una migliore interpretazione della tendenza della contaminazione,

insieme all’indicatore sono riportati il numero di campioni e quello delle sostanze cercate nei vari

anni. Nel caso della concentrazione di pesticidi totali, oltre alla curva che descrive l’andamento della

concentrazione media annua, è riportata anche la linea di tendenza, quest’ultima tuttavia è sempre

poco rappresentativa a causa dell’elevata dispersione dei valori.

Acque superficiali

I diagrammi delle figure 9.1 e 9.2 descrivono l’andamento complessivo della contaminazione, in termini di frequenza di pesticidi nelle acque superficiali a livello nazionale (rispettivamente nei punti di monitoraggio e nei campioni).

Fig. 9.1 – Frequenza di ritrovamento e ampiezza del monitoraggio dei pesticidi nelle

acque superficiali. Il massimo dei campioni (9.612) si ha nel 2012; il massimo delle

sostanze cercate (354) si ha nel 2014.

La frequenza di ritrovamento nei campioni aumenta notevolmente nei primi anni e nel 2006 raggiunge

il suo valore massimo (38,1%). Tale andamento è dovuto probabilmente all’incremento dello sforzo di

ricerca, soprattutto in termini di sostanze (dal 2003 al 2006 è evidente la forte crescita della curva

relativa alle sostanze). Dal 2010 la frequenza di ritrovamento scende sotto il 30% per poi risalire

gradualmente negli ultimi anni fino al 34% dei campioni. L’interpretazione del dato non è semplice e

deve tenere conto, tra le altre cose, dei limiti del monitoraggio in molte regioni, del mancato

adeguamento, in generale, di tutti i programmi di monitoraggio regionali per tenere conto delle

sostanze nuove e del fatto che molte sostanze sono state revocate in seguito al programma di revisione

europeo completato negli scorsi anni. Questo ha determinato, probabilmente, il calo della frequenza

dopo il 2009. Il successivo aumento della frequenza è chiaramente correlato all’ampliamento dello

sforzo di ricerca che sta avvenendo negli ultimi anni, soprattutto in termini di sostanze.

0

10

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0

5

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2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Frequenza di ritrovamento (%) Campioni Totali Sostanze cercate

Cam

pio

ni /

So

stan

ze

Freq

uen

zad

i rit

rova

men

to(%

)

pesticidi nei campioni acque superficiali

73

Fig. 9.2 – Frequenza di ritrovamento dei pesticidi nei punti di monitoraggio (acque

superficiali). Il numero massimo dei punti monitorati (1410) si ha nel 2013. Il massimo

delle frequenze si ha nel 2014 con il 63,9%

La frequenza di ritrovamento nei punti di monitoraggio, considerando sempre l’insieme delle sostanze,

aumenta in modo pressoché regolare in tutto il periodo di osservazione, e raggiunge il valore massimo

(63,9%) nel 2014. L’andamento è strettamente correlato all’estensione della rete e lascia intuire come

a causa della incompleta copertura del monitoraggio, specialmente al centro-sud del paese, siamo in

una fase in cui la contaminazione da pesticidi non è stata ancora portata alla luce.

Fig. 9.3 – Concentrazione totale di pesticidi nelle acque superficiali.

La concentrazione media di pesticidi totali è anch’essa influenzata dall’entità del monitoraggio, in

particolare dall’aumento delle sostanze cercate. L’andamento è altalenante, con le concentrazioni

medie che passano da un valore di 0,65 µg/L nel 2003, raggiungono un massimo di 1,18 µg/L nel 2007

per poi decrescere fino ad un valore intorno allo 0,4 µg/L nel 2014. È difficile derivare una tendenza

nell’evoluzione della concentrazione media, data la debole correlazione con il tempo. Tale

correlazione è più evidente negli ultimi anni e sembra indicare un andamento decrescente.

0

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2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Pu

nti

di m

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io

Frequenza di ritrovamento (%) Punti Totali

pesticidi nei punti di monitoraggio acque superficiali

Freq

uen

zad

i rit

rova

men

to(%

)

0,0

0,2

0,4

0,6

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2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015Co

nce

ntr

azio

ne

med

ia (μ

g/L

)

Concentrazione media pesticidi totaliacque superficiali

74

Acque sotterranee

L’andamento della contaminazione, in termini di presenza di residui nelle acque sotterranee, è

riportato nelle figure 9.4 e 9.5.

Fig. 9.4 – Frequenza di ritrovamento e ampiezza del monitoraggio dei pesticidi nelle

acque sotterranee. I valori massimi dei campioni analizzati (2.234) e delle sostanze

cercate (338) si hanno nel 2011.

L’andamento della frequenza di pesticidi nei campioni delle acque sotterranee è molto simile a quello

delle acque superficiali, e analoga è l’interpretazione del dato. La frequenza complessiva cresce

sensibilmente a partire dal 2003 e nel 2009 registra il valore massimo (26,7% dei campioni). Tale

crescita è concomitante all’aumento delle dimensioni del monitoraggio, dal punto di vista del numero

dei campioni e soprattutto in termini di sostanze cercate. Il trend è quindi in primo luogo, specialmente

all’inizio del periodo in esame, un’indicazione del fatto che è stata portata alla luce una

contaminazione inizialmente non evidenziata completamente dalle dimensioni più ridotte e dalla

inadeguata impostazione del monitoraggio. Dopo il 2009, pur aumentando la dimensione del

monitoraggio, la frequenza di pesticidi nelle acque tende a diminuire, fino al 2011 assestandosi intorno

al 20%. Gli anni successivi si nota un graduale incremento della frequenza fino al 25% circa.

Fig. 9.5 – Frequenza di ritrovamento dei pesticidi nei punti di monitoraggio (acque

sotterranee). Il numero massimo dei punti monitorati (2705) si ha nel 2011. Il massimo

delle frequenze di ritrovamento è nel 2013 con il 34,7%

0

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2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

pesticidi nei campioniacque sotterranee

Frequenza di ritrovamento (%) Campioni Totali Sostanze cercate

Cam

pio

ni /

So

stan

ze

Freq

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)

0

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2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Pu

nti

di m

on

ito

ragg

io

pesticidi nei punti di monitoraggioacque sotterranee

Frequenza di ritrovamento (%) Punti Totali

Freq

uen

zad

i rit

rova

men

to(%

)

75

La frequenza di ritrovamento nei punti di monitoraggio complessivamente aumenta in modo graduale

dai primi anni fino al 2014 e raggiunge il valore massimo nel 2013 (34,7%). Il numero dei punti totali

aumenta gradualmente nel tempo, da un minimo nel 2003 di 1.766 ad un massimo di punti nel 2011

(2.705) rimanendo sopra i 2.400 nel 2014.

Fig. 9.6 – Concentrazione totale di pesticidi nelle acque sotterranee.

La concentrazione di pesticidi totali varia sensibilmente nel periodo di studio, con un andamento

difficilmente correlabile a quello della dimensione del monitoraggio. Anche per le acque sotterranee

non c’è una forte correlazione della concentrazione con il tempo, ed ancora più difficile derivare una

linea di tendenza complessiva. Da notare che dal 2007 al 2013 la concentrazione media di pesticidi

rimane superiore a 0,5 µg/L, valore limite per la concentrazione ammessa nelle acque sotterranee.

0,0

0,2

0,4

0,6

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1,0

1,2

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1,6

1,8

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2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015Co

nce

ntr

azio

ne

med

ia (μ

g/L

)

Concentrazione media pesticidi totaliacque sotterranee

76

9.2 Frequenza e concentrazione di specifiche sostanze nelle acque

Come già detto, l’indicatore 7 è stato applicato ai pesticidi compresi fra le sostanze prioritarie della

DQA. Le sostanze a cui ci si riferisce sono i pesticidi elencati dalla Direttiva 2008/105/CE, elenco

aggiornato nel 2013 dalla Direttiva 2013/39/UE (vedi tabella 6.3). Oltre che dalla disponibilità di dati,

la scelta è dettata dalla rilevanza di queste sostanze, considerando che gli Stati membri sono chiamati

ad analizzarne la tendenza della contaminazione a lungo termine. Secondo quanto previsto dalla DQA, devono essere attuate le misure necessarie per ridurre progressivamente l'inquinamento causato dalle sostanze prioritarie ed eliminare gradualmente le emissioni, gli scarichi e le perdite di quelle individuate come pericolose prioritarie. Ai fini della verifica del raggiungimento dello stato chimico buono delle acque superficiali, come già detto, sono stati definiti specifici SQA per queste sostanze. Lo sforzo di ricerca è stato sempre abbastanza costante nel periodo di riferimento, con un massimo di 30 sostanze cercate sul totale di 31 comprese nell’elenco di priorità. Nove delle sostanze considerate, endosulfan, esaclorocicloesano, esaclorobenzene, trifluralin, eptacloro, eptacloro-epossido, dicofol e chinossifen sono sostanze pericolose prioritarie.

Acque superficiali

Fig. 9.7 – Frequenza di ritrovamento delle sostanze prioritarie nelle acque superficiali.

Fig. 9.8 – Concentrazione totale delle sostanze prioritarie nelle acque superficiali.

77

Acque sotterranee

Fig. 9.9 – Frequenza di ritrovamento delle sostanze prioritarie nelle acque sotterranee.

Fig. 9.10 – Concentrazione totale delle sostanze prioritarie nelle acque sotterranee.

La frequenza di ritrovamento, in presenza di uno sforzo di ricerca, in termini di sostanze, costante e

simile nelle acque superficiali e in quelle sotterranee, dopo il 2007, tende a decrescere in modo netto

con un andamento quasi asintotico fino al 2011 per poi riprendere a crescere con valori sempre

inferiori all’8%. Il trend fino al 2011 può spiegarsi probabilmente col fatto che gran parte dei pesticidi

dell’elenco di priorità sono ormai fuori commercio e quella misurata è il residuo di una

contaminazione storica, mentre dopo tale data abbiamo una crescita dell’indicatore dovuta

probabilmente all’aumento dello sforzo di ricerca delle sostanze non revocate (clorpirifos, diuron,

isoproturon, aclonifen, bifenox, chinossifen, cipermetrina). Si registra, infatti, dal 2012, un aumento

della frequenza dell’indicatore riferito alle sostanze ancora in commercio.

Nelle acque superficiali, le concentrazioni medie passano da un valore di 0,1 µg/L ad un massimo di

0,16 nel 2011 (determinato principalmente dalla presenza del diuron) per poi raggiungere nel 2014 la

concentrazione media di 0,04 µg/L, nettamente più bassa rispetto al valore di partenza e al massimo

della serie storica. La linea di tendenza risulta decrescente. Nelle acque sotterrane la concentrazione

media di pesticidi registra i valori più elevati nel 2007 (0,15 µg/L), 2008 (0,12 µg/L) e nel 2012 (0,15

µg/L), esaminando nel dettaglio le singole sostanze, si nota che i ritrovamenti e le concentrazioni sono

sostenuti dalle seguenti sostanze: atrazina, alaclor, clorpirifos diuron, simazina, trifluralin, e terbutrina.

La linea di tendenza risulta leggermente crescente.

78

9.3 Trend di alcune sostanze critiche

Oltre ai gruppi di sostanze sopra descritti, sono stati analizzati anche gli andamenti di singole sostanze considerate rilevanti, per l’entità della contaminazione, come evidenziato dal monitoraggio nazionale. Anche in questo caso, l’istogramma rappresenta la frequenza di residui nei campioni, mentre la curva rappresenta il tasso di ricerca in percentuale dei campioni analizzati sul totale.

Acque superficiali Acque sotterranee

Fig. 9.11 – Frequenza di ritrovamento e di ricerca di terbutilazina e terbutilazina-desetil.

A fronte di uno sforzo di ricerca sempre elevato, la frequenza della terbutilazina tende a decrescere negli ultimi anni, sia nelle acque superficiali sia in quelle sotterranee. Un trend simile si ha per il metabolita, ma con una presenza sempre più elevata di quella della sostanza parentale nelle acque sotterranee. L’andamento decrescente della presenza nei campioni è molto probabilmente in relazione con la diminuzione delle quantità vendute; la maggiore presenza del metabolita è da addebitare alla dinamica più lenta del comparto acque sotterranee, con l’accumulo di presenza dovuta a contaminazione passata.

Acque superficiali Acque sotterranee

Fig. 9.12 – Frequenza di ritrovamento e di ricerca di atrazina e atrazina-desetil.

La frequenza di ritrovamento dell’atrazina e quella del metabolita diminuiscono, in linea con il fatto che la sostanza è fuori commercio da molti anni, e quella riscontrata è la coda di una contaminazione storica, dovuta alla persistenza ambientale della sostanza. Le maggiori frequenze del metabolita sono un’ulteriore conferma del fatto che non c’è più immissione di nuova sostanza nell’ambiente. Nonostante la diminuzione, la sostanza e il metabolita sono ancora fra i principali contaminanti delle acque, sia in termini di frequenza, sia in termini di superamento dei limiti di concentrazione.

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Atrazina Atrazina-desetil

79

Acque superficiali Acque sotterranee

Fig. 9.13 – Frequenza di ritrovamento e di ricerca della simazina.

Per quanto riguarda la simazina, è evidente, nei due comparti, la diminuzione della presenza (più lenta nelle acque sotterranee) dopo la revoca della sostanza, a fronte di un andamento della ricerca sempre superiore al 70% dei campioni.

Acque superficiali Acque sotterranee

Fig. 9.14 – Frequenza di ritrovamento e di ricerca del metolaclor.

La ricerca del metolaclor è sempre generalmente superiore al 70% del totale dei campioni. La presenza della sostanza, sia nelle acque superficiali sia in quelle sotterranee, cresce nei primi anni per effetto principalmente dell’ampliamento della base territoriale delle indagini, con una diminuzione a partire dal 2010, ma con valori sempre superiori al 11% nelle acque superficiali, e al 2,5% nelle acque sotterranee.

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Metolaclor

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Acque superficiali Acque sotterranee

Fig. 9.15 – Frequenza di ritrovamento e di ricerca del Glifosate e dell’AMPA.

Il glifosate e il metabolita AMPA, come già detto, sono monitorati in Lombardia, il primo a partire dal 2003, il secondo dopo il 2007 e nel 2014 per la prima volta sono ricercati anche in Toscana. Nelle acque superficiali, le frequenze di ritrovamento negli ultimi anni sono decrescenti, ma sempre con valori molto alti: nel 2014 il glifosate è presente nel 19,1% dei campioni e l’AMPA nel 41%. Nelle acque sotterranee le frequenze di ritrovamento sono più basse, ma la ricerca è iniziata più tardi e con livelli più bassi. L’ambito territoriale finora limitato, non consente di evidenziare tendenze a livello nazionale.

Acque superficiali Acque sotterranee

Fig. 9.16 – Frequenza di ritrovamento e di ricerca del diuron.

Il diuron è compreso nell’elenco delle sostanze prioritarie della DQA, per le quali le concentrazioni non dovrebbero superare i relativi SQA entro il 2015 e devono essere adottate misure per ridurne gradualmente l’inquinamento nelle acque. Il monitoraggio ne rileva la presenza nelle acque superficiali a partire dal 2005, in concomitanza con l’incremento dello sforzo di ricerca. Nel 2014 la frequenza di ritrovamento supera il 6% dei campioni. Nelle acque sotterranee la presenza è stata rilevata a partire dal 2008, assestandosi negli ultimi anni attorno al 2% dei campioni, in seguito ad un accresciuto impegno di ricerca.

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Diuron

81

Acque superficiali Acque sotterranee

Fig. 9.17 – Frequenza di ritrovamento e di ricerca dell’alachlor.

L’alachlor è una sostanza prioritaria della DQA ed è stata revocata nel 2006. Lo sforzo di ricerca, abbastanza costante e sempre superiore al 70% dei campioni, nelle acque superficiali evidenzia un andamento decrescente delle presenze a partire dalla revoca. Il decremento è meno evidente nelle acque sotterranee, probabilmente per l’inerzia del comparto sotterraneo. Nel 2014 è presente nello 0,5% dei campioni di entrambi i comparti.

Acque superficiali Acque sotterranee

Fig. 9.18 – Frequenza di ritrovamento e di ricerca del bentazone.

Nelle acque superficiali si rileva un sensibile decremento del bentazone fino a raggiungere un livello costante dopo il 2004 a fronte di un incremento della frequenza di ricerca. La sua presenza nelle acque sotterranee ha un andamento crescente fino al 2008, per poi decrescere negli anni successivi, in corrispondenza di un incremento del tasso di ricerca. La sostanza è tuttora uno dei principali contaminanti delle acque sotterranee.

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Bentazone

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Acque superficiali Acque sotterranee

Fig. 9.19 – Frequenza di ritrovamento e di ricerca dell’isoproturon.

L’isoproturon viene rilevato nelle acque solo negli ultimi anni del periodo in esame, lo sforzo di

ricerca tendenzialmente crescente è ancora limitato e non consente di delineare un andamento chiaro

delle frequenze nei campioni. La sostanza è compresa nell’elenco delle prioritarie della DQA, e come

tale, il suo utilizzo dovrebbe essere sottoposto a graduale limitazione, sebbene ancora autorizzata a

livello comunitario.

Acque superficiali Acque sotterranee

Fig. 9.20 – Frequenza di ritrovamento e di ricerca del clorpirifos.

Il clorpirifos è una sostanza prioritaria della DQA ancora in uso in Europa e attualmente in fase di

revisione per problemi evidenziati per la salute. Lo sforzo di ricerca è aumentato sensibilmente nel

periodo in esame, arrivando a valori intorno al 70% dei campioni nazionali, la frequenza di

ritrovamento è abbastanza ridotta, ma in aumento, nelle acque sotterranee in particolare.

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Clorpirifos

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Acque superficiali Acque sotterranee

Fig. 9.21 – Frequenza di ritrovamento e di ricerca dell’imidacloprid

Il ritrovamento dell’insetticida imidacloprid sia nelle acque superficiali sia sotterranee è relativamente recente. Nelle acque superficiali, la frequenza di ricerca è significativamente crescente, rilevando una contaminazione in aumento negli anni, probabilmente ancora non completamente esplorata. Per le acque sotterranee l’andamento della ricerca è ancora discontinuo, ma indica una contaminazione rilevante anche in questo comparto. L’imidacloprid è tra le sostanze che determinano il maggior numero di superamenti degli SQA.

Acque superficiali Acque sotterranee

Fig. 9.22 – Frequenza di ritrovamento e di ricerca del fludioxonil

Il fungicida fludioxonil è una sostanza ricercata solo di recente, in particolare nelle acque sotterranee, rapidamente diventata tra le più rinvenute. Tenendo conto che in generale l’andamento della frequenza di ricerca è discontinuo e relativamente ancora basso (8% nelle superficiali e sotto il 15% nelle sotterranee), ciò potrebbe indicare una probabile sottostima della contaminazione che dovrà essere sorvegliata nei prossimi anni.

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Fludioxonil

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Acque superficiali Acque sotterranee

Fig. 9.23 – Frequenza di ritrovamento e di ricerca del boscalid

Il fungicida boscalid è ricercato sia nelle acque superficiali sia in quelle sotterranee solo dal 2007, con

un andamento rapidamente crescente. Si evidenzia in parallelo una tendenza di ritrovamento che

mostra una crescita significativa negli anni.

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85

10. LO SVILUPPO DEI PESTICIDI – STORIA, RISCHI E TENDENZE

I pesticidi non sono un’invenzione recente, l’uso più antico

documentato risale all’incirca al 2500 a.c. quando i Sumeri si

cospargevano con composti di zolfo nella convinzione che

l’odore avrebbe allontanato gli insetti. Il papiro di Ebers, il più

antico documento medico noto (1550 a.c.), descrive oltre 800

ricette degli Egizi, molte contenenti sostanze riconoscibili come

veleni e pesticidi. Omero descrive come Ulisse abbia "fumigato

l’ingresso, la casa e il cortile bruciando zolfo", attestando che

l’uso dei pesticidi era noto anche nell’antica Grecia. Per secoli

l’uomo ha utilizzato sostanze chimiche per difendersi da agenti

patogeni, e successivamente, soprattutto dal 1800, nelle pratiche

agricole. Il ricorso massiccio alla chimica di sintesi, dopo la

seconda guerra mondiale, ha sostituito quasi del tutto altre

pratiche di controllo delle avversità agronomiche. La presa di

coscienza delle conseguenze negative dell’uso delle sostanze

chimiche: persistenza ambientale, trasporto nel lungo raggio,

tossicità anche per gli organismi non bersaglio e per l’uomo, ha

portato in tempi recenti allo sviluppo della difesa fitosanitaria

integrata, con il ricorso a pratiche più ecosostenibili e

l’obiettivo di minimizzare l’uso di sostanze chimiche.

Il termine pesticidi (dal latino pestis, nel senso di danno, flagello, da cui “pestifero”, ecc.) è di recente

derivazione anglosassone (pesticides). Nella lingua inglese pest indica qualsiasi organismo, animale o

vegetale o virus, indesiderato in quanto vettore di malattie od ostacolo all’igiene, o dannoso per le

fonti alimentari come le coltivazioni agricole o le derrate immagazzinate. Conseguentemente,

pesticides sono le sostanze chimiche impiegate per combattere o controllare (etimologicamente, “per

uccidere”) gli organismi nocivi. In natura, ovviamente, non ci sono organismi che possono essere

definiti come indesiderati, l’uomo ha etichettato come tali tutti quelli pericolosi per la salute, la

sicurezza alimentare o il confort [Treccani].

L’impiego di SO2 sprigionato dalla combustione dello zolfo è continuato almeno fino al XIX secolo.

Lo stesso zolfo, in forma di polveri e spray, è stato usato come insetticida e come fungicida e tuttora è

impiegato contro la muffa polverosa delle piante. Come fumigante è stato utilizzato anche l’acido

cianidrico; nei primi anni del ‘900 venne utilizzato nel controllo degli insetti che attaccano gli alberi

da frutto. I fluoruri inorganici sono stati impiegati per uso domestico nel controllo delle popolazioni di

formiche; sia il fluoruro di sodio che l’acido borico sono stati impiegati contro gli scarafaggi negli

edifici. Vari tipi di olio, estratti sia dal petrolio che da organismi viventi come i pesci e le balene, sono

stati utilizzati per centinaia di anni come insetticidi allo scopo di uccidere le uova di insetto.

L’impiego dell’arsenico e dei suoi composti come insetticida risale almeno al 900 d.C. con ampia

diffusione dalla fine del XIX secolo fino alla seconda guerra mondiale. Il “Verde di Parigi” (un sale di

rame contenente lo ione arsenito) è stato un insetticida molto popolare nel 1800. Sono stati impiegati

anche altri sali contenenti questo ione: tutti agiscono come veleni attraverso lo stomaco per combattere

gli insetti. I composti dell’arsenico sono stati utilizzati diffusamente come insetticidi fino all’inizio

degli anni ‘50.

86

I pesticidi inorganici risultano in genere fortemente tossici per l’uomo e per altri animali, alle dosi

richieste per la loro efficacia d’uso. I metalli, inoltre, come l’arsenico, non sono biodegradabili e

possono permanere nei diversi comparti dell’ambiente (acqua, suolo, sedimenti, biota).

Negli anni ’40 e ’50 lo sviluppo e l’ampia diffusione dei pesticidi organici di sintesi ha soppiantato

l’uso dei composti inorganici. La prima grande “famiglia” ad essere stata sviluppata fu quella degli

insetticidi organoclorurati, di cui fanno parte il DDT e suoi analoghi (DDD e metossicloro), il

toxafene, il lindano (gamma-esaclorocicloesano) e i ciclopentadieni clorurati (aldrin, dieldrin, endrin,

eptacloro, clordano, endosulfan). Gli insetticidi organoclorurati agiscono interferendo sul sistema

nervoso centrale dell’insetto a livello della trasmissione dell’impulso nervoso (es. DDT e analoghi) o

attraverso l’inibizione del mesoinositolo, fattore vitaminico essenziale delle fibre nervose (es.

ciclodieni, lindano). Alla stessa famiglia chimica appartengono i fungicidi esaclorobenzene e

pentaclorofenolo. Dal 1945 al 1965 i pesticidi organoclorurati ebbero uno sviluppo tale da divenire

strumenti decisivi per una lotta su vasta scala, tanto ai vettori di malattie, quanto ai parassiti delle

colture agricole.

Per le loro proprietà - elevata resistenza alla degradazione biologica, chimica e fotolitica, elevata

solubilità nei lipidi contrapposta a una bassa idrosolubilità, tossicità acuta relativamente elevata verso

gli insetti ma bassa per l’uomo - sono stati ritenuti a lungo pesticidi ideali. Tali caratteristiche li

rendono, però, degli inquinanti ambientali persistenti con una elevata capacità di bioaccumulare nella

catena alimentare e con effetti tossici ben documentati. Il trasporto a lungo raggio dei pesticidi

organoclorurati è da tempo riconosciuto. Essi possono raggiungere attraverso l’aria anche aree remote

quali l’Antartide e l’Artico. La condensazione fredda e il frazionamento globale sono stati proposti

come meccanismi di trasporto di questi contaminanti verso le aree polari: la Terra e l’atmosfera che la

circonda funzionerebbero come un grande distillatore, dove i contaminanti si spostano dalle basse alle

alte latitudini, mediante processi di evaporazione e condensazione. A causa di questa contaminazione

globale a partire dagli anni ‘70 sono nate iniziative a livello internazionale volte alla riduzione e

all’eliminazione dei rilasci di queste sostanze. Con la Convenzione di Stoccolma sui POPs la maggior

parte di questi pesticidi sono stati banditi, con la parziale eccezione del DDT, utilizzato ancora in

alcuni paesi per la lotta alla malaria.

Durante la seconda guerra mondiale fu sintetizzata in Germania, a scopo bellico, un’altra classe di

composti chimici: quella degli esteri dell’acido fosforico; da allora molti composti appartenenti a

questa classe hanno trovato impiego soprattutto come insetticidi.

I pesticidi organofosforici sono caratterizzati da una ridotta persistenza; sotto questo aspetto essi

costituiscono un progresso rispetto agli organoclorurati, ma presentano una tossicità acuta molto

maggiore per l’uomo e per gli altri mammiferi. Come i pesticidi organoclorurati, anche gli

organofosforici hanno affinità per i tessuti adiposi, ma al contrario di essi si decompongono

abbastanza rapidamente, quindi non si accumulano nelle catene alimentari. Gli organofosforici, la cui

struttura è riportata nella figura 10.1, si decompongono rapidamente nell’ambiente dato che l’ossigeno

dell’aria trasforma i legami P=S in P=O e che le molecole di acqua si addizionano ai legami P-O

scindendoli con produzione finale di molecole non tossiche quali l’acido fosforico e gli alcoli.

Fig. 10.1 – Struttura chimica dei pesticidi organofosforici.

Fanno parte di questa famiglia il diclorvos, il parathion, il malathion, il dimethoato, azinphos-methyl.

I pesticidi organofosforici sono tossici per gli insetti in quanto interrompono la comunicazione

intercellulare mediata dalla molecola di acetilcolina, poiché bloccano l’attività degli enzimi adibiti alla

distruzione della stessa. La trasmissione cellulare non può avvenire correttamente se l’acetilcolina non

R = metile o etile

R’ = alchile, arile,…

87

viene distrutta dopo aver compiuto la sua funzione. L’insetticida quindi impedisce la trasmissione di

impulsi tra le cellule nervose, essenziale al coordinamento dei processi vitali dell’organismo che, di

conseguenza, va incontro alla morte.

In sintesi, gli organofosforici e i carbammati risolvono il problema della persistenza e dell’accumulo

ambientale tipico degli organoclorurati, ma presentano tossicità più elevate per gli organismi non

bersaglio (uccelli, pesci).

La famiglia dei pesticidi piretroidi è stata introdotta sul mercato negli anni ’70, sebbene il piretro, di

origine naturale, sia conosciuto e utilizzato da centinaia d’anni. I piretroidi sintetici sono più stabili

alla luce di quelli naturali e posseggono un’attività insetticida più elevata, di circa dieci volte, rispetto

alla maggior parte dei pesticidi organofosforici e carbammati. Fanno parte di questa famiglia:

fenpropanthrin, deltamethrin e cypermethrin. Stabilità e reattività dei piretroidi sintetici hanno

determinato un forte incremento del loro uso nelle ultime due decadi; l’elevata attività insetticida di

questi composti, d’altra parte, permette l’uso di bassi dosaggi (circa 100 g/ettaro). Essi agiscono

interferendo sul sistema nervoso centrale dell’insetto a livello della trasmissione assonale dell’impulso

nervoso.

I neonicotinoidi, la cui commercializzazione è iniziata negli anni ’90, sono tra i più recenti insetticidi

di sintesi e stanno progressivamente sostituendo i carbammati, gli organofosforici e i piretroidi,

diventando il gruppo di insetticidi sistemici più diffuso. I neonicotinoidi sono derivati della nicotina, in

uso già alla fine del ‘600 sotto forma di estratti di tabacco per il controllo dei fitofagi. I neonicotinoidi

agiscono a livello del sistema nervoso fissandosi in modo permanente ai recettori nicotinici

dell’acetilcolina; funzionano pertanto come antagonisti dell’acetilcolina bloccando i recettori

nicotinici e quindi il passaggio degli impulsi nervosi, con conseguente morte degli insetti. Possono

essere distinti in due sottoclassi (cloronicotinili e tianicotinili), a seconda del gruppo chimico che le

caratterizza. Appartengono ai cloronicotinili, neonicotinoidi di prima generazione caratterizzati dalla

presenza nella molecola di un gruppo cloropiridile, gli insetticidi acetamiprid, imidacloprid e

thiacloprid. I tianicotinili sono neonicotinoidi di seconda generazione che agiscono sia per contatto che

per ingestione e sono caratterizzati dalla presenza nella molecola di un gruppo clorotiazolo.

Appartengono a questa categoria clothianidin e thiamethoxam.

L’elevata persistenza, la solubilità in acqua, e la mobilità, unite al largo impiego, hanno determinato

una contaminazione ambientale su larga scala dei neonicotinoidi. Le specie animali più vulnerabili a

questi prodotti sono gli invertebrati terrestri, e gli insetti impollinatori, come api e farfalle, esposti ad

altissimi livelli di contaminazione attraverso il polline e l’aria. È stato dimostrato che anche dosi molto

basse di neonicotinoidi possono colpire indirettamente la popolazione delle api, causando

disorientamento, incapacità di tornare all’alveare, riduzione della capacità di approvvigionamento,

difficoltà della memoria e dell’apprendimento, incapacità di comunicare con la colonia, incapacità di

nutrire la prole, diminuzione dell’efficienza metabolica e indebolimento del sistema immunitario.

Anche alcuni vertebrati, nonostante siano meno sensibili, risentono degli effetti diretti o indiretti

dell’uso dei neonicotinoidi. Alcune specie di piccoli uccelli possono mangiare semi trattati e andare

incontro ad un aumento di mortalità e a un ridotto tasso riproduttivo.

Anche nel caso degli erbicidi, l’efficacia e la selettività di quelli di origine sintetica ha portato alla

eliminazione graduale dal mercato dei composti inorganici (arsenito di sodio, clorato di sodio, solfato

di rame) e organometallici (derivati organici dell’arsenico).

Negli anni ‘40 furono sintetizzati i primi erbicidi selettivi a struttura clorofenossilata (esteri e

amminoderivati) ad attività defoliante per migliorare i raccolti e per scopi bellici. Appartengono a

questa famiglia gli erbicidi 2,4-D (acido 2,4-diclorofenossiacetico), 2,4,5-T (acido 2,4,5-

triclofenossiacetico), MCPA (acido 2-metil-4-clorofenossiacetico), diclorprop, mecoprop. Essi

agiscono interferendo sul metabolismo degli acidi nucleici e sulla biosintesi delle proteine, unitamente

ad alterazioni enzimatiche, respiratorie e traspiratorie.

Le triazine formano una classe di erbicidi di più recente sviluppo che presentano una struttura

aromatica simmetrica in cui atomi di carbonio e azoto si alternano in un anello a sei elementi, con

gruppi sostituenti in posizione 2 (un atomo di cloro, un gruppo S-CH3, OH oppure O-CH3) e in

88

posizione 4 e 6 con gruppi alchilici (etilammina, isopropilammina, terbutilammina). La loro azione si

basa essenzialmente sull’inibizione della fotosintesi clorofilliana.

Fig. 10.2 – Struttura chimica delle triazine.

Il più noto di questi erbicidi è l’atrazina, introdotta sul mercato nel 1958 per il controllo di infestanti

appartenenti al gruppo delle dicotiledoni e utilizzata prevalentemente nelle coltivazioni di mais, sorgo

e canna da zucchero. Nonostante la sua solubilità non sia molto elevata, l’atrazina ha dimostrato avere

una elevata persistenza ambientale con conseguente inquinamento sia di acque superficiali che di

falda. Questo è dovuto sia alle elevate dosi con cui è stata impiegata sia alla capacità di stabilire dei

legami con i colloidi organici presenti nella frazione argillosa del terreno. Ciò determina il lento e

continuo rilascio della sostanza e il suo rinvenimento nelle acque anche a distanza di anni dal suo

impiego. Un altro motivo che contribuisce ad aumentare la persistenza ambientale sia dell'atrazina, sia

delle altre clorotriazine è dovuto alla difficoltà degli organismi biodecompositori nel metabolizzare

queste sostanze. Pur essendo vietato il suo impiego su tutto il territorio nazionale dal 1992, è ancora

largamente rinvenuta insieme ai suoi metaboliti nelle acque superficiali e sotterranee.

Altre triazine utilizzate in pre-emergenza contro le infestanti sono la terbutilazina (nelle colture di

agrumi, vite, olivo, orzo, mais, segale ) e in misura minore la cianazina (nelle colture del mais e del

frumento).

I prodotti di degradazione dell’atrazina e della terbutilazina, che si formano mediante dealchilazione

del composto precursore, sono la desetilatrazina (DEA) e la desetilterbutilazina (DET). Essi sono più

polari e più mobili dell’atrazina e della terbutilazina. La DEA spesso è stata rinvenuta nelle acque di

falda in concentrazioni anche superiori a quelle del suo precursore.

Gli anni ’70 e ’80 hanno visto l’immissione sul mercato dell’erbicida sistemico glifosate, che

attualmente è il più utilizzato a livello mondiale. Fa parte della famiglia degli organofosforici che

agiscono interferendo con la biosintesi delle proteine.

A partire dalla fine degli anni 1960, è stato riscoperto il concetto di difesa integrata (in inglese IPM -

Integrated Pest Management). La difesa integrata non è un concetto nuovo, ma era una pratica

comune prima dell’avvento, a partire dalla seconda guerra mondiale, degli antiparassitari organici di

sintesi. La pratica era stata abbandonata a favore del controllo chimico delle avversità, apparentemente

molto più economico. La pratica è stata riscoperta in seguito alla conoscenza degli effetti negativi

dell’uso di pesticidi chimici su larga scala.

La difesa integrata è una strategia che consente di limitare i danni derivanti dai parassiti delle piante

utilizzando i metodi e le tecniche disponibili nel rispetto dell’ambiente e della salute dell’uomo.

Mentre la difesa chimica mirava all’eliminazione dell’agente di danno, la difesa integrata si propone di

raggiungere un equilibrio che sia economicamente vantaggioso per l’agricoltore e rispettoso dell’uomo

e dell’ambiente. La difesa esclusivamente chimica, infatti, richiede interventi costanti e sempre più

frequenti per la sua efficacia di breve durata aumentando il rischio di comparsa di organismi bersaglio

non più sensibili ai prodotti utilizzati.

Il concetto di difesa integrata è entrato ormai a pieno titolo nelle norme in materia di utilizzo dei

prodotti fitosanitari in agricoltura. La Direttiva 128/2009 sull’uso sostenibile dei pesticidi e il relativo

89

Piano d’Azione Nazionale incentivano la difesa fitosanitaria a basso apporto di pesticidi, privilegiando

ove possibile i metodi non chimici, individuando due livelli di applicazione:

uno obbligatorio che riguarda l’applicazione di tecniche di prevenzione e monitoraggio dei

parassiti, l’utilizzo di mezzi biologici per il loro controllo, il ricorso a pratiche di coltivazione

appropriate e l’utilizzo di prodotti fitosanitari che presentano il minor rischio per la salute

umana, tra quelli disponibili sul mercato;

uno volontario che prevede l’applicazione di disciplinari di produzione integrata, di cui la

difesa integrata rappresenta un aspetto fondamentale.

L’aspettativa è che la difesa integrata continui a ridurre il ricorso ai pesticidi chimici di sintesi, con la

consapevolezza che questi ultimi sono solo uno degli strumenti per il controllo delle avversità

agronomiche.

90

91

11. ESPOSIZIONE DELL’UOMO ATTRAVERSO L’AMBIENTE

Un ambiente contaminato costituisce anche un rischio per

l’uomo, che può venire a contatto con le sostanze chimiche

attraverso l’aria, l’acqua e il suolo, ma anche attraverso

l’alimentazione, nel caso di prodotti contaminati. L’UE dispone

di un corpus normativo in materia di pesticidi fra i più completi

e avanzati a livello mondiale, tuttavia i dati di monitoraggio

dimostrano chiaramente che le valutazioni preventive e le misure

messe in atto per evitare impatti negativi su ambiente e salute

non sono sempre adeguati.

L’esposizione dell’uomo attraverso l’ambiente dipende dalle caratteristiche delle sostanze e dai loro

possibili percorsi nelle diverse matrici ambientali (aria, suolo e acqua). Dalle caratteristiche delle

sostanze dipende la capacità di trasferimento nelle catene alimentari, attraverso la predazione, in un

processo definito “biomagnificazione”, fenomeno consistente nell’aumento della concentrazione dei

contaminanti nei predatori, rispetto alle loro prede, con il raggiungimento di livelli più alti di

contaminazione alla sommità della rete trofica.

Diverse sono le vie di esposizione da parte dell’uomo: l’ingestione, il contatto cutaneo e l’inalazione.

L'uomo può assimilare sostanze chimiche pericolose attraverso gli alimenti e l'acqua, ma anche

attraverso le vie respiratorie e la pelle. L’esposizione per via orale dipende dalla presenza di residui

della sostanza nel cibo e nell’acqua potabile e dalle quantità di cibo e acqua consumata. La

concentrazione della sostanza nel cibo dipende dalla concentrazione della sostanza nell’acqua, nel

suolo e nell’aria e dal potenziale di bioaccumulo o biotrasferimento tra i comparti.

Fig. 11 - Le vie di esposizione dell’uomo attraverso l’ambiente (Fonte ECHA, 2016)

È possibile quantificare il livello di rischio associato all’esposizione a sostanze chimiche pericolose

attraverso il processo di valutazione del rischio. Per valutare il rischio occorre confrontare la

concentrazione a cui l’uomo o l’ambiente sono esposti con la concentrazione che può generare un

allevamento

92

pericolo. I rischi si considerano sotto controllo quando i livelli d’esposizione alla sostanza sono

inferiori a quelli considerati sicuri. Ci sono sostanze, d’altra parte, per cui non si riesce a individuare

livelli di sicurezza, sono le cosiddette sostanze “senza soglia”, in questo caso non si può determinare

un livello di rischio accettabile, ma è necessario che le emissioni e le esposizioni siano evitate o ridotte

al minimo. Per effettuare la stima dell’esposizione si possono usare dati misurati o modelli matematici.

Le acque superficiali e le acque sotterranee, in cui confluiscono i pesticidi, possono essere fonte di

approvvigionamento di acqua potabile. Anche i prodotti della terra costituiscono fonte di

alimentazione per uomini ed animali. La presenza di pesticidi nell’acqua e negli alimenti è confermata

da indagini svolte a livello comunitario [EFSA, 2015; EEA, 2011].

La valutazione del rischio per la salute umana e per l'ambiente connesso alla presenza dei pesticidi non

è un processo facile e deve tener conto dei tipi di pesticidi usati (per quanto riguarda tossicità e

persistenza), e anche delle condizioni operative di utilizzo (differenze nei periodi e livelli di

esposizione, delle modalità di applicazione), delle misure di prevenzione e protezione adottate e delle

caratteristiche climatiche e ambientali delle aree in cui i pesticidi vengono utilizzati. Inoltre, la

valutazione del rischio deve considerare le esposizioni combinate attraverso vie d’esposizione diverse

o sorgenti di rischio diverse [Damalas, 2011].

L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) si occupa della valutazione dei rischi cronici e

acuti per i consumatori derivanti dall’esposizione ai pesticidi e predispone e aggiorna a tal fine

strumenti e linee guida. Attraverso tale processo è possibile valutare se le sostanze attive presenti nei

pesticidi possono avere eventuali effetti dannosi sulla salute umana o sull’ambiente.

Residui di pesticidi negli alimenti

Gli alimenti contenenti residui di pesticidi possono costituire un rischio per la salute umana, pertanto

nell’Unione Europea si è cercato di definire un quadro legislativo che, oltre a prevedere una

valutazione preventiva dei pesticidi, definisce livelli accettabili di residui negli alimenti [Reg. CE

396/2005].

L’EFSA ha pubblicato nel 2013 un rapporto [EFSA, 2015] sui risultati del monitoraggio dei pesticidi

negli alimenti. L’indagine ha riguardato 685 sostanze diverse e sono stati analizzati 80.967 campioni.

Risulta che oltre il 97% dei campioni contiene livelli di pesticidi entro i limiti di legge. Tuttavia, il

55,4% presenta residui, seppure entro i limiti, e il 27,3% presenta residui multipli. In Italia, in

particolare, sono stati analizzati 10.814 campioni, di cui circa il 60% era privo di residui misurabili e

circa l’1% conteneva residui superiori ai limiti. È da segnalare che l’Italia analizza il maggior numero

di campioni rispetto agli altri paesi, e ricerca in media 104 sostanze diverse.

L’indagine pone in particolare rilievo la presenza di miscele di sostanze negli alimenti. Come già

evidenziato in questo rapporto, le lacune conoscitive non consentono una adeguata valutazione del

rischio, che ad oggi è basato sulla singola sostanza, con una possibile sottostima del rischio

complessivo.

Le autorità europee sono impegnate sul tema dell’esposizione multipla attraverso i prodotti agricoli

contaminati. L’EFSA ha messo a punto una metodologia per la classificazione dei pesticidi in gruppi

di valutazione cumulativi. Essa si basa sul presupposto che “i pesticidi che provocano gli stessi effetti

fenomenologici specifici, ben definiti in termini di luogo e natura, diano luogo a una tossicità

cumulativa, pur non avendo meccanismi di azione analoghi” [van der Voet, 2016]. L'EFSA sta

predisponendo uno strumento informatico per effettuare valutazioni dell'esposizione multipla, entro il

2017 è prevista la pubblicazione delle valutazioni in corso.

Nel prendere atto degli sviluppi positivi in corso a livello europeo, è utile ribadire che quella avviata

dall’EFSA è una valutazione di rischio di tipo retrospettivo sulla base delle informazioni statistiche

sulla presenza di miscele di sostanze negli alimenti. Rimane il problema, già segnalato nel capitolo

sulle miscele, che generalmente non si conosce a priori la composizione delle miscele che possono

93

formarsi nell’ambiente e negli alimenti trattati con pesticidi, è pertanto difficile intervenire a monte

con una valutazione preventiva del rischio.

L’acqua come possibile via di esposizione

L'approvvigionamento di acqua potabile nell'UE è organizzato in quasi 100.000 zone di

approvvigionamento, distinte in grandi e piccole: la soglia che separa le due tipologie è rappresentata

da 1.000 m3 al giorno o più di 5.000 persone. I piccoli approvvigionamenti sono spesso localizzati in

aree rurali e remote.

La direttiva europea sull'acqua potabile prevede requisiti minimi per la qualità dell'acqua (soglie di

concentrazione per elementi microbiologici e chimici) uguali per entrambe le tipologie di (grandi e

piccole), mentre differiscono gli obblighi di controllo (frequenza e numerosità), inoltre gli Stati

membri non sono tenuti a presentare relazioni informative relativamente agli esiti dei controlli

effettuati sulle piccole tipologie di approvvigionamento.

I dati del periodo 2008-2010 mostrano che, in generale, la qualità dell'acqua potabile nell'UE è molto

buona. Per quanto riguarda i piccoli approvvigionamenti idrici, il quadro è meno uniforme e i tassi di

conformità sono generalmente peggiori rispetto a quelli grandi [COM(2014) 363].

Sebbene il monitoraggio delle acque superficiali e acque sotterranee preveda la ricerca di numerosi

inquinanti differenti che derivano dai settori agricolo, industriale e farmaceutico, l’elenco delle nuove

sostanze immesse nel mercato è sempre in aumento, pertanto emerge la necessità che gli Stati membri

adattino l'attuale elenco dei parametri ricercati e i corrispondenti valori di riferimento, tenendo conto

degli avanzamenti scientifici e tecnologici nell’ambito delle metodologie di controllo e delle

specifiche di analisi più recenti [WHO, 2008].

Il quadro normativo dei pesticidi e le criticità

L’UE ha sviluppato un quadro legislativo articolato che regola l’intero ciclo di vita dei pesticidi,

dall’immissione sul mercato, all’uso, fino ai livelli massimi consentiti negli alimenti e nelle matrici

ambientali, con il fine di garantire un elevato livello di protezione per la salute dell’uomo e

dell’ambiente.

Con il Regolamento (CE) n. 1107/2009, relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari,

sono stabilite le regole per l’autorizzazione dei pesticidi, prevedendo una valutazione del rischio prima

dell’immissione sul mercato e dell’uso. Deve essere dimostrato che le sostanze siano sicure riguardo

alla salute umana, alla salute animale e all’ambiente.

Non possono essere autorizzate le sostanze “estremamente pericolose”, come le cancerogene,

mutagene o tossiche per la riproduzione, gli interferenti endocrini, gli inquinanti organici persistenti

(POP), le sostanze persistenti, bioaccumulabili e tossiche (PBT) o molto persistenti e molto

bioaccumulabili (vPvB) o, ancora, quelle particolarmente pericolose per le api.

Sono poi stabiliti dei criteri per individuare le sostanze “candidate alla sostituzione”, in quanto hanno

proprietà pericolose e andrebbero sostituite con altre sostanze o con metodi non chimici di controllo o

prevenzione (es.: soddisfano due dei criteri PBT, o hanno un rischio elevato per le acque sotterranee).

In modo analogo opera il Regolamento (UE) n. 528/2012, relativo all’immissione sul mercato e all’uso

dei biocidi.

Con la Direttiva 2009/128/CE [Dir. 2009/128/CE], sull’uso sostenibile dei pesticidi, l’attenzione si è

concentrata sulla fase intermedia del ciclo di vita dei prodotti fitosanitari, quella dell’impiego, prima

non sufficientemente considerata dalla normativa. La direttiva attribuisce agli Stati membri il compito

di mettere in atto una serie di azioni preventive a diversi livelli di intervento: pratiche agricole

compatibili con l’ambiente (l’agricoltura biologica e la difesa fitosanitaria integrata a basso apporto di

pesticidi, privilegiando i metodi non chimici); formazione degli operatori; corretta manipolazione,

stoccaggio e trattamento degli imballaggi e delle rimanenze; misure per la tutela dell’ambiente

94

acquatico, con il ricorso a pesticidi non classificati pericolosi, uso di attrezzature a bassa dispersione,

aree di rispetto non trattate. Il PAN, previsto dalla Direttiva, prevede, inoltre, gli strumenti di

monitoraggio (indicatori) per valutare i progressi compiuti.

Oltre all’immissione in commercio, la normativa prende in considerazione anche la fase finale del

ciclo di vita dei pesticidi, imponendo, con il Regolamento 396/2005/CE, i limiti massimi di residui

(LMR) in prodotti di origine vegetale e animale destinati al consumo umano. Gli LMR armonizzati in

sede comunitaria sono stabiliti usando modelli di calcolo del rischio acuto e cronico. Esiste un

database comunitario degli LMR.

La direttiva 98/83/EC [Dir. 98/83/CE] in materia di acqua per uso potabile stabilisce i requisiti minimi

qualitativi per garantire la sicurezza per il consumo alimentare umano. Nel caso dei pesticidi, i limiti sono pari a 0,1 μg/l e 0,5 μg/l, rispettivamente per la singola sostanza e per i pesticidi totali.

Le norme ambientali, infine, intervengono a tutelare le differenti matrici. Ad esempio la DQA e le

norme derivate, stabiliscono standard di qualità ambientale per le acque superficiali (Dir.

2008/105/CE) e limiti di qualità per la protezione delle acque sotterranee (Dir. 2006/118/CE). Tali

norme si applicano anche ai pesticidi. Per le acque superficiali è stato individuato un elenco di

sostanze prioritarie che rappresentano un rischio significativo per l’ambiente e per le quali devono

essere attuate misure necessarie per ridurne progressivamente l’inquinamento. Alcune di queste

sostanze sono identificate come pericolose prioritarie ed è prevista la graduale eliminazione dei rilasci

nell’ambiente. L’elenco delle sostanze prioritarie viene aggiornato periodicamente per tenere conto dei

nuovi dati scientifici disponibili.

Le lacune conoscitive e normative sulla prevenzione dei rischi

Il rapporto nazionale pesticidi nelle acque, come già detto, intende fornire, attraverso la presentazione

dei dati di monitoraggio, elementi per l’individuazione di eventuali effetti negativi dei pesticidi, non

considerati in fase di autorizzazione e non adeguatamente contenuti dalle altre azioni previste

dall’intero quadro normativo.

In questo senso il monitoraggio dei pesticidi nelle acque rappresenta uno strumento utile per

l’individuazione di sostanze che potrebbero rappresentare un rischio significativo per l’ambiente

acquatico, anche al fine di una loro eventuale inclusione nell’elenco delle sostanze prioritarie.

Il confronto dei dati di monitoraggio con i limiti di concentrazione stabiliti dalle varie normative offre

una visione generale di un livello di contaminazione importante, nonostante le misure messe in atto

per una riduzione dei rischi derivanti dall’uso dei pesticidi.

Come già detto, la contaminazione è presente nel 63,9% dei punti di monitoraggio delle acque

superficiali e nel 31,7% di quelle sotterranee. Se si analizza il dato in termini di concentrazione di

pesticidi totali (Fig. 11.2), emergono le seguenti particolarità.

Nelle acque superficiali, il 16,1% dei punti di monitoraggio hanno una concentrazione totale inferiore

a 0,1 µg/L. La soglia rappresenta, come noto, il limite di concentrazione della singola sostanza nelle

acque potabili. Non c’è superamento dei limiti, ma per le numerose incertezze, sia riguardo alla

completezza del monitoraggio, sia riguardo alla pericolosità delle sostanze, si rende opportuno

prendere consapevolezza della presenza di una contaminazione indotta dall’uomo e quindi non

naturale. La soglia è anche il limite generico di qualità ambientale delle acque superficiali, quando non

è presente un limite specifico.

Il limite di 0,5 µg/L è quello stabilito per i pesticidi totali nelle acque potabili. Il 23,9% dei punti

hanno una contaminazione compresa tra 0,1 e 0,5 µg/L. L’eventuale uso dei corpi idrici come fonte di

acqua potabile, potrà richiedere almeno per alcune sostanze interventi di abbattimento delle

concentrazioni.

95

Nei casi di concentrazioni superiori a 0,5 µg/L l’eventuale utilizzo del corpo idrico per l’alimentazione

dell’uomo, renderà necessari interventi di potabilizzazione delle acque.

Il limite di 1 µg/L è quello ambientale applicabile alla somma dei pesticidi. Nel 13,9% dei casi,

pertanto, la concentrazione misurata, almeno in certi periodi dell’anno potrebbe non essere

compatibile con la salvaguardia degli ecosistemi acquatici.

Considerazioni analoghe possono essere fatte sulla base delle informazioni disponibili per le acque

sotterranee.

96

Fig

. 1

1.2

– L

ivel

li d

i co

nta

min

azi

one

per

fa

sce

di

con

cen

tra

zio

ni

dei

pes

tici

di.

97

I risultati delle indagini mostrano la presenza di una contaminazione diffusa, che interessa gran parte

del territorio italiano. L’analisi dell’evoluzione, inoltre, indica, che il fenomeno è ancora

probabilmente in una fase crescente, sia in termini territoriali, sia in termini di frequenze di

rilevamento e di sostanze trovate. La contaminazione è, pertanto, sottostimata, in primo luogo per il

fatto che in vaste aree del centro-sud, il monitoraggio non è ancora adeguato. Un fattore finora non

sufficientemente considerato è la reale persistenza di certe sostanze, che insieme alle dinamiche

idrologiche molto lente (specialmente nelle acque sotterranee) rende l’inquinamento ambientale

difficilmente reversibile.

Nel riconoscere la sostanziale validità dello schema generalmente adottato in ambito regolamentare, si

vuole tuttavia evidenziare alcune sue limitazioni, specialmente conseguenti a una sua non corretta

applicazione. Di seguito, in modo sintetico, e senza alcuna pretesa di esaustività, sono indicati alcuni

fattori che rendono le valutazioni non completamente adeguate a rappresentare e a prevenire il rischio

per l’uomo e per l’ambiente, ad esempio nella fase di autorizzazione delle sostanze chimiche, e dei

pesticidi in particolare.

Il primo aspetto critico è la valutazione dell’esposizione, in particolare nel caso di sorgenti diffuse

come possono essere quelle derivanti dall’uso dei pesticidi.

La valutazione viene fatta generalmente su scenari ipotetici idealizzati, non rappresentativi delle

situazioni reali. Come riconosciuto nel documento “Addressing the New Challenges for Risk

Assessment” ad opera dei tre comitati scientifici della Commissione Europea [SCHER, SCENIHR,

SCCS, 2013], la valutazione preventiva del rischio non è sufficientemente adeguata, in particolare la

valutazione del rischio per l’ambiente manca di realismo. Questo, sulla base dell’esperienza acquisita,

è particolarmente vero per gli scenari di esposizione utilizzati nelle autorizzazione dei pesticidi, che

non sono sufficientemente rappresentativi dell’uso su larga scala dei pesticidi.

Altro aspetto critico è la valutazione di pericolo, in particolare per alcune sostanze considerate “senza

soglia”. Fra queste ci sono alcune delle più pericolose per uomo e ambiente, come le sostanze CMR,

PBT/vPvB, IE. L’attuale regolamentazione non consente più l’immissione in commercio di prodotti

contenenti tali sostanze, ma la valutazione è ovviamente in continua evoluzione con lo stato delle

conoscenze. Questo è vero in modo particolare per le sostanze IE, in quanto mancano ancora criteri di

identificazione condivisi, e l’individuazione deve essere fatta con valutazioni caso per caso.

Di particolare rilevanza per i potenziali effetti è la presenza nell’ambiente di miscele di sostanze.

Come noto lo schema di valutazione del rischio considera le sostanze singolarmente, e non c’è una

valutazione preventiva del rischio da esposizione multipla. Una valutazione dell’esposizione

cumulativa a sostanze diverse non è facile da fare nelle valutazioni preventive in fase di

autorizzazione, non solo per le lacune riguardo alle modalità di azione delle sostanze, ma soprattutto

perché non si conosce la composizione delle miscele che si possono formare nell’ambiente.

In ultima analisi, si vuole evidenziare il fatto che, attualmente, e in particolare nel caso dei pesticidi,

non si tiene adeguatamente conto dei dati provenienti dal monitoraggio, ma si continua a fare

affidamento essenzialmente su valutazioni preventive, con le limitazioni sopra indicate.

I dati di monitoraggio sono strumenti preziosi per la valutazione retrospettiva della qualità ambientale

e del rischio. Aiutano a identificare lo stato generale di un ambiente reale e a caratterizzare le possibili

minacce. I dati di monitoraggio possono anche essere utili nel determinare il grado di realismo di una

valutazione del rischio in termini di convalida di modelli, approcci e conclusioni che derivano dalle

valutazioni preventive.

98

99

12. TABELLE DI SINTESI DEL MONITORAGGIO

TAB. 12.1 - DATI NAZIONALI ACQUE SUPERFICIALI 2013

LQ (

µg/

L)

FREQUENZE DI RIVELAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI

NEI CAMPIONI (µg/L)

CAS SOSTANZE

Pu

nti

mo

nit

ora

ggio

Pre

sen

ze

% p

rese

nze

N. C

amp

ion

i

Pre

sen

ze

% p

rese

nze

> 0

,1 µ

g/L

% >

0,1

µg/

L

25

-esi

mo

50

-esi

mo

75

-esi

mo

90

-esi

mo

95

-esi

mo

Max

5915-41-3 TERBUTILAZINA 0,050 1109 475 42,8 6863 1124 16,4 226 3,3 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,070 5,700 51218-45-2 METOLACLOR 0,050 1010 422 41,8 6500 1092 16,8 261 4,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,090 7,410 30125-63-4 TERBUTILAZINA-DESETIL 0,050 969 385 39,7 6175 967 15,7 94 1,5 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 5,550 105827-78-9 IMIDACLOPRID 0,010 260 176 67,7 1953 708 36,3 57 2,9 <LQ <LQ 0,010 0,040 0,070 14,693 1066-51-9 AMPA 0,100 281 178 63,3 1088 436 40,1 412 37,9 <LQ <LQ 0,243 0,830 1,833 36,600 57837-19-1 METALAXIL 0,020 689 147 21,3 4956 351 7,1 33 0,7 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 1,670 19666-30-9 OXADIAZON 0,020 774 138 17,8 5136 345 6,7 64 1,2 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 1,520 25057-89-0 BENTAZONE 0,050 770 162 21,0 4398 338 7,7 91 2,1 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050 1,980 94-74-6 MCPA 0,050 733 174 23,7 4416 298 6,7 72 1,6 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 6,020 188425-85-6 BOSCALID 0,010 437 107 24,5 2544 267 10,5 23 0,9 <LQ 0,010 0,025 0,025 0,025 1,400 131860-33-8 AZOSSISTROBINA 0,010 357 93 26,1 2408 255 10,6 19 0,8 <LQ <LQ 0,020 0,025 0,025 3,900 1071-83-6 GLIFOSATE 0,100 281 132 47,0 1087 228 21,0 205 18,9 <LQ <LQ <LQ 0,230 0,350 108,500 1698-60-8 CLORIDAZON 0,010 410 88 21,5 2991 221 7,4 30 1,0 <LQ <LQ 0,010 0,010 0,015 1,800 110488-70-5 DIMETOMORF 0,020 373 114 30,6 2689 220 8,2 37 1,4 <LQ <LQ <LQ 0,050 0,050 0,400 10605-21-7 CARBENDAZIM 0,005 104 58 55,8 660 209 31,7 27 4,1 <LQ 0,010 0,020 0,040 0,077 1,760 330-54-1 DIURON 0,010 757 98 12,9 4578 196 4,3 14 0,3 <LQ 0,010 0,010 0,025 0,025 6,242 94-75-7 2,4-DICLOROFENOSSIACET. 0,020 685 80 11,7 4294 170 4,0 18 0,4 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 1,700 107534-96-3 TEBUCONAZOLO 0,020 206 57 27,7 1202 136 11,3 9 0,7 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 0,675 500008-45-7 CLORANTRANILIPROLO 0,010 151 48 31,8 1239 130 10,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,010 0,100 1912-24-9 ATRAZINA 0,050 1087 58 5,3 6899 112 1,6 7 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,390 153719-23-4 TIAMETOXAM 0,010 181 58 32,0 1264 108 8,5 8 0,6 <LQ <LQ 0,010 0,010 0,010 0,850 60-51-5 DIMETOATO 0,010 607 76 12,5 3850 107 2,8 5 0,1 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,050 1,470 2164-08-1 LENACIL 0,010 342 59 17,3 2425 101 4,2 2 0,1 <LQ <LQ 0,010 0,025 0,025 0,130 6190-65-4 ATRAZINA DESETIL 0,010 879 58 6,6 5855 96 1,6 5 0,1 <LQ 0,010 0,025 0,025 0,025 0,220 23950-58-5 PROPIZAMIDE 0,010 534 53 9,9 3659 93 2,5 10 0,3 <LQ <LQ 0,013 0,025 0,025 1,100 66246-88-6 PENCONAZOLO 0,010 442 47 10,6 3032 93 3,1 6 0,2 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 0,360 7085-19-0 MECOPROP 0,020 452 62 13,7 3227 88 2,7 17 0,5 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 1,100 2921-88-2 CLORPIRIFOS 0,010 1060 41 3,9 6778 87 1,3 3 0,0 <LQ 0,010 0,015 0,025 0,025 0,452 330-55-2 LINURON 0,010 900 45 5,0 5830 84 1,4 6 0,1 <LQ 0,010 0,025 0,030 0,050 0,590 53112-28-0 PIRIMETANIL 0,010 477 42 8,8 3809 80 2,1 8 0,2 <LQ 0,010 0,010 0,025 0,025 1,700 126833-17-8 FENHEXAMID 0,010 310 31 10,0 1982 79 4,0 7 0,4 <LQ <LQ 0,010 0,025 0,025 0,740 122-34-9 SIMAZINA 0,050 1083 58 5,4 6899 78 1,1 7 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050 0,250 84087-01-4 QUINCLORAC 0,020 28 23 82,1 261 78 29,9 47 18,0 <LQ <LQ 0,030 0,270 0,560 9,820 135410-20-7 ACETAMIPRID 0,010 181 27 14,9 1547 77 5,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,010 0,100 140923-17-7 IPROVALICARB 0,010 276 53 19,2 1740 75 4,3 7 0,4 <LQ <LQ 0,010 0,025 0,025 0,580 70630-17-0 METALAXIL-M 0,010 151 44 29,1 497 72 14,5 17 3,4 <LQ <LQ 0,013 0,015 0,055 2,695 1918-00-9 DICAMBA 0,050 249 40 16,1 1124 64 5,7 4 0,4 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,500 83055-99-6 BENSULFURON-METILE 0,010 190 42 22,1 1524 63 4,1 5 0,3 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,010 0,250 886-50-0 TERBUTRYN 0,050 286 27 9,4 1765 62 3,5 2 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,280 121552-61-2 CIPRODINIL 0,020 324 23 7,1 2350 61 2,6 1 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,690 131341-86-1 FLUDIOXONIL 0,020 48 14 29,2 377 61 16,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,030 0,030 0,080 608-73-1 HEXACHLOROCYCLOHEXANE 0,010 371 15 4,0 1842 60 3,3 7 0,4 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,550 111991-09-4 NICOSULFURON 0,005 114 37 32,5 359 59 16,4 7 1,9 <LQ <LQ 0,005 0,020 0,070 0,200 41394-05-2 METAMITRON 0,010 341 45 13,2 2072 57 2,8 15 0,7 <LQ <LQ <LQ 0,015 0,022 7,300 60207-90-1 PROPICONAZOLO 0,010 250 42 16,8 1777 57 3,2 4 0,2 <LQ <LQ 0,010 0,010 0,010 4,284 1582-09-8 TRIFLURALIN 0,010 814 15 1,8 4068 54 1,3 5 0,1 <LQ 0,010 0,015 0,025 0,025 0,220 161050-58-4 METOSSIFENOZIDE 0,010 205 29 14,1 1203 52 4,3 2 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,210 77732-09-3 OXADIXIL 0,025 268 28 10,4 1542 52 3,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,072 2008-58-4 2,6-DICLOROBENZAMMIDE 0,020 281 29 10,3 1663 47 2,8 10 0,6 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,050 0,230 114-26-1 PROPOXUR 0,020 98 14 14,3 492 44 8,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,040 55219-65-3 TRIADIMENOL 0,050 138 10 7,2 999 44 4,4 5 0,5 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,510 26225-79-6 ETOFUMESATE 0,010 531 39 7,3 3668 43 1,2 3 0,1 <LQ <LQ 0,010 0,025 0,025 0,190 34256-82-1 ACETOCLOR 0,020 345 35 10,1 1994 41 2,1 8 0,4 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,990 22224-92-6 FENAMIFOS 0,020 33 11 33,3 341 40 11,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,030 0,090 142459-58-3 FLUFENACET 0,010 349 34 9,7 2303 39 1,7 5 0,2 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,015 0,370 35554-44-0 IMAZALIL 0,020 30 12 40,0 308 39 12,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,030 0,090 239110-15-7 FLUOPICOLIDE 0,005 71 27 38,0 188 37 19,7 4 2,1 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,049 0,854 21087-64-9 METRIBUZIN 0,010 646 28 4,3 4449 35 0,8 2 0,0 <LQ 0,010 0,010 0,025 0,025 0,180 24579-73-5 PROPAMOCARB 0,005 101 15 14,9 640 35 5,5 1 0,2 <LQ <LQ 0,010 0,010 0,018 0,135 15545-48-9 CLOROTOLURON 0,010 335 28 8,4 2560 33 1,3 1 0,0 <LQ <LQ 0,010 0,010 0,010 24,440 69335-91-7 FLUAZIFOP 0,020 30 12 40,0 308 33 10,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,030 0,090 118134-30-8 SPIROXAMINA 0,010 297 26 8,8 1981 31 1,6 1 0,1 <LQ <LQ 0,010 0,050 0,050 0,140 15972-60-8 ALACLOR 0,050 1063 27 2,5 6085 30 0,5 3 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,480

100

TAB. 12.1 - DATI NAZIONALI ACQUE SUPERFICIALI 2013

LQ (

µg/

L)

FREQUENZE DI RIVELAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI

NEI CAMPIONI (µg/L)

CAS SOSTANZE

Pu

nti

mo

nit

ora

ggio

Pre

sen

ze

% p

rese

nze

N. C

amp

ion

i

Pre

sen

ze

% p

rese

nze

> 0

,1 µ

g/L

% >

0,1

µg/

L

25

-esi

mo

50

-esi

mo

75

-esi

mo

90

-esi

mo

95

-esi

mo

Max

23103-98-2 PIRIMICARB 0,010 220 15 6,8 1808 30 1,7 1 0,1 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,020 0,120 95-76-1 3,4-DICLOROANILINA 0,010 217 12 5,5 794 30 3,8 0 0,0 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 0,070 67129-08-2 METAZACLOR 0,010 277 19 6,9 1976 29 1,5 1 0,1 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 0,277 1007-28-9 ATRAZINA DESISOPROPIL 0,010 427 25 5,9 2996 25 0,8 1 0,0 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 0,140 163515-14-8 DIMETENAMID-P 0,010 151 23 15,2 1239 24 1,9 10 0,8 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,870 94361-06-5 CIPROCONAZOLO 0,020 96 15 15,6 490 24 4,9 1 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,131 161326-34-7 FENAMIDONE 0,010 151 17 11,3 956 23 2,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,060 106700-29-2 PETOXAMIDE 0,010 151 19 12,6 1239 22 1,8 1 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,140 40487-42-1 PENDIMETALIN 0,020 869 21 2,4 5759 22 0,4 2 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,610 78587-05-0 EXITIAZOX 0,020 30 9 30,0 308 22 7,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,050 87674-68-8 DIMETENAMIDE 0,020 259 19 7,3 1751 20 1,1 5 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 1,020 67747-09-5 PROCLORAZ 0,010 151 14 9,3 956 20 2,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,070 80844-07-1 ETOFENPROX 0,020 47 10 21,3 376 20 5,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,040 10265-92-6 METAMIDOFOS 0,100 273 7 2,6 1593 19 1,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050 111988-49-9 TIACLOPRID 0,010 183 11 6,0 1268 19 1,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,010 0,040 1563-66-2 CARBOFURAN 0,020 329 15 4,6 2719 17 0,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,100 91-20-3 NAFTALENE 0,010 38 9 23,7 390 17 4,4 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,025 4,200 16752-77-5 METOMIL 0,020 99 9 9,1 548 16 2,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,080 333-41-5 DIAZINON 0,020 409 14 3,4 2881 16 0,6 5 0,2 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,380 57966-95-7 CIMOXANIL 0,010 248 12 4,8 1458 16 1,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,010 0,050 62-73-7 DICLORVOS 0,020 397 11 2,8 2469 15 0,6 7 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,340 139-40-2 PROPAZINA 0,010 231 13 5,6 1808 14 0,8 0 0,0 <LQ <LQ 0,013 0,025 0,025 0,080 34123-59-6 ISOPROTURON 0,010 629 13 2,1 4132 14 0,3 1 0,0 <LQ <LQ 0,010 0,010 0,010 0,170 93-65-2 BH (R)-MECOPROP 0,005 217 10 4,6 911 13 1,4 0 0,0 <LQ 0,005 0,010 0,025 0,025 0,091 63-25-2 CARBARIL 0,020 39 8 20,5 367 12 3,3 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,023 94,000 2212-67-1 MOLINATE 0,010 517 7 1,4 3305 11 0,3 2 0,1 <LQ <LQ 0,013 0,025 0,025 0,260 120162-55-2 AZIMSULFURON 0,005 110 9 8,2 618 11 1,8 2 0,3 <LQ <LQ 0,010 0,010 0,011 0,390 88671-89-0 MICLOBUTANIL 0,050 128 6 4,7 1002 11 1,1 1 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,120 41814-78-2 TRICICLAZOLO 0,020 28 9 32,1 61 11 18,0 2 3,3 <LQ <LQ <LQ 0,030 0,080 0,130 120-36-5 DICLORPROP 0,050 201 8 4,0 1343 10 0,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 7287-19-6 PROMETRINA 0,050 166 8 4,8 1156 10 0,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 42874-03-3 OXIFLUORFEN 0,005 140 7 5,0 956 10 1,0 1 0,1 <LQ 0,010 0,025 0,025 0,025 0,228 66215-27-8 CIROMAZINA 0,020 30 6 20,0 308 10 3,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050 120928-09-8 FENAZAQUIN 0,020 32 7 21,9 353 9 2,5 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,110 23135-22-0 OXAMIL 0,020 30 9 30,0 308 9 2,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 470-90-6 CLORFENVINFOS 0,010 469 5 1,1 2839 9 0,3 1 0,0 <LQ <LQ 0,010 0,010 0,025 0,210 2032-65-7 METIOCARB 0,020 50 5 10,0 381 8 2,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 101200-48-0 TRIBENURON-METILE 0,020 30 6 20,0 308 8 2,6 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,120 121-75-5 MALATION 0,010 911 6 0,7 5431 7 0,1 1 0,0 <LQ <LQ 0,010 0,025 0,025 4,500 107-06-2 1,2-DICLOROETANO 0,100 185 2 1,1 1379 7 0,5 0 0,0 <LQ <LQ 0,5* 0,5* 0,5* 0,032 178961-20-1 METOLACLOR (isomero R) 0,005 72 5 6,9 335 7 2,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,021 731-27-1 TOLILFLUANIDE 0,02 30 5 16,7 308 7 2,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,070 105512-06-9 CLODINAFOP-PROPARGIL 0,02 30 5 16,7 308 6 1,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,040 5598-13-0 CLORPIRIFOS-METILE 0,01 728 6 0,8 4513 6 0,1 2 0,0 <LQ <LQ 0,013 0,025 0,025 0,310 32809-16-8 PROCIMIDONE 0,02 640 6 0,9 3849 6 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,043 465-73-6 ISODRIN 0,01 528 2 0,4 2689 6 0,2 0 0,0 <LQ <LQ 0,010 0,025 0,025 0,050 36734-19-7 IPRODIONE 0,02 303 5 1,7 2433 6 0,2 0 0,0 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 0,070 55-38-9 FENTION 0,05 301 6 2,0 1577 6 0,4 2 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 25,110 110235-47-7 MEPANIPYRIM 0,01 255 5 2,0 1438 5 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,050 175013-18-0 PIRACLOSTROBIN 0,01 219 4 1,8 1141 5 0,4 1 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,160 1746-81-2 MONOLINURON 0,02 30 3 10,0 308 5 1,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 709-98-8 PROPANIL 0,01 366 5 1,4 1412 5 0,4 0 0,0 <LQ <LQ 0,010 0,025 0,025 0,080 374726-62-2 MANDIPROPAMID 0,01 217 5 2,3 1138 5 0,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,022 71626-11-4 BENALAXIL 0,05 152 5 3,3 674 5 0,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,021 95465-99-9 CADUSAFOS 0,020 31 5 16,1 320 5 1,6 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,260 55179-31-2 BITERTANOLO 0,020 30 5 16,7 308 5 1,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 81334-34-1 IMAZAPIR 0,020 30 4 13,3 308 5 1,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 143390-89-0 KRESOXIM-METILE 0,010 290 4 1,4 1877 4 0,2 0 0,0 <LQ <LQ 0,010 0,025 0,025 0,060 124495-18-7 QUINOXIFEN 0,050 110 2 1,8 809 4 0,5 1 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,120 56-38-2 PARATION 0,010 508 4 0,8 3146 4 0,1 1 0,0 <LQ <LQ 0,013 0,025 0,025 0,440 314-40-9 BROMACILE 0,050 102 4 3,9 506 4 0,8 2 0,4 <LQ <LQ <LQ 0,050 0,050 0,220 120923-37-7 AMIDOSULFURON 0,020 110 3 2,7 996 3 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 119446-68-3 DIFENOCONAZOLO 0,050 153 2 1,3 959 3 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,100 141517-21-7 TRIFLOXISTROBIN 0,010 152 3 2,0 957 3 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,070 116-06-3 ALDICARB 0,020 32 2 6,3 324 3 0,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 220899-03-6 METRAFENONE 0,050 3 3 100,0 4 3 75,0 1 25,0 <LQ <LQ 0,073 0,113 0,127 0,140 319-84-6 HCH, alfa 0,050 403 3 0,7 2357 3 0,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 99-30-9 DICLORAN 0,020 358 2 0,6 1779 3 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030

101

TAB. 12.1 - DATI NAZIONALI ACQUE SUPERFICIALI 2013

LQ (

µg/

L)

FREQUENZE DI RIVELAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI

NEI CAMPIONI (µg/L)

CAS SOSTANZE

Pu

nti

mo

nit

ora

ggio

Pre

sen

ze

% p

rese

nze

N. C

amp

ion

i

Pre

sen

ze

% p

rese

nze

> 0

,1 µ

g/L

% >

0,1

µg/

L

25

-esi

mo

50

-esi

mo

75

-esi

mo

90

-esi

mo

95

-esi

mo

Max

51235-04-2 ESAZINONE 0,020 150 3 2,0 1149 3 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050 7786-34-7 MEVINPHOS 0,013 179 2 1,1 948 3 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 919-86-8 DEMETON-S-METILE 0,020 60 2 3,3 475 3 0,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,053 69806-50-4 FLUAZIFOP-BUTYL 0,020 21 3 14,3 248 3 1,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 76674-21-0 FLUTRIAFOL 1 1 100,0 3 3 100,0 2 66,7 0,620 122-14-5 FENITROTION 0,050 574 2 0,3 2581 2 0,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050 24017-47-8 TRIAZOFOS 0,020 48 2 4,2 342 2 0,6 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,180 1646-88-4 ALDICARBSULFONE 0,020 30 2 6,7 308 2 0,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 298-04-4 DISULFOTON 0,020 30 2 6,7 308 2 0,6 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 2,700 69327-76-0 BUPROFEZIN 0,010 182 2 1,1 1559 2 0,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,010 0,020 93-76-5 2,4,5-TRICLOROFENOSSIACET. 0,010 216 2 0,9 1122 2 0,2 0 0,0 <LQ <LQ 0,010 0,025* 0,025* 0,010 76578-14-8 QUIZALOFOP-ETILE 0,020 179 2 1,1 842 2 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,080 87820-88-0 TRALCOXIDIM 0,005 71 2 2,8 332 2 0,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,015 69377-81-7 FLUROXIPIR 0,005 64 2 3,1 161 2 1,2 1 0,6 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,025 0,125 298-00-0 PARATION-METILE 0,050 378 1 0,3 2133 1 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 115-29-7 ENDOSULFAN 0,010 390 1 0,3 2074 1 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,070 1918-16-7 PROPACLOR 0,010 166 1 0,6 1360 1 0,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 23560-59-0 EPTENOFOS 0,050 150 1 0,7 1085 1 0,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,040 156052-68-5 ZOXAMIDE 0,020 153 1 0,7 958 1 0,1 1 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 1,300 112281-77-3 TETRACONAZOLO 0,010 152 1 0,7 957 1 0,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 114369-43-6 FENBUCONAZOLO 0,010 151 1 0,7 956 1 0,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010 131983-72-7 TRITICONAZOLO 0,010 151 1 0,7 956 1 0,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010 135319-73-2 EPOSSICONAZOLO 0,010 151 1 0,7 956 1 0,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010 141112-29-0 ISOXAFLUTOLE 0,020 151 1 0,7 956 1 0,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050 203313-25-1 SPIROTETRAMMATO 0,010 151 1 0,7 956 1 0,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010 1702-17-6 CLOPYRALID 0,005 71 1 1,4 332 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,005 13457-18-6 PIRAZOFOS 0,020 41 1 2,4 319 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,040 13194-48-4 ETOPROFOS 0,020 30 1 3,3 308 1 0,3 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,220 2312-35-8 PROPARGITE 0,020 30 1 3,3 308 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 1134-23-2 CICLOATO 0,025 37 1 2,7 138 1 0,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,041 120116-88-3 CIAZOFAMID 1 1 100,0 1 1 100,0 0 0,0 0,053 153233-91-1 ETOXAZOLO 1 1 100,0 1 1 100,0 0 0,0 0,060 309-00-2 ALDRIN 0,010 564 1 0,2 3003 1 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,015 0,025 0,050 950-37-8 METIDATION 0,010 313 1 0,3 2393 1 0,0 0 0,0 <LQ <LQ 0,010 0,025 0,025 0,030 72-55-9 DDE, pp 0,010 426 1 0,2 2167 1 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,025* 0,025* 0,001 319-85-7 HCH, beta 0,010 353 1 0,3 1852 1 0,1 0 0,0 <LQ <LQ 0,010 0,025* 0,025* 0,020 41483-43-6 BUPIRIMATE 0,010 200 1 0,5 1345 1 0,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,010 0,060 3424-82-6 DDE, op 0,003 240 1 0,4 1226 1 0,1 0 0,0 <LQ <LQ 0,005* 0,005* 0,005* 0,003 82097-50-5 TRIASULFURON 0,020 96 1 1,0 490 1 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 67306-00-7 FENPROPIDIN 0,005 71 1 1,4 332 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,005 51-03-6 PIPERONIL-BUTOSSIDO 0,050 40 1 2,5 315 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050 43121-43-3 TRIADIMEFON 0,020 30 1 3,3 308 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 94-82-6 2,4-DICLOROFENOSSIBUT. 0,005 75 1 1,3 242 1 0,4 0 0,0 <LQ <LQ 0,008 0,010 0,010 0,011 81777-89-1 CLOMAZONE 0,010 48 1 2,1 177 1 0,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020

I valori percentili contrassegnati con * sono maggiori del valore massimo in quanto nella determinazione pesano gli elevati limiti di quantificazione di alcuni laboratori regionali

102

TAB. 12.2 - DATI NAZIONALI ACQUE SOTTERRANEE 2013

LQ (

µg/

L)

FREQUENZE DI RIVELAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI

NEI CAMPIONI (µg/L)

CAS SOSTANZE

Pu

nti

mo

nit

ora

ggio

Pre

sen

ze

% p

rese

nze

N. C

amp

ion

i

Pre

sen

ze

% p

rese

nze

> 0

,1 µ

g/L

% >

0,1

µg/

L

25

-esi

mo

50

-esi

mo

75

-esi

mo

90

-esi

mo

95

-esi

mo

Max

30125-63-4 TERBUTILAZINA-DESETIL 0,020 2017 325 16,1 3803 422 11,1 40 1,1 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,030 2,700

6190-65-4 ATRAZINA DESETIL 0,020 2027 263 13,0 3804 362 9,5 24 0,6 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,030 0,450

5915-41-3 TERBUTILAZINA 0,020 2077 142 6,8 3959 178 4,5 16 0,4 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,750

1912-24-9 ATRAZINA 0,020 2080 125 6,0 3985 172 4,3 9 0,2 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,310

57837-19-1 METALAXIL 0,020 1308 58 4,4 2441 166 6,8 87 3,6 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,040 5,500

77732-09-3 OXADIXIL 0,005 507 60 11,8 1205 165 13,7 45 3,7 <LQ 0,010 0,025 0,030 0,080 1,750

105827-78-9 IMIDACLOPRID 0,010 686 71 10,3 1271 156 12,3 46 3,6 <LQ <LQ 0,010 0,025 0,070 0,910

51218-45-2 METOLACLOR 0,020 2116 96 4,5 4041 110 2,7 28 0,7 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 3,560

10605-21-7 CARBENDAZIM 0,005 333 58 17,4 797 105 13,2 9 1,1 <LQ <LQ 0,010 0,025 0,030 2,900

25057-89-0 BENTAZONE 0,050 1520 77 5,1 2710 100 3,7 42 1,5 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050 1,640

330-55-2 LINURON 0,020 1896 70 3,7 3608 99 2,7 7 0,2 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 2,500

53112-28-0 PIRIMETANIL 0,020 1108 38 3,4 2067 98 4,7 12 0,6 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 27,800

55219-65-3 TRIADIMENOL 0,010 313 34 10,9 778 98 12,6 34 4,4 <LQ 0,010 0,025 0,030 0,061 39,720

153719-23-4 TIAMETOXAM 0,010 364 37 10,2 757 94 12,4 2 0,3 <LQ <LQ 0,010 0,025 0,040 0,140

131860-33-8 AZOSSISTROBINA 0,010 692 39 5,6 1261 90 7,1 18 1,4 <LQ <LQ 0,010 0,020 0,025 0,990

94361-06-5 CIPROCONAZOLO 0,020 296 35 11,8 604 86 14,2 3 0,5 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,030 0,420

110488-70-5 DIMETOMORF 0,020 911 34 3,7 1776 80 4,5 3 0,2 <LQ <LQ <LQ 0,026 0,050 0,250

122-34-9 SIMAZINA 0,020 2079 56 2,7 3984 76 1,9 5 0,1 <LQ <LQ 0,020 0,025 0,025 0,280

188425-85-6 BOSCALID 0,010 598 38 6,4 1071 76 7,1 11 1,0 <LQ <LQ 0,010 0,014 0,025 1,750

2008-58-4 2,6-DICLOROBENZAMMIDE 0,020 1013 54 5,3 1669 75 4,5 16 1,0 <LQ <LQ 0,025 0,050 0,050 1,270

121552-61-2 CIPRODINIL 0,020 613 46 7,5 1146 74 6,5 6 0,5 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,025 0,430

131341-86-1 FLUDIOXONIL 0,010 202 40 19,8 546 72 13,2 3 0,5 <LQ 0,010 0,010 0,025 0,030 0,490

94-75-7 2,4-DICLOROFENOSSIACET. 0,020 1205 41 3,4 2267 61 2,7 0 0,0 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 0,060

107534-96-3 TEBUCONAZOLO 0,005 532 29 5,5 1064 59 5,5 13 1,2 <LQ 0,010 0,025 0,025 0,025 0,670

16752-77-5 METOMIL 0,020 383 23 6,0 697 57 8,2 1 0,1 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 6,500

19666-30-9 OXADIAZON 0,020 1341 47 3,5 2517 52 2,1 18 0,7 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,710

66246-88-6 PENCONAZOLO 0,010 825 25 3,0 1558 50 3,2 4 0,3 <LQ <LQ 0,010 0,025 0,025 0,460

69335-91-7 FLUAZIFOP 0,020 93 27 29,0 341 50 14,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,030 0,040 0,090

91-20-3 NAFTALENE 0,010 180 34 18,9 588 48 8,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,025 0,100

171118-09-5 METOLACLOR-ESA 0,010 69 33 47,8 100 44 44,0 2 2,0 <LQ <LQ 0,020 0,051 0,071 0,220

330-54-1 DIURON 0,020 1248 27 2,2 2159 42 1,9 4 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,025 0,850

94-74-6 MCPA 0,020 1272 30 2,4 2317 40 1,7 0 0,0 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 0,100

22224-92-6 FENAMIFOS 0,020 115 22 19,1 408 39 9,6 8 2,0 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,030 1,100

107-06-2 1,2-DICLOROETANO 0,100 883 33 3,7 2109 38 1,8 18 0,9 <LQ <LQ 0,150 0,250 0,500 1,800

1007-28-9 ATRAZINA DESISOPROPIL 0,050 1129 34 3,0 1946 38 2,0 4 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,460

1698-60-8 CLORIDAZON 0,020 984 29 2,9 1656 35 2,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,060

2921-88-2 CLORPIRIFOS 0,020 1538 21 1,4 2836 32 1,1 5 0,2 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 2,000

99-30-9 DICLORAN 0,020 680 17 2,5 1178 30 2,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,060

114-26-1 PROPOXUR 0,020 282 19 6,7 541 27 5,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,040

126833-17-8 FENHEXAMID 0,020 746 21 2,8 1476 25 1,7 2 0,1 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,150

24579-73-5 PROPAMOCARB 0,005 329 18 5,5 770 23 3,0 1 0,1 <LQ <LQ 0,010 0,010 0,020 0,250

135410-20-7 ACETAMIPRID 0,010 367 17 4,6 771 22 2,9 0 0,0 <LQ <LQ 0,010 0,010 0,020 0,060

60207-90-1 PROPICONAZOLO 0,010 690 12 1,7 1199 22 1,8 4 0,3 <LQ <LQ 0,010 0,010 0,010 0,410

93-65-2 BH (R)-MECOPROP 0,020 443 20 4,5 979 22 2,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,040

15972-60-8 ALACLOR 0,050 1960 19 1,0 3729 20 0,5 1 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,110

1066-51-9 AMPA 0,100 100 15 15,0 197 18 9,1 13 6,6 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,202 2,850

32809-16-8 PROCIMIDONE 0,020 1253 9 0,7 2314 18 0,8 2 0,1 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,210

23135-22-0 OXAMIL 0,020 108 13 12,0 368 18 4,9 2 0,5 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,025 1,020

23103-98-2 PIRIMICARB 0,010 514 8 1,6 1002 17 1,7 0 0,0 <LQ <LQ 0,010 0,025 0,025 0,030

314-40-9 BROMACILE 0,050 455 14 3,1 857 16 1,9 4 0,5 <LQ <LQ <LQ 0,050 0,050 0,200

35554-44-0 IMAZALIL 0,020 108 13 12,0 368 16 4,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,025 0,090

95465-99-9 CADUSAFOS 0,020 105 8 7,6 374 16 4,3 8 2,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 3,350

111988-49-9 TIACLOPRID 0,010 442 12 2,7 835 15 1,8 0 0,0 <LQ <LQ 0,010 0,010 0,013 0,030

120-36-5 DICLORPROP 0,050 419 11 2,6 824 14 1,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050

57646-30-7 FURALAXIL 0,020 105 4 3,8 372 13 3,5 8 2,2 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,410

78587-05-0 EXITIAZOX 0,020 93 11 11,8 341 13 3,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,040

5598-13-0 CLORPIRIFOS-METILE 0,010 1019 3 0,3 1961 12 0,6 9 0,5 <LQ <LQ 0,015 0,025 0,025 1,410

7287-19-6 PROMETRINA 0,050 401 8 2,0 842 12 1,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030

60168-88-9 FENARIMOL 0,020 334 8 2,4 732 12 1,6 0 0,0 <LQ <LQ 0,025* 0,025* 0,025* 0,020

116-06-3 ALDICARB 0,020 114 10 8,8 417 11 2,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,030

120928-09-8 FENAZAQUIN 0,020 120 10 8,3 401 11 2,7 2 0,5 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,025 0,130

103

TAB. 12.2 - DATI NAZIONALI ACQUE SOTTERRANEE 2013

LQ (

µg/

L)

FREQUENZE DI RIVELAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI

NEI CAMPIONI (µg/L)

CAS SOSTANZE

Pu

nti

mo

nit

ora

ggio

Pre

sen

ze

% p

rese

nze

N. C

amp

ion

i

Pre

sen

ze

% p

rese

nze

> 0

,1 µ

g/L

% >

0,1

µg/

L

25

-esi

mo

50

-esi

mo

75

-esi

mo

90

-esi

mo

95

-esi

mo

Max

10061-01-5 CIS-1,3DICHLOROPROPENE 0,100 87 8 9,2 333 11 3,3 9 2,7 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 5,730

15545-48-9 CLOROTOLURON 0,020 972 9 0,9 1597 10 0,6 1 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,025 0,800

101200-48-0 TRIBENURON-METILE 0,020 114 10 8,8 362 10 2,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050

36734-19-7 IPRODIONE 0,020 937 3 0,3 1750 10 0,6 9 0,5 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,460

57966-95-7 CIMOXANIL 0,010 552 8 1,4 993 10 1,0 0 0,0 <LQ <LQ 0,010 0,010 0,010 0,060

2212-67-1 MOLINATE 0,020 1060 6 0,6 2045 9 0,4 5 0,2 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,790

2164-08-1 LENACIL 0,010 672 8 1,2 1359 9 0,7 1 0,1 <LQ <LQ 0,010 0,025 0,025 0,210

13194-48-4 ETOPROFOS 0,010 302 2 0,7 656 9 1,4 8 1,2 <LQ <LQ 0,010 0,025 0,025 9,000

500008-45-7 CLORANTRANILIPROLO 0,010 256 7 2,7 400 9 2,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,040

70630-17-0 METALAXIL-M 0,005 283 9 3,2 396 9 2,3 2 0,5 <LQ <LQ 0,013 0,013 0,013 0,720

56-38-2 PARATION 0,010 571 6 1,1 1192 8 0,7 1 0,1 <LQ <LQ 0,013 0,025 0,025 0,520

63-25-2 CARBARIL 0,020 218 7 3,2 545 8 1,5 1 0,2 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 0,200

69806-50-4 FLUAZIFOP-BUTYL 0,020 87 8 9,2 331 8 2,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030

239110-15-7 FLUOPICOLIDE 0,005 188 8 4,3 236 8 3,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,034

87674-68-8 DIMETENAMIDE 0,020 743 8 1,1 1265 8 0,6 4 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,025 0,750

80844-07-1 ETOFENPROX 0,020 135 8 5,9 422 8 1,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,025 0,060

13457-18-6 PIRAZOFOS 0,020 206 1 0,5 487 7 1,4 2 0,4 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,160

161050-58-4 METOSSIFENOZIDE 0,010 307 5 1,6 452 7 1,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,025 0,060

10061-02-6 T-1,3-DICLOROPROPENE 0,100 87 6 6,9 333 7 2,1 7 2,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 5,480

1071-83-6 GLIFOSATE 0,100 100 5 5,0 197 7 3,6 7 3,6 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 1,050

57018-04-9 TOLCLOFOS-METILE 0,005 408 3 0,7 747 7 0,9 1 0,1 <LQ 0,005 0,010 0,025 0,025 1,680

731-27-1 TOLILFLUANIDE 0,020 135 1 0,7 422 7 1,7 1 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,025 0,120

88671-89-0 MICLOBUTANIL 0,020 334 6 1,8 732 7 1,0 0 0,0 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 0,040

1563-66-2 CARBOFURAN 0,020 831 6 0,7 1556 6 0,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,080

1918-00-9 DICAMBA 0,050 651 6 0,9 1269 6 0,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,050 0,050 0,070

142-28-9 1,3-DICLOROPROPANO 0,100 87 4 4,6 331 6 1,8 4 1,2 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,760

111991-09-4 NICOSULFURON 0,005 209 6 2,9 257 6 2,3 1 0,4 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,005 0,230

23950-58-5 PROPIZAMIDE 0,010 984 5 0,5 1879 6 0,3 0 0,0 <LQ <LQ 0,013 0,025 0,025 0,044

470-90-6 CLORFENVINFOS 0,010 572 5 0,9 1182 6 0,5 1 0,1 <LQ <LQ 0,010 0,025 0,025 0,110

333-41-5 DIAZINON 0,020 539 6 1,1 1124 6 0,5 2 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,025 0,200

51235-04-2 ESAZINONE 0,020 490 6 1,2 819 6 0,7 2 0,2 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,230

542-75-6 1,3-DICLOROPROPENE 0,100 87 5 5,7 333 6 1,8 6 1,8 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 12,030

1897-45-6 CLOROTALONIL 0,020 882 2 0,2 1504 5 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,025* 0,020

1646-87-3 ALDICARBSULFOSSIDO 0,020 108 4 3,7 368 5 1,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,025 0,030

709-98-8 PROPANIL 0,020 764 5 0,7 1191 5 0,4 3 0,3 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 0,200

55-38-9 FENTION 0,050 302 5 1,7 685 5 0,7 1 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,620

121-75-5 MALATION 0,020 1328 4 0,3 2440 4 0,2 1 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,635

1031-07-8 ENDOSULFAN-SOLFATO 0,005 649 2 0,3 1345 4 0,3 0 0,0 <LQ <LQ 0,005 0,025* 0,025* 0,020

2032-65-7 METIOCARB 0,020 287 2 0,7 636 4 0,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,040

105512-06-9 CLODINAFOP-PROPARGIL 0,020 93 4 4,3 341 4 1,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,040

21087-64-9 METRIBUZIN 0,020 1260 3 0,2 2441 3 0,1 1 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,140

118134-30-8 SPIROXAMINA 0,010 707 3 0,4 1408 3 0,2 0 0,0 <LQ <LQ 0,010 0,025 0,05* 0,030

10265-92-6 METAMIDOFOS 0,005 508 3 0,6 1055 3 0,3 0 0,0 <LQ 0,005 0,025 0,05* 0,05* 0,030

142459-58-3 FLUFENACET 0,010 616 2 0,3 1044 3 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,015 0,015 0,060

40487-42-1 PENDIMETALIN 0,020 1614 3 0,2 3049 3 0,1 1 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,356

42874-03-3 OXIFLUORFEN 0,005 508 3 0,6 1055 3 0,3 0 0,0 <LQ 0,005 0,010 0,025 0,025 0,030

41483-43-6 BUPIRIMATE 0,010 391 2 0,5 809 3 0,4 0 0,0 <LQ <LQ 0,010 0,010 0,010 0,020

298-04-4 DISULFOTON 0,020 105 2 1,9 374 3 0,8 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,250

55179-31-2 BITERTANOLO 0,020 108 3 2,8 368 3 0,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,025 0,030

56-72-4 CUMAFOS 0,020 93 3 3,2 341 3 0,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,040

30125-64-5 TERBUMETONE-DESETIL 0,050 12 3 25,0 35 3 8,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010

959-98-8 ENDOSULFAN, alfa 0,010 432 2 0,5 1018 3 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,025* 0,010

82097-50-5 TRIASULFURON 0,020 281 3 1,1 577 3 0,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030

95-76-1 3,4-DICLOROANILINA 0,010 176 2 1,1 260 3 1,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030

1024-57-3 EPTACLORO-EPOSSIDO 0,010 339 1 0,3 768 2 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,010 0,010

175013-18-0 PIRACLOSTROBIN 0,010 459 2 0,4 652 2 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030

112281-77-3 TETRACONAZOLO 0,010 286 2 0,7 437 2 0,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,025* 0,020

17040-19-6 DEMETON-S-METILE-SOLF. 0,020 108 2 1,9 368 2 0,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,025 0,030

309-00-2 ALDRIN 0,010 1193 2 0,2 2494 2 0,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,015 0,025 0,030

34123-59-6 ISOPROTURON 0,020 1212 2 0,2 2227 2 0,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030

60-51-5 DIMETOATO 0,010 1073 2 0,2 2062 2 0,1 1 0,0 <LQ <LQ 0,015 0,025 0,025 0,230

104

TAB. 12.2 - DATI NAZIONALI ACQUE SOTTERRANEE 2013

LQ (

µg/

L)

FREQUENZE DI RIVELAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI

NEI CAMPIONI (µg/L)

CAS SOSTANZE

Pu

nti

mo

nit

ora

ggio

Pre

sen

ze

% p

rese

nze

N. C

amp

ion

i

Pre

sen

ze

% p

rese

nze

> 0

,1 µ

g/L

% >

0,1

µg/

L

25

-esi

mo

50

-esi

mo

75

-esi

mo

90

-esi

mo

95

-esi

mo

Max

7085-19-0 MECOPROP 0,020 670 2 0,3 1105 2 0,2 0 0,0 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 0,060

298-00-0 PARATION-METILE 0,050 419 2 0,5 910 2 0,2 1 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 2,050

34256-82-1 ACETOCLOR 0,020 615 2 0,3 890 2 0,2 1 0,1 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,360

72-55-9 DDE, pp 0,010 347 2 0,6 850 2 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010 0,010

41814-78-2 TRICICLAZOLO 0,020 79 1 1,3 92 2 2,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020

7786-34-7 MEVINPHOS 0,020 250 2 0,8 531 2 0,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,025* 0,025* 0,020

140923-17-7 IPROVALICARB 0,005 574 1 0,2 979 1 0,1 0 0,0 <LQ 0,005 0,005 0,025* 0,025* 0,006

110235-47-7 MEPANIPYRIM 0,010 533 1 0,2 798 1 0,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,050

115-29-7 ENDOSULFAN 0,005 335 1 0,3 733 1 0,1 0 0,0 <LQ <LQ 0,005 0,005 0,010 0,010

120162-55-2 AZIMSULFURON 0,005 318 1 0,3 499 1 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,010 0,020

161326-34-7 FENAMIDONE 0,010 300 1 0,3 476 1 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,060

106700-29-2 PETOXAMIDE 0,010 256 1 0,4 400 1 0,3 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,220

1646-88-4 ALDICARBSULFONE 0,020 108 1 0,9 368 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,025* 0,020

1746-81-2 MONOLINURON 0,020 93 1 1,1 341 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020

144550-36-7 IODOSULF.-METILE-SODIO 0,005 188 1 0,5 236 1 0,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,006

13593-03-8 QUINALFOS 0,050 159 1 0,6 226 1 0,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,011

60-57-1 DIELDRIN 0,010 1194 1 0,1 2566 1 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,025* 0,010

72-20-8 ENDRIN 0,010 1136 1 0,1 2335 1 0,0 0 0,0 <LQ <LQ 0,015 0,025 0,025 0,040

26225-79-6 ETOFUMESATE 0,020 1137 1 0,1 1909 1 0,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,025* 0,020

62-73-7 DICLORVOS 0,020 561 1 0,2 1132 1 0,1 1 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,025 0,120

41394-05-2 METAMITRON 0,010 604 1 0,2 1075 1 0,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,015* 0,015* 0,010

67129-08-2 METAZACLOR 0,010 646 1 0,2 1009 1 0,1 0 0,0 <LQ <LQ 0,025* 0,025* 0,025* 0,011

53-19-0 DDD, op 0,010 412 1 0,2 893 1 0,1 1 0,1 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 1,383

69327-76-0 BUPROFEZIN 0,010 376 1 0,3 799 1 0,1 0 0,0 <LQ <LQ 0,010 0,010 0,010 0,050

71626-11-4 BENALAXIL 0,005 405 1 0,2 666 1 0,2 0 0,0 <LQ 0,013 0,025 0,025 0,025 0,050

24017-47-8 TRIAZOFOS 0,020 265 1 0,4 558 1 0,2 0 0,0 <LQ <LQ 0,021 0,025 0,025 0,030

64902-72-3 CLORSULFURON 0,005 188 1 0,5 236 1 0,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,008

56-23-5 TETRACLORURO DI CARBO. 0,008 2 1 50,0 2 1 50,0 1 50,0 12,003 24,002 36,001 43,200 45,600 48,000

86-50-0 AZINFOS-METILE 0,010 928 1 0,1 1642 1 0,1 1 0,1 <LQ <LQ 0,010 0,025 0,025 1,580

919-86-8 DEMETON-S-METILE 0,020 97 1 1,0 359 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020

81334-34-1 IMAZAPIR 0,020 93 1 1,1 341 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020

84087-01-4 QUINCLORAC 0,020 78 1 1,3 91 1 1,1 1 1,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,270

91465-08-6 CIALOTRINA-LAMBDA 0,050 30 1 3,3 48 1 2,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,023

I valori percentili contrassegnati con * sono maggiori del valore massimo in quanto nella determinazione pesano gli elevati limiti di quantificazione di alcuni laboratori regionali

105

TAB. 12.3 - DATI NAZIONALI ACQUE SUPERFICIALI 2014

LQ (

µg/

L)

FREQUENZE DI RIVELAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI

NEI CAMPIONI (µg/L)

CAS SOSTANZE

Pu

nti

mo

nit

ora

ggio

Pre

sen

ze

% p

rese

nze

N. C

amp

ion

i

Pre

sen

ze

% p

rese

nze

> 0

,1 µ

g/L

% >

0,1

µg/

L

25

-esi

mo

50

-esi

mo

75

-esi

mo

90

-esi

mo

95

-esi

mo

Max

5915-41-3 TERBUTILAZINA 0,050 1016 397 39,1 7216 1092 15,1 221 3,1 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,060 4,330

51218-45-2 METOLACLOR 0,050 849 325 38,3 6359 932 14,7 244 3,8 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,070 4,130

30125-63-4 TERBUTILAZINA-DESETIL 0,050 962 302 31,4 7020 850 12,1 100 1,4 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 1,200

105827-78-9 IMIDACLOPRID 0,010 357 191 53,5 2484 762 30,7 35 1,4 <LQ <LQ 0,013 0,030 0,040 1,890

57837-19-1 METALAXIL 0,020 587 163 27,8 4783 463 9,7 33 0,7 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,670

1066-51-9 AMPA 0,100 289 205 70,9 1109 455 41,0 429 38,7 <LQ <LQ 0,280 1,042 2,018 26,800

25057-89-0 BENTAZONE 0,050 791 148 18,7 4996 426 8,5 156 3,1 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,060 3,780

188425-85-6 BOSCALID 0,010 473 139 29,4 3490 425 12,2 43 1,2 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,030 0,870

110488-70-5 DIMETOMORF 0,020 443 162 36,6 2963 381 12,9 51 1,7 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,040 0,860

19666-30-9 OXADIAZON 0,020 820 145 17,7 5868 361 6,2 86 1,5 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 1,550

131860-33-8 AZOSSISTROBINA 0,010 460 118 25,7 3405 322 9,5 36 1,1 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 7,760

330-54-1 DIURON 0,010 773 140 18,1 4841 314 6,5 14 0,3 <LQ 0,010 0,010 0,025 0,025 0,810

94-74-6 MCPA 0,050 792 150 18,9 4955 296 6,0 42 0,8 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050 2,220

1698-60-8 CLORIDAZON 0,010 506 84 16,6 3442 265 7,7 23 0,7 <LQ <LQ 0,010 0,010 0,010 0,930

10605-21-7 CARBENDAZIM 0,005 150 68 45,3 1062 256 24,1 8 0,8 <LQ <LQ 0,010 0,030 0,030 0,284

1071-83-6 GLIFOSATE 0,100 302 120 39,7 1170 223 19,1 178 15,2 <LQ <LQ <LQ 0,200 0,431 5,180

94-75-7 2,4-DICLOROFENOSSIACET. 0,050 690 68 9,9 4556 221 4,9 14 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 1,880

107534-96-3 TEBUCONAZOLO 0,005 318 91 28,6 1830 213 11,6 4 0,2 <LQ 0,005 0,020 0,025 0,025 0,900

161050-58-4 METOSSIFENOZIDE 0,010 251 51 20,3 1862 145 7,8 1 0,1 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,010 0,200

500008-45-7 CLORANTRANILIPROLO 0,010 160 45 28,1 1349 136 10,1 5 0,4 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,010 0,230

153719-23-4 TIAMETOXAM 0,010 180 54 30,0 1578 129 8,2 6 0,4 <LQ <LQ 0,010 0,010 0,010 0,700

239110-15-7 FLUOPICOLIDE 0,005 181 64 35,4 1095 128 11,7 12 1,1 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,028 0,410

70630-17-0 METALAXIL-M 0,005 200 73 36,5 1062 125 11,8 6 0,6 <LQ <LQ 0,005 0,013 0,020 0,154

330-55-2 LINURON 0,020 923 53 5,7 6286 122 1,9 5 0,1 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 0,230

60-51-5 DIMETOATO 0,010 656 72 11,0 3850 121 3,1 10 0,3 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,050 0,527

23950-58-5 PROPIZAMIDE 0,010 528 55 10,4 3707 112 3,0 4 0,1 <LQ <LQ 0,013 0,025 0,025 2,900

131341-86-1 FLUDIOXONIL 0,050 116 26 22,4 774 107 13,8 2 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,160

2008-58-4 2,6-DICLOROBENZAMMIDE 0,020 293 38 13,0 2117 106 5,0 9 0,4 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,260

66246-88-6 PENCONAZOLO 0,010 495 57 11,5 3547 103 2,9 5 0,1 <LQ <LQ 0,010 0,025 0,025 0,300

55219-65-3 TRIADIMENOL 0,050 173 17 9,8 1387 92 6,6 4 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,240

121552-61-2 CIPRODINIL 0,020 391 37 9,5 3117 89 2,9 4 0,1 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 0,170

2164-08-1 LENACIL 0,010 370 54 14,6 2656 89 3,4 3 0,1 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,010 0,150

111991-09-4 NICOSULFURON 0,005 249 47 18,9 1237 89 7,2 2 0,2 <LQ <LQ 0,005 0,025 0,025 0,221

148-79-8 TIABENDAZOLO 0,020 42 13 31,0 300 87 29,0 2 0,7 <LQ <LQ 0,020 0,030 0,040 0,120

2921-88-2 CLORPIRIFOS 0,010 1022 44 4,3 7193 85 1,2 9 0,1 <LQ 0,010 0,015 0,025 0,025 0,250

1918-00-9 DICAMBA 0,005 371 44 11,9 1893 83 4,4 6 0,3 <LQ 0,005 0,025 0,050 0,050 2,920

1912-24-9 ATRAZINA 0,050 1065 44 4,1 7361 80 1,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,100

53112-28-0 PIRIMETANIL 0,010 391 40 10,2 3144 80 2,5 7 0,2 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 0,400

93-65-2 BH (R)-MECOPROP 0,005 305 28 9,2 1477 79 5,3 5 0,3 <LQ 0,010 0,025 0,050 0,050 0,177

84087-01-4 QUINCLORAC 0,020 92 38 41,3 372 78 21,0 42 11,3 <LQ 0,025 0,025 0,150 0,405 11,700

140923-17-7 IPROVALICARB 0,010 360 54 15,0 2458 72 2,9 4 0,2 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,370

6190-65-4 ATRAZINA DESETIL 0,050 959 49 5,1 6619 70 1,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,100

126833-17-8 FENHEXAMID 0,010 377 29 7,7 2722 69 2,5 6 0,2 <LQ <LQ 0,010 0,025 0,025 5,000

178961-20-1 METOLACLOR (isomero R) 0,005 107 36 33,6 661 68 10,3 3 0,5 <LQ <LQ <LQ 0,005 0,015 0,626

40487-42-1 PENDIMETALIN 0,020 949 48 5,1 6633 67 1,0 5 0,1 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 1,520

7085-19-0 MECOPROP 0,050 454 59 13,0 3190 67 2,1 11 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,660

60207-90-1 PROPICONAZOLO 0,010 382 50 13,1 2712 65 2,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,080

135410-20-7 ACETAMIPRID 0,010 187 21 11,2 1652 63 3,8 3 0,2 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,010 0,340

41814-78-2 TRICICLAZOLO 0,020 31 21 67,7 221 61 27,6 24 10,9 <LQ <LQ 0,020 0,110 0,460 2,100

15545-48-9 CLOROTOLURON 0,010 422 48 11,4 3051 60 2,0 4 0,1 <LQ <LQ 0,010 0,010 0,010 0,561

122-34-9 SIMAZINA 0,050 1069 47 4,4 7402 59 0,8 10 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 1,880

143390-89-0 KRESOXIM-METILE 0,010 364 43 11,8 3048 59 1,9 7 0,2 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 0,365

114-26-1 PROPOXUR 0,050 97 15 15,5 654 58 8,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,070

142459-58-3 FLUFENACET 0,010 415 47 11,3 2795 57 2,0 3 0,1 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,010 0,200

69335-91-7 FLUAZIFOP 0,020 27 18 66,7 295 57 19,3 3 1,0 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,020 0,566

23103-98-2 PIRIMICARB 0,010 354 30 8,5 2555 55 2,2 8 0,3 <LQ <LQ 0,010 0,025 0,025 1,020

115-96-8 TRIS (2-CLOROETIL) FOSF. 0,050 48 24 50,0 374 54 14,4 4 1,1 <LQ <LQ <LQ 0,057 0,070 0,360

24579-73-5 PROPAMOCARB 0,005 134 29 21,6 964 54 5,6 2 0,2 <LQ <LQ 0,010 0,010 0,012 0,863

175013-18-0 PIRACLOSTROBIN 0,010 351 30 8,5 2536 51 2,0 2 0,1 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,110

886-50-0 TERBUTRYN 0,050 319 34 10,7 2076 50 2,4 2 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,110

41394-05-2 METAMITRON 0,010 461 36 7,8 2746 47 1,7 5 0,2 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 1,400

106

TAB. 12.3 - DATI NAZIONALI ACQUE SUPERFICIALI 2014

LQ (

µg/

L)

FREQUENZE DI RIVELAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI

NEI CAMPIONI (µg/L)

CAS SOSTANZE

Pu

nti

mo

nit

ora

ggio

Pre

sen

ze

% p

rese

nze

N. C

amp

ion

i

Pre

sen

ze

% p

rese

nze

> 0

,1 µ

g/L

% >

0,1

µg/

L

25

-esi

mo

50

-esi

mo

75

-esi

mo

90

-esi

mo

95

-esi

mo

Max

112281-77-3 TETRACONAZOLO 0,010 244 17 7,0 1876 46 2,5 1 0,1 <LQ <LQ 0,010 0,025 0,025 0,130

1007-28-9 ATRAZINA DESISOPROPIL 0,050 558 37 6,6 3982 43 1,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,100

34256-82-1 ACETOCLOR 0,020 467 33 7,1 2871 43 1,5 4 0,1 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,340

21087-64-9 METRIBUZIN 0,010 654 35 5,4 4193 42 1,0 9 0,2 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 0,540

81777-89-1 CLOMAZONE 0,010 97 32 33,0 585 42 7,2 3 0,5 <LQ <LQ 0,010 0,010 0,020 0,230

83055-99-6 BENSULFURON-METILE 0,010 257 28 10,9 1711 41 2,4 1 0,1 <LQ <LQ 0,010 0,025 0,025 0,170

22224-92-6 FENAMIFOS 0,020 30 12 40,0 336 40 11,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,030 0,060

35554-44-0 IMAZALIL 0,020 33 13 39,4 375 38 10,1 3 0,8 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 0,170

94361-06-5 CIPROCONAZOLO 0,005 134 16 11,9 964 33 3,4 2 0,2 <LQ <LQ 0,010 0,010 0,010 0,250

15972-60-8 ALACLOR 0,050 926 25 2,7 6456 32 0,5 4 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,290

77732-09-3 OXADIXIL 0,005 242 19 7,9 1599 32 2,0 1 0,1 <LQ 0,010 0,010 0,013 0,013 0,250

78587-05-0 EXITIAZOX 0,020 33 12 36,4 375 32 8,5 2 0,5 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,130

42874-03-3 OXIFLUORFEN 0,005 236 20 8,5 1428 31 2,2 0 0,0 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 0,090

7287-19-6 PROMETRINA 0,050 262 14 5,3 1854 30 1,6 3 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 1,230

111988-49-9 TIACLOPRID 0,010 189 19 10,1 1654 28 1,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,030 0,070

161326-34-7 FENAMIDONE 0,010 176 24 13,6 1527 28 1,8 2 0,1 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,010 0,240

1689-83-4 IOXINIL 0,020 16 11 68,8 178 28 15,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,032 0,090

26225-79-6 ETOFUMESATE 0,010 512 25 4,9 3772 28 0,7 5 0,1 <LQ <LQ 0,010 0,010 0,010 0,230

35367-38-5 DIFLUBENZURON 0,020 22 9 40,9 250 28 11,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,025 0,060

95-76-1 3,4-DICLOROANILINA 0,010 63 13 20,6 448 28 6,3 3 0,7 <LQ <LQ 0,010 0,050 0,050 0,120

63-25-2 CARBARIL 0,050 127 14 11,0 817 24 2,9 1 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,320

2212-67-1 MOLINATE 0,010 563 9 1,6 3828 23 0,6 4 0,1 <LQ 0,010 0,015 0,025 0,025 0,580

67129-08-2 METAZACLOR 0,010 290 17 5,9 2228 23 1,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,070

67747-09-5 PROCLORAZ 0,010 154 9 5,8 1277 23 1,8 1 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,180

98886-44-3 FOSTIAZATE 0,020 16 9 56,3 178 23 12,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,022 0,050

153233-91-1 ETOXAZOLO 0,050 90 7 7,8 598 22 3,7 2 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,320

608-73-1 HEXACHLOROCYCLOHEXANE 0,010 285 15 5,3 1745 22 1,3 3 0,2 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 0,150

298-00-0 PARATION-METILE 0,050 313 18 5,8 2147 21 1,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,040

106700-29-2 PETOXAMIDE 0,010 154 14 9,1 1277 20 1,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,090

34123-59-6 ISOPROTURON 0,010 572 18 3,1 3315 20 0,6 1 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,025 0,210

124495-18-7 QUINOXIFEN 0,050 155 13 8,4 1422 19 1,3 2 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,180

16752-77-5 METOMIL 0,020 31 9 29,0 334 19 5,7 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,025 0,710

99-30-9 DICLORAN 0,020 167 9 5,4 1559 19 1,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030

10265-92-6 METAMIDOFOS 0,005 193 9 4,7 1144 18 1,6 4 0,3 <LQ <LQ 0,010 0,060 0,060 0,500

101200-48-0 TRIBENURON-METILE 0,020 27 11 40,7 302 18 6,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,060

80844-07-1 ETOFENPROX 0,050 116 8 6,9 687 18 2,6 2 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,340

118134-30-8 SPIROXAMINA 0,010 362 14 3,9 2565 17 0,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,080

374726-62-2 MANDIPROPAMID 0,010 267 13 4,9 2010 17 0,8 1 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,482

1563-66-2 CARBOFURAN 0,020 365 9 2,5 3035 14 0,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,040

110235-47-7 MEPANIPYRIM 0,010 277 11 4,0 2116 14 0,7 2 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010 0,210

3347-22-6 DITIANON 0,020 16 8 50,0 178 14 7,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,100

107-06-2 1,2-DICLOROETANO 0,100 155 4 2,6 1284 13 1,0 0 0,0 <LQ <LQ 0,25* 0,5* 0,5* 0,049

101007-06-1 ACRINATRINA 0,020 22 9 40,9 250 13 5,2 1 0,4 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,180

88671-89-0 MICLOBUTANIL 0,050 178 10 5,6 1375 13 0,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050

2032-65-7 METIOCARB 0,020 118 6 5,1 689 12 1,7 0 0,0 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 0,050

2312-35-8 PROPARGITE 0,020 33 10 30,3 375 12 3,2 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,170

2163-68-0 2-IDROSSIATRAZINA 0,010 9 6 66,7 18 12 66,7 0 0,0 <LQ 0,015 0,020 0,046 0,060 0,060

55335-06-3 TRICLOPIR 0,020 16 8 50,0 178 12 6,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,050

67306-03-0 FENPROPIMORF 0,020 16 7 43,8 178 12 6,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,050

95465-99-9 CADUSAFOS 0,001 27 11 40,7 303 12 4,0 1 0,3 <LQ 0,010 0,010 0,010 0,010 0,310

23135-22-0 OXAMIL 0,020 33 10 30,3 375 11 2,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030

134098-61-6 FENPIROXIMATE 0,020 22 9 40,9 250 11 4,4 1 0,4 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,270

120162-55-2 AZIMSULFURON 0,005 210 10 4,8 1095 10 0,9 1 0,1 <LQ <LQ 0,010 0,025 0,025 0,210

57966-95-7 CIMOXANIL 0,010 294 7 2,4 2313 10 0,4 1 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,010 0,110

86479-06-3 ESAFLUMURON 0,020 16 6 37,5 178 10 5,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,030

105512-06-9 CLODINAFOP-PROPARGIL 0,020 27 7 25,9 303 9 3,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050

171118-09-5 METOLACLOR-ESA 0,010 9 5 55,6 18 9 50,0 0 0,0 <LQ <LQ 0,020 0,043 0,052 0,060

64628-44-0 TRIFLUMURON 0,020 22 6 27,3 250 9 3,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,040

66753-07-9 2-IDROSSITERBUTILAZINA 0,010 9 5 55,6 18 9 50,0 0 0,0 <LQ <LQ 0,018 0,020 0,023 0,040

87820-88-0 TRALCOXIDIM 0,005 107 9 8,4 661 9 1,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,024

1024-57-3 EPTACLORO-EPOSSIDO 0,030 262 6 2,3 1971 8 0,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050

107

TAB. 12.3 - DATI NAZIONALI ACQUE SUPERFICIALI 2014

LQ (

µg/

L)

FREQUENZE DI RIVELAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI

NEI CAMPIONI (µg/L)

CAS SOSTANZE

Pu

nti

mo

nit

ora

ggio

Pre

sen

ze

% p

rese

nze

N. C

amp

ion

i

Pre

sen

ze

% p

rese

nze

> 0

,1 µ

g/L

% >

0,1

µg/

L

25

-esi

mo

50

-esi

mo

75

-esi

mo

90

-esi

mo

95

-esi

mo

Max

116-06-3 ALDICARB 0,020 29 6 20,7 319 8 2,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030

1646-87-3 ALDICARBSULFOSSIDO 0,020 27 4 14,8 303 8 2,6 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,120

5598-13-0 CLORPIRIFOS-METILE 0,010 717 7 1,0 5037 8 0,2 1 0,0 <LQ <LQ 0,015 0,025 0,025 0,110

51235-04-2 ESAZINONE 0,020 223 7 3,1 1793 8 0,4 1 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,110

87674-68-8 DIMETENAMIDE 0,020 337 8 2,4 2312 8 0,3 3 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,150

79622-59-6 FLUAZINAM 0,050 69 8 11,6 356 8 2,2 6 1,7 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 5,600

83121-18-0 TEFLUBENZURON 0,020 23 4 17,4 258 8 3,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030

1582-09-8 TRIFLURALIN 0,005 639 7 1,1 3638 7 0,2 0 0,0 <LQ 0,005 0,015 0,025 0,025 0,080

122-39-4 DIFENILAMMINA 0,050 76 4 5,3 810 7 0,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020

120928-09-8 FENAZAQUIN 0,020 33 6 18,2 375 7 1,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,060

1646-88-4 ALDICARBSULFONE 0,020 27 5 18,5 303 7 2,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,040

117428-22-5 PICOXISTROBIN 0,020 16 6 37,5 178 7 3,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050

36734-19-7 IPRODIONE 0,020 382 5 1,3 3120 7 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,060

41483-43-6 BUPIRIMATE 0,010 270 6 2,2 2061 7 0,3 2 0,1 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,200

82097-50-5 TRIASULFURON 0,005 134 4 3,0 963 7 0,7 0 0,0 <LQ <LQ 0,010 0,010 0,010 0,030

163515-14-8 DIMETENAMID-P 0,010 154 5 3,2 1277 6 0,5 5 0,4 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,910

120923-37-7 AMIDOSULFURON 0,020 139 6 4,3 1047 6 0,6 1 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,120

220899-03-6 METRAFENONE 0,050 74 5 6,8 422 6 1,4 2 0,5 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,860

62-73-7 DICLORVOS 0,020 241 5 2,1 1788 6 0,3 1 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,210

69327-76-0 BUPROFEZIN 0,010 187 3 1,6 1649 6 0,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,040

731-27-1 TOLILFLUANIDE 0,020 27 4 14,8 302 6 2,0 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,110

81334-34-1 IMAZAPIR 0,020 27 3 11,1 303 6 2,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,070

13194-48-4 ETOPROFOS 0,005 47 5 10,6 350 5 1,4 1 0,3 <LQ <LQ 0,050 0,100 0,100 0,110

33213-65-9 ENDOSULFAN, beta 0,050 249 5 2,0 1682 5 0,3 1 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 1,700

709-98-8 PROPANIL 0,020 257 5 1,9 1392 5 0,4 0 0,0 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 0,030

7786-34-7 MEVINPHOS 0,020 101 4 4,0 573 5 0,9 2 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,170

50-29-3 DDT, pp 0,050 523 4 0,8 3315 4 0,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030

71626-11-4 BENALAXIL 0,005 195 4 2,1 981 4 0,4 0 0,0 <LQ <LQ 0,025* 0,025* 0,025* 0,019

28044-83-9 EPTACLORO ENDO EPOSS. 0,001 33 4 12,1 371 4 1,1 0 0,0 <LQ 0,001 0,001 0,001 0,001 0,050

66215-27-8 CIROMAZINA 0,020 27 3 11,1 303 4 1,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050

658066-35-4 FLUOPYRAM 0,010 6 1 16,7 72 4 5,6 1 1,4 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,260

99105-77-8 SULCOTRIONE 0,050 61 4 6,6 169 4 2,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,100

91-20-3 NAFTALENE 0,010 6 3 50,0 72 4 5,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,032

121-75-5 MALATION 0,010 689 3 0,4 5010 3 0,1 0 0,0 <LQ <LQ 0,010 0,025 0,025 0,030

1918-16-7 PROPACLOR 0,010 183 3 1,6 1466 3 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050

114369-43-6 FENBUCONAZOLO 0,010 154 3 1,9 1277 3 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010

141112-29-0 ISOXAFLUTOLE 0,020 154 3 1,9 1277 3 0,2 1 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,170

470-90-6 CLORFENVINFOS 0,010 526 1 0,2 3129 3 0,1 0 0,0 <LQ <LQ 0,01* 0,01* 0,025* 0,003

333-41-5 DIAZINON 0,020 398 3 0,8 3077 3 0,1 0 0,0 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 0,030

69377-81-7 FLUROXIPIR 0,005 108 3 2,8 669 3 0,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,016

950-37-8 METIDATION 0,010 349 3 0,9 2622 3 0,1 0 0,0 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 0,050

834-12-8 AMETRINA 0,050 238 3 1,3 1529 3 0,2 1 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,160

76578-14-8 QUIZALOFOP-ETILE 0,005 203 3 1,5 1181 3 0,3 0 0,0 <LQ <LQ 0,005 0,01* 0,01* 0,006

93-76-5 2,4,5-TRICLOROFENOSS. 0,010 160 3 1,9 735 3 0,4 0 0,0 <LQ 0,010 0,025 0,025 0,025 0,030

79241-46-6 FLUAZIFOP-P-BUTILE 0,020 30 1 3,3 330 3 0,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020

77182-82-2 GLUFOSINATE-AMMONIO 0,005 9 3 33,3 15 3 20,0 1 6,7 <LQ <LQ <LQ 0,014 0,082 0,237

1031-07-8 ENDOSULFAN-SOLFATO 0,005 286 2 0,7 1727 2 0,1 0 0,0 <LQ <LQ 0,010 0,025 0,025 0,060

141517-21-7 TRIFLOXISTROBIN 0,010 228 2 0,9 1698 2 0,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,080

119446-68-3 DIFENOCONAZOLO 0,050 228 1 0,4 1697 2 0,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010

173584-44-6 INDOXACARB 0,010 160 2 1,3 1349 2 0,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010

32809-16-8 PROCIMIDONE 0,020 504 2 0,4 3826 2 0,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,050

72-20-8 ENDRIN 0,050 482 2 0,4 3110 2 0,1 1 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,120

314-40-9 BROMACILE 0,050 165 2 1,2 880 2 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,060

24017-47-8 TRIAZOFOS 0,005 47 2 4,3 352 2 0,6 0 0,0 <LQ <LQ 0,010 0,010 0,010 0,020

298-04-4 DISULFOTON 0,020 27 2 7,4 303 2 0,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,054

953030-84-7 BUPROFEZIN-Z 0,050 68 1 1,5 350 2 0,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,080

I valori percentili contrassegnati con * sono maggiori del valore massimo in quanto nella determinazione pesano gli elevati limiti di quantificazione di alcuni laboratori regionali

108

TAB. 12.4 - DATI NAZIONALI ACQUE SOTTERRANEE 2014

LQ (

µg/

L)

FREQUENZE DI RIVELAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI

NEI CAMPIONI (µg/L)

CAS SOSTANZE

Pu

nti

m

on

ito

ragg

io

Pre

sen

ze

% p

rese

nze

N. C

amp

ion

i

Pre

sen

ze

% p

rese

nze

> 0

,1 µ

g/L

% >

0,1

µg/

L

25

-esi

mo

50

-esi

mo

75

-esi

mo

90

-esi

mo

95

-esi

mo

Max

30125-63-4 TERBUTILAZINA-DESETIL 0,020 2030 257 12,7 4132 398 9,6 25 0,6 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 0,930

6190-65-4 ATRAZINA DESETIL 0,020 2050 202 9,9 4147 326 7,9 19 0,5 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,028 0,670

5915-41-3 TERBUTILAZINA 0,020 2063 122 5,9 4249 194 4,6 18 0,4 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 3,440

105827-78-9 IMIDACLOPRID 0,010 796 80 10,1 1585 183 11,5 56 3,5 <LQ <LQ 0,010 0,025 0,060 3,900

1912-24-9 ATRAZINA 0,020 2068 116 5,6 4287 176 4,1 6 0,1 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,500

57837-19-1 METALAXIL 0,020 1171 69 5,9 2467 174 7,1 69 2,8 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 2,170

77732-09-3 OXADIXIL 0,020 457 48 10,5 1374 133 9,7 39 2,8 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,040 1,780

25057-89-0 BENTAZONE 0,050 1685 83 4,9 3207 119 3,7 40 1,2 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 1,390

51218-45-2 METOLACLOR 0,020 1892 81 4,3 3952 118 3,0 25 0,6 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 5,170

10605-21-7 CARBENDAZIM 0,020 486 60 12,3 1129 109 9,7 5 0,4 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,025 5,700

131860-33-8 AZOSSISTROBINA 0,020 694 47 6,8 1481 108 7,3 14 0,9 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 1,780

55219-65-3 TRIADIMENOL 0,050 392 45 11,5 1162 107 9,2 29 2,5 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 1,305

171118-09-5 METOLACLOR-ESA 0,010 152 46 30,3 300 106 35,3 12 4,0 <LQ <LQ 0,020 0,040 0,061 0,240

53112-28-0 PIRIMETANIL 0,020 628 43 6,8 1351 106 7,8 9 0,7 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 7,990

94361-06-5 CIPROCONAZOLO 0,020 342 42 12,3 885 105 11,9 6 0,7 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,030 0,600

153719-23-4 TIAMETOXAM 0,020 392 42 10,7 891 99 11,1 4 0,4 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,030 1,340

131341-86-1 FLUDIOXONIL 0,020 293 51 17,4 766 96 12,5 3 0,4 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,030 0,140

110488-70-5 DIMETOMORF 0,020 818 47 5,7 1730 95 5,5 4 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,930

2008-58-4 2,6-DICLOROBENZAMMIDE 0,020 805 71 8,8 1566 88 5,6 21 1,3 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 0,630

94-74-6 MCPA 0,020 1288 68 5,3 2528 88 3,5 2 0,1 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,190

112281-77-3 TETRACONAZOLO 0,010 382 35 9,2 755 74 9,8 3 0,4 <LQ 0,010 0,010 0,020 0,030 0,170

122-34-9 SIMAZINA 0,020 2068 45 2,2 4284 73 1,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,100

93-65-2 BH (R)-MECOPROP 0,050 649 50 7,7 1331 73 5,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,060

99-30-9 DICLORAN 0,020 501 36 7,2 1207 73 6,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,060

188425-85-6 BOSCALID 0,005 689 39 5,7 1394 70 5,0 5 0,4 <LQ <LQ 0,005 0,005 0,010 0,312

121552-61-2 CIPRODINIL 0,005 619 50 8,1 1351 69 5,1 2 0,1 <LQ <LQ 0,010 0,020 0,025 0,430

107534-96-3 TEBUCONAZOLO 0,020 540 33 6,1 1099 68 6,2 8 0,7 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 7,300

1007-28-9 ATRAZINA DESISOPROPIL 0,050 1181 47 4,0 1988 64 3,2 3 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,210

330-54-1 DIURON 0,020 1553 40 2,6 2903 63 2,2 4 0,1 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,200

66246-88-6 PENCONAZOLO 0,010 905 33 3,6 1693 63 3,7 1 0,1 <LQ <LQ 0,010 0,025 0,025 0,120

16752-77-5 METOMIL 0,020 252 26 10,3 756 55 7,3 1 0,1 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,025 0,210

60207-90-1 PROPICONAZOLO 0,005 774 40 5,2 1469 52 3,5 1 0,1 <LQ <LQ 0,005 0,010 0,010 0,140

69335-91-7 FLUAZIFOP 0,020 165 37 22,4 543 52 9,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,040

56-23-5 TETRACLORURO DI CARBON. 0,100 664 35 5,3 1476 50 3,4 35 2,4 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,185 11,300

148-79-8 TIABENDAZOLO 0,020 274 29 10,6 531 49 9,2 0 0,0 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 0,060

94-75-7 2,4-DICLOROFENOSSIACET. 0,020 1479 37 2,5 2791 49 1,8 0 0,0 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 0,070

330-55-2 LINURON 0,020 2099 40 1,9 4232 47 1,1 3 0,1 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 0,310

101007-06-1 ACRINATRINA 0,020 152 36 23,7 483 45 9,3 2 0,4 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 0,230

19666-30-9 OXADIAZON 0,020 1075 36 3,3 2149 43 2,0 8 0,4 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 3,820

114-26-1 PROPOXUR 0,020 178 32 18,0 562 43 7,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,025 0,080

22224-92-6 FENAMIFOS 0,020 172 22 12,8 604 40 6,6 4 0,7 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 1,450

2921-88-2 CLORPIRIFOS 0,020 1634 25 1,5 3218 39 1,2 4 0,1 <LQ <LQ <LQ 0,024 0,025 8,900

120928-09-8 FENAZAQUIN 0,020 180 32 17,8 579 37 6,4 2 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,160

23103-98-2 PIRIMICARB 0,020 609 22 3,6 1181 35 3,0 1 0,1 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,130

161050-58-4 METOSSIFENOZIDE 0,010 364 25 6,9 744 35 4,7 0 0,0 <LQ <LQ 0,010 0,010 0,010 0,090

83121-18-0 TEFLUBENZURON 0,020 126 30 23,8 397 34 8,6 2 0,5 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,025 0,800

24579-73-5 PROPAMOCARB 0,020 342 28 8,2 885 32 3,6 2 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 14,120

2312-35-8 PROPARGITE 0,020 180 25 13,9 579 30 5,2 10 1,7 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 1,250

1689-83-4 IOXINIL 0,020 115 25 21,7 372 30 8,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,050

60168-88-9 FENARIMOL 0,005 447 16 3,6 1123 30 2,7 0 0,0 <LQ 0,008 0,013 0,025 0,025 0,025

35367-38-5 DIFLUBENZURON 0,020 204 17 8,3 535 30 5,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,050

64628-44-0 TRIFLUMURON 0,020 123 26 21,1 374 30 8,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,060

2163-68-0 2-IDROSSIATRAZINA 0,010 80 27 33,8 82 29 35,4 0 0,0 <LQ <LQ 0,018 0,029 0,050 0,100

95465-99-9 CADUSAFOS 0,020 165 20 12,1 549 27 4,9 4 0,7 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 13,000

1646-88-4 ALDICARBSULFONE 0,020 165 19 11,5 549 26 4,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,090

175013-18-0 PIRACLOSTROBIN 0,010 540 21 3,9 1071 25 2,3 2 0,2 <LQ <LQ 0,010 0,010 0,010 0,230

1918-00-9 DICAMBA 0,050 770 21 2,7 1644 23 1,4 12 0,7 <LQ <LQ 0,050 0,050 0,050 0,390

314-40-9 BROMACILE 0,050 579 20 3,5 1066 23 2,2 6 0,6 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,400

78587-05-0 EXITIAZOX 0,020 180 20 11,1 579 23 4,0 1 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,900

86479-06-3 ESAFLUMURON 0,020 108 22 20,4 344 23 6,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,040

126833-17-8 FENHEXAMID 0,020 697 18 2,6 1450 22 1,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,080

109

TAB. 12.4 - DATI NAZIONALI ACQUE SOTTERRANEE 2014

LQ (

µg/

L)

FREQUENZE DI RIVELAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI

NEI CAMPIONI (µg/L)

CAS SOSTANZE

Pu

nti

m

on

ito

ragg

io

Pre

sen

ze

% p

rese

nze

N. C

amp

ion

i

Pre

sen

ze

% p

rese

nze

> 0

,1 µ

g/L

% >

0,1

µg/

L

25

-esi

mo

50

-esi

mo

75

-esi

mo

90

-esi

mo

95

-esi

mo

Max

98886-44-3 FOSTIAZATE 0,020 108 15 13,9 350 22 6,3 3 0,9 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,650

80844-07-1 ETOFENPROX 0,020 212 19 9,0 612 21 3,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,080

1698-60-8 CLORIDAZON 0,020 949 15 1,6 1573 20 1,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030

135410-20-7 ACETAMIPRID 0,020 407 13 3,2 920 20 2,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,080

15972-60-8 ALACLOR 0,050 1952 18 0,9 4110 19 0,5 2 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 4,330

40487-42-1 PENDIMETALIN 0,020 1572 19 1,2 3304 19 0,6 6 0,2 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,330

7287-19-6 PROMETRINA 0,020 542 16 3,0 1320 19 1,4 0 0,0 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 0,070

23135-22-0 OXAMIL 0,020 180 13 7,2 579 18 3,1 3 0,5 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,410

55335-06-3 TRICLOPIR 0,020 108 16 14,8 344 18 5,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050

23950-58-5 PROPIZAMIDE 0,020 979 15 1,5 2008 17 0,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,080

88671-89-0 MICLOBUTANIL 0,005 462 13 2,8 1153 17 1,5 0 0,0 <LQ 0,005 0,013 0,025 0,025 0,072

107-06-2 1,2-DICLOROETANO 0,100 948 13 1,4 2218 16 0,7 7 0,3 <LQ <LQ 0,250 0,250 0,5* 0,300

116-06-3 ALDICARB 0,020 171 15 8,8 596 15 2,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050

41394-05-2 METAMITRON 0,010 521 8 1,5 901 14 1,6 2 0,2 <LQ <LQ <LQ 0,015 0,015 0,280

2032-65-7 METIOCARB 0,020 418 10 2,4 932 13 1,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,100

66753-07-9 2-IDROSSITERBUTILAZINA 0,010 80 13 16,3 82 13 15,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,020 0,050

111988-49-9 TIACLOPRID 0,020 500 12 2,4 1130 12 1,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,030

1646-87-3 ALDICARBSULFOSSIDO 0,020 165 8 4,8 549 12 2,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,040

32809-16-8 PROCIMIDONE 0,005 1172 8 0,7 2538 12 0,5 0 0,0 <LQ 0,006 0,010 0,013 0,025 0,061

500008-45-7 CLORANTRANILIPROLO 0,010 227 10 4,4 342 12 3,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,060

2212-67-1 MOLINATE 0,005 1203 7 0,6 2275 11 0,5 2 0,1 0,005 0,010 0,015 0,025 0,025 0,350

57966-95-7 CIMOXANIL 0,020 584 10 1,7 1257 11 0,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,060

2164-08-1 LENACIL 0,020 594 10 1,7 1308 10 0,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030

13194-48-4 ETOPROFOS 0,005 416 5 1,2 880 10 1,1 3 0,3 <LQ <LQ 0,005 0,025 0,025 1,030

142-28-9 1,3-DICLOROPROPANO 0,100 114 4 3,5 366 10 2,7 10 2,7 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,680

57018-04-9 TOLCLOFOS-METILE 0,005 493 5 1,0 1036 10 1,0 1 0,1 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 1,410

35554-44-0 IMAZALIL 0,020 180 7 3,9 579 10 1,7 1 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,150

57646-30-7 FURALAXIL 0,005 165 5 3,0 549 10 1,8 1 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,005 0,305

3347-22-6 DITIANON 0,020 108 8 7,4 344 10 2,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030

84087-01-4 QUINCLORAC 0,050 195 7 3,6 263 10 3,8 4 1,5 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,550

1563-66-2 CARBOFURAN 0,020 819 9 1,1 1889 9 0,5 1 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,420

140923-17-7 IPROVALICARB 0,010 680 9 1,3 1306 9 0,7 0 0,0 <LQ <LQ 0,010 0,010 0,010 0,060

1071-83-6 GLIFOSATE 0,100 185 8 4,3 343 9 2,6 3 0,9 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 1,080

1066-51-9 AMPA 0,100 177 7 4,0 331 9 2,7 6 1,8 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 4,740

82097-50-5 TRIASULFURON 0,020 342 9 2,6 883 9 1,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030

110235-47-7 MEPANIPYRIM 0,020 512 8 1,6 1034 8 0,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,070

5598-13-0 CLORPIRIFOS-METILE 0,002 1100 4 0,4 2261 8 0,4 3 0,1 0,003 0,005 0,013 0,025 0,025 0,521

34123-59-6 ISOPROTURON 0,020 1026 8 0,8 1953 8 0,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,025 0,030

63-25-2 CARBARIL 0,020 366 8 2,2 870 8 0,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,059

67306-03-0 FENPROPIMORF 0,020 115 8 7,0 378 8 2,1 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,120

105512-06-9 CLODINAFOP-PROPARGIL 0,020 165 6 3,6 549 7 1,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,040

124495-18-7 QUINOXIFEN 0,020 140 7 5,0 402 7 1,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,025 0,040

79241-46-6 FLUAZIFOP-P-BUTILE 0,020 145 7 4,8 469 7 1,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050

959-98-8 ENDOSULFAN, alfa 0,002 450 4 0,9 1183 7 0,6 0 0,0 <LQ 0,002 0,005 0,005 0,010 0,089

886-50-0 TERBUTRYN 0,050 564 7 1,2 1031 7 0,7 1 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,340

17040-19-6 DEMETON-S-METILE-SOLF. 0,020 180 6 3,3 579 6 1,0 1 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,150

42874-03-3 OXIFLUORFEN 0,020 506 6 1,2 1049 6 0,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,025

34256-82-1 ACETOCLOR 0,020 523 6 1,1 878 6 0,7 3 0,3 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,480

81334-34-1 IMAZAPIR 0,020 165 6 3,6 549 6 1,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030

542-75-6 1,3-DICLOROPROPENE 0,100 114 4 3,5 366 6 1,6 6 1,6 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 9,850

41814-78-2 TRICICLAZOLO 0,020 76 3 3,9 130 6 4,6 2 1,5 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,150

15545-48-9 CLOROTOLURON 0,020 893 4 0,4 1473 5 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,025* 0,022

55-38-9 FENTION 0,005 546 5 0,9 1097 5 0,5 0 0,0 <LQ 0,005 0,025* 0,025* 0,025* 0,019

731-27-1 TOLILFLUANIDE 0,020 184 4 2,2 569 5 0,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050

21087-64-9 METRIBUZIN 0,005 935 3 0,3 1928 4 0,2 0 0,0 <LQ 0,005 0,005 0,01* 0,025* 0,006

1897-45-6 CLOROTALONIL 0,020 782 4 0,5 1768 4 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,025 0,090

118134-30-8 SPIROXAMINA 0,020 653 4 0,6 1381 4 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030

143390-89-0 KRESOXIM-METILE 0,005 597 4 0,7 1283 4 0,3 1 0,1 <LQ <LQ 0,005 0,005 0,005 0,131

120-36-5 DICLORPROP 0,020 399 3 0,8 913 4 0,4 0 0,0 <LQ <LQ 0,025* 0,025* 0,025* 0,020

1746-81-2 MONOLINURON 0,020 279 4 1,4 692 4 0,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030

101200-48-0 TRIBENURON-METILE 0,020 165 4 2,4 549 4 0,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030

110

TAB. 12.4 - DATI NAZIONALI ACQUE SOTTERRANEE 2014

LQ (

µg/

L)

FREQUENZE DI RIVELAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI

NEI CAMPIONI (µg/L)

CAS SOSTANZE

Pu

nti

m

on

ito

ragg

io

Pre

sen

ze

% p

rese

nze

N. C

amp

ion

i

Pre

sen

ze

% p

rese

nze

> 0

,1 µ

g/L

% >

0,1

µg/

L

25

-esi

mo

50

-esi

mo

75

-esi

mo

90

-esi

mo

95

-esi

mo

Max

134098-61-6 FENPIROXIMATE 0,020 123 3 2,4 380 4 1,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030

117428-22-5 PICOXISTROBIN 0,020 108 4 3,7 350 4 1,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030

319-85-7 HCH, beta 0,050 1019 3 0,3 2378 4 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030

60-51-5 DIMETOATO 0,010 1336 4 0,3 2343 4 0,2 0 0,0 <LQ 0,015 0,025 0,060 0,060 0,070

7085-19-0 MECOPROP 0,020 603 4 0,7 1087 4 0,4 0 0,0 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 0,050

75-34-3 1,1-DICLOROETANO 0,100 201 2 1,0 582 4 0,7 4 0,7 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,500

55179-31-2 BITERTANOLO 0,020 180 4 2,2 579 4 0,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,080

87820-88-0 TRALCOXIDIM 0,005 177 4 2,3 336 4 1,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,017

95-76-1 3,4-DICLOROANILINA 0,010 159 4 2,5 240 4 1,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030

13457-18-6 PIRAZOFOS 0,005 316 1 0,3 700 3 0,4 1 0,1 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,143

24017-47-8 TRIAZOFOS 0,005 316 3 0,9 700 3 0,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,030

153233-91-1 ETOXAZOLO 0,020 136 3 2,2 399 3 0,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030

239110-15-7 FLUOPICOLIDE 0,005 205 3 1,5 379 3 0,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,005 0,005 0,021

36734-19-7 IPRODIONE 0,005 888 1 0,1 1824 3 0,2 3 0,2 <LQ 0,005 0,010 0,025 0,025 9,660

56-38-2 PARATION 0,002 657 1 0,2 1551 3 0,2 0 0,0 <LQ 0,005 0,013 0,025 0,025 0,059

7786-34-7 MEVINPHOS 0,020 457 3 0,7 920 3 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,030

29232-93-7 PIRIMIFOS-METILE 0,020 449 3 0,7 764 3 0,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,025* 0,025* 0,020

66215-27-8 CIROMAZINA 0,020 165 3 1,8 549 3 0,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020

81777-89-1 CLOMAZONE 0,020 143 2 1,4 425 3 0,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030

82560-54-1 BENFURACARB 0,020 117 2 1,7 413 3 0,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,020 0,100

96489-71-3 PIRIDABEN 0,020 108 2 1,9 350 3 0,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030

1031-07-8 ENDOSULFAN-SOLFATO 0,002 678 1 0,1 1682 2 0,1 0 0,0 <LQ <LQ 0,003 0,005 0,005 0,021

10265-92-6 METAMIDOFOS 0,120 493 2 0,4 1036 2 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030

142459-58-3 FLUFENACET 0,010 622 1 0,2 995 2 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,015 0,015 0,020

161326-34-7 FENAMIDONE 0,010 395 2 0,5 812 2 0,2 0 0,0 <LQ <LQ 0,010 0,010 0,010 0,040

111991-09-4 NICOSULFURON 0,005 311 2 0,6 485 2 0,4 0 0,0 <LQ <LQ 0,005 0,025 0,025 0,050

106700-29-2 PETOXAMIDE 0,010 227 1 0,4 342 2 0,6 2 0,6 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,610

178961-20-1 METOLACLOR (isomero R) 0,005 177 2 1,1 336 2 0,6 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,122

608-93-5 PENTACLOROBENZENE 0,020 842 2 0,2 1976 2 0,1 0 0,0 <LQ <LQ 0,025 0,050 0,25* 0,050

319-84-6 HCH, alfa 0,002 445 2 0,4 1202 2 0,2 0 0,0 <LQ <LQ 0,003 0,005 0,010 0,014

69327-76-0 BUPROFEZIN 0,005 407 2 0,5 921 2 0,2 0 0,0 <LQ <LQ 0,005 0,005 0,005 0,007

69806-50-4 FLUAZIFOP-BUTYL 0,020 269 2 0,7 656 2 0,3 2 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,110

118-74-1 HEXACHLOROBENZENE 0,002 578 1 0,2 1341 1 0,1 0 0,0 <LQ <LQ 0,005 0,025 0,025 0,060

122-14-5 FENITROTION 0,005 562 1 0,2 1341 1 0,1 0 0,0 <LQ 0,013 0,015 0,025* 0,025* 0,016

1024-57-3 EPTACLORO-EPOSSIDO 0,002 387 1 0,3 869 1 0,1 0 0,0 <LQ <LQ 0,005* 0,005* 0,01* 0,002

120162-55-2 AZIMSULFURON 0,005 499 1 0,2 831 1 0,1 0 0,0 <LQ 0,010 0,025* 0,025* 0,025* 0,020

163515-14-8 DIMETENAMID-P 0,010 227 1 0,4 342 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050

150-68-5 MONURON 0,010 138 1 0,7 239 1 0,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,010 0,020

60-57-1 DIELDRIN 0,010 1326 1 0,1 2956 1 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,01* 0,025* 0,002

72-20-8 ENDRIN 0,002 1288 1 0,1 2764 1 0,0 0 0,0 <LQ 0,005 0,010 0,015 0,025 0,050

72-54-8 DDD, pp 0,002 791 1 0,1 1917 1 0,1 0 0,0 <LQ 0,002 0,005 0,010 0,010 0,020

333-41-5 DIAZINON 0,002 703 1 0,1 1412 1 0,1 0 0,0 <LQ 0,005* 0,01* 0,01* 0,015* 0,003

298-02-2 FORATE 0,005 461 1 0,2 1101 1 0,1 1 0,1 <LQ 0,005 0,013 0,025 0,025 0,110

41483-43-6 BUPIRIMATE 0,005 439 1 0,2 954 1 0,1 0 0,0 <LQ <LQ 0,005 0,005 0,005 0,007

67129-08-2 METAZACLOR 0,010 564 1 0,2 929 1 0,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,027

51235-04-2 ESAZINONE 0,020 464 1 0,2 799 1 0,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020

56-72-4 CUMAFOS 0,020 165 1 0,6 549 1 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020

77182-82-2 GLUFOSINATE-AMMONIO 0,005 2 1 50,0 2 1 50,0 0 0,0 0,006 0,009 0,012 0,014 0,014 0,015

919-86-8 DEMETON-S-METILE 0,020 155 1 0,6 529 1 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020

I valori percentili contrassegnati con * sono maggiori del valore massimo in quanto nella determinazione pesano gli elevati limiti di quantificazione di alcuni laboratori regionali

111

13. DATI DI VENDITA DEI PRODOTTI FITOSANITARI

Le vendite di prodotti fitosanitari sono in sensibile diminuzione,

indice, questo, di un più cauto impiego delle sostanze chimiche

in agricoltura, cosa peraltro incentivata dalla politica agricola

comunitaria e nazionale e dall’adozione di tecniche di difesa

fitosanitaria a minore impatto.

I dati nazionali di vendita dei prodotti fitosanitari presentati sono forniti dall’ISTAT e provengono

dalle imprese di commercializzazione. I prodotti sono suddivisi in 4 categorie (fungicidi, insetticidi e

acaricidi, erbicidi e vari). Nel 2014 sono stati immessi in commercio circa 130 mila tonnellate di

prodotti fitosanitari, con un contenuto di principi attivi pari a circa 59 mila tonnellate. Il 62,1% del

totale dei principi attivi contenuti nei prodotti fitosanitari è costituito dai fungicidi (Tab. 13.1).

Nell’ordine seguono i vari7 (14,8%), gli erbicidi (13,1%), gli insetticidi e acaricidi (9,4%) e i biologici

(0,5%).

Tab. 13.1 - Principi attivi distribuiti per categoria (tonnellate).

ANNI CATEGORIE

Fungicidi Insetticidi e acaricidi

Erbicidi Vari Biologici

2001 48.522 11.941 10.062 5.807 11

2002 63.195 11.898 11.826 7.758 30

2003 54.427 12.814 11.587 7.829 47

2004 52.894 11.750 8.946 10.616 83

2005 53.804 11.407 9.205 10.521 135

2006 50.748 10.947 8.923 10.714 115

2007 50.036 10.562 9.172 11.068 119

2008 51.111 8.490 8.432 12.430 206

2009 46.810 7.885 7.933 11.167 342

2010 42.953 8.162 9.958 10.117 420

2011 43.148 7.578 8.327 11.252 385

2012 36.976 6.687 8.056 9.879 290

2013 32.828 6.146 7.751 8.686 221

2014 36.923 5.592 7.799 8.794 313

Dal 2001 al 2014 c’è stata una sensibile diminuzione delle quantità messe in commercio, i formulati

sono passati da 147.771 a 129.977 tonnellate (-12%), i principi attivi hanno avuto un calo più marcato,

passando da 76.343 a 59.422 tonnellate (-22,2%) (Fig. 13.1 e 13.2). C’è stata pertanto una

diminuzione complessiva del contenuto in principi attivi nei prodotti messi in commercio.

Per quanto riguarda le classi di tossicità8, nel 2014 i prodotti “molto tossici e tossici” rappresentano il

5,8% del totale, i “nocivi” il 24,3% e i “non classificabili” il restante 69,9 % (Fig. 13.3). Le prime due

7 La tipologia “vari” comprende i fumiganti, i fitoregolatori, i molluschicidi, i coadiuvanti (bagnanti, adesivanti, etc. che

favoriscono l’azione dei prodotti fitosanitari) ed altri prodotti. 8 D.Lgs. 14 marzo 2003, n. 65

112

classi sono i prodotti fitosanitari più pericolosi e come tali, soggetti a particolari restrizioni (patentino

per l’acquisto, registro di carico e scarico per la vendita, conservazione in locale separato e sotto

chiave, ecc.). Nel periodo 2001-2014 la quantità di prodotti molto tossici e tossici si è ridotta del

30,9% e quella dei non classificabili del 25,2%; viceversa, i prodotti nocivi sono raddoppiati.

La diminuzione dei quantitativi di prodotti più pericolosi immessi sul mercato sembrerebbe

evidenziare un loro più cauto impiego in agricoltura. Questo andamento è favorito dagli orientamenti

della politica agricola comunitaria e nazionale e dagli incentivi economici concessi in ambito

comunitario ai fini dell’adozione di tecniche agricole a basso impatto e della valorizzazione delle

produzioni agricole e di qualità.

Fig. 13.1 – Vendite complessive di prodotti fitosanitari nel periodo 2001 – 2014.

Fig. 13.2 – Vendite di principi attivi in prodotti fitosanitari per tipologia nel periodo 2001 – 2014.

113

Fig. 13.3 – Vendite di prodotti fitosanitari per classi di tossicità nel periodo 2001 – 2014.

La distribuzione dei principi attivi per ettaro di superficie agricola utilizzata (SAU) risulta in

diminuzione dal 2013 al 2014 in Calabria, Lombardia e Sicilia, si registra un aumento o un valore

pressoché invariato in tutte le altre regioni e a livello nazionale (Tab. 13.2). Le regioni che nel 2014

utilizzano quantità di sostanze per ettaro di SAU superiori alla media nazionale sono: Veneto e

Provincia di Trento con quantità superiori a 10 kg, Campania con 8,5 kg, Sicilia, Emilia-Romagna e

Friuli-Venezia Giulia con valori rispettivamente di 5,8 e 7,6 kg, Puglia 4,9 kg. I valori minori si

registrano in Valle d’Aosta, Molise e Sardegna, con rispettivamente 0,2, 0,8 e 0,9 chilogrammi per

ettaro (Fig. 13.4).

Fig. 13.4 – Vendite di principi attivi di prodotti fitosanitari per unità di Superficie Agricola Utilizzata nel 2014.

114

Tab. 13.2 - Principi attivi distribuiti in agricoltura per regione. Anni 2001-2014, kg per ettaro di Sau.

REGIONI ANNI

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Abruzzo 4,9 4,9 4,7 4,8 5 4,7 4,3 4,5 4,4 4,8 4,4 3,7 2,9 3,4

Basilicata 2,2 2,7 2,5 2,3 2,1 1,8 1,6 1,8 1,6 1,5 1,7 1,6 1,5 1,7

Calabria 3,5 5 5 4,6 4,8 4,6 4 3,4 3,4 3,3 3 2,5 2,3 2,2

Campania 8,7 9,2 9,2 8,3 8,9 8,5 7,9 9 8,3 9,2 9,1 8,5 7,8 8,5

Emilia-Romagna 9,7 11 10,4 9,8 9,8 9,1 9,2 9,9 8,1 8,2 7,9 7,0 6,8 7,6

Friuli-Venezia Giulia 8 8,9 8,5 8,2 9,1 8,2 7,8 9,5 8 7,8 7 6,3 6,9 7,6

Lazio 4,4 4,9 4,7 5 5,3 5,4 5,2 4,9 4,2 4,5 4,7 4,6 4,3 4,3

Liguria 8,9 12,5 11,8 10,4 11 9,6 9,7 8,9 8,9 5 5,1 4,9 4,1 4,6

Lombardia 4,5 5,6 5,2 4,3 5,1 4,9 5,1 4,6 4,2 3,8 4,5 4,3 3,2 3,1

Marche 3,3 4,9 4,3 3,5 3,6 3,3 3,1 3,2 3,1 1,9 1,9 1,7 1,7 2,0

Molise 1,1 1,6 1,4 1,3 1,1 1,2 1,1 1,2 1,1 1 0,8 0,9 0,8 0,8

Piemonte 8,9 9,4 8,5 8,6 8,4 7,5 7,6 6,7 6,9 5,9 6 4,3 4,0 4,1

Puglia 7 8,3 6,5 6,9 6,9 6,2 5,7 5,2 4,9 6 5,9 4,3 4,3 4,9

Sardegna 1,4 1,8 1,8 1,6 1,6 2,2 2 1,8 1,4 1,3 1,4 1,1 0,9 0,9

Sicilia 4,8 13,3 11,7 11,9 11,6 11,6 12,2 12,6 12 10,2 9,7 7,5 6,1 5,8

Toscana 5,3 4,9 3,9 4,1 4,4 4,1 4,3 4 4 3,9 4 3,8 3,4 3,7

Trentino-Alto Adige 6,7 6,4 6,7 6,5 6,6 7,2 6,9 5,9 5,3 5,6 5,7 6,2 6,3 6,5

Umbria 3,6 3,7 2,9 3,1 2,8 2,6 2,6 1,9 2,1 2,1 2,2 2,2 1,8 2,1

Valle d'Aosta 0,2 0,2 0,3 0,2 0,2 0,1 0,4 0,1 0,1 0,2 0,2 0,1 0,1 0,2

Veneto 11 11 11,2 12,3 13,2 12 12,3 13,5 12 11,8 11,1 10,6 9,4 10,9

Provincia di Bolzano 5,5 5 5,3 5 5,4 6 5,1 4,2 3,6 4,2 4,1 3,8 4,3 4,3

Provincia di Trento 8,9 9 9,3 9,3 8,7 9,4 10,2 9,1 8,3 8,3 8,6 10,2 9,7 10,5

ITALIA 5,8 7,2 6,6 6,5 6,7 6,4 6,4 6,3 5,8 5,6 5,5 4,8 4,3 4,6

Tra le sostanze che più vendute nel periodo 2009-2012 (Tab. 13.3), oltre ai composti organici, ci sono,

con quantità in media superiori alle 1.000 tonnellate/anno: Glifosate, 1,3-dicloropropene, mancozeb,

metam sodium, fosetil-alluminium, clorpirifos.

Tab. 13.3 – Media di principi attivi distribuiti negli anni 2009-2012.

CAS Principi attivi Media quantità distribuita anni

2009-2012

7704-34-9 zolfo alto volume

8012-95-1 olio minerale alto volume

542-75-6 1,3-dicloropropene alto volume

1071-83-6 glifosate alto volume

ossicloruri di rame alto volume

07/01/8018 mancozeb alto volume

137-42-8 metam-sodium alto volume

39148-24-8 fosetil-aluminium alto volume

7758-98-7 solfato di rame alto volume

2921-88-2 clorpirifos alto volume

137-30-4 ziram medio volume

533-74-4 dazomet medio volume

76-06-2 cloropicrina medio volume

5915-41-3 terbutilazina medio volume

137-26-8 tiram medio volume

51218-45-2 metolaclor medio volume

20427-59-2 idrossido di rame medio volume

9006-42-2 metiram medio volume

CAS Principi attivi Media quantità distribuita anni

2009-2012

133-07-3 folpet medio volume

137-41-7 metam-potassio medio volume

133-06-2 captano medio volume

34256-82-1 acetoclor medio volume

3347-22-6 ditianon medio volume

1344-81-6 polisolfuro di calcio medio volume

112-30-1 n-decanolo medio volume

40487-42-1 pendimetalin medio volume

olio di timo medio volume

60-51-5 dimetoato medio volume

5598-13-0 clorpirifos-metil medio volume

67129-08-2 metazaclor medio volume

94-74-6 MCPA medio volume

bagnanti/adesivanti medio volume

110488-70-5 dimetomorf medio volume

57966-95-7 cimoxanil medio volume

709-98-8 propanil medio volume

107534-96-3 tebuconazolo medio volume

115

CAS Principi attivi Media quantità distribuita anni

2009-2012

24579-73-5 propamocarb medio volume

67747-09-5 procloraz medio volume

03/10/2439 dodine medio volume

94-75-7 2,4-D medio volume

2699-79-8 fluoruro di solforile (a) medio volume

9004-82-4 sale sodico di alchiletere solfato

medio volume

23564-05-8 tiofanato metil medio volume

41394-05-2 metamitron medio volume

coadiuvanti vari medio volume

118134-30-8 spiroxamina basso volume

19666-30-9 oxadiazon basso volume 09/09/7775 clorato di sodio basso volume 57837-19-1 metalaxil basso volume 77182-82-2 glufosinate ammonio basso volume 732-11-6 phosmet basso volume 9002-91-9 metaldehyde basso volume 138261-41-3 imidacloprid basso volume polisolfuri basso volume 188425-85-6 boscalid basso volume 1918-00-9 dicamba basso volume metil oleato + m. palmitato basso volume 42874-03-3 oxyfluorfen basso volume 121552-61-2 ciprodinil basso volume 2312-35-8 propargite basso volume 25057-89-0 bentazone basso volume 12071-83-9 propineb basso volume 1317-39-1 ossido di rame basso volume 330-55-2 linuron basso volume 131860-33-8 azoxystrobin basso volume 36734-19-7 iprodione basso volume 7085-19-0 mecoprop (MCPP) basso volume 87392-12-9 s-metolaclor basso volume 66246-88-6 penconazolo basso volume 85-00-7 diquat basso volume 1918-16-7 propaclor basso volume 21087-64-9 metribuzin basso volume 74070-46-5 aclonifen basso volume 2032-65-7 metiocarb basso volume 104206-82-8 mesotrione basso volume

solfiti alcalini e alcalini terrosi + b116

basso volume

41814-78-2 triciclazolo basso volume 126833-17-8 fenexamid basso volume 1698-60-8 cloridazon basso volume 6119-92-2 meptildinocap basso volume 142459-58-3 flufenacet basso volume 1897-45-6 clorotalonil basso volume 53112-28-0 pirimetanil basso volume 101205-02-1 cicloxidim basso volume 141517-21-7 trifloxistrobin basso volume 140923-17-7 iprovalicarb basso volume 131341-86-1 fludioxonil basso volume 99105-77-8 sulcotrione basso volume 74-83-9 bromuro di metile basso volume 69377-81-7 fluroxipir basso volume 23950-58-5 propizamide basso volume 111991-09-4 nicosulfuron basso volume 41483-43-6 bupirimate basso volume 57018-04-9 tolclofos metil basso volume 13194-48-4 etoprofos basso volume 1333-22-8 solfato di rame tribasico basso volume 175013-18-0 piraclostrobin basso volume 80844-07-1 etofenprox basso volume 60207-90-1 propiconazolo basso volume 52315-07-8 cipermetrina basso volume 168316-95-8 spinosad basso volume

CAS Principi attivi Media quantità distribuita anni

2009-2012

13356-08-6 fenbutatin oxide basso volume 141112-29-0 isoxaflutole basso volume 119446-68-3 difeconazole basso volume 13684-63-4 fenmedifam basso volume 79538-32-2 tefluthrin basso volume 7720-78-7 solfato di ferro basso volume 78587-05-0 hexythiazox basso volume 20859-73-8 fosfuro di alluminio basso volume 161326-34-7 fenamidone basso volume 79622-59-6 fluazinam basso volume 106700-29-2 penthoxamide basso volume 124495-18-7 quinoxifen basso volume 23135-22-0 oxamyl basso volume 374726-62-2 mandipropamid basso volume 88671-89-0 miclobutanil basso volume 220899-03-6 metrafenone basso volume 79241-46-6 fluazifop-p-butyl basso volume 69327-76-0 buprofézine basso volume 163515-14-8 dimetenamid-p basso volume 1596-84-5 daminozide basso volume 8042-47-5 olio di paraffina basso volume 239110-15-7 fluopicolide basso volume 111479-05-1 propaquizafop basso volume 178928-70-6 protioconazolo basso volume 865318-97-4 ametoctradin basso volume

repellenti basso volume 1689-83-4 ioxinil basso volume 70630-17-0 metalaxil-M basso volume 123-33-1 idrazide maleica basso volume 22224-92-6 phenamiphos basso volume 94361-06-5 cyproconazole basso volume 99-30-9 dicloran basso volume 115-29-7 endosulfan basso volume 55335-06-3 triclopir basso volume 101463-69-8 flufenoxuron basso volume 12057-74-8 fosfuro di magnesio basso volume 26225-79-6 ethofumesate basso volume 01/08/2164 lenacil basso volume 117428-22-5 picoxistrobin basso volume 102851-06-9 tau - fluvalinate basso volume 1689-84-5 bromoxinil basso volume 2303-17-5 triallate basso volume 135590-91-9 mefenpir dietile basso volume 108173-90-6 guazatina basso volume 122008-85-9 cyhalfop- butile basso volume 317815-83-1 thiencarbazone basso volume 55179-31-2 bitertanol basso volume 100646-51-3 quizalofop-ethyl-isomero d basso volume 16752-77-5 metomil basso volume

alcooli grassi basso volume 82657-04-3 bifentrin basso volume 999-81-5 clormequat chloride basso volume 153719-23-4 tiametoxam basso volume 114311-32-9 imazamox basso volume 83121-18-0 teflubenzuron basso volume 156052-68-5 zoxamide basso volume 15545-48-9 chlorotoluron basso volume 67306-00-7 fenpropidin basso volume 94051-08-8 quizalofop- P basso volume 55219-65-3 triadimenol basso volume 210880-92-5 clothianidin basso volume

Nota: alto volume > 1000 ton; medio volume 100 – 1000 ton; basso volume < 100 ton

116

117

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI E SITI DI CONSULTAZIONE

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of the active substances clothianidin, thiamethoxam and imidacloprid, and prohibiting the use

and sale of seeds treated with plant protection products containing those active substances. OJ

L 139, 25.5.2013, p. 12-26.

[Technical Report 2011/055] Common Implementation Strategy for the Water Framework Directive

(2000/60/EC). Guidance Document No. 27. Technical Guidance For Deriving Environmental Quality Standards. Technical Report 2011/055.

[SCHER, SCCS, SCENIHR, 2012]. Opinion on the Toxicity and Assessment of Chemical Mixtures.

ISB N 978- 92-79-3 0700-3. European Union, 2012. [SCHER, SCENIHR, SCCS, 2013] Addressing the New Challenges for Risk Assessment. ISSN 2315-

0106. European Union, 2013. [SREF, 2007] Pesticide Development - a Brief Look at the History. Southern Regional Extension

Forestry - A Regional Peer Reviewed Publication SREF-FM-010 - March, 2007 [Systemic Pesticides, 2015] Worldwide integrated assessment of the impacts of systemic pesticides on

biodiversity and ecosystems. Task Force on Systemic Pesticides, January 2015 [Tørsløv, 2011] Tørsløv, J. et al. (2011). Endocrine Disrupters - Combination effects. Nordic Council

of Ministers. TemaNord, ISSN 0908-6692; 2011:537 [Treccani] Enciclopedia del Novecento – Treccani, 1980 [USGS, 2006] Munn et al., (2006). Pesticide Toxicity Index for Freshwater Aquatic Organisms, 2nd

Edition. U.S. Geological Survey Scientific Investigations Report 2006-5148, 81 p.

[van der Voet, 2016] van der Voet, H., de Boer, W.J., Kruisselbrink, J.W., van Donkersgoed, G., van

Klaveren, J.D., (2016). MCRA made scalable for large cumulative assessment groups. EFSA supporting publication 2016:EN-910.

[WHO, 2008]. Guidelines for drinking-water quality - Volume 1: Recommendations Third edition,

incorporating first and second addenda. Geneva, World Health Organization. ISBN: 978 92 4 154761 1.

Per informazioni e documenti comunitari sui prodotti fitosanitari consultare le pagine della Commissione Europea: General information on active substances and on plant protection product

http://ec.europa.eu/food/plant/protection/evaluation/index_en.htm New Regulation on Plant protection products http://ec.europa.eu/food/plant/protection/evaluation/newregulation_en.htm Strategy on the sustainable use of pesticides http://ec.europa.eu/environment/ppps/home.htm European Food Safety Authority http://www.efsa.europa.eu Per informazioni e documenti (stato della revisione comunitaria, linee guida, manuale delle decisioni, casi di “border line”) sui prodotti biocidi, consultare i seguenti siti:

http://ec.europa.eu/environment/biocides/index.htm;

120

http://echa.europa.eu/regulations/biocidal-products-regulation http://ihcp.jrc.ec.europa.eu/our_activities/public-health/risk_assessment_of_Biocides http://www.salute.gov.it/biocidi/biocidi.jsp

Per informazioni sui precedenti rapporti sul monitoraggio nazionale dei pesticidi nelle acque e sui documenti di indirizzo, consultare il sito dell’ISPRA http://www.isprambiente.gov.it/it/temi/rischio-ed-emergenze-ambientali/rischio-sostanze-chimiche-reach-prodotti-fitosanitari/rapporto-nazionale-pesticidi-nelle-acque

2

Informazioni legali L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), le Agenzie Regionali per la Protezione dell'Ambiente (ARPA), le Agenzie Provinciali per la Protezione dell'Ambiente (APPA) e le persone che agiscono per loro conto non sono responsabili per l’uso che può essere fatto delle informazioni contenute in questo rapporto. ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Via Vitaliano Brancati, 48 – 00144 Roma www.isprambiente.gov.it ISPRA, Rapporti 244/2016 ISBN 978-88-448-0770-2 Riproduzione autorizzata citando la fonte Elaborazione grafica Grafica di copertina: Franco Iozzoli Illustrazione: Sonia Poponessi da una foto di Paolo Orlandi ISPRA - Servizio comunicazione Coordinamento editoriale Daria Mazzella ISPRA – Settore Editoria Aprile 2016

3

Il rapporto è stato predisposto dall’ISPRA sulla base delle informazioni trasmesse da Regioni e Province autonome, che attraverso le Agenzie regionali e provinciali per la protezione dell’ambiente effettuano le indagini sul territorio e le analisi di laboratorio. Si ringraziano vivamente quanti, singoli esperti o organismi e istituzioni, hanno reso possibile la sua realizzazione. La realizzazione del rapporto è curata dal Settore Sostanze Pericolose, del Servizio Rischio Tecnologico, del Dipartimento Nucleare Rischio Tecnologico e Industriale dell’ISPRA AUTORI

IMPOSTAZIONE, CONTENUTI, COORDINAMENTO, STESURA FINALE DEL RAPPORTO

Pietro Paris, responsabile del Settore Sostanze Pericolose

Emanuela Pace ha coadiuvato il responsabile del Settore nelle varie attività

RACCOLTA, ARCHIVIAZIONE, TRATTAMENTO, ELABORAZIONE DATI

Emanuela Pace, Daniela Parisi Presicce, Gianluca Maschio, Stefano Ursino

PRIMA PARTE: DATI NAZIONALI

INTRODUZIONE: Emanuela Pace, Pietro Paris

SINTESI DEI RISULTATI: Emanuela Pace, Pietro Paris

FLUSSO DEI DATI E GESTIONE DELLE INFORMAZIONI: Stefano Ursino

STATO DEI CONTROLLI REGIONALI: Gianluca Maschio, Emanuela Pace

RISULTATI DELLE INDAGINI: Gianluca Maschio, Emanuela Pace

LIVELLI DI CONTAMINAZIONE: Gianluca Maschio, Emanuela Pace, Stefano Ursino

LE SOSTANZE PRIORITARIE DELLA DQA: Sara Bisceglie, Gianluca Maschio, Stefano Ursino

LA CONTAMINAZIONE DELLE ACQUE SOTTERRANEE: Tommaso Cornetta, Stefano Ursino

PROBLEMATICHE EMERSE: Lucia Citro, Renata Pacifico

MISCELE DI SOSTANZE: Silvia Giardina, Emanuela Pace

EVOLUZIONE DELLA CONTAMINAZIONE: Dania Esposito, Gianluca Maschio, Daniela Parisi Presicce

LO SVILUPPO DEI PESTICIDI – STORIA, RISCHI, TENDENZE: Debora Romoli

ESPOSIZIONE DELL’UOMO ATTRAVERSO L’AMBIENTE: Elena Floridi, Emanuela Pace, Renata Pacifico,

Antonella Tornato

TABELLE DI SINTESI DEL MONITORAGGIO: Gianluca Maschio, Daniela Parisi Presicce

DATI DI VENDITA DEI PRODOTTI FITOSANITARI: Gianluca Maschio

4

SECONDA PARTE: DATI REGIONALI

Sara Bisceglie, Valeria Canè, Silvia Giardina, Daniela Parisi Presicce, Gianluca Maschio, Stefano

Ursino

INFORMAZIONI TABELLARI SU SITO WEB

Valeria Canè, Daniela Parisi Presicce, Gianluca Maschio, Stefano Ursino

Il programma di elaborazione statistica dei dati di monitoraggio è stato sviluppato da Antonio Caputo

I programmi di elaborazione per il confronto con i limiti di qualità sono stati sviluppati da Piero

Fraschetti, Daniela Parisi Presicce e Stefano Ursino

Contributi: Il capitolo “Dati di vendita dei prodotti fitosanitari” si basa sulle informazioni fornite dall’ISTAT. Un ringraziamento particolare va all’Ing. Alberto Ricchiuti, responsabile del Servizio Rischio Tecnologico, per le valide indicazioni e i commenti forniti nella stesura del rapporto I dati completi del biennio 2013-2014 sono disponibili in forma tabellare sul sito ISPRA (http://www.isprambiente.gov.it/it/temi/rischio-ed-emergenze-ambientali/rischio-sostanze-chimiche-reach-prodotti-fitosanitari/rapporto-nazionale-pesticidi-nelle-acque)

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INDICE

ACRONIMI .............................................................................................................................................. 6 INTRODUZIONE .................................................................................................................................... 7 ABRUZZO ............................................................................................................................................... 9 BASILICATA ........................................................................................................................................ 12 CAMPANIA ........................................................................................................................................... 14 EMILIA ROMAGNA ............................................................................................................................ 16 FRIULI VENEZIA GIULIA .................................................................................................................. 23 LAZIO .................................................................................................................................................... 27 LIGURIA ............................................................................................................................................... 31 LOMBARDIA ........................................................................................................................................ 37 MARCHE ............................................................................................................................................... 49 PIEMONTE ............................................................................................................................................ 52 PUGLIA ................................................................................................................................................. 57 SARDEGNA .......................................................................................................................................... 59 SICILIA .................................................................................................................................................. 62 TOSCANA ............................................................................................................................................. 71 UMBRIA ................................................................................................................................................ 78 VALLE D’AOSTA ................................................................................................................................ 82 VENETO ................................................................................................................................................ 87 PROVINCIA DI BOLZANO ................................................................................................................. 93 PROVINCIA DI TRENTO .................................................................................................................... 96

6

ACRONIMI

APPA Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente ARPA Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente CAS Chemical Abstracts Service Registry Numbers CE Commissione Europea; in inglese EC CLH Harmonised classification and labelling; in italiano Classificazione ed etichettatura armonizzate CLP Classification, labelling and packaging; in italiano Classificazione, etichettatura ed imballaggio CMR Carcinogenic, mutagenic and reprotoxic; in italiano cancerogene, mutagene e tossiche per la riproduzione DQA Direttiva Quadro Acque (Direttiva 2000/60/CE); in inglese WFD EC European Commission; in italiano CE ECHA European Chemicals Agency; in italiano Agenzia europea per le sostanze chimiche ED Endocrine Disrupter; in italiano IE EFSA European Food Safety Authority; in italiano Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare EQS Environmental Quality Standards; in italiano SQA EU European Union IARC International Agency for Research on Cancer IE interferente endocrino; in inglese ED ISTAT Istituto nazionale di statistica LC Livelli di contaminazione LQ limite di quantificazione NOEC No Observed Effect Concentration; in italiano dose di non effetto OMS Organizzazione mondiale della sanità; in inglese WHO PAN Piano di Azione Nazionale PBT/vPvB Persistent, bioaccumulative and toxic/very Persistent, very bioaccumulative; in italiano sostanze persistenti, bioaccumulabili e tossiche o molto persistenti e molto bioaccumulabili PEC Predicted Environmental Concentration; in italiano concentrazione ambientale prevista PPP Plant protection product; in italiano prodotti fitosanitari PSN Piano Statistico Nazionale RAC Risk Assessment Committee; in italiano Comitato per la valutazione dei rischi SCCS Scientific Committee on Consumer Safety; in italiano comitato scientifico della sicurezza dei consumatori SCENIHR Scientific Committee on Emerging and Newly Identified Health Risks; in italiano comitato scientifico per i rischi sanitari emergenti SCHER Scientific Committee on Health and Environmental Risks; in italiano Comitato scientifico dei rischi sanitari e ambientali SINTAI Sistema Informativo Nazionale per la Tutela delle Acque Italiane SNPA Sistema Nazionale per la Protezione dell’ambiente SQA Standard di Qualità Ambientale; in inglese EQS SVHC Substance of very high concern; in italiano sostanze estremamente preoccupanti USGS United States Geological Survey WFD Water Framework Directive; in italiano DQA WL Watch List; in italiano lista di controllo WHO World Health Organization; in italiano OMS

7

INTRODUZIONE

Secondo una struttura ormai consolidata, il rapporto nazionale pesticidi nelle acque si articola in due parti, la prima, di carattere più generale, riporta i risultati del monitoraggio a livello nazionale, evidenzia le criticità emerse in termini di frequenze di rilevamento e di superamento dei limiti di legge, analizza l’evoluzione della contaminazione, e approfondisce acuni temi di particolare rilevanza ai fini di un giudizio complessivo sul rischio derivante dalla presenza di pesticidi nelle acque. La seconda parte del rapporto contiene i risultati delle indagini svolte nel biennio 2013 – 2014 a livello regionale. Le informazioni sono riportate in forma soprattutto tabellare e cartografica, accompagnata da una breve sintesi, dando per assodato che gli approfondimenti tematici siano già svolti nella prima parte. Per cui ora, le problematiche vengono illustrate essenzialmente da un punto di vista territoriale, entrando in modo sintetico nei singoli piani di monitoraggio regionali, sia per evidenziare lo stato di contaminazione delle acque a un livello di dettaglio non possibile nella prima parte, sia per sottolineare l’efficacia e lo stato di aggiornamento dei piani stessi. L’efficacia del monitoraggio è discussa essenzialmente facendo riferimento ai valori medi nazionali per quanto riguarda la densità delle reti, la frequenza dei campioni e il numero delle sostanze cercate. Il valore medio nazionale non è certamente l’ottimo in termini di rappresentatività del monitoraggio e di capacità di descrivere compiutamente il possibile stato di contaminazione. Seppure esistono dei criteri anche in termini di densità dei punti per stabilire una rete, è tuttavia necessario tenere conto delle caratteristiche del territorio in cui si opera, in particolare della distribuzione degli usi dei pesticidi in agricoltura. Per cui una densità media nazionale dei punti non è sempre adeguata a descrivere le peculiarità regionali. Per quanto riguarda le frequenze di campionamento, invece, le norme forniscono indicazioni più precise, indicando una frequenza mensile per le acque superficiali e almeno semestrale per quelle sotterranee. Tranne qualche caso, le regioni hanno generalmente frequenze medie inferiori a quelle previste dalle norme. Riguardo, infine, alle sostanze cercate, è già stato notato che in tutte le regioni non si tiene adeguatamente conto di quelle immesse in commercio in tempi recenti, neppure quando la pericolosità è riconosciuta da una classificazione armonizzata, come previsto dalla regolamentazione europea. Il riferirsi ai valori medi nazionali, per i tre parametri fondamentali del monitoraggio presi in conto, è quindi certamente un confronto non del tutto cautelativo, ma è utile quantomeno per segnalare le disomogeneità tuttora esistenti fra le regioni. Pur facendo riferimento alle indagini del biennio, analogamente a quanto fatto nella parte nazionale del rapporto, sarà data maggiore evidenza ai risultati più recenti, quelli del 2014. In assenza di dati relativi al 2014, ove disponibili, sono riportati quelli del 2013, come viene specificato nelle singole tabelle. Le tabelle complete con i dati del biennio sono disponibili sul sito web ISPRA (http://www.isprambiente.gov.it/it/temi/rischio-ed-emergenze-ambientali/rischio-sostanze-chimiche-reach-prodotti-fitosanitari/rapporto-nazionale-pesticidi-nelle-acque). Per ogni regione sono riportati le seguenti informazioni: • Tabella RIEPILOGO, con la sintesi dei controlli effettuati in termini di punti di monitoraggio,

campioni, misure analitiche e numero di sostanze cercate e trovate. • Tabelle ACQUE SUPERFICIALI e ACQUE SOTTERRANEE, con i risultati statistici relativi alle

sostanze, in termini di frequenze di rilevamento nei punti di monitoraggio e nei campioni e concentrazioni misurate, espresse in percentili.

• Tabella LIVELLI DI CONTAMINAZIONE, con i livelli di contaminazione (LC) delle singole stazioni di monitoraggio rispetto ai limiti di qualità ambientali, per acque superficiali e sotterranee rispettivamente.

• Mappe dei livelli di contaminazione per acque superficiali e sotterranee. I livelli di contaminazione, come già detto nella prima parte del rapporto, sono ottenuti per confrontato con i limiti di qualità ambientale stabiliti a livello europeo e nazionale: gli Standard di Qualità Ambientale (SQA) per le acque superficiali [Dir. 2008/105/CE, D.Lgs. 152/2006], le norme di qualità ambientale per la protezione delle acque sotterranee [Dir. 2006/118/CE].

8

Per ogni regione è riportata la cartografia delle stazioni di monitoraggio con l’indicazione dei livelli di contaminazione misurati, ottenuta secondo il criterio di classificazione descritto nella prima parte del rapporto: il colore rosso indica i punti di monitoraggio con un livello di contaminazione superiore agli SQA, il blu quelli con un risultato entro i limiti, il grigio quelli dove il risultato non è quantificabile. Un risultato è non quantificabile quando non ci sono misure analitiche superiori al limite di quantificazione (LQ). Come già sottolineato il grigio può indicare l’assenza di residui pesticidi nelle acque, ma può anche (e accade in larghe aree del paese) dipendere dal fatto che gli LQ sono inadeguati e il numero delle sostanze indagate è ridotto e non rappresentativo degli usi sul territorio. È necessario precisare ancora che il livello di contaminazione può essere solo riferito ai singoli punti di monitoraggio e che, sulla base delle informazioni disponibili, non si può derivare una classificazione di qualità per i corpi idrici. Quest’ultimo compito, d’altra parte, va oltre lo scopo del presente rapporto e viene svolto dalle strutture regionali competenti.

9

ABRUZZO

La rete di monitoraggio nel 2014 comprende 65 punti delle acque superficiali e 95 di quelle sotterranee. La sua densità è nella media nazionale per quanto riguarda le acque superficiali, mentre è inferiore nelle acque sotterranee. Sono state cercate complessivamente 56 sostanze, un numero inferiore alla media nazionale, sia per le acque superficiali sia per le sotterranee. Il monitoraggio dovrebbe comprendere uno spettro più ampio di sostanze, in particolare dovrebbe tenere conto delle sostanze di più recente immissione sul mercato, molte delle quali classificate pericolose. Sono stati trovati pesticidi in 3 punti delle acque superficiali (4,6% del totale), sono state rinvenute 4 sostanze: metalaxil, clorpirifos, metolaclor e oxadiazon. Nelle acque sotterranee è stata riscontrata la presenza di pesticidi in 22 punti (23,2%). Sono state rinvenute 10 sostanze, le più frequenti sono: oxadiazon, terbutilazina, metolaclor, clorpirifos, metalaxil, pendimetalin e simazina. Nelle acque superficiali non c’è alcun superamento degli SQA, mentre il livello di contaminazione è superiore ai limiti di qualità ambientale in 8 punti delle acque sotterranee (8,4% del totale).

ABRUZZO 2014 ACQUE SUPERFICIALI FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONE PERCENTILI NEI

CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

57837-19-1 METALAXIL 0,025 18 2 11,1 66 3 4,5 1 1,5 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,108

2921-88-2 CLORPIRIFOS 0,025 18 1 5,6 77 1 1,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,026

51218-45-2 METOLACLOR 0,025 18 1 5,6 66 1 1,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,035

19666-30-9 OXADIAZON 0,025 18 1 5,6 66 1 1,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,087

ABRUZZO 2014

ACQUE SOTTERRANEE FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONE PERCENTILI NEI CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

19666-30-9 OXADIAZON 0,025 87 5 5,7 329 10 3,0 5 1,5 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 3,820 5915-41-3 TERBUTILAZINA 0,025 87 5 5,7 329 7 2,1 2 0,6 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,250 51218-45-2 METOLACLOR 0,025 87 5 5,7 329 5 1,5 2 0,6 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,619 2921-88-2 CLORPIRIFOS 0,025 87 2 2,3 329 3 0,9 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 2,211 57837-19-1 METALAXIL 0,025 87 2 2,3 329 3 0,9 2 0,6 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,550 40487-42-1 PENDIMETALIN 0,025 87 3 3,4 329 3 0,9 2 0,6 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,162 122-34-9 SIMAZINA 0,025 87 1 1,1 329 3 0,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,080 77732-09-3 OXADIXIL 0,025 87 2 2,3 329 2 0,6 2 0,6 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,950 30125-63-4 TERBUTILAZINA-DESETIL 0,025 87 2 2,3 329 2 0,6 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,110 1563-66-2 CARBOFURAN 0,025 87 1 1,1 329 1 0,3 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,420

RIEPILOGO 2014

PUNTI MONITORAGGIO CAMPIONI SOSTANZE

tota

li

con

resi

dui

% c

on

resi

dui

tota

li

con

resi

dui

% c

on

resi

dui

mis

ure

cerc

ate

trov

ate

acque superficiali 65 3 4,6 312 5 1,6 6655 55 4

acque sotterranee 95 22 23,2 356 32 9,0 17135 52 10

totale 160 25 15,6 668 37 5,5 23790 56 10

10

11

12

BASILICATA

I dati a disposizione riguardano solo le acque superficiali e solo il 2014. Sono stati monitorati solo 15 punti. Anche il numero delle sostanze cercate è ridotto (34) e inferiore rispetto alla media nazionale. Non risultano evidenze di contaminazione. Il monitoraggio effettuato non è adeguato per rappresentare il reale impatto dei pesticidi e non consente di esprimere un giudizio adeguato sullo stato di qualità delle acque.

BASILICATA 2014 ACQUE SUPERFICIALI FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONE PERCENTILI NEI

CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

15972-60-8 ALACLOR 0,008 15 0 0,0 124 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ

309-00-2 ALDRIN 0,003 15 0 0,0 124 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ

2425-06-1 CAPTAFOL 0,010 15 0 0,0 124 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ

5103-71-9 CLORDANO-ALFA 0,004 15 0 0,0 124 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ

5836-10-2 CLOROPROPILATO 0,008 15 0 0,0 124 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ

1897-45-6 CLOROTALONIL 0,010 15 0 0,0 124 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ

1861-32-1 CLORTAL-DIMETILE 0,004 15 0 0,0 124 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ

53-19-0 DDD, op 0,004 15 0 0,0 124 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ

72-54-8 DDD, pp 0,004 15 0 0,0 124 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ

3424-82-6 DDE, op 0,004 15 0 0,0 124 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ

72-55-9 DDE, pp 0,004 15 0 0,0 124 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ

789-02-6 DDT, op 0,004 15 0 0,0 124 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ

50-29-3 DDT, pp 0,004 15 0 0,0 124 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ

60-57-1 DIELDRIN 0,003 15 0 0,0 124 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ

959-98-8 ENDOSULFAN, alfa 0,004 15 0 0,0 124 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ

33213-65-9 ENDOSULFAN, beta 0,004 15 0 0,0 124 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ

1031-07-8 ENDOSULFAN-SOLFATO 0,004 15 0 0,0 124 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ

72-20-8 ENDRIN 0,004 15 0 0,0 124 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ

7421-93-4 ENDRIN-ALDEIDE 0,004 15 0 0,0 124 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ

53494-70-5 ENDRIN-CHETONE 0,004 15 0 0,0 124 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ

76-44-8 EPTACLORO 0,003 15 0 0,0 124 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ

1024-57-3 EPTACLORO-EPOSSIDO 0,003 15 0 0,0 124 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ

319-84-6 HCH, alfa 0,004 15 0 0,0 124 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ

319-85-7 HCH, beta 0,004 15 0 0,0 124 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ

319-86-8 HCH, delta 0,004 15 0 0,0 124 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ

58-89-9 HCH, gamma 0,004 15 0 0,0 124 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ

118-74-1 HEXACHLOROBENZENE 0,004 15 0 0,0 124 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ

465-73-6 ISODRIN 0,004 15 0 0,0 124 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ

72-43-5 METOSSICLORO 0,004 15 0 0,0 124 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ

2385-85-5 MIREX 0,010 15 0 0,0 124 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ

1918-16-7 PROPACLOR 0,008 15 0 0,0 124 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ

5103-74-2 TRANS-CHLORDANE 0,004 15 0 0,0 124 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ

39765-80-5 TRANS-NONACLOR 0,004 15 0 0,0 124 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ

1582-09-8 TRIFLURALIN 0,008 15 0 0,0 124 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ

RIEPILOGO 2014

PUNTI MONITORAGGIO CAMPIONI SOSTANZE

tota

li

con

resi

dui

% c

on

resi

dui

tota

li

con

resi

dui

% c

on

resi

dui

mis

ure

cerc

ate

trov

ate

acque superficiali 15 0 0 124 0 0 4216 34 0

acque sotterranee

totale 15 0 0 124 0 0 4216 34 0

13

14

CAMPANIA

I dati si riferiscono al 2013 e riguardano solo le acque superficiali. La rete è costituita da 76 punti di monitoraggio, in linea con i valori medi nazionali. Le indagini hanno riguardato 354 campioni con una frequenza media annua minore di 5, non adeguata a descrivere le possibili variazioni stagionali e a intercettare i picchi di contaminazione. Anche il numero di sostanze cercate (58) è inferiore alla media, e, come segnalato per altre regioni, non comprende sostanze rilevanti dal punto di vista della pericolosità e delle quantità utilizzate, specialmente quelle immesse sul mercato negli ultimi anni. Sono stati trovati residui nel 23,7% dei punti e nel 9,9% dei campioni investigati. Sono state rinvenute 9 sostanze: le più frequenti sono clorpirifos, dimetoato, metalaxil, e procimidone.

CAMPANIA 2013 ACQUE SUPERFICIALI FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONE PERCENTILI NEI

CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

2921-88-2 CLORPIRIFOS 0,005 76 11 14,5 354 21 5,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,007 0,040

60-51-5 DIMETOATO 0,005 76 5 6,6 354 5 1,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,080

57837-19-1 METALAXIL 0,025 76 5 6,6 354 5 1,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,079

32809-16-8 PROCIMIDONE 0,025 76 5 6,6 354 5 1,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,043 188425-85-6 BOSCALID 0,050 76 4 5,3 354 4 1,1 3 0,8 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,670

51218-45-2 METOLACLOR 0,025 76 3 3,9 354 3 0,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,022

5915-41-3 TERBUTILAZINA 0,025 76 2 2,6 354 2 0,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,042

72-55-9 DDE, pp 0,003 76 1 1,3 354 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,001

77732-09-3 OXADIXIL 0,025 76 1 1,3 354 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,022

RIEPILOGO 2013

PUNTI MONITORAGGIO CAMPIONI SOSTANZE

tota

li

con

resi

dui

% c

on

resi

dui

tota

li

con

resi

dui

% c

on

resi

dui

mis

ure

cerc

ate

trov

ate

acque superficiali 76 18 23,7 354 35 9,9 20531 58 9

acque sotterranee

totale 76 18 23,7 354 35 9,9 20531 58 9

15

16

EMILIA ROMAGNA

La rete delle acque superficiali comprende quella ambientale e quella funzionale alla protezione delle acque potabili e alla tutela della vita acquatica. La rete delle acque sotterranee comprende i pozzi significativi della qualità delle acque del sistema sotterraneo. I dati 2014 si riferiscono a una rete di 154 punti di campionamento delle acque superficiali e 228 delle acque sotterranee, la densità della rete per le acque superficiali è superiore alla media nazionale, quella delle acque sotterranee è nella media. La frequenza con circa 8 campioni/anno è leggermente superiore alla media nazionale nelle acque superficiali e leggermente inferiore nelle acque sotterranee. Le sostanze monitorate comprendono quelle previste esplicitamente dalla normativa, l’elenco è integrato con le indicazioni ottenute con l’indice di priorità del Gruppo di Lavoro APAT-ARPA-APPA “Fitofarmaci”. Il numero delle sostanze cercate è superiore alla media nazionale, in particolare per le acque sotterranee. Come segnalato nella prima parte del rapporto, tuttavia, non comprende le sostanze immesse sul mercato negli ultimi anni. In particolare si segnala l’assenza del glifosate e del metabolita AMPA che sono le principali responsabili della non conformità nelle acque superficiali. Nelle acque superficiali si hanno pesticidi nell’84,4% dei punti e nel 57,3% dei campioni. Complessivamente sono state rinvenute 66 sostanze. Quelle con maggiore frequenza, che si riflette anche a livello nazionale, sono imidacloprid, terbutilazina, metolaclor, terbutilazina-desetil e metalaxil, tutte sostanze classificate pericolose per l’ambiente. Nelle acque sotterranee è stata riscontrata la presenza di residui nel 22,4% dei punti e nel 21,2% dei campioni. Sono state rinvenute 39 sostanze, le più frequenti sono: terbutilazina-desetil, terbutilazina, metolaclor, imidacloprid, cloridazon e boscalid. Il livello di contaminazione è superiore ai limiti di qualità ambientale in 17 punti delle acque superficiali (11% del totale) e in 11 punti delle acque sotterranee (4,8% del totale).

EMILIA ROMAGNA 2014 ACQUE SUPERFICIALI FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI

CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

105827-78-9 IMIDACLOPRID 0,010 154 114 74,0 1277 513 40,2 11 0,9 <LQ <LQ 0,010 0,030 0,040 0,320 5915-41-3 TERBUTILAZINA 0,010 154 91 59,1 1277 411 32,2 45 3,5 <LQ <LQ 0,010 0,020 0,060 3,100

51218-45-2 METOLACLOR 0,010 154 91 59,1 1277 396 31,0 48 3,8 <LQ <LQ 0,010 0,030 0,070 3,800

30125-63-4 TERBUTILAZINA-DESETIL 0,010 154 88 57,1 1277 395 30,9 15 1,2 <LQ <LQ 0,010 0,020 0,020 1,200 57837-19-1 METALAXIL 0,010 154 85 55,2 1277 249 19,5 13 1,0 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,030 0,410 1698-60-8 CLORIDAZON 0,010 154 55 35,7 1277 227 17,8 20 1,6 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,020 0,930

188425-85-6 BOSCALID 0,010 154 56 36,4 1277 192 15,0 11 0,9 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,020 0,870 131860-33-8 AZOSSISTROBINA 0,010 154 62 40,3 1277 163 12,8 16 1,3 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,010 1,400

19666-30-9 OXADIAZON 0,010 154 48 31,2 1277 151 11,8 12 0,9 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,020 0,710

500008-45-7 CLORANTRANILIPROLO (DPX E-2Y45) 0,010 154 44 28,6 1277 131 10,3 5 0,4 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,010 0,230

330-54-1 DIURON 0,010 154 45 29,2 1277 111 8,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010 0,100 25057-89-0 BENTAZONE 0,050 154 40 26,0 1277 109 8,5 52 4,1 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,080 0,690

RIEPILOGO 2014

PUNTI MONITORAGGIO CAMPIONI SOSTANZE

tota

li

con

resi

dui

% c

on

resi

dui

tota

li

con

resi

dui

% c

on

resi

dui

mis

ure

cerc

ate

trov

ate

acque superficiali 154 130 84,4 1277 732 57,3 108958 89 66

acque sotterranee 228 51 22,4 344 73 21,2 30016 100 39

totale 382 181 47,4 1621 805 49,7 138974 100 67

17

EMILIA ROMAGNA 2014 ACQUE SUPERFICIALI FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI

CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

153719-23-4 TIAMETOXAM 0,010 154 44 28,6 1277 98 7,7 6 0,5 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010 0,700 23950-58-5 PROPIZAMIDE 0,010 154 35 22,7 1277 88 6,9 3 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010 2,900 60-51-5 DIMETOATO 0,010 154 43 27,9 1277 84 6,6 5 0,4 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010 0,280 161050-58-4 METOSSIFENOZIDE 0,010 154 27 17,5 1277 70 5,5 1 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010 0,200 2164-08-1 LENACIL 0,010 154 29 18,8 1277 60 4,7 2 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,150 94-74-6 MCPA 0,050 154 30 19,5 1277 47 3,7 22 1,7 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,510 41394-05-2 METAMITRON 0,010 154 28 18,2 1277 37 2,9 5 0,4 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 1,400 60207-90-1 PROPICONAZOLO 0,010 154 29 18,8 1277 37 2,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,080 142459-58-3 FLUFENACET 0,010 154 27 17,5 1277 36 2,8 2 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,180 1912-24-9 ATRAZINA 0,010 154 15 9,7 1277 29 2,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010 66246-88-6 PENCONAZOLO 0,010 154 18 11,7 1277 29 2,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 83055-99-6 BENSULFURON-METILE 0,010 154 17 11,0 1277 29 2,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,060 95-76-1 3,4-DICLOROANILINA 0,010 31 13 41,9 338 28 8,3 3 0,9 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,120 7085-19-0 MECOPROP 0,050 154 21 13,6 1277 25 2,0 6 0,5 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,660 140923-17-7 IPROVALICARB 0,010 154 21 13,6 1277 24 1,9 3 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,370 67747-09-5 PROCLORAZ 0,010 154 9 5,8 1277 23 1,8 1 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,180 161326-34-7 FENAMIDONE 0,010 154 17 11,0 1277 21 1,6 2 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,240 106700-29-2 PETOXAMIDE 0,010 154 14 9,1 1277 20 1,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,090 15545-48-9 CLOROTOLURON 0,010 154 14 9,1 1277 19 1,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,100 23103-98-2 PIRIMICARB 0,010 154 14 9,1 1277 19 1,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 67129-08-2 METAZACLOR 0,010 154 13 8,4 1277 18 1,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,070 330-55-2 LINURON 0,010 154 12 7,8 1277 17 1,3 1 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,140 53112-28-0 PIRIMETANIL 0,010 154 12 7,8 1277 17 1,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,070 126833-17-8 FENHEXAMID 0,010 154 10 6,5 1277 15 1,2 3 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 5,000 135410-20-7 ACETAMIPRID 0,010 154 12 7,8 1277 15 1,2 1 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,150 6190-65-4 ATRAZINA DESETIL 0,010 154 9 5,8 1277 15 1,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010

94-75-7 2,4-DICLOROFENOSSIACETICO ACIDO

0,050 154 13 8,4 1277 14 1,1 6 0,5 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,310

122-34-9 SIMAZINA 0,010 154 10 6,5 1277 12 0,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,070 111988-49-9 TIACLOPRID 0,010 154 9 5,8 1277 11 0,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,070

1007-28-9 ATRAZINA DESISOPROPIL 0,010 154 9 5,8 1277 9 0,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030

26225-79-6 ETOFUMESATE 0,010 154 8 5,2 1277 9 0,7 4 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,200 34256-82-1 ACETOCLOR 0,020 154 6 3,9 1277 7 0,5 3 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,340 163515-14-8 DIMETENAMID-P 0,010 154 5 3,2 1277 6 0,5 5 0,4 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,910 34123-59-6 ISOPROTURON 0,010 154 6 3,9 1277 6 0,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 374726-62-2 MANDIPROPAMID 0,010 154 6 3,9 1277 6 0,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 62-73-7 DICLORVOS 0,020 154 5 3,2 1277 6 0,5 1 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,210 21087-64-9 METRIBUZIN 0,010 154 5 3,2 1277 5 0,4 4 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,540 15972-60-8 ALACLOR 0,010 31 1 3,2 338 5 1,5 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,230 175013-18-0 PIRACLOSTROBIN 0,010 154 4 2,6 1277 4 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,070 2921-88-2 CLORPIRIFOS 0,010 154 4 2,6 1277 4 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010 114369-43-6 FENBUCONAZOLO 0,010 154 3 1,9 1277 3 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010 141112-29-0 ISOXAFLUTOLE 0,020 154 3 1,9 1277 3 0,2 1 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,170 1918-16-7 PROPACLOR 0,010 154 3 1,9 1277 3 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050 2212-67-1 MOLINATE 0,010 154 3 1,9 1277 3 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,070 112281-77-3 TETRACONAZOLO 0,010 154 2 1,3 1277 2 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010 1563-66-2 CARBOFURAN 0,010 154 2 1,3 1277 2 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010 118134-30-8 SPIROXAMINA 0,010 154 1 0,6 1277 1 0,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 135319-73-2 EPOSSICONAZOLO 0,010 154 1 0,6 1277 1 0,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,040 141517-21-7 TRIFLOXISTROBIN 0,010 154 1 0,6 1277 1 0,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 143390-89-0 KRESOXIM-METILE 0,010 154 1 0,6 1277 1 0,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,060 173584-44-6 INDOXACARB 0,010 154 1 0,6 1277 1 0,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010 41483-43-6 BUPIRIMATE 0,010 154 1 0,6 1277 1 0,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020

18

EMILIA ROMAGNA 2014 ACQUE SUPERFICIALI FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI

CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

69327-76-0 BUPROFEZIN 0,010 154 1 0,6 1277 1 0,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010 86-50-0 AZINFOS-METILE 0,010 31 1 3,2 338 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030

EMILIA ROMAGNA 2014 ACQUE SOTTERRANEE FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI

CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA LQ

(μg/

l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

30125-63-4 TERBUTILAZINA-DESETIL 0,010 227 25 11,0 342 34 9,9 4 1,2 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,930 5915-41-3 TERBUTILAZINA 0,010 227 21 9,3 342 34 9,9 6 1,8 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 1,300

51218-45-2 METOLACLOR 0,010 227 23 10,1 342 32 9,4 3 0,9 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,019 4,000 105827-78-9 IMIDACLOPRID 0,010 227 15 6,6 342 22 6,4 3 0,9 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010 3,900 1698-60-8 CLORIDAZON 0,010 227 12 5,3 342 17 5,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 188425-85-6 BOSCALID 0,010 227 14 6,2 342 16 4,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,090

57837-19-1 METALAXIL 0,010 227 11 4,8 342 13 3,8 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,130

500008-45-7 CLORANTRANILIPROLO (DPX E-2Y45) 0,010 227 10 4,4 342 12 3,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,060

161050-58-4 METOSSIFENOZIDE 0,010 227 5 2,2 342 7 2,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,040 131860-33-8 AZOSSISTROBINA 0,010 227 5 2,2 342 6 1,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,060 1912-24-9 ATRAZINA 0,010 227 5 2,2 342 6 1,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010 25057-89-0 BENTAZONE 0,050 227 6 2,6 342 6 1,8 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,120 34256-82-1 ACETOCLOR 0,020 227 6 2,6 342 6 1,8 3 0,9 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,480 23950-58-5 PROPIZAMIDE 0,010 227 4 1,8 342 5 1,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030

41394-05-2 METAMITRON 0,010 227 5 2,2 342 5 1,5 2 0,6 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,280 6190-65-4 ATRAZINA DESETIL 0,010 227 4 1,8 342 5 1,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010 66246-88-6 PENCONAZOLO 0,010 227 3 1,3 342 4 1,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030

95-76-1 3,4-DICLOROANILINA 0,010 159 4 2,5 240 4 1,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 153719-23-4 TIAMETOXAM 0,010 227 3 1,3 342 3 0,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 2164-08-1 LENACIL 0,010 227 3 1,3 342 3 0,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010 2212-67-1 MOLINATE 0,010 227 3 1,3 342 3 0,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 53112-28-0 PIRIMETANIL 0,010 227 2 0,9 342 3 0,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,060 60207-90-1 PROPICONAZOLO 0,010 227 2 0,9 342 3 0,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,040 1007-28-9 ATRAZINA DESISOPROPIL 0,010 227 2 0,9 342 2 0,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020

106700-29-2 PETOXAMIDE 0,010 227 1 0,4 342 2 0,6 2 0,6 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,610 142459-58-3 FLUFENACET 0,010 227 1 0,4 342 2 0,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 19666-30-9 OXADIAZON 0,010 227 2 0,9 342 2 0,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010 330-54-1 DIURON 0,010 227 2 0,9 342 2 0,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,070

60-51-5 DIMETOATO 0,010 227 2 0,9 342 2 0,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020

94-74-6 MCPA 0,050 227 1 0,4 342 2 0,6 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,190 111988-49-9 TIACLOPRID 0,010 227 1 0,4 342 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 112281-77-3 TETRACONAZOLO 0,010 227 1 0,4 342 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,070 122-34-9 SIMAZINA 0,010 227 1 0,4 342 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010 135410-20-7 ACETAMIPRID 0,010 227 1 0,4 342 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010

1563-66-2 CARBOFURAN 0,010 227 1 0,4 342 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010 161326-34-7 FENAMIDONE 0,010 227 1 0,4 342 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010

163515-14-8 DIMETENAMID-P 0,010 227 1 0,4 342 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050 175013-18-0 PIRACLOSTROBIN 0,010 227 1 0,4 342 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,040

32809-16-8 PROCIMIDONE 0,010 159 1 0,6 240 1 0,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020

19

20

21

22

23

FRIULI VENEZIA GIULIA

I dati si riferiscono al 2014 e riguardano 15 punti delle acque superficiali e 137 di quelle sotterranee. La rete di monitoraggio per le acque superficiali risulta essere molto inferiore alla media nazionale, mentre per le acque sotterranee superiore. Sono stati effettuati 294 campioni per un totale di 11.233 misure analitiche. La frequenza di campionamento nelle acque superficiali (1,6 campioni/anno) è molto bassa e non adeguata a rappresentare le variazioni stagionali della contaminazione dei pesticidi. Quella delle acque sotterranee è nella media nazionale. Le sostanze cercate complessivamente sono 59, al di sotto della media nazionale. Come segnalato per le altre regioni, lo spettro delle sostanze cercate non è completamente rappresentativo degli usi dei pesticidi. Nelle acque superficiali ci sono residui nel 46,7% dei punti e nel 54,2% dei campioni. Sono state rinvenute 7 sostanze; le più frequenti sono i seguenti metaboliti di sostanze attive: 2-idrossiatrazina, metolaclor-esa, 2-idrossiterbutilazina ed atrazina-desetil. Nelle acque sotterranee è stata riscontrata la presenza di residui nel 68,6% dei punti e nel 70,4% dei campioni. Sono state rinvenute 14 sostanze le più frequenti sono: atrazina-desetil, metolaclor-esa e terbutilazina-desetil, anche in questo caso si tratta di metaboliti. Nelle acque superficiali non c’è alcun superamento degli SQA, mentre il livello di contaminazione è superiore ai limiti di qualità ambientale in 13 punti delle acque sotterranee (9,5% del totale). Non è possibile, come in altre regioni, formulare un giudizio completo sulla qualità delle acque. Nei protocolli di monitoraggio, oltre le sostanze di più recente immissione sul mercato, andrebbero inserite anche quelle che a livello nazionale sono responsabili del maggior numero di non conformità, ad esempio erbicidi come glifosate e AMPA, ma anche insetticidi come imidacloprid.

FRIULI VENEZIA GIULIA 2014 ACQUE SUPERFICIALI FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI

CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

2163-68-0 2-IDROSSIATRAZINA 0,010 9 6 66,7 18 12 66,7 0 0,0 <LQ 0,015 0,020 0,046 0,060 0,060 171118-09-5 METOLACLOR-ESA 0,010 9 5 55,6 18 9 50,0 0 0,0 <LQ <LQ 0,020 0,043 0,052 0,060 66753-07-9 2-IDROSSITERBUTILAZINA 0,010 9 5 55,6 18 9 50,0 0 0,0 <LQ <LQ 0,018 0,020 0,023 0,040 6190-65-4 ATRAZINA DESETIL 0,010 15 4 26,7 24 6 25,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,020 0,020 30125-63-4 TERBUTILAZINA-DESETIL 0,010 15 1 6,7 24 2 8,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 51218-45-2 METOLACLOR 0,010 15 1 6,7 24 2 8,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010 330-54-1 DIURON 0,010 9 1 11,1 18 1 5,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010

FRIULI VENEZIA GIULIA 2014

ACQUE SOTTERRANEE FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

6190-65-4 ATRAZINA DESETIL 0,010 137 78 56,9 270 153 56,7 12 4,4 <LQ 0,020 0,040 0,070 0,095 0,240 171118-09-5 METOLACLOR-ESA 0,010 137 46 33,6 270 106 39,3 12 4,4 <LQ <LQ 0,020 0,040 0,085 0,240 30125-63-4 TERBUTILAZINA-DESETIL 0,010 137 37 27,0 270 78 28,9 7 2,6 <LQ <LQ 0,010 0,040 0,060 0,150

RIEPILOGO 2014

PUNTI MONITORAGGIO CAMPIONI SOSTANZE

tota

li

con

resi

dui

% c

on

resi

dui

tota

li

con

re

sidu

i

% c

on

resi

dui

mis

ure

cerc

ate

trov

ate

acque superficiali 15 7 46,7 24 13 54,2 1020 53 7

acque sotterranee 137 94 68,6 270 190 70,4 10213 59 14

totale 152 101 66,4 294 203 69,0 11233 59 15

24

FRIULI VENEZIA GIULIA 2014 ACQUE SOTTERRANEE FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI

CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

1912-24-9 ATRAZINA 0,010 137 32 23,4 270 51 18,9 0 0,0 <LQ <LQ 0,010 0,020 0,020 0,050 51218-45-2 METOLACLOR 0,010 137 13 9,5 270 29 10,7 5 1,9 <LQ <LQ 0,010 0,010 0,040 1,230 2163-68-0 2-IDROSSIATRAZINA 0,010 80 27 33,8 82 29 35,4 0 0,0 <LQ <LQ 0,018 0,029 0,050 0,100 5915-41-3 TERBUTILAZINA 0,010 137 12 8,8 270 22 8,1 1 0,4 <LQ <LQ 0,010 0,010 0,020 0,130 66753-07-9 2-IDROSSITERBUTILAZINA 0,010 80 13 16,3 82 13 15,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,020 0,050 1007-28-9 ATRAZINA DESISOPROPIL 0,010 126 7 5,6 191 8 4,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 314-40-9 BROMACILE 0,010 92 7 7,6 111 7 6,3 2 1,8 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,280 886-50-0 TERBUTRYN 0,010 137 6 4,4 270 6 2,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,010 0,030 25057-89-0 BENTAZONE 0,010 126 3 2,4 190 4 2,1 1 0,5 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,130 122-34-9 SIMAZINA 0,010 137 2 1,5 270 3 1,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,010 0,020 10605-21-7 CARBENDAZIM 0,010 126 1 0,8 191 1 0,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030

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LAZIO

La rete di monitoraggio, come già segnalato in passato, è molto limitata e non rappresentativa del possibile impatto dei pesticidi nelle acque. I dati si riferiscono solo a 21 pozzi e 5 punti di prelievo per le acque superficiali. In entrambi i casi largamente sotto i valori della media nazionale. Non sono monitorati i principali corpi idrici di superficie e la densità dei punti della rete sotterranea è tra le più basse fra quelle delle regioni che hanno inviato informazioni. Anche il numero delle sostanze cercate (57) è inferiore alla media nazionale e non tiene conto di alcune delle sostanze più frequentemente rinvenute nei corpi idrici delle altre regioni e più spesso responsabili del superamento dei limiti di legge. I dati a disposizione, per quanto limitati, d’altra parte, evidenziano la presenza di una contaminazione importante. Nelle acque superficiali ci sono residui nell’80,0% dei punti e nel 40,4% dei campioni. Sono state rinvenute 12 sostanze; le più frequenti sono terbutilazina, metolaclor e metamitron. Nelle acque sotterranee è stata riscontrata la presenza di residui nel 38,1% dei punti e nel 11,1% dei campioni. Sono state rinvenute 12 sostanze le più frequenti sono: metamitron, oxadixil, terbutilazina e benfuracarb. Il livello di contaminazione è superiore ai limiti di qualità ambientale in 2 punti delle acque superficiali (40,0% del totale) e in 1 punto delle acque sotterranee (4,8% del totale). Il risultato del monitoraggio effettuato non consente di esprimere un giudizio adeguato sullo stato di qualità delle acque della Regione.

LAZIO 2014 ACQUE SUPERFICIALI FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI

CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

5915-41-3 TERBUTILAZINA 0,005 5 3 60,0 47 12 25,5 7 14,9 <LQ 0,010 0,017 0,134 0,403 3,310 51218-45-2 METOLACLOR 0,005 5 2 40,0 47 11 23,4 5 10,6 <LQ 0,010 0,010 0,076 0,489 0,760 41394-05-2 METAMITRON 0,030 2 1 50,0 16 3 18,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,038 0,053 0,060 330-55-2 LINURON 0,020 5 1 20,0 47 1 2,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,025 0,030 57837-19-1 METALAXIL 0,020 5 1 20,0 47 1 2,1 1 2,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,653 77732-09-3 OXADIXIL 0,020 5 1 20,0 47 1 2,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,025* 0,010 886-50-0 TERBUTRYN 0,020 5 1 20,0 47 1 2,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,024 16752-77-5 METOMIL 0,030 2 1 50,0 16 1 6,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,034 0,060 1918-00-9 DICAMBA 0,050 1 1 100,0 8 1 12,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050 2164-08-1 LENACIL 0,050 1 1 100,0 8 1 12,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 7085-19-0 MECOPROP 0,050 1 1 100,0 8 1 12,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010 72-20-8 ENDRIN 0,005 1 1 100,0 8 1 12,5 1 12,5 <LQ <LQ <LQ 0,038 0,079 0,120

RIEPILOGO 2014

PUNTI MONITORAGGIO CAMPIONI SOSTANZE

tota

li

con

resi

dui

% c

on

resi

dui

tota

li

con

resi

dui

% c

on

resi

dui

mis

ure

cerc

ate

trov

ate

acque superficiali 5 4 80,0 47 19 40,4 1389 57 12

acque sotterranee 21 8 38,1 153 17 11,1 3973 57 12

totale 26 12 46,2 200 36 18,0 5362 57 17

28

LAZIO 2014 ACQUE SOTTERRANEE FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI

CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

41394-05-2 METAMITRON 0,030 6 3 50,0 47 9 19,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050 77732-09-3 OXADIXIL 0,010 16 3 18,8 112 4 3,6 0 0,0 <LQ <LQ 0,010 0,022 0,025* 0,022 5915-41-3 TERBUTILAZINA 0,005 16 3 18,8 112 3 2,7 1 0,9 <LQ 0,005 0,010 0,010 0,010 0,185 82560-54-1 BENFURACARB 0,040 9 2 22,2 57 3 5,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,100 15972-60-8 ALACLOR 0,020 21 1 4,8 152 2 1,3 2 1,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 4,330 51218-45-2 METOLACLOR 0,020 21 1 4,8 150 2 1,3 2 1,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 5,170 2164-08-1 LENACIL 0,050 3 2 66,7 23 2 8,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 83121-18-0 TEFLUBENZURON 0,050 3 2 66,7 23 2 8,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,060 72-54-8 DDD, pp 0,020 21 1 4,8 152 1 0,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 330-55-2 LINURON 0,020 16 1 6,3 112 1 0,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,024 0,025 0,080 57837-19-1 METALAXIL 0,005 16 1 6,3 112 1 0,9 0 0,0 <LQ 0,005 0,010 0,010 0,010 0,010 94-74-6 MCPA 0,050 3 1 33,3 23 1 4,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010

29

30

31

LIGURIA

I dati di monitoraggio del 2014 si riferiscono a 13 punti di prelievo delle acque superficiali e 209 delle acque sotterranee. La rete di monitoraggio delle acque sotterranee risulta essere superiore alla media nazionale anche se vengono cercate solo 21 sostanze, numero sensibilmente inferiore alla media nazionale, inadeguato a rappresentare uno stato realistico di contaminazione. Nelle acque superficiali ci sono residui nel 23,1% dei punti e nel 9,8% dei campioni. E’ stata rinvenuta una sola sostanza, 1,2-dicloroetano. Nelle acque sotterranee non è stata riscontrata la presenza di pesticidi. Non si evidenzia alcun superamento degli SQA. I dati forniti non sono adeguati a rappresentare il reale impatto dei pesticidi nella Regione e il risultato non consente di esprimere un giudizio sullo stato di qualità delle acque.

LIGURIA 2014 ACQUE SUPERFICIALI FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONE PERCENTILI NEI

CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

107-06-2 1,2-DICLOROETANO 0,100 11 3 27,3 105 12 11,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,049

LIGURIA 2014

ACQUE SOTTERRANEE FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

107-06-2 1,2-DICLOROETANO 0,500 208 0 0,0 514 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 608-93-5 PENTACLOROBENZENE 0,050 190 0 0,0 483 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 309-00-2 ALDRIN 0,004 105 0 0,0 260 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 53-19-0 DDD, op 0,004 105 0 0,0 260 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 72-54-8 DDD, pp 0,004 105 0 0,0 260 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 3424-82-6 DDE, op 0,004 105 0 0,0 260 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 72-55-9 DDE, pp 0,004 105 0 0,0 260 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 789-02-6 DDT, op 0,004 105 0 0,0 260 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 60-57-1 DIELDRIN 0,002 105 0 0,0 260 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 115-29-7 ENDOSULFAN 0,004 105 0 0,0 260 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 72-20-8 ENDRIN 0,002 105 0 0,0 260 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 319-85-7 HCH, beta 0,006 105 0 0,0 260 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 50-29-3 DDT, pp 0,004 105 0 0,0 259 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 959-98-8 ENDOSULFAN, alfa 0,004 105 0 0,0 257 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 33213-65-9 ENDOSULFAN, beta 0,004 105 0 0,0 257 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 1031-07-8 ENDOSULFAN-SOLFATO 0,004 105 0 0,0 257 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 465-73-6 ISODRIN 0,004 90 0 0,0 195 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 56-23-5 TETRACLORURO DI CARBONIO 0,020 11 0 0,0 11 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 75-34-3 1,1-DICLOROETANO 0,008 2 0 0,0 2 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 76-06-2 CLOROPICRINA 0,100 2 0 0,0 2 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 106-93-4 1,2-DIBROMOETANO 0,001 1 0 0,0 1 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ

RIEPILOGO 2014

PUNTI MONITORAGGIO CAMPIONI SOSTANZE

tota

li

con

resi

dui

% c

on

resi

dui

tota

li

con

resi

dui

% c

on

resi

dui

mis

ure

cerc

ate

trov

ate

acque superficiali 13 3 23,1 122 12 9,8 433 52 1

acque sotterranee 209 0 0 526 0 0 4838 21 0

totale 222 3 1,4 648 12 1,9 5271 56 1

32

33

34

35

36

37

LOMBARDIA

La rete 2014 comprende 303 punti delle acque superficiali e 521 di quelle sotterranee. Le indagini hanno riguardato 3.209 campioni per un totale di 80.857 misure analitiche. La rete ha una densità superiore alla media nazionale. Nelle acque superficiali ci sono residui nel 78,5% dei punti e nel 38,6% dei campioni. Sono state rinvenute 43 sostanze; le più frequenti sono AMPA, terbutilazina, terbutilazina-desetil e glifosate. Nelle acque sotterranee è stata riscontrata la presenza di pesticidi nel 41,3% dei punti e nel 32,0% dei campioni. Sono state trovate 26 sostanze: le più frequenti sono terbutilazina-desetil, atrazina-desetil ed atrazina. Il 55,4% dei punti delle acque superficiali superano gli SQA. Nelle acque sotterranee la contaminazione è superiore agli SQA nel 13,2% dei punti. Fra le sostanze maggiormente responsabili della non conformità ci sono il glifosate e il suo metabolita AMPA. Si fa presente che il glifosate è una delle sostanze maggiormente usate a livello nazionale e risulta essere, anche sulla base di dati internazionali, uno dei principali contaminanti delle acque. Tuttavia il monitoraggio della sostanza è stato eseguito fino ad oggi dalla sola regione Lombardia e, solamente a partire dal 2014, dalla Toscana.

LOMBARDIA 2014 ACQUE SUPERFICIALI FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI

CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

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(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

1066-51-9 AMPA 0,100 280 201 71,8 1094 451 41,2 429 39,2 <LQ <LQ 0,290 1,071 2,030 26,800 5915-41-3 TERBUTILAZINA 0,030 223 97 43,5 1507 227 15,1 79 5,2 <LQ <LQ <LQ 0,050 0,120 4,330 30125-63-4 TERBUTILAZINA-DESETIL 0,050 222 77 34,7 1506 183 12,2 36 2,4 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,070 0,580 1071-83-6 GLIFOSATE 0,100 280 100 35,7 1094 172 15,7 160 14,6 <LQ <LQ <LQ 0,190 0,400 5,180 51218-45-2 METOLACLOR 0,030 201 63 31,3 1450 160 11,0 64 4,4 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,080 2,420 25057-89-0 BENTAZONE 0,050 187 29 15,5 904 147 16,3 81 9,0 <LQ <LQ <LQ 0,090 0,188 3,780 2008-58-4 2,6-DICLOROBENZAMMIDE 0,020 148 33 22,3 787 94 11,9 7 0,9 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,040 0,260 19666-30-9 OXADIAZON 0,030 175 18 10,3 1210 63 5,2 30 2,5 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,910 115-96-8 TRIS (2-CLOROETIL) FOSFATO 0,050 48 24 50,0 374 54 14,4 4 1,1 <LQ <LQ <LQ 0,057 0,070 0,360 1007-28-9 ATRAZINA DESISOPROPIL 0,050 192 21 10,9 1166 26 2,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,100 84087-01-4 QUINCLORAC 0,050 61 17 27,9 152 26 17,1 14 9,2 <LQ <LQ <LQ 0,097 0,405 1,380 6190-65-4 ATRAZINA DESETIL 0,050 193 14 7,3 1170 25 2,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,100 1912-24-9 ATRAZINA 0,030 184 12 6,5 1353 22 1,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,090 608-73-1 HEXACHLOROCYCLOHEXANE 0,010 80 14 17,5 672 21 3,1 3 0,4 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 0,150 298-00-0 PARATION-METILE 0,020 62 18 29,0 439 21 4,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,040 2212-67-1 MOLINATE 0,030 183 4 2,2 1346 18 1,3 2 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,580 94-74-6 MCPA 0,100 177 16 9,0 733 16 2,2 10 1,4 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,370 886-50-0 TERBUTRYN 0,020 48 6 12,5 374 12 3,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,040 57837-19-1 METALAXIL 0,020 48 10 20,8 374 11 2,9 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,110 15972-60-8 ALACLOR 0,050 188 7 3,7 1388 8 0,6 2 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,290 51235-04-2 ESAZINONE 0,020 62 7 11,3 440 8 1,8 1 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,110 330-55-2 LINURON 0,050 151 6 4,0 627 7 1,1 3 0,5 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,230 93-65-2 BH (R)-MECOPROP 0,100 158 7 4,4 510 7 1,4 3 0,6 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,170 142459-58-3 FLUFENACET 0,020 48 5 10,4 374 6 1,6 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,200 330-54-1 DIURON 0,050 72 6 8,3 329 6 1,8 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,810

RIEPILOGO 2014

PUNTI MONITORAGGIO CAMPIONI SOSTANZE

tota

li

con

resi

dui

% c

on

resi

dui

tota

li

con

resi

dui

% c

on

resi

dui

mis

ure

cerc

ate

trov

ate

acque superficiali 303 238 78,5 2179 841 38,6 54738 95 43

acque sotterranee 521 215 41,3 1030 330 32,0 26119 46 26

totale 824 453 55,0 3209 1171 36,5 80857 100 50

38

LOMBARDIA 2014 ACQUE SUPERFICIALI FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI

CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

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(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

83055-99-6 BENSULFURON-METILE 0,050 72 6 8,3 213 6 2,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,100 1582-09-8 TRIFLURALIN 0,050 151 5 3,3 1088 5 0,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,080 709-98-8 PROPANIL 0,050 151 5 3,3 780 5 0,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 1918-00-9 DICAMBA 0,100 172 5 2,9 711 5 0,7 5 0,7 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 2,920 122-34-9 SIMAZINA 0,050 184 4 2,2 1352 4 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,100 40487-42-1 PENDIMETALIN 0,030 177 3 1,7 1123 4 0,4 1 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,140 21087-64-9 METRIBUZIN 0,050 127 4 3,1 488 4 0,8 4 0,8 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,490 99105-77-8 SULCOTRIONE 0,050 61 4 6,6 169 4 2,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,100 834-12-8 AMETRINA 0,010 48 3 6,3 374 3 0,8 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,160 2921-88-2 CLORPIRIFOS 0,030 186 2 1,1 1495 2 0,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,070 5598-13-0 CLORPIRIFOS-METILE 0,030 141 2 1,4 1031 2 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050 314-40-9 BROMACILE 0,050 150 2 1,3 790 2 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,060 7287-19-6 PROMETRINA 0,010 48 2 4,2 374 2 0,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010 72-20-8 ENDRIN 0,030 142 1 0,7 993 1 0,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,040 23103-98-2 PIRIMICARB 0,010 48 1 2,1 374 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010 333-41-5 DIAZINON 0,020 48 1 2,1 374 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 74070-46-5 ACLONIFEN 0,050 99 1 1,0 353 1 0,3 1 0,3 <LQ <LQ <LQ 0,050 0,050 0,340 120162-55-2 AZIMSULFURON 0,050 72 1 1,4 213 1 0,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,060

LOMBARDIA 2014

ACQUE SOTTERRANEE FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

30125-63-4 TERBUTILAZINA-DESETIL 0,050 472 84 17,8 925 122 13,2 7 0,8 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,750 6190-65-4 ATRAZINA DESETIL 0,050 472 70 14,8 925 105 11,4 6 0,6 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,670 1912-24-9 ATRAZINA 0,030 472 59 12,5 925 96 10,4 6 0,6 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,040 0,500

2008-58-4 2,6-DICLOROBENZAMMIDE 0,050 472 70 14,8 925 87 9,4 21 2,3 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,060 0,630 1007-28-9 ATRAZINA DESISOPROPIL 0,050 472 33 7,0 925 49 5,3 3 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,210 25057-89-0 BENTAZONE 0,050 477 30 6,3 930 46 4,9 25 2,7 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 1,390

56-23-5 TETRACLORURO DI CARBONIO 0,100 520 30 5,8 1024 45 4,4 30 2,9 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,250 11,300 5915-41-3 TERBUTILAZINA 0,030 472 24 5,1 925 36 3,9 3 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 3,440

122-34-9 SIMAZINA 0,050 472 18 3,8 925 30 3,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,100 51218-45-2 METOLACLOR 0,030 472 17 3,6 925 26 2,8 3 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,400 107-06-2 1,2-DICLOROETANO 0,100 520 13 2,5 1023 16 1,6 7 0,7 <LQ <LQ 0,250 0,5* 0,5* 0,300 314-40-9 BROMACILE 0,050 472 13 2,8 925 16 1,7 4 0,4 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,400 1918-00-9 DICAMBA 0,050 461 12 2,6 887 12 1,4 12 1,4 <LQ <LQ 0,050 0,050 0,050 0,390

2212-67-1 MOLINATE 0,030 472 4 0,8 925 8 0,9 2 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,350 1066-51-9 AMPA 0,100 175 6 3,4 329 8 2,4 6 1,8 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 4,740

84087-01-4 QUINCLORAC 0,050 119 3 2,5 133 5 3,8 4 3,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,550 75-34-3 1,1-DICLOROETANO 0,050 61 2 3,3 119 4 3,4 4 3,4 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,500

1071-83-6 GLIFOSATE 0,100 175 2 1,1 329 3 0,9 3 0,9 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 1,080 319-85-7 HCH, beta 0,050 503 1 0,2 987 2 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 72-20-8 ENDRIN 0,030 503 1 0,2 987 1 0,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050

608-93-5 PENTACLOROBENZENE 0,030 476 1 0,2 929 1 0,1 0 0,0 <LQ <LQ 0,05* 0,25* 0,25* 0,020 330-55-2 LINURON 0,050 461 1 0,2 887 1 0,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,100 15972-60-8 ALACLOR 0,050 443 1 0,2 869 1 0,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,060

94-75-7 2,4-DICLOROFENOSSIACETICO ACIDO 0,050 226 1 0,4 325 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,070

111991-09-4 NICOSULFURON 0,050 119 1 0,8 119 1 0,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050 51235-04-2 ESAZINONE 0,020 26 1 3,8 26 1 3,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020

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49

MARCHE

Nel 2014 le indagini hanno riguardato 184 campioni per un totale di 1.090 misure analitiche. La rete di monitoraggio comprende 30 punti delle acque superficiali e 46 di quelle sotterranee. La densità della rete risulta pertanto al di sotto della media nazionale. Il numero di sostanze cercate, in particolare nelle acque sotterranee (5), è inadeguato a rappresentare il potenziale impatto dei pesticidi, che dovrebbe tenere conto degli usi presenti sul territorio. Nelle acque superficiali ci sono residui nel 46,7% dei punti e nel 20,5% dei campioni investigati. Sono state trovate 4 sostanze: metolaclor, terbutilazina, atrazina e diuron. Nelle acque sotterranee è stata riscontrata la presenza di metolaclor. Nelle acque superficiali circa il 3,3% dei punti di monitoraggio sono contaminati sopra i limiti di qualità e per le acque sotterranee 2,2% dei punti la contaminazione è superiore agli SQA.

MARCHE 2014 ACQUE SUPERFICIALI FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI

CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

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(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

51218-45-2 METOLACLOR 0,010 23 14 60,9 60 18 30,0 4 6,7 <LQ <LQ 0,020 0,061 0,141 0,670

5915-41-3 TERBUTILAZINA 0,010 22 8 36,4 59 8 13,6 2 3,4 <LQ <LQ <LQ 0,012 0,032 0,450

1912-24-9 ATRAZINA 0,010 23 1 4,3 60 1 1,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020

330-54-1 DIURON 0,010 13 1 7,7 13 1 7,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010

MARCHE 2014 ACQUE SOTTERRANEE FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

51218-45-2 METOLACLOR 1 1 100,0 1 1 100,0 1 100,0 0,120

RIEPILOGO 2014

PUNTI MONITORAGGIO CAMPIONI SOSTANZE

tota

li

con

resi

dui

% c

on

resi

dui

tota

li

con

resi

dui

% c

on

resi

dui

mis

ure

cerc

ate

trov

ate

acque superficiali 30 14 46,7 88 18 20,5 792 22 4

acque sotterranee 46 1 2,2 96 1 1,04 298 5 1

totale 76 15 19,7 184 19 10,3 1090 25 4

50

51

52

PIEMONTE

Le indagini hanno riguardato 1.925 campioni per un totale di 65.535 misure analitiche. Nel 2014, in particolare, i dati si riferiscono a 143 punti delle acque superficiali e 333 di quelle sotterranee. La densità della rete è in media con il dato nazionale, per quanto riguarda le acque superficiali e superiore alla media per le acque sotterranee. L’elenco delle sostanze cercate è basato sui dati di vendita dei prodotti fitosanitari nella Regione, elaborati in base ai criteri di priorità definiti dal Gruppo di Lavoro ARPA/APPA “Fitofarmaci”. Il numero è nella media nazionale, ma, come segnalato nella prima parte del rapporto, non comprende le sostanze immesse sul mercato negli ultimi anni. In particolare si segnala l’assenza di glifosate e AMPA e di imidacloprid, che sono i principali responsabili della non conformità nelle acque. Nelle acque superficiali ci sono residui nel 69,9% dei punti e nel 22,9% dei campioni investigati. Sono state rinvenute 27 sostanze: le più frequenti sono oxadiazon, terbutilazina, triciclazolo, metolaclor e quinclorac, sostanze che a livello nazionale determinano il maggior numero di casi di non conformità. Nelle acque sotterranee è stata riscontrata la presenza di residui nel 28,2% dei punti e nel 18,3% dei campioni. Sono state rinvenute 21 sostanze: le più frequenti bentazone, terbutilazina-desetil, oxadiazon, alaclor e terbutilazina. Anche in questo comparto acquatico si tratta di sostanze che a livello nazionale contribuiscono maggiormente al superamento degli SQA. Il livello di contaminazione è superiore ai limiti di qualità ambientale in 10 punti delle acque superficiali (7,0% del totale) e in 15 punti delle acque sotterranee (4,5% del totale).

PIEMONTE 2014 ACQUE SUPERFICIALI FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI

CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

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(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

19666-30-9 OXADIAZON 0,020 139 44 31,7 1258 89 7,1 34 2,7 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 1,550 5915-41-3 TERBUTILAZINA 0,020 139 51 36,7 1258 69 5,5 12 1,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,750 41814-78-2 TRICICLAZOLO 0,020 31 21 67,7 221 61 27,6 24 10,9 <LQ <LQ 0,020 0,110 0,460 2,100 51218-45-2 METOLACLOR 0,020 139 47 33,8 1258 60 4,8 19 1,5 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,640 84087-01-4 QUINCLORAC 0,020 31 21 67,7 220 52 23,6 28 12,7 <LQ <LQ <LQ 0,160 0,336 11,700 25057-89-0 BENTAZONE 0,020 139 20 14,4 1047 47 4,5 9 0,9 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,520 110488-70-5 DIMETOMORF 0,020 139 28 20,1 1046 47 4,5 11 1,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,670 94-74-6 MCPA 0,020 139 30 21,6 1047 41 3,9 5 0,5 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,440 30125-63-4 TERBUTILAZINA-DESETIL 0,020 139 20 14,4 1258 25 2,0 2 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,160 15972-60-8 ALACLOR 0,020 139 13 9,4 1258 15 1,2 1 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,170 57837-19-1 METALAXIL 0,020 139 7 5,0 1258 13 1,0 4 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,400 1698-60-8 CLORIDAZON 0,020 139 12 8,6 1047 13 1,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,060 7085-19-0 MECOPROP 0,020 139 13 9,4 1046 13 1,2 3 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,230 2008-58-4 2,6-DICLOROBENZAMMIDE 0,020 139 4 2,9 1258 8 0,6 2 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,160

94-75-7 2,4-DICLOROFENOSSIACETICO ACIDO 0,020 139 7 5,0 1047 7 0,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050

87674-68-8 DIMETENAMIDE 0,020 139 6 4,3 1258 6 0,5 3 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,150 120923-37-7 AMIDOSULFURON 0,020 139 6 4,3 1047 6 0,6 1 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,120 15545-48-9 CLOROTOLURON 0,020 139 6 4,3 1047 6 0,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,090

RIEPILOGO 2014

PUNTI MONITORAGGIO CAMPIONI SOSTANZE

tota

li

con

resi

dui

% c

on

resi

dui

tota

li

con

resi

dui

% c

on

resi

dui

mis

ure

cerc

ate

trov

ate

acque superficiali 143 100 69,9 1284 294 22,9 43448 45 27

acque sotterranee 333 94 28,2 641 117 18,3 22087 39 21

totale 476 194 40,8 1925 411 21,4 65535 45 29

53

PIEMONTE 2014 ACQUE SUPERFICIALI FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI

CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

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(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

120162-55-2 AZIMSULFURON 0,020 31 6 19,4 221 6 2,7 1 0,5 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,210 83055-99-6 BENSULFURON-METILE 0,020 31 5 16,1 221 6 2,7 1 0,5 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,170 2921-88-2 CLORPIRIFOS 0,020 139 2 1,4 1258 3 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 330-54-1 DIURON 0,020 139 3 2,2 1047 3 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 1912-24-9 ATRAZINA 0,020 139 2 1,4 1258 2 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 2212-67-1 MOLINATE 0,020 31 2 6,5 277 2 0,7 2 0,7 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,300 121-75-5 MALATION 0,020 139 1 0,7 1258 1 0,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 122-34-9 SIMAZINA 0,020 139 1 0,7 1258 1 0,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,060 608-73-1 HEXACHLOROCYCLOHEXANE 0,002 31 1 3,2 315 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,004

PIEMONTE 2014 ACQUE SOTTERRANEE FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI

CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

25057-89-0 BENTAZONE 0,020 332 33 9,9 597 46 7,7 12 2,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,040 0,950

30125-63-4 TERBUTILAZINA-DESETIL 0,020 333 25 7,5 641 25 3,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,090 19666-30-9 OXADIAZON 0,020 333 21 6,3 641 23 3,6 3 0,5 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,690

15972-60-8 ALACLOR 0,020 333 16 4,8 641 16 2,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 5915-41-3 TERBUTILAZINA 0,020 333 16 4,8 641 16 2,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,090

51218-45-2 METOLACLOR 0,020 333 7 2,1 641 7 1,1 4 0,6 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 1,530

41814-78-2 TRICICLAZOLO 0,020 76 3 3,9 130 6 4,6 2 1,5 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,150 84087-01-4 QUINCLORAC 0,020 76 4 5,3 130 5 3,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,070

6190-65-4 ATRAZINA DESETIL 0,020 333 4 1,2 641 4 0,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050 1912-24-9 ATRAZINA 0,020 333 3 0,9 641 3 0,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,090

110488-70-5 DIMETOMORF 0,020 332 3 0,9 597 3 0,5 1 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,930

1698-60-8 CLORIDAZON 0,020 332 3 0,9 597 3 0,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 94-75-7 2,4-DICLOROFENOSSIACETICO ACIDO 0,020 332 3 0,9 597 3 0,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020

15545-48-9 CLOROTOLURON 0,020 332 2 0,6 597 2 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 7085-19-0 MECOPROP 0,020 332 2 0,6 597 2 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050

122-34-9 SIMAZINA 0,020 333 1 0,3 641 1 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,040 2008-58-4 2,6-DICLOROBENZAMMIDE 0,020 333 1 0,3 641 1 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030

330-55-2 LINURON 0,020 333 1 0,3 641 1 0,2 1 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,310

330-54-1 DIURON 0,020 332 1 0,3 597 1 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 94-74-6 MCPA 0,020 332 1 0,3 597 1 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020

120162-55-2 AZIMSULFURON 0,020 76 1 1,3 130 1 0,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020

54

55

56

57

PUGLIA

I dati a disposizione riguardano solo il monitoraggio delle acque superficiali. Nel 2014 sono stati indagati 58 punti di monitoraggio e sono state cercate 28 sostanze, ben al di sotto della media italiana. Ci sono residui nel 6,9% dei punti e nello 0,8 % dei campioni investigati. Le tre sostanze trovate sono diuron, pentaclorofenolo e isoproturon. I dati disponibili non sono rappresentativi dell’impatto dei pesticidi nella Regione e il risultato non consente di esprimere un giudizio adeguato sullo stato di qualità delle acque. Il livello di contaminazione è superiore ai limiti di qualità ambientale in un solo punto di campionamento delle acque superficiali (1,7% del totale).

PUGLIA 2014 ACQUE SUPERFICIALI FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONE PERCENTILI NEI

CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

330-54-1 DIURON 0,050 54 3 5,6 54 3 5,6 1 1,9 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,200

87-86-5 PENTACLOROFENOLO 0,100 54 1 1,9 59 1 1,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010

34123-59-6 ISOPROTURON 0,050 54 1 1,9 54 1 1,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,002

RIEPILOGO 2014

PUNTI MONITORAGGIO CAMPIONI SOSTANZE

tota

li

con

resi

dui

% c

on

resi

dui

tota

li

con

resi

dui

% c

on

resi

dui

mis

ure

cerc

ate

trov

ate

acque superficiali 58 4 6,9 528 4 0,8 2174 28 3

acque sotterranee

totale 58 4 6,9 528 4 0,8 2174 28 3

58

59

SARDEGNA

La rete di monitoraggio della Regione è costituita da 67 punti per le acque superficiali e 81 per quelle sotterranee. Essa si posiziona quindi al disotto della media nazionale in entrambi i casi. I campioni esaminati sono 757 per un totale di 9.110 misure. Nelle acque superficiali sono stati individuati residui nel 16,4% dei punti e nel 2,2% dei campioni investigati. Il numero di sostanze cercate nei due comparti è inferiore alla media nazionale e l’elenco non tiene conto delle sostanze di più recente immissione sul mercato, sarebbe quindi auspicabile un aggiornamento. Sono state rinvenute complessivamente 5 sostanze: simazina, DDT pp, isoproturon, clorpirifos e dieldrin. Tutte sostanze appartenenti all’elenco di priorità della direttiva per la protezione delle acque. Nelle acque sotterranee è stata riscontrata la presenza di residui nel 12,4% dei punti e nel 7,5% dei campioni. Sono state rinvenute 8 sostanze: le più frequenti sono imidacloprid, clorpirifos e linuron. Nelle acque superficiali non c’è alcun superamento degli SQA, mentre si riscontra un livello di contaminazione superiore ai limiti di qualità ambientale in due punti delle acque sotterranee (2,5% del totale). Nel complesso i dati di monitoraggio non consentono una rappresentazione adeguata dello stato di qualità delle acque dovuta all’impatto dei pesticidi.

SARDEGNA 2014 ACQUE SUPERFICIALI FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI

CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

122-34-9 SIMAZINA 0,050 34 7 20,6 230 7 3,0 7 3,0 <LQ <LQ <LQ 0,150 0,150 1,880

50-29-3 DDT, pp 0,003 33 3 9,1 142 3 2,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030

34123-59-6 ISOPROTURON 0,010 43 1 2,3 332 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010

2921-88-2 CLORPIRIFOS 0,009 40 1 2,5 301 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,012

60-57-1 DIELDRIN 0,003 21 1 4,8 67 1 1,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,021

SARDEGNA 2014

ACQUE SOTTERRANEE FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

105827-78-9 IMIDACLOPRID 0,010 81 4 4,9 161 6 3,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,100

2921-88-2 CLORPIRIFOS 0,010 81 3 3,7 160 3 1,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020

330-55-2 LINURON 0,020 81 3 3,7 160 3 1,9 1 0,6 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,250

330-54-1 DIURON 0,010 81 2 2,5 161 2 1,2 2 1,2 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,150

131341-86-1 FLUDIOXONIL 0,010 81 1 1,2 160 1 0,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010

60-51-5 DIMETOATO 0,020 81 1 1,2 160 1 0,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,070

110488-70-5 DIMETOMORF 0,020 57 1 1,8 113 1 0,9 1 0,9 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,790

161326-34-7 FENAMIDONE 0,010 45 1 2,2 90 1 1,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,040

RIEPILOGO 2014

PUNTI MONITORAGGIO CAMPIONI SOSTANZE

tota

li

con

resi

dui

% c

on

resi

dui

tota

li

con

resi

dui

% c

on

resi

dui

mis

ure

cerc

ate

trov

ate

acque superficiali 67 11 16,4 596 13 2,2 4649 36 5

acque sotterranee 81 10 12,4 161 12 7,5 4461 38 8

totale 148 21 14,2 757 25 3,3 9110 68 12

60

61

62

SICILIA

Nel 2014 i dati riguardano 43 punti di monitoraggio delle acque superficiali e 184 di quelle sotterranee. Sono stati effettuati 1.018 campioni per un totale di 141.304 misure analitiche Il monitoraggio si presenta particolarmente capillare nella provincia di Ragusa, dove copre uno spettro ampio di sostanze, nettamente superiore alla media nazionale. Non sono tuttavia comprese le sostanze immesse sul mercato negli ultimi anni. In particolare si segnala l’assenza del glifosate e del metabolita AMPA che sono le principali responsabili della non conformità nelle acque superficiali. Nelle acque superficiali ci sono residui di pesticidi nel 69,8% dei punti e nel 76,8% dei campioni investigati. Sono state trovate 121 sostanze: le più frequenti sono 2,4-diclorofenossiacetico acido, carbendazim, imidacloprid, metalaxil e MCPA. Nelle acque sotterranee è stata riscontrata la presenza di pesticidi nel 76,6% dei punti e nel 59,4% dei campioni. Sono state rinvenute 129 sostanze: le più frequenti sono metalaxil, imidacloprid ed oxadixil. Tra le sostanze più frequentemente ritrovate sia nelle acque superficiali che sotterranee, in particolare l’insetticida imidacloprid, attualmente autorizzato a livello comunitario, è altamente tossico per l’ambiente acquatico e per le api. Il livello di contaminazione è superiore ai limiti di qualità ambientale per 11 punti delle acque superficiali (25,6% del totale) e in 41 punti delle acque sotterranee (22,3% del totale).

SICILIA 2014 ACQUE SUPERFICIALI FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI

CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

94-75-7

2,4-DICLOROFENOSSIACETICO ACIDO

0,020 29 28 96,6 305 177 58,0 6 2,0 <LQ <LQ 0,020 0,030 0,040 1,880

10605-21-7 CARBENDAZIM 0,020 27 26 96,3 303 175 57,8 0 0,0 <LQ 0,020 0,030 0,030 0,040 0,100 105827-78-9 IMIDACLOPRID 0,020 29 19 65,5 305 124 40,7 11 3,6 <LQ <LQ 0,020 0,040 0,078 1,890 57837-19-1 METALAXIL 0,005 43 21 48,8 369 121 32,8 3 0,8 <LQ 0,010 0,025 0,040 0,056 0,500 94-74-6 MCPA 0,020 29 24 82,8 306 120 39,2 1 0,3 <LQ <LQ 0,020 0,030 0,034 2,220 131860-33-8 AZOSSISTROBINA 0,020 39 17 43,6 334 106 31,7 13 3,9 <LQ <LQ 0,025 0,030 0,050 7,760 131341-86-1 FLUDIOXONIL 0,020 27 21 77,8 293 97 33,1 0 0,0 <LQ <LQ 0,020 0,030 0,030 0,060 55219-65-3 TRIADIMENOL 0,005 39 17 43,6 335 92 27,5 4 1,2 <LQ 0,010 0,020 0,030 0,033 0,240 148-79-8 TIABENDAZOLO 0,020 16 13 81,3 178 87 48,9 2 1,1 <LQ <LQ 0,020 0,033 0,050 0,120 330-55-2 LINURON 0,020 31 20 64,5 320 83 25,9 0 0,0 <LQ <LQ 0,020 0,020 0,030 0,060 330-54-1 DIURON 0,020 29 17 58,6 318 81 25,5 8 2,5 <LQ <LQ 0,020 0,040 0,070 0,320 93-65-2 BH (R)-MECOPROP 0,020 27 21 77,8 293 72 24,6 2 0,7 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,030 0,177 110488-70-5 DIMETOMORF 0,020 27 16 59,3 303 69 22,8 1 0,3 <LQ <LQ <LQ 0,030 0,040 0,160 188425-85-6 BOSCALID 0,005 37 8 21,6 329 60 18,2 2 0,6 <LQ <LQ 0,005 0,025 0,030 0,210 121552-61-2 CIPRODINIL 0,005 39 16 41,0 336 58 17,3 0 0,0 <LQ 0,010 0,020 0,025 0,030 0,090 69335-91-7 FLUAZIFOP 0,020 27 18 66,7 295 57 19,3 3 1,0 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,020 0,566 114-26-1 PROPOXUR 0,020 29 14 48,3 305 55 18,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,030 0,070 107534-96-3 TEBUCONAZOLO 0,020 27 14 51,9 303 55 18,2 1 0,3 <LQ <LQ <LQ 0,030 0,040 0,900 2921-88-2 CLORPIRIFOS 0,002 30 15 50,0 306 48 15,7 3 1,0 <LQ <LQ <LQ 0,009 0,025 0,190 135410-20-7 ACETAMIPRID 0,020 27 9 33,3 303 48 15,8 2 0,7 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,040 0,340 161050-58-4 METOSSIFENOZIDE 0,020 16 13 81,3 178 48 27,0 0 0,0 <LQ <LQ 0,020 0,030 0,030 0,050 126833-17-8 FENHEXAMID 0,020 27 12 44,4 303 45 14,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,030 0,060 5915-41-3 TERBUTILAZINA 0,002 43 15 34,9 366 43 11,7 0 0,0 <LQ <LQ 0,003 0,025 0,029 0,040 53112-28-0 PIRIMETANIL 0,020 39 13 33,3 336 43 12,8 2 0,6 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,030 0,180 22224-92-6 FENAMIFOS 0,020 27 12 44,4 303 40 13,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,030 0,060

RIEPILOGO 2014

PUNTI MONITORAGGIO CAMPIONI SOSTANZE

tota

li

con

re

sidu

i

% c

on

resi

dui

tota

li

con

re

sidu

i

% c

on

resi

dui

mis

ure

cerc

ate

trov

ate

acque superficiali 43 30 69,8 380 292 76,8 49596 180 121

acque sotterranee 184 141 76,6 638 379 59,4 91708 180 129

totale 227 171 75,3 1018 671 65,9 141304 184 141

63

SICILIA 2014 ACQUE SUPERFICIALI FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI

CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

112281-77-3 TETRACONAZOLO 0,020 16 13 81,3 178 40 22,5 1 0,6 <LQ <LQ <LQ 0,030 0,040 0,130 35554-44-0 IMAZALIL 0,020 27 13 48,1 303 38 12,5 3 1,0 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,030 0,170 66246-88-6 PENCONAZOLO 0,020 39 13 33,3 336 35 10,4 2 0,6 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,300 1918-00-9 DICAMBA 0,020 16 11 68,8 178 35 19,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,040 0,070 30125-63-4 TERBUTILAZINA-DESETIL 0,002 39 6 15,4 333 33 9,9 3 0,9 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,030 0,340 24579-73-5 PROPAMOCARB 0,020 27 13 48,1 303 33 10,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,020 0,050 175013-18-0 PIRACLOSTROBIN 0,020 16 12 75,0 178 33 18,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,040 0,080 78587-05-0 EXITIAZOX 0,020 27 12 44,4 303 32 10,6 2 0,7 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,030 0,130 23103-98-2 PIRIMICARB 0,020 43 12 27,9 369 31 8,4 5 1,4 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,036 1,020 153719-23-4 TIAMETOXAM 0,020 26 10 38,5 301 31 10,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,080 94361-06-5 CIPROCONAZOLO 0,020 27 15 55,6 303 31 10,2 2 0,7 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,029 0,250 1689-83-4 IOXINIL 0,020 16 11 68,8 178 28 15,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,032 0,090 35367-38-5 DIFLUBENZURON 0,020 16 9 56,3 178 28 15,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,030 0,060 7287-19-6 PROMETRINA 0,020 43 12 27,9 369 28 7,6 3 0,8 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 1,230 98886-44-3 FOSTIAZATE 0,020 16 9 56,3 178 23 12,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,022 0,050 63-25-2 CARBARIL 0,020 29 12 41,4 305 22 7,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,090 153233-91-1 ETOXAZOLO 0,020 16 7 43,8 178 22 12,4 2 1,1 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,030 0,320 25057-89-0 BENTAZONE 0,020 16 7 43,8 178 22 12,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,020 0,080 77732-09-3 OXADIXIL 0,020 39 8 20,5 335 20 6,0 1 0,3 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,030 0,250 60207-90-1 PROPICONAZOLO 0,020 27 13 48,1 303 19 6,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,080 99-30-9 DICLORAN 0,020 27 9 33,3 293 19 6,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 16752-77-5 METOMIL 0,020 29 8 27,6 318 18 5,7 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,710 10265-92-6 METAMIDOFOS 0,020 27 9 33,3 303 18 5,9 4 1,3 <LQ 0,030 0,060 0,060 0,060 0,500 101200-48-0 TRIBENURON-METILE 0,020 27 11 40,7 302 18 6,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,060 80844-07-1 ETOFENPROX 0,020 27 8 29,6 303 18 5,9 2 0,7 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,024 0,340 111988-49-9 TIACLOPRID 0,020 29 10 34,5 305 17 5,6 0 0,0 <LQ <LQ 0,030 0,030 0,030 0,030 124495-18-7 QUINOXIFEN 0,020 16 10 62,5 178 16 9,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,022 0,090 3347-22-6 DITIANON 0,020 16 8 50,0 178 14 7,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,100 1912-24-9 ATRAZINA 0,001 43 1 2,3 366 13 3,6 0 0,0 <LQ 0,001 0,001 0,003 0,025* 0,003 101007-06-1 ACRINATRINA 0,020 16 9 56,3 178 13 7,3 1 0,6 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 0,180 140923-17-7 IPROVALICARB 0,020 16 6 37,5 178 13 7,3 1 0,6 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,022 0,190 40487-42-1 PENDIMETALIN 0,020 43 8 18,6 370 12 3,2 1 0,3 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 1,520 1563-66-2 CARBOFURAN 0,020 29 7 24,1 318 12 3,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,040 2032-65-7 METIOCARB 0,020 29 6 20,7 305 12 3,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050 2312-35-8 PROPARGITE 0,020 27 10 37,0 303 12 4,0 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,170 55335-06-3 TRICLOPIR 0,020 16 8 50,0 178 12 6,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,050 67306-03-0 FENPROPIMORF 0,020 16 7 43,8 178 12 6,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,050 95465-99-9 CADUSAFOS 0,001 27 11 40,7 303 12 4,0 1 0,3 <LQ 0,010 0,010 0,010 0,010 0,310 23135-22-0 OXAMIL 0,020 27 10 37,0 303 11 3,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 134098-61-6 FENPIROXIMATE 0,020 16 9 56,3 178 11 6,2 1 0,6 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,270 110235-47-7 MEPANIPYRIM 0,020 16 7 43,8 178 10 5,6 2 1,1 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,022 0,210 86479-06-3 ESAFLUMURON 0,020 16 6 37,5 178 10 5,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,030 23950-58-5 PROPIZAMIDE 0,020 37 6 16,2 334 9 2,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,023 0,025 0,080 105512-06-9 CLODINAFOP-PROPARGIL 0,020 27 7 25,9 303 9 3,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050 57966-95-7 CIMOXANIL 0,020 27 6 22,2 303 9 3,0 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,110 64628-44-0 TRIFLUMURON 0,020 16 6 37,5 178 9 5,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,040 34123-59-6 ISOPROTURON 0,020 31 6 19,4 320 8 2,5 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,210 1024-57-3 EPTACLORO-EPOSSIDO 0,001 29 6 20,7 314 8 2,5 0 0,0 <LQ 0,001 0,001 0,001 0,003 0,050 116-06-3 ALDICARB 0,020 27 6 22,2 303 8 2,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 1646-87-3 ALDICARBSULFOSSIDO 0,020 27 4 14,8 303 8 2,6 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,120 83121-18-0 TEFLUBENZURON 0,020 16 4 25,0 178 8 4,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 118134-30-8 SPIROXAMINA 0,020 27 7 25,9 303 7 2,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,080 120928-09-8 FENAZAQUIN 0,020 27 6 22,2 303 7 2,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,060 1646-88-4 ALDICARBSULFONE 0,020 27 5 18,5 303 7 2,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,040 117428-22-5 PICOXISTROBIN 0,020 16 6 37,5 178 7 3,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050 161326-34-7 FENAMIDONE 0,020 16 7 43,8 178 7 3,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050 82097-50-5 TRIASULFURON 0,020 27 4 14,8 302 7 2,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 81334-34-1 IMAZAPIR 0,020 27 3 11,1 303 6 2,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,070 731-27-1 TOLILFLUANIDE 0,020 27 4 14,8 302 6 2,0 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,110 36734-19-7 IPRODIONE 0,001 39 4 10,3 333 5 1,5 0 0,0 <LQ 0,003 0,003 0,024 0,025 0,030 13194-48-4 ETOPROFOS 0,005 27 5 18,5 300 5 1,7 1 0,3 <LQ 0,010 0,050 0,100 0,100 0,110 7786-34-7 MEVINPHOS 0,020 27 4 14,8 303 5 1,7 2 0,7 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,170 81777-89-1 CLOMAZONE 0,020 16 5 31,3 178 5 2,8 1 0,6 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,130 33213-65-9 ENDOSULFAN, beta 0,002 32 4 12,5 307 4 1,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 2164-08-1 LENACIL 0,020 27 3 11,1 303 4 1,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 66215-27-8 CIROMAZINA 0,020 27 3 11,1 303 4 1,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050 28044-83-9 EPTACLORO ENDO 0,001 27 4 14,8 299 4 1,3 0 0,0 <LQ <LQ 0,001 0,001 0,001 0,050

64

SICILIA 2014 ACQUE SUPERFICIALI FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI

CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

EPOSSIDO 69327-76-0 BUPROFEZIN 0,005 27 1 3,7 300 4 1,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,021 122-34-9 SIMAZINA 0,002 43 3 7,0 366 3 0,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,030 470-90-6 CLORFENVINFOS 0,005 41 1 2,4 348 3 0,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,003 5598-13-0 CLORPIRIFOS-METILE 0,002 31 2 6,5 317 3 0,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 950-37-8 METIDATION 0,003 41 3 7,3 352 3 0,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,050 79241-46-6 FLUAZIFOP-P-BUTILE 0,020 24 1 4,2 258 3 1,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 333-41-5 DIAZINON 0,060 41 2 4,9 351 2 0,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 298-04-4 DISULFOTON 0,020 27 2 7,4 303 2 0,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,054 42874-03-3 OXIFLUORFEN 0,020 27 1 3,7 303 2 0,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,040 24017-47-8 TRIAZOFOS 0,020 27 2 7,4 302 2 0,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 88671-89-0 MICLOBUTANIL 0,001 39 2 5,1 333 2 0,6 0 0,0 <LQ 0,003 0,003 0,022 0,025 0,030 7085-19-0 MECOPROP 0,020 2 2 100,0 15 2 13,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,020 60-51-5 DIMETOATO 0,120 43 1 2,3 366 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050 116-29-0 TETRADIFON 0,001 39 1 2,6 333 1 0,3 0 0,0 <LQ 0,003 0,003 0,010 0,025* 0,010 2642-71-9 AZINFOS-ETILE 0,005 39 1 2,6 333 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,012 32809-16-8 PROCIMIDONE 0,005 39 1 2,6 333 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,025* 0,023 55-38-9 FENTION 0,003 39 1 2,6 333 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,017 0,025* 0,020 608-93-5 PENTACLOROBENZENE 0,020 29 1 3,4 318 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 21087-64-9 METRIBUZIN 0,005 29 1 3,4 315 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,005 1746-81-2 MONOLINURON 0,020 27 1 3,7 303 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 55179-31-2 BITERTANOLO 0,020 27 1 3,7 303 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 133-07-3 FOLPET 0,001 27 1 3,7 300 1 0,3 0 0,0 <LQ 0,010 0,06* 0,06* 0,06* 0,020 120-36-5 DICLORPROP 0,020 27 1 3,7 292 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 107-06-2 1,2-DICLOROETANO 0,020 22 1 4,5 229 1 0,4 0 0,0 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 0,030 29232-93-7 PIRIMIFOS-METILE 0,020 16 1 6,3 178 1 0,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 919-86-8 DEMETON-S-METILE 0,020 27 1 3,7 303 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 69806-50-4 FLUAZIFOP-BUTYL 0,001 19 1 5,3 220 1 0,5 0 0,0 <LQ <LQ 0,010 0,010 0,010 0,030 82560-54-1 BENFURACARB 0,020 16 1 6,3 178 1 0,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 96489-71-3 PIRIDABEN 0,020 16 1 6,3 178 1 0,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,040

SICILIA 2014

ACQUE SOTTERRANEE FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

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cam

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pres

enze

pres

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> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

57837-19-1 METALAXIL 0,005 184 55 29,9 625 157 25,1 66 10,6 <LQ <LQ 0,025 0,120 0,339 2,170 105827-78-9 IMIDACLOPRID 0,020 177 50 28,2 597 144 24,1 53 8,9 <LQ <LQ 0,020 0,080 0,160 1,300 77732-09-3 OXADIXIL 0,020 177 40 22,6 597 123 20,6 37 6,2 <LQ <LQ 0,020 0,040 0,132 1,780 55219-65-3 TRIADIMENOL 0,005 177 45 25,4 597 107 17,9 29 4,9 <LQ <LQ 0,020 0,040 0,100 1,305 94361-06-5 CIPROCONAZOLO 0,020 165 42 25,5 549 105 19,1 6 1,1 <LQ <LQ <LQ 0,030 0,040 0,600 53112-28-0 PIRIMETANIL 0,020 177 41 23,2 597 103 17,3 9 1,5 <LQ <LQ 0,020 0,030 0,040 7,990 131860-33-8 AZOSSISTROBINA 0,020 177 42 23,7 597 102 17,1 14 2,3 <LQ <LQ <LQ 0,030 0,050 1,780 10605-21-7 CARBENDAZIM 0,020 165 51 30,9 549 100 18,2 4 0,7 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,030 5,700 153719-23-4 TIAMETOXAM 0,020 165 39 23,6 549 96 17,5 4 0,7 <LQ <LQ <LQ 0,030 0,040 1,340 131341-86-1 FLUDIOXONIL 0,020 165 50 30,3 543 95 17,5 3 0,6 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,030 0,140 110488-70-5 DIMETOMORF 0,020 165 43 26,1 549 91 16,6 2 0,4 <LQ <LQ <LQ 0,030 0,030 0,130 94-74-6 MCPA 0,020 172 64 37,2 571 83 14,5 1 0,2 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,030 0,130 112281-77-3 TETRACONAZOLO 0,020 108 34 31,5 350 73 20,9 3 0,9 <LQ <LQ <LQ 0,030 0,050 0,170 99-30-9 DICLORAN 0,020 165 36 21,8 543 73 13,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,020 0,060 93-65-2 BH (R)-MECOPROP 0,020 131 50 38,2 446 73 16,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,030 0,060 121552-61-2 CIPRODINIL 0,005 177 48 27,1 597 67 11,2 2 0,3 <LQ <LQ 0,005 0,025 0,030 0,430 107534-96-3 TEBUCONAZOLO 0,020 165 31 18,8 549 66 12,0 8 1,5 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,050 7,300 30125-63-4 TERBUTILAZINA-DESETIL 0,002 177 27 15,3 596 65 10,9 3 0,5 <LQ <LQ 0,002 0,015 0,015 0,303 66246-88-6 PENCONAZOLO 0,020 177 29 16,4 597 58 9,7 1 0,2 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,120 16752-77-5 METOMIL 0,020 165 26 15,8 549 55 10,0 1 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 0,210 330-54-1 DIURON 0,020 172 29 16,9 577 52 9,0 2 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,200 69335-91-7 FLUAZIFOP 0,020 165 37 22,4 543 52 9,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,040 5915-41-3 TERBUTILAZINA 0,002 184 20 10,9 625 51 8,2 4 0,6 <LQ <LQ <LQ 0,013 0,015 0,907 188425-85-6 BOSCALID 0,005 165 21 12,7 549 50 9,1 5 0,9 <LQ <LQ <LQ 0,005 0,014 0,312 60207-90-1 PROPICONAZOLO 0,005 172 38 22,1 577 49 8,5 1 0,2 <LQ <LQ 0,005 0,010 0,030 0,140 148-79-8 TIABENDAZOLO 0,020 108 29 26,9 350 49 14,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,020 0,060 101007-06-1 ACRINATRINA 0,020 137 36 26,3 454 45 9,9 2 0,4 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 0,230 94-75-7 2,4- 0,020 171 32 18,7 564 44 7,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,060

65

SICILIA 2014 ACQUE SOTTERRANEE FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI CAMPIONI

(μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

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o

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sim

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o

Max

DICLOROFENOSSIACETICO ACIDO

114-26-1 PROPOXUR 0,020 165 32 19,4 549 43 7,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,080 330-55-2 LINURON 0,020 184 33 17,9 625 40 6,4 1 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,120 22224-92-6 FENAMIFOS 0,020 165 22 13,3 549 40 7,3 4 0,7 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 1,450 120928-09-8 FENAZAQUIN 0,020 165 32 19,4 549 37 6,7 2 0,4 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,160 23103-98-2 PIRIMICARB 0,020 184 22 12,0 625 35 5,6 1 0,2 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,130 2921-88-2 CLORPIRIFOS 0,002 178 20 11,2 613 33 5,4 3 0,5 <LQ <LQ <LQ 0,006 0,010 8,900 83121-18-0 TEFLUBENZURON 0,020 108 28 25,9 344 32 9,3 2 0,6 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,800 122-34-9 SIMAZINA 0,002 184 18 9,8 625 31 5,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,004 0,015 0,032 60168-88-9 FENARIMOL 0,005 177 16 9,0 597 30 5,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,007 0,010 0,025 2312-35-8 PROPARGITE 0,020 165 25 15,2 549 30 5,5 10 1,8 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 1,250 1689-83-4 IOXINIL 0,020 115 25 21,7 372 30 8,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,050 35367-38-5 DIFLUBENZURON 0,020 108 17 15,7 344 30 8,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,050 64628-44-0 TRIFLUMURON 0,020 108 26 24,1 344 30 8,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,060 24579-73-5 PROPAMOCARB 0,020 165 24 14,5 549 28 5,1 2 0,4 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 14,120 161050-58-4 METOSSIFENOZIDE 0,020 108 20 18,5 344 28 8,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,090 95465-99-9 CADUSAFOS 0,020 165 20 12,1 549 27 4,9 4 0,7 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 13,000 1646-88-4 ALDICARBSULFONE 0,020 165 19 11,5 549 26 4,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,090 78587-05-0 EXITIAZOX 0,020 165 20 12,1 549 23 4,2 1 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,900 86479-06-3 ESAFLUMURON 0,020 108 22 20,4 344 23 6,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,040 126833-17-8 FENHEXAMID 0,020 165 18 10,9 549 22 4,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,080 98886-44-3 FOSTIAZATE 0,020 108 15 13,9 350 22 6,3 3 0,9 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,650 80844-07-1 ETOFENPROX 0,020 165 19 11,5 549 21 3,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,080 135410-20-7 ACETAMIPRID 0,020 165 12 7,3 549 19 3,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,080 7287-19-6 PROMETRINA 0,020 184 16 8,7 625 19 3,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,021 0,025 0,070 23135-22-0 OXAMIL 0,020 165 13 7,9 549 18 3,3 3 0,5 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,410 55335-06-3 TRICLOPIR 0,020 108 16 14,8 344 18 5,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050 175013-18-0 PIRACLOSTROBIN 0,020 108 13 12,0 350 17 4,9 2 0,6 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,230 25057-89-0 BENTAZONE 0,020 115 10 8,7 372 16 4,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,070 116-06-3 ALDICARB 0,020 165 15 9,1 549 15 2,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050 88671-89-0 MICLOBUTANIL 0,005 177 11 6,2 597 15 2,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,025 0,048 2032-65-7 METIOCARB 0,020 177 10 5,6 597 13 2,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,100 23950-58-5 PROPIZAMIDE 0,020 177 11 6,2 597 12 2,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,025 0,080 1646-87-3 ALDICARBSULFOSSIDO 0,020 165 8 4,8 549 12 2,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,040 111988-49-9 TIACLOPRID 0,020 177 11 6,2 597 11 1,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,025 0,030 32809-16-8 PROCIMIDONE 0,005 177 7 4,0 597 11 1,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,005 0,025 0,061 57966-95-7 CIMOXANIL 0,020 165 10 6,1 549 11 2,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,060 1918-00-9 DICAMBA 0,020 115 9 7,8 372 11 3,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,080 13194-48-4 ETOPROFOS 0,005 165 5 3,0 549 10 1,8 3 0,5 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,005 1,030 35554-44-0 IMAZALIL 0,020 165 7 4,2 549 10 1,8 1 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,150 57018-04-9 TOLCLOFOS-METILE 0,005 165 5 3,0 549 10 1,8 1 0,2 <LQ <LQ <LQ 0,005 0,010 1,410 57646-30-7 FURALAXIL 0,005 165 5 3,0 549 10 1,8 1 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,005 0,305 142-28-9 1,3-DICLOROPROPANO 0,100 114 4 3,5 366 10 2,7 10 2,7 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,680 3347-22-6 DITIANON 0,020 108 8 7,4 344 10 2,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 140923-17-7 IPROVALICARB 0,020 137 9 6,6 454 9 2,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,060 82097-50-5 TRIASULFURON 0,020 165 9 5,5 549 9 1,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 34123-59-6 ISOPROTURON 0,020 184 8 4,3 625 8 1,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 40487-42-1 PENDIMETALIN 0,020 184 8 4,3 625 8 1,3 4 0,6 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,025 0,330 5598-13-0 CLORPIRIFOS-METILE 0,002 184 4 2,2 625 8 1,3 3 0,5 <LQ <LQ <LQ 0,003 0,010 0,521 67306-03-0 FENPROPIMORF 0,020 115 8 7,0 378 8 2,1 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,120 6190-65-4 ATRAZINA DESETIL 0,002 184 4 2,2 625 7 1,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,003 0,015 0,030 63-25-2 CARBARIL 0,020 177 7 4,0 597 7 1,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,025 0,040 1563-66-2 CARBOFURAN 0,020 172 7 4,1 577 7 1,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 105512-06-9 CLODINAFOP-PROPARGIL 0,020 165 6 3,6 549 7 1,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,040 124495-18-7 QUINOXIFEN 0,020 108 7 6,5 356 7 2,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,040 959-98-8 ENDOSULFAN, alfa 0,002 172 4 2,3 577 7 1,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,089 79241-46-6 FLUAZIFOP-P-BUTILE 0,020 130 7 5,4 439 7 1,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050

17040-19-6 DEMETON-S-METILE-SOLFONE 0,020 165 6 3,6 549 6 1,1 1 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,150

542-75-6 1,3-DICLOROPROPENE 0,100 114 4 3,5 366 6 1,6 6 1,6 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 9,850 110235-47-7 MEPANIPYRIM 0,020 108 6 5,6 356 6 1,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,070 81334-34-1 IMAZAPIR 0,020 165 6 3,6 549 6 1,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 55-38-9 FENTION 0,005 177 5 2,8 597 5 0,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,005 0,015 0,019

56-23-5 TETRACLORURO DI CARBONIO 0,100 133 5 3,8 441 5 1,1 5 1,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,450

731-27-1 TOLILFLUANIDE 0,020 165 4 2,4 549 5 0,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050

66

SICILIA 2014 ACQUE SOTTERRANEE FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI CAMPIONI

(μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

1912-24-9 ATRAZINA 0,002 184 2 1,1 625 4 0,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,003 0,015* 0,008 1897-45-6 CLOROTALONIL 0,002 177 4 2,3 597 4 0,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,003 0,010 0,090 21087-64-9 METRIBUZIN 0,005 172 3 1,7 577 4 0,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,005 0,006 2164-08-1 LENACIL 0,020 172 4 2,3 577 4 0,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 120-36-5 DICLORPROP 0,020 172 3 1,7 571 4 0,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 101200-48-0 TRIBENURON-METILE 0,020 165 4 2,4 549 4 0,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 55179-31-2 BITERTANOLO 0,020 165 4 2,4 549 4 0,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,080 1746-81-2 MONOLINURON 0,020 153 4 2,6 501 4 0,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 117428-22-5 PICOXISTROBIN 0,020 108 4 3,7 350 4 1,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 134098-61-6 FENPIROXIMATE 0,020 108 3 2,8 350 4 1,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 56-38-2 PARATION 0,002 184 1 0,5 625 3 0,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010 0,059 36734-19-7 IPRODIONE 0,005 177 1 0,6 597 3 0,5 3 0,5 <LQ <LQ <LQ 0,005 0,025 9,660 118134-30-8 SPIROXAMINA 0,020 165 3 1,8 549 3 0,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 13457-18-6 PIRAZOFOS 0,005 165 1 0,6 549 3 0,5 1 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,005 0,143 24017-47-8 TRIAZOFOS 0,005 165 3 1,8 549 3 0,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,005 0,030 66215-27-8 CIROMAZINA 0,020 165 3 1,8 549 3 0,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 153233-91-1 ETOXAZOLO 0,020 108 3 2,8 356 3 0,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 29232-93-7 PIRIMIFOS-METILE 0,020 108 3 2,8 356 3 0,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 7786-34-7 MEVINPHOS 0,020 165 3 1,8 549 3 0,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 81777-89-1 CLOMAZONE 0,020 108 2 1,9 356 3 0,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 96489-71-3 PIRIDABEN 0,020 108 2 1,9 350 3 0,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 319-84-6 HCH, alfa 0,002 172 2 1,2 577 2 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,003 0,014 319-85-7 HCH, beta 0,002 172 2 1,2 577 2 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,0025* 0,0025* 0,002 10265-92-6 METAMIDOFOS 0,120 165 2 1,2 549 2 0,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,125* 0,030 1031-07-8 ENDOSULFAN-SOLFATO 0,002 165 1 0,6 549 2 0,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,021 42874-03-3 OXIFLUORFEN 0,020 165 2 1,2 549 2 0,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 69327-76-0 BUPROFEZIN 0,005 165 2 1,2 549 2 0,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,005 0,007 69806-50-4 FLUAZIFOP-BUTYL 0,020 143 2 1,4 466 2 0,4 2 0,4 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,110 7085-19-0 MECOPROP 0,020 41 2 4,9 125 2 1,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 122-14-5 FENITROTION 0,005 184 1 0,5 625 1 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,005 0,015 0,016 333-41-5 DIAZINON 0,002 177 1 0,6 597 1 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,003 0,015* 0,003 60-57-1 DIELDRIN 0,002 172 1 0,6 577 1 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,002 41483-43-6 BUPIRIMATE 0,005 165 1 0,6 549 1 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,005 0,007 56-72-4 CUMAFOS 0,020 165 1 0,6 549 1 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 608-93-5 PENTACLOROBENZENE 0,020 161 1 0,6 534 1 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050 1024-57-3 EPTACLORO-EPOSSIDO 0,002 138 1 0,7 474 1 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,002 150-68-5 MONURON 0,020 12 1 8,3 48 1 2,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 919-86-8 DEMETON-S-METILE 0,020 155 1 0,6 529 1 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020

67

68

69

70

71

TOSCANA

La rete di monitoraggio regionale è ben distribuita e comprende 285 punti complessivi. I dati 2014 riguardano 107 punti delle acque superficiali e 178 di quelle sotterranee. Sono stati effettuati 1.000 campioni per un totale di 77.890 misure analitiche. Il numero delle sostanze cercate è 82, al di sopra della media nazionale. Non sono comprese tuttavia le sostanze recentemente immesse sul mercato, alcune delle quali classificate pericolose. Nelle acque superficiali ci sono pesticidi nel 90,7% dei punti e nel 51,9% dei campioni investigati. Sono state trovate 63 sostanze: le più frequenti sono imidacloprid, dimetomorf e fluopicolide. Nelle acque sotterranee è stata riscontrata la presenza di residui pesticidi nel 38,2% dei punti e nel 23,1% dei campioni. Sono state rinvenute 34 sostanze: le più frequenti sono atrazina-desetil, imidacloprid, carbendazim e pendimetalin. Il livello di contaminazione è superiore ai limiti di qualità ambientale in 14 punti delle acque superficiali (13,1% del totale) e in 2 punti delle acque sotterranee (1,1% del totale). La rete di monitoraggio della Toscana per la prima volta prende in considerazione il glifosate, una delle sostanze maggiormente usate a livello nazionale, ed il suo metabolita AMPA, sostanze individuate tra i principali contaminanti delle acque. La ricerca di queste sostanze, però, si presenta abbastanza limitata; infatti le due sostanze sono state cercate in pochi punti della rete di monitoraggio complessiva della Regione. Il glisofate è cercato in 22 punti per le acque superficiali e in 10 punti delle acque sotterranee, ma la sua frequenza di ritrovamento è pari al 91% nel primo caso e 60% nel secondo. Discorso analogo anche per il suo metabolita AMPA, il quale viene trovato nel 44,4% dei 9 punti delle acque superficiali in cui viene cercato e nel 50% dei 2 punti delle acque sotterranee in cui viene cercato. Questi risultati confermano che il glifosate e il suo metabolita AMPA hanno grande capacità di contaminare le acque, pertanto si rivela necessario ampliare la ricerca a queste sostanze.

TOSCANA 2014 ACQUE SUPERFICIALI FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI

CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

105827-78-9 IMIDACLOPRID 0,005 107 57 53,3 661 121 18,3 13 2,0 <LQ <LQ <LQ 0,014 0,030 0,343 110488-70-5 DIMETOMORF 0,005 107 44 41,1 661 114 17,2 11 1,7 <LQ <LQ <LQ 0,012 0,035 0,522 239110-15-7 FLUOPICOLIDE 0,005 107 52 48,6 661 103 15,6 5 0,8 <LQ <LQ <LQ 0,011 0,030 0,235 107534-96-3 TEBUCONAZOLO 0,005 107 39 36,4 661 89 13,5 1 0,2 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,018 0,101 70630-17-0 METALAXIL-M 0,005 107 50 46,7 661 89 13,5 4 0,6 <LQ <LQ <LQ 0,011 0,023 0,154 10605-21-7 CARBENDAZIM 0,005 107 41 38,3 661 80 12,1 8 1,2 <LQ <LQ <LQ 0,007 0,013 0,284 5915-41-3 TERBUTILAZINA 0,005 107 32 29,9 661 71 10,7 4 0,6 <LQ <LQ <LQ 0,005 0,016 0,249 178961-20-1 METOLACLOR (isomero R) 0,005 107 36 33,6 661 68 10,3 3 0,5 <LQ <LQ <LQ 0,005 0,015 0,626 143390-89-0 KRESOXIM-METILE 0,005 107 42 39,3 661 58 8,8 7 1,1 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,017 0,365 1071-83-6 GLIFOSATE 0,005 22 20 90,9 76 51 67,1 18 23,7 <LQ 0,028 0,090 0,355 0,529 2,108 330-54-1 DIURON 0,005 107 34 31,8 661 44 6,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,007 0,069 40487-42-1 PENDIMETALIN 0,005 107 28 26,2 661 41 6,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,005 0,099 30125-63-4 TERBUTILAZINA-DESETIL 0,005 107 21 19,6 661 39 5,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,006 0,061 19666-30-9 OXADIAZON 0,005 107 20 18,7 661 35 5,3 5 0,8 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,006 0,173 140923-17-7 IPROVALICARB 0,005 107 26 24,3 661 34 5,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,005 0,072 15545-48-9 CLOROTOLURON 0,005 107 27 25,2 661 34 5,1 4 0,6 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,005 0,561 60-51-5 DIMETOATO 0,005 107 22 20,6 661 30 4,5 2 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,527 122-34-9 SIMAZINA 0,005 107 19 17,8 661 29 4,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,053

RIEPILOGO 2014

PUNTI MONITORAGGIO CAMPIONI SOSTANZE

tota

li

con

re

sidu

i

% c

on

resi

dui

tota

li

con

re

sidu

i

% c

on

resi

dui

mis

ure

cerc

ate

trov

ate

acque superficiali 107 97 90,7 663 344 51,9 51664 81 63

acque sotterranee 178 68 38,2 337 78 23,1 26226 82 34

totale 285 165 57,9 1000 422 42,2 77890 82 63

72

TOSCANA 2014 ACQUE SUPERFICIALI FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI

CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

42874-03-3 OXIFLUORFEN 0,005 107 18 16,8 661 28 4,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,054 131860-33-8 AZOSSISTROBINA 0,005 107 15 14,0 661 23 3,5 1 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,254 24579-73-5 PROPAMOCARB 0,005 107 16 15,0 661 21 3,2 2 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,863 121552-61-2 CIPRODINIL 0,005 107 14 13,1 661 18 2,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,079 188425-85-6 BOSCALID 0,005 107 16 15,0 661 17 2,6 1 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,112 2164-08-1 LENACIL 0,005 107 14 13,1 661 16 2,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,088 66246-88-6 PENCONAZOLO 0,005 107 14 13,1 661 16 2,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,022 111991-09-4 NICOSULFURON 0,005 107 15 14,0 661 15 2,3 2 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,221 23950-58-5 PROPIZAMIDE 0,005 107 11 10,3 661 12 1,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,015 175013-18-0 PIRACLOSTROBIN 0,005 107 11 10,3 661 11 1,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 77732-09-3 OXADIXIL 0,005 107 10 9,3 661 11 1,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,029 374726-62-2 MANDIPROPAMID 0,005 107 6 5,6 661 10 1,5 1 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,482 53112-28-0 PIRIMETANIL 0,005 107 8 7,5 661 9 1,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,037 87820-88-0 TRALCOXIDIM 0,005 107 9 8,4 661 9 1,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,024 1007-28-9 ATRAZINA DESISOPROPIL 0,005 107 7 6,5 661 8 1,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 126833-17-8 FENHEXAMID 0,005 107 5 4,7 661 7 1,1 2 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,273 1912-24-9 ATRAZINA 0,005 107 6 5,6 661 6 0,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,023 118134-30-8 SPIROXAMINA 0,005 107 5 4,7 661 5 0,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,031 2921-88-2 CLORPIRIFOS 0,005 107 4 3,7 661 5 0,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,046 330-55-2 LINURON 0,005 107 5 4,7 661 5 0,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,013 60207-90-1 PROPICONAZOLO 0,005 107 4 3,7 661 5 0,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 6190-65-4 ATRAZINA DESETIL 0,005 107 5 4,7 661 5 0,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,049 110235-47-7 MEPANIPYRIM 0,005 107 4 3,7 661 4 0,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,019 67129-08-2 METAZACLOR 0,005 107 3 2,8 661 4 0,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,024 71626-11-4 BENALAXIL 0,005 107 4 3,7 661 4 0,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,019 1066-51-9 AMPA 0,005 9 4 44,4 15 4 26,7 0 0,0 <LQ <LQ 0,006 0,011 0,015 0,021 120162-55-2 AZIMSULFURON 0,005 107 3 2,8 661 3 0,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,039 34123-59-6 ISOPROTURON 0,005 107 3 2,8 661 3 0,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,007 69377-81-7 FLUROXIPIR 0,005 107 3 2,8 661 3 0,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,016 76578-14-8 QUIZALOFOP-ETILE 0,005 107 3 2,8 661 3 0,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,006 77182-82-2 GLUFOSINATE-AMMONIO 0,005 9 3 33,3 15 3 20,0 1 6,7 <LQ <LQ <LQ 0,014 0,082 0,237 15972-60-8 ALACLOR 0,005 107 2 1,9 661 2 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,037 34256-82-1 ACETOCLOR 0,005 107 2 1,9 661 2 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,025 36734-19-7 IPRODIONE 0,005 107 1 0,9 661 2 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,060 94361-06-5 CIPROCONAZOLO 0,005 107 1 0,9 661 2 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,065 94-74-6 MCPA 0,005 107 2 1,9 661 2 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,006

94-75-7 2,4-DICLOROFENOSSIACETICO ACIDO

0,005 107 2 1,9 661 2 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,018

1031-07-8 ENDOSULFAN-SOLFATO 0,005 107 1 0,9 661 1 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,009 121-75-5 MALATION 0,005 107 1 0,9 661 1 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,011 1582-09-8 TRIFLURALIN 0,005 107 1 0,9 661 1 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,006 208465-21-8 MESOSULFURON-METILE 0,005 107 1 0,9 661 1 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,011 5598-13-0 CLORPIRIFOS-METILE 0,005 107 1 0,9 661 1 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010 57966-95-7 CIMOXANIL 0,005 107 1 0,9 661 1 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,006 87674-68-8 DIMETENAMIDE 0,005 107 1 0,9 661 1 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,019

94-82-6 2,4-DICLOROFENOSSIBUTIRICO ACIDO

0,005 107 1 0,9 661 1 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,009

TOSCANA 2014 ACQUE SOTTERRANEE FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI

CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

6190-65-4 ATRAZINA DESETIL 0,005 177 19 10,7 336 19 5,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,005 0,040 105827-78-9 IMIDACLOPRID 0,005 177 11 6,2 336 11 3,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,038 10605-21-7 CARBENDAZIM 0,005 177 8 4,5 336 8 2,4 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,284 40487-42-1 PENDIMETALIN 0,005 177 8 4,5 336 8 2,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,027 175013-18-0 PIRACLOSTROBIN 0,005 177 7 4,0 336 7 2,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,015

73

TOSCANA 2014 ACQUE SOTTERRANEE FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI

CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

19666-30-9 OXADIAZON 0,005 177 7 4,0 336 7 2,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,016 30125-63-4 TERBUTILAZINA-DESETIL 0,005 177 6 3,4 336 6 1,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,007 1071-83-6 GLIFOSATE 0,005 10 6 60,0 14 6 42,9 0 0,0 <LQ <LQ 0,008 0,016 0,018 0,022 1007-28-9 ATRAZINA DESISOPROPIL 0,005 177 5 2,8 336 5 1,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,015 143390-89-0 KRESOXIM-METILE 0,005 177 4 2,3 336 4 1,2 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,131 188425-85-6 BOSCALID 0,005 177 4 2,3 336 4 1,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,025 24579-73-5 PROPAMOCARB 0,005 177 4 2,3 336 4 1,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,009 42874-03-3 OXIFLUORFEN 0,005 177 4 2,3 336 4 1,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,025 77732-09-3 OXADIXIL 0,005 177 3 1,7 336 4 1,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,025 87820-88-0 TRALCOXIDIM 0,005 177 4 2,3 336 4 1,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,017 122-34-9 SIMAZINA 0,005 177 3 1,7 336 3 0,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 15545-48-9 CLOROTOLURON 0,005 177 2 1,1 336 3 0,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,022 1912-24-9 ATRAZINA 0,005 177 3 1,7 336 3 0,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,012 239110-15-7 FLUOPICOLIDE 0,005 177 3 1,7 336 3 0,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,021 330-54-1 DIURON 0,005 177 3 1,7 336 3 0,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,044 107534-96-3 TEBUCONAZOLO 0,005 177 2 1,1 336 2 0,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,021 110235-47-7 MEPANIPYRIM 0,005 177 2 1,1 336 2 0,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,006 121552-61-2 CIPRODINIL 0,005 177 2 1,1 336 2 0,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,007 178961-20-1 METOLACLOR (isomero R) 0,005 177 2 1,1 336 2 0,6 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,122 5915-41-3 TERBUTILAZINA 0,005 177 2 1,1 336 2 0,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050 111991-09-4 NICOSULFURON 0,005 177 1 0,6 336 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,017 118134-30-8 SPIROXAMINA 0,005 177 1 0,6 336 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,006 2164-08-1 LENACIL 0,005 177 1 0,6 336 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,006 330-55-2 LINURON 0,005 177 1 0,6 336 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,009 60-51-5 DIMETOATO 0,005 177 1 0,6 336 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,006 66246-88-6 PENCONAZOLO 0,005 177 1 0,6 336 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,005 67129-08-2 METAZACLOR 0,005 177 1 0,6 336 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,027 1066-51-9 AMPA 0,005 2 1 50,0 2 1 50,0 0 0,0 <LQ <LQ 0,006 0,007 0,007 0,007 77182-82-2 GLUFOSINATE-AMMONIO 0,005 2 1 50,0 2 1 50,0 0 0,0 0,006 0,009 0,012 0,014 0,014 0,015

74

75

76

77

78

UMBRIA

I dati a disposizione riguardano 20 punti delle acque superficiali e 151 di quelle sotterranee. Seppur in leggero aumento rispetto al biennio precedente, la rete di monitoraggio delle acque superficiali non sembra sufficientemente adeguata a rappresentare l’estensione della Regione. Più dettagliata è invece quella delle acque sotterranee, con una densità superiore alla media nazionale. Nel 2014 le indagini hanno riguardato 380 campioni per un totale di 24.248 misure analitiche. Complessivamente sono state cercate 101 sostanze, numero superiore al dato medio nazionale. L’elenco, tuttavia, non comprende le sostanze di più recente immissione sul mercato, molte delle quali sono classificate pericolose, e andrebbero inserite nei protocolli di monitoraggio. Nelle acque superficiali ci sono residui nel 95,0% dei punti e nel 37,6% dei campioni investigati. Sono state rinvenute 18 sostanze: le più frequenti sono metolaclor, terbutilazina, terbutilazina-desetil e metalaxil. Nelle acque sotterranee è stata riscontrata la presenza di residui nel 4,6% dei punti e nel 4,6% dei campioni. Sono state rinvenute 7 sostanze, di cui le maggiormente frequenti sono:, terbutilazina-desetil, metolaclor, terbutilazina e miclobutanil. Non si evidenzia alcun superamento degli SQA nelle acque superficiali, mentre il livello di contaminazione è superiore ai limiti di qualità ambientale in 4 punti delle acque sotterranee (2,6% del totale).

UMBRIA 2014 ACQUE SUPERFICIALI FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI

CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

51218-45-2 METOLACLOR 0,050 20 17 85,0 229 66 28,8 5 2,2 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,080 0,120 5915-41-3 TERBUTILAZINA 0,050 20 17 85,0 229 62 27,1 1 0,4 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,061 0,120 30125-63-4 TERBUTILAZINA-DESETIL 0,050 20 11 55,0 229 23 10,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,021 57837-19-1 METALAXIL 0,020 20 11 55,0 229 22 9,6 2 0,9 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,028 0,560 107534-96-3 TEBUCONAZOLO 0,005 20 6 30,0 50 7 14,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,008 0,015 0,019 40487-42-1 PENDIMETALIN 0,005 20 6 30,0 50 7 14,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,008 0,011 0,014 88671-89-0 MICLOBUTANIL 0,005 20 4 20,0 50 5 10,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,009 0,031 1912-24-9 ATRAZINA 0,005 20 4 20,0 229 4 1,7 0 0,0 <LQ <LQ 0,025* 0,025* 0,025* 0,024 15972-60-8 ALACLOR 0,005 20 2 10,0 229 2 0,9 0 0,0 <LQ <LQ 0,025* 0,025* 0,025* 0,007 2921-88-2 CLORPIRIFOS 0,005 20 2 10,0 229 2 0,9 0 0,0 <LQ <LQ 0,025* 0,025* 0,025* 0,006 50-29-3 DDT, pp 0,005 20 1 5,0 229 1 0,4 0 0,0 <LQ <LQ 0,01* 0,01* 0,01* 0,008 67129-08-2 METAZACLOR 0,050 19 1 5,3 179 1 0,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,025 15545-48-9 CLOROTOLURON 0,005 20 1 5,0 50 1 2,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,096 23505-41-1 PIRIMIFOS-ETILE 0,005 20 1 5,0 50 1 2,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,006 52645-53-1 PERMETRINA 0,005 20 1 5,0 50 1 2,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,014 60207-90-1 PROPICONAZOLO 0,005 20 1 5,0 50 1 2,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,021 66246-88-6 PENCONAZOLO 0,005 20 1 5,0 50 1 2,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,006 886-50-0 TERBUTRYN 0,005 20 1 5,0 50 1 2,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,013

RIEPILOGO 2014

PUNTI MONITORAGGIO CAMPIONI SOSTANZE

tota

li

con

re

sidu

i

% c

on

resi

dui

tota

li

con

re

sidu

i

% c

on

resi

dui

mis

ure

cerc

ate

trov

ate

acque superficiali 20 19 95,0 229 86 37,6 9955 99 18

acque sotterranee 151 7 4,6 151 7 4,6 14293 96 7

totale 171 26 15,2 380 93 24,5 24248 101 20

79

UMBRIA 2014

ACQUE SOTTERRANEE FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

30125-63-4 TERBUTILAZINA-DESETIL 0,050 151 3 2,0 151 3 2,0 1 0,7 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,110

51218-45-2 METOLACLOR 0,050 151 2 1,3 151 2 1,3 2 1,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,290

5915-41-3 TERBUTILAZINA 0,050 151 2 1,3 151 2 1,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,080

88671-89-0 MICLOBUTANIL 0,050 151 2 1,3 151 2 1,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,072

6190-65-4 ATRAZINA DESETIL 0,050 151 1 0,7 151 1 0,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030

63-25-2 CARBARIL 0,050 151 1 0,7 151 1 0,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,059

886-50-0 TERBUTRYN 0,050 151 1 0,7 151 1 0,7 1 0,7 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,340

80

81

82

VALLE D’AOSTA

Nel 2014 la rete di monitoraggio comprende 15 punti delle acque superficiali e 19 di quelle sotterranee. Le indagini hanno riguardato 80 campioni per un totale di 4.200 misure analitiche. Sono state cercate in totale 84 sostanze. La dimensione del monitoraggio per le acque superficiali è in linea con la media nazionale, mentre per le acque sotterranee si pone al di sotto della media nazionale. L’elenco delle sostanze non comprende quelle di più recente immissione sul mercato, molte delle quali sono classificate pericolose. Non risultano evidenze di contaminazione.

VAL D'AOSTA 2014 ACQUE SUPERFICIALI FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI

CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

10265-92-6 METAMIDOFOS 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 107534-96-3 TEBUCONAZOLO 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 1113-02-6 OMETOATO 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 115-32-2 DICOFOL 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 121552-61-2 CIPRODINIL 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 121-75-5 MALATION 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 122-14-5 FENITROTION 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 122-34-9 SIMAZINA 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 124495-18-7 QUINOXIFEN 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 126833-17-8 FENHEXAMID 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 131341-86-1 FLUDIOXONIL 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 131860-33-8 AZOSSISTROBINA 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 133-07-3 FOLPET 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 1582-09-8 TRIFLURALIN 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 188425-85-6 BOSCALID 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 1912-24-9 ATRAZINA 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 2032-65-7 METIOCARB 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 23103-98-2 PIRIMICARB 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 2642-71-9 AZINFOS-ETILE 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 2921-88-2 CLORPIRIFOS 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 298-00-0 PARATION-METILE 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 30125-63-4 TERBUTILAZINA-DESETIL 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 333-41-5 DIAZINON 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 33693-04-8 TERBUMETON 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 40487-42-1 PENDIMETALIN 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 41483-43-6 BUPIRIMATE 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 470-90-6 CLORFENVINFOS 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 50-29-3 DDT, pp 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 52918-63-5 DELTAMETRINA 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000

RIEPILOGO 2014

PUNTI MONITORAGGIO CAMPIONI SOSTANZE

tota

li

con

re

sidu

i

% c

on

resi

dui

tota

li

con

re

sidu

i

% c

on

resi

dui

mis

ure

cerc

ate

trov

ate

acque superficiali 15 0 0,0 60 0 0,0 2940 49 0

acque sotterranee 19 0 0,0 20 0 0,0 1260 63 0

totale 34 0 0,0 80 0 0,0 4200 84 0

83

VAL D'AOSTA 2014 ACQUE SUPERFICIALI FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI

CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

53112-28-0 PIRIMETANIL 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 55219-65-3 TRIADIMENOL 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 55-38-9 FENTION 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 5598-13-0 CLORPIRIFOS-METILE 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 56-38-2 PARATION 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 5915-41-3 TERBUTILAZINA 0,010 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 60-51-5 DIMETOATO 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 608-93-5 PENTACLOROBENZENE 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 6190-65-4 ATRAZINA DESETIL 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 62-73-7 DICLORVOS 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 66246-88-6 PENCONAZOLO 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 72-54-8 DDD, pp 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 72-55-9 DDE, pp 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 732-11-6 FOSMET 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 7786-34-7 MEVINPHOS 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 789-02-6 DDT, op 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 80844-07-1 ETOFENPROX 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 82657-04-3 BIFENTRINA 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 86-50-0 AZINFOS-METILE 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 95-76-1 3,4-DICLOROANILINA 0,020 15 0 0,0 60 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000

VAL D'AOSTA 2014

ACQUE SOTTERRANEE FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

1024-57-3 EPTACLORO-EPOSSIDO 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 1031-07-8 ENDOSULFAN-SOLFATO 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 107534-96-3 TEBUCONAZOLO 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000

1085-98-9 DICLOFLUANIDE 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 112281-77-3 TETRACONAZOLO 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000

115-29-7 ENDOSULFAN 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 116-29-0 TETRADIFON 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 118-74-1 HEXACHLOROBENZENE 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 121-75-5 MALATION 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 122-14-5 FENITROTION 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 122-34-9 SIMAZINA 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 124495-18-7 QUINOXIFEN 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000

126833-17-8 FENHEXAMID 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000

131341-86-1 FLUDIOXONIL 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000

131860-33-8 AZOSSISTROBINA 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000

13194-48-4 ETOPROFOS 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 133-07-3 FOLPET 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 140923-17-7 IPROVALICARB 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000

18181-80-1 BROMOPROPILATO 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 1897-45-6 CLOROTALONIL 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 1912-24-9 ATRAZINA 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000

84

VAL D'AOSTA 2014 ACQUE SOTTERRANEE FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI

CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

2310-17-0 FOSALONE 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 23103-98-2 PIRIMICARB 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 23505-41-1 PIRIMIFOS-ETILE 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 2921-88-2 CLORPIRIFOS 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 29232-93-7 PIRIMIFOS-METILE 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 298-00-0 PARATION-METILE 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 32809-16-8 PROCIMIDONE 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 333-41-5 DIAZINON 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 3424-82-6 DDE, op 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 36734-19-7 IPRODIONE 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 41483-43-6 BUPIRIMATE 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 43121-43-3 TRIADIMEFON 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 50-29-3 DDT, pp 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 50471-44-8 VINCLOZOLIN 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 51218-45-2 METOLACLOR 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 52315-07-8 CIPERMETRINA 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 52645-53-1 PERMETRINA 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 52918-63-5 DELTAMETRINA 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 53112-28-0 PIRIMETANIL 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 53-19-0 DDD, op 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 55219-65-3 TRIADIMENOL 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 5598-13-0 CLORPIRIFOS-METILE 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 56-38-2 PARATION 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 57837-19-1 METALAXIL 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 58-89-9 HCH, gamma 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 5915-41-3 TERBUTILAZINA 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 60168-88-9 FENARIMOL 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 60207-90-1 PROPICONAZOLO 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 60-51-5 DIMETOATO 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 608-73-1 HEXACHLOROCYCLOHEXANE 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 6190-65-4 ATRAZINA DESETIL 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 62-73-7 DICLORVOS 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 66246-88-6 PENCONAZOLO 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 72-20-8 ENDRIN 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 731-27-1 TOLILFLUANIDE 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 732-11-6 FOSMET 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 76-44-8 EPTACLORO 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 79983-71-4 ESACONAZOLO 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 80844-07-1 ETOFENPROX 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 88671-89-0 MICLOBUTANIL 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 91465-08-6 CIALOTRINA-LAMBDA 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000 950-37-8 METIDATION 0,020 19 0 0,0 20 0 0,0 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,000

85

86

87

VENETO

La rete di monitoraggio complessiva comprende 155 punti delle acque superficiali e 232 delle sotterranee. La densità, nei due casi, è superiore alla media nazionale. I dati del 2014 riguardano 1.216 campioni per un totale di 56.909 misure analitiche. Il numero di sostanze cercate (99) è abbondantemente superiore alla media nazionale, ma, come segnalato per altre Regioni, non comprende le sostanze immesse sul mercato negli ultimi anni. In particolare si segnala l’assenza di glifosate e AMPA che, ove cercati, sono i principali responsabili della non conformità nelle acque superficiali. Il glifosate, d’altra parte, è uno degli erbicidi più utilizzati a livello nazionale e dovrebbe essere inserito nella rete di monitoraggio. Nelle acque superficiali ci sono residui nel 74,8% dei punti e nel 53,4% dei campioni investigati. Sono state rinvenute 42 sostanze: le più frequenti sono metolaclor, terbutilazina e terbutilazina-desetil. Nelle acque sotterranee è stata riscontrata la presenza di residui nel 29,7% dei punti e nel 22,2% dei campioni. Sono state rinvenute 13 sostanze: le più frequenti sono terbutilazina-desetil e atrazina-desetil. Gli erbicida triazinico e il metolaclor, utilizzati come diserbanti soprattutto nella coltura del mais, sono tra i principali contaminanti delle acque nell’area padano-veneta, con una presenza continua nel tempo, come rivelano i dati di monitoraggio a partire dal 2003. Il livello di contaminazione è superiore ai limiti di qualità ambientale per 37 punti delle acque superficiali (23,9% del totale) e in 3 punti delle acque sotterranee (1,3%).

VENETO 2014 ACQUE SUPERFICIALI FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI CAMPIONI

(μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

51218-45-2 METOLACLOR 0,050 155 87 56,1 771 216 28,0 99 12,8 <LQ <LQ <LQ 0,160 0,345 4,130 5915-41-3 TERBUTILAZINA 0,050 155 82 52,9 771 188 24,4 71 9,2 <LQ <LQ <LQ 0,090 0,225 2,770 30125-63-4 TERBUTILAZINA-DESETIL 0,050 155 78 50,3 771 150 19,5 44 5,7 <LQ <LQ <LQ 0,050 0,110 0,850 110488-70-5 DIMETOMORF 0,010 96 53 55,2 520 117 22,5 14 2,7 <LQ 0,010 0,010 0,021 0,050 0,610 188425-85-6 BOSCALID 0,010 75 39 52,0 335 104 31,0 13 3,9 <LQ <LQ 0,010 0,040 0,080 0,690 25057-89-0 BENTAZONE 0,010 151 52 34,4 757 101 13,3 14 1,8 <LQ 0,010 0,025 0,025 0,040 1,550 111991-09-4 NICOSULFURON 0,010 75 32 42,7 335 74 22,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,020 0,030 0,100 94-74-6 MCPA 0,010 151 48 31,8 757 70 9,2 4 0,5 <LQ 0,010 0,025 0,025 0,025 0,250 330-54-1 DIURON 0,010 151 30 19,9 755 64 8,5 4 0,5 <LQ 0,010 0,025 0,025 0,025 0,200 107534-96-3 TEBUCONAZOLO 0,010 75 31 41,3 335 61 18,2 1 0,3 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,030 0,140 1918-00-9 DICAMBA 0,010 75 27 36,0 335 42 12,5 1 0,3 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,023 0,140 81777-89-1 CLOMAZONE 0,010 75 27 36,0 335 37 11,0 2 0,6 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,020 0,230 886-50-0 TERBUTRYN 0,050 155 26 16,8 771 36 4,7 2 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,110 70630-17-0 METALAXIL-M 0,010 75 23 30,7 335 36 10,7 2 0,6 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,020 0,130 34256-82-1 ACETOCLOR 0,010 132 25 18,9 513 34 6,6 1 0,2 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 0,170 57837-19-1 METALAXIL 0,010 75 22 29,3 335 33 9,9 2 0,6 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,160 21087-64-9 METRIBUZIN 0,010 148 25 16,9 585 32 5,5 1 0,2 <LQ 0,010 0,025 0,025 0,025 0,120 131860-33-8 AZOSSISTROBINA 0,010 75 23 30,7 335 29 8,7 5 1,5 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,190 7085-19-0 MECOPROP 0,010 146 22 15,1 709 26 3,7 2 0,3 <LQ 0,010 0,025 0,025 0,025 0,610 1698-60-8 CLORIDAZON 0,010 91 17 18,7 367 25 6,8 3 0,8 <LQ <LQ <LQ 0,015 0,015 0,220

94-75-7 2,4-DICLOROFENOSSIACETICO ACIDO 0,010 151 18 11,9 757 21 2,8 2 0,3 <LQ 0,010 0,020 0,025 0,025 0,637

RIEPILOGO 2014

PUNTI MONITORAGGIO CAMPIONI SOSTANZE

tota

li

con

resi

dui

% c

on

resi

dui

tota

li

con

resi

dui

% c

on

resi

dui

mis

ure

cerc

ate

trov

ate

acque superficiali 155 116 74,8 774 413 53,4 38351 95 42

acque sotterranee 232 69 29,7 442 98 22,2 18558 85 13

totale 387 185 47,8 1216 511 42,0 56909 99 44

88

VENETO 2014 ACQUE SUPERFICIALI FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI CAMPIONI

(μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

161050-58-4 METOSSIFENOZIDE 0,010 75 10 13,3 335 21 6,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010 0,100 6190-65-4 ATRAZINA DESETIL 0,050 155 17 11,0 771 19 2,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,080 19666-30-9 OXADIAZON 0,010 148 12 8,1 583 19 3,3 5 0,9 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 0,280 26225-79-6 ETOFUMESATE 0,010 112 17 15,2 576 19 3,3 1 0,2 <LQ <LQ 0,010 0,010 0,010 0,230 142459-58-3 FLUFENACET 0,010 91 15 16,5 393 15 3,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,015 0,015 0,090 330-55-2 LINURON 0,010 151 9 6,0 763 9 1,2 1 0,1 <LQ 0,010 0,020 0,025 0,025 0,160 2164-08-1 LENACIL 0,010 75 7 9,3 335 8 2,4 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,120 66246-88-6 PENCONAZOLO 0,010 75 4 5,3 335 8 2,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,060 41394-05-2 METAMITRON 0,010 91 7 7,7 393 7 1,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,015 0,015 0,050 122-34-9 SIMAZINA 0,050 155 3 1,9 771 3 0,4 3 0,4 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,160 1912-24-9 ATRAZINA 0,050 155 3 1,9 771 3 0,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,100 40487-42-1 PENDIMETALIN 0,050 155 3 1,9 771 3 0,4 3 0,4 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,530

93-76-5 2,4,5-TRICLOROFENOSSIACETICO ACIDO

0,010 135 3 2,2 698 3 0,4 0 0,0 <LQ 0,010 0,025 0,025 0,025 0,030

60-51-5 DIMETOATO 0,010 148 3 2,0 578 3 0,5 1 0,2 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 0,420 23950-58-5 PROPIZAMIDE 0,010 91 3 3,3 393 3 0,8 1 0,3 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,010 0,140 121-75-5 MALATION 0,010 155 1 0,6 765 1 0,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,025 0,025 0,030 2921-88-2 CLORPIRIFOS 0,010 148 1 0,7 578 1 0,2 0 0,0 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 0,030 1582-09-8 TRIFLURALIN 0,010 148 1 0,7 574 1 0,2 0 0,0 <LQ <LQ 0,025* 0,025* 0,025* 0,020 34123-59-6 ISOPROTURON 0,010 91 1 1,1 393 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,010 0,010 87674-68-8 DIMETENAMIDE 0,010 91 1 1,1 393 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,010 0,010 789-02-6 DDT, op 0,010 67 1 1,5 248 1 0,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,040

VENETO 2014 ACQUE SOTTERRANEE FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI

CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

30125-63-4 TERBUTILAZINA-DESETIL 0,050 232 48 20,7 442 63 14,3 2 0,5 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,330 6190-65-4 ATRAZINA DESETIL 0,050 232 22 9,5 442 32 7,2 1 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,130 5915-41-3 TERBUTILAZINA 0,050 232 17 7,3 442 21 4,8 1 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,140 51218-45-2 METOLACLOR 0,050 232 12 5,2 442 14 3,2 3 0,7 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,190 1912-24-9 ATRAZINA 0,050 232 12 5,2 442 13 2,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 330-54-1 DIURON 0,020 212 3 1,4 374 3 0,8 0 0,0 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 0,040 122-34-9 SIMAZINA 0,050 232 1 0,4 442 1 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 25057-89-0 BENTAZONE 0,050 231 1 0,4 440 1 0,2 1 0,2 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,290 94-74-6 MCPA 0,030 231 1 0,4 440 1 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 94-75-7 2,4-DICLOROFENOSSIACETICO ACIDO 0,030 217 1 0,5 414 1 0,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,040 19666-30-9 OXADIAZON 0,020 194 1 0,5 349 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ 0,025 0,025 0,025 0,070 118-74-1 HEXACHLOROBENZENE 0,050 116 1 0,9 205 1 0,5 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,060 298-02-2 FORATE 0,010 45 1 2,2 46 1 2,2 1 2,2 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,110

89

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92

93

PROVINCIA DI BOLZANO

Le indagini 2014 si riferiscono ad una rete di 21 punti di campionamento, 6 per le acque superficiali e 15 per le acque sotterranee. Una dimensione limitata rispetto all’estensione della provincia, senza incrementi rispetto al bimestre precedente. Il numero di sostanze cercate (167), invece, è di gran lunga superiore alla media nazionale, non sono comprese, tuttavia, le sostanze immesse nel mercato negli ultimi anni, comprendenti anche sostanze pericolose. Nelle acque superficiali si ha la presenza di residui in tutti i 6 punti e nel 40,3% dei campioni. Complessivamente sono state rinvenute 35 sostanze, con maggiore frequenza: boscalid, dimetomorf, difenilammina e fluopicolide, che coincidono anche tra le sostanze più rinvenute a livello nazionale. Nelle acque sotterranee non vi sono tracce di contaminazione. In nessuno dei punti di monitoraggio il livello di contaminazione risulta essere superiore ai limiti di qualità ambientale.

FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

188425-85-6 BOSCALID 0,010 6 3 50,0 72 11 15,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ 0,023 0,030 0,050 110488-70-5 DIMETOMORF 0,010 6 3 50,0 72 9 12,5 2 2,8 <LQ <LQ <LQ 0,010 0,022 0,340 122-39-4 DIFENILAMMINA 0,010 6 4 66,7 72 7 9,7 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,015 0,020 239110-15-7 FLUOPICOLIDE 0,010 6 2 33,3 72 7 9,7 1 1,4 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010 0,150 131341-86-1 FLUDIOXONIL 0,010 6 1 16,7 72 6 8,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,015 0,026 161050-58-4 METOSSIFENOZIDE 0,010 6 1 16,7 72 6 8,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,025 0,050 2921-88-2 CLORPIRIFOS 0,010 6 2 33,3 72 5 6,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,015 0,030

500008-45-7 CLORANTRANILIPROLO (DPX E-2Y45) 0,010 6 1 16,7 72 5 6,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,030 0,050

66246-88-6 PENCONAZOLO 0,010 6 1 16,7 72 5 6,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,015 0,060 121552-61-2 CIPRODINIL 0,010 6 1 16,7 45 5 11,1 1 2,2 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 0,170 105827-78-9 IMIDACLOPRID 0,010 6 1 16,7 72 4 5,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,070 118134-30-8 SPIROXAMINA 0,010 6 1 16,7 72 4 5,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,012 0,040 2008-58-4 2,6-DICLOROBENZAMMIDE 0,010 6 1 16,7 72 4 5,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050 658066-35-4 FLUOPYRAM 0,010 6 1 16,7 72 4 5,6 1 1,4 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,260 91-20-3 NAFTALENE 0,010 6 3 50,0 72 4 5,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,032 112281-77-3 TETRACONAZOLO 0,010 6 1 16,7 72 3 4,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050 19666-30-9 OXADIAZON 0,010 6 2 33,3 72 3 4,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050 88671-89-0 MICLOBUTANIL 0,010 6 1 16,7 72 3 4,2 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 119446-68-3 DIFENOCONAZOLO 0,010 6 1 16,7 72 2 2,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010 220899-03-6 METRAFENONE 0,010 6 1 16,7 72 2 2,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,060 60207-90-1 PROPICONAZOLO 0,010 6 2 33,3 72 2 2,8 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010 10605-21-7 CARBENDAZIM 0,010 6 1 16,7 72 1 1,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,070 140923-17-7 IPROVALICARB 0,010 6 1 16,7 72 1 1,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010 156052-68-5 ZOXAMIDE 0,010 6 1 16,7 72 1 1,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,040

RIEPILOGO 2014

PUNTI MONITORAGGIO CAMPIONI SOSTANZE

tota

li

con

resi

dui

% c

on

resi

dui

tota

li

con

resi

dui

% c

on

resi

dui

mis

ure

cerc

ate

trov

ate

acque superficiali 6 6 100,0 72 29 40,3 11821 165 35

acque sotterranee 15 0 0,0 30 0 0,0 4300 144 0

totale 21 6 28,6 102 29 28,4 16121 167 35

94

FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI CAMPIONI (μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

158062-67-0 FLONICAMID 0,010 6 1 16,7 72 1 1,4 1 1,4 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,110 173584-44-6 INDOXACARB 0,010 6 1 16,7 72 1 1,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010 23103-98-2 PIRIMICARB 0,010 6 1 16,7 72 1 1,4 1 1,4 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,180 374726-62-2 MANDIPROPAMID 0,010 6 1 16,7 72 1 1,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010 41483-43-6 BUPIRIMATE 0,010 6 1 16,7 72 1 1,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,010 53112-28-0 PIRIMETANIL 0,010 6 1 16,7 72 1 1,4 1 1,4 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,400 57837-19-1 METALAXIL 0,010 6 1 16,7 72 1 1,4 1 1,4 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,110 5915-41-3 TERBUTILAZINA 0,010 6 1 16,7 72 1 1,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,040 60-51-5 DIMETOATO 0,010 6 1 16,7 72 1 1,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,070 68359-37-5 CIFLUTRIN 0,010 6 1 16,7 72 1 1,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,020 69327-76-0 BUPROFEZIN 0,010 6 1 16,7 72 1 1,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,040

95

96

PROVINCIA DI TRENTO

Nel 2014 i dati a disposizione riguardano 70 punti di monitoraggio delle acque superficiali e 13 di quelle sotterranee. Sono stati prelevati 764 campioni, per un totale di 64.283 misure analitiche, quasi il doppio rispetto al 2012. La selezione delle sostanze è fatta tenendo conto delle richieste della normativa e di criteri di priorità basati sulla potenzialità di contaminare le acque (indice di priorità del Gruppo di Lavoro APAT-ARPA-APPA “Fitofarmaci”). Sono state cercate in totale 102 sostanze, un numero superiore alla media nazionale. Nell’elenco, tuttavia, non sono comprese le sostanze di più recente immissione sul mercato, molte delle quali sono classificate pericolose, e andrebbero inserite nei protocolli di monitoraggio. Nelle acque superficiali ci sono residui nel 54,3% dei punti e nel 15,0% dei campioni investigati. Sono state rinvenute 33 sostanze: le più frequenti sono boscalid, dimetomorf, fluopicolide e clorpirifos, sostanze che anche a livello nazionale sono tra le più frequentemente ritrovate. Nelle acque sotterranee non ci sono evidenze di contaminazione. Risultano contaminati 13 punti sopra gli SQA (18,6% del totale).

TRENTO 2014 ACQUE SUPERFICIALI FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI CAMPIONI

(μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

188425-85-6 BOSCALID 0,050 70 17 24,3 738 41 5,6 16 2,2 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050 0,840

110488-70-5 DIMETOMORF 0,050 68 18 26,5 361 25 6,9 12 3,3 <LQ <LQ <LQ <LQ 0,060 0,860

239110-15-7 FLUOPICOLIDE 0,050 68 10 14,7 362 18 5,0 6 1,7 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,410

2921-88-2 CLORPIRIFOS 0,050 70 10 14,3 738 13 1,8 6 0,8 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,250

53112-28-0 PIRIMETANIL 0,050 70 6 8,6 738 10 1,4 4 0,5 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,290

57837-19-1 METALAXIL 0,050 70 3 4,3 738 9 1,2 5 0,7 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,670

66246-88-6 PENCONAZOLO 0,050 70 6 8,6 738 9 1,2 3 0,4 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,300

121552-61-2 CIPRODINIL 0,050 70 6 8,6 738 8 1,1 3 0,4 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,150

79622-59-6 FLUAZINAM 0,050 69 8 11,6 356 8 2,2 6 1,7 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 5,600

41483-43-6 BUPIRIMATE 0,050 68 4 5,9 352 5 1,4 2 0,6 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,200

220899-03-6 METRAFENONE 0,050 68 4 5,9 350 4 1,1 2 0,6 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,860

131341-86-1 FLUDIOXONIL 0,050 68 4 5,9 349 4 1,1 2 0,6 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,160

124495-18-7 QUINOXIFEN 0,050 70 3 4,3 738 3 0,4 2 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,180

88671-89-0 MICLOBUTANIL 0,050 70 3 4,3 738 3 0,4 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050

23103-98-2 PIRIMICARB 0,050 68 2 2,9 353 3 0,8 2 0,6 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,220

114-26-1 PROPOXUR 0,050 68 1 1,5 349 3 0,9 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,070

175013-18-0 PIRACLOSTROBIN 0,050 68 3 4,4 348 3 0,9 2 0,6 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,110

51218-45-2 METOLACLOR 0,050 70 2 2,9 738 2 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,090

5598-13-0 CLORPIRIFOS-METILE 0,050 70 2 2,9 738 2 0,3 1 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,110

953030-84-7 BUPROFEZIN-Z 0,050 68 1 1,5 350 2 0,6 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,080

126833-17-8 FENHEXAMID 0,050 68 2 2,9 349 2 0,6 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,130

60-51-5 DIMETOATO 0,050 68 2 2,9 349 2 0,6 2 0,6 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,160

63-25-2 CARBARIL 0,050 68 2 2,9 349 2 0,6 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,320

RIEPILOGO 2014

PUNTI MONITORAGGIO CAMPIONI SOSTANZE

tota

li

con

resi

dui

% c

on

resi

dui

tota

li

con

resi

dui

% c

on

resi

dui

mis

ure

cerc

ate

trov

ate

acque superficiali 70 38 54,3 738 111 15,0 62086 102 33

acque sotterranee 13 0 0,0 26 0 0,0 2197 102 0

totale 83 38 45,8 764 111 14,5 64283 102 33

97

TRENTO 2014 ACQUE SUPERFICIALI FREQUENZE DI RILEVAMENTO CONCENTRAZIONI PERCENTILI NEI CAMPIONI

(μg/l)

CAS SOSTANZA

LQ (μ

g/l)

punt

i m

onito

ragg

io

pres

enze

pres

enze

(%)

cam

pion

i

pres

enze

pres

enze

(%)

> 0,

1 µg

/l

> 0,

1 µg

/l (%

)

25-e

sim

o

50-e

sim

o

75-e

sim

o

90-e

sim

o

95-e

sim

o

Max

131860-33-8 AZOSSISTROBINA 0,050 70 1 1,4 738 1 0,1 1 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,850

32809-16-8 PROCIMIDONE 0,050 70 1 1,4 738 1 0,1 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050

33213-65-9 ENDOSULFAN, beta 0,050 70 1 1,4 738 1 0,1 1 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 1,700

959-98-8 ENDOSULFAN, alfa 0,050 70 1 1,4 738 1 0,1 1 0,1 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 3,400

107534-96-3 TEBUCONAZOLO 0,050 68 1 1,5 349 1 0,3 1 0,3 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,190

112281-77-3 TETRACONAZOLO 0,050 68 1 1,5 349 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,050

141517-21-7 TRIFLOXISTROBIN 0,050 68 1 1,5 349 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,080

42874-03-3 OXIFLUORFEN 0,050 68 1 1,5 349 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,090

60207-90-1 PROPICONAZOLO 0,050 68 1 1,5 349 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,070

1031-07-8 ENDOSULFAN-SOLFATO 0,050 68 1 1,5 348 1 0,3 0 0,0 <LQ <LQ <LQ <LQ <LQ 0,060

98