18.00 lettera 16 al nome di gesù cristo crocifisso e di maria dolce

57
18.0 0

Upload: ruggero-mura

Post on 02-May-2015

214 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

  • Slide 1
  • Slide 2
  • 18.00
  • Slide 3
  • Slide 4
  • Slide 5
  • Slide 6
  • Slide 7
  • Lettera 16
  • Slide 8
  • Slide 9
  • Slide 10
  • Slide 11
  • Al nome di Ges Cristo crocifisso e di Maria dolce
  • Slide 12
  • Slide 13
  • Reverendo e carissimo Padre in Cristo Ges, io Catarina, serva e schiava dei servi di Ges Cristo crocifisso, scrivo a voi nel prezioso sangue suo, con desiderio di vedervi affamato del cibo della creatura per onore di Dio; imparando dalla prima dolce Verit, che per fame e sete che egli ha della nostra salute, muore.
  • Slide 14
  • Slide 15
  • Non pare che questo Agnello immacolato si possa saziare; grida in Croce satollato da obbrobri, e dice che ha sete. Poniamoch corporalmente esso avesse sete, ma maggiore era la sete del santo desiderio che egli aveva della salute dell'anime.
  • Slide 16
  • O inestimabile dolcissima Carit, e non pare che tu dia tanto, dandoti a tanti tormenti, che non rimanga maggiore il desiderio che egli aveva della salute dell'anime di pi voler dare tutto. N' cagione l'amore. Non me ne meraviglio: ch l'amore tuo era infinito, e la pena era finita. E per gli era maggiore la croce del desiderio, che la croce del corpo.
  • Slide 17
  • Slide 18
  • Questo mi ricordo che il dolce e buono Ges manifestava una volta ad una serva sua. Vedendo ella in lui la croce del desiderio e la croce del corpo, ella domandava: Signore mio dolce, quale ti fu maggiore pena, o la pena del corpo, o la pena del desiderio?.
  • Slide 19
  • Egli rispondeva dolce e benignamente, e diceva: Figliuola mia, non dubitare; che io ti fo sicura di questo: che veruna comparazione si pu fare dalla cosa finita alla cosa infinita. Cos ti pensa che la pena del corpo mi fu finita; ma il santo desiderio non finisce mai. Per io portai la croce del santo desiderio.
  • Slide 20
  • Slide 21
  • E non ti ricorda, figliuola mia, che una volta, quando ti manifestai la mia nativit, tu mi vedevi fanciullo pargolo, nato con la croce al collo? Perch'io ti fo sapere, che come io, Parola incarnata, fui seminata nel ventre di Maria, mi si cominci la croce del desiderio ch'io avevo di fare l'obbedienza del Padre mio e d'adempire la sua volont nell'uomo; cio, che l'uomo fosse restituito a Grazia, e ricevesse il fine pel quale egli fu creato.
  • Slide 22
  • Questa croce m'era maggiore pena che veruna altra pena ch'io portassi mai corporalmente. E per lo spirito mio esult con grandissima letizia, quando mi vidi condotto all'ultimo; e specialmente nella cena del Gioved santo. E per dissi: con desiderio ho desiderato di fare questa Pasqua; cio di fare sacrificio del corpo mio al Padre.
  • Slide 23
  • Slide 24
  • Grandissima letizia e consolazione avevo, perch vedevo apparecchiare il tempo disposto a togliermi questa croce del desiderio; cio che quanto pi mi vidi giungere a flagelli e a tormenti corporali, tanto mi scemava pi la pena. Ch con la pena corporale si cacciava la pena del desiderio; perch vedevo adempito quello che io desideravo.
  • Slide 25
  • Ella rispondeva e diceva: O Signor mio dolce, tu dici che questa pena della croce del desiderio ti si part in Croce. In che modo fu? Or perdesti tu il desiderio di me?. Ed egli diceva: Figliuola mia dolce, no. Ch morendo in su la Croce, termin la pena del santo desiderio ad un'ora con la vita; ma non termin il desiderio e la fame che io ho della salute vostra.
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Che se l'amore ineffabile che io ebbi e ho all'umana generazione fosse terminato e finito, voi non sareste. Perch come l'amore vi trasse dal seno del Padre mio, creandovi con la sapienza sua; cos esso amore vi conserva: ch voi non siete fatti d'altro che d'amore. Se ritraesse a s l'amore con quella potenza e sapienza con la quale egli vi cre, voi non sareste.
  • Slide 28
  • Io, unigenito Figliuolo di Dio, sono fatto un condotto che vi porge l'acqua della Grazia. Io vi manifesto l'affetto del Padre mio: perch quellaffetto che egli ha, io ho; e quello che ho io, egli ha; perch sono una cosa col Padre e il Padre una cosa con me; e per mezzo di me ha manifestato s.
  • Slide 29
  • Slide 30
  • E per dissi io: ci che io ho avuto dal Padre, io ho manifestato a voi. D'ogni cosa n' cagione l'Amore. Adunque ben vedete, reverendo Padre, che il dolce e buono Ges amore, egli muore di sete e di fame della salute nostra. Io vi prego per l'amore di Cristo crocifisso che voi vi poniate per obietto la fame di questo Agnello.
  • Slide 31
  • Questo desidera l'anima mia, di vedervi morire per santo e vero desiderio, cio che per l'affetto e amore che voi avrete all'onore di Dio, salute dell'anime ed esaltazione di santa Chiesa, ho volont di vedervi tanto crescere questa fame, che sotto questa fame, rimaneste morto.
  • Slide 32
  • Slide 33
  • Ch, come il Figliuolo di Dio (come detto abbiamo) di fame mor; cos voi rimaniate morto a ogni amore proprio di voi medesimo; e a ogni passione sensitiva rimanga morta la volont e l'appetito; a stati e delizie del mondo, al piacere del secolo e di tutte le pompe sue. Non dubito che se l'occhio del conoscimento si volge a guardare voi medesimo, conoscendo voi non essere, troverete l'essere vostro dato a voi con tanto fuoco d'amore.
  • Slide 34
  • Dico che il cuore e l'affetto vostro non potr tenersi che non si spasimi per amore: non ci potr vivere amore proprio; non cercher s per s per propria sua utilit, ma cercher s per onore di Dio; n il prossimo per s, per utilit propria, ma lo amer e desiderer la salute sua per lode e gloria del nome di Dio.
  • Slide 35
  • Slide 36
  • Perch vede che Dio sommamente ama la creatura; e questa la cagione che subito i servi di Dio amano tanto la creatura, perch vedono che sommamente l'ama il Creatore; e la condizione dell'amore d'amare quello che ama colui che io amo. Dico che non amano Dio per s, ma lo amano in quanto somma ed eterna Bont degno d'essere amato.
  • Slide 37
  • Veramente, Padre, che costoro hanno messo a uscita la vita, perch non pensano di loro pi. Essi non vogliono altro che pene, strazii, tormenti e villanie: essi hanno in dispregio tutti i tormenti del mondo: tanto maggiore la croce e pena che portano di vedere l'offesa e il vituperio di Dio, e la dannazione delle creature; ed s grande questa pena, che dimenticano il sentimento della vita propria.
  • Slide 38
  • Slide 39
  • E non tanto che fuggano le pene, ma essi se ne dilettano e le vanno cercando. Si accordano con quel dolce innamorato di Paolo che si gloriava nelle tribolazioni per l'amore di Cristo crocifisso. Or questo dolce banditore voglio e vi prego che seguiate.
  • Slide 40
  • Oim, oim, disavventurata l'anima mia! Aprite l'occhio e guardate la perversit della morte che venuta nel mondo, e singolarmente nel corpo della santa Chiesa. Oim, scoppi il cuore e l'anima vostra a vedere tante offese di Dio. Vedete, Padre, che il lupo infernale ne porta la creatura, le pecorelle che si pascono nel giardino della santa Chiesa; e non si trova chi si muova a trargliele di bocca.
  • Slide 41
  • Slide 42
  • I pastori dormono nell'amor proprio di loro medesimi, in una cupidit e immundizia: sono s ebbri di superbia che dormono e non si sentono, perch vedano che il diavolo, lupo infernale, se ne porti la vita della Grazia in loro e anco quella dei sudditi loro. Essi non se ne curano: e tutto n' cagione la perversit dell'amore proprio.
  • Slide 43
  • Oh quanto pericoloso questo amore nei prelati e nei sudditi! S'egli prelato e egli ha amore proprio, egli non corregge il difetto dei suoi sudditi: perch colui che ama s per s, cade in timore servile, e per non riprende. Che se egli amasse s per Dio, non temerebbe di timore servile; ma arditamente con virile cuore riprenderebbe i difetti e non tacerebbe n farebbe vista di non vedere.
  • Slide 44
  • Slide 45
  • Di questo amore voglio che siate privato, padre carissimo. Vi prego che facciate s che non sia detta a voi quella dura parola con riprensione dalla prima Verit dicendo: maledetto sia tu che tacesti. Oim, non pi tacere! Gridate con cento migliaia di lingue.
  • Slide 46
  • Vedo che, per tacere, il mondo guasto, la Sposa di Cristo impallidita, toltogli il colore, perch gli succhiato il sangue da dosso, cio che il sangue di Cristo, che dato per grazia e non per debito, essi se lo furano con la superbia, togliendo l'onore che deve essere di Dio, e lo danno a loro; e si ruba per simonia, vendendo i doni e le grazie che ci sono dati per grazia col prezzo del sangue del Figliuolo di Dio.
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Oim! ch'io muoio, e non posso morire. Non dormite pi in negligenza; adoperate nel tempo presente ci che si pu. Credo che vi verr altro tempo che anco potrete pi adoperare; ma ora pel tempo presente v'invito a spogliare l'anima vostra d'ogni amore proprio, e vestirla di fame e di virt reale e vera, a onore di Dio e salute dell'anime.
  • Slide 49
  • Confortatevi in Cristo Ges dolce amore: che tosto vedremo apparire i fiori. Studiate che il gonfalone della Croce tosto si levi; e non venga meno il cuore e l'affetto vostro per veruno inconveniente che vedeste venire; ma pi allora vi confortate, pensando che Cristo crocifisso sar il facitore e adempitore degli spasmati desideri dei servi di Dio. Non dico pi.
  • Slide 50
  • Slide 51
  • Slide 52
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Perdonate, Padre, alla mia presunzione.
  • Slide 55
  • Slide 56
  • Slide 57
  • Slide 58