l'esistenza di dio. italian
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Come si fa a credere che l'equilibrio che regge il nostro mondo sia dovuto soloalla coincidenza, mentre la straordinaria armonia che domina la natura èosservabile anche a occhio nudo? Dire che l'universo, in cui ogni singola cosasuggerisce l'esistenza di un Supremo Creatore, sia apparso per propria iniziativao per puro caso è la pretesa più irrazionale che si possa concepire.
Quindi, questo meraviglioso equilibrio, che si può rintracciare sia nel nostroorganismo sia negli angoli più sperduti dello sterminato universo, dovrebbeavere un Supremo Artefice. Allora, chi è quel Creatore che ha messoaccuratamente in ordine tutto questo universo, senza trascurare il benché minimoparticolare?
Non può essere una delle materie presenti nell'universo stesso, dovrebbeessere una volontà suprema precedente all'esistenza dell'universo che nedeterminò la creazione. L'Onnipotente Creatore è colui che dà l'esistenza a tutti,è colui che non ebbe inizio e che non avrà fine.
Lui è l'Unico Dio, il Compassionevole, il Misericordioso che dal nulla creò i cielie la terra.
L'organismo umano è strapieno di simili evidenze, tanto che non bastanovolumi di intere enciclopedie; qualche minuto di coscienziosa riflessione ariguardo è sufficiente per comprendere l'esistenza di Dio; è solo Dio cheprovvede a proteggere l'ordine del mondo e a mantenerlo.
Questo libro è scritto non solo per sottolineare la realtà da cui tanta gentepreferisce allontanarsi solo perché si contrappone ai loro interessi, ma anche persvelare le menzogne e confutare le insane deduzioni su cui si ergono interecorrenti di pensiero.
Chi leggerà questo libro vedrà ancora una volta inconfutabili provesull'esistenza di Dio, che circonda e comprende tutto, un fatto evidentissimo achiunque dotato di buona ragione: Colui che ha creato quell'ordine pervade ogniparticolare della nostra vita, solo Lui è in grado di mantenerlo incessantemente.
L 'AU TO REAd nan Ok tar, che scri ve sot to lo pse udo ni mo di Ha run Yah -ya, è na to ad An ka ra nel 1956. Ha stu dia to ar te al la Mi -mar Si nan Uni ver sità di Is tan bul, poi fi lo so fi a all’Uni ver sitàdi Is tan bul. A par ti re dag li an ni 1980 ha pubb li ca to mol tilib ri su te mi po li ti ci, sci en ti ci e di fe de. Mol to ap prez za te intut to il mon do, qu es te ope re han no cos ti tui to lo stru men toche ha ai uta to mol ti a tor na re al la fe de in Di o, e mol ti al -
tri ad ot te ne re una com pren sio ne più pro fon da del la prop ri a fe de. I lib ri di Ha runYah ya at trag go no tut ti i ti pi di let to ri, di qua lun qu e età, raz za o na zi ona lità, in qu -an to so no fo ca liz za ti su un uni co obi et ti vo: amp lia re la pros pet ti va di chi leg ge in -co rag gi an do lo/la a pen sa re a mol ti as pet ti es sen zia li, co me l'esis ten za di Di o e laSu a unità, e a vi ve re se con do i va lo ri che Eg li ha pres crit to.
Al LettoreAl crollo della teoria evoluzionistica viene dedicato un capitolo a sé, poiché
tale teoria costituisce la base di tutte le filosofie anti-spirituali. Poiché ilDarwinismo rifiuta la realtà della creazione e, di conseguenza, l’esistenza di Dio,negli ultimi 150 anni esso ha fatto sì che molte persone abbiano abbandonato lapropria fede o siano cadute nel dubbio. Perciò, dimostrare a tutti che questa teoriaè un inganno è un servizio imprescindibile, un dovere molto importante.Nell’eventualità che qualcuno tra i nostri lettori abbia la possibilità di leggeresoltanto uno dei nostri libri, riteniamo opportuno dedicare un capitolo alla sintesidi questo argomento.
In tutti i libri dell’autore, gli argomenti legati alla fede vengono spiegati allaluce dei versi Coranici, e si invitano le persone ad apprendere le parole di Dio e avivere in conformità ad esse. Tutti i temi che riguardano i versetti di Dio sonospiegati in modo tale da non lasciare alcuno spazio a dubbi o interrogativi nellamente del lettore. Lo stile sincero, semplice e scorrevole che viene impiegatoassicura che ognuno, di ogni età e proveniente da ogni gruppo sociale, possacomprendere facilmente i libri. Grazie al loro linguaggio efficace e lucido, li si puòleggere tutti d’un fiato. Anche coloro che rifiutano rigorosamente la spiritualitàvengono influenzati dai fatti che tali libri documentano, e non possono contestarela veridicità dei loro contenuti.
Questo libro, e tutte le altre opere dell’autore, possono essere letteindividualmente o discusse in gruppo. I lettori che sono desiderosi di trarreprofitto dai libri troveranno molto utile la discussione, nel senso che essi sarannoin grado di ricollegare reciprocamente le loro riflessioni ed esperienze.
Inoltre, sarà un grande servizio all'Islam il contribuire alla pubblicazione ealla lettura di questi libri, che sono scritti soltanto per la volontà di Dio. I libridell’autore sono estremamente convincenti. Per questo motivo, per chi volessecomunicare ad altri la vera religione, uno dei metodi più efficaci è incoraggiare aleggere questi libri.
Si spera che il lettore esamini anche le recensioni degli altri libri che si trovanoin fondo al testo. La gran quantità di materiali su argomenti di fede è molto utilee piacevole da leggere.
In questi libri, a differenza di molti altri, non si troveranno opinioni personalidell’autore, spiegazioni basate su fonti dubbie, stili non osservanti del rispetto edella reverenza dovuti ad argomenti sacri, né argomentazioni senza speranza,pessimistiche, che creano dubbi nella mente e distorsioni nel cuore.
L'ESISTENZA DI
HARUN YAHYA(ADNAN OKTAR)
2011
DIO
L'AUTOREHARUN YAHYA è lo pseudonimo dell'autore, Adnan Oktar,
che è nato ad Ankara nel 1956. Dopo aver completato gli studisuperiori ad Ankara, ha studiato le belle arti alla Mimar SinanUniversity di Istanbul e filosofia all‘Università di Istanbul. A partire
dagli anni 1980 ha pubblicato molti libri su temi politici, scientifici edi fede. Harun Yahya è molto conosciuto come autore di opereimportanti che svelano l'impostura degli evoluzionisti, le loro erratetesi, e gli oscuri legami tra il darwinismo e ideologie sanguinarie comeil fascismo e il comunismo.
Le opere di Harun Yahya, tradotte in 72 lingue, costituiscono unacollezione di più di 55.000 pagine in totale con 40.000 illustrazioni.
Il suo pseudonimo è composto dai nomi Harun (Aronne) e Yahya(Giovanni), in memoria dei due venerati Profeti che si batterono controla perdita di fede dei loro popoli. Il sigillo del profeta sulle copertine deisuoi libri è simbolico ed è collegato ai loro contenuti. Esso rappresentail Corano (la Scrittura Finale) e il Profeta Muhammad (la pace e labenedizione siano su di lui), l'ultimo dei profeti. Sotto la guida delCorano e della Sunna (insegnamenti del Profeta), l’autore si propone didemolire uno per uno i cardini delle ideologie irreligiose, e di averel’“ultima parola”, in modo da mettere completamente a tacere leobiezioni sollevate contro la religione. Egli usa il sigillo dell’ultimoProfeta, che raggiunse la saggezza definitiva e la perfezione morale,come segno della sua intenzione di offrire quest'ultima parola.
Tutte le opere di Harun Yahya hanno un unico obiettivo:trasmettere il messaggio del Corano; incoraggiare i
lettori a riflettere su questioni fondamentali della fede,come l’esistenza di Dio, l'unità e l’Aldilà; edimostrare quanto fragili sono le fondamenta deisistemi irreligiosi e delle ideologie distorte.
Harun Yahya ha moltissimi lettori in moltipaesi, dall’India all’America, dall’Inghilterraall’Indonesia, dalla Polonia alla Bosnia, dallaSpagna al Brasile, dalla Malesia all'Italia, dallaFrancia alla Bulgaria e alla Russia. Alcuni dei
suoi libri sono già disponibili in inglese,francese, tedesco, spagnolo, italiano,
portoghese, urdu, arabo, albanese,cinese, swahili, hausa, dhivehi
(la lingua delle Mauritius), russo, serbo-croato (bosniaco), polacco, malese, turcouygur, indonesiano, bengali, danese e svedese.
Molto apprezzate in tutto il pianeta, queste opere sono state lo strumentoattraverso il quale molti hanno ritrovato la fede in Allah e hanno riguadagnato unamaggior comprensione della propria fede. La saggezza e la sincerità, accanto ad unostile particolare e molto comprensibile, toccano direttamente tutti coloro che leleggono. Chi riflette seriamente su questi libri non può continuare a sostenere ancoral'ateismo o qualunque altra distorta ideologia o filosofia materialistica, poiché questilibri sono caratterizzati da una rapida efficacia, da risultati definiti eincontrovertibilità. Anche se qualcuno continuasse a farlo, sarebbe soltanto per unattaccamento emotivo, dal momento che questi libri dimostrano come tali ideologiesiano false dalle fondamenta. Tutti i movimenti contemporanei di negazione sono oraideologicamente sconfitti, grazie alla collezione di libri scritti da Harun Yahya.
Non c’è dubbio che tutto ciò derivi dalla saggezza e dalla chiarezza del Corano.L’autore intende servire modestamente come mezzo nella ricerca dell'umanità per ilgiusto sentiero di Dio. La pubblicazione di queste opere non è intesa al guadagnomateriale.
Inestimabile è il servizio reso da tutti coloro che incoraggiano altre persone aleggere questi libri, che aprono le loro menti e i loro cuori e li guidano a divenire piùdevoti servi di Dio.
Allo stesso tempo sarebbe soltanto una perdita di tempo e di energia diffonderealtri libri che creano confusione nella mente delle persone, le portano nel caosideologico e, evidentemente, non hanno effetti forti e precisi nel rimuovere i dubbidal cuore della gente, come verificatosi in precedenti esperienze. È impossibile chedei libri concepiti per sottolineare l’abilità letteraria dell’autore, piuttosto che il nobilescopo di salvare la gente dalla mancanza di fede, abbiano un così grande effetto.Quelli che ancora dubitano, possono constatare direttamente come il solo scopo deilibri di Harun Yahya sia quello di sconfiggere la miscredenza e diffondere i valorimorali del Corano. Il successo e l’efficacia di questo servizio si manifestano nellapersuasione dei lettori.
Bisogna tenere a mente una cosa: la ragione principale della persistente crudeltà,dei conflitti e delle sofferenze che affliggono la maggioranza della gente è laprevalenza ideologica della miscredenza. A questo stato di cose si può porre fineunicamente con la sconfitta ideologica della miscredenza, e divulgando le meravigliedella creazione e la morale Coranica, in modo che la gente possa vivere secondoqueste. Considerando l’attuale stato del mondo, che conduce in una spiralediscendente di violenza, di corruzione e di conflitto, è chiaro che questo servizio deveessere reso in modo più rapido ed efficace, prima che sia troppo tardi.
In questo sforzo, i libri di Harun Yahya assumono un ruolo centrale. Con ilpermesso di Dio, questi libri costituiranno un mezzo tramite il quale la gente del XXIsecolo raggiungerà la pace, la giustizia e la felicità promesse nel Corano.
Copyright© Harun Yahya
GLOBAL
PUBLISHINGTalatpasa Mah. Emirgazi Caddesi
İbrahim Elmas İs Merkezi
A. Blok Kat 4 Okmeydani - Istanbul
Tel: (0 212) 222 00 88
www.harunyahya.it - www.it.harunyahya.tv
w w w . h a r u n y a h y a . c o m
w w w . h a r u n y a h y a . n e t
e n . h a r u n y a h y a . t v
w w w . g e s u r i t o r n e r a . c o m
w w w . i s l a m d e n u n c i a t e r r o r i s m o . c o m
w w w . m u s e o d e l l a c r e a z i o n e . c o m
w w w . e t a d e l l a p i e t r a . o r g
w w w . d a r w i n i s m o s o c i a l e . c o m
w w w . h a r u n y a h y a . n e t / V 2 / L a n g / i t
w w w . v i t a d e l m o n d o . c o m
w w w . l i n g a n n o d e l l e v o l u z i o n e . c o m
w w w . s e g r e t o a l d i l a d e l l a m a t e r i a . c o m
w w w . i l p r o f e t a m u h a m m a d . c o m
Indice
Introduzione 10
Dal Non – Essere all'Essere 14
I Segni nei Cieli e sulla Terra 32
Gli Scienziati confermano i Segni diAllah 66
Conclusione 73
L’inganno Dell’evoluzione 76
Note 102
ai uno sguardo al luogo dove ti trovi in questo momento.
Vedrai che ogni cosa nella tua stanza è ''costruita'': le pareti, la
carta che le copre, il soffitto, la sedia su cui sei seduto, il libretto
che tieni fra le mani, il bicchiere sulla tavola e tanti altri innumerevoli
dettagli. Nessuno di questi oggetti è venuto al mondo o finito nella tua
camera per propria iniziativa. Perfino i nodi del tappeto su cui poggi i tuoi
piedi sono stati ''creati'' intenzionalmente da qualcuno, non sono apparsi dal
nulla spontaneamente o per un puro caso.
Una persona che sta per leggere questo libro sa benissimo che è stato
scritto da un certo autore per una specifica ragione e non gli passerebbe per
la testa che il libro possa essere venuto al mondo per caso. Allo stesso modo,
una persona che guarda una statua non ha alcun dubbio che a scolpirla sono
state le mani di un artista o di uno scultore. Queste certezze non si limitano
solo ai manufatti o opere d'arte, ma anche un cumulo di mattoni messi l'uno
sopra l'altro suggerirebbe che siano stati messi in ordine da qualcuno per un
determinato piano. Quindi, ovunque si trovi un ordine in questo nostro
mondo, negli oggetti piccoli o grandi che siano, ci sarà sicuramente un
Creatore o un Tutore di tale ordine. Mettiamo che un giorno qualcuno si
faccia avanti e dica che il ferro e il carbone si sono aggregati insieme
casualmente per creare l'acciaio servito a sua volta per costruire la Torre di
Eiffel, sempre per caso: non sarebbe considerato lui e chiunque gli prestasse
ascolto mentalmente squilibrato?
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Le pretese della teoria d'Evoluzione, che è l'unico metodo per negare
l'esistenza di Dio, non differiscono dall'esempio che abbiamo appena
riportato. Secondo tale teoria, gli aminoacidi sarebbero stati formati da
molecole inorganiche solo per caso, gli aminoacidi a loro volta avrebbero
formato, sempre per una pura casualità, le proteine e alla fine – guarda che
caso - le proteine avrebbero fornito la vita a tutti gli esseri viventi. Comunque
le probabilità che le creature viventi siano state formate da una serie di
coincidenze sono minori delle probabilità che la Torre Eiffel sia stata
costruita alla stessa maniera, cioè per un puro caso, perché la più semplice
delle cellule viventi è molto più complicata nella sua struttura di qualunque
oggetto o edificio creato dall'uomo.
Come si fa a credere che l'equilibrio che regge il nostro mondo sia dovuto
solo alla coincidenza , mentre la straordinaria armonia che domina la natura
è osservabile anche a occhio nudo? Dire che l'universo, in cui ogni singola
cosa suggerisce l'esistenza di un Supremo Creatore, sia apparso per propria
iniziativa o per puro caso è la pretesa più irrazionale che si possa concepire.
Quindi, questo meraviglioso equilibrio, che si può rintracciare sia nel
nostro organismo sia negli angoli più sperduti dello sterminato universo,
dovrebbe avere un Supremo Artefice. Allora, chi è quel Creatore che ha
messo accuratamente in ordine tutto questo universo, senza trascurare il
benché minimo particolare?
Non può essere una delle materie presenti nell'universo stesso, dovrebbe
essere una volontà suprema precedente all'esistenza dell'universo che ne
determinò la creazione. L'Onnipotente Creatore è colui che dà l'esistenza a
tutti, è colui che non ebbe inizio e che non avrà fine.
La religione ci insegna l'identità del nostro Creatore la cui esistenza si
scopre con la nostra ragione. Tramite ciò che ci ha rivelato come religione, noi
sappiamo che Lui è l'Unico Dio, il Compassionevole, il Misericordioso che
dal nulla creò i cieli e la terra.
Sebbene tanta gente sia capace di afferrare tale fatto, in tanti hanno
trascorso la loro vita senza rendersene conto. Quando guardano un
paesaggio dipinto si fanno delle domande sull'autore del quadro e fanno poi
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HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
i loro elogi in misura della bellezza dell'opera d'arte che stanno ammirando.
Nonostante essi vedano tantissimi esempi nel mondo naturale, continuano a
trascurare l'esistenza di Dio, che è l'Unico Padrone di tutte quelle bellezze.
Per comprendere l'esistenza di Dio non bisogna fare una ricerca
eccessivamente lunga. Anche se qualcuno di noi dovesse passare tutta la sua
vita sin dalla nascita, in una stanza chiusa, ci sarebbero innumerevoli prove
la dentro sufficienti per afferrare il concetto dell'esistenza di Dio.
L'organismo umano è strapieno di simili evidenze, tanto che non bastano
volumi di intere enciclopedie; qualche minuto di coscienziosa riflessione a
riguardo è sufficiente per comprendere l'esistenza di Dio; è solo Dio che
provvede a proteggere l'ordine del mondo e a mantenerlo.
Ma il corpo umano non rappresenta l'unica fonte di riflessioni su Dio;
l'ordine e la vita, che siano osservabili o meno, sono rintracciabili in ogni
millimetro quadrato sulla nostra Terra. Il mondo abbonda di tantissimi esseri
viventi, dagli organismi unicellulari alle piante passando per gli insetti,
uccelli, animali, finendo con l'essere umano. Prendi una manciata di terra
qualsiasi e guardala bene, perfino in quel caso scoprirai una moltitudine di
creature viventi con caratteristiche diverse. La stessa cosa vale per l'aria che
respiri ogni secondo, pure sulla tua pelle ci sono microrganismi viventi di cui
non conosci il nome, anzi non puoi vederli ad occhio nudo; negli intestini
degli esseri viventi ci sono milioni di batteri e organismi unicellulari che
aiutano la digestione. Nel nostro mondo la popolazione animale è migliaia di
volte superiore a quella umana; se si considera anche la flora, si vede che non
esiste nemmeno un piccolo lembo di terra che sia privo di vita.
Tutti gli esseri viventi, diffusi su milioni e milioni di chilometri sulla
superficie terrestre, hanno corpi differenti, vite differenti e contribuiscono
all'equilibrio dell'ecosistema. È completamente un controsenso pretendere
che tutte queste creature siano venute al mondo per caso senza motivi e fini
precisi, perché nessun essere vivente può venire al mondo con la propria
forza e iniziativa e quel sistema complicato che è il fondamento della vita non
può essere il risultato di un evento fortuito.
Tutto questo ci porta a una sola conclusione, che l'universo funziona
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L'ESISTENZA DI DIO
secondo una certa ''Volontà''. Quale potrebbe essere la fonte di questa
''Volontà'' ?
"Certo non sarà da ricercare negli esseri creati, che siano esanimi o
viventi perché non possono mantenere l'armonia e l'ordine che domina
nel mondo. L'esistenza e la gloria di Dio si rivelano in prove
innumerevoli nel nostro universo. Infatti non esiste nemmeno un singolo
uomo che non possa accettare con convinzione tale evidente realtà.
Ciononostante si continua ancora a negare, proprio come è riferito nel
Corano: “Ingiusti e orgogliosi li negarono, anche se intimamente ne
erano certi”. (27 : 14 )
Questo libro è scritto non solo per sottolineare la realtà da cui tanta
gente preferisce allontanarsi solo perché si contrappone ai loro interessi,
ma anche per svelare le menzogne e confutare le insane deduzioni su cui
si ergono intere correnti di pensiero. Per questo motivo sono stati
affrontati diversi argomenti in questo libro.
Chi leggerà questo libro vedrà ancora una volta inconfutabili prove
sull'esistenza di Dio, che circonda e comprende tutto, un fatto
evidentissimo a chiunque dotato di buona ragione: Colui che ha creato
quell'ordine pervade ogni particolare della nostra vita, solo Lui è in
grado di mantenerlo incessantemente.
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HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
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e ipotesi su come venne creato l'universo, quali sono le sue
finalità, le leggi e le regole che lo mantengono in ordine ed
equilibrio, hanno sempre rappresentato argomenti di grande interesse.
Schiere di scienziati e pensatori rifletterono infinitamente sull'argomento,
nonostante le ben poche teorie formulate.
Il pensiero che prevaleva negli ambienti intellettuali fino all'inizio del
ventesimo secolo vedeva l'universo come un'entità dalle infinite dimensioni,
esistita sin dall'eternità, predestinata ad esistere per sempre. Secondo questa
teoria chiamata “il modello dell'universo statico”, l'universo era considerato
senza inizio e senza fine.
Delineando lo schema generale per il materialismo, quel punto di vista ha
negato l'esistenza di un Creatore anche se ha continuato a considerare
l'universo come uno stabile, costante e invariabile contenitore di materia.
Il materialismo è un sistema di pensiero che considera la materia come un
essere assoluto, negando l'esistenza di qualunque altra cosa all'infuori di
essa. Avendo le radici nel pensiero dei filosofi dell'Antica Grecia, oltre alla
sempre crescente accettazione che ebbe nell'Ottocento, questa corrente di
pensiero si diffuse nella forma del materialismo dialettico di Karl Marx.
Come abbiamo dimostrato prima, fu il modello dell'universo statico a
preparare il terreno per il materialismo. Nel suo libro, “Principes
Fondamentaux de Philosophie” (Principi Fondamentali di Filosofia), George
Politzer riafferma le sue errate convizioni riguardo al modello dell'universo
statico, cioè che ''l'universo non era un oggetto creato'' e continua dicendo:
''Se così fosse, Dio avrebbe dovuto crearlo istantaneamente, portandolo
all'esistenza dal nulla. Per ammettere la creazione si deve ammettere
innanzitutto l'esistenza di un momento in cui l'universo non esisteva e
che qualcosa venne fuori dal nulla. Una cosa con cui la scienza moderna
non può essere d'accordo.” 1
Quando Politzer affermava che l'universo non fu creato dal nulla, egli si
basava sul modello dell'universo statico che prevaleva negli ambienti
scientifici nel 19° secolo, da lui evidentemente preso come un postulato
scientifico. Ciononostante, lo sviluppo scientifico e tecnologico nel
Novecento demolì tanti di quei vecchi e primitivi concetti, come il modello
dell'universo statico, che avevano fornito un terreno stabile per i materialisti.
Oggi, agli inizi del ventunesimo secolo, la fisica moderna ha provato con
tanti esperimenti, osservazioni e calcoli che l'universo ebbe un inizio e che fu
creato dal nulla in seguito ad un'enorme esplosione.
Il fatto che l’universo ebbe un inizio significa che il cosmo venne portato
alla luce dal nulla, che venne creato. Se una cosa creata esiste (e prima non
esisteva), è certo che questa cosa ebbe un Creatore. L'essere dal non essere è
una cosa inconcepibile per la mente umana (praticamente l'uomo non può
accettare un concetto del genere dal momento che non sarà in grado di
sperimentarlo). Quindi l'essere dal non essere è una cosa che differisce dal
prendere oggetti vari e metterli insieme per crearne un altro (come nel caso
delle opere d'arte o invenzioni tecniche ), è un segno di Dio, il Creatore
dell'universo, solo Lui è in grado di creare perfettamente e
contemporaneamente tutte le cose senza averne un modello precedente e
senza nemmeno bisogno del tempo e dello spazio per crearle.
L'avvento dell'universo dal non essere all'essere è la prova migliore che si
possa avanzare per dimostrare il fatto che l'universo sia stato
intenzionalmente creato. Prendere in considerazione tale fatto, potrebbe
cambiare tante cose. Ciò aiuta la gente a comprendere meglio la propria
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HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
esistenza e rivedere i loro atteggiamenti e obiettivi. Per questo motivo ci sono
tante comunità scientifiche che hanno cercato di trascurare il fatto della
creazione del mondo, che non hanno compreso pienamente, anche se la
prova sulla creazione era ben chiara davanti ai loro occhi. Il fatto che tutte le
prove scientifiche portano all'esistenza di un Creatore dell'universo, li hanno
spinti a cercare e inventare alternative, il che ha creato perplessità e
confusione. Tuttavia, l'evidenza portata dalla scienza moderna ha
provveduto a porre fine a tutte quelle teorie.
Ora diamo un breve sguardo al processo di sviluppo tramite cui venne
creato l'universo.
L'ESPANSIONE DELL'UNIVERSONel 1929 l'astronomo americano Edwin Hubble , durante il suo lavoro
nell'Osservatorio Mount Wilson in California, fece una delle scoperte più
sensazionali della storia dell'astronomia moderna. Osservando un certo
numero di stelle tramite l'obiettivo del suo enorme telescopio, scoprì che la
loro luce si spostava verso lunghezze d'onda corrispondenti al rosso dello
spettro elettromagnetico e che quello spostamento era direttamente collegato
alla distanza della stella dalla Terra. Tale scoperta galvanizzò gli ambienti
scientifici perché, stando alle regole riconosciute dalla fisica a quel tempo, i
raggi di luce viaggiando verso un certo punto di osservazione si spostavano
verso il viola , mentre gli spettri dei raggi di luce, allontanandosi dal punto
di osservazione, si spostavano verso il rosso. Durante le osservazioni di
Hubble si scoprì che la luce emessa dalle stelle si spostava verso il rosso, il
che significa che le stelle si allontanano costantemente da noi.
Poco tempo dopo, Hubble fece un'altra scoperta importante: le stelle non
solo correvano lontano dalla Terra, ma si allontanavano anche l'una
dall'altra. L'unica conclusione che si può ottenere in un universo dove ogni
cosa si muove allontanandosi dall'altra, è che ci troviamo in un universo in
continua espansione.
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L'ESISTENZA DI DIO
Per comprendere meglio, si può immaginare l'universo come la superficie
di un enorme pallone gonfiato; quindi, così come i punti sulla superficie si
muovono distanziandosi mentre il pallone va gonfiandosi, anche gli oggetti
nello spazio si muovono allontanandosi gli uni dagli altri, mentre l'universo
continua ad espandersi.
Infatti, la scoperta dell'espansione dell'universo era stata preannunciata
teoricamente qualche tempo prima da Albert Einstein, considerato
ragionevolmente il più grande scienziato del ventesimo secolo. Einstein in
seguito a certi calcoli di fisica teorica, era giunto alla stessa conclusione,
ovvero che l'Universo non poteva essere statico. Tuttavia Einstein preferì
tenersi per sé la propria scoperta semplicemente per non contrastare il
modello dell'universo statico, che era largamente riconosciuto al suo tempo.
Per questo motivo aggiunse alle sue equazioni sulla Relatività Generale una
Costante Cosmologica allo scopo di ottenere una soluzione statica per il
modello cosmologico. Più tardi, dopo aver sentito parlare della scoperta fatta
da Hubble, Einstein ebbe il
coraggio di chiamare quel suo
atto come ''il più grande errore
della sua carriera''. La scoperta
fatta da Hubble, provata
teoricamente con le equazioni
di Einstein, segnò
definitivamente la caduta del
modello dell'universo statico.
Ma che importanza ebbe il
fatto che l'universo si espanda o
meno sulla sua creazione o
esistenza?
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HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
Edwin Hubble, vicino al suo
gigante telescopio
L'espansione dell'universo implicava il fatto che se si poteva viaggiare a
ritroso nel tempo, si sarebbe potuto provare che esso si è originato da una
singolarità. I calcoli mostrarono che questa singolarità, il contenitore di tutta
la materia dell'universo, doveva avere “volume nullo” e “densità infinita”.
L'universo si formò grazie all'esplosione di questa singolarità di “volume
nullo”.
Questa grande esplosione, che segnò l'inizio dell'universo, è chiamata
dagli scienziati “Big Bang” e sta all'origine di una teoria che è chiamata con
lo stesso nome.
Bisogna dire che il volume nullo è un'espressione teorica usata solo a fini
descrittivi. La scienza per esempio può definire il concetto del “Nulla” che
sta al di là dei limiti della comprensione umana solo indicandolo con
l'espressione ''un punto dal volume pari a zero''; infatti un punto “senza
volume” significa “Nulla”.
L'universo è venuto ad esistere dal nulla. In altre parole, è stato creato. La
teoria del Big Bang ha mostrato che all'inizio tutti gli oggetti nell'universo
erano una cosa sola e poi vennero separati. Questo fatto, predetto dalla teoria
del Big Bang, è stato rivelato nel Corano quattordici secoli fa quando le
persone avevano una limitata conoscenza riguardo l'astronomia:
“Non sanno dunque i miscredenti che i cieli e la terra formavano una
massa compatta? Poi li separammo e traemmo dall'acqua ogni essere
vivente. Ancora non credono?” ( 21 : 30 )
Come viene citato nel verso tutto, compresi “i cieli e la terra” che non
erano ancora stati creati, vennero ad esistere grazie ad una “grande
esplosione” da un singolo punto e da lì in poi l'universo prese la forma come
la conosciamo al giorno d'oggi.
Quando si confrontano le affermazioni presenti nel verso con quanto
viene stabilito dalla teoria moderna, li troviamo perfettamente concordi. Va
ricordato però che il Big Bang è stato presentato come una teoria scientifica
solo all'inizio del secolo scorso.
L'espansione dell'universo è una delle più evidenti prove della creazione
dal nulla del nostro mondo. Nonostante tale fatto sia stato scoperto solo nel
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L'ESISTENZA DI DIO
Novecento, Dio ci informò di questa realtà nel Corano, rivelato più di 1400
anni fa.
“Il cielo lo abbiamo costruito con la Nostra potenza e [costantemente]
lo estendiamo nell'immensità.” ( 51 : 47 )
ALTRI FATTI PER PROVARE LA TEORIA DEL BIG BANGCome si è visto precedentemente, la teoria del Big Bang ha dimostrato che
l'universo fu creato dal nulla, per dirla più chiaramente, fu creato da Dio.
Per questa ragione, certi astronomi, dogmaticamente fedeli alla filosofia
materialista, hanno continuato a schierarsi contro il Big Bang cercando di
fornire una base logicamente accettabile per la propria ideologia. La ragione
è spiegata chiaramente dal noto fisico materialista Arthur Eddington che ha
detto: “Filosoficamente, trovo ripugnante la nozione di un brusco inizio
dell'attuale ordine della natura.” 2
Sir Fred Hoyle era uno fra i tanti disturbati dalla teoria del Big Bang; a
metà del Novecento Hoyle elaborò una teoria da lui chiamata “la Teoria
dello Stato Stazionario” che non differisce più di tanto dal modello
dell'universo statico diffuso nell'Ottocento. Secondo le argomentazioni della
teoria dello stato stazionario, l'universo sarebbe immutabile nelle dimensioni
ed eterno nel tempo. Avendo come unico scopo fornire un supporto teorico
al materialismo, questa teoria è diagonalmente opposta al Big Bang che
sostiene la creazione.
Per lunghi anni, i sostenitori della teoria dello stato stazionario hanno
continuato a contraddire ostinatamente il Big Bang. Tuttavia, la scienza
moderna e le sue scoperte hanno agito contro di loro.
Nel 1948 George Gamov elaborò una nuova idea riguardo il Big Bang: se
l'universo si fosse formato in seguito ad un improvviso cataclisma esplosivo
come presuppone il Big Bang, l'esplosione dovrebbe aver lasciato dietro una
certa quantità di radiazione. Tale radiazione dovrebbe essere
scientificamente rilevabile oltre ad essere uniformemente distribuita in tutto
l’universo. La prova che “sarebbe dovuta esserci” venne presto trovata.
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HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
UN ULTERIORE PROVA:LA RADIAZIONE COSMICA DI FONDONel 1965, i due ricercatori Arno Penzias e Robert Wilson si imbatterono in
una forma di radiazione mai osservata prima. Questa radiazione, chiamata
più tardi “la Radiazione Cosmica di Fondo”, non sembrava essere emessa da
una fonte in particolare, ma pervadeva piuttosto tutto lo spazio. Non occorse
tanto tempo per capire che quella radiazione era l'eco di un evento antico
quanto l'universo stesso, il Big Bang, che si riverbera ancora sin dai primi
momenti della grande esplosione. Per questa loro scoperta, Penzias e Wilson
vennero premiati col Nobel per la Fisica.
20
L'ESISTENZA DI DIO
La ricerca ha
mostrato che le
stelle e le galassie
si allontanano sia
da noi sia gli uni
dagli altri, cioè,
l'universo si
espande. Questo
suggerisce che
ritornando indietro
nel tempo,
l'universo ha avuto
origine da un
unico punto.
Nel 1989, la NASA lanciò il satellite COBE (Cosmic Background
Explorer) per effettuare delle ricerche sulla radiazione cosmica di fondo e
bastarono solo otto minuti ai sensori presenti a bordo del satellite per
individuare e confermare i livelli di radiazione riportati molti anni prima
nelle osservazioni di Penzias e Wilson.
Definita come la più grande scoperta astronomica di tutti i tempi, questo
ritrovamento diede la prova esplicita della teoria del Big Bang. Le scoperte
del satellite COBE 2, mandato in orbita dopo il COBE, confermarono i calcoli
sul Big Bang.
Altre prove riguardo il Big Bang vennero alla luce. Una di queste
riguarda la quantità relativa di idrogeno e di elio nell'universo. Le
osservazioni mostrarono che la concentrazione elio-idrogeno era in accordo
con i calcoli teorici sulla quantità che doveva essere presente dopo il Big
Bang. Questo diede un altro colpo alla teoria dello stato-stazionario perchè se
l'universo esisteva sin dall'eternità e non ebbe un inizio, allora tutto
l'idrogeno si sarebbe trasformato in elio.
Tutte queste inconfutabili prove hanno reso il Big Bang la teoria
abbracciata dalla comunità scientifica. Il modello del Big Bang è ormai
l'ultimo punto raggiunto dalla ricerca scientifica riguardo alla formazione e
l'inizio dell'universo.
Dopo aver difeso per tanti anni il modello dello “Stato Stazionario” di Fred
Hoyle, Dennis Sciama descrisse la posizione in cui erano finiti i sostenitori
della sua teoria, in seguito alle schiaccianti prove a favore del Big Bang.
Sciama affermò che aveva preso parte all'acceso dibattito tra i difensori
della teoria dello stato-stazionario e quelli che la sperimentarono con la
speranza di confutarla. Aggiunse che aveva difeso questa teoria non perchè
la considerava valida, ma perchè desiderava che fosse valida. Fred Hoyle si
schierò contro tutte le obbiezioni quando le prove che sminuivano la sua
teoria cominciarono ad emergere. Sciama disse di essersi schierato con
Hoyle, ma quando le prove cominciarono ad arrivare in massa ammise che
la teoria dello stato-stazionario doveva essere abbandonata.3
21
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
Anche il Prof. George Abel dell'Università della California ammette che
le prove attualmente disponibili dimostrano che l'universo venne generato
miliardi di anni fa dal Big Bang e così non rimane nessuna possibilità per la
comunità scientifica che accettare il modello della creazione proposto dal Big
Bang.
Ora, col trionfo del Big Bang, ''il Concetto della Materia'' che per lungo
tempo aveva fornito una base alla filosofia materialista è finita nella
pattumiera della storia. Ma cosa c'era prima del Big Bang e quale immane
forza, portò l'universo con una grande esplosione dal non essere all'essere?
Questo quesito implica certamente, dalle parole di Arthur Eddington, il
fatto “filosoficamente inaccettabile” per i materialisti dell'esistenza di un
Creatore.
Il filosofo Antony Flew, un ex ateo che in seguito ha annunciato di
credere nell'esistenza di Allah, fa un dichiarazione del genere:
“E' risaputo che la confessione è buona per l'anima. Per questo, inizio col
confessare che un ateo intransigente dovrebbe essere imbarazzato dalle
contemporanee affermazioni della cosmologia. Sembra che i cosmologi
moderni stiano fornendo una prova scientifica a quanto San Tommaso
pensava fosse impossibile provare filosoficamente, cioè che l'universo
ebbe un inizio. Finché si concepisce comodamente l'universo come
un'entità non solo senza inizio ma pure senza fine, sarà facile insistere che
la sua mera esistenza e quanto potrebbe risultare dei suoi caratteri
fondamentali debba essere accettato come la spiegazione ultima. A parte
il fatto che io continuo a pensare che ciò sia corretto, non è né facile né
comodo assumere lo stesso atteggiamento di fronte all'idea del Big
Bang.” 4
Ma tanti altri scienziati che non si definiscono ciecamente come atei
hanno riconosciuto il fatto della creazione dell'universo da un Onnipotente
e Supremo Creatore.
Questo Creatore deve essere un'Entità Superiore autonoma che ha creato
tempo e materia, ma allo stesso tempo ne è indipendente. Su questo fatto, il
noto astrofisico Hugh Ross commenta:
22
L'ESISTENZA DI DIO
23
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
“Se l'inizio del tempo fosse contemporaneo con l'inizio dell'universo,
come viene sostenuto nel Teorema Spaziale, allora la causa dell'universo
dovrebbe essere un'entità operante in una dimensione temporale
totalmente indipendente e preesistente alla dimensione temporale del
Cosmo . Questa conclusione è di grande importanza per la nostra
concezione di Dio. Questo ci dice che l'universo non è Dio e che Dio non
è nell'universo.” 5
Tempo e materia vengono creati dal Creatore Onnipotente che sta al di
sopra di tutti questi concetti e nozioni. Questo Creatore è Dio che è il Signore
dei Cieli e della Terra.
DELICATI EQUILIBRI NELLO SPAZIOIn realtà, il Big Bang ha messo molto in imbarazzo i materialisti più di
quanto abbiano fatto le citazioni di Antony Flew; infatti la teoria non ha solo
provato la creazione dal nulla dell'universo, ma anche che questo avvenne in
modo preciso, sistematico e ben pianificato.
Il Big Bang scaturì dall'esplosione di un punto che conteneva tutta la
materia e l'energia dell'universo che si dispersero poi nello spazio in tutte le
direzioni a velocità terrificante. Da quella materia ed energia primordiali
nacque un gran sistema equilibrato contenete le galassie, le stelle, il sole, la
terra e gli altri corpi celesti. Inoltre, vennero create leggi universali , uniformi
, immutabili per tutto l'universo che noi oggi chiamiamo “Le Leggi della
Fisica”. Tutto questo indica che un ordine perfetto sorse nell'universo in
seguito al Big Bang.
Ciononostante, le esplosioni, comunque siano, non portano mai ordine.
Qualunque esplosione che si possa osservare tende solo a nuocere,
disintegrare e distruggere ciò che è presente. È il caso dell'esplosione
atomica, l'esplosione della bomba all'idrogeno, esplosioni nelle miniere,
esplosioni vulcaniche, esplosioni di gas naturale, le esplosioni solari. Tutti
questi tipi di esplosioni danno terribili effetti distruttivi e solo una potenza
sovrumana è in grado di far scaturire un perfetto ordine da un'esplosione
24
L'ESISTENZA DI DIO
caotica. Mettiamo caso che in seguito ad un'esplosione accaduta sottoterra
saltassero fuori perfette opere d'arte, enormi palazzi o edifici imponenti. Ciò
porterebbe a concludere logicamente che dietro quell'esplosione ci fosse stato
l'intervento di un'entità soprannaturale e che la dispersione dei pezzi non
fosse casuale, ma messa in ordine e destinata a certi fini.
Questa citazione di Sir Fred Hoyle, che ha ammesso il proprio errore
dopo tanti anni di ostinata opposizione alla teoria del Big Bang, esprime
molto bene la situazione:
“La teoria del Big Bang sostiene che l'inizio dell'universo ebbe luogo in
seguito ad un'esplosione. Fino a questo momento, come si può vedere, un
esplosione semplicemente scaraventa la materia in tutte le direzioni,
mentre nel caso del Big Bang si produsse inspiegabilmente l'effetto
contrario, dove gli elementi si aggregarono per formare le galassie.” '6
Affermando la contraddittorietà nel come il Big Bang abbia dato ordine
all'universo, Sir Hoyle interpreta a chiave materialistica il Big Bang e
suppone che fosse ''un'esplosione spontanea e incontrollata''. Infatti è lui in
questo modo che si contraddice con una simile affermazione fatta solo per
negare l'esistenza di un Dio Creatore. Quando si ammette che un grande
ordine sia nato da un'esplosione, si dovrebbe escludere il concetto o l'idea
che quell'esplosione fosse ''incontrollata'' e accettare al suo posto la certezza
che era una cosa voluta e straordinariamente controllata, in altre parole che
Dio l'Onnipotente generò quell'esplosione.
Un altro aspetto dell'ordine straordinario formato nell'universo in seguito
al Big Bang è la creazione di un universo ''abitabile''. Le condizioni
indispensabili per la formazione di un pianeta abitabile ''sono molto
complicate da rendere quasi impossibile pensare che sia una pura
coincidenza”.
Paul Davies, un rinomato professore di Fisica Teorica, ha fatto i suoi
calcoli sul come fu ''perfettamente intonata'' l'andatura dell'espansione in
seguito al Big Bang, giungendo a un'incredibile conclusione. Secondo
Davies, se il ritmo dell'espansione dopo il Big Bang fosse stato diverso
perfino di uno su un miliardo di un miliardo (1/1.000.000.000.000.000.000
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HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
cioè 0,000000000000000001!), non si sarebbe formata nessuna stella che
potesse ospitare un pianeta abitabile:
“Misure accurate dimostrano quanto il ritmo di espansione sia molto vicino
ad un valore critico, superato il quale l'universo sfuggirebbe alla sua
gravità e si espanderebbe per l'eternità. Un po’ più lento e il Cosmo
collasserebbe su se stesso, un po’ più veloce invece e la materia cosmica si
sarebbe dispersa completamente da tanto tempo. È curioso interrogarsi sul
come sia estremamente delicato il ritmo dell'espansione dell'universo e così
perfettamente sintonizzato tanto da cadere nella stretta linea fra due
immense catastrofi. Se in un certo istante (in cui il modo dell'espansione era
già fermamente stabilito) il ritmo dell'espansione dovesse differire
dall'attuale valore con uno scarto superiore a 10-18 (0,000000000000000001),
basterebbe per mandare all'aria il delicato equilibrio.
Evidentemente il Big Bang non fu una detonazione qualsiasi, ma
un'esplosione dalla potenza calcolata con estremo dettaglio.” 7
Le leggi della fisica che emersero insieme col Big Bang , sono rimaste
immutabili per un periodo di circa 15 miliardi di anni. Queste leggi si basano
su calcoli assolutamente scrupolosi tanto che la loro variazione – fosse pure
di un millesimo- dai loro attuali valori potrebbe causare la distruzione di
tutta la struttura e la configurazione dell'universo.
Il famoso fisico Prof. Stephen Hawking riferisce nel suo libro ''Brief
History of Time'' che l'universo è retto da calcoli ed equilibri infinitamente
precisi e complessi che la nostra mente non sarà mai in grado di concepire.
Hawking afferma, in riferimento al ritmo dell'espansione dell'universo :
“Se il ritmo dell'espansione, un secondo dopo il Big Bang, fosse stato più
piccolo di uno su centomila milioni di milioni (10-17), l'universo sarebbe ri-
collassato su se stesso prima di raggiungere la sua dimensione attuale.” 8
Paul Davies spiega anche lui l'inevitabile conseguenza che deriva da
questi magnificamente accurati calcoli ed equilibri:
“Sarebbe molto difficile resistere all'impressione che la presente struttura
dell'universo evidentemente molto sensibile alla benché minima
26
L'ESISTENZA DI DIO
alterazione nei suoi numeri, sia stata accuratamente concepita...La
portentosa concordanza dei valori numerici assegnati dalla natura per le
sue costanti fondamentali, rimane la prova più inconfutabile per indicare
l'esistenza di un disegno intenzionale del Cosmo.” 9
Scrive riguardo alla stessa conclusione, il professore americano
d'astronomia, George Greenstein, nel suo libro “The Symbiotic Universe”:
“Mentre esaminiamo tutte le prove, il pensiero che si impone
insistentemente è che ci sarà qualche causa soprannaturale – o piuttosto
una Causa Suprema – all'origine di tutto.” 10
Questa causa è Dio l'Onnipotente. Dio è Colui che crea tutte le cose con
un ordine ed una misura perfetti.
LA CREAZIONE DELLA MATERIAL'atomo, mattone della materia, nacque in seguito al Big Bang. Poi fu
l'aggregarsi dei diversi atomi a costruire l'universo con le sue stelle, la Terra
e il Sole. Furono gli stessi atomi dopo ad avviare la vita sulla Terra e tutto ciò
che vedi attorno a te: il tuo corpo, la poltrona su cui ti accomodi, il libro che
tieni fra le mani, il cielo che ogni tanto guardi dalla finestra della tua stanza,
il suolo, il calcestruzzo di cui sono fatti i palazzi, la frutta, le piante, ogni cosa
viva e tutto quello che si possa immaginare sono nati dall'aggregarsi degli
atomi. Queste cose non accadono attraverso la combinazione spontanea di
atomi incoscienti certamente, ma bensì attraverso la sublime creazione di
Allah. Allah ha posto un glorioso e perfetto ordine ed equilibrio nell'atomo e
in tutte le cose formate da atomi, in altre parole in tutto il mondo.
Di cosa è fatto l'atomo, il mattone di ogni cosa creata? Com’è strutturato?
Quando si esamina la struttura degli atomi, si vede che posseggono un
ordine stupefacente. Ogni atomo possiede un nucleo che contiene un certo
numero di protoni e neutroni, oltre agli elettroni che si muovono
costantemente in orbite stabili attorno al nucleo a velocità di mille chilometri
al secondo.11 Ogni atomo ha sempre un numero uguale di protoni ed
elettroni, perché i protoni, che hanno una carica positiva, e gli elettroni, che
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HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
hanno carica negativa, si equilibrano vicendevolmente. Se uno di questi
numeri fosse diverso, non ci sarebbe un atomo, dal momento che il suo
equilibrio elettromagnetico sarebbe compromesso. Tutti i componenti
dell'atomo, protoni e neutroni dentro il nucleo e gli elettroni che gli girano
attorno, sono sempre in movimento, ruotano su se stessi e attorno agli altri
atomi, infallibilmente a una determinata velocità. Le velocità dei componenti
sono sempre proporzionali, il che dà la sussistenza all'atomo. Tutto va
secondo un perfetto disegno; disordine, disparità, mutamenti non possono
mai accadere.
Ricordiamoci che secondo la teoria del Big Bang quell'entità altamente
ordinata e finemente strutturata, che si chiama atomo, avrebbe avuto inizio
in seguito a una grande esplosione che ebbe luogo dal nulla. Se il Big Bang
fosse un'esplosione incontrollata o accidentale, sarebbe stato per forza
seguito da eventi del tutto casuali e disordinati e di conseguenza, tutto si
sarebbe disperso in un grande caos.
Infatti, un ordine impeccabile ha predominato l'universo sin dall'inizio
della sua esistenza e in ogni suo singolo punto. Una cosa ben evidente negli
atomi è che nonostante la loro formazione avvenga in tempi e luoghi sempre
diversi, questi tendono ad organizzarsi alla stessa maniera quasi fossero stati
prodotti in una sola fabbrica che sa differenziare consapevolmente fra le
specie e generi più svariati. Inizialmente gli elettroni si cercano un nucleo,
per cominciare poi a giragli attorno. Più tardi, gli atomi formati si aggregano
per formare la materia, che a sua volta da la vita ad oggetti sensati,
ragionevoli e che hanno uno scopo. Cose ambigue ed insignificanti non
hanno mai luogo nel processo della creazione. Ogni cosa nel nostro universo,
dall'entità più piccola a quella più grande, funziona secondo un ordine
preciso e per un determinato obiettivo.
Tutto questo fornisce delle prove solide e concrete sull'esistenza di un
Creatore, Eccelso in potenza ed illimitato e dimostra che ogni singola cosa
nell'universo viene creata dove e quando Egli vuole e per i motivi decisi solo
da Lui.
Nel Sacro Corano Dio riferisce questo concetto alla Sua creazione:
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L'ESISTENZA DI DIO
“Egli è Colui Che ha creato i cieli e la terra secondo verità. Nel giorno
in cui dice: "Sii!" è l'essere. La Sua parola è verità.” ( 6 : 73 )
DOPO IL BIG BANGCome viene affermato da Roger Penrose, un fisico che ha fatto
un'estenuante ricerca sulle origini dell'universo, il fatto che l'universo sia lì
dov'è non per pura coincidenza mostra che effettivamente esiste per uno
scopo. Per certe persone, “l'universo è lì” e continua ad essere lì. Abbiamo
avuto la fortuna di trovarci in mezzo a tutto ciò. Questo punto di vista però
non ci aiuterebbe a capire l'universo. Secondo Penrose, ci sono questioni più
profonde da esaminare e cui noi non possiamo comprendere a pieno.12
29
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
L'ordine esistente nella struttura dell'atomo governa tutto l'universo. Con
l'atomo e le sue particelle che si muovono in un certo modo, le montagne
non si disintegrano, la terra non si spacca, il cielo non cade a pezzi, in
breve, la materia è tenuta insieme ed è costante.
Le parole di Roger Penrose sono veramente un buon viatico per un sano
pensiero. Infatti, tanta gente nutre ingiustamente il pensiero che l'universo
con tutta la sua perfetta armonia sia esistito per niente e che non esistano né
un senso né un motivo per la propria vita. Comunque, non si può
considerare in nessun modo come un fatto ''ordinario'' la piena perfezione e
il meraviglioso ordine che seguirono al Big Bang che è considerato dalla
comunità scientifica come il mezzo che avrebbe dato origine all'universo.
Per dirla brevemente, quando si esamina il magnifico sistema che regge
l'universo, si vede che la sua esistenza si basa su equilibri estremamente
delicati e regolati da un ordine troppo complicato per essere interpretato
come una pura coincidenza.
Come è chiaro non c'è nessun modo affinché questi delicati equilibri e
questo perfetto ordine si possano formare spontaneamente o per pura
casualità dopo una grande esplosione. La formazione dell'universo e il suo
perfetto ordine in seguito al Big Bang diventano concepibili solo come un
risultato di un'intenzionale creazione da parte di un'entità soprannaturale.
Questo piano impareggiabile e ordine manifesto che si vedono
nell'universo provano palesemente l'esistenza di un Creatore di infinita
sapienza, potenza e saggezza che dal nulla creò la materia e che continua a
gestirla e controllarla incessantemente.
Insomma, tutte le prove ci mostrano come le pretese del materialismo,
più un credo dogmatico del 19° secolo che un pensiero scientifico, non sono
più valide dal punto di vista scientifico.
Rivelando l'ordine e l'armonia su cui è basato l'universo, la scienza
moderna ha fornito le prove sull'esistenza del Creatore che ha creato e
continua a dominare tutti gli esseri: cioè Dio.
Il materialismo che esercitò il suo potere sulla maggiore parte dei pensatori
per diversi secoli e che si camuffava spesso dietro la maschera del ''Pensiero
Scientifico'' ha commesso un grande errore con la negazione dell'esistenza di
Dio, che creò la materia dal nulla, l'unica cosa accettata da quell'aberrante
filosofia. Un giorno il materialismo verrà ricordato nella storia come un credo
primitivo e superstizioso, contrario alla ragione ed alla scienza.
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L'ESISTENZA DI DIO
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HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
upponiamo che tu costruisca una grande città, mettendo insieme
milioni e milioni di LEGO. Supponiamo che ci siano grattacieli,
incroci, stazioni ferroviarie, aeroporti, centri commerciali,
metropolitane, fiumi, laghi, foreste e spiagge. Mettiamo che in quella città ci
abitino migliaia di persone, che circolino nelle sue strade e stradine, che
stiano nelle loro case, che lavorino nei loro uffici. Considera ogni minimo
dettaglio, senza trascurare niente, perfino le luci del traffico, le caselle postali
e le insegne nelle fermate degli autobus.
Se qualcuno venisse a dirti che tutti i pezzi di LEGO della città che hai
fondato, curandoti anche dei dettagli più minuti e che ogni pezzo che hai
raccolto, sollevato e messo a posto con grande precisione e cura fossero stati
messi insieme per una pura casualità per dare vita alla tua città, cosa
penseresti allora delle condizioni mentali di una simile persona?
Torniamo di nuovo alla città che hai costruito e mettiamo caso che tutta
la città crolli miseramente se tu dimenticassi di piazzare un LEGO o solo se
ne cambiassi il posto. Ti rendi conto del grande ordine ed equilibrio che hai
dovuto pianificare per costruire la città? Anche la vita nel mondo dove ci
troviamo è diventata possibile con l'accumulazione di un gran numero di
dettagli, incomprensibili per la mente umana.
La mancanza di uno solo di quei dettagli potrebbe significare la fine della
vita sulla terra.
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Ogni cosa, ogni singolo dettaglio, dall'atomo che rappresenta l'unità più
piccola nella materia alle galassie con i loro miliardi di stelle, dalla Luna,
l'inseparabile satellite della Terra, al Sistema Solare da cui dipende la Terra,
tutto funziona in perfetta e perenne armonia. Questo sistema ben
organizzato funziona infallibilmente come un orologio. La gente è così
fiduciosa che questo sistema, vecchio ormai miliardi di anni, andrà avanti
così senza nessun difetto tanto da potere pianificare comodamente una cosa
da realizzare dopo dieci anni. Nessuno è preoccupato se il sole sorgerà il
giorno dopo. La maggior parte della gente non pensa proprio alla probabilità
che il mondo possa uscire dalla gravitazione e inizi a muoversi verso l'ignoto
nello spazio buio. Qualcuno si è mai domandato cosa impedisce che accada
una cosa del genere?
Alla stessa maniera, quando le persone dormono, sono sicure che il loro
cuore e il loro sistema respiratorio non si metteranno a riposo come fa il
cervello. Ciononostante, se uno di questi organi così vitali per l'uomo
smettesse di funzionare anche per pochi secondi, potrebbe essere
compromessa la vita stessa.
Una volta tolto il presupposto che “tutto sta accadendo naturalmente”,
uno vede chiaramente che ogni cosa è organizzata in modo così dettagliata e
interdipendente che è come se la vita fosse aggrappata al filo del rasoio. Su
ogni cosa a cui volgi lo sguardo puoi osservare un perfetto ordine.
Certamente, vi è un grande potere che crea tale ordine ed armonia. Il
Padrone di quella potenza è Dio che ha creato ogni cosa dal nulla come
attesta il Corano:
“Colui che ha creato sette cieli sovrapposti senza che tu veda alcun
difetto nella creazione del Compassionevole. Osserva, vedi una
qualche fenditura? Osserva ancora ed ancora: il tuo sguardo ricadrà,
stanco e sfinito.” (67 : 3-4)
Quando guardiamo i fenomeni che accadono nei cieli, sulla terra e in tutto
ciò che sta tra di loro, scopriamo che tutti mostrano giustamente l'esistenza
di un loro Creatore. In questo capitolo ci soffermeremo su certi fenomeni
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HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
naturali, guarderemo da vicino alcuni esseri viventi che vediamo tutti nella
nostra vita, ma su cui nessuno ha mai cercato di riflettere, di pensare sul
come sono venuti alla vita e sul come continuino ad esistere. Se dovessimo
elencare tutti i segni di Dio nell'universo, avremmo bisogno di migliaia di
volumi di enciclopedie e perciò ci limiteremo nel capitolo che segue a trattare
brevemente alcuni argomenti su cui ponderare profondamente.
Tuttavia, anche queste disquisizioni, seppur brevi, aiuteranno gli
“uomini d'intelletto” a scoprire o quantomeno a rendersi conto del fatto più
importante nelle loro vite, cioè che ESISTE UN DIO.
Egli è il Creatore dei Cieli e della Terra e lo si riconosce attraverso la
Ragione.
I MIRACOLI NEL NOSTRO CORPO“Un occhio sviluppato solo a metà non può vedere”L'occhio è una delle più importanti prove che le creature viventi sono
state create. Tutti gli organi della vista, compresi gli occhi degli animali e
degli uomini, hanno delle caratteristiche straordinarie. Quest'eccezionale
organo è talmente complesso da superare di gran lunga anche il più
sofisticato dispositivo costruito dall'uomo.
Affinché un occhio funzioni, tutte le sue parti devono coesistere e
lavorare in perfetta armonia. Per esempio, se l'occhio dovesse perdere le sue
palpebre, ma continuasse ad avere intatti gli altri componenti come la cornea,
la congiuntiva, l'iride, la pupilla, le lenti, la retina, la coroide, i muscoli
oculari, le ghiandole lacrimali, rimarrebbe gravemente danneggiato, pur
conservando tutte le altre parti e perderebbe subito la sua funzione di organo
visivo.
Allo stesso modo anche se tutti gli organelli fossero presenti, ma la
produzione di liquido lacrimale si fermasse, presto diventerebbe cieco.
La “catena di coincidenze” postulata dagli Evoluzionisti perde ogni
significato quando viene messa a confronto con la complessa struttura
dell'occhio. L'occhio possiede un complesso sistema multi-sezione e tutte le
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L'ESISTENZA DI DIO
diverse parti o sezioni di quel sistema sono venute ad esistere
contemporaneamente; sarebbe impossibile per un occhio sviluppato solo a
metà funzionare solamente con la metà delle sue normali capacità. In simili
circostanze, vedere non sarebbe possibile. Questo fatto viene ammesso da
uno scienziato evoluzionista :
“Una caratteristica comune fra gli occhi e le ali è che possono funzionare
solo quando sono completamente sviluppati. In altre parole, un occhio
sviluppato solo a metà non è in grado di vedere e un uccello dalle ali
incomplete non sarebbe in grado di volare.” 13
In questo caso ci troviamo nuovamente di fronte all'interrogativo più
importante nella nostra esistenza: “Chi ha creato contemporaneamente tutti
i componenti dell'occhio?”
Ovviamente il proprietario degli occhi non ha deciso la loro formazione
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HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
vitreo
cornea
iride pupilla
lente
acquoso
coroide
sclera
retina
nervo
ottico
L'occhio, che possiede una struttura estremamente complessa, non può vedere
nell'assenza persino di solamente uno di questi componenti, come per esempio le
ghiandole lacrimali.
perché è impossibile per un essere che non sa come è fatta la vista,
desiderare degli organi visivi da attaccare al suo corpo. Dobbiamo quindi
ammettere l'esistenza di un Possessore di una Saggezza Suprema che creò gli
esseri viventi e li fornì di sensi come la vista, l'udito e così via.
Un sistema organizzato in ogni dettaglioRespirare, mangiare, camminare ecc. sono tutte funzioni normali per un
essere umano. Molte persone però non pensano al come queste azioni
abbiano luogo. Per esempio, quando mangi un frutto non pensi a come potrà
tornare utile al corpo. L'unica cosa a cui pensi è di mangiare un sano
spuntino; allo stesso tempo però il corpo viene interessato da processi
estremamente dettagliati ed inimmaginabili per far in modo che questo
spuntino sia salutare. Il sistema digestivo, dove avvengono questi processi
dettagliati, inizia a funzionare non appena un pezzo di cibo viene introdotto
in bocca. Come parte più esterna di questo sistema, la saliva bagna il cibo e
lo aiuta ad essere macinato meglio dai denti e ad essere deglutito con più
facilità verso l'esofago.
L'esofago aiuta il cibo ad essere trasportato verso lo stomaco dove un
sistema perfettamente equilibrato è all'opera. Qui, il cibo cibo viene digerito
dall'acido cloridrico. Questo acido è talmente forte che non solo dissolve il
cibo, ma anche le pareti dello stomaco. Certamente, un tale difetto non è
tollerabile in questo sistema perfetto. Durante la digestione, viene secreta
una sostanza chiamata muco che copre tutte le pareti dello stomaco e fornisce
perciò una protezione perfetta contro gli effetti distruttivi dell'acido
cloridrico. In questo modo lo stomaco è protetto contro se stesso. Anche il
resto del sistema digestivo è altrettanto ben progettato. I pezzi utili di cibo
decomposto dal sistema digestivo vengono assorbiti dalle pareti
dell'intestino breve ed immessi nel circolo sanguigno. La superficie interna
dell'intestino breve è coperta da piccolissimi viticci chiamati “villi”. Al di
sopra delle celle che stanno sopra il “villi”, ci sono microscopiche estensioni
chiamate microvilli. Queste estensioni funzionano come delle pompe con il
compito di assorbire i nutrienti. In questo modo i nutrienti assorbiti da
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L'ESISTENZA DI DIO
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HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
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L'ESISTENZA DI DIO
Si vede come una
cellula B si separa.
Le cellule immunitarie
hanno una catena di
comando
estremamente
disciplinata. Nessuna
di loro disobbedisce
mai ad un ordine.
Una cellula B coperta
di batteri.
queste pompe vengono distribuiti in tutto il corpo attraverso il sistema
circolatorio.
L'aspetto che merita particolare enfasi è il fatto che l'evoluzione non può
in nessun modo spiegare il sistema citato precedentemente. L'evoluzione
afferma che tutti gli organismi complessi al giorno d'oggi si sono evoluti da
esseri primitivi attraverso un graduale accumulo di piccoli cambiamenti
strutturali. Comunque, come detto chiaramente, il sistema presente nello
stomaco non può in nessun modo essersi formato passo dopo passo.
L'assenza persino di un singolo fattore porterebbe l'organismo alla morte.
Quando il cibo entra nello stomaco, i succhi gastrici hanno l'abilità di
scinderlo attraverso una serie di reazioni chimiche. Adesso immaginate un
essere vivente nel cosiddetto “processo evolutivo”, nel corpo del quale una
tale reazione chimica non è possibile. Questo essere vivente, non essendo
capace di acquisire tale capacità, non sarebbe in grado di digerire il cibo e
quindi morirebbe di fame con questa massa indigesta nello stomaco.
Inoltre, durante la secrezione di questo acido dissolvente, le pareti dello
stomaco devono produrre simultaneamente anche il muco altrimenti l'acido
distruggerebbe lo stomaco. Quindi, affinché la vita continui, lo stomaco deve
secernere entrambi i liquidi (acido e muco) allo stesso tempo. Questo mostra
che affinché tutto funzioni, c'è bisogno che questo sistema sia stato creato
perfettamente e non sia il frutto di un'evoluzione casuale a passi successivi.
Tutte queste prove evidenziano il fatto che il corpo umano assomiglia ad
un'enorme fabbrica composta da tanti piccoli macchinari che lavorano
insieme in perfetta armonia. Come tutte le fabbriche che hanno un
progettista ed un ingegnere, anche il corpo umano ha un Eccelso Creatore.
Questo Creatore è Allah, il Saggio.
L’esercito Dentro L’uomoOgni giorno scoppia una guerra nelle innumerevoli parti del tuo corpo
senza che te ne accorga. Quella guerra vede da una parte i virus e i batteri che
cercano di entrare nel tuo corpo e dominarlo, mentre dall'altra parte ci sono
le cellule immunitarie che proteggono il corpo contro quei nemici insidiosi.
39
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
Quei nemici si tengono sempre in stato offensivo, prendono di mira una
certa parte del corpo. Comunque i forti e disciplinati soldati della difesa
immunitaria non cedono facilmente le armi ai nemici. I primi a scendere nel
campo di battaglia sono i soldati che ingoiano e neutralizzano i nemici
(fagociti). A volte il combattimento è molto più duro di quanto queste prime
truppe riescano a sostenere. In tal caso vengono chiamate ad intervenire altre
cellule dette “macrofagi”. L'intervento di quest'ultimi in battaglia crea uno
stato d'allarme nella zona presa di mira che spinge altre cellule, le cellule T
aiutanti, ad intervenire.
Questi soldati hanno un'estrema familiarità con la popolazione locale,
cioè le altre cellule dell'organismo, e riescono prontamente a distinguere gli
amici dai nemici. Appena si attiva il segnale d'allarme, accorrono
immediatamente i soldati addetti alla produzione delle armi, “le cellule B”.
Questi soldati hanno straordinarie abilità. Nonostante non vedano mai i
nemici, riescono a produrre le armi che li rendono inefficaci; inoltre portano
le armi che producono fin quando sia necessario. Durante questo lungo
tragitto, riescono a compiere la loro missione senza fare alcun danno né a se
stessi né ai i loro alleati. Più tardi intervengono le squadre dei linfociti (le
cellule T killer).
Queste cellule trasportano materiali velenosi che poi scaricano sulle parti
più vitali dei nemici. In caso di vittoria, un altro battaglione viene chiamato
per intervenire sul terreno di battaglia (cellule T regolatrici), cellule con
funzione regolatrice incaricate sopratutto di far rientrare tutti i guerrieri nelle
caserme. Le cellule che vengono inviate per ultime sul terreno di battaglia
sono le “cellule della memoria” che registrano tutte le informazioni rilevanti
riguardo il nemico battuto per usarle nel caso in cui un simile attacco
patogeno si manifesti nuovamente nel futuro.
Quell'esercito eccezionale di cui si è parlato sopra, è il sistema
immunitario dentro il corpo umano. Tutti i processi a cui si è accennato
precedentemente, vengono svolti da cellule microscopiche invisibili
all'occhio. (Vedi il libro “The Miracle of the Immune System” scritto da Harun
Yahya).
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L'ESISTENZA DI DIO
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HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
“Colui che crea è forse ugualea chi non crea affatto? Non
riflettete dunque?” (Sura an-Nahl, 17)
L'avvolgimente del bruco con un bozzolo e successivamente la sua dischiusa
facendo fuoriuscire una farfalla con dei colori e dei motivi favolosi.
42
L'ESISTENZA DI DIO
Quante persone si rendono conto di portare dentro il proprio corpo
un'armata così perfetta e disciplinata? E quanti sono quelli che si rendono
conto di essere circondati ovunque vadano dai microbi che causerebbero, se
non venissero bloccati in tempo, delle malattie gravissime o magari la morte?
Infatti ci sono pericolosissimi microbi nell'aria che respiriamo, nell'acqua che
beviamo, nel cibo che mangiamo, sulle superfici che tocchiamo. Mentre
l'uomo è inconsapevole di tutto questo, le cellule del suo corpo svolgono un
enorme sforzo per salvare il corpo da certe malattie che potrebbero portare
anche alla morte.
La capacità delle cellule immunitarie di distinguere fra le cellule amiche
e nemiche, l'abilità con cui le cellule “B” preparano un'arma per neutralizzare
un nemico che non hanno mai visto prima, la loro abilità di portare le armi
fin quando è necessario senza influenzare le funzioni delle altre cellule sane
del corpo, l'obbedienza con cui le cellule addette a ricevere i segnali d'allarme
assolvono i loro doveri, senza tardare o protestare e sapendo ciò che devono
fare, il loro ritorno alle posizioni di riposo appena finito il loro lavoro e per
finire le abilità delle cellule di memoria sono solo alcune delle straordinarie
caratteristiche di questo sistema.
Per queste ragioni, la storia della formazione del sistema immunitario
non è stata mai esposta da nessun scrittore evoluzionista.
È estremamente difficile per una persona sopravvivere senza un sistema
immunitario funzionante perché verrebbe assalito dai microbi e virus
presenti nel mondo esterno. Oggi le persone in tale situazione possono
vivere solo rinchiusi in ambienti speciali senza aver nessun contatto diretto
con l'esterno. Quindi è impossibile per una persona senza un sistema
immunitario vivere anche per pochi minuti in un ambiente primitivo. Tutto
questo ci porta alla conclusione che un sistema così complesso come il nostro
sistema immunitario può essere stato creato solo con tutti i suoi elementi
perfettamente funzionanti.
PIANTE E ANIMALIMilioni di piante e animali presenti nel mondo rappresentano
evidentissime prove sull'esistenza e onnipotenza del nostro Creatore.
Nelle righe che seguono descriveremo alcuni aspetti portentosi di quei
esseri viventi presenti nella natura e che meriterebbero di essere descritti e
studiati uno per uno. Infatti gli esseri viventi differiscono l'un dall'altro nei
loro organismi, tattiche difensive, sistemi alimentari, metodi riproduttivi.
Purtroppo sarebbe impossibile descriverli tutti in un solo libro, anche se
volessimo pure limitarci alle sole caratteristiche principali. Non basterebbero
interi volumi di enciclopedie.
Tuttavia, i brevi esempi che discuteremo in questo capitolo saranno
sufficienti per dimostrare che la vita sulla terra non può essere per niente
considerata come coincidenza o evento casuale.
Dal bruco alla farfallaSe avessi 450-500 uova e dovessi conservarli all'aperto, come faresti?
Diresti che la prima cosa da fare è prendere le adeguate precauzioni affinché
non vengano disperse dal vento o attaccate dagli agenti ambientali. Essendo
uno degli esseri viventi che depongono un gran numero di uova alla volta, i
43
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
I motivi eleganti e nitidi sulle farfalle indicano che questi esseri viventi non sono
il prodotto di coincidenze fortuite, ma bensi sono il frutto di una creazione
eccellente e senza eguali.
bachi da seta ricorrono ad un modo molto intelligente per proteggerle: le
legano tutte con un filo fatto di una materia viscosa che secernono per
prevenire la loro dispersione.
I bruchi che saltano fuori dalle uova dopo la dischiusa cercano un ramo
sicuro dove poter stare, poi, una volta trovato, si legano al ramo con lo stesso
filo. Più tardi, per svilupparsi, il bruco inizia a tessere il suo bozzolo con il
filo che continua a secernere senza sosta. Un bruco appena nato impiega da
tre a quattro giorni per completare tale processo, durante il quale completa
migliaia di giri creando un filo continuo di seta di lunghezza variabile fra 900
– 1500 metri.14
Alla fine di questo processo inizia una nuova fase in cui si svolge una
metamorfosi per creare una bella farfalla.
L'evoluzionismo non può assolutamente spiegare né l'azione dei bachi da
seta per proteggere le proprie uova, né la condotta dei minuscoli bruchi,
perché non sono il risultato di una coscienza o educazione accumulate con lo
sviluppo dell'insetto. Innanzitutto il modo seguito dal baco madre per
proteggere le uova che depone è veramente miracoloso.
La facilità con cui il bruco appena nato riesce a riconoscere l'ambiente
ideale per la sua crescita e il suo sviluppo, la sua capacità di tessere un
bozzolo perfettamente adatto al suo ambiente, lo sviluppo che viene portato
avanti tramite diverse mute e metamorfosi, senza intoppi o
imprevisti, sono tutti fatti che si trovano al di là
dell'umana comprensione. Ciò che possiamo dire è che
ogni baco da seta viene al mondo perfettamente
conscio di ciò che è predestinato a svolgere, il
che significa che tutte le azioni che fa
nella sua breve vita gli sono state
“insegnate” prima che nascesse.
Cerchiamo di spiegare questo
concetto un altro esempio. Cosa
penseresti se ti capitasse di vedere un
neonato alzarsi in piedi poche ore dopo
L'ESISTENZA DI DIO
44
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
la sua nascita, andarsi a procurare quanto gli serve per preparare la sua culla
(come trapunta , cuscino e materasso), mettere tutto ciò ordinatamente con
calma, per poi addormentarsi lì tranquillamente?
Una volta ripreso dallo shock, probabilmente penseresti che il neonato
abbia imparato a fare tutto questo lavoro da adulti quando era ancora un feto
nell'utero della madre. Infatti, il caso del bruco che tesse miracolosamente il
suo bozzolo pochissimo tempo dopo la sua nascita non è diverso
dall'esempio che abbiamo appena citato. Questo ci conduce nuovamente alle
stesse conclusioni: questi esseri viventi vengono alla vita e si comportano
secondo la maniera determinata da Dio che li ha creati. Il verso Coranico che
parla del come Allah ha ispirato all'ape operaia la via da seguire per fare il
miele (Corano 16 : 68 – 69) ci dà un esempio sul grande segreto del mondo
degli esseri viventi. Questo segreto consiste nel fatto che tutti gli esseri
viventi sono sottomessi alla Sua volontà e seguono il destino da Lui
predeterminato. Per questo motivo l'ape produce il miele ed il bruco la seta.
La Simmetria nelle AliQuando guardate le ali di una farfalla, vi sorprendete dalla loro
simmetria. Se lo fate, troverete che la caratteristica prevalente in esse è la sua
perfetta simmetria. Queste ali, con forme tipo merletti, sono adornate con
diversi disegni, macchie e colori tanto da rendere ognuna di esse
un'ammirabile opera d'arte.
Quando si guarda con più attenzione le ali della farfalla, si nota che i
disegni e i colori sulle parti di destra e di sinistra si rispecchiano
perfettamente gli uni negli altri, indipendentemente da quanto complicati
questi siano. La macchia più piccola sull'ala sinistra ha la sua perfetta
controparte sull'ala destra, formando in questo modo un'impeccabile
modello di simmetria. Ma non solo. Su quelle minuscole ali, i colori non si
possono mai miscelare l'un con l'altro ed ogni colore si distingue nettamente
dagli altri. In realtà, tali sfumature cromatiche si ottengono con la
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sovrapposizione di sottilissime scaglie di diversi colori. Non c'è forse da
chiedersi come fanno quelle piccole scaglie che possono sbriciolarsi
facilmente al minimo tocco delle dita, ad ordinarsi facilmente senza il benché
minimo errore tanto da riprodurre lo stesso motivo su entrambe le ali? La
messa fuori posto di una sola di quelle scaglie colorate danneggerebbe la
simmetria delle ali oltre a comprometterne l'aspetto estetico. Tuttavia, non si
vede mai alcun disordine nelle ali di tutte le farfalle nel mondo. Esse sono
nitidamente disegnate e piacevolmente colorate, come se fossero dipinte da
un artista. Sono invece l'opera di un Altissimo Creatore.
L'animale dal collo più lungo: la giraffaLe giraffe sono animali che possiedono diverse caratteristiche che le
rendono creature molto interessanti. Una di queste caratteristiche è che il
loro collo, pur essendo composto
di sette vertebre come qualunque
altro mammifero, è così lungo da
diventare la peculiarità
anatomica per antonomasia della
giraffa. Un altro aspetto
meraviglioso nella struttura della
giraffa è che nonostante il
lunghissimo collo, il sangue
arriva lo stesso facilmente al
cervello. Riflettendoci un po’ ci si
rende conto del come dovrebbe
essere assai difficile pompare
continuamente il sangue per
farlo arrivare così in alto. Ma le
giraffe non accusano nessun
problema a riguardo perché
hanno i cuori strutturati in modo
da poter pompare il sangue con
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L'ESISTENZA DI DIO
le quantità necessarie per farlo
arrivare anche fino al cervello e
questo fa in modo che continuino le
loro vite senza problemi.
Ma c'è ancora un altro
problema: quello del procurarsi
l'acqua per dissetarsi.
Normalmente la giraffa dovrebbe
morire all'istante ogni volta che si
china per bere per via dell'altissima
pressione del sangue, ma il
perfettissimo sistema presente nel
suo collo impedisce assolutamente
che accada questa mortale
probabilità. Quando si chinano per
bere, le valvole che regolano il flusso del sangue nelle loro vene si chiudono
automaticamente per prevenire un brusco e mortale eccesso di sangue al
cervello. La giraffa non ha acquisito simili caratteristiche pianificando essa
stessa la propria struttura a seconda delle sue esigenze e necessità. Anzi è
perfino inconcepibile pretendere che aspetti anatomici del genere si siano
evoluti gradualmente col passare del tempo e grazie a una serie di processi
del tutto casuali. Come si è visto sopra, le giraffe per sopravvivere
necessitano di un potente sistema di pompaggio per far arrivare il sangue
fino al cervello e di un sofisticato sistema di valvole per regolarne il
passaggio al momento di chinarsi; senza queste due caratteristiche essenziali
la giraffa non sarebbe in grado di vivere nemmeno per pochissimo tempo. La
conclusione che si può trarre da tutto questo è che la giraffa è stata dotata di
queste caratteristiche al momento della sua creazione perché è impossibile
per un essere inesistente preparare il suo corpo in modo da ottenere
intenzionalmente certe caratteristiche, quindi l'esistenza di un animale come
la giraffa fornisce un'indiscutibile prova di una sua voluta creazione da parte
di Dio l'Onnipotente.
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HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
47
Come tutti gli esseri viventi, anche le
giraffe sono create con delle
caratteristiche perfette.
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L'ESISTENZA DI DIO
Le tartarughe marine Le tartarughe marine che vivono negli oceani vanno spesso in gruppi
numerosi verso la spiaggia nella stagione della riproduzione. Questo evento
però non si svolge in una spiaggia qualunque. La spiaggia scelta per
l'accoppiamento deve essere la stessa che le aveva viste nascere.15 Per
ritornare al luogo di nascita, a volte le tartarughe compiono un viaggio di
oltre 800 km, ma la lunghezza e le difficoltà del viaggio non influenzano
questo evento ed esse ritornano ugualmente alla spiaggia dove sono nate per
mettere al mondo la prole ad ogni costo.
È alquanto inspiegabile in termini di processo evolutivo o di casualità
come faccia un essere vivente a trovare la strada del ritorno alla stessa
spiaggia dopo averla lasciata per un periodo di 20-25 anni.16 La cosa ancora
più straordinaria è che riescono a orientarsi verso i loro luoghi di nascita dai
fondali dell'oceano, dove penetra ben poca luce, e riconoscono la spiaggia
natia tra tante altre numerose e quasi identiche.
Alla fine, migliaia di viaggiatori senza bussola si incontrano alla stessa
spiaggia e nello stesso momento. Una volta rivelate, le ragioni che stanno
dietro questo regolare incontro ci colgono di gran sorpresa. Dato che le
tartarughe sanno che la loro prole appena nata non potrà sopravvivere alle
condizioni di vita in mare aperto, allora depongono le loro uova sotto la
sabbia della spiaggia. Perché mai tutte quante si danno incontro alla
medesima spiaggia e nello stesso periodo? Sopravviverebbe la loro progenie
se lo facessero su spiagge diverse e in tempi diversi?
È stata proprio questa domanda a rendere molto interessanti le ricerche
sull'argomento. Migliaia di piccoli sotto la sabbia devono affrontare e
superare ostacoli straordinari una volta dischiuse le uova con l'aiuto delle
dure protuberanze presenti sulle loro testoline. I neonati, il cui peso si aggira
mediamente attorno ai 31 grammi ciascuno, non sono in grado di scavare lo
strato di terra sopra di loro e così tutti si aiutano a vicenda e lavorando
insieme quelle migliaia di animaletti raggiungono la superficie in pochi
giorni. Prima di raggiungere la superficie aspettano che scenda la notte per
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HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
(sopra) La giovane tartarugadi mare giungerà al mareprima che il Sole sorga.
“nella vostra creazione enegli animali chedissemina [sulla terra], cisono segni per coloro checredono con fermezza.”(Sura al-Jathiyya, 4)
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L'ESISTENZA DI DIO
non rischiare di cadere in preda ad altri animali durante il giorno; inoltre
sarebbe molto difficile per loro strisciare sulla sabbia resa particolarmente
scottante (almeno per i loro corpicini) dai raggi del sole.
Di notte, salgono tutti insieme in superficie dopo aver completato i scavi
e, nonostante le tenebre, si precipitano verso il mare lasciando la spiaggia per
tornarci dopo un espatrio che dura dai 20 ai 25 anni.
È assolutamente impossibile per quei piccoli sapere che devono scavare
per salire in superficie, sgusciare via dalle uova e aspettare nel frattempo a
una certa distanza dal mare. È altrettanto impossibile per loro, ancora sepolti
nella sabbia, distinguere il giorno dalla notte, sapere che fuori ci sono
animali predatori che possono mangiarli, sapere che se escono di giorno
rischiano di ustionarsi sulla sabbia resa scottante dai raggi del sole e sapere
esattamente il tempo in cui dovranno precipitarsi in mare. Da dove viene
allora questo loro conscio comportamento?
L'unica possibile risposta è che questi animali sono stati “programmati”
in qualche modo per compiere dei passi già determinati, in altre parole il loro
Creatore ha ispirato in essi l'istinto che li aiuta a sopravvivere.
Il coleottero bombardiere Il coleottero bombardiere è un insetto oggetto di una grande quantità di
ricerche. La caratteristica che lo rende particolarmente interessante è l'uso di
sostanze chimiche per proteggersi dai nemici.
Nei momenti di pericolo l'insetto fa schizzare una miscela di perossido
d'idrogeno (H2O2) e idrochinone (C6H4(OH)2) presenti nel suo corpo per
proteggersi dai nemici. Questi due agenti chimici appena citati vengono
mescolati in dosi concentrate prima dello scontro da certe strutture
specializzate dette “lobi secretori”. Questa miscela viene immagazzinata in
un altro compartimento detto “camera di stoccaggio”. I due compartimenti
sono tenuti separati l'uno dall'altro tramite uno sfintere.
Quando l'insetto avverte il pericolo stringe i muscoli che circondano la
camera di stoccaggio e simultaneamente rilassa lo sfintere trasferendo in
questo modo l'agente chimico nella camera d'esplosione. In questo modo
viene rilasciata una grande quantità di calore che porta alla vaporizzazione.
Il vapore rilasciato insieme all'ossigeno esercitano pressione sulle pareti della
camera d'esplosione e l'agente chimico viene spruzzato contro il nemico
tramite un canale che lo porta fuori del corpo del coleottero.17
È ancora un grande mistero come questo insetto racchiuda in sé un
potente sistema che gli permette di sparare un agente chimico tossico che
potrebbe facilmente nuocerlo e proteggersi allo stesso tempo dagli effetti
nocivi di queste sostanze.
È chiaro che è difficile attribuire l'esistenza e il funzionamento di questo
sistema all'insetto stesso. È ancora oggetto di discussione come questo
coleottero bombardiere riesca a mettere in moto un simile sistema difensivo
all’interno del suo corpo minuto che misura quasi due centimetri di
lunghezza, mentre i chimici esperti possono produrlo solo nei laboratori.
L'unica evidente verità in tutto ciò è che quest'insetto è un esempio
concreto della completa confutazione della teoria dell’evoluzione, perché è
impossibile che un sistema chimico così complesso si sia formato in seguito
a una sequenza di variazioni casuali per poi essere tramandato alle future
generazioni. La minima deficienza o il più trascurabile difetto di un solo
dettaglio di quel sistema lascerebbe completamente indifeso l'animale,
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HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
Idrochinone
Perossidod'Idrogeno
Camera discoppio
La scaricadell'agentechimico a100°C
rischiando di essere ucciso da un altro animale o scoppiare. Pertanto, l'unica
spiegazione possibile è che quell'arma chimica di cui è dotato il corpo
dell'insetto è venuta ad esistere nella sua completezza tutta allo stesso istante
e senza nessun difetto.
Nidi di termiti Nessuno sarebbe in grado di contenere la propria sorpresa alla vista di un
nido di termiti eretto sul suolo. Tali nidi sono delle vere e proprie meraviglie
architettoniche che possono
arrivare fino a 5 o 6 metri
d'altezza.
Quando si paragonano le
dimensioni delle termiti ai
loro nidi si scopre che esse
riescono ad eseguire un
progetto architettonico
quasi 300 volte più grande
di loro, ma si resta
completamente senza parole
sapendo che essi sono ciechi.
Coloro che non hanno
mai visto le termiti cieche
costruirsi i propri nidi
potrebbero pensare che
questi ultimi vengano fatti
con mucchi di sabbia
semplicemente accatastati gli
uni sugli altri. Però il nido
delle termiti dimostra di
essere una struttura così
eccezionale che si stenta a
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L'ESISTENZA DI DIO
Non più grandi di pochi centimetri, le termiti
possono ergere grattacieli alti diversi metri
senza usare nessun atterezzo. Questo
ammirevole nido protegge la colonia, con più di
un milione di abitanti, dai nemici e dalle
sfavorevoli condizioni di vita all'esterno.
crederci: al suo interno ci sono tunnel incrociati, corridoi, sistemi di
ventilazione, campi speciali per la produzione di funghi e uscite di sicurezza.
Immaginiamo di mettere insieme migliaia di persone cieche e dare loro
ogni sorta di equipaggiamento tecnico: non saremmo in grado di far loro
creare una struttura simile a quella creato dalla colonia di termiti. Quindi,
pensate:
- Come ha fatto una termite, lunga appena due centimetri ad apprendere
le nozioni architettoniche ed ingegneristiche necessarie per fare una simile
struttura?
- Come fanno migliaia di termiti cieche a gestirsi armoniosamente per
realizzare una tale meraviglia artistica?
- Se doveste dividere in due parti un nido di termiti durante le prime fasi
della sua costruzione per poi riunirle, trovereste che tutte le vie di passaggio,
canali e stradine combacerebbero perfettamente gli uni con gli altri. Come
può essere spiegato un evento così miracoloso?
La conclusione che si trae da questo esempio è che Dio ha creato tutte le
specie viventi in modo unico e senza il bisogno di un esempio precedente.
Perfino un nido di termiti è sufficiente affinché si comprenda l'esistenza di
Dio e si creda che è Colui che tutto ha creato.
Il picchio I picchi, come tutti sanno, costruiscono il loro nido scavando un buco nei
tronchi degli alberi, il che suonerebbe abbastanza familiare per la maggiore
parte di noi. Però il punto sta nel fatto che non tutti si chiedono perché i
picchi non soffrano di emorragie cerebrali mentre battono così
vigorosamente la testa contro il legno degli alberi; sarebbe come chiedere ad
un essere umano di conficcare un chiodo al muro con la propria testa.18
Se un uomo cercasse di avventurarsi in un'impresa del genere, nella
migliore delle ipotesi, incorrerebbe in uno shock cerebrale seguito da una
sicura emorragia. Invece, il picchio riesce a battere il becco contro il duro
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HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
tronco di un albero per un numero di volte che va da 38 a 43 in soli due o tre
secondi senza che gli accada niente.19
Nulla accade al picchio perché la sua testa è perfettamente strutturata per
svolgere questa mansione. Il suo cranio possiede un notevole sistema di
sospensioni che assorbono la forza dei colpi; la sua fronte, alcuni muscoli
cranici attigui al suo becco e le mandibole sono così robusti da attenuare gli
effetti dei colpi poderosi durante la perforazione del legno con il becco.
Però il disegno perfettamente preparato non finisce qui. Preferendo
principalmente i pini, certe specie di picchio controllano l'età degli alberi
prima di iniziare il loro lavoro di perforazione scegliendo solo quelli
superiori a 100 anni di vita, perchè i pini secolari soffrono di una malattia che
causa un ammorbidimento nella loro dura e fitta corteccia. Questo è stato
scoperto solo recentemente dalla scienza e forse voi non l'avete mai letto
prima I picchi invece lo hanno saputo da secoli.
Questo però non è l'unico motivo che spinge i picchi a preferire i pini.
All'inizio non era chiaro il motivo per cui i picchi scavano attorno ai loro nidi;
poi si è scoperto che quelle cavità servono per proteggerli da un grande
pericolo. Col tempo la viscida resina che cola dai pini ostruisce le cavità,
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L'ESISTENZA DI DIO
formando così una vaschetta davanti agli avamposti dei nidi proteggendo in
questo modo i picchi dai serpenti, i loro nemici più pericolosi.
Un altro aspetto interessante dei picchi è che le loro lingue sono
abbastanza viscide e sottili per penetrare perfino nei nidi delle formiche e in
questo modo catturarle.
Un ulteriore fatto permette di comprendere maggiormente la perfetta
creazione dei picchi: le loro lingue sono strutturate in modo tale che li
rendono immuni agli effetti degli acidi presenti dentro i corpi delle
formiche.20
Questi picchi, le cui caratteristiche sono state descritte nei precedenti
paragrafi, provano con tutti i particolari dei loro aspetti fisici che sono stati
“creati”. Se i picchi fossero evoluti casualmente, come sostengono gli
evoluzionisti, sarebbero morti prima di acquisire queste straordinarie
caratteristiche e la loro specie si sarebbe estinta. Ciò significa che è stato
creato da Dio secondo un disegno speciale e intelligente, il quale gli ha dato
vita con tutte le caratteristiche vitali adatte alla loro esistenza.
La mimetizzazione La mimetizzazione è una delle tante strategie difensive degli animali.
Alcuni animali sono dotati di corpi e colori perfettamente adatti al loro
habitat. I corpi di quegli esseri viventi sono così in armonia con il loro
ambiente, tanto che se si guardano in alcune foto, si è incerti se definirli
piante o animali e non si riesce spesso a distinguerli dall'ambiente
circostante.
Come si è visto precedentemente, camuffandosi da foglia, l'insetto può in
questo modo sfuggire alla vista dei predatori. È ovvio che l'insetto non ha
fatto questo al suo corpo di sua spontanea volontà. Magari non è neanche
consapevole di essere protetto per il fatto della sua somiglianza con una
foglia. Comunque, la mimetizzazione è così ben implementata come tecnica
difensiva creata in modo straordinario da lasciare l'osservatore a bocca
aperta.
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HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
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L'ESISTENZA DI DIO
Nella foto a
sinistra c'è un
serpente che si
nasconde tra I
cespugli.
Se osservi
attentamente,
vedrai che quello
che immagini sia
un ramo è in
realtà un insetto.
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HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
Questo bruco che vive nelle foreste pluviali
Panamensi, ha macchie simili agli occhi di un
serpente con le quali può intimidire i predatori.
C'è un mangiatore di
formiche tra le foglie! Lo
vedete?
Le uova di un
uccello
chiamato
“Piro-Piro
Occidentale”,
sono dello
stesso colore
dell'ambiente
circostante
per essere
protette dai
nemici.
Alcuni insetti si
mimetizzano come
delle foglie morte. E'
abbastanza difficile
distinguere la falena
del Panama dallle
foglie appassite.
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L'ESISTENZA DI DIO
Il bruco evita di attire l'attenzione
dei suoi nemici, piazzandosi in
mezzo alla foglia.
I camaleonti corazzati non cambiano
colore a seconda dell'ambiente
perchè il loro colore è già creato in
armonia con il loro habitat.
Questa specie di
insetti è protetta da
tutti i nemici con il
suo aspetto tipo
foglia.
La mantide
religiosa
sull'orchidea è
riuscita ad
ingannare la
cavalletta con le
sue ali che
assomigliano ai
petali di un fiore.
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HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
Insetti che assomigliano a foglie sono molto
comuni. E' possibile trovare i motivi delle
foglie nei loro corpi.
Il serpente si sta
mimetizzando
restando fermo
all'aria come
tutte le altre
foglie.
Il pidocchio dell'albero sulla
sinistra convince i nemici di
essere le spine dell'albero stesso
con il suo aspetto.
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L'ESISTENZA DI DIO
L'INGANNO DEI FALSI OCCHI!
Quando alcune farfalle aprono le loro ali, ci
appaiono un paio di occhi. Questi occhi
convincono i loro nemici che non sono farfalle. In
particolare, la false facce su alcune specie di
farfalle come la farfalla Shonling che possiamo
vedere qui sopra, sono talmente perfette con i loro
occhi scintillanti, caratteristiche facciali,
sopracciglia aggrottate, bocca e naso tanto che la
figura intera è molto scoraggiante per molti
nemici.
Una persona insistente nel negare Allah può
sostenere le sue affermazioni con la spiegazione
evoluzionista di “un interessante coincidenza”.
Oppure può dire che “la farfalla ha realizzato
questo motivo sul suo corpo pensando che gli
sarebbe stato utile.”
Se qualcuno sostiene una tale affermazione ed è
convinto che questi motivi, che sorpassano in
bellezza persino i dipinti degli artisti, siano venuti
ad esistere per caso allora non rimane altro che
dire sulla parte “dell'uomo d'intelletto”. Una tale
affermazione è completamente incompatibile con
la ragione e del senso comune.
Occhi falsi Il mondo degli animali è pieno di esemplari metodi difensivi, incredibili
e quasi inimmaginabili. Uno di questi è rappresentato dagli occhi falsi che
consentono a diversi tipi di farfalle, bruchi e pesci di ingannare i loro nemici
facendo loro credere di essere “pericolosi”.
Le farfalle nelle immagini a sinistra aprono le ali non appena avvertono
un pericolo e mettono in bella mostra un paio di occhi su ognuna delle loro
ali apparendo così molto minacciose per i loro nemici.
Cerchiamo di riflettere un po’ su questo: tali tattiche estremamente
convincenti possono mai essere il risultato di coincidenze? E come fa la
farfalla a saper di avere un paio di occhi paurosi che appaiono quando apre
le ali e che la loro vista impaurisce i nemici? È mai capitato alla farfalla di
vedere il motivo delle proprie ali, quindi di decidere che tale motivo sia
abbastanza minaccioso e che le potrebbe servire in caso di pericolo?
Un simile motivo così convincente non può che essere il risultato di una
sublime Creazione, e non frutto di coincidenze. E' assolutamente
inconcepibile che la farfalla sia consapevole del motivo che ha sulle ali e che
abbia scoperto da sola il suo potere difensivo. È chiaro che Dio, che ha creato
la farfalla con quei due occhi, le ha ispirato l'istinto di usarli nei momenti di
pericolo.
Le ninfeeI fiori piccoli vengono spesso considerati come delle cose irrilevanti dalla
gente, che non considera la loro perfezione globale. Ciò che impedisce di
cogliere i miracoli della creazione in quei fiori è la familiarità dovuta al
vederli ogni giorno e dappertutto. Però il fatto che quei fiori crescono in
diversi luoghi, sotto condizioni differenti e di diverse dimensioni, potrebbe
essere analizzato senza la clausola della “familiarità” e questo potrebbe
aiutarci ad afferrare in essi l'esistenza di Dio.
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HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
Le ninfee amazzoniche, che crescono nel viscido fango che copre il fondo
del Rio delle Amazzoni, possono servire a togliere quella sensazione di
familiarità perché conducono la loro vita non come la gente è abituata a
vedere ogni giorno ma in una continua lotta per la sopravvivenza.
Queste piante iniziano a crescere nel fango dei fondi del Rio delle
Amazzoni e si fanno strada verso la superficie del fiume. Il loro obiettivo è di
raggiungere la luce del sole, vitale per la loro esistenza. Quando, infine,
raggiungono la superficie dell'acqua, la loro crescita si ferma e sviluppano
dei boccioli spinosi e circolari. I boccioli si sviluppano poi in foglie
gigantesche che arrivano fino a due metri di diametro in breve tempo, spesso
non oltre un paio d'ore. “Consapevoli” del fatto che più coprono la superficie
del fiume con le loro foglie abbondanti e più saranno in grado di assorbire la
luce del sole, usano quest'ultima per il processo di fotosintesi. Loro “sanno”
che altrimenti non sarebbero in grado di sopravvivere sul fondo del fiume
per via della scarsità di luce. E' suggestivo notare come una pianta utilizzi
una tecnica così intelligente.
62
L'ESISTENZA DI DIO
I gigli d'acqua possono solo usare la lucediurna una volta che si sono fatte stradadalle profondità delle paludi alla superficiedell'acqua ed estendendosi fino a 2 metridi altezza. Comunque, le radici di questepiante hanno anche bisogno di ossigeno.Nella figura a sinistra ci sono i steli che siestendono dalle radici fino alla superficie eportano l'ossigeno necessario alle radici.
Tuttavia, la luce solare da sola non sarebbe sufficiente per le ninfee
amazzoniche, perché hanno anche bisogno d'ossigeno; però è ovvio che tale
gas vitale non è reperibile nei fondi melmosi dove la pianta affonda le
proprie radici. Questo è il motivo per cui le ninfee allungano i gambi
sviluppatosi dalle radici verso la superficie dell'acqua dove galleggiano le
loro foglie. Quei gambi possono arrivare a 11 m di lunghezza e svolgono per
le piante la funzione di trasporto d'ossigeno dalle foglie alle radici.21
Come fa allora un bocciolo nelle fasi iniziali della sua vita sul fondo del
fiume a sapere che ha bisogno di ossigeno e luce solare per sopravvivere, che
senza di essi perirebbe e che tutto quello di cui necessita si trova in
superficie? Un essere venuto al mondo solo di recente non è consapevole né
del fatto che l'acqua ha fine, né dell'esistenza del sole e dell'ossigeno.
Prendendo quindi tutta la questione dal punto di vista evoluzionistico
quelle piante sarebbero state sopraffatte molto prima dalle condizioni
ambientali, tutt'altro che favorevoli, e si sarebbero estinte. Ciononostante, le
ninfee sono ancora presenti con tutta la loro perfezione.
L'incredibile lotta per la sopravvivenza continua anche dopo che le ninfee
raggiungono la luce e l'ossigeno in superficie, dove devono incurvare
continuamente le punte delle loro enormi foglie verso l'alto affinché non
affoghino nell'acqua.
Nonostante tutte le precauzioni, le ninfee sanno che tutto questo non
sarebbe sufficiente per la loro riproduzione. Necessitano infatti di un essere
63
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
vivente che possa portare i pollini da una pianta all'altra. Quell'essere
vivente è un coleottero creato con una certa preferenza per il colore bianco.
Infatti quei tipi di coleottero preferiscono il colore bianco delle ninfee a
qualsiasi altro fiore più attraente lungo tutto il Rio delle Amazzoni.
Quando le ninfee vengono “visitate” da qualche creatura che possa
tramandare i geni della loro specie, i loro petali si chiudono imprigionandola
per consentirle di prendere il polline. L'impollinatore trascorre una notte
nella corolla, poi viene rilasciato e a questo punto la ninfea cambia il proprio
colore affinché l’insetto non ritorni più sullo stesso fiore. Così la ninfea,
prima bianca candida, continua ad adornare l'acqua del fiume assumendo
una nuova tinta rosea.
Un simile impeccabile e finemente calcolato piano può mai essere il
lavoro solo di un bocciolo che non sa niente e non pensa a niente? Certo che
no. È solo opera della Saggezza Divina di Colui che tutto ha perfettamente
creato. Tutti i particolari sopramenzionati dimostrano che le piante, come
pure tutti gli esseri viventi nell'universo, sono venute al mondo già fornite di
tutti i sistemi adatti per la loro sopravvivenza, solo grazie al loro Creatore,
l’Onnisciente, l’Onnipotente.
CONCLUSIONEPuò il vento creare un aereo per coincidenza?
Il famoso astrofisico Sir Fred Hoyle fa un’osservazione molto interessante
sull'origine della vita. Nel suo libro “The Intelligent Universe” scrive:
“La possibilità che forme di vita superiore siano apparse in questo modo
(cioè per coincidenza) è paragonabile alla possibilità che un tornado che
soffia impetuoso su una discarica possa mettere insieme un Boeing 747
dai materiali lì presenti”.22
Questo paragone di Hoyle è veramente stimolante. Gli esempi che
abbiamo finora trattato hanno dimostrato che l'esistenza della vita e la
perfezione dei suoi attuali sistemi ci obbligano a cercare quel grande potere
che ha creato tutto questo. Un semplice uragano non può creare un aereo
64
L'ESISTENZA DI DIO
solo per una serie di coincidenze; allo stesso modo l'universo non può essere
stato creato in seguito ad avvenimenti imprevisti dotato di tutte quelle
strutture estremamente complicate che lo caratterizzano; oltretutto
l'universo è fornito di una miriade di sistemi infinitamente più complessi di
quelli di un aereo.
Ogni cosa di cui abbiamo parlato in questo capitolo ci mette di fronte
all'evidente e impeccabile preparazione presente non solo negli immediati
dintorni ma anche nella profondità dello spazio. Chiunque prenda in
considerazione quei segni che sono evidentemente innegabili sia per la
Ragione che per la Coscienza giungerà a una sola conclusione: non c'è posto
per la coincidenza nell'Universo; esso è stato intenzionalmente Creato in
ogni suo minimo particolare.
E Allah, il Creatore di questo impeccabile sistema, è Colui che ha infinita
potenza e sapienza.
65
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
uanto abbiamo finora trattato ci dimostra ampiamente che le
caratteristiche dell'universo scoperte dalla scienza moderna
puntano verso l'esistenza di Dio. La scienza ci porta alla conclusione che
l'universo ha un suo Creatore che è perfetto nella Sua potenza e nella Sua
sapienza e saggezza. La religione ci indica la strada per conoscere Dio, quindi
si può dire che la scienza è un mezzo che possiamo usare per vedere meglio
e indagare su fatti e verità che vengono indicati dalla religione. Tuttavia, ci
sono oggi degli studiosi che in nome della scienza hanno un parere
completamente diverso. Essi pensano che le scoperte scientifiche non
implichino una creazione di Dio, al contrario hanno impostato
un'interpretazione atea della scienza dicendo che sarà impossibile provare
l'esistenza di Dio attraverso i dati scientifici e pretendono che religione e
scienza siano due nozioni contrastanti. In verità questa interpretazione in
chiave atea della scienza è proprio recente, infatti fino a pochi secoli fa non si
pensava che scienza e religione fossero in contrasto fra loro e si concepiva la
scienza come un mezzo per provare l'esistenza di Dio. La cosiddetta
concezione atea della scienza fiorì solo dopo che il Materialismo e il
Positivismo si diffusero nel mondo della scienza nel 18° e 19° secolo.
Soprattutto dopo che Charles Darwin postulò la sua teoria
sull'Evoluzione nel 1859, alcuni circoli gravitanti attorno a una visione
materialistica dell'universo si misero a difendere ideologicamente la sua
66
teoria, perché vedevano in essa un'alternativa alla Religione. Secondo le
argomentazioni della Teoria dell'Evoluzione, l'universo non sarebbe stato
creato da nessuno, ma anzi sarebbe nato solo per caso. Di conseguenza si
asserì che la religione fosse in conflitto con la scienza. Michael Baigent,
Richard Leigh e Henry Lincoln, ricercatori britannici hanno scritto a
riguardo:
“... un secolo e mezzo prima di Darwin, non si poteva separare la scienza
dalla religione, al contrario, la scienza era un aspetto della fede ed era
definitivamente al suo servizio. Invece la scienza al tempo di Darwin,
distaccandosi dal contesto in cui si era stabilita, divenne precisamente un
eterno rivale, un'alternativa risorsa d'interpretazione. Di conseguenza,
l'umanità è stata costantemente costretta a scegliere tra una delle due.” 23
Come abbiamo spiegato prima, il cosiddetto “scisma” fra religione e
scienza esisteva solo a livello ideologico. Alcuni scienziati che credevano
ardentemente nel Materialismo si dedicarono a provare che l'universo non
ebbe alcun creatore ed escogitarono diverse teorie in questo senso. Fra quelle
Teorie, quella sull'Evoluzione delle Specie era la più famosa e diffusa fra i
Materialisti. Anche nel campo dell'astronomia vennero sviluppate certe
teorie come “la teoria dello stato stazionario” o “la teoria del Caos” come
viene altrimenti chiamata. Però quelle teorie che negano il fatto della
Creazione sono state confutate dalla Scienza stessa come abbiamo dimostrato
chiaramente nei capitoli precedenti del libro.
Oggi gli scienziati che si attengono ancora a simili teorie e che continuano
a negare ogni fatto religioso sono visti come fanatici, dogmatici e dediti a
negare l'esistenza di Dio. Il famoso zoologo ed evoluzionista inglese D.M.S
Watson ammette il proprio dogmatismo mentre spiega il perché lui e i suoi
colleghi hanno accettato la teoria dell'Evoluzione:
“Se così fosse, presenterebbe una Teoria parallela a quella dell'Evoluzione
che viene universalmente accettata non perché potrebbe essere
dimostrata da evidenze logicamente coerenti, ma perché l'unica
alternativa, cioè la creazione speciale, è chiaramente incredibile.” 24
67
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
Ciò che intende Watson con la “speciale creazione”, è la Creazione di Dio.
Come si è visto il grande scienziato trova questo “inaccettabile”, ma perché?
Sarà solo perché la Scienza lo dice? Però oggi questa scienza la pensa
diversamente, anzi i suoi fatti provano e comprovano la verità della
creazione; l'unica ragione per cui Watson guarda questo fatto come
inaccettabile è perchè lui “si era condizionato” a negare l'esistenza di Dio e
tutti gli evoluzionisti prendono la stessa posizione.
Effettivamente gli Evoluzionisti non fanno affidamento sulla scienza, ma
sul Materialismo e distorcono i fatti scientifici affinché siano d'accordo con la
loro filosofia. Il famoso genetista ed evoluzionista Richard Lewontin
dell'Università di Harvard sottolinea questo punto di vista:
“... abbiamo un giuramento di fedeltà, giuramento di fedeltà al
materialismo. Non è che i metodi e le istituzioni della Scienza ci
obblighino ad accettare l'interpretazione materialistica dei fenomeni del
mondo, ma al contrario siamo noi stessi che ci costringiamo all'adesione
a “priori” nelle cause materialiste per creare un sistema di indagine e di
concetti che producano spiegazioni materialiste. Inoltre, quel
materialismo è un dogma assoluto, tanto da non permetterci di credere
in un Divino [intervento]...” 25
Dall'altra parte, oggi come una volta, ci sono degli scienziati che si
oppongono a quel gruppo di materialisti dogmatici, confermano l'esistenza
di Dio e considerano la scienza stessa come un modo per conoscerLo. Alcune
correnti sviluppate in USA come “il Creazionismo” o “il Disegno
Intelligente” dimostrano, con prove scientifiche, che tutti gli esseri viventi
sono stati creati da Dio.
Questo ci mostra che Religione e Scienza non sono due risorse di sapienza
in conflitto, al contrario, la Scienza è un metodo che verifica le verità assolute
fornite dalla Religione. Lo scontro tra Religione e Scienza potrebbe essere
valido solo per certe religioni che contengono alcuni elementi superstiziosi
come risorse divine. Certamente questo non vale per l'Islam, una fede che si
basa solo sulla pura Rivelazione Divina. Inoltre l'Islam difende in modo
particolare l'indagine scientifica e propone la riflessione sull'universo come
68
L'ESISTENZA DI DIO
un metodo per scoprire la creazione di Dio. Di questi argomenti parlano
chiaramente i seguenti versetti del Corano:
“Non osservano il cielo sopra di loro, come lo abbiamo edificato e
abbellito e senza fenditura alcuna? E la terra l'abbiamo distesa, vi
infiggemmo le montagne e vi facemmo crescere ogni specie di
meravigliosa vegetazione.
Abbiamo fatto scendere dal cielo un'acqua benedetta, per mezzo della
quale abbiamo fatto germogliare giardini e il grano delle messi e palme
slanciate dalle spate sovrapposte” (50: 6-7 – 9-10)
Come si vede, il Corano sollecita sempre l'uomo a riflettere, a ragionare e
ad esplorare ogni cosa nel mondo in cui vive. Questo è il motivo per cui la
Scienza sostiene la Fede, salva l'uomo dall'ignoranza e lo spinge a riflettere più
profondamente, amplia il suo orizzonte e lo aiuta a cogliere i segni di Dio che
si evidenziano da soli nell'universo. Il noto fisico tedesco Max Planck disse:
“Chiunque si sia occupato seriamente di scienza, si renderà conto che
sulle porte d'ingresso del tempio della scienza sono scritte queste parole:
'abbiate Fede'.” È una qualità di cui lo scienziato non può fare a meno. 26
Tutti questi argomenti che abbiamo trattato in modo assai semplificato
pongono l’enfasi sul fatto che l'esistenza dell'universo e delle creature viventi
non può essere spiegata solo come una coincidenza. Molti scienziati che
hanno lasciato la loro impronta nella storia della scienza hanno confermato e
confermano ancora questa grande verità. Più si apprende sull'universo, più
aumenta l'ammirazione per il suo perfetto ordine. Ogni nuovo dettaglio
scoperto, sostiene il concetto della Creazione in modo inequivocabile.
Attualmente, all’inizio del 21° secolo, la stragrande maggioranza dei fisici
moderni accetta la realtà della Creazione. Su questo commenta David
Darling, autore e astronomo:
“Non c'erano punti di riferimento, né galassie, né stelle. In un solo istante
l'universo ebbe inizio con la più titanica delle esplosioni, un'esplosione
dalla quale la materia e l'energia non sarebbero mai apparse
spontaneamente e che da quel punto in poi avrebbero costituito il tessuto
69
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
spazio-temporale. Ad un solo secondo dalla sua nascita, l'universo
racchiudeva in sé tutta l'essenza per la creazione.” 27
Inoltre è risaputo che la maggior parte dei fondatori dei diversi rami della
scienza credeva in Dio e nei suoi Libri sacri. I più grandi fisici nella storia
come Newton, Faraday, Kelvin e Maxwell sono solo alcuni esempi.
Al tempo del grande fisico Isaac Newton, gli scienziati credevano che i
moti dei corpi celesti potevano essere spiegati attraverso diverse leggi
fisiche. Newton però sapeva che il Creatore della terra e dei cieli era lo stesso
e che quindi dovevano essere governati dalle stesse leggi e così scrisse:
“Questo bel sistema con il Sole, i pianeti e le comete può procedere solo
su ordine e dominio di un Essere potente e intelligente.” 28
Come si vede, migliaia di scienziati che fecero le loro ricerche in tutti i
campi, come la matematica, la fisica e l'astronomia sin dal Medioevo
concordarono sull'idea che l'universo fu Creato da un solo Essere e tutti si
concentravano su questo concetto. Il fondatore dell'astronomia moderna,
Keplero, testimoniò la sua ferma fede in Dio in uno dei suoi libri, in cui scrisse:
“Giacché noi astronomi siamo preti di Dio, ci conviene essere riflessivi,
non sulla gloria della complessità delle nostre menti, ma piuttosto e
soprattutto sulla Gloria di Dio.” 29
Il grande fisico, William Thompson (Lord Kelvin), che fondò la
termodinamica su basi scientifiche formali, era Cristiano e credeva in Dio. Si
opponeva fortemente alla teoria di Darwin sull'evoluzione e la rifiutava
completamente; spiegò poco tempo prima della sua morte che “Per quanto
riguarda l'origine della vita, la scienza...conferma la potenza creativa.” 30
Robert Matthews, un professore di fisica dell'università di Oxford, attesta
lo stesso fatto in un libro edito nel 1992 in cui spiega che le molecole del DNA
furono create da Dio:
“Tutto il processo prende luogo normalmente in perfetta armonia, dando
luogo a un feto che si trasforma in un neonato, un bambino e alla fine un
uomo adulto. Come accade spesso in biologia, tutto questo è
apparentemente miracoloso. Come fa questa strabiliante complessità a
70
L'ESISTENZA DI DIO
essere prodotta da tali semplici origini? Come fa un sola cellula, più
piccola del puntino sulla lettera “i” a produrre in breve tempo un essere
senziente? Tanti processi che partecipano a questo miracolo sono ancora
sconosciuti e costituiscono uno dei più affascinanti tra Grandi Misteri.” 31
Citiamo in seguito altri scienziati, noti per i loro contributi e che
ammisero o ammettono ancora il fatto della Creazione:
Robert Boyle (il padre della chimica moderna)
Iona William Petty (noto per i suoi studi nella statistica e l'economia
moderna)
Michael Faraday (uno dei più grandi fisici di tutti i tempi)
Gregory Mendel (il padre della genetica che confutò con le sue scoperte il
Darwinismo)
Louis Pasteur (il nome più grande nella storia della batteriologia, che
dichiarò una guerra senza quartieri al Darwinismo)
71
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
Sir Isaac NewtonIl fisico tedesco Max Planck
John Dalton (il padre della teoria atomica)
Blaise Pascal (uno dei più importanti matematici di sempre)
John Ray (il nome più importante nella storia naturale in
Inghilterra)
Nicolaus Stennus (un noto naturalista e geologo danese del
Seicento che condusse delle ricerche sugli strati della Terra)
Carolus Linnaeus – Linneo (il padre della classificazione
biologica)
George Cuvier (il fondatore dell'anatomia comparata)
Matthew Maury (il padre dell'oceanografia)
Thomas Anderson (uno dei pionieri nel campo della chimica
organica).
Sir Charles Bell (un pionere nello studio del cervello e del
sistema nervoso umano)
Jean-Henri Fabre (il padre dell'entomologia moderna)
John Ambrose Fleming (il padre dell'elettronica moderna)
James Clerk Maxwell (uno dei più grandi fisici di tutti i tempi
che formulò la teoria elettromagnetica e mise in relazione
elettromagnetismo e luce)
72
L'ESISTENZA DI DIO
enza dubbio non c'è niente di più importante della creazione
dell'uomo e del come riconoscere il suo Creatore. Ciò che
abbiamo fatto in questo libro è aver cercato di comprendere una questione di
estrema importanza nella vita di ogni individuo.
Crediamo a questo punto che sia necessario ricordare al lettore che non
c'è bisogno di studiare e riflettere a lungo per cogliere il fatto che l'universo
e ogni suo particolare, noi stessi compresi, siamo stati creati. Le parole del
profeta Abramo (pace su di lui) riferite nel Corano ci offrono un buon
esempio di quanto intendiamo dire. Abramo (psl) viveva in una comunità
che non credeva in Dio e adorava al suo posto idoli e statue. Nonostante egli
non avesse ricevuto o imparato niente sull'esistenza di Dio, riuscì a cogliere
solo con la ragione e la coscienza di essere stato non solo creato, ma che ad
averlo creato fu Dio, che creò la terra e i cieli. Questo fatto viene così narrato
nel Corano:
“Quando la notte l'avvolse, vide una stella e disse: “Ecco il mio
Signore!” Poi quando essa tramontò disse: “Non amo quelli che
tramontano.” Quando osservò la Luna che sorgeva, disse: “Ecco il mio
Signore!” Quando poi tramontò, disse: “Se il mio Signore non mi guida
sarò certamente tra coloro che si perdono!” Quando poi vide il Sole che
sorgeva, disse: “Ecco il mio Signore, ecco il più grande!” Quando poi
tramontò disse: “O popol mio, io rinnego ciò che associate ad Allah! In
73
tutta sincerità
rivolgo il mio volto
verso Colui Che ha
creato i Cieli e la Terra e
non sono tra coloro che
associano.” (6 : 76 – 79)
Come vediamo
nell'esempio di Abramo
(psl), chiunque sia dotato di
ragione e coscienza, e
soprattutto che aborrisca
l'iniquità e l'arroganza, è in
grado di capire che
l'universo è stato creato con
grande ordine e perfetta
preparazione.
Non c'è dubbio che lo
stato di coloro che non
credono in Dio, nonostante
tutti i segni presenti,
sembra una cosa incredibile
per quelli che hanno
intelletto. Nei versetti che
seguono leggiamo cosa dice
il Corano su coloro che
negano la potenza Divina
della Creazione:
74
L'ESISTENZA DI DIO
“Se ti stupisci, è davvero stupefacente il loro dire: “Quando saremo
polvere, davvero passeremo una nuova creazione?” Sono quelli che
rinnegano il loro Signore e che avranno al collo, catene. Sono i
compagni del Fuoco, in cui rimarranno in perpetuo.” (13:5)
Caro lettore, gli argomenti trattati in questo saggio, sono i più importanti
nella vita. Forse prima non eri riuscito a prendere con la dovuta
considerazione l’importanza della Creazione o magari non ci avevi proprio
pensato, comunque sii sicuro che riconoscere Dio che ti ha creato è più
importante di qualsiasi altra cosa che si possa fare nella vita.
Pensa a ciò Che ti ha dato e concesso nella vita: hai un mondo
perfettamente pianificato, nei suoi minimi dettagli e tutto è stato creato per
l'uomo che non ebbe ruolo alcuno in questo processo; ad un certo punto hai
aperto gli occhi e ti sei trovato in mezzo a innumerevoli benedizioni. Puoi
vedere, ascoltare, provare emozioni...
Tutto questo è solo perchè Lui ha voluto una simile creazione. In un
versetto del Corano viene detto:
“Allah vi fa uscire dai ventri delle vostre madri sprovvisti di ogni
scienza e vi dà udito, occhi e intelletto. Sarete riconoscenti?” (16:78)
Come attesta il versetto, è solo Dio (Allah) che dà all'uomo tutto ciò che
ha e che creò l'universo in cui vive. Quindi sottomettiti con tutto il tuo essere
ad Allah, sii riconoscente per tutte le Grazie che ti ha donato, perché è solo
in questo modo che ti guadagnerai un'eterna ricompensa. Ma se dovessi fare
il contrario, dimostreresti la tua ingratitudine esponendoti così a un suo
castigo che durerà per sempre.
Sii sicuro che Lui esiste e ti è molto vicino.
Sa e vede tutto ciò che fai e sente ogni tua parola.
Sii sicuro che ogni uomo, te compreso, ben presto risponderà delle sue
azioni davanti a Lui.
75
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
76
l darwinismo, in altre parole la teoria dell'evoluzione, fu
avanzato con lo scopo di negare il fatto concreto della
creazione, ma in realtà non è altro che un nonsense debole e
antiscientifico. Questa teoria, che sostiene che la vita sia emersa per caso
dalla materia inanimata, è stata invalidata dalle prove scientifiche
dell'ordine miracoloso nell'universo e degli esseri viventi. In tal modo, la
scienza ha confermato il fatto che Dio ha creato l'universo e le cose in esso
viventi. La propaganda condotta oggi allo scopo di mantenere in vita la
teoria dell'evoluzione si basa esclusivamente sulla distorsione dei fatti
scientifici, su interpretazioni pregiudiziali, bugie e falsità mascherate da
scienza.
Eppure questa propaganda non riesce a nascondere la verità. Il fatto
che la teoria dell'evoluzione sia il più grande inganno della storia della
scienza è stato espresso molte volte nel mondo scientifico negli ultimi 20-
30 anni. Le ricerche svolte dopo gli anni Ottanta, in particolare, hanno
rivelato che le tesi del darwinismo sono totalmente infondate, e questo è
stato affermato da un gran numero di scienziati. Negli Stati Uniti in
particolare, molti scienziati di campi diversi, come la biologia, la
biochimica e la paleontologia, riconoscono che il darwinismo non è valido
e utilizzano, per dar conto dell'origine della vita, il fatto della creazione.
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HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
Noi abbiamo esaminato il crollo della teoria dell'evoluzione e le prove
della creazione in gran dettaglio scientifico in molte delle nostre opere, e
continueremo a farlo. Data l'enorme importanza di questo argomento, sarà
molto utile darne qui una sintesi.
Il crollo scientifico del darwinismoSebbene si possa far risalire questa dottrina fino all'antica Grecia, la
teoria dell'evoluzione è stata avanzata in maniera estensiva nel XIX secolo.
Lo sviluppo più importante, che ha fatto di essa l'argomento principale nel
mondo della scienza è stato L'origine delle specie di Charles Darwin,
pubblicato nel 1859. In questo libro egli negava che Dio avesse creato
ciascuna diversa specie vivente sulla terra separatamente, sostenendo che
tutti gli esseri viventi avevano un antenato comune e si erano diversificati
nel tempo attraverso piccoli cambiamenti. La teoria di Darwin non era
basata su un dato scientifico concreto, come egli stesso ammetteva, si
trattava solo di una "assunzione". Inoltre, come Darwin stesso confessava
nel lungo capitolo del suo libro
intitolato Le difficoltà della teoria,
la teoria era debole di fronte a
molte questioni essenziali.
Darwin riponeva tutte le sue
speranze nelle nuove scoperte
scientifiche, che egli si aspettava
avrebbero risolto queste
difficoltà. Invece, contrariamente
alle sue aspettative, le scoperte
scientifiche ampliarono le
dimensioni di tali difficoltà. La
sconfitta del darwinismo di fronte
alla scienza può essere
sintetizzata in questi tre
argomenti di base: Char les Dar win
1) La teoria non può spiegare come la vita si sia prodotta sulla terra.
2) Nessuna scoperta scientifica dimostra che il "meccanismo evolutivo"
proposto dalla teoria abbia alcun potere e evolutivo.
3) I reperti fossili provano l'esatto opposto di ciò che suggerisce la
teoria.
In questa sezione, esamineremo questi tre fondamentali nelle linee
generali.
Il primo passaggio non superabile: L'origine della vitaL'evoluzione presuppone che tutte le specie viventi si siano evolute da
una singola cellula vivente emersa sulla terra primitiva 3,8 miliardi di anni
fa. Come è stato possibile che un'unica cellula abbia potuto generare
milioni di specie viventi complesse e, se è vero che c'è stata questa
evoluzione, perché non è possibile osservarne tracce nei reperti fossili?
Queste sono solo alcune delle domande cui la teoria non riesce a
rispondere. Tuttavia, innanzitutto, dobbiamo chiedere: da cosa ha avuto
origine questa "cellula iniziale"?
Poiché la teoria dell'evoluzione nega la creazione e qualunque tipo di
intervento soprannaturale, sostiene che la "cellula iniziale" si è originata
per coincidenza nell'ambito delle leggi della natura, senza alcun progetto,
piano o predisposizione. Secondo la teoria, la materia inanimata deve aver
prodotto una cellula vivente come risultato di coincidenze. Una tale
affermazione, tuttavia, è incoerente con le più inattaccabili regole della
biologia.
"La vita viene dalla vita"Nel suo libro Darwin non ha mai fatto riferimento all'origine della vita.
L'interpretazione primitiva della scienza al suo tempo si basava
sull'assunzione che gli esseri viventi avevano una struttura molto semplice.
Fin dai tempi medievali era stata ampiamente accettata la generazione
spontanea, teoria che sostiene che materiali non viventi si siano uniti a
78
L'ESISTENZA DI DIO
formare organismi viventi. Si credeva comunemente che gli insetti si
creassero dai resti di cibo e i topi dal grano. Venivano condotti interessanti
esperimenti per provare questa teoria. Si metteva del grano su un pezzo
di stoffa sporco e si credeva che da questo si originassero, dopo un po',
dei topi.
Allo stesso modo le larve che si sviluppano nel cibo guasto erano prese
come prova della generazione spontanea. Tuttavia, in seguito si è
compreso che i vermi non compaiono sulla carne spontaneamente ma
sono portati da mosche in forma di larve, invisibili all'occhio nudo.
Anche quando Darwin scrisse L'origine delle specie, la credenza che i
batteri si producessero dalla materia non vivente era ampiamente accettata
nel mondo della scienza.
Tuttavia, cinque anni dopo la pubblicazione del libro di Darwin, Louis
Pasteur annunciò i suoi risultati dopo
lunghi studi ed esperimenti, che
dimostravano la falsità della
generazione spontanea, uno dei pilastri
della teoria di Darwin. Nella sua
trionfale conferenza alla Sorbona nel
1864 Pasteur disse: "La dottrina della
generazione spontanea non potrà mai
risollevarsi dal colpo mortale infertole
da questo semplice esperimento".32
Per lungo tempo i sostenitori della
teoria dell'evoluzione hanno fatto
resistenza a queste scoperte. Tuttavia,
quando lo sviluppo della scienza ha
svelato una complessa struttura della
cellula di un essere vivente, l'idea che
la vita potesse venire in essere per
coincidenza si è trovata in un'impasse
ancora maggiore.
79
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
Darwin sosteneva che la cellulafosse un semplice ammasso diprotoplasma. Man mano che la
scienza è progredita, tuttavia, harivelato che la cellula possiede
una struttura con una complessitàche ha sbalordito gli scienziati.
80
L'ESISTENZA DI DIO
Gli sforzi inconcludenti del XX secoloIl primo evoluzionista ad occuparsi dell'argomento dell'origine della
vita nel ventesimo secolo fu il noto biologo russo Alexander Oparin. Con
varie tesi avanzate negli anni Trenta tentò di provare che una cellula
vivente si poteva generare per coincidenza ma questi studi erano
condannati al fallimento e Oparin dovette confessare:
“Sfortunatamente, tuttavia, il problema dell'origine della cellula è forse
il punto più oscuro nell'intero studio dell'evoluzione degli
organismi”.33
Gli evoluzionisti seguaci di Oparin tentarono di condurre esperimenti
per risolvere questo problema. L'esperimento più noto è quello condotto
dal chimico americano Stanley Miller nel 1953. Combinando
nell'esperimento i gas, che egli sosteneva essere esistiti nell'atmosfera della
terra primordiale, e aggiungendo energia a questa mescolanza, Miller
sintetizzò diverse molecole organiche (aminoacidi) presenti nella struttura
delle proteine.
Erano passati appena pochi anni che già si rivelò che l'esperimento, a
suo tempo presentato come un passo importante nel nome
dell'evoluzione, non era valido poiché l'atmosfera usata nell'esperimento
era molto diversa dalle reali condizioni della terra.34
Dopo un lungo silenzio, Miller confessò che l'ambiente atmosferico che
aveva usato non era realistico.35
Tutti gli sforzi degli evoluzionisti durante il XX secolo per spiegare
l'origine della vita sono finiti in fallimento. Il geochimico Jeffrey Bada, del
San Diego Scripps Institute accetta questo fatto in un articolo pubblicato
sulla rivista Earth nel 1998:
Stiamo per lasciare il XX secolo ma siamo ancora di fronte al più grande
problema irrisolto che avevamo quando il secolo iniziato: come si è
originata la vita sulla terra?36
La complessa struttura della vitaLa ragione principale per cui la teoria dell'evoluzione è finita in una così
grande impasse riguardo l'origine della vita, è che anche quegli organismi
viventi destinati ad essere più semplici hanno delle strutture incredibilmente
complesse. La cellula di un essere vivente è più complessa di tutti i prodotti
tecnologici dell'uomo. Oggi, anche nei laboratori più avanzati del mondo,
non è possibile creare una cellula vivente mettendo insieme elementi
chimici organici.
Le condizioni necessarie per la formazione di una cellula sono
quantitativamente troppe per essere liquidate con le coincidenze. La
probabilità che le proteine, i blocchi costitutivi di una cellula, vengano
sintetizzati per coincidenza, è di 1 su 10950 per una proteina media
costituita da 500 aminoacidi. In matematica, una probabilità inferiore a 1
su 1050 è considerata impossibile in termini pratici.
81
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
Tutte le informazionirigurdanti gli esseri
viventi sonoimmagazzinate nella
molecola del DNA. Taleincredibile metodo di
immagazzinamentod’informazioni è di per
sé una prova chiara delfatto che la vita non
pervenne all’esistenzaper casualità, ma che
richiede un disegno, o,per meglio dire, una
meravigliosa creazione.
La molecola del DNA, che si trova nel nucleo di una cellula e che
conserva le informazioni genetiche, è una incredibile banca dati. Se le
informazioni codificate nel DNA dovessero essere messe per iscritto,
impegnerebbero una biblioteca gigantesca formata da circa novecento
volumi di enciclopedia, ognuno di cinquecento pagine.
Un dilemma molto interessante si presenta a questo punto: il DNA può
replicarsi soltanto con l'aiuto di alcune proteine specializzate (enzimi).
Tuttavia, la sintesi di questi enzimi può essere realizzata soltanto con le
informazioni codificate nel DNA. Poiché ambedue dipendono l'uno
dall'altro, devono essere esistiti nello stesso momento perché potesse
esserci replicazione. Questo conduce in un vicolo cieco lo scenario che
vede la vita originata da se stessa. Il professor Leslie Orgel, un
evoluzionista di fama dell'Università di San Diego, California, confessa
questo fatto nel numero del settembre 1994 della rivista Scientific
American:
“È estremamente improbabile che le proteine e gli acidi nucleici,
entrambi strutturalmente complessi, siano nati spontaneamente nello
stesso luogo e nello stesso momento. E inoltre sembra anche
impossibile avere l'uno senza l'altro. Quindi, a veder bene,
bisognerebbe concludere che la vita non avrebbe mai, in effetti, potuto
originarsi mediante elementi chimici”.37
Senza dubbio, se è impossibile che la vita si sia originata da cause
naturali, si deve accettare che la vita è stata "creata" in un modo
soprannaturale. Questo fatto invalida esplicitamente la teoria
dell'evoluzione, il cui scopo principale è negare la creazione.
L'immaginario meccanismo dell'evoluzioneIl secondo punto importante che nega la teoria di Darwin é che si è
capito che entrambi i concetti avanzati dalla teoria come "meccanismi
evolutivi" non hanno, in realtà alcun potere evolutivo.
Darwin ha basato la sua costruzione interamente sul meccanismo della
82
L'ESISTENZA DI DIO
83
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
"selezione naturale". L'importanza che egli attribuiva a questo meccanismo
traspariva già nel nome del suo libro: L'origine delle specie, per mezzo della
selezione naturale...
Secondo il principio di selezione naturale, gli esseri viventi più forti e
più adatti alle condizioni naturali del proprio habitat sopravviveranno nella
lotta per la vita. Per esempio, in un branco di cervi minacciato dall'attacco
di animali selvatici, sopravviveranno quelli che riescono a correre più
velocemente. Quindi, il branco di cervi sarà composto dagli individui più
veloci e più forti. Tuttavia, senza discussione, questo meccanismo non
provocherà il fatto che il cervo si evolve e si trasforma in un'altra specie
vivente, per esempio un cavallo.
Quindi, il meccanismo della selezione naturale non ha alcun potere
evolutivo. Anche Darwin era consapevole di questo fatto e dovette
dichiarare nel suo libro L'origine delle specie:
La selezione naturale non può provocare nulla se non intervengono
differenze o variazioni individuali favorevoli. 38
L'impatto di LamarckDunque, come si possono verificare queste "variazioni favorevoli"?
Darwin provò a rispondere a questa domanda dal punto di vista della
consapevolezza scientifica primitiva di quel tempo. Secondo il biologo
francese Chevalier de Lamarck (1744-1829), vissuto prima di Darwin, le
creature viventi trasmettevano i tratti acquisiti durante la propria esistenza
alla generazione successiva. Egli sosteneva che questi tratti, accumulati da
una generazione all'altra, causassero la formazione di nuove specie. Per
esempio egli sosteneva che le giraffe si erano evolute dalle antilopi poiché
queste si sforzavano di mangiare le foglie di alberi alti, i loro colli si erano
estesi di generazione in generazione.
Anche Darwin dava esempi simili. Nel suo libro L'origine delle specie,
per esempio, dice che degli orsi finiti a cercare cibo nell'acqua si erano
con il tempo trasformati in balene.39
Tuttavia, le leggi dell'ereditarietà scoperte da Gregor
Mendel (1822-84) e verificate dalla scienza della
genetica, fiorita nel XX secolo, hanno demolito
completamente la leggenda che i tratti acquisiti
siano trasmessi alle generazioni successive. Così, la
selezione naturale perse la sua considerazione
come meccanismo evolutivo.
Neo-darwinismo e mutazioniPer trovare una soluzione, i darwinisti avanzarono la "teoria sintetica
moderna" più comunemente conosciuta come neo-darwinismo, alla fine
degli anni Trenta. Il neo-darwinismo aggiunse le mutazioni, che sono
distorsioni provocate dei geni degli esseri viventi da fattori esterni come
radiazioni o errori di replicazione, come "causa di variazioni favorevoli" in
aggiunta alla mutazione naturale.
Oggi, il modello che nel mondo
rappresenta l'evoluzionismo è il neo
darwinismo. La teoria sostiene che i
milioni di esseri viventi si sono
formati come risultato di un processo
mediante il quale numerosi organi
complessi di questi organismi (per
esempio, orecchie, occhi, polmoni
ed ali) hanno subito "mutazioni",
cioè disordini genetici. Eppure, c'è
un fatto scientifico diretto che
smentisce completamente questa
teoria: le mutazioni non provocano
sviluppo negli esseri viventi, al
contrario, sono sempre dannose.
84
L'ESISTENZA DI DIO
Gregor Mendel
Soltanto un esempio delleanormalità che si producono in esseri viventisoggetti a mutazioni.
Una mucca a due teste
85
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
La ragione di questo è molto semplice: il DNA ha una struttura molto
complessa, e gli effetti casuali possono solo danneggiarlo. Il genetista
americano B. G. Ranganathan spiega a questo fatto così:
“Innanzitutto le vere e proprie mutazioni sono molto rare in natura. In
secondo luogo, la maggior parte delle mutazioni sono pericolose perché
sono casuali, invece di essere cambiamenti ordinati nella struttura dei
geni; qualunque cambiamento casuale in un sistema strettamente
ordinato sarà per il peggio, non per il meglio. Per esempio, se un
terremoto va a scuotere la struttura rigorosamente ordinata di un
edificio, provocherà un cambiamento casuale nell'armatura dell'edificio
che, con ogni probabilità, non sarà un miglioramento”.40
I reperti fossili: nessun segno di forme intermedieLa prova più evidente che lo scenario suggerito dalla teoria
dell'evoluzione non è mai esistito sono i reperti fossili.
Secondo questa teoria, tutte le specie viventi sono scaturite da un
predecessore. Una specie precedentemente esistente si è mutata nel tempo in
qualcosa di diverso e tutte le specie sono venute in essere in questa maniera.
In altre parole, questa trasformazione si è compiuta gradualmente per milioni
di anni.
Se fosse stato così, avrebbero dovuto esistere e vivere in questo lungo
periodo di trasformazione, innumerevoli specie intermedie.
Per esempio, nel passato avrebbe dovuto esserci qualche essere metà
pesce/metà rettile, che aveva acquisito alcuni tratti rettili in aggiunta ai
tratti ittici che già possedeva. Oppure avrebbe dovuto esistere qualche
rettile-uccello, che aveva acquisito alcuni tratti di un volatile in aggiunta ai
tratti rettili che già possedeva. Poiché questa sarebbe stata una fase
transitoria, questi esseri viventi avrebbero dovuto essere handicappati,
difettosi, limitati. Gli evoluzionisti chiamano queste creature immaginarie,
che essi credono siano vissute nel passato, "forme transitorie".
I "fossili viventi" provanoche gli esseri viventi nonhanno subito alcuncambiamento per milionidi anni, in altre parolenon si sono evoluti. Asinistra: una libellulaodierna Sotto: una libellula fossiledi 140 milioni di anni
Se tali animali fossero realmente esistiti, avrebbero dovuto essere milioni
o addirittura miliardi, di numero e varietà. Quel che più importa, nei reperti
fossili dovrebbero essere presenti i resti di queste strane creature. In L'origine
delle specie, Darwin spiegava:
“Se la mia teoria fosse vera, dovrebbero senz'altro essere esistite
innumerevoli varietà intermedie, che collegano più strettamente tutte le
specie dello stesso gruppo... Di conseguenza, la prova della loro
esistenza potrebbe essere trovata solo tra i resti fossili”.41
Le speranze di Darwin demoliteTuttavia, sebbene gli evoluzionisti abbiano fatto enormi sforzi per trovare
i fossili fin dalla metà del XIX secolo in tutto il mondo, non sono mai state
scoperte forme transitorie. Al contrario delle aspettative degli evoluzionisti,
tutti i fossili dimostrano che la vita è comparsa sulla terra all'improvviso e già
ben formata.
86
L'ESISTENZA DI DIO
Un famoso paleontologo britannico, Derek V. Ager, ammette questo
fatto, nonostante sia un evoluzionista:
“Emerge il punto che se esaminiamo nel dettaglio i reperti fossili, a
livello di ordini o di specie, troviamo - ripetutamente - non l'evoluzione
graduale, ma l'esplosione improvvisa di un gruppo a spese di un
altro”.42
Ciò significa che nei reperti fossili, tutte le specie viventi sono emerse
all'improvviso già completamente formate, senza alcuna forma intermedia.
Questo è esattamente il contrario delle tesi di Darwin. Inoltre, è una prova
schiacciante che tutti gli esseri viventi sono stati creati. L'unica spiegazione
di una specie vivente che compare all'improvviso e già completa di ogni
dettaglio senza alcun antenato evolutivo, è che è stata creata. Questo fatto
viene ammesso anche dal notissimo biologo evoluzionista Douglas
Futuyma:
“Con la creazione e l'evoluzione si esauriscono le possibili spiegazioni
dell'origine degli esseri viventi. O gli organismi sono apparsi sulla terra
completamente sviluppati, oppure no. Se non lo sono, devono essersi
sviluppati da specie preesistenti mediante qualche processo di
modifica. Se sono apparsi ad uno stadio già completamente sviluppato,
devono essere stati indubbiamente creati da una qualche intelligenza
onnipotente”.43
I fossili dimostrano che gli esseri viventi sono emersi completamente
sviluppati in uno stato perfetto sulla terra. Ciò significa che alla "origine delle
specie", contrariamente alle supposizioni di Darwin, non c'è l'evoluzione ma
la creazione.
La favola dell'evoluzione umanaL'argomento più spesso avanzato dai sostenitori della teoria
dell'evoluzione è quello dell'origine dell'uomo. La tesi darwinista dà per
scontato che l'uomo moderno si sia evoluto da creature scimmiesche. Nel
corso di questo presunto processo evolutivo, che si suppone sia
87
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
cominciato 4-5 milioni di anni fa, si ritiene siano esistite alcune "forme
transitorie" tra l'uomo moderno e i suoi predecessori. Secondo questo
scenario del tutto immaginario, ci sono state quattro "categorie" di base:
- Australopiteco
- Homo habilis
- Homo erectus
- Homo sapiens
Gli evoluzionisti chiamano Australopiteco - che significa 'scimmia
sudafricana' - i presunti primi antenati scimmieschi dell'uomo. Questi esseri
viventi in realtà non sono altro che un'antica specie di scimmie che si è
estinta. La completa ricerca fatta su vari esemplari di Australopiteco da parte
di due anatomisti di fama mondiale, dall'Inghilterra e dagli Usa, cioè Lord
Solly Zuckerman e il prof. Charles Oxnard, dimostra che queste scimmie
appartenevano ad una specie comune di scimmie estintesi, che non aveva
alcuna somiglianza con gli umani.44
88
L'ESISTENZA DI DIO
UNA FAVOLA EVOLUZIONISTA
Gli evoluzionisti classificano i successivi stadi dell'evoluzione umana
con il termine "Homo", uomo. Secondo la loro tesi, gli esseri viventi della
serie Homo sono più sviluppati del Australopiteco. Gli evoluzionisti hanno
architettato uno schema evolutivo fantastico sistemando diversi fossili di
queste creature e in un ordine particolare. Questo schema è immaginario
perché non è mai stato provato che ci sia stata una relazione evolutiva tra
queste classi diverse.
Ernst Mayr, uno dei più importanti evoluzionisti delXX secolo, sostiene
nel suo libro Una lunga controversia che "in particolare [i rompicapi]
storici come l'origine della vita o dell'Homo sapiens, sono estremamente
difficili e possono sfuggire perfino ad una spiegazione finale
soddisfacente".45
Disegnando la catena di collegamenti Australopiteco> Homo habilis>
Homo erectus> Homo sapiens, gli evoluzionisti sottintendono che ognuna
di queste specie è l'antenata dell'altra. Tuttavia le recenti scoperte dei
paleontologi hanno rivelato che l'Australopiteco, l'Homo abilis e l'Homo
erectus vivevano in parti diverse del mondo nello stesso momento.46
Inoltre, un certo segmento di umani classificati come Homo erectus è
vissuto fino a tempi molto recenti. L'Homo sapiens neandarthalensis e
l'Homo sapiens sapiens (l'uomo moderno) coesistevano nello stesso
territorio geografico.47
Questa situazione sembra indicare l'invalidità della tesi che essi sono
antenati gli uni degli altri. Stephen Jay Gould ha spiegato così questo
punto morto della teoria dell'evoluzione, nonostante fosse egli stesso uno
dei principali sostenitori dell'evoluzione delXX secolo:
“Che cosa è stato della nostra scala se ci sono tre stirpi di ominidi
coesistenti (A. africanus, i robusti australopithechi e H. habilis),
nessuna chiaramente derivata dall'altra? Inoltre, nessuna delle tre
mostra alcuna tendenza evolutiva durante la sua permanenza sulla
terra”.48
89
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
In breve, lo scenario dell'evoluzione umana, "sostenuto" con l'ausilio di
vari disegni di creature "metà scimmia/metà uomo" che compaiono nei
media e nei libri di testo, il che è propaganda esplicita, non è altro che
una favola senza alcun fondamento scientifico.
Lord Solly Zuckerman, uno dei più famosi e rispettati scienziati della
Gran Bretagna, che ha condotto ricerche su questo argomento per anni e
ha studiato i fossili di Australopiteco per 15 anni, ha concluso infine,
nonostante fosse egli stesso un evoluzionista, che in realtà non c'è alcun
albero genealogico che si dirama da creature scimmiesche all'uomo.
Zuckerman ha anche realizzato un interessante "spettro della scienza" che
90
L'ESISTENZA DI DIO
L'immaginario albero dell'uomo
Gli evoluzionisti cercano didefinire un immaginario "Albero
genealogico" usando specie estintedi scimmie e varie razze umane. Tuttavia,
le prove scientifiche non lasciano loro alcunapossibilità di fare tutto ciò.
91
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
va da ciò che egli considerava scientifico a ciò che egli considerava anti-
scientifico. Secondo lo spettro di Zuckerman, i campi della scienza più
"scientifici" - cioè dipendenti da dati concreti - sono la chimica e la fisica.
Dopo di questi vengono le scienze biologiche e quindi le scienze sociali.
All'estremità dello spettro, che dunque è la parte considerata più "anti-
scientifica", ci sono le "percezioni extra-sensoriali" - concetti come la
telepatia e il sesto senso - e infine "l'evoluzione umana". Così Zuckerman
spiega il suo ragionamento:
“Quando ci spostiamo dal registro della verità oggettiva in quei campi
di presunta scienza biologica, come le percezioni extrasensoriali o
l'interpretazione della storia dei fossili umani, laddove
[all'evoluzionista] fiducioso è possibile qualunque cosa - e laddove
l'ardente credente [nell'evoluzione] è a volte capace di credere parecchie
cose contraddittorie allo stesso tempo”. 49
La favola dell'evoluzione umana si riduce a nulla più che le
interpretazioni pregiudizievoli di qualche fossile portato alla luce da certe
persone che aderiscono ciecamente alla propria teoria.
La formula darwinista!Oltre a tutte le prove tecniche che abbiamo trattato fin qui, ora, per una
volta, esaminiamo quale tipo di superstizione hanno gli evoluzionisti, con
un esempio tanto semplice da essere compreso perfino dai bambini:
la teoria dell'evoluzione sostiene che la vita si forma per caso. Secondo
questa affermazione, gli atomi senza vita e incoscienti si unirono a formare
la cellula e quindi in qualche maniera formarono gli altri esseri viventi,
compreso l'uomo. Pensiamo a questo. Quando mettiamo insieme di
elementi che sono i blocchi costruttivi della vita come il carbonio, il fosforo,
l'azoto e il potassio, si forma soltanto un ammasso. Non importa a quanti
trattamenti lo si sottopone, l'ammasso di atomi non potrà formare
nemmeno un unico essere vivente. Se volete, formuliamo un "esperimento"
su questo argomento ed esaminiamo dal punto di vista degli evoluzionisti
92
L'ESISTENZA DI DIO
ciò che essi in realtà sostengono, senza pronunciarlo ad alta voce, con il
nome di "formula darwinista".
Poniamo che gli evoluzionisti mettano in grandi fusti grandi quantità
dei materiali presenti nella composizione degli esseri viventi come il
fosforo, l'azoto, il carbonio, l'ossigeno, il ferro e il magnesio.
Inoltre, poniamo che aggiungano a questi barili qualunque materiale
non esistente in condizioni normali, ma che ritengano necessario. Poniamo
che aggiungano a questa mescolanza tutti gli aminoacidi e tutte le proteine
- ognuna delle quali ha una probabilità di formazione di 10-950 - che
vogliono. Facciamo sì che espongano queste mescolanze al calore e
all'umidità che preferiscono. Che le mescolino con qualunque strumento
tecnologico desiderino. Che pongano i più famosi scienziati accanto a
questi fusti e che questi esperti aspettino a turno, accanto ai barili, per
miliardi e anche milioni di miliardi di anni. Lasciamoli liberi di usare tutti
tipi di condizione che ritengono essere necessario per la formazione di un
essere umano. Non importa ciò che essi faranno, non riusciranno produrre
da questi barili un essere umano, ad esempio un professore che esamini
la propria struttura cellulare sotto il microscopio elettronico. Non
riusciranno a produrre giraffe, leoni, api, canarini, cavalli, delfini, rose,
orchidee, gigli, garofani, banane, arance, mele, datteri, pomodori, angurie,
meloni, fichi, olive, uva, pesche, pavoni, fagiani, farfalle multicolori o
milioni di altri esseri viventi come questi. In effetti, non potranno ottenere
neanche un'unica cellula di uno di essi.
In breve, gli atomi incoscienti non possono formare la cellula unendosi.
Non possono prendere una nuova decisione e dividere questa cellula in
due, che poi prende le altre decisioni e crea i professori che per primi
hanno inventato il microscopio elettronico e poi hanno esaminato la
propria struttura cellulare con quel microscopio. La materia è un ammasso
incosciente, senza vita, e viene alla vita per la creazione suprema di Dio.
La teoria dell'evoluzione, che sostiene l'opposto, è una fallacia totale
completamente opposta alla ragione. A pensarci anche soltanto un po', si
svela questa realtà, proprio come nell'esempio che precede.
93
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
La tecnologia dell'occhio dell'orecchioUn altro argomento che resta senza risposta nella teoria dell'evoluzione
è l'eccellente qualità della percezione dell'occhio dell'orecchio.
Prima di passare all'argomento dell'occhio, esaminiamo brevemente il
modo in cui vediamo. I raggi di luce che provengono da un oggetto
finiscono capovolti sulla retina dell'occhio. Qui, tali raggi di luce vengono
trasmessi in segnali elettrici da parte delle cellule e raggiungono un piccolo
punto nella parte posteriore del cervello, il "centro della visione". Questi
segnali elettrici sono percepiti in questo centro come un'immagine dopo
una serie di processi. Con questo presupposto tecnico, facciamo qualche
ragionamento.
Il cervello è isolato dalla luce. Ciò significa che al suo interno è
completamente buio, e che non c'è luce che raggiunga il luogo in cui esso
è collocato. Quindi, il "centro della visione" non è toccato dalla luce e può
essere perfino il luogo più sicuro di cui si abbia conoscenza. Tuttavia, si
riesce a vedere un mondo luminoso e brillante in questo pozzo di oscurità.
L'immagine formata nel occhio è così chiara e distinta che perfino la
tecnologia del XX secolo non è stata ancora in grado di ottenerla. Per
Quando paragoniamo l'occhio e l'orecchio a videocamere e registratori,vediamo che essi sono di gran lunga più complessi, funzionali e perfettirispetto a questi prodotti tecnologici.
esempio, guardate il libro che state leggendo, le vostre mani con cui lo
tenete e poi sollevate la vostra testa e guardate attorno a voi. Avete mai
visto altrove un'immagine tanto chiara e distinta come questa? Anche lo
schermo televisivo più avanzato prodotto dal maggior fabbricante di TV nel
mondo non vi potrà fornire un'immagine tanto chiara. Questa è
un'immagine tridimensionale, colorata e estremamente netta. Per più di
cento anni, migliaia di ingegneri hanno provato a raggiungere questa
chiarezza. Sono state impiantate fabbriche, enormi stabilimenti, è stata fatta
molta ricerca, sono stati creati progetti e piani per questo scopo. Di nuovo,
guardate uno schermo TV e il libro che tenete tra le mani. Vedrete che c'è
una grande differenza nella definizione e nella chiarezza. Inoltre, lo
schermo TV mostra un'immagine bidimensionale laddove con i vostri occhi
avete una prospettiva tridimensionale con la profondità.
Per molti anni, decine di migliaia di ingegneri hanno provato a fare una
TV tridimensionale e ad ottenere la qualità di visione dell'occhio. Sì, hanno
creato un sistema TV tridimensionale, ma non è possibile guardarlo senza
indossare speciali occhiali 3D, inoltre, è soltanto una tridimensionalità
artificiale. Lo sfondo è confuso, il primo piano appare come uno scenario
di carta. Non è stato mai possibile produrre una visione chiara e distinta
come quella dell'occhio. Sia nella macchina fotografica sia nella
televisione, c'è una perdita di qualità dell'immagine.
Gli evoluzionisti sostengono che il meccanismo che produce questa
immagine chiara e distinta si è formato per caso. Ora, se qualcuno vi
dicesse che la televisione nella vostra stanza si è formata come risultato del
caso, che tutti i suoi atomi la sua mente si sono trovati insieme ed hanno
composto l'apparecchio che produce un'immagine, che cosa pensereste?
Come possono gli atomi fare ciò che migliaia di persone non riescono a
fare?
Se un apparecchio che produce un'immagine più primitiva di quella
dell'occhio non può essersi formato per caso, allora è molto evidente che
l'occhio e l'immagine vista dall'occhio non possono essersi formati per
caso. La stessa situazione si applica all'orecchio.
94
L'ESISTENZA DI DIO
L'orecchio esterno cogliere i suoni disponibili mediante il padiglione
auricolare e li dirige verso il centro dell'orecchio, l'orecchio centrale
trasmette le vibrazioni sonore intensificandole, e l'orecchio interno invia
queste vibrazioni al cervello traducendole in segnali elettrici. Proprio come
con l'occhio, l'atto di udire si completa nel centro dell'udito, nel cervello.
La situazione dell'occhio è vera anche per l'orecchio. Cioè, il cervello è
isolato dal suono proprio come lo è dalla luce. Nessun suono gli arriva.
Quindi, non importa quanto rumoroso sia l'esterno, l'interno del cervello
è completamente silenzioso. Tuttavia, i suoni più definiti vengono
percepiti nel cervello. Nel nostro cervello completamente silenzioso, è
possibile ascoltare le sinfonie e udire tutti i rumori di un luogo affollato.
Tuttavia, se il livello del suono nel nostro cervello venisse misurato da un
apparecchio di precisione al momento, vi si troverebbe completo silenzio
come elemento prevalente.
Come con le immagini, decenni di sforzi sono stati spesi nel provare a
generare e riprodurre il suono che fosse fedele all'originale. I risultati di
questi sforzi sono i registratori del suono, i sistemi Hi-Fi e i sistemi per la
percezione del suono. Nonostante tutta questa tecnologia e le migliaia di
ingegneri ed esperti che hanno lavorato a questi sforzi, non è stato ancor
ottenuto un suono che abbia la stessa definizione e chiarezza del suono
percepito dall'orecchio. Pensate ai sistemi Hi-Fi di qualità superiore
prodotti dalle più grandi società dell'industria musicale. Anche in questi
apparecchi, quando il suono viene registrato, si perde qualcosa; o quando
si accende un Hi-Fi si sente sempre un suono sibilante prima che inizi la
musica. Tuttavia, i suoni che sono il prodotto della tecnologia del corpo
umano sono estremamente definiti e chiari. Un orecchio umano non
percepisce un suono accompagnato da un suono sibilante o con i ronzii
come un Hi-Fi invece, percepisce il suono esattamente come, definito il
chiaro. Questo il modo in cui è stato fin dalla creazione dell'uomo.
Fin qui, nessun apparecchio visivo o di registrazione creato dall'uomo si
è rivelato tanto sensibile nè è riuscito nel percepire i dati sensoriali come
95
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
l'occhio e l'orecchio. Tuttavia, per quello che riguarda la vista e l'udito, c'è
dietro una verità ancora più grande.
A chi appartiene la coscienza che vede e sente all'interno del cervello?Chi guarda l'affascinante mondo nel cervello, chi ascolta le sinfonie e
il cinguettio degli uccellini e chi sente il profumo della rosa?
Le stimolazioni che vengono dagli occhi, dalle orecchie e dal naso di
una persona viaggiano fino a cervello come impulsi nervosi elettrochimici.
Nei libri di biologia, fisiologia e biochimica, si possono trovare tutti i
dettagli su come quest'immagine si forma nel cervello. Tuttavia, non
riuscirete a spiegarvi il fatto più importante: chi percepisce questi impulsi
nervosi elettrochimici come immagini, suoni, odori e eventi sensoriali nel
cervello? C'è una coscienza nel cervello che percepisce tutto ciò senza
sentire alcuna necessità di un occhio, un orecchio e un naso. A chi
appartiene questa coscienza? Naturalmente non appartiene i nervi né allo
strato di grasso né ai neuroni che formano il cervello. È per questo che i
darwinisti-materialisti, che credono che ogni cosa sia composta di materia,
non possono rispondere a queste domande.
Poiché questa coscienza è lo spirito creato da Dio, che non ha bisogno
dell'occhio per guardare le immagini dell'orecchio per udire i suoni.
Inoltre, non ha bisogno del cervello per pensare. Chiunque legga questi
fatti espliciti e scientifici dovrebbe riflettere su Dio onnipotente e avere
timore e cercare rifugio in Lui, poiché Egli può concentrare l'intero
universo in un luogo oscuro di pochi centimetri cubici in una forma
tridimensionale, colorata, ombreggiata e luminosa.
Una fede materialistaLe informazioni che abbiamo proposto fin qui ci mostrano che la teoria
dell'evoluzione è incompatibile con i dati scientifici. La tesi della teoria che
riguarda l'origine della vita è incoerente con la scienza, i meccanismi
96
L'ESISTENZA DI DIO
evolutivi che propone non hanno alcun potere evolutivo, e i fossili
dimostrano che le forme intermedie necessarie non sono mai esistite. Così
ne segue di certo che la teoria dell'evoluzione dovrebbe essere messa da
parte come idea anti-scientifica. È questo il modo in cui molte idee, come
per esempio il modello di un universo con al centro la Terra, sono state
eliminate dall'ordine del giorno della scienza nel corso della storia.
Tuttavia, la teoria dell'evoluzione viene mantenuta all'ordine del giorno
della scienza. Alcune persone provano addirittura a raffigurare le critiche
dirette contro di essa come un "attacco la scienza". Perché?
La ragione è che questa teoria è una credenza dogmatica indispensabile
per alcuni ambienti. Questi ambienti sono ciecamente devoti alla filosofia
materialista ed adottano il darwinismo perché è l'unica spiegazione
materialistica che possa essere avanzata per spiegare le opere della natura.
In modo abbastanza interessante, di quando in quando essi confessano
anche questo fatto. Un noto genetista e sfegatato evoluzionista, Richard C.
Lewontin della Harvard University, confessa di essere "innanzitutto e
soprattutto un materialista e poi uno scienziato":
“Non è che i metodi e le istituzioni della scienza in qualche modo ci
spingono ad accettare la spiegazione materiale del mondo dei
fenomeni, ma, al contrario, siamo costretti dalla nostra aprioristica
adesione alle cause materiali a creare un apparato investigativo e un
insieme di concetti che producono spiegazioni materiali, non importa
quanto contro-intuitive, non importa quanto mistificanti per chi non è
iniziato. Inoltre, questo materialismo è assoluto, così noi non possiamo
consentire che nella nostra porta si infili un Piede Divino”.50
Queste sono affermazioni esplicite che il darwinismo è un dogma
tenuto vivo solo per amore di adesione al materialismo. Questo dogma
sostiene che non c'è alcun essere tranne la materia. Quindi, se ne deduce
che la materia inanimata, inconscia ha creato la vita. Si insiste che i milioni
di specie viventi diverse (per esempio, uccelli, pesci, giraffe, tigri, insetti,
alberi, fiori, balene ed esseri umani) sono originate come risultato delle
97
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
interazioni tra materia come la pioggia, i lampi e così via dalla materia
inanimata. Questo è un preconcetto contrario sia alla ragione che alla
scienza. Eppure i darwinisti continuano a difenderlo proprio per non
"consentire che nella porta si infili un Piede Divino".
Chi non guarda all'origine degli esseri viventi con pregiudizio
materialista vedrà la verità evidente: tutti gli esseri viventi sono opere del
Creatore, Che è Onnipotente, Onnisciente e Sapiente. Questo Creatore è
Dio, Che ha creato l'intero universo dalla non esistenza, lo ha progettato
nella forma perfetta e ha plasmato tutti gli esseri viventi.
La teoria dell'evoluzione: l'incantesimo pi potente del mondoChiunque sia libero dal pregiudizio e dall'influenza di qualunque
ideologia particolare, chiunque usi soltanto la propria ragione e la propria
logica, comprenderà chiaramente che la fede nella teoria dell'evoluzione,
che riporta alla mente le superstizioni di società che non avevano alcuna
conoscenza della scienza o della civiltà, è del tutto impossibile.
Come spiegato in precedenza, chi crede nella teoria dell'evoluzione
pensa che qualche atomo e molecola, lanciati in un grande contenitore,
possano produrre sia il pensiero, i professori che argomentano e anche gli
studenti universitari, gli scienziati come Einstein e Galileo, gli artisti come
Humphrey Bogart, Frank Sinatra e Luciano Pavarotti, nonché le antilopi,
gli alberi di limone e i garofani. Inoltre, poiché gli scienziati professori che
credono in questo nonsense sono persone colte, è veramente giustificabile
parlare di questa teoria come "l'incantesimo più potente del mondo". Mai
prima un'altra fede o idea aveva mai cancellato il bene dell'intelletto della
gente, impedendo di lasciarli pensare in maniera intelligente logica e
nascondendo ad essila verità come se fossero bendati. Questa è una cecità
anche peggiore e più incredibile dell'adorazione dei totem in alcune parti
dell'Africa, della devozione al Sole del popolo di Saba, dell'adorazione di
idoli costruiti con le proprie mani da parte della tribù del Profeta Ibrahim
(lpscl), o del Vitello d'Oro da parte del popolo del Profeta Mosè (lpscl).
98
L'ESISTENZA DI DIO
In realtà, Dio ha additato questa assenza di ragione nel Corano. In molti
versetti, Egli rivela che le menti di alcune persone verranno chiuse e che
essi saranno impotenti a vedere la verità. Ecco alcuni di questi versetti:
“In verità [per] quelli che non credono, non fa differenza che tu liavverta oppure no: non crederanno. Allah ha posto un sigillo sui lorocuori e sulle loro orecchie e sui loro occhi c'è un velo; avranno uncastigo immenso”. (Sura al-Baqara, 6-7)“In verità creammo molti dei démoni e molti degli uomini perl'Inferno: hanno cuori che non comprendono, occhi che non vedono eorecchi che non sentono, sono come bestiame, anzi ancor peggio.Questi sono gli incuranti”. (Sura al-A‘raf, 179)“Se anche aprissimo loro una porta del cielo perché possanoascendervi, direbbero: "I nostri occhi sono ipnotizzati o ci hannolanciato un sortilegio!". (Sura al-Hijr, 14-15)
Non si trovano parole per esprimere quanto è sconcertante che questo
sortilegio possa tenere in schiavitù una tanto vasta comunità, e non venir
spezzato per 150 anni. È comprensibile che una o poche persone possono
credere in scenari impossibili e tesi piene di stupidità ed illogicità. Tuttavia,
la "magia" è l'unica possibile spiegazione per persone di tutto il mondo che
credono che atomi incoscienti e senza vita all'improvviso abbiano deciso
di unirsi per formare un universo che funziona con un sistema perfetto di
organizzazione, disciplina, ragione e coscienza; un pianeta chiamato Terra
con tutte le sue caratteristiche così perfettamente adatte alla vita; e gli
esseri viventi con infiniti sistemi complessi. In effetti, il Corano riferisce
l'episodio del Profeta Mosè (lpscl) e del faraone per mostrare che alcune
persone che sostengono filosofie alte in effetti influenzano gli altri con la
magia. Quando al faraone fu detto della vera religione, egli disse al Profeta
Mosé (lpscl) di incontrare i suoi maghi. Mosé (lpscl) lo fece e disse loro di
dimostrare le proprie capacità per primi. Il versetto continua:
"Gettate pure" rispose. Dopo che ebbero gettato, stregarono gli occhi
della gente, la spaventarono e realizzarono un grande incantesimo.
(Sura al-A‘raf, 116)
99
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
Come abbiamo visto, i maghi del faraone erano in grado di ingannare
chiunque, tranne Mosé (lpscl) e coloro che credevano in lui. Tuttavia, la
sua prova interruppe l'incantesimo, o "inghiottì tutto quello che avevano
fabbricato", come dice il versetto:
“Noi ispirammo a Mosè: "Getta la tua verga". E quella inghiottì tutto
quello che avevano fabbricato. Così si affermò la verità e vanificò
quello che avevano fatto”. (Surat al-A‘raf, 117-8)
Come possiamo vedere, quando gli uomini realizzarono che su di loro
era stato gettato un incantesimo e ciò che vedevano non era che illusione,
i maghi del faraone perso lo tutta la credibilità. Anche oggi, coloro che,
sotto l'influenza di un incantesimo simile credono in queste tesi ridicole e
in veste scientifica e passano la loro vita a difenderle, se non
abbandoneranno le loro credenze superstiziose, saranno anch'essi umiliati
quando la piena verità emergerà e l'incantesimo sarà spezzato. Infatti, lo
scrittore e filosofo inglese di fama mondiale Malcolm Muggeridge, in
passato ateo che ha difeso l'evoluzione per circa sessant'anni, ma che
successivamente ha compreso la verità, rivela la posizione in cui la teoria
dell'evoluzione si troverà nel prossimo futuro in questi termini:
“Io stesso sono convinto che la teoria dell'evoluzione, specialmente con
l'ampiezza con cui è stata applicata, sarà soltanto uno dei grandi
giochetti nella libri di storia del futuro. La posterità si meraviglierà che
un'ipotesi così esile e dubbia possa essere stata accettata con tale
incredibile credulità”.51
Il futuro non è molto lontano: al contrario, le persone vedranno presto
che "il caso" non è una divinità, e guarderanno indietro alla teoria
dell'evoluzione come il peggior inganno e il più terribile incantesimo del
mondo. Questo incantesimo sta già cominciando rapidamente ad essere
scaricato dalle spalle dei popoli in tutto il mondo. Molte persone che
vedono il suo vero aspetto si chiedono meravigliate come possono
esserne state catturate.
100
L'ESISTENZA DI DIO
101
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)
Essi dissero
Gloria a Te!
Non conosciamo
se non quello che ci hai insegnato.
In verità Tu sei il Sapiente, il Saggio.
(Surah Al-Baqara (la Giovenca) v. 32)
1-George Politzer, Principes
Fondamentaux de Philosophie, Editions
Sociales, Pari , 1954, p. 84.
2-Recounted in Jaki, S. (1980) Cosmos and
Creator, Regnery Gateway, Chicago.
3-Stephen Hawking, A Brief History of
Time. A Reader's Companion, edited by
Gene Stone, 1993, p.63.
4-Henry Margenau and Roy Abraham
Varghese, eds. Cosmos Bios, Theos. La
Salle, IL : Open Court publishing, 1992,
p.241
5-Hugh Ross, Ph . D. , The Creator and the
Cosmos, Navpress, 1995, p.76
6-W.R. Bird, The Origin of Spices
Revisited, Nashville: Thomas Nelson 1991,
prima edizione pubblicata dal
Philosophical Library nel 1987, p.462
7-W.R. Bird, The Origin of Spices
Revisited, Nashville: Thomas Nelson 1991,
prima edizione pubblicata dal
Philosophical Library nel 1987, pp. 405 -
406
8-Stephen Hawking A Brief History of
Time, Bantam Books, April, 1988, p.121
9-Paul Davies, God and New Physics, New
York: Simon & Schuster, 1983, p.189
10-Hugh Ross, The Fingerprint of God,
2and, Ed., Orange, CA : Promise
Publishing Co., 1991, pp. 114 – 115
11-A Dorling Kindersley Book – The
Science, published in the United States, by
Dorling Kindersley Inc., p.24
12-Stephen Hawking, A Brief History of
Time: A Reader's Companion, edited by
Gene Stone, 1993, p.142
13-Bilim ve Teknik magazine (Science and
Technology Magazine), vol. 203, p. 25
14-Larousse Dictionary and Encyclopedia,
Vol. II, p. 5734
15-Maurice Burton, C.B.P.C. Publishing
Limited, Encyclopedia of Animals,
Reptiles, p. 120
16-Ibid, p. 120
17-Michael J. Behe, Darwin’s Black Box,
New York: Free Press, 1996, p. 232-233
18-Grzimeks Tierleben Vögel 3, Deutscher
Taschen Buch Verlag, Oktober 1993, p. 92
19-Ibid, p. 89
20-Ibid, p. 87-88
21-David Attenborough, The Private Life
of Plants, Princeton University Press, 1995,
p. 291
22-Nature, 12 November, 1981
23-Michael Baigent, Richard Leigh, Henry
Lincoln, The Messianic Legacy, Gorgi
Books, London: 1991, p. 177-178.
24-D.M.S. Watson, "Adaptation", Nature,
no. 124, p. 233
25-Richard Lewontin, "Billions and Billions
of Demons", New York Review of Books
, January 9, 1997, p. 28
26-Max Planck, Where Is Science Going?,
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27-David Darling, Deep Time, Bantam
Press, 1989,
28-Newton, Principia, 2nd edition; J. De
Vries, Essentials of Physical Science, B.
Eerdmans Pub.Co., Grand Rapids, SD,
1958, p.15
29-Henry M. Morris, Men of Science Men
of God, Master Books, 1992, p.13
102
L'ESISTENZA DI DIO
NOTES
30-Henry M. Morris, Men of Science Men
of God, Master Books, 1992, p.66
31-Robert Matthews, Unraveling The Mind
of God, p.8
32.Sidney Fox, Klaus Dose, Molecular
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Freeman and Company, San Francisco, 1972,
p. 4.
33. Alexander I. Oparin, Origin of Life,
Dover Publications, NewYork, 1936, 1953
(reprint), p. 196.
34."New Evidence on Evolution of Early
Atmosphere and Life," Bulletin of the
American Meteorological Society, vol 63,
November 1982, 1328-1330.
35.Stanley Miller, Molecular Evolution of
Life: Current Status of the Prebiotic
Synthesis of Small Molecules, 1986, p. 7.
36.Jeffrey Bada, Earth, February 1998, p.
40.
37.Leslie E. Orgel, "The Origin of Life on
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October 1994, p. 78.
38.Charles Darwin, The Origin of Species
by Means of Natural Selection, The
Modern Library, New York, p. 127.
39.Charles Darwin, The Origin of Species:
A Facsimile of the First Edition, Harvard
40.B. G. Ranganathan, Origins?,
Pennsylvania: The Banner of Truth Trust,
1988, p. 7.
41.Charles Darwin, The Origin of Species:
A Facsimile of the First Edition, p. 179.
42.Derek A. Ager, "The Nature of the
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Geological Association, vol 87, 1976, p.
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43.Douglas J. Futuyma, Science on Trial,
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44.Solly Zuckerman, Beyond The Ivory
Tower, Toplinger Publications, New York,
1970, 75-14; Charles E. Oxnard, "The Place
of Australopithecines in Human Evolution:
Grounds for Doubt", Nature, vol 258, 389.
45."Could science be brought to an end by
scientists' belief that they have final
answers or by society's reluctance to pay
the bills?" Scientific American, December
1992, p. 20.
46.Alan Walker, Science, vol. 207, 7 March
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47.Jeffrey Kluger, "Not So Extinct After All:
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Survived Long Enough To Coexist With
Modern Humans," Time, 23 December
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48.S. J. Gould, Natural History, vol. 85,
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49.Solly Zuckerman, Beyond The Ivory
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50.Richard Lewontin, "The Demon-
Haunted World," The New York Review of
Books, January 9, 1997, p. 28.
51.Malcolm Muggeridge, The End of
Christendom, Grand Rapids: Eerdmans,
1980, p. 43.
103
HARUN YAHYA (ADNAN OKTAR)