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7 Wild Ski Appennino collanaskialp idea Montagna editoria e alpinismo SCIALPINISMO SCI RIPIDO FREERIDE in Appennino Tosco-Emiliano

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Page 1: Wild ski Appennino

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Wild SkiAppennino

Wild

Ski

App

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5collanaskialpFrancesco “Gibo” Gibellini

È nato in Carnia, nelle cui montagne ha trascorso l’infanzia, si è poi laureato in Economia Azienda-le a Venezia, dove ha vissuto per alcuni anni ap-passionandosi di arte, fotografia e letteratura. Co

€ 26,00 idea

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idea Montagnaeditoria e alpinismo

SCIALPINISMOSCI RIPIDOFREERIDEin Appennino Tosco-Emiliano

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Skialp l Wild Ski Appennino

Nell’inverno 2013 ero impegnato in una giornata di freeride in Val di Luce (Abetone), l’indomani di una nevicata polverosa super e, d’un tratto, ho visto una linea ardita su una parete di fianco alle piste; non sapevo come si chiamasse la montagna e cosa fosse quella linea ma… arrivato a casa, iniziai a cercare notizie e scoprii che la parete era quella del Monte Gomito e che la linea che avevo visto era il Canale Ovest, classica dell’alpinismo invernale da fare con piccozza e ram-poni. La cosa finì in quell’istante ma un tarlo aveva iniziato a rosicchiarmi il cervello. L’inverno seguente (nel frattempo ero diventato papà), un giorno come un altro, dopo aver preso diverse informazioni, ho coinvolto Gigi e l’ho convinto a venire con me in Val di Luce per andare a vedere se quella linea che avevo visto fosse sciabile.Gigi non sapeva minimamente a cosa andava incontro (anche se gli avevo fatto portare il tra-pano, non si sa mai servisse…). Detto fatto, ci siamo trovati ad affrontare una linea veramente dura mai scesa prima da nessuno: bellissima ma con poca voglia di concedersi. Dopo aver sudato sette camicie siamo riusciti a venirne fuori e, mentre bevevamo un paio di birre per festeggiare e allentare la tensione, ho capito che l’Appennino, che prima non avevo mai considerato sotto la giusta luce, aveva sicuramente tante perle nascoste da far emergere dagli abissi della non conoscenza. Così, da una giornata diversa dal solito, mi è nata dentro l’esigenza e la voglia di mettere insieme tutte queste perle per realizzare una collana bellissima da offrire a chi i nostri crinali non li conosce affatto. Da quel giorno, l’Appennino mi ha offerto una grande possibilità: delle Alpi, ormai, tutti sanno tutto e si è scritto qualsiasi tipo di libro e sono assai antropizzate; sono poche le linee ancora da salire e da scendere, poche le possibilità di trovarsi in perfetta solitudine ad affrontare un’escursione.Da noi è diverso, le nostre montagne riservano ancora delle zone veramente selvagge dove l’uomo non ha mai calcato o quasi il suo piede e le pareti offrono spesso linee che aspettano solo che qualcuno vada a scoprirle; questo è stato il grande privilegio che l’Appennino ha sa-puto offrirmi: mi ha dato la possibilità di cercare le mie linee e di trovare le “mie” discese e, per questo, non finirò mai di ringraziarlo.L’avventura, secondo me, non conosce quota! Ci si può ingaggiare con la montagna a 8000 metri come a 2000 metri, ognuno può trovare la propria dimensione ed esplorare il terreno che preferisce e in cui si sente “a casa”; l’avventura è uno stato mentale che nasce e cresce dentro ognuno di noi se giustamente alimentato con motivazioni, progetti, obiettivi, voglia di mettersi in discussione e di migliorare il proprio livello fisico, tecnico e mentale.Credo che tutti abbiamo un debito di riconoscenza verso le montagne di casa! Per me… era semplicemente giunto il momento di saldarlo.

Francesco “Gibo” Gibellini Castelvetro, giugno 2016

Sono cresciuto in Appennino, nel MIO amato Appennino Tosco-Emilia-no, più precisamente a Villa Minozzo. Qui ho mosso i miei “primi passi” (dovrei dire le mie prime curve!), sul-le nevi del monte Cusna. Come acca-de a ogni principiante, anche per me l’inizio è stato su piste facili e battute. Ci è voluto poco, però, per imparare a scendere con gli sci dall’arrivo della

2000. Ho avuto bisogno, invece, di qualche anno in più, per iniziare a vedere il Monte Cusna an-che da un’altra prospettiva. Era l’unica montagna che conoscessi, ero piccolo e la vedevo enor-me, maestosa, tutta bianca, dovevo scoprire qualcosa di più delle piste battute. Chi frequenta il Cusna, sa che offre una varietà enorme di fuoripista bellissimi e, per un ragazzino, è un parco giochi tutto da scoprire. Un parco giochi molto divertente ma che può anche essere pericoloso. Per questo, i primi anni, ho inciso le mie curve nella neve fresca sempre accompagnato da mio padre. Oltre che un maestro di sci, lui è sempre stato uno sciatore eccellente sulla polvere. Quando scendeva dal muro intonso della duemila, molta gente si fermava a guardarlo. Nelle giornate giuste, quando le condizioni erano ottimali, mi prendeva con lui e mi insegnava la tecnica migliore per la neve fresca, diceva che era importante riuscire a sciare in tutte le condi-zioni, migliorare la sensibilità del corpo, essere pronto agli imprevisti, ai cambiamenti improvvisi del manto nevoso. Diceva che mi sarebbe servito per diventare uno sciatore più completo, più forte, e io… lo seguivo. Mi divertivo tantissimo.Con il tempo, penso di averlo girato tutto! Ogni canalone, ogni boschetto, ogni pendio… la montagna intera sembrava fatta per lo sci. Negli anni le giornate passate a scorrazzare su e giù dall’Alpe di Cusna sono diminuite, sostituite dai molti allenamenti e dalle gare, prima in giro per tutta la regione, poi in tutto il mondo. Ma, a volte, quando gli impegni me lo permettono, due curve sulla neve fresca non possono mancare. Mi ricordano la mia infanzia, la mia terra. Mi sono ripromesso che un giorno, quando le gare finiranno, con la curiosità di quando ero bambino, tornerò a scoprire cosa offre il nostro amato Appennino. Freeride, sci ripido e scialpinismo. In questo libro c’è illustrato in modo dettagliato e unico tutto quanto: il MIO Appennino. Un lavoro enorme, una guida molto interessante per tutti noi appassionati di sci: l’occasione è troppo ghiotta, dovrò assolutamente sfruttarla!

Giuliano Razzoli Villa Minozzo, 13 ottobre 2016

INTRODUZIONEIl MIO AppENNINO

l Introduzione

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Skialp l Wild Ski Appennino

39 • Canale del Ghiacciaio 19640 • Sasso del Morto - Carcamogena 20041 • Pendio dell’Angelo 20442 • Monte Cusna - Da Monte Orsaro 20843 • Rifugio Battisti - Da Rescadore 21244 • Vallestrina Freeride 21645 • Alpe di Vallestrina - Parete Nord Ovest 220• Gli albori del ripido di Alessandro Costi 222

SEI • GRUPPO CIPOLLA - SASSOFRATTOVECCHIO - CELLA 22946 • Monte Vecchio - Canale del Meriggio 23247 • Monte Cella - Direttissima Nord Ovest 23648 • Monte Cella - C.le dell’Ombra Corta 24049 • Monte Vecchio - Da Casini di Corte 24450 • M. Vecchio, M. Cella - ”Supergiro” 24851 • Monte Cipolla - Canale Nord o a Y 25252 • Sassofratto - Canale delle Cose Importanti 256

SETTE • GRUPPO LE PORRAIE - CASTELLINO - PRADO 26153 • Le Porraie - Da Camporanda per il Canale dell’Acchiaiola 26454 • Monte Castellino - Canale del Poeta 26855 • Monte Castellino - Canale della Transumanza 27256 • Monte Prado - Da Casini di Corte 27657 • Monte Prado - Canale della Clessidra 28058 • Monte Prado - Canale Est Via l’82 28459 • Monte Prado - Canale Centrale della parete est 288• Intervista a Pietro Barigazzi 290

OTTO • CERRETO LAGHI 29560 • Salto del Diavolo 29861 • Pista 5 30262 • Monte La Nuda - Vallone dell’Inferno 306

63 • Monte La Nuda - Direttissima 31064 • Canale dei Due Gendarmi 31465 • Canale del Forame 31866 • Monte La Nuda - Dal P.so del Cerreto 322

NOVE • GRUPPO MONTE ALTO - PUNTA BUFFANARO - MONTE CASAROLA - ALPE DI SUCCISO 32567 • Monte Alto - Da Succiso Nuovo 32868 • Punta Buffanaro - Da Succiso Nuovo 33269 • Punta Buffanaro, Monte Alto - Da Succiso Nuovo 33670 • Alpe di Succiso - Canale Sud Ovest da Succiso Nuovo 34071 • Alpe di Succiso - Canale Sud Est dal Passo del Cerreto 34472 • Alpe di Succiso - Canale Ovest da Succiso Nuovo 34873 • Alpe di Succiso - Canalone Nord Ovest da Succiso Nuovo 35274 • M. Casarola, Alpe di Succiso Per Vallone di Rio Pascolo 356• Emozioni sull’Appennino di Marco Castellani 360

• Tabella in ordine di difficoltà di discesa 362• Tabella riassuntiva 364

Itinerario di scialpinismo Itinerario di sci ripido Itinerario di freeride

INDICE

• Prefazione di Francesco Tremolada 5• Il mio Appennino di Giuliano Razzoli 6• Introduzione 7• L’Appennino Tosco-Emiliano in inverno 11• Selezione degli itinerari e metodologia adottata 13• Materiale 15• Legenda e scale di difficoltà 16• Scala del pericolo valanghe 18• Bollettino meteorologico e bollettino neve e valanghe 19• Bibliografia 20• Carte geografiche 20• Note 20• Ringraziamenti 21

UNO • GRUPPO MONTE GOMITO - ALPE TRE POTENzE - ABETONE - VAL DI LUCE 231 • Alpe Tre Potenze - Dalla Valle del Sestaione 262 • Alpe Tre Potenze - Dalla Val di Luce 303 • Denti della Vecchia 344 • Fosso del Gomito 385 • Vallone Primavera 426 • Canale Primavera 467 • Margherita’s Couloir 508 • Passo di Annibale 549 • Canale del Silenzio - Femmina Morta 6010 • Canale del Pino 6411 • Laura’s Couloir 6812 • Canale dei Filosofi 7213 • Canale delle Streghe 7614 • Canale della Solitudine 80• Appennino, montagne della contemplazione e dell’azione di Marileno Dianda 84

DUE • GRUPPO CORNO ALLE SCALE 8915 • Balzi dell’Ora, Canale 1 9216 • Balzi dell’Ora, Canale 2 9617 • Balzi dell’Ora, Canale 3 10018 • Balzi dell’Ora, Canale 4 10419 • Balzi dell’Ora, Canale 5 10820 • Corno alle Scale - Fosso di Mezzo 112

TRE • GRUPPO CIMONE - LIBRO APERTO - CIMA TAUFFI 11721 • Cima Tauffi - Per Monte Lancino 12222 • Cima Tauffi - Classica da Casulie 12623 • Libro Aperto - Da Casulie 13024 • Libro Aperto - Per Canale della Secchia 13425 • Cimone - Scivolo Nord 13826 • Cimone - Traversata 14227 • Cimone - Da Doccia di Fiumalbo 146• Intervista a Marco Ballerini 148

QUATTRO • GRUPPO GIOVO - RONDINAIO - LAGO SANTO 15328 • M. Rondinaio, M. Giovo - Traversata dal Lago Santo 15629 • Monte Giovo - Anello dal Lago Santo 16030 • Monte Giovo - Per Borra dei Porci 16431 • Triangolo, Canale Destro 16832 • Triangolo, Canale Sinistro 16833 • Altaretto, Canale Destro 17234 • Altaretto, Canale Sinistro 17235 • Monte Giovo - Canale di Bacoleta 17636 • Monte Giovo - Diretta dalla Croce 18037 • Monte Giovo - Canale Centrale 184

CINQUE • GRUPPO CUSNA - FEBBIO - ALPE DI VALLESTRINA 18938 • Monte Cusna - Canale della Borra 192

l Indice

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Quattro l Gruppo Giovo - Rondinaio - Lago SantoSkialp l Wild Ski Appennino

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SK

IALP

Bellissima e impegnativa gita, corta ma molto tecnica, per scialpinisti abituati al ripido sia in salita che in discesa.

ACCESSOVedi itin. 28.

SALITADalla macchina si sale al lago mantenendo la sponda sinistra fino a passare il Rifugio Vittoria e continuare sul ripido pendio ove corre il sentie-ro estivo 525. In breve si giunge al limitare della vegetazione e si traversa verso destra subito sopra all’evidente fascia rocciosa sotto la Borra dei Porci (alla nostra destra). A questo punto si apre l’anfiteatro sottostante l’anticima del Giovo (evidente croce). Si inizia a salire al centro del-lo stesso per poi portarsi su una ripida rampa a sinistra che obbliga negli ultimissimi metri a togliere gli sci (è vivamente consigliato metterli

sullo zaino prima dell’inizio della rampa) e pro-seguire con cautela (cornice a volte aggettante in uscita) fino a raggiungere la cresta da cui, in breve, traversando verso destra, si raggiunge la cima.

DISCESASi scende dalle tracce di salita aspettando che il sole abbia cotto la neve al punto giusto, per potersi godere la discesa nella sua interezza e tutta d’un fiato vista la scarsa lunghezza. Il pen-dio non è mai ripidissimo ma è necessario ave-re buon controllo degli sci soprattutto nei primi metri (ingresso da cornice) e sul tratto finale dove la vegetazione e i numerosi massi prima del lago obbligano a fare tratti di sci talvolta quasi acrobatico.

ALTRE POSSIBILITàNel caso che la neve non molli, la via di fuga è

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PUNTO DI PARTENZA: Lago Santo Modenese (1501 m)

ORIENTAMENTO: nord est

DISLIVELLO SALITA: 500 m

DISLIVELLO DISCESA: 500 m

TEMPO SALITA: 2 h

PENDIO: sect. 40°, 35°

DIFFICOLTà DI DISCESA: ski 3.2

DIFFICOLTà ALPINISTICA: 2

EXP: 2

MATERIALE: normale da scialpinismo + piccozza

Sopra: l’itinerario di salita e discesa verso il Giovo per la Borra dei Porci

Monte Giovo 1991 mPer Borra dei Porci

Anticima M. Giovo

B o r r a d e i P o r c i

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Quattro l Gruppo Giovo - Rondinaio - Lago SantoSkialp l Wild Ski Appennino

mo tratto in salita è molto tecnico ed esposto e obbliga spesso a salire con ramponi e piccozza (necessario saperli usare!) e, con neve dura,

può mettere in soggezione. In discesa, invece, meglio aspettare che la neve molli un attimo, per renderla più divertente e meno rischiosa.

rappresentata dalla tranquilla discesa per il Val-lone delle Fontanacce (v. itin. 28).

INFORMAZIONI UTILINon bisogna fare l’errore di sottovalutare que-sto itinerario e la zona in genere. Infatti l’ulti-

Bellissime curve sulla Borra dei Porci

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Nove l Gruppo Monte Alto - Punta Buffanaro - Monte Casarola - Alpe di SuccisoSkialp l Wild Ski Appennino

SK

IALP

Itinerario stupendo, forse il più remunerativo dal punto di vista prettamente sciistico in tutto l’Appennino. Non può mancare nella bacheca personale dello scialpinista di buon livello.

ACCESSOVedi itin. 67.

SALITASaliti sopra la chiesa, poco dopo si gira a sinistra per il sent. 655 (indicazioni per Rifugio Rio Pa-scolo); si prosegue per largo e comodo sentiero via via sempre più ripido fino a un’ultima rampa che permette di uscire sul pianoro del Rifugio Rio Pascolo (1570 m), sotto ai pendii nord del Torrione. Si prosegue rimanendo sul sentiero, avendo cura di lasciare sulla sinistra un salto di rocce. Passato questo tratto, si apre il vallone con un’ampia sella che divide il Monte Casarola (sinistra) dall’Alpe di Succiso (destra). Si sale

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Alpe di Succiso 2016 mCanale Ovest da Succiso Nuovo

PRIMA DISCESA ASSOLUTA: ignoti

PUNTO DI PARTENZA: Succiso Nuovo, 980 m

ORIENTAMENTO: nord ovest, ovest (salita), ovest, nord (discesa)

DISLIVELLO SALITA: 1037 m

DISLIVELLO DISCESA: 1037 m

TEMPO SALITA: 3 h

PENDIO: 40°

DIFFICOLTà DI DISCESA: ski 3.2

DIFFICOLTà ALPINISTICA: 2

EXP: 1

MATERIALE: normale da scialpinismo

Sopra: la bellissima linea della Ovest di Succiso vista dal Monte Acuto (foto Andrea Greci)

Il canale visto dall’alto (foto Elia Monica)

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Nove l Gruppo Monte Alto - Punta Buffanaro - Monte Casarola - Alpe di SuccisoSkialp l Wild Ski Appennino

INFORMAZIONI UTILIAppena passato il Rifugio Rio Pascolo, qualora le condizioni lo permettessero, è possibile salire direttamente a sinistra del Torrione (direzione sud) evitando così la salita più lunga verso la sella che divide Casarola e Succiso (attenzione al ghiaccio e a eventuali accumuli da vento).

sulla sella, si devia a destra e si percorre la cresta fino a raggiungere la cima.

DISCESADalla cima si scende qual-che metro in direzione sud ovest fino a trovare sulla destra l’attacco del largo Canale Ovest. Esso si presenta ripido nella sua interezza ma sempre largo e senza interruzio-ni e permette una sciata fantastica fino a sbucare appena sotto ai Ghiaccioni. Qui si prende il sentiero 673 e, in leggera discesa, si prosegue verso Succiso Nuovo mantenendo sulla sinistra il Torrente Liocca. Si scia con continuità fino a un ponticello in legno, poi segue un tratto di salita e un’ultimo pezzo con qual-che saliscendi che, in breve, riportano alla chiesetta. ALTRE POSSIBILITàQualora il canale non fosse in buone condizioni, è pos-sibile scendere per il vicino Canale Nord Ovest (v. itin. 73), oppure per il Canale Sud Ovest (v. itin. 70).

Risalendo il Vallone di Rio Pascolo (foto Gigi Valentini)

All’inizio del canale (foto Gigi Valentini)

Sciata entusiasmante nella parte alta del canale (foto Gigi Valentini)