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Sant’Agata di Mugello Alessandro Masetti Sant’Agata di Mugello Pieve e Raccolta d’arte sacra

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Page 1: SantAgata di Mugello Alessandro Masetti SantAgata di Mugello Pieve e Raccolta darte sacra

Sant’Agata di MugelloAlessandro Masetti

Sant’Agata di Mugello Pieve e Raccolta d’arte sacra

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Pieve di Sant’Agata

Address: Via della PieveCity: Sant’Agata – Scarperia - (Fi)Region: Toscana, MugelloCountry: ItaliaContinent: Europa

Coordinates: 44°01’16.46’’ N 11°20’03.93’’ E

Sant’Agata di MugelloAlessandro Masetti

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Sant’Agata di MugelloAlessandro Masetti

Sant’Agata è sempre stata luogo di passaggio sulla direttrice che dalla piana fiorentina conduce alla Pianura Padana, poiché vi passa una lunga dorsale che dal fiume Sieve risale ai valici appenninici più agevoli del tratto Tosco-Emiliano. L’origine dell'insediamento - V sec - è legata alla sua funzione di luogo di ristoro e assistenza prima di affrontare l'Appennino. Il primo documento attestante l’esistenza della pieve data 984, ma l’attuale edificio risale al 1175. La raccolta d’arte sacra è ospitata nell’ Oratorio della Compagnia di San Jacopo, un edificio del primo cinquecento affacciato sul lato sinistro del sagrato con un portico a quattro campate.

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Pianta della pieve

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La pieve presenta una sobria facciata a capanna realizzata con bozze di pietra alberese disposte in filaretti. L’interno è articolato in tre navate e la copertura è costituita da un raro caso di orditura tridimensionale di capriate. Le capriate centrali sono disposte ortogonalmente rispetto l’asse longitudinale dell’aula e poggiano sull’apice di altre capriate disposte parallelamente all’asse e appoggiate sulle colonne. Le capriate zoppe che vanno dalle colonne ai muri, completano l’orditura. Questa struttura garantisce una maggiore resistenza elastica alla copertura e crea un maggiore effetto di spazialità per l’aula.

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L’interno dell’Oratorio della Compagnia di San Jacopo è costituito da un’unica aula coperta con capriate lignee. Lungo le pareti sono disposte le panche su cui i confratelli si sedevano per pregare la Madonna raffigurata sull’altare. Le opere, provenienti dalle chiese del piviere di S.Agata coprono l’arco cronologico dal XIV al XVIII sec. Il percorso museale ruota attorno ai tre pannelli centrali autoportanti, dotati di spiegazioni, ma che non riescono a valorizzare le opere. L’illuminazione è totalmente artificiale (l’unica finestra è schermata da una tenda) ed è conferita da faretti puntati in direzione delle opere, con relativi problemi riguardo la fruizione delle tele ad olio che riflettono la luce. Nella vetrina della sagrestia è esposto il “tesoro” con oggetti databili dal XIV sec al XIX sec.

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La pieve di Sant’Agata è caratterizzata da elementi decorativi posti sul paramento esterno. Molte di queste decorazioni celano simbologie tipiche del mondo cristiano che erano “universalmente” riconoscibili per tutti i pellegrini che vi passavano. In facciata, oltre alla croce greca e all’architrave con il motivo a intreccio, si trova il simbolo che identifica la martire Sant’Agata nell’iconografia classica, i due seni e il vassoio. Il disegno più particolare si trova sul lato nord, è la losanga policroma con motivo a scacchiera in alberese e serpentino che simboleggia l’eterna “lotta” tra Bene e Male comune a molte culture.