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Provincia di Barletta - Andria - Trani Il Presidente dell’Unione di Centro (BT) Vice Presidente del Consiglio Provinciale Avv. FRANCESCO di FEO

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Page 1: Riassunto digitale

Provincia di Barletta - Andria - Trani

Il Presidente dell’Unione di Centro (BT) Vice Presidente del Consiglio Provinciale

Avv. FRANCESCO di FEO

Page 2: Riassunto digitale

… la Provincia è un Ente inutile. Le Province devono essere

eliminate. Era meglio quando eravamo in Provincia di Foggia. Le

Province sono un carrozzone sulla collettività: solo spese,

agevolazioni e privilegi ... Queste le opinioni più diffuse tra la

gente sull’ente Provincia che rafforzano anche nei partiti

dell’intero arco costituzionale (compreso l’Unione di Centro) la

volontà di sopprimere le Province. “Terminata la campagna elettorale, però, solo l’ Unione di

Centro rimane ferma su questa posizione”.

Ho avuto modo di dire in campagna elettorale che sicuramente andrebbe rivisitata la Costituzione

con una riforma che organizzi gli enti territoriali (comuni e province), riduca il numero degli eletti

nelle nostre istituzioni (parlamento e regione) e gli emolumenti. Ho specificato, però, che per me

non vi sono enti utili o enti inutili per antonomasia, ma che ci sono buoni amministratori o cattivi

amministratori. Certo se in questa neonata VI^ Provincia Pugliese non vi devono essere tutte le sedi

Provinciali dei vari istituti (Inps, Inail, Camera di Commercio) e degli organi di Governo allora si

che non ha senso mantenere in vita le Province.

Ho sostenuto, comunque, che fino a quando l’Ente Provincia esisterà Trinitapoli dovrà avere un suo

rappresentante.

E’ d’uopo rimarcare, altresì, che per i consiglieri provinciali non è previsto alcun STIPENDIO, ma

il cosiddetto gettone di presenza che nel caso di specie ammonta a circa 40,00 euro lorde. Appare

evidente come in questo caso non può essere che la passione, il senso del dovere e l’attaccamento al

proprio territorio a dare forza agli uomini e alle donne che si impegnano in un ente come quello

della Provincia che tutti, a torto o a ragione, vorrebbero eliminare. Ovviamente le perplessità

rimangono, i dubbi vengono alimentati ed il qualunquismo farcisce il dire comune. Per questo

motivo ho pensato di informare i miei concittadini su quelli che sono stati i miei interventi, a favore

anche della nostra collettività, in questo primo anno di legislatura di questa neonata VI^ Provincia

Pugliese: strade, scuole, ambiente, lavoro, sanità i temi affrontati.

Non un elenco di cose fatte o proposte, ma semplicemente una cronaca che mette in luce

l’abnegazione, l’impegno ed il senso del dovere di chi non ha promesso nulla se non il proprio

impegno sino al massimo sacrificio.

Il Presidente dell’ Unione di Centro

Vice Presidente del Consiglio Provinciale

della Provincia di Barletta-Andria-Trani

Avv. Francesco di Feo

Page 3: Riassunto digitale

Lorenzo Cesa, segretario nazionale UdC, a Trinitapoli VENERDÌ 20 MARZO 2009

TRINITAPOLI - I l segretario nazionale dell’Unione di Centro (UdC), Lorenzo Cesa, sarà presente a Trinitapoli, oggi alle ore 17.30, presso la locale sede del partito, in via Garibaldi, per la presentazione dei tre candidati che rappresenteranno il Tavoliere meridionale alle prossime competizioni elettorali per la nomina del primo consiglio della Provincia di Barletta-Andria-Trani. Ovvero: Francesco Di Feo (Trinitapoli),

Enza Frontino (Margherita di Savoia) e Domenico Dalessandro (San Ferdinando di Puglia). All’incontro, cui prenderanno parte il commissario provinciale Angelo Cera e i dirigenti di partito, sarà presente anche il candidato presidente Francesco Salerno che guida una coalizione composta da Udc - La buona politica – Psdi - Nuovo Psi – associazioni e movimenti locali. A fare gli onori di casa il responsabile provinciale agli enti locali, Nicola di Feo, vice sindaco di Trinitapoli.

Page 4: Riassunto digitale

Comizio dell’UDC a Trinitapoli, con Francesco Salerno MERCOLEDÌ 01 APRILE 2009

TRINITAPOLI - Sabato 4 Aprile ore 19.00 a Trinitapoli, in Via Vittorio Veneto, comizio di Francesco Salerno. Saranno presenti i candidati: Enza Frontino (Margherita di Savoia), Mimmo D'Alessandro (San Ferdinando di Puglia) e Francesco di Feo (Trinitapoli). L'Avvocato Francesco di Feo presenterà alla cittadinanza casalina il candidato presidente Francesco Salerno, che sta girando l'intera provincia con il vademecum "La nostra idea di Provincia", con un semplice indirizzo: la sesta provincia pugliese è una giovane creatura che punta a divenire presto adulta.

Noi, Provincia BAT sappiamo ciò che vogliamo essere. È importante e fondamentale il coinvolgimento di tutti i soggetti operanti sul territorio: Istituzioni, Imprese, Scuole, Associazioni, per elaborare una visione condivisa. Il Gruppo Consiliare di Trinitapoli: Mimmo Triglione (Presidente del Consiglio Comunale), Mauro Vitale (Assessore Unione dei Comuni), Maria Michela Montuori (Vice Presidente GAL DaunOfantino), Nicola di Feo (Vice Sindaco di Trinitapoli), Ruggiero Capodivento (Segretario locale Unione di Centro).

Page 5: Riassunto digitale

Per continuare a difendere i vostri diritti MARTEDÌ 07 APRILE 2009

TRINITAPOLI - Credetemi, è difficile proporsi come candidato in un momento storico come questo. Ed è ancora più difficile per chi come me non ama la retorica, la demagogia ma è dedito al pragmatismo ed al razionalismo, riuscire a sintonizzarsi con la cittadinanza senza scadere nel populismo e nel qualunquismo. La mia professione di avvocato mi ha insegnato che la gente non deve essere illusa e non ama essere strumentalizzata per fini diversi da quelli che sono i bisogni concreti che l'attanagliano.

Nel mio lavoro ho sempre rispettato il mio cliente: studiando, conoscendo la fattispecie giuridica che mi veniva presentata offrendo un parere sincero e consono alla realtà processuale e giurisprudenziale da affrontare. Questa serietà, competenza e professionalità mi appartiene e mi viene riconosciuta non solo nell'ambito professionale ma anche in quello sociale, culturale e sportivo. Io preferisco dire NO e magari far dispiacere il mio interlocutore, anziché SI e trascinarlo nella disperazione dell'illusione senza fine. Questo è il mio modo di essere e di fare e questo è quello che io posso garantire a chi vorrà concedermi la sua fiducia. Io potrò assicurare la massima dedizione mettendo a disposizione della collettività quelle qualità e quelle doti che mi hanno reso un uomo serio e deciso.

La mia scelta di stare con Casini non è casuale ma è frutto di una convergenza di idee che mi vedono assieme a Francesco Salerno. Due uomini che con la propria storia e con la propria capacità politica hanno dimostrato coerenza, serietà e salvaguardia dei valori fondamentali della nostra cultura e della nostra costituzione. Io voglio essere l'esempio e l'orgoglio dei miei concittadini in modo da riportare la speranza e da allontanare la rassegnazione. Io ci credo.

Avv. FRANCESCO DI FEO

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Il 6 e 7 Giugno 2009 si è votato …

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Francesco di Feo

ELETTO !!! Consigliere Provinciale

Page 10: Riassunto digitale

Nella neonata sesta Provincia Pugliese viene eletto il primo Governo Provinciale

Page 11: Riassunto digitale

Il primo Consiglio Provinciale della Provincia BAT

ANDRIA – Sarà ufficializzato il primo Consiglio Provinciale della Provincia di Barletta-Andria-Trani. Si terrà presso l'I stituto Tecnico Agrario “Umberto I” di Andria. Nello specifico, dovrebbe essere questa la prima squadra di governo della BAT:

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Presidente: VENTOLA FRANCESCO

Vice Presidente : GI ORGI NO NI COLA (Alleanza di Centro )

Presidente del Consiglio Provinciale: RI SERBATO LUIGI (La Puglia prima di tutto )

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Assessori:

CAMERO POMPEO ( La Puglia prima di tutto )

CAMPANA DOMENI CO ( Popolo della Libertà )

CEFOLA GENNARO ( Lista Ventola )

DAMI ANI DARI O ( Popolo della Libertà )

DI MARZI O GI USEPPE ( Popolo della Libertà )

GI ORGI NO NI COLA (Alleanza di Centro)

LOMBARDI CARMELI NDA ( Lista Ventola )

SPI NA ANTONI A ( Popolo della Libertà )

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Page 12: Riassunto digitale

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Consiglieri Provinciali:

ABASCI À GI OVANNI ( La Puglia prima di tutto ) ANTONUCCI LUI GI ROSARI O ( Lista Ventola ) CORRADO GI USEPPE ( Popolo della Libertà ) D' ADDATO PI ETRO ( Popolo della Libertà ) DI MODUGNO STEFANO ( Popolo della Libertà ) DI PALMA NI COLA ( Popolo della Libertà ) DI PI ERRO VI NCENZO ( Popolo della Libertà ) FASANELLA EGI DI O ( Popolo della Libertà ) FI SFOLA MARCELLO ( Popolo della Libertà ) LOVI NO FEDELE ( Popolo della Libertà ) MASTROGI ACOMO PANTALEO ( Popolo della Libertà ) MATARRESE SAVI NO (Alleanza di Centro) ROCCOTELLI LUIGI ( Lista Ventola ) RUSSO ALFONSO ( La Puglia prima di tutto ) TROI A SABI NO ( Popolo della Libertà ) VALENTE VI NCENZO ( La Puglia prima di tutto ) ZI NNI MI CHELE ( Lista Ventola ) DI CORATO MI CHELE ( La Buona Politica) DI FEO FRANCESCO ( Unione di Centro ) DI PAOLA GI USEPPE ( La Buona Politica) EVANGELI STA SERGI O ( Rifondazione Comunista - Comunisti I taliani ) LAURORA CARLO ( Unione di Centro ) LODI SPOTO BERNARDO ( Partito Socialista ) LONI GRO LEONARDO ( Partito Democratico ) MARMO GI USEPPI NA ( Partito Democratico ) PATRUNO ANDREA PI O ( Partito Democratico ) SALERNO FRANCESCO ( La Buona Politica ) SCELZI CARLO GI USEPPE ( Partito Democratico ) SUPERBO MI CHELANGELO ( Partito Democratico ) ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Page 13: Riassunto digitale

Provincia di Barletta-Andria-Trani, l'opposizione attacca la giunta Ventola: "Assenza di trasparenza ed informazione" GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009

ANDRIA - "La nuova Provincia di Barletta-Andria-Trani è partita con il piede sbagliato". Lo hanno affermato otto (su 10) consiglieri di minoranza (Pd, Udc, Ps, Pdci-Prc e La Buona Politica), nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte: Michele Superbo, Francesco Salerno, Sergio Evangelista, Michele Dicorato e Giuseppe Di Paola, Bernardo Lodispoto, Francesco di Feo ed Andrea Patruno. Dure le accuse nei confronti del presidente Francesco Ventola e della sua giunta, che starebbe agendo in totale autonomia ed in assenza di trasparenza ed informazione. Infatti, è stato lamentato che, nonostante le richieste di atti e determinazioni amministrative rivolte al presidente del consiglio ed alla maggioranza, vige un silenzio assordante. "Nulla è dato sapere – affermano

Michele Superbo ed Andrea Patruno per il Pd - in ordine a bandi promossi ed alle iniziative intraprese, trincerandosi dietro difficoltà organizzative". Rincara la dose Francesco Salerno (La Buona Politica), il quale chiede espressamente se l’amministrazione provinciale ha affidato i lavori per il completamento della sede provinciale con trattativa privata o meno e a quanto ammonterebbe il costo sostenuto e da sostenere. Sergio Evangelista (Pdci-Prc) denuncia la scorrettezza dell’amministrazione Ventola che pur partecipando, la Provincia, alla Fiera del Levante con uno stand da 30.000 euro, ha invitato solo i consiglieri di maggioranza. Inoltre, è stato sottolineato che le manifestazioni per l’estate da 150.000 euro – affidate ad un manager di Canosa - sono state organizzate senza coinvolgere i gruppi consigliari.

Francesco di Feo (Udc) ha evidenziato che "questa Provincia è pervasa da uno scetticismo assoluto, al quale l’intero consiglio provinciale deve dare delle forte risposte. Gli abitanti della sesta provincia vogliono risposte concrete sulla sicurezza stradale, l’efficienza delle scuole, il lavoro". In particolare, di Feo ha evidenziato che "non è possibile che la Provincia non abbia la sede provinciale dell’Inps e che i cittadini debbono continuare a recarsi a Bari o a Foggia". Al pari, chiede che da subito la Provincia si occupi delle scuole: ad esempio, il liceo classico di Trinitapoli ha la necessità e l’urgenza di ampliare la struttura, in quanto gli alunni sono dislocati in varie sedi, con costi di fitto elevatissimi e disagi sul piano della funzionalità. Poi ha insistito sulla sicurezza stradale, invitando la giunta a prevedere con urgenza il rifacimento delle strade provinciali n. 75 e n. 141, teatro in questi giorni di incidenti mortali. Circa i problemi di comunicazione, di Feo suggerisce l’uso di internet per informare sull’attività amministrativa e gestionale i consiglieri.

Conclude la conferenza stampa il consigliere Bernardo Lodispoto, presidente della commissione speciale per la redazione dello Statuto, il quale, in linea con gli altri consiglieri di opposizione, evidenzia che, ad oggi, i componenti della commissione hanno operato utilizzando i propri strumenti (telefonini e computer) e le proprie risorse economiche, senza un segretario e con difficoltà logistiche. Ha reso noto che lo Statuto è stato completato e che l’opposizione, tranne il Pd, sarebbe orientata nell’indicare quale sede legale della Provincia la città di Barletta. Con chiarezza, lancia un messaggio alla maggioranza sul fatto che non concederà alcuna proroga per la consegna dello Statuto. Infine, Lodispoto propone ufficialmente alla maggioranza di far dimettere il presidente del consiglio, Luigi Riserbato, eletto a voto palese, garantendo una votazione unanime, a scrutinio segreto, sullo stesso nominativo.

Page 14: Riassunto digitale

Al Sig. Presidente della Giunta Provinciale

Al Sig. Presidente del Consiglio Provinciale

Barletta - Andria - Trani

Oggetto: INTERROGAZIONE.

Il Consigliere Francesco di Feo del gruppo Unione di Centro

Interroga

la S.V. sul gravoso problema che investe l’Istituto d’Istruzione Su-

periore “S. Staffa” di Trinitapoli per apprendere:

1) se l’Istituto in questione è stato acquisito nel patrimonio

dall’attuale amministrazione Provinciale Barletta-Andria-

Trani;

2) se questa Amministrazione Provinciale intende dare esecu-

zione al Progetto esecutivo, immediatamente cantierizzabile

del 1° Stralcio secondo lotto corpo A, al fine di assicurare

l’attività didattica degli indirizzi”Grafico Pubblicitario ed

Odontotecnico, con la realizzazione di una nuova sede.

Andria, 26/10/2009

Il Consigliere Provinciale

Francesco di Feo

Page 15: Riassunto digitale

Conclusi i lavori della Commissione per la redazione dello Statuto: irrisolto il problema della sede legale MERCOLEDÌ 28 OTTOBRE 2009

TRINITAPOLI – Istituzione della Conferenza dei Sindaci, quale organo consultivo della Provincia, che viene convocata dal presidente per gli indirizzi generali e di programma dell’amministrazione e sulle iniziative di collaborazione tra Comuni e Provincia; istituzione della figura del "Rappresentante degli Immigrati" al fine di favorire una maggiore partecipazione alla vita dell’Ente ed una migliore integrazione nella comunità provinciale dei cittadini stranieri residenti nel territorio. Sono due dei maggiori punti qualificanti dello Statuto e del Regolamento della Provincia di Barletta-Andria-Trani, licenziato dalla apposita Commissione, nell’incontro conclusivo tenuto, presso la sala giunta, del Comune di Trinitapoli. Previsti anche l’indizione di referendum provinciali consultivi che possono essere richiesti, tra l’altro, da 10.000 cittadini iscritti nelle liste elettorali di almeno quattro comuni della provincia, nonché la figura del Difensore civico.Invece, nulla di fatto per l’individuazione della sede legale del nuovo Ente. La commissione consiliare, presieduta da Bernardo Lodispoto, e composta da Luigi

Riserbato, Luigi Antonucci, Giuseppe Corrado, Pietro D’Addato, Francesco di Feo, Sergio Evangelista, Marcello Fisfola, Savino Matarrese, Michelangelo Superbo, Vincenzo Valente e Francesco Salerno (unico assente), ha lasciato il compito della decisione della sede legale alle determinazioni del consiglio provinciale, organismo titolato per la scelta definitiva. Anche perchè Pd e PdL hanno demandato la soluzione ad incontri in seno ai rispettivi gruppi e partiti. Avevano manifestato una posizione ufficiale, sia personale che di partito, a favore della istituzione dell’importante ufficio a Barletta, solo i consiglieri Bernardo Lodispoto (Ps), Francesco di Feo (Unione di Centro), Luigi Antonucci (PdL), Sergio Evangelista (Pdci-Prc) e Francesco Salerno (La Buona Politica). Altri commissari, pur condividendo tale scelta, hanno preferito astenersi per ragioni di opportunità. Infatti, i consiglieri di Andria rivendicano la candidatura della propria città. A tal proposito, al di là dei "desiderata", il segretario del Comitato di lotta "Barletta Provincia", Nardo Binetti, fa rilevare che "nel parere del Consiglio di Stato (n. 176 reso il 18 marzo 1992 I ̂ Sez.) identifica il capoluogo inteso come sede legale, la città in cui ha sede la Prefettura". E aggiunge: "la scelta del capoluogo non può essere lasciata all’autonomia statutaria dell’ente ma espressa dal legislatore che istituisce la nuova Provincia".

I lavori della commissione si sono svolti all’insegna della collaborazione e dell’armonia e le decisioni assunte all’unanimità hanno rispettato, con largo anticipo, i tempi stabiliti (60 giorni).

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UDC BAT: INTERROGAZIONE DI CARLO LAURORA E FRANCESCO DI FEO (UDC) SU TRASFERIMENTO QUOTA DI CAPITALE STP ALLA PROVINCIA BAT

I l capogruppo dell’Unione di Centro alla Provincia Bat Carlo Laurora e il consigliere provinciale UdC Francesco Di Feo hanno presentato un’interrogazione urgente all’indirizzo del presidente della giunta provinciale Francesco Ventola in merito al trasferimento della quota di capitale della STP alla neonata Provincia di Barletta-Andria-Trani. “ In data 18 giugno 2009 – scrivono i consiglieri UdC nell’interrogazione – il Presidente della Provincia di Bari, con lettera sottoscritta anche dal Presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani e dal Presidente Amet, veniva richiesto al Consiglio di Amministrazione della STP di rinviare una seduta del CdA e convocava tutti presso la sede della Provincia di Bari al fine di stabilire le problematiche relative alla costituzione della nuova Provincia Bat con la Provincia di Bari e riguardanti le questioni di ordine amministrativo e strategico della società STP; dalla riunione non emerse nulla se non una generale ricognizione della situazione legata al trasporto pubblico”. Nella nota si legge ancora: “ai primi di settembre, in base all’art. 10 dello statuto della STP, il socio Provincia di Bari richiedeva al CdA di convocare l’Assemblea dei soci per discutere sul seguente ordine del giorno: ‘Verifica patrimoniale e provvedimenti conseguenti’; nella seduta del 26 ottobre si è soprasseduto a tutti i punti all’ordine del giorno rimandando la discussione al 30 novembre 2009”. “Desideriamo conoscere con urgenza – spiega Laurora – i motivi per i quali dal 18 giugno u.s. la Provincia di Bari non ha ancora provveduto al trasferimento della quota di capitale di STP alla neonata Provincia di Barletta-Andria-Trani”. “Intendiamo anche apprendere – conclude il presidente del gruppo provinciale UdC Laurora – le determinazioni da assumere in vista dell’assemblea del 30 novembre p.v. anche al fine di scongiurare operazioni di riassetto societario in danno alla Provincia di Barletta-Andria-Trani”.

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Proposta dei consiglieri Lodispoto e di Feo: "Accorpare la struttura giudiziaria di Trinitapoli al Tribunale di Trani" SABATO 28 NOVEMBRE 2009

TRINITAPOLI – “Trasferimento della sede del Tribunale di Foggia - sezione distaccata di Trinitapoli - presso il Tribunale Circondariale di Trani. È l’oggetto di una proposta presentata, dai consiglieri provinciali di Barletta-Andria-Trani, Bernardo Lodispoto (Margherita di Savoia) e Francesco di Feo (Trinitapoli), al presidente del consiglio provinciale, chiedendone l’iscrizione all’ordine del giorno del prossimo consiglio. Con l'istituzione e l’attuazione della nuova Provincia, nella quale sono entrati a farne parte i Comuni di Trinitapoli, Margherita di Savoia e San Ferdinando di Puglia, viene ritenuto necessario

l’accorpamento della struttura giudiziaria di Trinitapoli (già Pretura mandamentale) al Tribunale di Trani, per la realizzazione della contestualità territoriale di tutte le istituzioni connesse alla nuova Provincia. Anche in considerazione della normativa di cui all’art. 324, comma 5, c.p.p. che attribuisce al Tribunale situato nel capoluogo di Provincia la competenza a giudicare sulle richieste di riesame dei provvedimenti cautelari reali, con conseguente divisione di competenze tra il Tribunale di Foggia e quello di Trani. Una esigenza avvertita per primo dal presidente del Tribunale di Trani, Filippo Bortone, che, nei giorni scorsi, ha proposto al ministero di Grazia e Giustizia di ridisegnare la circoscrizione giudiziaria, facendola coincidere con il territorio della nuova Provincia. Una istanza, opportuna e logica, che consentirebbe, peraltro, di avere una visione “omogenea” dei fenomeni di criminalità, per meglio contrastarli.

Ma da parte del presidente del consiglio dell’Ordine tranese, Francesco Logrieco, e alcuni avvocati, s’è registrata una levata di scudi, motivata da argomentazioni tipo: “l’Ordine non è stato informato preventivamente; non perdere competenza su realtà economiche come Molfetta e Corato; perché cominciare a mettere ordine da Trani, visti i casi “anomali” di Caserta, Massa e Aosta, ecc.?”.

Francesco di Feo sostiene la necessità “di trasferire l’iscrizione della locale avvocatura all’Albo degli avvocati presso il consiglio dell’Ordine forense di Trani, come già avvenuto per altri ordini professionali (ingegneri, architetti, commercialisti, ecc.)". "Questo – afferma un avvocato di Barletta – comporterebbe le dimissioni dell’attuale consiglio dell’Ordine”. Un suo collega sostiene che qualcuno punti alla soppressione della sezione distaccata di Trinitapoli, altri parlano di privilegi e interessi da mantenere. Lodispoto invita ad evitare “confusioni di competenza territoriale e strascichi nostalgici” e, insieme a di Feo, chiede al presidente del consiglio provinciale di farsi promotore presso il ministro di Grazia e Giustizia, nei modi che riterrà e con urgenza, di ogni iniziativa idonea a realizzare il trasferimento.

Page 19: Riassunto digitale

ASSEMBLEA NAZIONALE

STATI GENERALI UNIONE di CENTRO

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STATI GENERALI UNIONE DI CENTRO 13-14 NOVEMBRE 2009 A BARI

CONFERENZA PROGRAMMATICA MOZIONE

Riportiamo la mozione presentata dall'avv. Francesco di Feo agli Stati Generali dell'UDC con la quale chiedeva al partito di uscire dall'imbarazzante stallo e di decidere una volta per tutte le sorti del partito. L'auspicio del Consigliere Provinciale era quello di evitare che le decisioni romane si riverberassero negativamente sugli esponenti locali con accordi a macchia di leopardo. Proponeva di conseguenza una scelta netta sull'intero territorio: da soli sempre o alleati sempre, ma dalla stessa parte. Non nascondeva l'avv. di Feo la volontà di andare da soli alla ricerca dell'estremo centro ma sempre e comunque in tutte le regioni: questo perchè preconizzava la mancata elezione di un consigliere regionale in terra Bt; questo perchè comprendeva che a livello romano il treno partito nel 2006 e ripartito alle europee nel 2009 sui binari della solitudine poteva deragliare alle regionali con accordi diversi in diverse regioni, penalizzando l'UDC pugliese ancora seduto su quel treno. Alla luce di come sono andate le cose le sue preoccupazioni erano fondate e la riflessione deve ripartire da quella mozione questa volta iniziando dal particolare per arrivare al generale e non viceversa: a livello locale quelle scelte che a livello romano sembravano avveneristiche sono state effettuate anni luce fa sotto l'infamia del trasformismo.

Responsabile relazioni istituzionali Cesare TIRITIELLO

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- MOZIONE -

Su convocazione del Segretario Regionale Angelo Sanza , siamo stati chiamati ad esprimere la nostra volontà sulle scelte che il Partito dovrà effettuare alla prossima tornata elettorale per l’elezione del nuovo Consiglio Regionale Pugliese. Detto in questi termini sembrerebbe una questione semplice, se non banale, ma in realtà i passi che il Partito compierà in questi mesi saranno significativi per la sua stessa esistenza. Il rischio che si corre, infatti, è quello di implodere in una deflagrazione che farebbe dell’U. d. C. uno “spezzatino” per i nostri avversari. Rischio questo che si tenta di evitare seguendo ben tre opzioni: A) tornare al primo amore ed allearsi con il PDL; B) accordo programmatico con il PD, previo uso della ghigliottina sulla testa dell’attuale Governatore; C) da soli. Chi conosce il passato conosce il futuro e, pertanto, la risposta dovrebbe essere da soli, ma perché(?) 1. perché andando da soli si rafforzerebbe quel centro moderato che sta catalizzando l’elettorato tradizionale e quello deluso dai due cc.dd. poli; 2. perché alleandoci con gli uni o con gli altri subiremmo la diaspora da parte di chi non si rivede con PD o PDL (vedi TABACCI); 3. perché tale scelta, già sperimentata alle ultime politiche ed europee, è risultata vincente al punto che, oramai, la gente vede in Pier Ferdinando CASINI l’unica vera alternativa ad un bipolarismo che, generosamente, viene definito imperfetto. E’ chiaro che da questo ragionamento occorrerà discendere a quel pragmatismo che vede nel conseguimento delle cariche l’esercizio del potere e quindi della possibile realizzazione degli uomini e del Partito, senza però trascurare le ragioni fondative che devono albergare negli uomini di Partito: i programmi e le idee (sanità, politiche per la famiglia, lavoro per i giovani, la sicurezza, la cristianità e le nuove sfide tecnologiche ed ambientali). Anche qui, però, siamo di fronte ad un bivio e cioè se ragionare in termini di potere, e quindi, comunque di presenze nelle istituzioni, magari con incarichi di maggioranza, oppure in termini più squisitamente politici e generazionali proseguendo quel percorso intrapreso dal Presidente Casini. Questi ha fatto si che il Continua …

Page 22: Riassunto digitale

nostro Partito si sdoganasse da quella immagine negativa tatuata sui democratici cristiani dopo la caduta del muro di Berlino dopo la stagione di tangentopoli e durante il funerale della prima repubblica, rinunciando a presidenze e ministeri, ma guardando al futuro del Partito e degli italiani. Certo ragionando come piace dire a qualcuno, pragmaticamente, si potrebbe addurre, a giustificazione di una alleanza (destra o sinistra che fosse), il fatto che l’attuale legge elettorale regionale sarebbe fortemente penalizzante per i partiti piccoli e per le piccole province come la neonata sesta provincia pugliese in quanto il rischio, non apparentandosi, sarebbe addirittura quello di non avere l’eletto. C’è da chiedersi allora, perché non riformare subito la legge elettorale? Perché non sperimentare la fedeltà del presunto futuro alleato già in questa occasione? La rincorsa ad una possibile vittoria può essere sufficiente ad abortire il progetto di quel grande Partito di centro, moderato e cattolico predestinato a risollevare la nostra Italia? L’appiattirsi nuovamente su vecchie posizioni non sarebbe una regressione al generalismo ed alla politica dei due forni? Dopo cinque anni di opposizione alla Regione Puglia. come giustificare una alleanza con il centrosinistra? Discontinuità nella continuità significa dire NO a VENDOLA, sarà possibile? Su temi cruciali come la famiglia come faremmo a discutere con gli oltranzisti laici della sinistra? Per una via d’uscita occorre coraggio, scelta e decisione uniforme. Se l’U.d.C. dovesse optare per un alleanza programmatica con uno dei due poli dovrebbe, poi, essere consequenziale su tutto il territorio nazionale. Supponiamo un alleanza con il PDL alle regionali questo dovrebbe implicare necessariamente che l’U.d.C. nei Comuni in cui è all’opposizione del centrodestra dovrebbe entrare in maggioranza, la dove è in maggioranza con il centrosinistra passare all’opposizione. Occorre coerenza. Quella coerenza che è mancata a quei consiglieri regionali che gravitano come satelliti intorno all’U.d.C. senza decidere se far parte o meno di questo Partito. Occorre coraggio. Quel coraggio che è mancato ad oggi affinché la neonata sesta provincia pugliese avesse finalmente un segreteria ed un segretario provinciale. Bisogna essere lungimiranti. Sono contrario all’ipotesi di un’alleanza perché come ho già detto sarebbe una

… Continua …

Page 23: Riassunto digitale

regressione. Noi come U.d.C. dobbiamo scendere in campo da soli, dobbiamo e possiamo puntare ad un 10% storico, e con quel 10% potremo a schiena dritta, e senza timore alcuno, sederci al tavolo delle trattative nelle prossime competizioni elettorali (comuni, province, regioni e politiche) rappresentando non più noi stessi, ma un sempre maggior numero di italiani. Non si potrà, pertanto, chiedere il sacrificio a tanti uomini del Partito per conseguire un piccolo risultato figlio dell’apparentamento, ma si potrà chiedere il sacrificio al fine di conseguire un risultato storico:l’UNIONE di CENTRO, il partito cattolico democratico, al centro della politica nazionale in difesa di tutti gli italiani.

Avv. Francesco di Feo CONSIGLIERE PROVINCIALE UDC

Page 24: Riassunto digitale

BAT, LAURORA E DI FEO (UDC) CHIEDONO INSERIMENTO COOPERAZIONE CON ASSOCIAZIONI TURISTICHE NELLO STATUTO

“Svolgono con impegno e dedizione una costante attività

di promozione del territorio”.

Carlo Laurora, consigliere regionale nonché capogruppo provinciale dell’Unione di Centro, e Francesco Di Feo, vice capogruppo provinciale UdC, hanno presentato stamane un’interrogazione urgente a risposta scritta indirizzata al presidente della giunta provinciale Francesco Ventola e all’assessore ai rapporti con le associazioni provinciali Pompeo Camero chiedendo l’inserimento ufficiale della cooperazione fattiva con le associazioni turistiche dei dieci comuni della Provincia, in particolar modo delle Pro Loco, nello Statuto dell’ente al fine di creare una sinergica collaborazione tra le parti e rendere più proficua l’instancabile azione di promozione svolta dalle stesse.“Le associazioni turistico-culturali come le Pro Loco – ha dichiarato il presidente Laurora – svolgono sui loro territori di pertinenza una costante attività di promozione del territorio sotto i profili storico, culturale, artistico, paesaggistico, enogastronomico e soprattutto turistico. Per dare forza a tali realtà serve che l’ente Provincia ufficializzi una cooperazione con esse innanzitutto istituendo l’Assessorato provinciale alle politiche turistiche, oggi assente, e garantendo il reale scambio di informazioni e una seria sinergia tra Provincia e realtà associative”. In data 29 novembre 2009, come si è letto sui mezzi di informazione locale, si è tenuta l’assemblea di costituzione dell’organismo delle Pro Loco UNPLI della Bat: “la Provincia si impegni a considerare tale organismo un valido interlocutore nell’ambito delle iniziative di carattere promozionale per il territorio e la Borsa Internazionale del Turismo (FieraMilano – Rho, 18-21 febbraio 2010, ndr) costituisca il primo esempio di una comune attività”. Laurora ha inoltre chiesto che gli Sportelli Pro Loco divengano uffici con funzione di tramite tra singole comunità e Assessorato provinciale al Turismo provvedendo, inoltre, all’elargizione di un contributo annuale a sostegno delle attività e delle spese delle singole realtà associative. Con preghiera di pubblicazione.

Page 25: Riassunto digitale

Prima assemblea provinciale dei Giovani UDC della BT. Famiglia e lavoro al centro della discussione politica GIOVEDÌ 03 DICEMBRE 2009

BARLETTA - Si è svolta presso il Polo Logistico di Barletta la prima assemblea provinciale dei

Giovani UdC della BT, presieduta da Giuseppe

Zingaro di San Ferdinando di Puglia (quale Coordinatore provinciale dei Giovani UdC) e dai due vicecoordinatori Roberto Santorsola (Trani) e Savio Iacobone (Canosa). La tematica oggetto dell’assemblea è stata incentrata su argomenti che riguardano molto da vicino le nuove generazioni, come la famiglia e il lavoro.

Sono intervenuti l’on. Angelo Sanza, l’on. Angelo Cera, il consigliere regionale Carlo Laurora, il coordinatore dell'UDC della BT Savino Sguera, il consigliere provinciale Francesco di Feo e il segretario nazionale per il Mezzogiorno dei Giovani UdC Sergio Adamo. "I l pubblico, giovanile e non, è stato quello delle grandi occasioni – commenta Giuseppe

Zingaro – con la sala gremita in ogni ordine di posto, segno che il nostro partito sta portando avanti dei temi vicini alla gente e soprattutto vicini alle nuove generazioni. L’auspicio – aggiunge Zingaro – è che le forze politiche attuino una politica di concertazione per la risoluzione delle varie problematiche presenti sul nostro territorio, in particolar modo la disoccupazione che risulta essere il maggior problema della Puglia. Noi giovani siamo pronti a confrontarci per poter apportare idee fresche ed innovative per il nostro futuro ed il futuro del Paese."

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Anno 2010

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Di Feo (Udc): "Ventola ostaggio dell'emergenza. Un vero e proprio alibi per giustificare l'assenza totale di programmazione ed organizzazione" TRINITAPOLI - La neonata sesta provincia pugliese continua ad emettere

vagiti, non ha ancora imparato a parlare e di gattonare non ne vuole sapere. Sono passati 200 giorni dalla proclamazione degli eletti e la parola d’ordine è una sola: emergenza.

Emergenza che sta diventando un vero è proprio alibi per una maggioranza che arranca per difficoltà politiche ed amministrativo-gestionali.

I l malvezzo, proprio dell’italiano medio, di attribuire la responsabilità, sempre e comunque, ad altri è stato adottato appieno da questa maggioranza di destra che, per giustificare l’assenza totale di programmazione, decisionismo ed organizzazione, scarica sull’opposizione, province madri (Bari e Foggia) o i dieci Comuni della BT un

fallimento annunciato. I primi 200 giorni sono stati costellati solo da cerimonie, senza alcuna capacità dell’esecutivo di assumere la gestione diretta di questo nuovo ente. L’opposizione non ha potuto fare altro che invocare quello spirito collaborativo, vanamente propagandato dal Presidente Ventola, circa il ruolo da costituenti dei 30 consiglieri, votando all’unanimità i provvedimenti che man mano si sono susseguiti e che avessero come fine il perseguimento del bene comune.

Come non biasimare le modalità con le quali questo Presidente ha elargito contributi nei dieci Comuni durante le feste natalizie; i criteri per la scelta dei sei componenti dello staff del suo ufficio; l’assenza totale di personale che, nella migliore delle ipotesi, è costretto ad essere nomade.

I l Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, leader maximo del partito di riferimento della maggioranza del Presidente Ventola, ha trasformato i casi di emergenza (vedi immondizia, crisi economica mondiale o terremoto) in opportunità per il Paese e per la Politica; questa maggioranza dell’emergenza ne ha fatto un comodo scudo dietro il quale nascondere limiti politici ed amministrativi.

Ridicolo quanto accaduto nelle ultime sedute del Consiglio provinciale, dove si assiste al misero tentativo - da parte della maggioranza - di procrastinare, a tutti i costi, l’adozione dello Statuto a subito dopo le elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale; lo scandalo dell’adozione dello stemma della Provincia BT, che ha visto questo Ente spendere soldi della collettività in un concorso di idee rivelatosi inutile se non dannoso; la fretta di approvare alla chetichella un bilancio - documento politico che segnerà le sorti dell’Ente - che ha visto l’opposizione costretta, dall’arroganza dei numeri, ad abbandonare l’aula.

Patetiche le accuse rivolte alla Commissione speciale per la redazione dello Statuto di aver fatto solo un copia-incolla; ipocrite le iniziative politiche di pubblicizzare la bozza dello Statuto.

Ci si chiede come mai non si è pubblicizzato il primo Bilancio di questo nuovo Ente? Questa maggioranza ha sentito mai parlare di Bilancio partecipativo o partecipato?

L'esperienza più celebre di Bilancio partecipativo si è avuta nel 1989 a Porto Alegre (Brasile), città di 1,3 milioni di abitanti. In una nuova provincia le parti sociali ed i cittadini andavano informati, sollecitati e coinvolti… tutta colpa dell’emergenza!

Avv. FRANCESCO DI FEO (Consigliere provinciale Unione di Centro)

Page 28: Riassunto digitale

Le scelte politiche del primo Bilancio della Provincia BT. "Un'impronta canosacentrica sulla spesa pubblica" MARTEDÌ 12 GENNAIO 2010

ANDRIA - «Il primo bilancio dell’Amministrazione Ventola compie scelte avventate e

pericolose per la sopravvivenza stessa della Provincia. La fase costituente, proclamata in

campagna elettorale, non è mai stata attivata, sembra ora essere definitivamente

archiviata per responsabilità dello stesso Presidente.

Non c’è nessuna scelta improntata al buon senso ed alla compartecipazione, non c'è

traccia di policentrismo e di condivisione di risorse fra tutte le comunità

amministrate.

Si tenta, con la pietosa scusa del “bilancio tecnico”, di sfuggire alla responsabilità delle scelte compiute con la manovra di bilancio.

Avevamo chiesto una pausa di riflessione ed una discussione approfondita e puntuale per favorire conoscenza, partecipazione e

condivisione. Quello che in Consiglio ci è apparso un inopinato rifiuto, oggi si trasforma in un colpo di mano nei confronti della

Comunità Provinciale e della stessa maggioranza di governo distratta dalle festività. Il bilancio approvato è un colpaccio ai danni di

9 Comuni su 10 che non può lasciarci silenti, specie se lo paragoniamo al frastuono suscitato dalle attribuzioni finanziarie dell’Area

Vasta Vision 2020, che ha coinvolto i medesimi 10 Comuni. Nel primo caso sono stati ripartiti investimenti per 32 milioni di euro.

Con il Bilancio della Provincia si destinano finanziamenti per opere pubbliche pari a 54 milioni di euro.

Il Piano triennale delle opere pubbliche approvate con il Bilancio dal Consiglio il 30 dicembre scorso destina risorse

immediatamente disponibili – previa contrazione di mutuo a carico dell'Amministrazione provinciale – indica, cifre alla mano, la

seguente situazione: 17,9 milioni di euro sono destinati all’edilizia scolastica nei 10 Comuni; 5 milioni di euro sono genericamente

destinati a interventi di manutenzione genericamente intesa; 23,6 milioni di euro sono destinati ad interventi su edifici provinciali;

41,5 milioni di euro sono destinati ad interventi localizzati con tanto di destinazione.

Lo sconcerto deriva dall'attribuzione delle risorse, in dettaglio:

- Canosa di Puglia 24,0 milioni di euro (57,8%) - Bisceglie 0,84 milioni di euro (2,0%)

- Trinitapoli 8,49 milioni di euro (20,4%) - Margherita di Savoia 0,92 milioni di euro (2,2%) - Andria 3,00 milioni di euro (7,2%) - San Ferdinando di Puglia 0,25 milioni di euro (0,6%) - Barletta 2,28 milioni di euro (5,5%)

- Spinazzola 0,00 milioni di euro (0,0%)

- Minervino Murge 0,00 milioni di euro (0,0%)

Se la destinazione per il Comune di Trinitapoli recepisce scelte già adottate dall’Amministrazione Provinciale di Foggia, il piano

triennale delle opere pubbliche drena oltre il 50% delle risorse disponibili in favore della realizzazione del Museo Archeologico

Provinciale localizzato nel Comune di Canosa di Puglia con una presunzione di spesa per l’anno 2010 di ben 22 milioni di euro.

Nulla da eccepire sul piano del tempismo… il governo Berlusconi ha cancellato gli impegni in favore del Comune di Canosa di

Puglia, previsti dai precedenti governi (nell'ambito delle attività celebrative del 150° anniversario dell'Unità d'Italia furono

stanziati 22 milioni di euro per il Museo Archeologico di Canosa, di cui 18 milioni a carico del Ministero dei Beni Culturali e 4

milioni di euro a carico della Regione Puglia) ed il Sindaco Ventola ha chiesto al Presidente della Provincia di Barletta-Andria-

Trani di adottare il progetto facendolo pagare a tutti i cittadini della neonata provincia.

Continua …

Page 29: Riassunto digitale

Chiedere al Governo di ripristinare i fondi destinati al Museo Archeologico e disporre un contributo a carico del bilancio provinciale

è cosa più opportuna che immaginare di risolvere il problema con un finanziamento a totale carico della Provincia. Appaiono poco

meno di nulla in quest'ottica le destinazioni di 800 mila euro alla pinacoteca provinciale (a Barletta) ed alla biblioteca provinciale (a

Trani).

Spicca, tra le scelte approvate a scatola chiusa, il network della cultura, centro polifunzionale di promozione culturale e di arte

contemporanea, per il quale si prevede di spendere ben 10 milioni di euro ripartiti negli anni 2011 e 2012, anche se non è ancora

certo il sito su cui ubicare la nuova struttura.

Noi immaginiamo che la Provincia debba muoversi con un altro passo e debba censire le priorità in una discussione politica che

ancora manca; non c'è nessuna previsione di acquisizione immobiliare per ospitare un personale che fra concorsi e trasferimenti si

immagina numerosissimo. Quando pensa il Presidente della Provincia di programmare una seduta del Consiglio Provinciale per

discutere di patrimonio trasferito dalle province madri?

Proporremo al Consiglio Provinciale di attribuire all’edilizia scolastica la maggior parte delle risorse disponibili, anticipando ed

accorpando gli interventi pianificati nel triennio per tutti gli istituti scolastici.

Sono previsti vari interventi di ampliamento e/o manutenzione spezzettati che se unificati e coordinati possono dar luogo a sensibili

risparmi ed economie.

Un esempio per tutti, gli interventi previsti negli istituti scolastici del Comune di Andria al rigo 1 e 3 sembrano duplicati con quelli

previsti al rigo 6 e 7.

Temiamo che le destinazioni non riflettano le reali esigenze e che i costi effettivi previsti non saranno in grado di soddisfarle, per

questo serve una adeguata conoscenza per definire le priorità. Chiediamo, in pratica, interventi accorpati a fronte di una scheda

rielaborativa che deve essere allegata al Piano e discussa in Consiglio.

- Comune di Andria: Istituti scolastici Colasanto, Troya, Carafa, Nuzzi e Iannuzzi.

- Comune di Barletta: Istituti scolastici Cassandro, Nervi, Fermi, Cafiero, Casardi, Garrone e Archimede,

- Comune di Trani: Istituti scolastici De Santis, Vecchi, Moro e Ipa.

- Comune di Bisceglie: Istituti scolastici dell’Olio e Da Vinci

- Comune di Canosa di Puglia: Isituti scolastici Garrone, Fermi, Einaudi e Ipa

- Comune di Margherita di Savoia: Istituto Alberghiero e A. Moro

- Comune di San Ferdinando di Puglia: Istituto Dell’Aquila

- Comune di Spinazzola: ITIS Fermi

- Comune di Minervino Murge: Liceo Fermi.

Anche in materia di viabilità la situazione previsionale non appare affatto migliore. Permane "un'impronta canosacentrica”, anche

se abbiamo notato un maggior pudore. La previsione di spesa di 24 milioni di euro per il potenziamento dell’Andria-Canosa (Sp 231)

è stata spostata agli anni 2011 e 2012, anche se per quest'anno sono previsti interventi per 4,1 milioni di euro su un totale di 15,6

milioni previsti per il 2010, ovvero il 27% degli investimenti disponibili in viabilità.

Spicca anche in questo caso una follia: l'intervento per la realizzazione a carico del bilancio provinciale dell'accesso autostradale per

il Comune di Bisceglie, su una strada che non è di proprietà della provincia e che non manifesta nessuna emergenza rispetto ad altri

interventi su strade provinciali segnate da incidenti e morti.»

I Consiglieri Provinciali: Dicorato Michele, Dipaola Giuseppe, Di Feo Francesco, Evangelista Sergio, Laurora Carlo, Lodispoto

Bernardo, Lonigro Leonardo, Marmo Pina, Patruno Andrea Pio, Salerno Francesco, Scelzi Carlo Giuseppe, Superbo

Michelangelo.

Page 30: Riassunto digitale

Statuto Provincia BT. Di Feo: "Ventola getta la maschera, sbugiardando il capogruppo del Pdl, Fisfola" MERCOLEDÌ 27 GENNAIO 2010

TRINITAPOLI - Durante la conferenza dei Capigruppo del Consiglio provinciale BT, tenutasi presso l’ITA di Andria il 26 gennaio scorso, il Presidente del Consiglio Luigi Riserbato ha comunicato, a nome del Presidente Francesco Ventola e dell’intera maggioranza, che lo Statuto verrà portato in Consiglio provinciale, per l’esame e l’approvazione, in data 8 aprile 2010 e cioè dopo le elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale. Finalmente viene svelato l’arcano e gettata quella maschera - siamo a carnevale - che ha tenuto in ostaggio per sei mesi i Consiglieri di opposizione ed i cittadini di questa neonata provincia. Ci voleva tanto ad essere coerenti, evitando di comportarsi come Penelope, così da non alimentare liti fratricide tra due città sorelle?

Gli interessi di bottega di questa maggioranza vengono sempre e comunque prima degli interessi della collettività. Perchè adottare lo Statuto e consentire a questo nuovo ente di cominciare a funzionare? Perché approvare lo Statuto e consentire ai consiglieri provinciali di esercitare finalmente il proprio mandato? Perché adottare lo Statuto e decidere la sede legale compromettendo l’esito elettorale in città come Barletta ed Andria? Meglio continuare a gestire la cosa pubblica a colpi di maggioranza ed avere mano libera in campagna elettorale.

Evidentemente per questa maggioranza i consiglieri di opposizioni sono degli orpelli della democrazia che ostacolano la discrezionalità del loro Presidente…sic!

Pertanto, cadono le difese d’ufficio del consigliere Fisfola, che si rivela inattendibile e protagonista inconsapevole di vicende che non conosce, in quanto vocato all’obbedisco, con l’incarico di presidiare al buonumore del Presidente, pago, lui sì, di una notorietà ottenuta sulle spalle di chi è già noto indipendentemente dalla politica.

Di fronte all’arroganza dei numeri, all’opposizione (in sede di conferenza dei capigruppo) non è rimasto altro che prendere atto della volontà di rinviare l’approvazione dello Statuto e richiamare quello spirito costituente, in un novo patto tra galantuomini, per evitare il muro contro muro tra due città oramai in rivolta.

Alla luce di tutto ciò appare evidente la brutta figura del consigliere Fisfola e del Popolo della Libertà, che dovranno ingoiare un brutto rospo: riconoscere per onestà intellettuale che la strumentalità, le letture fuorvianti, la ricerca di visibilità (magari per essere rieletti consiglieri comunali) sono ingredienti della (sua) politica bieca e di chi gliela suggerisce. Come si può parlare di brutta figura rispetto ad un ricorso al TAR presentato per verificare la legittimità amministrativa, e non politica, di una delibera? Questo stile non può che albergare in uomini, loro sì, abituati a gestire e non ad amministrare.

Come Unione di Centro ci auguriamo di non essere costretti ad adire altra Magistratura, perché in quel caso non si tratterebbe più di brutta figura.

Avv. FRANCESCO DI FEO (Consigliere provinciale Unione di Centro

Page 31: Riassunto digitale

Discorso tenuto in Consiglio Provinciale

Quando ancora portavo i pantaloncini corti si parlava della possibilità della nascita di

una nuova provincia: della Provincia della Valle dell’Ofanto. Ricordo gli

interminabili incontri tenuti dal mio papà nella città di Barletta ed i viaggi della

speranza affrontati verso la capitale affinché nascesse

questo nuovo ente. Manifestazioni, sit-in, scioperi,

blocchi stradali e ferroviari, per non parlare di libri,

carta stampata, radio e televisioni. Ricordo che in pochi

credevano in questo nuovo ente e che l’esercito dei

diffidenti, numeroso quanto ostile, albergava tra i

partiti, gli intellettuali e alcune istituzioni. Ricordo anche che il partito dei si alla

nuova provincia muoveva i suoi passi, e fondava le sue ragioni,

nell’autodeterminazioni dei popoli e di quelle città che erano stanche di essere

periferia della periferia, ai margini dell’impero centrale. Città troppo distanti dai

propri capoluoghi portatrici sane di voti, ma ricettacolo di molliche. La spinta ad

autodeterminarsi era quella appunto di vedere questa città riunite in una nuova

provincia affinché l’Ente intermediario portasse l’istituzioni più vicino al cittadino e

divenisse il volano per quelle comunità trascurate da Bari e Foggia. La gestazione è

stata lunga e irta di difficoltà cosi come il travaglio doloroso e stridente, ma la VI

Provincia Pugliese è nata, anche se sotto una cattiva stella. La sua venuta alla luce,

infatti, è coincisa con la richiesta da parte dei più di eliminare l’ente Provincia

ritenuto inutile e oneroso per i cittadini. Superando anche questi ostacoli, la

diffidenza dei cittadini e l'immobilismo delle istituzioni vi è stato il vagito della

BAT. In questo acronimo, però, vi si nasconde il disagio tutto di una provincia

policentrica dove il cordone ombelicale del policentrismo diventa un chiappo intorno Continua …

Page 32: Riassunto digitale

al collo delle 10 città appese dietro la questione della sede legale. E chi l’avrebbe mai

detto che le popolazioni sarebbero cadute nelle sabbie mobili istituzionali a causa

della sede legale? Se Trani è rimasta silenziosa, Barletta e Andria non si danno pace

nel contendersi la sede legale. Proviamo a spiegare cosa si intende per sede legale

visto che in tanti ne parlano, in tanti partono con le crociate, ma in pochi ne

comprendono la portata giuridica e istituzionale. Ciascun ente pubblico deve avere

una sua sede legale che non può essere che UNICA, CERTA e PERMANENTE e

questo al fine di garantire la certezza nei rapporti tra l’Ente e lo Stato, tra i vari Enti e

tra l’Ente e i Cittadini. Detto questo va aggiunto che nella Città designata come sede

legale vi dovrebbe essere il polo politico istituzionale. Qualche domanda sorge

spontanea: possono le popolazioni dei 10 comuni della BAT rimanere paralizzate

dietro le rivendicazioni della sede legale da parte di 2 dei 3 capoluoghi? E’ possibile

che invece di far crescere i 10 comuni istituendo uffici ed enti in ogni città e

predisponendo le condizioni per una crescita generalizzata si litighi per il c.d.

PRESTIGIO della sede legale? Quando si chiedeva la nascita di questa provincia si

ambiva alla sede legale o alla creazione geopolitica di una terra capace di aiutare i

propri figli ? La sede legale ad Andria, la sede legale a Barletta, la sede legale a

Trani, la cittadella o lo spezzatino istituzionale (giunta da una parte e il consiglio

dall’altra) possono essere tutte buone soluzioni o tutte sciocchezze se alla fine il

risultato sarà quello di non far morire questa provincia ancora in fasce: una sconfitta

delle istituzioni, della politica, dei tanti comitati spontanei e delle popolazioni.

Quello che lascia l'amaro in bocca più di tutto è il fatto che dietro le rivendicazioni di

… Continua …

Page 33: Riassunto digitale

carattere istituzionale, vi si nascondono, interessi personali o politici diretti a

sovvertire rapporti di forza all’interno di schieramenti politici nella ricerca di nuove

leadership in nuove città. Se vi fosse la buona fede da parte di tutti la soluzione

sarebbe semplicissima: rispettare il policentrismo in modo che ciascun capoluogo

possa rappresentare dignitosamente l'intera provincia: non è possibile concentrare

tutto in una sola città. In qualità di consigliere provinciale auspicavo di svolgere il

mio mandato al fine di dare soluzione ai cittadini e alle persone che popolano la VI

provincia pugliese: alleviare la disoccupazione, offrire opportunità ai giovani,

agevolare le iniziative delle imprese, abbattere la barriere architettoniche, aiutare gli

anziani, i disabili, i meno abbienti, salvaguardare l'ambiente , migliorare le condizioni

dell'edilizia scolastica e risolvere l'annoso problema delle strade ed invece devo

trovare un'uscita dal labirinto della politica e del campanilismo medioevale dove

l'obiettivo non è mai il bene comune, ma l'interesse di bottega. L'invito che rivolgo a

tutti i colleghi consiglieri (maggioranza e opposizione) è di trovare una soluzione

condivisa e di assumere la responsabilità che la gente ha corrisposto senza

infingimenti e sotterfugi. Sarebbe semplice per me scadere nel populismo e nella

demagogia addebitando alla sola maggioranza questo immobilismo, che pure ha la

responsabilità di non avere ad oggi fatto nessuna proposta concreta ed unitaria sulla

sede legale, ma ritengo che tutti assieme possiamo dimostrare che la politica è ancora

l'arte di governare le città e non di affondarle.

Avv. Francesco di Feo

Consigliere Provinciale Unione di Centro

Page 34: Riassunto digitale

VENTOLA GETTA LA MASCHERA

sbugiardando il capogruppo del pdl

Durante la conferenza dei Capigruppo del Consiglio Provinciale Bt,

tenutasi presso l’ITA di Andria il 26/01/2010, il Presidente del Con-

siglio Luigi RISERBATO ha comunicato, a nome del Presidente

Francesco VENTOLA e dell’intera maggioranza, che lo Statuto

verrà portato in Consiglio Provinciale, per l’esame e l’approvazione,

in data 08/04/2010 e cioè dopo le elezioni per il rinnovo del Consi-

glio Regionale. Finalmente viene svelato l’arcano e gettata quella

maschera - siamo a carnevale - che ha tenuto in ostaggio per sei me-

si i Consiglieri di opposizione ed i cittadini di questa neonata pro-

vincia. Ci voleva tanto ad essere coerenti, evitando di comportarsi

come Penelope, così da non alimentare liti fratricide tra due città so-

relle? Questa volontà della maggioranza era apparsa chiara sin dalla

prima seduta della commissione statuto quando, giunti all’esame

dell’articolo 2 (la sede legale), i consiglieri di maggioranza chiede-

vano di postergare la discussione sullo stesso come ultimo punto. La

buona fede del Presidente LODISPOTO e dei consiglieri di mino-

ranza, misto a quello spirito costituente che ancora albergava nei

Continua …

Page 35: Riassunto digitale

neoeletti, faceva accettare la proposta. Atteso che i lavori procede-

vano speditamente la maggioranza cominciava a tessere e sfilare la

tela per non arrivare all’esame dello statuto in consiglio provinciale.

Quel patto tra galantuomini stipulato all’inizio si rompeva definiti-

vamente quando giunti all’esame dell’articolo 2 (la sede legale) i

consiglieri di maggioranza, con il consigliere Michelangelo SU-

PERBO del PD, si rifiutavano di completare lo statuto e non espri-

mevano la loro posizione sulla sede legale. (Esiste agli atti il verbale

della commissione speciale statuto dove risulta anche che i consi-

glieri di opposizione indicavano come sede legale Barletta e che non

accettavano il fatto di inviare in consiglio una bozza di statuto mon-

ca.) Solo per avere il parere tecnico del segretario generale passa-

vano due mesi; per inviare la mail a dieci comuni della bozza dello

statuto passava un altro mese e ci si ritrovava da settembre a dicem-

bre. A questo punto tutti i consiglieri di opposizione chiedevano la

convocazione del consiglio provinciale per la metà di gennaio, la

diffusione dello statuto, la pubblicazione di manifesti nei dieci co-

muni per invitare tutti gli interessati ad esprimere suggerimenti o

pareri e l’indizione di due sedute con le forze politiche e le parti so-

ciali. Il tutto doveva essere organizzato dall’ufficio di presidenza del

consiglio. E’ notorio che non veniva fatto alcunché. I consiglieri ve-

nivano convocati in consiglio il 25 gennaio 2010 e le sedute con le

forze politiche e le parti sociali, organizzate per il 21 ed il 22 gen-

naio, risultavano una debacle. Cosa poteva inventarsi a questo punto

la maggioranza per rinviare ancora la discussione sullo statuto?

… Continua …

Page 36: Riassunto digitale

L’adozione dello stemma. Le sedute del consiglio provinciale, in un

clima surreale, diventavano teatro di insulti ai consiglieri di mino-

ranza da parte di non meglio identificati supporter, ed un festival di

strafalcioni che evidenziavano l’incertezza della maggioranza. Ora

tutto è stato rinviato ad aprile. Gli interessi di bottega di questa mag-

gioranza vengono sempre e comunque prima degli interessi della

collettività. Perchè adottare lo statuto e consentire a questo nuovo

ente di cominciare a funzionare? Perché approvare lo statuto e con-

sentire ai consiglieri provinciali di esercitare finalmente il proprio

mandato? Perché adottare lo statuto e decidere la sede legale com-

promettendo l’esito elettorale in città come Barletta ed Andria? Me-

glio continuare a gestire la cosa pubblica a colpi di maggioranza ed

avere mano libera in campagna elettorale. Evidentemente per que-

sta maggioranza i consiglieri di opposizioni sono degli orpelli della

democrazia che ostacolano la discrezionalità del loro Presiden-

te…sic! Cadono, pertanto, le difese d’ufficio del consigliere FI-

SFOLA che si rivela inattendibile e protagonista inconsapevole di

vicende che non conosce in quanto vocato all’OBBEDISCO, con

l’incarico di presidiare al buonumore del Presidente, pago, lui si, di

una notorietà ottenuta sulle spalle di chi è già noto indipendente-

mente dalla politica. Di fronte all’arroganza dei numeri,

all’opposizione (in sede di conferenza dei capigruppo) non è rimasto

altro che prendere atto della volontà di rinviare l’approvazione dello

statuto e richiamare quello spirito costituente, in un novo patto tra

galantuomini, per evitare il muro contro muro tra due città oramai in

… Continua …

Page 37: Riassunto digitale

rivolta. Alla luce di tutto ciò appare evidente la brutta figura del

consigliere FISFOLA e del PDL che dovranno ingoiare un brutto

rospo: riconoscere per onestà intellettuale che la strumentalità, le

letture fuorvianti, la ricerca di visibilità (magari per essere rieletti

consiglieri comunali) sono ingredienti della (sua) politica bieca e di

chi gliela suggerisce. Come si può parlare di brutta figura rispetto ad

un ricorso al TAR presentato per verificare la legittimità ammini-

strativa, e non politica, di una delibera? Questo stile non può che al-

bergare in uomini, loro si, abituati a gestire e non ad amministrare.

Come UDC ci auguriamo di non essere costretti ad adire altra Magi-

stratura perché in quel caso non si tratterebbe più di brutta figura.

Consigliere Provinciale Unione Di Centro

Avv. Francesco di Feo

Page 38: Riassunto digitale
Page 39: Riassunto digitale

Io non posso prescindere questa sera dal ringraziare i presenti.

Ancora una volta, siete qui a sostenere Nicola, ancora una volta sie-

te qui a testimoniare il vostro affetto all'amico di sempre. Non è una

presenza forzata la vostra, voi siete uomini e donne liberi, non è

una presenza per dovere ma è il sostegno all'uomo della gente a

quell'uomo che pur vivendo nelle istituzioni da circa 40 anni è rima-

sto l'amico della porta accanto. Lui è sempre li come recita la can-

zone sempre al centro: una vita spesa per la gente con la gente e tra

la gente. Questa campagna elettorale sono certo che anche lui se la

sarebbe risparmiata, anche lui che continua a vivere le campagne e-

lettorali come delle feste in cui incontrare tanta gente e stringere

tante mani, e ne farebbe una al mese, avrebbe evitato di viverla co-

me primo protagonista, ma non è stato possibile, e tra poco vi spie-

gherò il perché.

Io mi commuovo sempre quando lo vedo girare per le vie delle cit-

tadine, consumando le suole delle scarpe nel distribuire i c.d santi-

ni; quando lo sento nei comizi (lui fa ancora quelli rionali). Quando

vedo la passione vincere la fatica degli anni e l'affanno delle batta-

glie sostenute mi sembra un uomo tratto da un romanzo che stride

con la realtà dei nostri giorni in cui le campagne elettorali sono or-

ganizzate da società di capitali dove lo strapotere mediatico è più

Continua …

Page 40: Riassunto digitale

importante di ciò che si sa fare o si vuol proporre.

In questo contesto L'UDC ha chiamato Nicola e Nicola ha risposto

presente. Sicuro come sempre di poter contare non su potentati,

lobby, mezzi economici, imprese, società ma sulla sua Gente, sul

suo elettorato, su tutti voi.

L'UDC in questa tornata elettorale non può lasciare nulla di intenta-

to; la sesta provincia pugliese deve necessariamente esprimere il

consigliere regionale UDC. Voi non potete consentire che lo scudo

crociato venga meno alla sua prerogativa: difendere i vostri diritti

dalle aggressioni che promanano dalle altre forze politiche e dalla

società. Chi difenderà la vita? Chi difenderà la famiglia? Chi difen-

derà l'ambiente; Chi difenderà i lavoratori? Chi difenderà il sud?

Ecco la ragione della candidatura di Nicola.

I due poli sono troppo impegnati a litigare tra di loro per trovare il

tempo di occuparsi dei problemi della gente; sono troppo impegnati

alla rincorsa al potere nella ricerca di un nuovo leader che a garanti-

re un vita dignitosa alle persone. In questo contesto diventa indi-

spensabile esserci, diventa fondamentale esprimere un voto scevro

da condizionamenti mediatici o che sia il sinallagma di promesse

elettorali se non addirittura di prestazioni economiche o in natura.

Il popolo non può avere più esimenti: in questa campagna elettorale

si può esprimere la preferenza, non vi è alcuna imposizione; il popo-

lo può e deve scegliere chi potrà governare una regione che si occu-

pi della persona e non di business. Ho sentito in questi giorni qual-

che guitto e mentecatto oramai divorato dai vermi del potere e del

… Continua …

Page 41: Riassunto digitale

danaro dire che la regione non amministra, ma legifera: tante grazie

ma le leggi devono essere fatte per consentire di amministrare non

per aggirare altre leggi e favorire i compagni di partito a scapito di

altri cittadini. Non ci possono essere cittadini di SERIA A e cittadini

di SERIE B, al lavoro si deve accedere per meritocrazia non per rac-

comandazione o previa sottoscrizione di una tessera di partito. La

legge è lenta ma inesorabile e prima o poi si farà giustizia per quelle

perone che sono state estromesse dal lavoro per lasciare posto ai

compagni; per quelle persone che sono state esautorate per lasciare

dirigere i compagni; per quelle persone a cui è stato rubato il futuro.

Altro che bollenti spirito, qui di bollente c'è la temperatura delle

persone che è salita alle stelle perché stufe di essere fregate dal fur-

bo di turno che mentre si ingozza di dolci predica per la fame nel

mondo. La gente è stanca di entrare negli ospedali e sentirsi come

una cavia un esemplare da sperimentazione su cui fare soldi. Denaro

pubblico speso per oleare l'ingranaggio della politica e non per mi-

gliorare le prestazioni ai cittadini che devono affidarsi al signore o

alla buona sorte quando sono malati. Sapete qual'è il reato più gra-

ve? Il reato più grave è il furto, perché quando non si cura una per-

sona le si ruba la sua salute , la sua serenità i suoi sogni ; quando ci

si accaparra un posto di lavoro senza fare un concorso e a discapito

di chi lo meriterebbe si ruba il domani di quella persona, si ruba la

possibilità che quella persona possa contrarre un mutuo, acquistare

casa, sposarsi ed avere figli. Amici e Amiche basta, drizzate la

schiena , ribellatevi all'igiustizia e con il vostro voto arginate questo

… Continua …

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ladrocinio che vede i nostri politici curarsi in strutture sanitarie del

nord o all'estero perché non si fidano di quelle gestite dai loro com-

pari raccomandati. il 28 e 29 marzo esprimete un voto chiaro ed i-

nequivocabile scegliete l'UDC scegliete l'amico Nicola di Feo.

Il Consigliere Provinciale

Avv. Francesco di Feo

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Quando si parla di politi-ca si incorre in una serie indefinita di accezioni il più delle volte contra-stanti, contraddittorie ed erronee scadendo nel qualunquismo. Nella mi-gliore delle ipotesi la po-litica è l'equivalente del potere inteso come ma-laffare: tra intrighi no-strani o internazionali

conditi di sesso e/o corruzione. L'immagine proiettata del-l'uomo politico è quella di un personaggio sbiadito dal tempo, liso dai valori e intriso di ipocrisia e di cinismo. Secondo un'antica definizione scolastica, la politica è l'Arte

di governare le società. Al di là delle definizioni, la politica in senso generale, riguarda "tutti" i soggetti facenti parte di una società, e non esclusivamente chi fa politica attiva, ovvero opera nelle strutture deputate a determinarla, la politica è l'occuparsi in qualche modo di come viene gesti-to lo stato o sue substrutture territoriali. L’Italia oggi non ha bisogno di lotte tra destra e sinistra, ma di un pò di buon senso da entrambe le parti, di gente volenterosa che si mette al servizio dei cittadini affinchè possa ritornare fidu-cia e prosperità. Le persone impegnate in politica debbo-no possedere determinate virtù per dare consistenza … “al loro pensiero e alla loro azione: competenza, onestà, amo-re ed impegno per la giustizia, sobrietà, servizio generoso e gratuito, capacità di amicizia, di relazione e di partecipa-zione alle vicende della gente, consapevolezza della prov-visorietà e dei limiti dell’opera compiuta". Tutto ciò qualifi-ca come “umano” lo stile di fare politica. E’ uno stile che troppo spesso manca. Continua …

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Esso attiene a una impostazione generale della vita personale, alla globalità di un sistema, alla sua rispon-denza a servire il bene comune e la persona umana. L’impegno politico ha come fine specifico il bene comune di una comunità pubblica intendendo il bene comune co-me bene generale e non come somma di interessi partico-lari. La "Gaudium et Spes", infatti, definisce il bene comune “ l’insieme di quelle condizioni di vita sociale che permet-tono ai gruppi, come ai singoli membri, di raggiungere la propria perfezione più pienamente e più speditamente. Io non so se definirmi un uomo politico o meno, non so se "faccio politica" o meno , così come non so se ho scelto di "fare politica" o se sono un predestinato; una sola cosa so di certo: sono stato educato in famiglia, a scuola e in Chiesa a fare sempre il mio dovere sino al massimo sa-crificio per il perseguimento del bene comune. Il mio im-pegno sarà sempre quello di migliorare le condizioni ge-nerali di vita del mio paese e dei miei concittadini attra-verso la difesa della nostra società, della nostra cultura, dei valori giudaico-cristiani per la salvaguardia dell'uomo nel suo presente, ma proiettato nel futuro, senza mistificare il passato. IO CI CREDO ! Francesco di Feo

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“Ancora una volta grazie, Trinitapoli”

di Francesco di Feo

In campagna elettorale vincono sempre tutti al punto che con formule da politichese perfetto si giustifica qualsiasi risultato e con acrobazie mirabolanti si leggono i dati in modo tale da trovare il ragionamento più conveniente e plausibile al tornaconto personale e di partito. E' un vezzo tipicamente italiano, che contraddistingue anche i politici casalini, l'essere abili scalatori degli specchi anche se le cadute lasciano postumi con lesioni e cicatrici che il cittadino riconosce e biasima.

L'errore più macroscopico è quello di effettuare un confronto tra elezioni diverse, effettuate in periodi diversi, per cariche istituzionali diverse: tra amministrazione comunale, provinciale, regionale o addirittura le politiche. Le elezioni regionali sono terminate con un risultato inequivocabile, la sinistra ha vinto ed il presidente VENDOLA ha stravinto. Congratulazioni pertanto ai vincitori, agli eletti e ai sostenitori diretti ed indiretti. Rispetto all'On.le Fitto che ha riconosciuto la sconfitta e ne ha preso atto. Disprezzo nei confronti di

chi non ha riconosciuto la vittoria. Disprezzo nei confronti di chi ha irriso il gesto nobile e coraggioso, proprio di un Cavaliere di un tempo, dell'On.le Fitto. Disprezzo per chi fa della vittoria un vitamina per la propria arroganza. Alle compagini politiche non vincenti, pertanto, non rimane, dopo aver attinto al calice amaro della sconfitta, che rielaborare un progetto politico che non ripercorra gli errori del passato e gli orrori del presente, senza farne un dramma esistenziale atteso che la politica è una passione, un voler rendere un servigio e non un mestiere o un affare.

della sconfitta, che rielaborare un progetto politico che non ripercorra gli errori del passato e gli orrori del presente, senza farne un dramma esistenziale atteso che la politica è una

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passione, un voler rendere un servigio e non un mestiere o un affare. La preoccupazione deve essere solo quella di potere fare il meglio ed il bene della collettività accettando democraticamente il responso elettorale. Certo lo scenario cambia se la visione si sposta da una prospettiva nazionale, regionale, provinciale o locale e delle domande, pertanto, nascono spontanee:

- che importanza hanno i mezzi di comunicazione?

- che importanza hanno gli incontri con gli elettori?

- che importanza hanno volantinaggio, manifesti, spot televisivi e radiofonici?

- che importanza ha l'euro?

- che importanza ha la campagna elettorale?

- che importanza ha il sinallagma sul voto tra candidato ed elettore?

In quale percentuale le risposte date a queste domande sono rilevanti per una vittoria o sconfitta elettorale?

Se l'assunto è che il cittadino è intelligente e sa discernere dovremmo dare due risposte:

a ) minima.

L'elettore sceglie non per quanto urlato

e fatto in campagna elettorale, ma per quanto è stato realizzato nel periodo in cui si amministra o si governa e per la proposta politica che si esprime. Come per dire la vittoria elettorale si costruisce nei cinque anni e non in campagna elettorale.

b) massima.

L'elettore da attendo osservatore

effettua una diagnosi tra le proposte avanzate, si adegua al tipo di offerta e/o districandosi tra gli inganni dei candidati opera una scelta frutto di una analisi che ricade sugli uomini, sui partiti, sui programmi e su stesso.

A voi l'ardua sentenza.

Certo alcuni fenomeni lamentati, e mai denunciati, vanno combattuti perchè minano la democrazia e mettono in discussione il risultato elettorale.

E' auspicabile al più presto il voto telematico.

Quell'esercito di presidenti di seggio, scrutatori e rappresentanti di lista non peserebbero più sulla tasca dei cittadini o dei candidati. Verrebbe meno la farsa del sorteggio (quando praticato) e la paura di elezioni irregolari. Verrebbe meno quell'esercito di peripatetici che presidia i seggi; verrebbe meno il

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mercimonio filmato o fotografato nella cabina; verrebbe meno la lotta tra i rappresenti di lista che invece di incaricarsi di seguire le operazioni di

voto presso una sezione elettorale e di verificare eventuali irregolarità per conto di un partito o di un candidato si sono trasformati in procacciatori di voti, fuori e dentro il seggio, mentre durante lo spoglio in animali da combattimento dediti solo ad annullare i voti dei partiti o dei candidati avversari. Verrebbe meno l'inettitudine di alcune persone che si vestono di potere grazie ad una nomina dello Stato per agire contro il proprio avversario personale o politico. Verrebbe meno l'offesa nei confronti di quei cittadini onesti che si recano alle urne per esercitare un diritto costituzionale auspicando un risultato elettorale rispondente alla volontà dell'elettore. Sarebbe troppo aspettarsi che i candidati, i parenti dei candidati, i tesserati di partito si astenessero dal ricoprire il ruolo di scrutatori, segretari o presidenti di seggio? Dal rivestire la figura del rappresentate di lista? Dal presidiare i seggi? Sarebbe un esercizio faticoso per la salvaguardia della dignità? Essendo in tutto ciò che scrivo una forte autocritica propongo di redigere un codice etico. Un'etica nella politica (e

nella vita di tutti giorni) deve tornare onde evitare la deriva delle istituzioni che, alimentate dalle alghe tossiche per la democrazia, generi funghi velenosi per la giustizia e la libertà. Questo codice etico lo si deve scrivere assieme tra tutte le forze politiche onde evitare che le prossime elezioni siano il sito di scontri bellici dove senza esclusioni di colpi si mira ad annichilire il nemico. Come dire in guerra, come in amore, tutto è lecito: sarebbe la fine. Ovviamente ci sono le eccezioni e sento il dovere di ringraziare il Presidente di seggio (e qui uso la P maiuscola) Dott.ssa Anna Maria TARANTINO (e attraverso lei tutti gli scrutatori ed i segretari) che, scevro da condizionamenti politici o personali, si è limitato a fare il proprio dovere, a far rispettare le norme e ad evitare l'omicidio della democrazia attraverso l'assurdo tentativo dei rappresentati di lista di annullare voti validi agli avversari politici: grazie. Se si parte da questo ci può essere un futuro per il

nostro paese; se si parte dal riconoscimento dell'avversario, invece che dalla sua demolizione e domonizzazione, le varie fabbriche, officine o laboratori della democrazia produrranno cittadini e non elettori, persone e non tifosi. Questo è il mio

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...... Continua ......

ringraziamento a voi cittadini per i voti che avete espresso all'UDC, questo è il

mio augurio ai vincitori e agli eletti, questo il mio auspicio.

Trinitapoli, lì 31/03/2010

IL CONSIGLIERE PROVINCIALE Unione Di Centro Avv. Francesco di Feo

Page 50: Riassunto digitale

Al Sig. Presidente della Giunta Provinciale

Al Sig. Presidente del Consiglio Provinciale

Al Sig. Assessore Lavori Pubblici e

Infrastrutture

Oggetto: INTERROGAZIONE.

Il Consigliere Francesco di Feo del Gruppo Unione di Centro

Interroga

la S.V. sul gravoso problema che investe le Strade Provinciali n. 75

"Foggia-Trinitapoli - Barletta", n. 62 Trinitapoli-Mare e n. 63 Trinitapo-

li-San Ferdinando di Puglia. La precarietà delle condizioni di queste arte-

rie, ad alta intensità veicolare, sono, da sempre, conosciute. Ma ciò non è

bastato a far sì che si intervenisse per metterle in sicurezza (tranne qual-

che rattoppo). Strade da sempre in pessime condizioni che versano in uno

stato di abbandono e dissesto (buche, assenza di segnaletica e manuten-

zione carreggiata stretta). Va aggiunto che queste strade sono il crocevia

di interessi economici, sociali, culturali e turistici notevoli in quanto sono

costeggiate da insediamenti produttivi, terreni coltivati e favoriscono

Continua …

Page 51: Riassunto digitale

percorsi turistici che vanno da Castel del Monte a San Giovanni

Rotondo, passando per le Saline di Margherita di Savoia. Due anni

fa, il Sindaco di Trinitapoli, Ruggero di Gennaro e l’assessore ai

lavori pubblici, Giuseppe Brandi, incontrarono il Presidente della

Provincia di Foggia per sollecitare l’intervento dell’ente sulla Sp.

75 e chiedere che i lavori incominciassero da Trinitapoli, per evita-

re intoppi dovuti ad esaurimento dei

finanziamenti. L’allora Presidente Carmine Stallone, insieme agli

assessori ai lavori pubblici, Antonello Summa e alle finanze, Ber-

nardo Lodispoto, espressero impegno e garanzie in tal senso. Nel

giro di alcuni mesi, il progetto fu redatto, approvato dalla giunta e

appaltato per una somma di 1.300.000 euro, di cui 1.020.000 a base

d’asta. Successivamente, a seguito delle elezioni, a Palazzo Dogana

c’è stato il cambio della guardia, ma il tratto della Sp. 75, che inte-

ressa l’agro di Trinitapoli fino alla statale n. 16 per Barletta, è rima-

sto immutato. Considerata la permanenza della gravità dello stato

dei luoghi: che costituiscono un pericolo immediato e concreto per

la vita dei cittadini; che impediscono il trasferimento dei beni; che

rendono difficoltoso lo spostamento degli operatori agricoli e di

quelli delle altre attività economiche connesse al territorio; che

espongono l’Ente a risarcire i danni patiti dagli utenti;

… Continua …

Page 52: Riassunto digitale

si c h i e d e

a) se questa Amministrazione è intenzionata ad intervenire urgen-

temente per il rifacimento delle suddette arterie stradali;

b) le modalità di esecuzione ed i tempi previsti;

c) se vi sia una copertura assicurativa per manlevare

l’Amministrazione Provinciale dalle richieste di risarcimento

danni che i terzi potrebbero promuovere.

Andria, lì 14/04/2010

Il Consigliere Provinciale

Francesco di Feo

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1

Io non so se la data del 21/05/2010 sarà ricordata come la nascita della carta costituente della sesta provincia pugliese o simboleggerà l'inizio della fine di un ente mai voluto ed avversato da tutti. Sicuramente sarà una data storica sulla quale i posteri potranno riflettere su come la politica possa diventare opportunità o distruzione, evoluzione o involuzione, arte dell'amministrare o gestione del potere. Io sono stato componente della commissione statuto ed in tale qualità ho potuto constatare tutto l'iter che la maggioranza ha segui-to, ed imposto, per addivenire all'approvazione dello carta fondamentale. Uno scenario drammaticamente contrastante in quanto da un lato vi era la politica con la P maiuscola che redigeva uno statuto degno di queste dieci terre in armonia con le forze di opposizione (proprio da costituenti) e dal-l'altro la politica con la p minuscola che tramava su come uscire da una vi-cenda, quella della sede legale, senza compromettere le posizioni di potere all'interno dei partiti di maggioranza e della maggioranza stessa. Certo per me che sono Trinitapolese la questione della sede legale non poteva, e non può divenire, la ragione per annichilire un ente ancora in fasce o peggio la causa per porre in contrasto due Città come Andria e Barletta. La questio-ne della sede legale ha sempre rappresentato per me una questione margi-nale rispetto a quello che chiedono i 10 comuni della BT: lavoro, infrastrut-ture, sicurezza stradale e ambientale e scuole degne del terzo millennio. Sin da quando ero ragazzino ero affascinato dal fatto che alcune città si coaliz-zassero per far nascere una nuova provincia: attratto dall'idea che questo potesse rappresentare una opportunità per quei Paesi trascurati dalle città di Bari e Foggia per ragioni chiaramente di dimensioni territoriali. Tutte le battaglie che ricordo erano finalizzate ad ottenere una nuova provincia e non la sede legale e ad onor del vero ritengo di non offendere nessuno se di-co che la città che ha sempre voluto la nascita della sesta provincia pugliese sia stata Barletta. Perché il contrasto con la maggioranza e perché il mio vo-to di astensione all'approvazione dello statuto ? E' semplice. Non ho con-diviso il percorso seguito dalla maggioranza che ha postergato la discussio-ne della sede legale per circa 10 mesi e non ha tentato seriamente di addive-nire ad una soluzione unanime con la minoranza evitando di umiliare la Città di Barletta e illudere la Città di Andria. Quello che ho sempre chiesto alla maggioranza è stato chiarezza, assunzione di responsabilità e l'indivi-duazione di un principio generale che non portasse tumulto tra le popola-zioni e che non fosse condizionata da ragioni di potere. Qualsiasi città pote-va avere la sede legale, ma ciò doveva avvenire a seguito di un percorso che partisse dall'analisi storico, giuridiche, sociali, culturali, economiche e so-prattutto di minor disagio per gli utenti e per i cittadini e non per Volere di qualche "Signorotto" affamato del bottino elettorale. La mia continuerà ad essere una opposizione costruttiva, ma non consentirò a nessuno che le deci-sioni del consiglio provinciale possano essere il frutto di condizionamenti esogeni e di basso ritorno politico. Se ho conosciuto bene il Presidente VENTOLA, che va detto non è l'unico responsabile di questo incidente istituzionale tra le due città ma è in buona compagnia e che a differenza sua costoro hanno potuto lanciare il sasso e nascondere la mano, saprà recupe-rare la nave in balia delle onde e ricondurla al porto della serenità politica, amministrativa ed istituzionale. Il CONSIGLIERE PROVINCIALE UDC Avv. Francesco di FEO

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Intervento al Consiglio Provinciale del 17/05/2010 avente ad oggetto l'approvazione dello

statuto del consigliere Provinciale avv. Francesco di Feo.

Presidente, Assessori, Consiglieri

siamo alla seconda votazione, al penultimo atto inerente questo Consiglio per addivenire

all’approvazione dello statuto. All’approvazione della nostra carta costituzionale che dovrebbe

sancire la definitiva consacrazione di questa Provincia. Oggi in questa aula ho sentimenti

contrastanti che invadono la mia mente ed il mio cuore. Sentimenti contrastanti perché da un lato il

mio animo è mesto per come si arriverà ad approvare questo Statuto, per quello che ha preceduto

questa votazione e soprattutto per come i posteri giudicheranno il nostro operato. Dall’altro lato

sono ottimista perché spero che approvato lo Statuto si possa cominciare veramente a lavorare per il

popolo di questa VI Provincia Pugliese. Si per il popolo perché come vado dicendo da piu’ mesi,

richiamando il D’Azeglio: “Fatta l’Italia occorrerà fare gli Italiani” – fatta la VI ^ provincia

pugliese occorrerà formare una identità comune tra la gente di questa terra di questa nuova

provincia. Un compito che non sarà particolarmente difficile visto che la comunità cristiana già si

riconosce come Chiesa nei territori della provincia Barletta Andria Trani.

Ciò che mi preoccupa maggiormente però è il fatto che quella che doveva

una festa solenne, un gemellaggio tra le 10 città, un atto di prestigio ed

orgoglio dei nostri cocapoluoghi sta diventando un pretesto per alzare i

muri, per inimicare le genti, per gratificare una città ed umiliarne un’altra.

Il primato della politica sta avendo la meglio anche sulla storia, anche

sulla legge anche sulla morte di chi ha voluto questa Provincia.

L’avvicinarsi del 150° anniversario della creazione dello Stato Italiano è un

evento storico che richiede attenzione:<<... chi si trova a immaginare o prospettare una nuova

frammentazione dello stato nazionale attraverso secessioni o separazioni o comunque concepite,

coltiva un autentico salto nel buio. Le celebrazioni del 150° sono l’occasione per determinare un

clima nuovo nel rapporto tra le diverse realtà del paese, nel modo in cui ciascuna guarda alle altre

con l’obiettivo supremo di una rinnovata e salda unità, e siamone certi è la sola garanzia per il

nostro comune futuro...>>. Con queste parole del Presidente della Repubblica Napolitano

dobbiamo raccogliere il buon senso e tentare l’unità degli uomini e delle donne di questa terra e

Continua …

Page 55: Riassunto digitale

non alimentare lotte fratricide. Tra gli interessi contrastanti deve prevalere quello della unità: un

solo popolo, una sola Italia e una sola Provincia. Alcide De Gasperi sia come membro

dell’assemblea costituente, poi come capo del governo, sia anche nella veste di leader

democristiano, si adoperò con tutte le sue forze per spianare la strada alla nuova costituzione. Egli si

mosse innanzitutto per eliminare gli ostacoli che a suo avviso avrebbero creato nella futura

assemblea costituente forti, e forse irreparabili, contrapposizioni tra le maggiori forze politiche

vanificando il difficile tentativo di riscrivere insieme, pur con la necessaria opera di mediazione, la

carta di fondazione dello Stato. Scrive Andreotti: << DE GASPERI aderì all’idea di Cattani,

aggiungendo che l’assemblea eletta non sarebbe riuscita a redigere la costituzione se il problema

istituzionale, vivamente sentito nel paese, ne avesse turbato i lavori>>. Bene, Signori, questa

assise deve tentare di ritrovare l’auspicata unità di intenti, ma se la forza dei numeri dovesse

prevalere questo consiglio dovrà da subito agire istituzionalmente affinché decisioni così

rilevanti per il futuro della nostra Provincia possano essere rimesse alla volontà del popolo e,

quindi rispettata. Solo se ci fosse questa volontà, potremmo realmente cominciare a pensare

che questa istituzione potrebbe intraprendere quel cammino sancito nella costituzione, quale

ente intermedio più vicino al cittadino, per la soluzione dei problemi nel perseguimento del

bene comune. Se così non dovesse essere, si aprirebbero scenari desolanti in quanto le

iniziative di carattere giudiziario, che già si paventano, rischierebbero di arrestare ancora

l’amministrazione di questo Ente che sarebbe destinato a perire. Come ho già detto nella scorsa

seduta il procedimento avviato per l’approvazione di questo statuto è viziato nella forma e nella

sostanza, viola la legge 148/2004 e viola il T.U.E.L. anche per le carenze endoprocedimentali. Mi

auguro che questa maggioranza abbia deciso di approvare lo Statuto e solo formalmente di indicare

la sede legale in base ai numeri che la costituiscono per poi rimettersi alle determinazioni del

popolo. Questo potrebbe evitare azioni legali dirette a sospendere la delibera così che la macchina

burocratica politico-amministrativa non venga arrestata. Se ciò, però, non dovesse essere e cioè la

maggioranza non solo vuole approvare lo Statuto ma è fermamente convinta anche sulla sede

legale, esponendosi al rischio di un impantanamento istituzionale, allora propongo di ritirare il

punto all’ordine del giorno e di riaprire la trattativa dove l’oggetto deve avere beni che sono

nella piena autonomia dell’Ente tralasciando organi afferenti allo Stato. Questa maggioranza

non ha via di uscita: deve scegliere se rimanere super partes (approvando lo Statuto solo per il

funzionamento dell’Ente) dichiarando espressamente che l’indicazione della sede è solo un atto

dovuto; oppure scegliere la via dello scontro istituzionale, vivamente sentito nelle città di Andria e

Barletta, forte solo dei numeri perché debole per le ragioni storiche, politiche e sociali. E’ inutile

nascondersi dietro le figure istituzionali del Presidente Ventola e del Presidente Riserbato: tutta la

maggioranza ha la responsabilità di ciò che sta accadendo perché la volontà di non decidere sulla

… Continua …

Page 56: Riassunto digitale

sede legale è di rimettere tale decisione al Consiglio non è stata presa in questi giorni, ma da quando

fu istituita la Commissione Speciale Statuto e Regolamento. In quella Commissione non vi era, né

la maggioranza di andriesi (Fisfola), né di barlettani (Salerno-Antonucci), ma vi erano 2 biscegliesi

(Valente-Evangelista), 1 di San Ferdinando di Puglia (D’Addato), 1 di Minervino (Superbo), 1 di

Trinitapoli(di Feo), 1 Margherita di Savoia (Lodispoto), 1 Canosa di Puglia (Matarrese) e 2 di Trani

(Riserbato-Corrado). Evidentemente qualcuno ha pensato che sarebbe stato più facile camuffarsi tra

30 consiglieri invece di 11. Certo questo non avrebbe risolto il problema alla radice, perché

l’approvazione dello Statuto è una prerogativa del Consiglio Provinciale, ma non avrebbe viziato

l’iter amministrativo e la decisione sarebbe stata presa prima della campagna elettorale per il

rinnovo del consiglio regionale e senza condizionamento alcuno. Ritorniamo a discutere per una

via unitaria, oppure - di fronte a questa sconfitta della politica - affidiamoci, e rispettiamo, alla

volontà popolare. Comportiamoci da statisti e non da politici e come dice De Gasperi e guardiamo

alle prossime generazioni e non alle prossime elezioni.

IL CONSIGLIERE PROVINCIALE

Avv. Francesco di Feo

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VENTOLA DOPO I L COLPACCI O TENTA LA FUGA

NELLA MENZOGNA E NEL VITTIMISMO !!!

E' scandaloso leggere le dichiarazioni del Presidente Ventola all' indomani dell'adozione dello Statuto. Per chi ha riscosso (legittimamente e giustamente) l' indennità di f unzione (cosa diversa dei 40,00euro lordi percepiti dai consiglieri provinciali per ogni seduta del consiglio o delle commissioni) per circa 1 anno per dedicarsi esclusivamente a salvare la sua poltrona e la sua segreteria provinciale dagli attacchi interni alla sua maggioranza ed al suo partito è preoccupante se deve anche arroccarsi su esternazioni in chiave dif ensivistica e vittimistica. Un Presidente che, calandosi in una campagna elettorale - quella per le regionali - poi rivelatosi un flop, ha sacrificato, sull'altare del potere, le città di Barletta e Andria: una umiliandola e l'altra illudendola dovrebbe quantomeno astenersi da lasciare "generose" dichiarazioni in danno della maggioranza. Scaricare le responsabilità sull'opposizione, e arrogarsi il diritto di giudicarne il voto espresso alludendo all' indebita percezione dei gettoni di presenza, è una caduta di stile e l'esaltazione dell' ipocrisia. Ventola deve rispondere, dopo 1 anno di mandato, cosa ha f atto per quelle 400.000 persone che popolano la provincia da lui amministrata, o meglio, gestita?

Continua …

Page 59: Riassunto digitale

Cosa ha f atto per le strade? Cosa ha f atto per l'ambiente? Cosa ha f atto per i disoccupati? Al di la delle infinite missioni, delle innumerevoli cerimonie e delle comparse televisive, quali provvedimenti concreti ha adottato? Quanto ha f atto spendere ai cittadini di questa VI ̂ Provincia Pugliese per allestire il palazzo del potere? Evidentemente a Ventola f aceva (e fa) comodo non adottare lo Statuto (se quello che si paventa accadrà lo statuto verrà impugnato e la relativa delibera rischierà di essere sospesa: addio commissioni, addio lavori , addio alle prerogative proprie dei consiglieri provinciali) per avere mano libera nella GESTI ONE DELLA COSA PUBBLI CA! All' indomani dell'approvazione dello Statuto mi aspettavo un Presidente più sereno e non il sosia di un pugile suonato che assesta pugni all' impazzata senza centrare il bersaglio; evidentemente quello a cui abbiamo assistito sino ad oggi è solo la punta dell' iceberg. Caro Presidente meno demagogia e più f atti perché il paese piange, le città sono in rivolta e la provincia muore.

I l Consigliere Provinciale UDC Avv. Francesco di Feo

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VENTOLA E RISERBATO COME LIPPI E BEARZOT:

SILENZIO STAMPA.

Si è consumato oggi un triste Consiglio Provinciale fatto di retorica e col-

pi di scena. L'astensione dagli incarichi politici ed istituzionali dei politi-

ci di centrodestra è stata completamente disattesa al punto che i rappre-

sentanti barlettani non solo erano presenti in aula, ma hanno esercitato il

loro mandato politico-istituzionale integralmente.

Io sono convinto della buona fede dei rappresentati del centrodestra bar-

lettano, ma ritengo che, nell'interesse della collettività e della città di Bar-

letta, vada fatta chiarezza altrimenti certe decisioni simboliche finiscono

per assumere aspetti inquietanti se non trovano conseguenza nei fatti.

Non mi è piaciuta la risposta del Presidente VENTOLA alla solidarietà

espressa dai gruppi consiliari (ivi compreso L'UDC) per le frasi increscio-

se ed i comportamenti minacciosi rivolti in suo danno e del Presidente

RISERBATO da alcuni ambienti durante alcune manifestazioni pubbli-

che e per il tramite della stampa che nulla hanno di politico e di sensato e

che offendono la dignità degli uomini e delle istituzioni. Il Presidente

Continua …

Page 61: Riassunto digitale

VENTOLA, infatti, con il ringraziamento non si è risparmiato di bac-

chettare i consiglieri provinciali che, a suo dire alimenterebbero la pole-

mica (e perché? Quando?), e trincerandosi dietro un silenzio stampa di

memoria calcistica ha annunciato che dopo la votazione finale sulla sede

legale avrebbe detto la sua (verità) su quanto accaduto a partire da eventi

che risalgono a più di quattro anni fa. Io aspetto con ansia l'oracolo e gli

auguro di vincere il mondiale. Un mondiale il cui risultato per lui sarà

quello di non far perire una provincia ancora in fasce. Io ho conosciuto

in questi mesi il Presidente VENTOLA ed il Presidente Riserbato e posso

dire senza alcun timore di smentita che sono due uomini degni, preparati,

che valorizzano le istituzioni e amano la loro terra e quindi questa nuova

provincia. Posso altresì dire che hanno tentato sia pure alla fine di trovare

una soluzione condivisa ed unanime e li rispetto perché hanno avuto il

coraggio di decidere. Anche la scelta di Andria da loro fatta, e che io non

condivido, cercate di capirlo tutti non è una scelta contro la città di Barlet-

ta o Trani. La decisione è una prerogativa che spetta agli uomini che si

sono assunti la responsabilità e loro l'hanno fatto e meritano il rispetto an-

che di chi non condivide la loro decisione. Lo stesso rispetto rivendico

anch'io come Consigliere Provinciale nel momento in cui contesto o dis-

sento da certe scelte: io che mi sono speso per una decisione unanime e

lo farò sino all'ultima votazione. I consiglieri provinciali non sono seduti

su quegli scranni perché hanno vinto un concorso, ma perché il popolo gli

ha scelti come propri rappresentanti e pertanto il loro agire non può pre-

scindere dalle valutazioni politiche che, se rispettose della legge e

… Continua …

Page 62: Riassunto digitale

dell'onorabilità dei propri avversari politici, non possono essere censura-

te o additate di scorrettezza istituzionale. L'invito che rivolgo al mio Pre-

sidente è di raccogliere le forze in questi giorni e tentare ancora una volta

una soluzione unanime, mentre l'invito che rivolgo alle popolazioni e alle

forze politiche è di esprimere il proprio assenso o dissenso con serenità

senza attaccare gli uomini delle istituzioni perché questo sarebbe un boo-

merang che nel viaggio di ritorno annichilirebbe la ragione di vita stessa

di questa provincia. La prima regola che va rispettata è che le regole si ri-

spettano in conseguenza di ciò bisognerà accettare qualsiasi decisione.

Non solo. Se la sede legale sarà approvato con soli 16 voti significherà

che qualsiasi altro consiglio provinciale in futuro potrà modificare lo sta-

tuto con soli 16 voti. Questa la prima ragione che dovrebbe indurre ad

esprimere un voto unanime o almeno qualificato. Da ciò discende, co-

munque, che se vi sarà la possibilità di indire un referendum chiederò al

consiglio di impegnarsi a rispettare la determinazione del popolo. Questa

è la democrazia, questa è la libertà, questo è il rispetto. Mi tocca richiama-

re una frase del D'AZEGLIO che ho citato al primo consiglio provincia-

le: fatta l'Italia bisognerà fare gli italiani. Bene fatta la sesta provincia

pugliese il compito più arduo sarà fare il popolo della provincia Barletta

Andria Trani.

IL CONSIGLIERE PROVINCIALE UDC

Avv. Francesco di FEO

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Cosa è lecito sperare a questo punto? Un consiglio provinciale protagonista che, all'unisono,

adotti tutte le iniziative possibili per lo sviluppo della sesta provincia pugliese? Una

maggioranza arrogante, e presuntuosa, che corre verso il futuro forte dei numeri e debole di

idee, programmi e iniziative? Il primo anno è scivolato via sotto l'egida della istituzione del

nuovo ente; sotto il peso di dover dare corpo e anima ad una entità voluta da pochi e

avversata da tutti sotto la spada di Damocle della indicazione della sede legale. Errori,

iniziative, contrasti, polemiche, articoli di giornale e programmi televisivi a iosa sono stati

il rumore di questa neonata provincia. Una domanda sorge spontanea: stiamo meglio o

peggio di prima? Come si diceva una volta per stare meglio siamo finiti peggio? I tre

comuni del Foggiano, oggi BT, dopo un anno possono sentirsi sdoganati dal ruolo di

comprimari, ruote di scorte, ultime ruote del carro, portatori sani di voti, o la loro

condizione è rimasta immutata se non peggiorata? A sentire la conferenza stampa del

Presidente VENTOLA questa prima amministrazione provinciale avrebbe fatto miracoli

contro tutto e contro tutti, anche contro i sindaci dei dieci comuni e anche contro le

due provincie madri di Bari e Foggia. Nell'esaltare le gesta della sua giunta il

Presidente VENTOLA lamenta però lo stato di precarietà ( UFFICI, SOLDI, PERSONALE)

in cui deve districarsi. Per la verità anche la sua maggioranza è triste, delusa e scettica atteso

che non conosce un bel niente di quello che l'esecutivo "combina" apprendendo dalla

stampa quanto fatto o non fatto addormentandosi nel bosco dell'incuria e dell'aspettativa

(incarichi, missioni, assessorati). Anche buona parte dell'opposizione non si è distinta

Continua …

Page 64: Riassunto digitale

granché obnubilata dalla vicenda della sede legale è rimasta vittima di una sorta di

incantesimo immobilizzata da campagne elettorali e congressi in seno ai propri partiti.

Ripetute assenze di alcuni consiglieri e assordanti silenzi di altri hanno dato manforte a

quell'esercito di scettici che chiedono l'eliminazione delle provincie, in primis la BT. Tutti

si sono presi la "pizzicata": Onorevoli, Consiglieri Regionali, Consiglieri Provinciali,

Consiglieri Comunali, Sindaci, Comitati, Associazioni e mass media non c'è uno che sia

rimasto fuori dalla querelle statuto, sede legale, stemma. Anche oggi che la sede legale è

stata assegnata; che lo statuto ed il regolamento sono stati approvati e che stemma, bandiera

e gonfalone sono stati scelti arrivano da lontano voci più o meno stonate di chi non era

riuscito per tempo a dire la propria immancabile fesseria: segnaletica errata, stemma dei

polli, provincia inutile quanto litigiosa. E' il solito vezzo da italiota che ci vede sfigurare nel

modo con una nazionale di vecchi nostalgici ed un condottiero più interessato a togliersi

qualche sassolino dalla scarpa che a difendere i colori della nostra gloriosa nazione. Come

al solito manca il rispetto degli uomini, delle istituzioni, della storia e chi sta al potere si

veste di arroganza e persegue interessi di bottega e chi sta a guardare impiega il tempo nel

criticare. Sarebbe utile chiedere alla gente, alle persone, ai cittadini cosa pensano, come si

sentono e cosa vogliono ed il politico, mai come in questo momento storico, dovrebbe

sentirsi ogni giorno come se fosse l'ultimo giorno del suo mandato agendo per il

perseguimento del bene comune e dando l'esempio nella vita di tutti i giorni. Spreco di

denaro pubblico e perseguimento di interessi personali sono l'inizio della fine di una intera

classe politica che avrà grosse difficoltà a trovare nuovi consensi. Io per natura sono

fiducioso e continuerò a lottare perché la provincia, finché avrà vita, potrà rappresentare una

opportunità per i propri abitanti e cercherò sempre di tenere alta l'attenzione sui problemi

veri: lavoro, salute, scuola, sicurezza. A questo punto è lecito sperare che la giunta

VENTOLA ne dia la possibilità.

IL CONSIGLIERE PROVINCIALE UDC

FRANCESCO di FEO

Page 65: Riassunto digitale

Barletta deve rassegnarsi, niente referendum. Dopo un anno solo promesse da marinaio e tanto spreco di danaro pubblico. Vi ricordate quando VENTOLA prometteva la sede legale a Barletta? Vi ricordate quando VENTOLA prometteva la sede legale ad Andria? Vi ricordate quando VENTOLA, dispiaciuto per aver approvato a maggioranza assoluta lo statuto, si impegnava ad indire il referendum sulla sede legale e a rispettare il volere del popolo? L’ultimo Consiglio Provinciale e’ stato desolante. Nemmeno nel più sperduto dei più piccoli Comuni d’Italia si assiste alla mortificazione della democrazia, all’annichilimento delle istituzioni e all’esercizio vergognoso del mandato elettorale così come è avvenuto il 14 giugno scorso. Il Consiglio Provinciale, convocato per 14 interrogazioni e l’approvazione di un ODG avente ad oggetto l'indizione del referendum per l'indicazione della sede legale ha visto l’assenteismo e la fuga come protagonisti assoluti. L'omicidio della democrazia si presagiva sin dalle prime battute del consiglio quando la maggioranza si rifiutava di postergare le 14 interrogazioni all'ordine del giorno. Non solo. Lo stesso Presidente VENTOLA pensava bene di rimanere assente, sicuro degli ordini di scuderia assegnati a Riserbato, Giorgino e D'addato. L’apice di questa desolazione lo si raggiungeva dopo la 14a interrogazione quando i consiglieri di maggioranza, dandosi una “strizzatina” d’occhio, si nascondevano nei corridoi dell’aula consigliare per far venire meno il numero legale (quelli più furbi come Antonucci pensavano bene di scappare prima per non dare nell'occhio). Meravigliosa la pantomima posta in essere dai superstiti della maggioranza, degna proprio di una comparsata ad Hollywood: i consiglieri Valente, D'addato ed il Vicepresidente Giorgino chiedevano il ritiro dell'ordine del giorno accampando ragionamenti stucchevoli, puerili e di lana caprina ma, non riuscendo a frenare le legittime istanze della opposizione, pensavano bene di ricorrere al presidente VENTOLA. Quest'ultimo, improvvisamente, compariva in aula sornione e, sfoggiando tutta la sua classe politica (che farebbe rabbrividire anche il sindaco della cittadina più sperduta del sud America) escogitava la fuga. Chiamato a se FISFOLA ordinava l'abbandono dell'aula rimanendo al timone di una nave alla deriva.

… Continua …

Page 66: Riassunto digitale

Dopo un anno si assisteva anche al primo intervento del consigliere DIMODUGNO che, sconcertato quanto imbarazzato, chiedeva la parola e invocava la verifica del numero legale. Non va sottaciuta l'allegra, e fantomatica, autosospensione dell'assessore Dario Damiani il quale risulta assente solo alla discussione del Referendum sulla Sede Legale, mentre risulta prima attore sulle altre questioni amministrative all'ordine del giorno. Non poteva mancare la partecipazione straordinaria del Presidente Riserbato (a cui va l’oscar per l’interpretazione dello stupore) che, stordito dal caldo dichiarava, esausto, chiusa la seduta. Ovviamente dietro questo film dell’orrore vi è un disegno preciso ordito dall’aspirante sosia di Berlusconi che verrà svelato nelle prossime puntate (…). Per ora è necessario evidenziare che quella categoria richiamata da Sciascia ne “il giorno della civetta” è purtroppo ancora attuale e che coloro che giocano a fare gli attori, prima o poi, dovranno mostrare la carta d’identità ed allora quel film diventerà una commedia all’italiana in un festival di ipocrisia, incompetenza e servilismo. Non è possibile assistere allo scellerato svolgimento del mandato elettorale da parte del centro destra della sesta provincia pugliese: un gigante dalle gambe d'argilla che sta tentando di sopravvivere sulle spalle delle città di Barletta ed Andria: umiliando la prima e illudendo la seconda. Alfarano farebbe bene a tacere anziché esternare in conferenze stampa estemporanee le divisioni in seno al centro sinistra Barlettano e su quanto fatto (non fatto) da Salerno e Maffei; Alfarano dovrebbe sanare le divisioni del centro destra Barlettano e salvaguardare la Città di Barletta che ancora in queste ore ha subito l'ennesimo imbroglio da VENTOLA e dalla sua ossequiosa maggioranza. Altro che astensione politica o problemi reali: Alfarano deve uscire dal provincialismo spicciolo e chiarirsi con VENTOLA che in sede di approvazione dello statuto assegnava la sede legale ad Andria ( in omaggio a Nino Marmo) e contestualmente si impegnava ad indire il referendum. Nell'ultimo consiglio provinciale, però, colpo di scena: il Presidente si cimentava nella sua specialità olimpica, la capriola. Dopo aver chiesto in sede di approvazione dello statuto, infatti, il ritiro dell'ODG sul referendum con l'impegno di votarlo al primo consiglio provinciale utile il 14 giugno, affetto da amnesia acuta, ordinava la fuga per non votare l'ODG assestando l'ennesimo colpo mortale alla città di Barletta. Cosa faranno Alfarano ed il centro destra Barlettano? E' la seconda volta che la maggioranza VENTOLA ricorre alla fuga e all'abbandono dell'aula. Questo comportamento antidemocratico non può non segnare il passo e porre la parola fine ad un rapporto istituzionale che dovrebbe essere improntato sul rispetto istituzionale. Un fatto ci consola: oggi devono fuggire loro per salvare le poltrone, domani fuggiranno gli elettori da loro per salvare la neonata sesta provincia pugliese.

I Consiglieri Provinciali:

Partito Socialista - (Bernardo Lodispoto)

UDC - (Francesco di Feo - Carlo Laurora)

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La Provincia di Barletta-Andria-Trani ha il nuovo Vice Presidente del Consiglio - l'Avv. Francesco di Feo Lo ha deciso il Consiglio Provinciale di Barletta - Andria - Trani, riunitosi ieri mattina ad Andria nella sede dell'ITA Il Consiglio Provinciale di Barletta - Andria - Trani ha stabilito nel corso della seduta di ieri con 22 voti favorevoli e 2 contrari, il rinvio per l’approvazione delle Linee Programmatiche 2009-2013, presentate dal Presidente della Provincia Francesco Ventola e che costituiscono il principale atto di indirizzo delle attività di Governo dell’Ente. Nel corso della stessa seduta, inoltre, sono stati eletti i due Vicepresidenti del Consiglio Provinciale: la carica di Vicepresidente Vicario, riservata all’opposizione, è stata assegnata al Consigliere dell’Unione di Centro :

Francesco di Feo (9 voti di preferenza), mentre quella di Vicepresidente non Vicario, riservata alla maggioranza, è andata al Consigliere del Popolo della Libertà Nicola Di Palma (17 preferenze).

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Provincia Bat, domani si riuniscono le commissioni consiliari Con questo adempimento si procederà alla nomina dei rispettivi Presidenti

la cui costituzione è stata approvata ad unanimità in occasione della seduta del Consiglio provinciale dello scorso 4 agosto. A norma dell’art. 38, comma 6, del TUEL 267/200 e dell’art. 10 dello Statuto, sono sei le Commissioni consiliari permanenti della Provincia di Barletta - Andria – Trani,: Affari Generali, Finanziari e Politiche del Personale; Politiche del Lavoro e Politiche Sociali; Assetto territoriale e Lavori pubblici; Pubblica Istruzione, Politiche culturali ed Istruzione; Attività produttive; Ambiente. Ciascuna di esse sarà composta da dieci Consiglieri che svolgeranno le funzioni previsti dall’articolo 24 del Regolamento per l’Organizzazione ed il Funzionamento del Consiglio Provinciale. Di seguito, la composizione delle sei Commissioni Consiliari Permanenti I Commissione, Affari Generali - Finanziari e Politiche del Personale (Affari generali ed istituzionali, bilancio e finanze; tributi, demanio e patrimonio; ordinamento degli uffici e dotazione organica, personale, circondari provinciali assistenza agli Enti Locali): Pietro d’Addato (Popolo della Libertà), Michelangelo Superbo (Partito Democratico), Stefano Di Modugno (Pdl), Egidio Fasanella (Pdl), Carlo Laurora (Unione di Centro), Luigi Roccotelli (Lista Ventola Presidente), Giuseppina Marmo (Gruppo Misto), Pantaleo Mastrogiacomo (Pdl), Sergio Evangelista (Partito dei Comunisti - Rifondazione Comunista), Vincenzo Valente (Puglia Prima di Tutto)

II Commissione Politiche del Lavoro e Politiche Sociali (Formazione professionale, Osservazione mercato del lavoro, Politiche sociali emigrazione ed immigrazione, Politiche Comunitarie relative alle specifiche competenze della Commissione. Sanità e volontariato): Alfonso Russo (Ppdt), Pietro d’Addato (Pdl), Michele Dicorato (La Buona Politica), Nicola Di Palma (Pdl), Giuseppe Di Paola (Lbp), Savino Matarrese (Alleanza di Centro), Giuseppina Marmo (Gm), Luigi Roccotelli (Lvp), Carlo Giuseppe Scelzi (Pd), Sabino Troia (Pdl). Continua …

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III Commissione Assetto territoriale e Lavori Pubblici (Settore urbanistica, Edilizia, Lavori pubblici, Trasporti e Viabilità): Giovanni Abascià (Ppdt), Sabino Troia (Pdl), Michelangelo Superbo (Pd), Nicola Di Palma (Pdl), Michele Dicorato (Lbp), Fedele Lovino (Pdl), Bernardo Lodispoto (Partito Socialista), Luigi Antonucci (Lvp), Francesco Di Feo (Udc), Egidio Fasanella (Pdl).

IV Commissione Pubblica Istruzione - Politiche Culturali – Istruzione (Programmazione e coordinamento della scuola e del diritto allo studio, Politiche culturali, Educazione ed attività sportive, valorizzazione del Turismo): Alfonso Russo (Ppdt), Marcello Fisfola (Pdl), Andrea Pio Patruno (Pd), Giuseppe Corrado (Pdl), Giuseppe Di Paola (Lbp), Pantaleo Mastrogiacomo (Pdl), Leonardo Lonigro (Gm), Luigi Antonucci (Lvp), Carlo Giuseppe Scelzi (Pd), Savino Matarrese (Adc).

V Commissione Attività Produttive (Programmazione politiche economiche industriali, Commercio, Artigianato, Agricoltura, Caccia e Pesca, Politiche Comunitarie a sostegno dello sviluppo economico): Giovanni Abascià (Ppdt), Fedele Lovino (Pdl), Andrea Pio Patruno (Pd), Vincenzo Di Pierro (Pdl), Carlo Laurora (Udc), Marcello Fisfola (Pdl), Leonardo Lonigro (Gm), Michele Zinni (Lvp), Francesco Salerno (Pd), Giuseppe Corrado (Pdl). VI Commissione, Ambiente (Coordinamento della programmazione dei Comuni, Concorso alla programmazione regionale, Tutela e valorizzazione dell'Ambiente e prevenzione delle calamità; Sistemazione idrica, idrogeologica e idraulico forestale, Difesa del suolo e tutela idrogeologica beni ambientali, Organizzazione e smaltimento dei rifiuti, Protezione civile e Polizia provinciale): Vincenzo Valente (Ppdt), Stefano Di Modugno (Pdl), Francesco Salerno (Pd), Giuseppe Corrado (Pdl), Sergio Evangelista (Pdc-Rc), Vincenzo Di Pierro (Pdl), Bernardo Lodispoto (Ps), Michele Zinni (Lvp), Francesco Di Feo (Udc), Egidio Fasanella (Pdl).

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Il mio saluto a CICCIO SALERNO Sento il bisogno di manifestare il mio dispiacere e dolore per l’improvvisa dipartita di Ciccio

Salerno.

Non voglio cadere nella retorica e nella ritualità delle celebrazioni post mortem: Ciccio Salerno

non amava i fronzoli, detestava le cerimonie e le perdite di tempo.

Puntuale, pragmatico apparentemente burbero assomigliava al mare; quel mare che lui amava tanto

e che spesso evocava nelle pause della politica.

Amava i films e leggere e quando mi incontrava mi suggeriva sempre qualche titolo.

Si irritava quando si scadeva nel politichese e nella demagogia.

Anche sulla questione della sede legale non ha mai alzato toni, non ha mai strumentalizzato la sua

amata città, e non ha cavalcato le onde emotive di chi cercava la visibilità anche a discapito della

città di Barletta.

ADDIO CICCIO, non ho avuto l’opportunità di frequentarti di più, ma ho avuto il piacere di

incontrarti.

Il Presidente dell’ Unione di Centro della Provincia di Barletta - Andria - Trani

Consigliere Provinciale

Avv. Francesco di Feo

Page 72: Riassunto digitale

Ai Consiglieri Provinciali

e p. c.

Ai Sig. Presidente della Giunta Provinciale Al sig. Presidente del Consiglio Provinciale Ai Sigg. ri Capi Gruppo

Cari Consiglieri, sento il bisogno, e la necessità, di rivolgermi a Voi, senza infingimenti, posizioni precostituite o di partito,

per dirimere delle questioni che ritengo di vitale importanza per l'espletamento del nostro mandato. Dopo 15

mesi dalla nascita di questa Amministrazione Provinciale viviamo il massimo dell'anonimato e lo

svuotamento delle nostre prerogative e funzioni. Pur accogliendo tutte le esimenti di natura politico-

amministrativa, economica ed organizzativa legate alla nascita di un nuovo ente, come è quello che

rappresentiamo, non è più possibile proseguire delegittimati da noi stessi e intaccati nella nostra dignità di

uomini o di donne che, in quanto rappresentanti delle istituzioni, dovrebbero assumere un ruolo consono a

quello che la legge gli attribuisce ed il popolo pretende. A tal fine è necessario un'azione unanime diretta a

colmare questa grave lacuna istituzionale in sintonia con quel ruolo da costituenti che, non so per quale

ragione del destino, la storia ha voluto riservarci e per questo privilegiarci. Tale richiesta non è un sussulto di

vanità, ma è il desiderio di poter essere utili alle nostre comunità, consacrati dalla veste che gli elettori

hanno espresso. Propongo, pertanto, di organizzare una riunione con tutto il personale in essere nell'ente

provincia; di far predisporre delle aule per i gruppi consiliari; di dotare i consiglieri di un documento di

riconoscimento e di uno stemma da esporre nelle auto; di abbonarsi a delle riviste specializzate, di

acquistare dei libri; di organizzare dei convegni; di indire i consigli provinciali nei 10 Comuni; di pubblicare

lo statuto ed il regolamento con le foto dei consiglieri provinciali, gli assessori ed il presidente così da

distribuirlo nelle scuole e nelle istituzioni. La provincia di per se è un ente astratto, non avvertito dai

cittadini e per questo ritenuto inutile, se non un onere per le tasche dei contribuenti, se coltiviamo il nostro

anonimato finiremo per dare voce a quei campioni del qualunquismo che promuovono battaglie alla Don

Chisciotte per uscire dalla sesta provincia pugliese.

Auspicando un incontro immediato, porgo i miei più cordiali saluti. Andria, lì 27 ottobre 2010

Il Vicepresidente del Consiglio Provinciale Avv. Francesco di Feo dell'UDC verso il Partito della Nazione

Page 73: Riassunto digitale

Il Presidente Provinciale dell’Unione di Centro FRANCESCO DI FEO Vice Presidente del

Consiglio Provinciale nella seduta del Consiglio Provinciale del 05/10/2010 ha proposto due

ordini del giorno:

1) La salvaguardia dell’identità Cristiana attraverso la difesa del crocifisso nelle Istituzioni;

2) Il potenziamento del Pronto Soccorso di Barletta per far fronte all’utenza dei 3 comuni

dell’ex Foggiano.

I due ordini del giorno hanno ottenuto il voto unanime dell’intero Consiglio Provinciale che, alla

presenza di una scolaresca del liceo scientifico di Trani, ha segnato un momento politico e storico

importante. Il Vice Presidente FRANCESCO DI FEO, molto attivo in Provincia BT, ha altresì

incontrato nella Commissione Assetto Territoriale e Lavori Pubblici il Dirigente Merra della

Provincia, il Presidente della Società S.I.G.I e l’assessore Giuseppe Di Marzio per affrontare le

problematiche relative alle strade appartenenti all’ex Provincia di Foggia.

Continua …

Page 74: Riassunto digitale

L’avv. FRANCESCO DI FEO alla presenza del comandante dei VV.UU di Trinitapoli Cesare

Tango e del Dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale Geom. Vincenzo Pergola ha rivendicato

l’urgenza, e quindi la priorità, del rifacimento delle strade che portano da Trinitapoli a Foggia; da

Trinitapoli a Barletta; da Trinitapoli a Margherita di Savoia (via mare).

L’avv FRANCESCO DI FEO ha apprezzato la competenza del dirigente Provinciale Merra, la

disponibilità e la volontà di essere subiti operativi da parte del Presidente della III Commissione

Luigi Antonucci e dell’Assessore Giuseppe Di Marzio spiegando che queste strade hanno un

importanza strategica: sono un crocevia importante per mete Turistico-Religiose e sono strade

frastagliate da diversi insediamenti agricoli e industriali.

Strade, peraltro, teatro di tante tragedie, che sono state oggetto di attenzione da parte del Consigliere

Provinciale sin dal suo insediamento. Sono dinnanzi agli occhi di tutti, infatti i lavori che la

Provincia sta già realizzando; il fatto che Trinitapoli abbia un proprio Consigliere Provinciale ha

riportato dignità ad una Città da sempre dimenticata dalla Regione Puglia e dall’ex Provincia di

Foggia.

Page 75: Riassunto digitale

Provincia di Barletta-Andria-Trani

Appello del Consiglio a Schifani e Fini: «Crocifisso obbligatorio nelle scuole» L'Aula approva all'unanimità un ordine del giorno «Una legge a difesa delle radici giudaico-cristiane»

ANDRIA - «Vogliamo il crocifisso nelle aule delle scuole». Lo hanno detto a chiare lettere i consiglieri provinciali della Bat che hanno approvato, all’unanimità, un ordine del giorno con il quale si chiede ai presidenti di Camera e Senato di indire una legge a difesa del crocifisso negli istituti scolastici.

L'IDEA - La proposta il Presidente dell’Unione di Centro della BAT Avv. Francesco di Feo, ma tutti l’hanno poi condivisa. Il documento approvato ricorda che «lo Stato italiano è uno stato laico e non confessionale, le cui radici giudaico-cristiane sono parte integrante della sua storia e il crocifisso, che è il simbolo per eccellenza di tali radici, incarna tutti i valori sociologici, umani, storici e culturali».

IL CEDU - In Italia la presenza del crocifisso nei luoghi pubblici è messa a rischio da una prossima pronuncia della Grande Camera della Corte Europea dei diritti dell’uomo (Cedu) che nei prossimi mesi dovrà esprimersi sulla legittimità o meno di esporre il simbolo della cristianità nei luoghi pubblici.

Page 76: Riassunto digitale

Partito Unione di Centro Sez. TRI NI TAPOLI (BT)

Corso Trinità, 32 0883 - 634971

I l Presidente dell’Unione di Centro

della Provincia di Barletta – Andria - Trani

Consigliere Provinciale Avv. Francesco di Feo

riceverà ogni GIOVEDI dalle 18.00 alle 20.00

presso il Partito

sito in Corso Trinità La Segreteria

Contatti:

Sito web: www.francescodifeo.it E.mail: [email protected] Facebook: http://www.facebook.com/profile.php?id=100000902979265

Page 77: Riassunto digitale

Comunicato Stampa

Si è tenuto martedi sera, 26 Ottobre 2010, preso la sede dell’Unione di Centro di Trinitapoli un

incontro tra le forze di maggioranza. Presenti tutte le segreterie politiche. Oggetto dell’incontro

l’esame politico-amministrativo della amministrazione Di Gennaro a pochi mesi dalle scadenze

elettorali. A dare l’avvio a questa iniziativa, da parte dell’Unione di Centro, sono stati gli ultimi

accadimenti politici e amministrativi e soprattutto alcune notizie apparse sui giornali. L’incontro,

durato circa due ore, ha visto un confronto serrato, ma sereno, tra le parti proiettato a ridare ai partiti

di coalizione quel ruolo di centralità e decisione oscurato dagli impegni e dalle scadenze

amministrative. E’ emersa la volontà di sintonizzarsi con quanto sta accadendo a livello Nazionale,

Regionale e Provinciale, pur tenendo conto delle particolarità e peculiarità di alcune situazioni

esistenti, da tempo immemore (non solo di carattere politico), tra alcuni uomini del centrosinistra.

Nessuna fuga in avanti, nessun ribaltone, ma nemmeno alcun radicamento di posizioni precostituite:

fuori da ogni infingimento è arrivato il momento che questa maggioranza dica cosa vuole fare ed

essere da grande. La priorità è quella di riconnettersi con gli umori dei cittadini e di far emergere

quanto è stato realizzato in questi anni a discapito di una campagna mediatica ingenerosa, bugiarda

e tendenziosa perpetrata dalle forze di opposizione dello stesso centrosinistra. In discussione

pertanto non è la tenuta della maggioranza o la persona del sindaco da un punto di vista

amministrativo; in discussione è la coesione politica degli uomini che attualmente rappresentano le

forze di maggioranza e la capacità di essere ancora portatori sani degli interessi della collettività.

Vicende, queste che dovranno essere valutate necessariamente all’interno dei partiti prima e della

città dopo.

La Segreteria

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La dott.ssa Nadia Landolfi dell’ UDC entra nel Consiglio Provinciale della BAT. Tutto cio' sara' di costante sprone nella mia attivita' futura in seno al Consiglio Provinciale. La dott.ssa Nadia Landolfi, Dirigente scolastico della Scuola elementare "Enzo De Muro Lomanto" di Canosa di Puglia, candidata al Consiglio Provinciale della BAT (Collegio n. 1 di Canosa di Puglia) nelle recenti elezioni amministrative del 06 e 07 Giugno 2009, classificatasi prima dei non eletti nella Lista Provinciale UDC, avendo appreso della surroga del Consigliere Provinciale Francesco Salerno,ha dichiarato: Nell'assumere il ruolo di Consigliere Provinciale della BAT, non posso non sentire tutto il peso e la responsabilita' del lavoro e della passione civile e politica che ha sempre contraddistinto il fraterno amico Ciccio Salerno e che oggi sento gravare su di me. Tutto cio' sara' di costante sprone nella mia attivita' futura in seno al Consiglio Provinciale e sull'intero territorio.

Page 79: Riassunto digitale

Provincia di Barletta-Andria-Trani : Il nuovo coordinamento dell’Unione di Centro Presentato il nuovo coordinamento provinciale BAT dell'Unione di Centro. Ecco la composizione della nuova segreteria politica: Il Coordinatore Provinciale BAT è Carlo Laurora, capogruppo dell'Unione di Centro consiglio provinciale.

Il Presidente Provinciale BAT del partito è Francesco di Feo, anch'egli consigliere provinciale.

Questi gli altri componenti: ► Francesco Giannini (Vice Coordinatore Provinciale BAT) ► Nadia Landolfi (Consigliere Provinciale BAT) ► Ruggiero Napolitano ► Nicola Di Tullio ► Domenico Di Pinto ► Giuseppe Stragapede ► Gennaro Calabrese ► Michele Di Benedetto ► Angela Palmitessa ► Domenico D' Alessandro ► Giuseppe De Rosa

Page 80: Riassunto digitale

Partito Unione di Centro

Sez. TRI NI TAPOLI (BT) Corso Trinità, 32

0883 - 634971

Nell’ambito dell’attività organizzativa del

partito, l’Unione di Centro di Trinitapoli, in

sintonia con la direzione nazionale, regionale e

provinciale comunica ai cittadini e

simpatizzanti che è in corso la campagna

tesseramento per l’anno 2010/2011.

Coloro i quali intendono sottoscrivere la

propria adesione all’Unione di Centro possono

recarsi nella sede del Partito, sito in

Corso Trinità, 32 ( di fronte alla Banca

Popolare di Milano) nei giorni feriali dalle ore

18.00 alle 19.30 entro e non oltre il

30/11/2010 data in cui la campagna

tesseramento sarà ufficialmente chiusa. LA SEGRETERIA

Page 81: Riassunto digitale

Provincia di Barletta - Andria - Trani

Gruppi Consiliari

CONCORSI PUBBLICI : UN' AZIONE COLLETTIVA DI LEGALITA'

I gruppi consiliari del Partito Democratico, Unione di Centro, Partito Socialista e Buona Politica

Considerato

che hanno ricevuto numerose e reiterate proteste di ragazze e ragazzi esclusi a vario titolo dai concorsi pubblici indetti dalla Provincia, hanno deciso di sostenere le spese amministrative per FAVORIRE E PROMUOVERE un’azione collettiva GRATUITA a tutela del diritto all’informazione, alla trasparenza ed all’equa partecipazione ai concorsi pubblici .

Invitano

quanti volessero aderire all’iniziativa collettività di legalità a sottoscrivere il ricorso prodotto dinanzi al TAR Puglia per chiedere l’annullamento, previa sospensiva, di tutte le prove concorsuali.

E' necessaria la massima tempestività nell’azione di deposito del ricorso, per questo tutto gli interessati sono invitati a contattare i consiglieri provinciali ed le sedi comunali dei partiti che hanno aderito all'iniziativa: Francesco di Feo - [email protected] Giuseppe Dipaola – [email protected]

Nadia Landolfi – [email protected]

Carlo Laurora - [email protected]

Bernardo Lodispoto [email protected]

Andrea Patruno - [email protected]

Michelangelo Superbo - [email protected]

Carlo Scelzi – [email protected]

Page 82: Riassunto digitale

Unione di Centro Sez. TRI NI TAPOLI (BT)

Corso Trinità, 32 0883 - 634971

Cittadini,

la Segreteria territoriale di TRINITAPOLI ha

organizzato per Venerdi 26/11/2010 alle ore

17.30, in Via Cairoli n° 20 un CONVEGNO

avente come tema:

“Il futuro dell’ Unione di Centro al

tramonto del bipolarismo…imperfetto”

La cittadinanza è invitata.

LA SEGRETERIA

Page 83: Riassunto digitale

L’incontro di Venerdi 26 Novembre 2010 presso la sede della FIMAT di Trinitapoli tenuto dall’Unione di Centro ha riscosso un riscontro politico rilevante ed ha registrato una presenza notevole di pubblico e di addetti ai lavori. Presenti in particolare le segreterie politiche locali della Popolo della Libertà e del Partito Democratico, rappresentati rispettivamente dal coordinatore locale Dott. Michele Chiaromonte e dal segretario cittadino Dott. Donato Piccinino, nonché dal segretario Provinciale Andrea Patruno. Presenti anche i rappresentanti cittadini dell’Unione di Centro della Provincia Barletta-Andria-Trani e il Consigliere Provinciale di Canosa di Puglia Nadia Landolfi. Tutti di alto profilo gli interventi a cominciare dal Presidente Provinciale dell’Unione di Centro e Vice Presidente dal Consiglio Provinciale Avv. Francesco di Feo, dal coordinatore Provinciale capogruppo alla Provincia Dott. Carlo Laurora e dall’On.le Angelo Sanza coordinatore Regionale. Il primo ha evidenziato le ragioni del fallimento del bipolarismo in Italia e le conseguenze politiche, sociali ed economiche di una legge elettorale che ha avuto il pregio di espropriare i cittadini dal diritto di esprimere le preferenze e con il premio di maggioranza di creare armate, che dopo il voto, producono instabilità e nuovi partiti. Ha evidenziato altresì i problemi che avranno gli enti locali a seguito dei tagli effettuati dallo Stato e la necessità di prendere atto che i cittadini Trinitapolesi vogliono fortemente un rinnovamento che passi soprattutto da un ricambio generazionale. Carlo Laurora ha dichiarato, senza infingimenti, che la coalizione tra l’Unione di Centro e il Partito Democratico a Trinitapoli non potrà ottenere continuità amministrativa se non ci sarà discontinuità rispetto alla guida della eventuale coalizione e l’On.le Sanza ha evidenziato come il Presidente del Consiglio non tenga in debito conto della nostra Costituzione, che la nostra sia una democrazia parlamentare, con un bicameralismo perfetto, dove il Presidente della Repubblica ne è il garante e che prima di indire le elezioni dovrà tentare di trovare in Parlamento una nuova maggioranza e quindi un nuovo governo. Apertura del Popolo della Libertà ad una coalizione con l’ Unione di Centro che passi da una personalità in grado di riportare i moderati al centro della politica cittadina e ampia disponibilità da parte del segretario provinciale del Partito Democratico a continuare l’esperienza locale. Il Vicesindaco dell’Unione di Centro Nicola di Feo ha concluso auspicando nuovi incontri e nuovi confronti per ridare la parola ai partiti e ai cittadini. Di forte impatto i video trasmessi durante il convegno su Falcone e Borsellino, sul l’Unità d’Italia e sulle dichiarazioni del Presidente Casini. Il Coordinatore Cittadino

Dott.ssa Rossella Mastrapasqua