roberto poggi

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Corso di formazione per volontari nell’ambito della Corso di formazione per volontari nell’ambito della relazione d’aiuto agli uomini che hanno agito violenza relazione d’aiuto agli uomini che hanno agito violenza Il significato del lavoro su uomini autori di violenza verso le donne: La prevenzione tramite interventi culturali, educativi e relazionali. Percorsi di gruppo. Gestione di sentimenti ed emozioni appresi nei gruppi di uomini che hanno agito violenza Pinerolo, 24 giugno 2016, Relazione a cura di Roberto Poggi Associazione Cerchio degli uomini di Torino Sportello d’ascolto per la prevenzione alla violenza alle donne

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Il significato del lavoro su uomini autori di violenza verso le donne: La prevenzione tramite interventi culturali, educativi e relazionali. Percorsi di gruppo. Gestione di sentimenti ed emozioni appresi nei gruppi di uomini che hanno agito violenza

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Page 1: Roberto Poggi

Corso di formazione per volontari nell’ambito dellaCorso di formazione per volontari nell’ambito dellarelazione d’aiuto agli uomini che hanno agito violenzarelazione d’aiuto agli uomini che hanno agito violenza

Il significato del lavoro su uomini autori di violenza verso ledonne: La prevenzione tramite interventi culturali,educativi e relazionali. Percorsi di gruppo.

Gestione di sentimenti ed emozioni appresi nei gruppi diuomini che hanno agito violenza

Pinerolo, 24 giugno 2016,

Relazione a cura di Roberto PoggiAssociazione Cerchio degli uomini di TorinoSportello d’ascolto per la prevenzione alla

violenza alle donne

Page 2: Roberto Poggi

Lo scopo dei percorsi per autori diLo scopo dei percorsi per autori diviolenzaviolenza

• I percorsi con gli autori hanno comescopo l’eliminazione della violenza…

• …. al fine di ottenere la sicurezza dellevittime e dei minori attraverso il lavoro coni maltrattanti.

• Riteniamo fondamentali entrambi i puntiprecedenti. Imprescindibile il secondo.

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ObiettiviObiettivi

• Intercettare il disagio, senza collusione, confluenza,alleanza, ma neanche freddezza o distacco; cercando diagire sul potenziale positivo dell’appellante.

• Fornire 3 o 4 colloqui orientativi, allo scopo di esaminarela situazione, valutare fattori di rischio ed eventualmente:

•inserimento nei nostri gruppi ordinari, inserimento gruppi specifici (sul tema del disagio e

della violenza) indirizzare alla rete di specialisti per problematiche specifiche (dipendenze, psichiatria, psicoterapia, sostentamento, problematiche legate ai minori, ecc). contatti con le forze dell’ordine, servizi sociali, centri accoglienza per le vittime, avvocati...

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Sportello d’ascolto per il disagio maschilee prevenzione alla violenza alle donne

• 2007-2008 formazione specifica Vires (Ginevra), Barcellona,Firenze - 2009 Apertura Sportello … con il supporto dellaProvincia e Fondazione CRT, in collaborazione con il Comune diTorino e la Regione Piemonte

366.406.10.86 - 011 247.81.85 H/24

• PERCHE’ “DISAGIO”…STATISTICAMENTE…, se…• Gruppo di 4 operatori per la gestione dello sportello. Counselors

• Formazione e supervisione sulla gestione di una linea telefonica.

• Formaz. e superv. per i colloqui individuali e gruppo di criticità• Scheda dati per ogni contatto. Campagne pubbl.

• Rete servizi per autore e vittima, affinché si faccia sistema.

Page 5: Roberto Poggi

Cosa intendiamo conCosa intendiamo con “interventi culturali …”“interventi culturali …”

• Sistema prevaricante secondo codicimillenari

• Modalità di relazione che porta il maschioa dovere essere “forte”

• A scapito della capacità di esprimereemozioni e sentimenti

• Puntiamo quindi al recupero di questepotenzialità per stare meglio nelle relazionitramite interventi di problem solving

Page 6: Roberto Poggi

Quali strumenti utilizziamoQuali strumenti utilizziamo

• Rimettere in discussione il modello patriarcale• Riflettere su come oggi è ancora funzionante• Ragionare sugli stereotipi di 1°2°3° generazione• Quali esempi mi hanno portato a …• Come gestisco i conflitti• Quali altre opzioni ho• Il significato di relazioni paritarie• Il desiderio di vita migliore• Il desiderio di relazioni migliori

Page 7: Roberto Poggi

Tutto questo porta a …:Tutto questo porta a …:

• Rivedere i propri piani di vita ed i valoriesistenziali

• Dando valore a relazioni di intimità inparità nel rispetto delle differenze

• Passando inevitabilmente a ricontattare emozioni sentimenti ed affettività

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SENTIMENTI ED EMOZIONISENTIMENTI ED EMOZIONI

• Amore, odio, amicizia, empatia,avversione, collera, dolore, antipatia,tristezza, repulsione, accoglienza, gelosia,contentezza, libertà.

• Desiderio, rabbia, dolore, paura,angoscia, attrazione, gioia.

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Cominciare dalla rabbiaCominciare dalla rabbia

• E’ la prima emozione e a volte l’unica che gliuomini autori di violenza portano all’inizio …: “hoperso il controllo ..”

• Tecniche contenimento nel breve termine• Lavoro di riconoscimento dei fatti, del danno, e

di ciò che veramente porta alla rabbia• Passando dal riconoscimento della fragilità per

ricontattare tutto il panorama dei sentimenti edemozioni

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Si può controllare la rabbia?Si può controllare la rabbia?

• Modelli virili di controllo di bassi istinti?• Combatterla? Si ingrandisce.• Ho perso il controllo …

• Dietro la rabbia …

• Affrontare la rabbia aprendo la gabbiadegli stereotipi.

• Time out … , le recidive. Il gusto delcontrollo sull’altra/o

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Riconoscere l’altra/oRiconoscere l’altra/o

• Riconoscere se stessi nei propri puntideboli e nelle proprie qualità

• Porta al riconoscimento dell’altra/o

• Riconoscimento del danno

• Empatia ed immedesimazione• Come risolvere i conflitti • Arrivare all’assertività

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Percorsi di prevenzione ePercorsi di prevenzione ecambiamentocambiamento

• Risposta telefonica, internet, passaparola• Accesso volontario, mediato, su invio• Colloqui di orientamento (1 o 2)• Invii• Colloqui individuali (3)• Passaggio al gruppo• Verifica semestrale su percorso annuo• Tutoring e follow up

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Caratteristiche del percorsoCaratteristiche del percorso

• Percorso culturale, educativo e relazionale sia in fase individualeche di gruppo.

• Presa di consapevolezza delle istanze della violenza(responsabilità, danno, negazione, reificazione).

• Stereotipi, riconoscimento dei meccanismi, il contatto nelle relazioni.• Lavoro in equipe. Riunioni settimanali. Casi e metodo.• Lavoro di supervisione e valutazione eventuali invii.• Servizi sul territorio. Asl e centri per le dipendenze.• Fase individuale uscita dall’anonimato e valutazione del rischio

(generalmente 3-4 incontri): presa di consapevolezza e assunzionedi responsabilità, preparazione al gruppo.

• Fase in gruppo.• Conclusione del percorso. Follow up.

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Passaggio al gruppo Passaggio al gruppo

• Se non ci sono i requisiti all’ingresso nelgruppo si valutano percorsi conpsicoterapeuti o brevi periodi ulteriori diincontri individuali finalizzati all’ingresso aigruppi

• Al gruppo si inizia un percorso basato siasul cambiamento culturale che sullacondivisione a partire da sé, dove iltessuto di base è costituito dalle relazioni.

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Gruppo su disagio relazionale eGruppo su disagio relazionale eviolenza. A violenza. A

• Nei primi mesi si conduce più frontalmentelasciando degli spazi alla condivisionepersonale.

• Si inizia con la violenza, negazione,minimizzazione, relazioni di potere e controllo, ilciclo della violenza, contatto emozioni, empatia,riconoscimento dell’altra/o, del danno, dellasvalutazione, della paura, emotività, valori,cambiamento.

• Passaggio graduale alla condivisione dei vissutipersonali

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Regole del gruppo di condivisioneRegole del gruppo di condivisione

• Parlare in prima persona• Riferirsi ai propri vissuti• Attendere il proprio turno

• Curare la capacità di ascolto

• Evitare consigli e giudizi• Utilizzo del tempo• Riservatezza

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Gruppi su disagio relazionale eGruppi su disagio relazionale eviolenza Bisviolenza Bis

Condivisione, partendo da sé.• Attivazione, emersione nel qui e ora.• Drammatizzazione dei racconti, scambi di ruolo• Contatto e riconoscimento emotività. Metodi attivi • Empatia verso l’altra/o.• Riconoscimento negazione e minimizzazione• Segnali collera, sistemi di primo controllo• Adesione a modelli positivi di relazione.• Gestione dei conflitti / cura della comunicazione• Attivazione desiderio positività. • Disponibilità al cambiamento

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Quattro pilastri della condivisioneQuattro pilastri della condivisione

• Fino a quando si continuerà a pensare che ipropri problemi siano causati da qualcun altro,non è possibile sperare in un cambiamento

• L’assunzione di responsabilità porta alla sogliadel cambiamento, ma non è sinonimo dicambiamento. Ricontattare emoz. ed affettiv.

• Puntare sulla dimensione esistenziale per daremotivazione e senso al cambiamento (Yalom)

• Promuovere la ricerca di soluzioni “vincere in 2”in un ottica di parità di genere

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Quali competenzeQuali competenzeoltre le formazioni specifiche sulla violenzaoltre le formazioni specifiche sulla violenza

• Esperienze di gruppi da 20/30 anni• Ricerca sul maschile 18/20 anni• Gruppi maschili di relazione tra uomini finalizzati

al cambiamento 5000 ore• 10 anni di gruppi di donne e uomini sulle

relazioni tra i sessi• Accoglienza autori violenza dal 2002• Esperienze meditative (mindfulness o altre)

come pratiche di senso esistenziale/capacitàd’ascolto e riconoscimento

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Lavoro di ricerca e di confrontoLavoro di ricerca e di confronto

• Non riproducibilità dell’esperienza• Possibilità di un prezioso confronto con le realtà

della rete e soprattutto con chi si appresta alavorare con gli uomini che hanno agito violenza

• Ricerca sulle cause, sui percorsi, sullecaratteristiche degli operatori, sulle tecniche

• Confronto sulle diverse modalità• Lavoro sulla propria identità di genere• Sulla storia personale

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Percorso di introduzione al lavoro su autoriPercorso di introduzione al lavoro su autoridi violenza a bassa criticitàdi violenza a bassa criticità

• Approfondire tramite simulazioni• Seguire nei primi contatti

• Incontri mensili di supervisione

• Affiancamento colloqui• Affiancamento gruppo• Confronto sulle insorgenze personali

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RisultatiRisultati

• Dall'inizio a marzo 2016 abbiamo ricevuto contatti da circa 350uomini. Circa 250 sono venuti ai colloqui (colloqui: media 4 colloquia persona). 45 uomini sono entrati nei gruppi.

• totale 2009 – 2016: 350uomini che si sono presentati al colloquio 250

150 gruppi (45 uomini hanno partecipato) maggio 2016 partenza secondo gruppo

• Schede/mese:• 2009 – 2012: 5 // 2013: 19,5 // 2014: 30,1 // 2015: 37 (giugno)

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ConclusioniConclusioni

• Il lavoro di contrasto alla violenza alle donneassume quindi un significato di cambiamentoepocale nelle relazioni.

• Da relazioni basate su rapporti di potere sipassa al riconoscimento dell’altra/o.

• E’ necessario acquisire una diversa cultura dellerelazioni e della gestione dei conflitti.

• Un cambiamento nelle relazioni tra donne euomini diventa paradigma di costruzioni socialidi maggior benessere collettivo.

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... Infine …... Infine …

• Nel lavorare per la liberazione o la costruzione diuna soggettività al femminile e per una cultura adue soggetti, stiamo realmente lavorando verso laliberazione dell’umanità stessa e verso un altrotempo del nostro divenire umani (Luce Irigaray. Intutto il mondo siamo sempre in due. Baldini Castoldi).

• Ed è in questo contesto che si inserisce il nostro lavoro diprevenzione alla violenza con gli autori.

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Sportello d’ascolto e prevenzione allaviolenza alle donne per uomini autori di

violenza

• 2007-2008 formazione specifica - 2009 Apertura Sportello … conil supporto della Provincia e Fondazione CRT, in collaborazionecon il Comune di Torino e la Regione Piemonte

366.406.10.86 011.247.81.85

• H/24• Contatto telefonico, colloqui di orientamento, lavoro

di gruppo, tutoring e follow up

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Page 27: Roberto Poggi

Tipologie degli autori di violenza Tipologie degli autori di violenza

Origini culturali. Storie individuali. Violenza assistita, subita,Origini culturali. Storie individuali. Violenza assistita, subita,sistema di attaccamento e dipendenza.sistema di attaccamento e dipendenza.

Uomini di un solo delitto. Non posso vivere senza di te.Uomini di un solo delitto. Non posso vivere senza di te.Morti annunciate. Cose da matti. (Merzagora)Morti annunciate. Cose da matti. (Merzagora)

DinamicheDinamicheControllore: Controllore: timore di perdere dominio. timore di perdere dominio. Difensore: Difensore: temeteme

l’autonomia. l’autonomia. Ricerca di approvazione: Ricerca di approvazione: problemi diproblemi diautostima. autostima. Fusione: Fusione: l’altro è parte di sè, narcisismo.l’altro è parte di sè, narcisismo.

DipendenzaDipendenza: angoscia di abbandono. : angoscia di abbandono. Difficoltà contattoDifficoltà contattoemozioni:emozioni: sia espresse che di riconoscimento. sia espresse che di riconoscimento.

Deficit della comunicazione. Deficit della comunicazione. (Merzagora).(Merzagora).

Stratificazione a piramide/Spirale della violenzaStratificazione a piramide/Spirale della violenza

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Piramide di criticità – Ciclo dellaPiramide di criticità – Ciclo dellaviolenzaviolenza

Conflittualità esasperata

Aumento progressivodi conflittualitànon risovibili

Inizio problematiche non facilmente risolvibili

Conflittualità che si risolve

Luna di miele

Ritorno alla tensione

violenza

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Negazione e riconoscimento Negazione e riconoscimento

TECNICHE DI NEUTRALIZZAZIONETECNICHE DI NEUTRALIZZAZIONENegazione, minimizzazione, non riconoscimentoNegazione, minimizzazione, non riconoscimento

dell’altra, del danno, giustificazione morale,dell’altra, del danno, giustificazione morale,etichettamento eufemistico, confronto vantaggioso,etichettamento eufemistico, confronto vantaggioso,

dislocamento della responsabilità, attribuzione di colpa.dislocamento della responsabilità, attribuzione di colpa.

RICONOSCIMENTO DELLA VIOLENZARICONOSCIMENTO DELLA VIOLENZARiconoscimento del danno, Riconoscimento dell’altra,Riconoscimento del danno, Riconoscimento dell’altra,

contatto emotivo delle proprie emozioni.contatto emotivo delle proprie emozioni.Consapevolezza emotiva dei sentimenti negativi eConsapevolezza emotiva dei sentimenti negativi epositivi e loro riconoscimento, riconoscimento dellapositivi e loro riconoscimento, riconoscimento dellapaura di abbandono, riconoscimento delle fragilità,paura di abbandono, riconoscimento delle fragilità,

violenza come effetto volto alla negazione delle proprieviolenza come effetto volto alla negazione delle propriefragilità, sistema valoriale, proposta di cambiamento,fragilità, sistema valoriale, proposta di cambiamento,

ridecisione.ridecisione.

Page 30: Roberto Poggi

La ricerca di terza generazione: IlLa ricerca di terza generazione: Ilprogetto Mirabel (Gennaio 2015)progetto Mirabel (Gennaio 2015)

• Durham Univer. Liz Kelley & NicoleWestmarland

• Metodologie e pratiche di ricerca innovative• Tutti i programmi investigati rispondevano a

protocolli fra gli organismi che garantivano unintervento coordinato all’interno della comunitàche rientrava in una strategia e nei piani diazione contro la violenza che riconosono che illavoro con gli autori è un servizio specialisticofondamentale.

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1) Sicurezza e libertà dalla violenza1) Sicurezza e libertà dalla violenza

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Lea melandriLea melandri

– Lea Melandri (Silenzi, pag. 204)“Partire dallamemoria del corpo – dai sedimenti profondidella vita psichica – per interrogare il rapportotra i sessi, vuol dire riconoscere che il dominiomaschile non nasce da una volontà malvagiadell’uomo o da una sua naturale pulsione dimorte, ma da passaggi inconsapevoli dinecessità che riguardano lo sviluppo dellaspecie umana, il passaggio dalla natura allacultura.”

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ZagrebelskyZagrebelsky

• La democrazia è libero confronto di idee eprogrammi.

• I suoi nemici sono da un lato il nichilismodel puro potere e….

• … dall’altro lato l’assolutismo della veritàdogmatica