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Foglio settimanale della Parrocchia Sacra Famiglia - piazza sacra Famiglia, 1 - 20092 Cinisello Balsamo MI diocesi di Milano - decanato di Cinisello - www.sacrafamigliacinisello.it - @sacrafamcini - @vamonosacra Vita della Comunità nizia per noi ambrosiani il tempo di Avvento. Le parole di Papa Francesco ci suggeriscono gli atteggiamenti da custodire per vivere bene questo tempo di grazia. Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Oggi iniziamo il cammino dell’Avvento, che culminerà nel Natale. L’Avvento è il tempo che ci è dato per accogliere il Signore che ci viene incontro, anche per verificare il nostro desiderio di Dio, per guardare avanti e prepararci al ritorno di Cristo. Egli ritornerà a noi nella festa del Natale, quando faremo memoria della sua venuta storica nell’umiltà della condizione umana; ma viene dentro di noi ogni volta che siamo disposti a riceverlo, e verrà di nuovo alla fine dei tempi per «giudicare i vivi e i morti». Per questo dobbiamo sempre essere vigilanti e attendere il Signore con la speranza di incontrarlo. La liturgia odierna ci introduce proprio in questo suggestivo tema della vigilanza e dell’attesa. Nel Vangelo (cfr Mc 13,33-37) Gesù esorta a fare attenzione e a vegliare, per essere pronti ad accoglierlo nel momento del ritorno. Ci dice: «Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento […]; fate in modo che giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati» (vv. 33-36). La persona che fa attenzione è quella che, nel rumore del mondo, non si lascia travolgere dalla distrazione o dalla superficialità, ma vive in maniera piena e consapevole, con una preoccupazione rivolta anzitutto agli altri . Con questo atteggiamento ci rendiamo conto delle lacrime e delle necessità del prossimo e possiamo coglierne anche le capacità e le qualità umane e spirituali. La persona attenta si rivolge poi anche al mondo , cercando di contrastare l’indifferenza e la crudeltà presenti in esso, e rallegrandosi dei tesori di bellezza che pure esistono e vanno custoditi. Si tratta di avere uno sguardo di comprensione per riconoscere sia le miserie e le povertà degli individui e della società, sia per riconoscere la ricchezza nascosta nelle piccole cose di ogni giorno, proprio lì dove il Signore ci ha posto. La persona vigilante è quella che accoglie l’invito a vegliare, cioè a non lasciarsi sopraffare dal sonno dello scoraggiamento, della mancanza di speranza, della delusione; e nello stesso tempo respinge la sollecitazione delle tante vanità di cui trabocca il mondo e dietro alle quali, a volte, si sacrificano tempo e serenità personale e familiare. È l’esperienza dolorosa del popolo di Israele, raccontata dal profeta Isaia: Dio sembrava aver lasciato vagare il suo popolo lontano dalle sue vie (cfr 63,17), ma questo era un effetto dell’infedeltà del popolo stesso (cfr 64,4b). Anche noi ci troviamo spesso in questa situazione di infedeltà alla chiamata del Signore: Egli ci indica la via buona, la via della fede, la via dell’amore, ma noi cerchiamo la nostra felicità da un’altra parte. Essere attenti e vigilanti sono i presupposti per non continuare a “vagare lontano dalle vie del Signore”, smarriti nei nostri peccati e nelle nostre infedeltà; essere attenti ed essere vigilanti sono le condizioni per permettere a Dio di irrompere nella nostra esistenza, per restituirle significato e valore con la sua presenza piena di bontà e di tenerezza. Maria Santissima, modello nell’attesa di Dio e icona della vigilanza, ci guidi incontro al suo figlio Gesù, ravvivando il nostro amore per Lui. Angelus del 3 dicembre 2017 I domenica di avvento don Giovanni domenica 18 novembre 2018 Vacanza invernale ragazzi Dal 2 al 5 gennaio 2019 a Gressoney proposta per medie e superiori, sul sito tutte le info. Incontro prima elementare Domenica 18 novembre (dopo la s. Messa delle ore 10.00) don Simone incontra i bambini e le bambine di prima elementare. Avvento 2018 Durante il tempo di Avvento, al mercoledì, sarà celebrata la s. Messa anche alle ore 6.45 per gli studenti e i lavoratori. Dopo la celebrazione possibilità di fare colazione al bar sotto la chiesa. Amici di Cristina Venerdì 23 novembre alle ore 21.00 assemblea di tutti i soci. Cena missionaria Sabato 24 novembre alle ore 20.00 presso il salone sotto la chiesa. Ringraziamenti Caritas La Caritas parrocchiale ringrazia di cuore tutte le persone che hanno fatto acquisti presso il “mercatino” nei giorni 10 e 11 novembre. Abbiamo raccolto 842,00 per il sostegno alle famiglie nei loro vari bisogni. Pellegrinaggio in Sardegna Dal 26 al 30 aprile 2019 la Parrocchia propone un pellegrinaggio nei santuari e nei luoghi più significativi della Sardegna. Sul sito e in segreteria è possibile trovare tutte le informazioni. Iscrizioni entro il 10 dicembre in segreteria parrocchiale. Martedì 20 novembre ore 21.00 in oratorio presentazione pellegrinaggio con agenzia. Calendario del Papa 2019 Si può ordinare in segreteria (5,90 ). * * * Benedizione natalizia delle case SECONDA SETTIMANA Lunedì 19.11: via Guardi 58 (B, C, D) Martedì 20.11: via Guardi 58 (E, F, G) Mercoledì 21.11: via Guardi 58 (H) via Aldo Moro 12, 14, 16 Giovedì 22.11: via Appennini, Everest, Vesuvio, Etna, Cervino Venerdì 23.11: via K2, Spluga, Adamello Ricordiamo di ritirare i cani e di spegnere la TV in modo da vivere al meglio il gesto della Benedizione. I sacerdoti passeranno dalle 18.00 alle 21.00. L’editoriale del Parroco Avvento: tempo dell’attesa I Papa Francesco In questo tempo di Avvento, siamo chiamati ad allargare l’orizzonte del nostro cuore, a farci sorprendere dalla vita che si presenta ogni giorno con le sue novità. A V V E N T O 2 0 1 8

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Foglio settimanale della Parrocchia Sacra Famiglia - piazza sacra Famiglia, 1 - 20092 Cinisello Balsamo MIdiocesi di Milano - decanato di Cinisello - www.sacrafamigliacinisello.it - @sacrafamcini - @vamonosacra

Vita della Comunità

nizia per noi ambrosiani il tempo di Avvento. Le parole di Papa Francesco ci suggeriscono gli atteggiamenti da custodire per vivere bene questo tempo di grazia.

Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Oggi iniziamo il cammino dell’Avvento, che culminerà nel Natale. L’Avvento è il tempo che ci è dato per accogliere il Signore che ci viene incontro, anche per verificare il nostro desiderio di Dio, per guardare avanti e prepararci al ritorno di Cristo. Egli ritornerà a noi nella festa del Natale, quando faremo memoria della sua venuta storica nell’umiltà della condizione umana; ma viene dentro di noi ogni volta che siamo disposti a riceverlo, e verrà di nuovo alla fine dei tempi per «giudicare i vivi e i morti». Per questo dobbiamo sempre essere vigilanti e attendere il Signore con la speranza di incontrarlo. La liturgia odierna ci introduce proprio in questo suggestivo tema della vigilanza e dell’attesa. Nel Vangelo (cfr Mc 13,33-37) Gesù esorta a fare attenzione e a vegliare, per essere pronti ad accoglierlo nel momento del ritorno. Ci dice: «Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento […]; fate in modo che

giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati» (vv. 33-36). La persona che fa attenzione è quella che, nel rumore del mondo, non si lascia travolgere dalla distrazione o dalla superficialità, ma vive in maniera piena e consapevole, con una preoccupazione rivolta anzitutto agli altri. Con questo atteggiamento ci rendiamo conto delle lacrime e delle necessità del prossimo e possiamo coglierne anche le capacità e le qualità umane e spirituali. La persona attenta si rivolge poi anche al m o n d o , c e r c a n d o d i c o n t r a s t a r e l’indifferenza e la crudeltà presenti in esso, e rallegrandosi dei tesori di bellezza che pure esistono e vanno custoditi. Si tratta di avere uno sguardo di comprensione per riconoscere sia le miserie e le povertà degli individui e della società, sia per riconoscere la ricchezza nascosta nelle piccole cose di ogni giorno, proprio lì dove il Signore ci ha posto. La persona vigilante è quella che accoglie l’invito a vegliare, cioè a non lasciarsi sopraffare dal sonno dello scoraggiamento, della mancanza di speranza, della delusione; e nello stesso tempo respinge la sollecitazione delle tante vanità di cui

trabocca il mondo e dietro alle quali, a volte, si sacrificano tempo e serenità personale e familiare. È l’esperienza dolorosa del popolo di Israele, raccontata dal profeta Isaia: Dio sembrava aver lasciato vagare il suo popolo lontano dalle sue vie (cfr 63,17), ma questo era un effetto dell’infedeltà del popolo stesso (cfr 64,4b). Anche noi ci troviamo spesso in questa situazione di infedeltà alla chiamata del Signore: Egli ci indica la via buona, la via della fede, la via dell’amore, ma noi cerchiamo la nostra felicità da un’altra parte. Essere attenti e vigilanti sono i presupposti per non continuare a “vagare lontano dalle vie del Signore”, smarriti nei nostri peccati e nelle nostre infedeltà; essere attenti ed essere vigilanti sono le condizioni per permettere a Dio di irrompere nella nostra esistenza, per restituirle significato e valore con la sua presenza piena di bontà e di tenerezza. Maria Santissima, modello nell’attesa di Dio e icona della vigilanza, ci guidi incontro al suo figlio Gesù, ravvivando il nostro amore per Lui.

Angelus del 3 dicembre 2017 I domenica di avvento

don Giovanni

domenica 18 novembre 2018

Vacanza invernale ragazzi Dal 2 al 5 gennaio 2019 a Gressoney proposta per medie e superiori, sul sito tutte le info.

Incontro prima elementare Domenica 18 novembre (dopo la s. Messa delle ore 10.00) don Simone incontra i bambini e le bambine di prima elementare. Avvento 2018 Durante il tempo di Avvento, al mercoledì, sarà celebrata la s. Messa anche alle ore 6.45 per gli studenti e i lavoratori. Dopo la celebrazione possibilità di fare colazione al bar sotto la chiesa.

Amici di Cristina Venerdì 23 novembre alle ore 21.00 assemblea di tutti i soci.

Cena missionaria Sabato 24 novembre alle ore 20.00 presso il salone sotto la chiesa.

Ringraziamenti Caritas La Caritas parrocchiale ringrazia di cuore tutte le persone che hanno fatto acquisti presso il “mercatino” nei giorni 10 e 11 novembre. Abbiamo raccolto 842,00 € per il sostegno alle famiglie nei loro vari bisogni.

Pellegrinaggio in Sardegna Dal 26 al 30 aprile 2019 la Parrocchia propone un pellegrinaggio nei santuari e nei luoghi più significativi della Sardegna. Sul sito e in segreteria è possibile trovare tutte le informazioni. Iscrizioni entro il 10 dicembre in segreteria parrocchiale. Martedì 20 novembre ore 21.00 in oratorio presentazione pellegrinaggio con agenzia.

Calendario del Papa 2019 Si può ordinare in segreteria (5,90 €).

* * *

Benedizione natalizia delle case SECONDA SETTIMANA Lunedì 19.11: via Guardi 58 (B, C, D) Martedì 20.11: via Guardi 58 (E, F, G) Mercoledì 21.11: via Guardi 58 (H) via Aldo Moro 12, 14, 16 Giovedì 22.11: via Appennini, Everest, Vesuvio, Etna, Cervino Venerdì 23.11: via K2, Spluga, Adamello Ricordiamo di ritirare i cani e di spegnere la TV in modo da vivere al meglio il gesto della Benedizione. I sacerdoti passeranno dalle 18.00 alle 21.00.

L’editoriale del Parroco

Avvento: tempo dell’attesa I

Papa Francesco

In questo tempo di Avvento, siamo chiamati ad allargare l’orizzonte del nostro cuore, a farci sorprendere dalla vita che si presenta ogni giorno con le sue novità.

A V V E N T O 2 0 1 8

parroco DON GIOVANNI MEDA 026175418 - 3387227029 [email protected]

vicario parrocchiale DON SIMONE RIVA 026121251 - 3470915743 [email protected]

segreteria parrocchiale 026175418 - Caritas 0266015707 [email protected] www.sacrafamigliacinisello.it

2017

Dall’udienza generale di Papa Francesco del 14.11.2018

Non dire falsa testimonianza 17 SABATO | santa Elisabetta d’Ungheria 9.00 18.00 fam. Parisi

18 DOMENICA | Prima di Avvento 8.30 fam. Lavorgna e Pascale 10.00 fam. Prada e Parmeggiani 11.30 pro populo 18.00 Antonio Di Domenico, Iolanda Maria

19 LUNEDÌ 9.00 fam. Gottardello e Patrian 18.00 Luigia Rivolta, Elda, Giancarlo, Anna Genovese

20 MARTEDÌ 9.00 Roberto, Antonietta, Salvatore 18.00 Paola, Medina Basches, Rina, Alberto

21 MERCOLEDÌ | presentazione B.V.M. 6.45 9.00 Concetta, Calogero, Gaetano, Santo 18.00 Rosalia Bona, Isidoro Petrini, Evelina, Pietro

22 GIOVEDÌ | santa Cecilia 9.00 Gabriele, Riccardo, Alberto, Lina 18.00 Maurizio, Nicolae, Luigia, Sandro, Giuseppe, Giuseppina, Graziano, Mariuccia Nava

23 VENERDÌ 9.00 don Giuseppe Huonder, Letizia, Pino, Luca e nonna 18.00 don Giuseppe Huonder, Gino, Augusto

24 SABATO 9.00 Ernesto, Bianca, Antonio Veraldi 18.00 Maddalena e Fernando

25 DOMENICA | seconda di Avvento 8.30 Mario Aliprandi 10.00 11.30 pro populo 18.00

Calendario liturgico

Ma cosa significa dire la verità? Significa essere sinceri? Oppure esatti? In realtà, questo non basta, perché si può essere sinceramente in errore, oppure si può essere precisi nel dettaglio ma non cogliere il senso dell’insieme. A volte ci giustifichiamo dicendo: “Ma io ho detto quello che sentivo!”. Sì, ma hai assolutizzato il tuo punto di vista. Oppure: “Ho solamente detto la verità!”. Può darsi, ma hai rivelato dei fatti personali o riservati. Quante chiacchiere distruggono la comunione per inopportunità o mancanza di delicatezza! Anzi, le chiacchiere uccidono, e questo lo disse l’apostolo Giacomo nella sua Lettera. Il chiacchierone, la chiacchierona sono gente che uccide: uccide gli altri, perché la lingua uccide come un coltello. State attenti! Un chiacchierone o una chiacchierona è un terrorista, perché con la sua lingua butta la bomba e se ne va tranquillo, ma la cosa che dice quella bomba buttata distrugge la fama altrui. Non dimenticare: chiacchierare è uccidere. Ma allora: che cos’è la verità? Questa è la domanda fatta da Pilato, proprio mentre Gesù, davanti a lui, realizzava l’ottavo comandamento (cfr Gv 18,38). Infatti le parole «Non pronuncerai falsa testimonianza contro il tuo prossimo» appartengono al linguaggio forense. I Vangeli culminano nel racconto della Passione, Morte e Risurrezione di Gesù; e questo è il racconto di un processo, dell’esecuzione della sentenza e di una inaudita conseguenza. Interrogato da Pilato, Gesù dice: «Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità» (Gv 18,37). E questa «testimonianza» Gesù la dà con la sua passione, con la sua morte. L’evangelista Marco narra che «il centurione, che si trovava di fronte a lui, avendolo visto spirare in quel modo, disse: Davvero quest’uomo era Figlio di Dio!» (15,39). Sì, perché era coerente, è stato coerente: con quel suo modo di morire, Gesù manifesta il Padre, il suo amore misericordioso e fedele. La verità trova la sua piena realizzazione nella persona stessa di Gesù (cfr Gv 14,6), nel suo modo di vivere e di morire, frutto della sua relazione con il Padre. Questa esistenza da figli di Dio, Egli, risorto, la dona anche a noi inviando lo Spirito Santo che è Spirito di verità, che attesta al nostro cuore che Dio è nostro Padre (cfr Rm 8,16). In ogni suo atto l’uomo, le persone affermano o negano questa verità. Dalle piccole situazioni quotidiane alle scelte più impegnative. Ma è la stessa logica, sempre: quella che i genitori e i nonni ci insegnano quando ci dicono di non dire bugie. Domandiamoci: quale verità attestano le opere di noi cristiani, le nostre parole, le nostre scelte? Ognuno può domandarsi: io sono un testimone della verità, o sono più o meno un bugiardo travestito da vero? Ognuno si domandi. I cristiani non siamo uomini e donne eccezionali. Siamo, però, figli del Padre celeste, il quale è buono e non ci delude, e mette nel loro cuore l’amore per i fratelli. Questa verità non si dice tanto con i discorsi, è un modo di esistere, un modo di vivere e si vede in ogni singolo atto (cfr Gc 2,18). Quest’uomo è un uomo vero, quella donna è una donna vera: si vede. Ma perché, se non apre la bocca? Ma si comporta come vero, come vera. Dice la verità, agisce con la verità. Un bel modo di vivere per noi.