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Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico TP Assessorato all’Area metropolitana, Casa, Demanio Direzione Centrale Decentramento e Servizi al Cittadino Direzione di progetto Area Metropolitana e Municipalità DOSSIER 04 CITTÀ METROPOLITANA MILANO

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TP - Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico

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Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico

TP

Assessorato all’Area metropolitana, Casa, Demanio

Direzione Centrale Decentramento e Servizi al Cittadino

Direzione di progetto Area Metropolitana e Municipalità

DOSSIER 04

CITTÀ METROPOLITANA

MIL

ANO

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Dossier 04 – Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico

Il presente documento “Dossier 04 – Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico” è stato realizzato nel novembre 2013 dal Centro Studi PIM nell’ambito dell’Attività istituzionale a favore del Comune di Milano – Programma di Collaborazione 2012, avente per oggetto il “Progetto Città Metropolitana” (IST_14_12). Tale documento è stato revisionato alla luce dell’approvazione della L. 7 aprile 2014, n° 56 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”, nell’ambito dell’Attività istituzionale a favore del Comune di Milano – Programma di Collaborazione 2013-2014, avente per oggetto il “Progetto Milano Città Metropolitana e Municipalità” (IST_13_13). Il piano dell’opera è composto dai seguenti dossier: 00 [QR] Quadro di riferimento 01 [ES] Promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale 02 [PT] Pianificazione territoriale 03 [SP] Sistemi coordinati di gestione dei servizi pubblici 04 [TP] Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico 05 [RV] Programmazione delle reti di viabilità 06 [TA] Tutela e valorizzazione ambientale Nell’ambito dell’attività è stato inoltre realizzato il documento: “Allegato - Ricognizione di Enti pubblici, società partecipate ed Enti di diritto privato controllati”. I dossier e le relative sintesi sono scaricabili dai siti web: www.milanocittametropolitana.org www.pim.mi.it Il gruppo di lavoro incaricato della realizzazione dei dossier e dell’allegato è composto da: Franco Sacchi (Direttore Responsabile e capo progetto) Francesca Boeri, Dario Corvi, Piero Nobile, Paola Pozzi, Maria Evelina Saracchi (staff PIM) Cesare Benzi (collaboratore esterno PIM) Comunicazione e gestione piattaforma web (www.milanocittametropolitana.org): Francesco Locatelli (collaboratore esterno PIM) Referente per il Comune di Milano (Direzione di Progetto Area metropolitana e Municipalità): Piergiorgio Monaci giugno 2014

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Dossier 04 – Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico

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Dossier 04 Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico Sommario Introduzione ............................................................................................................................................................ 3

1. Le competenze attuali: funzioni, livelli di governo e riferimenti normativi .................................................... 5

1.1. Reti infrastrutturali e servizi di trasporto pubblico: definizioni .................................................................. 51.2. Le funzioni di Regione, Provincia e Comuni in Lombardia e Provincia di Milano ........................................ 6

a) Trasporto ferroviario regionale ............................................................................................................. 8b) Trasporto pubblico su impianti fissi e a guida vincolata (linee metropolitane e

tranviarie/metrotranviarie) ................................................................................................................... 9c) Trasporto Pubblico Locale su gomma ................................................................................................. 11d) Sistema tariffario ................................................................................................................................. 15e) Integrazione modale e mobilità sostenibile ........................................................................................ 16f) Altre attività ......................................................................................................................................... 17

2. L’agenda della Città metropolitana di Milano ................................................................................................ 29

2.1. I caratteri della rete del trasporto pubblico su ferro attuale e gli interventi previsti ............................... 292.2. La gestione del Trasporto Pubblico Locale su gomma .............................................................................. 372.3. Il sistema tariffario nell’area milanese ..................................................................................................... 382.4. Temi e problemi ........................................................................................................................................ 40

3. Le funzioni della Città metropolitana di Milano nel quadro delle competenze interistituzionali: tracce

per la discussione ............................................................................................................................................. 433.1. Le nuove competenze e funzioni della Città metropolitana ..................................................................... 433.2. Redistribuzione delle funzioni: quale livello di governo? .......................................................................... 43

a) Trasporto ferroviario regionale ........................................................................................................... 45b) Trasporto pubblico su impianti fissi e a guida vincolata (linee metropolitane e

tranviarie/metrotranviarie) ................................................................................................................. 46c) Trasporto Pubblico Locale su gomma ................................................................................................. 46d) Sistema tariffario ................................................................................................................................. 47e) Integrazione modale e mobilità sostenibile ........................................................................................ 47f) Altre attività ......................................................................................................................................... 47

4. Riferimenti normativi ...................................................................................................................................... 57

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Introduzione Obiettivo del presente lavoro è quello di supportare il processo costitutivo della Città metropolitana attraverso un lavoro finalizzato alla preparazione di dossier tematico/territoriali, che siano in grado di mettere a fuoco e declinare le questioni che si porranno in merito al conferimento e alla gestione delle nuove funzioni attribuite alla Città metropolitana di Milano dalla L. 7 aprile 2014, n° 56 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”. Oltre alla predisposizione dei dossier, è stato messo a punto il documento “Allegato - Ricognizione di Enti pubblici, società partecipate ed Enti di diritto privato controllati”, che si incarica di dar conto della costellazione di consorzi, associazioni, agenzie e - più in generale - delle strutture pubbliche partecipate dagli Enti locali milanesi. Sempre nell’ambito di tale lavoro, si sta svolgendo, attraverso il supporto di una piattaforma web, di social network e di canali di comunicazione innovativi, un’attività di informazione e publicizzazione, rivolta non solo ai soggetti coinvolti nel processo, ma anche ai cittadini, al fine di stimolare una discussione consapevole entro un processo aperto e partecipato (www.milanocittametropolitana.org). Più in dettaglio, il progetto si compone dei seguenti dossier, relativi alle nuove funzioni attribuite alla Città metropolitana, ricalibrati anche in ragione dei caratteri propri dell’area metropolitana milanese. 00 [QR] Quadro di riferimento 01 [ES] Promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale 02 [PT] Pianificazione territoriale 03 [SP] Sistemi coordinati di gestione dei servizi pubblici 04 [TP] Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico 05 [RV] Programmazione delle reti di viabilità 06 [TA] Tutela e valorizzazione ambientale Ciascun dossier è organizzato in tre sezioni fondamentali. La prima parte definisce, per ciascun tematismo, il quadro delle attuali competenze, con l’individuazione del livello di governo a cui vengono esercitate le funzioni oggi. Più in dettaglio, viene effettuato un inquadramento tematico e normativo, declinando le competenze specifiche attribuite e/o concretamente esercitate dalla attuale Provincia e dai Comuni, nel quadro delle funzioni di indirizzo, programmazione e coordinamento svolte dalla Regione ed eventualmente dallo Stato o da altre istituzioni/attori. La seconda parte si propone di definire una possibile agenda per l’esercizio delle funzioni della Città metropolitana di Milano: come e da chi vengono concretamente esercitate le funzioni; qual è lo stato dell’arte (piani, politiche e progetti esistenti); quali sono i temi e problemi in agenda, il cui efficace trattamento risulta cruciale ai fini di un adeguato governo metropolitano. La terza parte ha carattere propositivo, incaricandosi di fornire tracce per la discussione che dovrà svilupparsi tra i molteplici soggetti interessati. Essa prova a definire il quadro di potenziale redistribuzione delle funzioni tra i differenti livelli di governo, cercando di individuare eventuali elementi di criticità emergenti sia dal quadro della distribuzione di competenze tra i vari livelli di governo sia tra gli “snodi” dei medesimi livelli, con particolare riferimento al riassetto delle relazioni tra Regione, Città metropolitana, Province e Comuni. Attenzione viene infine posta alle potenziali incompatibilità con le normative vigenti, in particolare quelle regionali, che potrebbero richiedere correzioni e modifiche. A conclusione di ciascuna parte, viene fornita una tabella riepilogativa, in grado di restituire in forma immediata il quadro emerso.

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Costituisce eccezione rispetto a questa struttura il Dossier 00 – Quadro di riferimento, in quanto esso si incarica di restituire gli elementi essenziali relativi all’iter e ai contenuti dei provvedimenti legislativi finalizzati a riordinare l’assetto di governo degli Enti locali nel nostro Paese, mettendo in luce temi e problemi in agenda. Per ciascun dossier è stata realizzata una sintesi, che restituisce i principali contenuti del documento.

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1. Le competenze attuali: funzioni, livelli di governo e riferimenti normativi 1.1. Reti infrastrutturali e servizi di trasporto pubblico: definizioni

Il DLgs 422/1997 “Conferimento alle Regioni ed agli Enti locali di funzioni e compiti in materia di trasporto pubblico locale” distingue i servizi pubblici di trasporto in: - servizi pubblici di trasporto di interesse nazionale1, intesi come i servizi di trasporto automobilistico a

carattere internazionale (con esclusione di quelli transfrontalieri) ed interregionale che collegano più di due Regioni, i servizi di trasporto ferroviario internazionali e quelli nazionali di percorrenza medio-lunga caratterizzati da elevati standards qualitativi (tassativamente individuati con decreto ministeriale), oltre ai servizi di trasporto aereo, marittimo e delle merci pericolose;

- servizi pubblici di trasporto regionale e locale2, intesi come i servizi di trasporto di persone e merci che non rientrano tra quelli di interesse nazionale e che comprendono l'insieme dei sistemi di mobilità terrestri, marittimi, lagunari, lacuali, fluviali e aerei che operano in modo continuativo o periodico con itinerari, orari, frequenze e tariffe prestabilite, ad accesso generalizzato, nell'ambito di un territorio di dimensione normalmente regionale o infra-regionale.

La Regione Lombardia, con la nuova LR 6/2012 “Disciplina del settore dei trasporti”3, fornisce una più dettagliata specificazione dei servizi di trasporto pubblico regionale e locale, articolati in: - servizi ferroviari; - servizi su impianti fissi e a guida vincolata (linee tranviarie, metropolitane e filoviarie), su impianti a fune

(funivie e funicolari) e su altri impianti di risalita; - servizi automobilistici (su gomma); - servizi di navigazione; - servizi aerei ed elicotteristici. Tali servizi vengono classificati in: - servizi di linea, quando sono organizzati in modo continuativo o periodico con itinerari, orari, frequenze,

tariffe e condizioni prestabiliti, ad offerta indifferenziata, anche mediante servizi innovativi organizzati con modalità particolari (ad esempio i servizi a chiamata); a tale categoria appartengono anche i servizi di collegamento al sistema aeroportuale, quelli di granturismo (aventi lo scopo di servire località con particolari caratteristiche artistiche, culturali, storico-ambientali e paesaggistiche) e quelli “finalizzati” (effettuati con programma di esercizio esposto al pubblico, con vincolo di percorso autorizzato e ad offerta indifferenziata al pubblico, anche se costituito da una particolare categoria di persone);

- servizi non di linea, negli altri casi, ossia i servizi di noleggio di autobus con conducente ed i servizi di taxi e di noleggio con conducente.

I servizi ferroviari di interesse regionale vengono distinti dalla Regione Lombardia4 in: - servizi ferroviari di competenza della Regione, ossia tutti i servizi che si svolgono all'interno del territorio

regionale e i servizi interregionali di interesse locale assegnati alla Regione stessa; - servizi ferroviari interregionali di competenza di altre Regioni o dello Stato, ossia i servizi interregionali di

interesse locale o nazionale che transitano sul territorio lombardo e che sono stati assegnati ad altre Regioni o allo Stato in quanto rientranti nel servizio universale;

- servizi ferroviari commerciali, ossia i servizi ferroviari, svolti sul territorio regionale, rispondenti agli interessi commerciali delle imprese esercenti e non gravati da obblighi di servizio pubblico.

1 ai sensi dell’art.3 del DLgs 422/1997. 2 ai sensi dell’art.1 del DLgs 422/1997. 3 all'art.2. 4 all'art.30 della LR 6/2012.

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I servizi su impianti fissi e a guida vincolata e quelli automobilistici, quando sono di linea, vengono ulteriormente classificano in: - servizi comunali (o urbani), svolti nell'ambito del territorio di un comune o svolti, anche parzialmente,

nell'ambito del territorio del comune capoluogo di Provincia, nel caso dei servizi su impianti fissi e a guida vincolata;

- servizi di area urbana, che collegano il comune capoluogo di Provincia con i comuni ad esso conurbati, caratterizzati da elevata frequenza e fermate capillari;

- servizi interurbani, svolti nel territorio di più comuni, anche appartenenti a Province diverse. Con riferimento alla domanda di mobilità, si possono distinguere anche: - i servizi minimi5, ossia i servizi qualitativamente e quantitativamente sufficienti a soddisfare la domanda di

mobilità dei cittadini e i cui costi sono a carico del bilancio delle Regioni; essi sono definiti tenendo conto di fattori quali l'integrazione tra le reti di trasporto, il pendolarismo scolastico e lavorativo, la fruibilità da parte degli utenti per l'accesso ai vari servizi (amministrativi, sociosanitari e culturali) e le esigenze di riduzione della congestione e dell'inquinamento, ponendo particolare attenzione alle necessità di trasporto delle persone con ridotta capacità motoria ed al contenimento dei costi per la collettività;

- i servizi in territori a domanda debole6, intesi come i servizi volti a soddisfare una domanda di trasporto la cui ridotta entità e/o la dispersione nello spazio e nel tempo (oltre ad eventuali difficoltà dell'esercizio legate alla conformazione territoriale) è tale da rendere poco efficace e molto costosa l’organizzazione di servizi tradizionali di trasporto pubblico di linea7.

Vengono, infine, individuati8 i servizi complementari al trasporto pubblico regionale e locale, ossia i servizi non convenzionali, quali i sistemi che prevedano l'uso collettivo dei veicoli e delle biciclette, i parcheggi e il noleggio di veicoli e di biciclette destinate ad essere utilizzate da una pluralità di soggetti. 1.2. Le funzioni di Regione, Provincia e Comuni in Lombardia e Provincia di Milano

A partire dalle indicazioni di carattere generale riportate nel paragrafo precedente, occorre delineare quali siano le funzioni e competenze amministrative in materia di trasporto pubblico (in termini sia di infrastruttura che di servizio) attualmente esercitate dalla Regione, dalla Provincia e dai Comuni. Si tratta, in generale, dei compiti e delle funzioni conferite attraverso il DLgs 422/19979, relative al servizio pubblico di trasporto di interesse regionale e locale, ad esclusione di quelle mantenute dallo Stato10 (inerenti agli accordi per i servizi transfrontalieri, alle funzioni generali in materia di sicurezza ed all'adozione di linee guida per la riduzione dell'inquinamento derivante dal sistema di trasporto pubblico). Come già detto, nel caso specifico della Regione Lombardia, i contenuti del DLgs 422/1997 sono stati meglio declinati dalla LR 6/2012 “Disciplina del settore dei trasporti”, nuova legge di riforma del trasporto pubblico regionale e locale11, finalizzata allo sviluppo di un sistema di trasporto integrato e rispondente alle esigenze di mobilità delle persone e di sostenibilità ambientale. Obiettivi di tale legge sono la promozione del

5 ai sensi dell’art.16 del DLgs 422/1997. 6 di cui all’art.14 del DLgs 422/1997. 7 Esempi sono i Comuni con popolazione esigua e sparsa sul territorio, che richiede al servizio pubblico di linea numerose fermate e l’articolazione di diversi percorsi, o situazioni in cui, anche in aree metropolitane, vi è un elevato grado di dispersione delle origini e destinazioni degli spostamenti e una rilevante disomogeneità di utilizzo del mezzo pubblico tra le ore di punta e le ore di morbida (cfr. “Servizi di trasporto a domanda debole. Caratteristiche ed esperienze innovative”, Quaderni della Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità, n° 1 – marzo 2001). 8 all'art.2, com.6 della LR 6/2012. 9 ai sensi dell’art.5. 10 ai sensi dell’art.4 del DLgs 422/1997. 11 che sostituisce la precedente LR 11/2009 “Testo unico delle leggi regionali in materia di trasporti”, rimasta in vigore fino all’aprile 2012.

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miglioramento della qualità dei servizi (in termini di regolarità, affidabilità, comfort, puntualità e accessibilità) ed il perseguimento della sostenibilità economica del sistema (grazie alla razionalizzazione della rete ed alla semplificazione della gestione). Alla REGIONE, in particolare, sono delegati i compiti di programmazione, indirizzo, gestione e controllo dei servizi di trasporto pubblico regionale e locale che richiedono l’esercizio unitario a livello regionale12, oltre alle funzioni e compiti di programmazione e di amministrazione inerenti alle ferrovie di interesse regionale e locale (siano esse in concessione alle Ferrovie dello Stato SpA13 o ad altri soggetti14), provvedendo al rilascio delle concessioni per la loro gestione 15 . Inoltre, alla Regione competono 16 le funzioni relative al rilascio dell'autorizzazione all'uso in servizio di linea degli autobus destinati al servizio di noleggio con conducente (relativamente alle autolinee di propria competenza). Alla PROVINCIA la Regione Lombardia17 ha conferito le funzioni e i compiti che riguardano il relativo territorio (singolarmente o in forma associata con gli altri Enti locali) inerenti alla programmazione, regolamentazione e controllo dei servizi interurbani e in aree a domanda debole, espletando le procedure per l’affidamento dei servizi stessi e provvedendo all’approvazione del corrispondente sistema tariffario integrato. Ai COMUNI la Regione Lombardia18 ha conferito tutte le funzioni e i compiti che riguardano il rispettivo territorio (singolarmente o in forma associata con gli altri Enti locali) relativamente alla programmazione, regolamentazione e controllo dei servizi comunali e di area urbana (per i comuni capoluogo di Provincia), espletando, anche in questo caso, le procedure per l’affidamento dei servizi stessi e provvedendo all’approvazione del relativo sistema tariffario integrato. In Lombardia, altri soggetti coinvolti nell’espletamento delle funzioni in materia di trasporto pubblico sono le AGENZIE PER IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE, che verranno istituite ai sensi dalla LR 6/2012 “Disciplina del settore dei trasporti”19 ed il cui ruolo è quello di programmare, organizzare, monitorare, controllare e promuovere i servizi di trasporto in maniera integrata all'interno del bacino di competenza. Le Agenzie sono, infatti, Enti pubblici non economici (dotati di personalità giuridica e di autonomia organizzativa e contabile), costituiti per l'esercizio in forma obbligatoriamente associata delle funzioni degli Enti locali in materia di trasporto pubblico locale nell’ambito dei 5 bacini d'utenza, corrispondenti ai confini amministrativi delle attuali Province di Bergamo, Brescia, Cremona-Mantova, Milano-Monza Brianza-Pavia-Lodi e Varese-Como-Lecco-Sondrio. I confini di tali bacini (che debbono rimanere in numero massimo di 5) possono essere modificati con provvedimento del Consiglio Regionale su proposta della Giunta Regionale o congiuntamente delle Province e dei Comuni capoluogo di Provincia interessati. Le Agenzie sono costituite e partecipate dalle Province e dai Comuni competenti per territorio (o almeno dal Comune capoluogo) e, nel caso del bacino milanese, dalla futura Città Metropolitana di Milano, con quote di partecipazione dei diversi Enti determinate tenendo conto della proporzionalità con le funzioni e l'entità dei servizi svolti (domanda e offerta), con le risorse investite per servizi e infrastrutture e con l’estensione territoriale, garantendo che nessuno degli Enti abbia una partecipazione superiore al 50%. Anche la Regione può partecipare alle Agenzie, per favorire l'integrazione ed il coordinamento con i servizi ferroviari di propria competenza.

12 ai sensi dell’art.6 del DLgs 422/1997 e dell’art.3 della LR 6/2012. 13 ai sensi dell’art.9 del DLgs 422/1997. 14 ai sensi dell’art.8 del DLgs 422/1997. 15 funzione conferita ai sensi dell’art.105, com.2, lett.h) del DLgs 112/1998. 16 ai sensi dell’art.105, com.2, lett.a) del DLgs 112/1998. 17 ai sensi dell’art.4 della LR 6/2012. 18 ai sensi dell’art.6 della LR 6/2012. 19 all'art.7.

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Le funzioni e competenze amministrative generali precedentemente indicate trovano applicazione nei seguenti macro-temi, che meglio declinano le questioni attinenti al sistema del trasporto pubblico (in termini, sia di reti, che di servizi): a. il trasporto ferroviario regionale; b. il trasporto pubblico su impianti fissi e a guida vincolata (linee metropolitane e tranviarie/metrotranviarie); c. il Trasporto Pubblico Locale su gomma; d. il sistema tariffario; e. l’integrazione modale e la mobilità sostenibile; f. altre attività. A ciascuno di questi macro-temi possono essere associati ulteriori aspetti funzionali specifici ed i relativi livelli di esercizio, afferenti alle tre categorie: pianificazione/programmazione, gestione/attuazione e acquisizione/attribuzione delle risorse. Di seguito, per ciascun macro-tema, viene fornito il quadro normativo attuale (definito dalla già indicata legislazione nazionale e regionale in materia) e le competenze specifiche esercitate dagli attuali livelli di governo (cfr. anche le Tabella 1a, b, c, d, e, f). a) Trasporto ferroviario regionale

Come già detto, le funzioni e i compiti di programmazione e di amministrazione inerenti alle ferrovie di interesse regionale e locale sono delegate alla REGIONE ed attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Programmazione, indirizzo, regolamentazione e controllo (livello pianificatorio): la Regione svolge compiti

di programmazione, regolamentazione e controllo dell’infrastruttura ferroviaria di competenza regionale, ivi compresi il controllo dell'accesso alla rete e l'allocazione della relativa capacità (somma delle tracce orarie che costituiscono la potenzialità di utilizzo dell'infrastruttura ferroviaria). A tal fine, coerentemente con le linee strategiche della mobilità regionale definite nel PRMT – Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti (o, fino all’approvazione del piano stesso, attraverso specifici programmi da approvarsi con deliberazione della Giunta regionale), la Regione predispone il Programma dei Servizi Ferroviari, nel quale vengono definiti: l'offerta ferroviaria (in termini di quantità e requisiti, ossia relazioni da servire, arco di servizio, numero di corse al giorno), le strategie per il miglioramento della qualità, della accessibilità e della fruibilità del servizio, le modalità di massimizzazione dell’integrazione con gli altri modi di trasporto, gli interventi infrastrutturali necessari per attuare la programmazione dei servizi, le risorse da destinare all'esercizio ed al rinnovo ed ammodernamento del materiale rotabile. La programmazione degli investimenti viene effettuata dalla Regione in relazione alle risorse europee, statali e regionali destinate al settore, in raccordo con lo Stato, le Regioni confinanti, gli Enti locali e le Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale, anche mediante la sottoscrizione di atti di programmazione negoziata.

- Procedure per interventi sull’infrastruttura (livello pianificatorio): la Regione individua, attraverso un apposito regolamento20, le modalità e le procedure per la gestione tecnica e finanziaria degli interventi di ammodernamento e potenziamento della infrastruttura ferroviaria di competenza regionale, disciplinando la verifica della coerenza degli interventi con gli strumenti della programmazione e della pianificazione regionale, l'introduzione di semplificazioni procedurali per gli interventi da realizzare, le modalità di valutazione dell'adeguatezza tecnico-economico-funzionale e di approvazione in linea tecnica ed

20 nel caso specifico il Reg.Reg.11/2002 “Regolamento per la gestione tecnica e finanziaria degli interventi sulla rete ferroviaria regionale in concessione a norma dell’art.23 della LR n° 22 del 29.10.1998 e successive modifiche ed integrazioni”.

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economica dei progetti, le modalità di erogazione dei finanziamenti ed il monitoraggio dell'attuazione degli interventi.

- Demanio (livello gestionale/attuativo): le ferrovie di interesse regionale e locale in concessione a soggetti diversi da Ferrovie dello Stato SpA sono trasferite al demanio ed al patrimonio della Regione.

- Amministrazione (livello gestionale/attuativo): la Regione subentra allo Stato quale concedente delle ferrovie di interesse regionale e locale (delle Ferrovie dello Stato SpA o di altri soggetti), sulla base di Accordi di Programma, nei quali vengono definiti anche i finanziamenti per il risanamento tecnologico della rete e del materiale rotabile; la Regione affida (con procedure concorsuali) la gestione dei servizi alle IMPRESE FERROVIARIE attraverso specifici Contratti di Servizio, nei quali vengono definite le caratteristiche del servizio (orari, tariffe, puntualità, pulizia, ecc.) e il corrispettivo da rendere all’impresa in cambio del servizio erogato, sulla base di parametri qualitativi e obiettivi di miglioramento della qualità dell’offerta, finalizzati al raggiungimento di più generali obiettivi di efficienza ed efficacia.

- Interventi sull’infrastruttura (livello gestionale/attuativo): la Regione stipula, con il gestore dell'infrastruttura ferroviaria, un contratto di programma nel quale sono individuati gli interventi per il potenziamento e lo sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria di competenza regionale e sono regolate le modalità e le procedure per la relativa gestione tecnica e finanziaria; la durata del contratto è coerente con la durata della concessione e con la tempistica programmata per la realizzazione delle opere, prevedendo aggiornamenti periodici ed un sistema di monitoraggio dello stato di avanzamento dei lavori. I poteri espropriativi e la competenza all'adozione degli atti conseguenti alla dichiarazione di pubblica utilità (derivante dall’approvazione dei progetti definitivi degli interventi) sono delegati ai SOGGETTI CONCESSIONARI DELL'INFRASTRUTTURA FERROVIARIA REGIONALE, ai quali competono anche le attività di progettazione, stazione appaltante, direzione lavori, collaudo degli interventi infrastrutturali previsti nel contratto di programma.

- Fondo per i trasporti (livello economico): la Regione, in relazione ai servizi minimi, al PRT – Piano Regionale di Trasporto e al tasso programmato di inflazione, costituisce annualmente un fondo destinato ai trasporti, alimentato sia dalle risorse proprie sia da quelle trasferite, tra cui quelle relative all'espletamento delle funzioni amministrative in materia di servizi regionali e locali delle Ferrovie dello Stato SpA.

Successivamente all'attuazione dell'art.23, com.14–22, della L 214/2011, verranno istituite le AGENZIE PER IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE, che pure eserciteranno funzioni e compiti in tema di trasporto ferroviario regionale, relativamente agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Programmazione, indirizzo, regolamentazione e controllo (livello pianificatorio): le Agenzie per il Trasporto

Pubblico Locale elaborano proposte, da trasmettere alla Regione, relative ai servizi ferroviari regionali, volte ad ottimizzare l'integrazione intermodale nei bacini.

b) Trasporto pubblico su impianti fissi e a guida vincolata (linee metropolitane e tranviarie/metrotranviarie)

Le funzioni inerenti al trasporto pubblico su impianti fissi e a guida vincolata, ossia le linee metropolitane e tranviarie/metrotranviarie, competono alla Provincia ed ai Comuni. Nel caso specifico della PROVINCIA, fino all'attuazione dell'art.23, com.14–22, della L 214/2011, le funzioni da essa esercitate, in forma associata con gli altri Enti locali nell'ambito delle Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale, attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Programmazione, regolamentazione e controllo (livello pianificatorio): la Provincia programma,

regolamenta e controlla, in generale, i servizi interurbani e quelli in aree a domanda debole. - Funzioni amministrative e vigilanza (livello gestionale/attuativo): la Provincia esercita le funzioni

amministrative e la vigilanza degli impianti fissi e a guida vincolata che operano nel territorio di più Comuni,

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con l'eccezione dei servizi svolti in area urbana; qualora l'impianto abbia estensione sovraprovinciale, la competenza spetta alla Provincia sul cui territorio l'impianto insiste maggiormente.

- Affidamento dei servizi (livello gestionale/attuativo): la Provincia espleta, in generale, le procedure per l'affidamento (con procedure concorsuali ad evidenza pubblica) dei servizi interurbani, stipulando i relativi Contratti di Servizio (nei quali vengono definite le caratteristiche del servizio – orari, tariffe, puntualità, pulizia, ecc. – e il corrispettivo da rendere all’impresa in cambio del servizio espletato), erogando i corrispettivi e provvedendo alle eventuali sanzioni in caso di inadempienze degli obblighi contrattuali; nel caso di impianti con estensione interprovinciale, la competenza spetta alla Provincia sul cui territorio l'impianto insiste maggiormente.

- Autorizzazioni (livello gestionale/attuativo): la Provincia rilascia l'autorizzazione per l'immatricolazione e la locazione del materiale rotabile da utilizzare per lo svolgimento dei servizi di linea interurbani, svolti nel territorio di più Comuni, anche effettuati a chiamata.

Successivamente all'attuazione dell'art.23, com.14–22, della L 214/2011, le funzioni precedentemente indicate su tale tema verranno unitariamente esercitate dalle AGENZIE PER IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE, mentre alla PROVINCIA singolarmente continuerà a competere l’esercizio delle sole funzioni e compiti che attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Concessioni (livello gestionale/attuativo): la Provincia rilascia le concessioni relative agli impianti fissi e i

sistemi a guida vincolata, operanti nel territorio di più Comuni o con estensione interprovinciale (nel qual caso la competenza spetta alla Provincia sul cui territorio l'impianto insiste maggiormente).

- Autorizzazioni (livello gestionale/attuativo): la Provincia rilascia l'autorizzazione per l'immatricolazione e la locazione del materiale rotabile da utilizzare per lo svolgimento dei servizi di linea di collegamento al sistema aeroportuale e granturismo (si segnala, però, che non vi sono tali tipi di servizi nell’ambito della Provincia di Milano).

Altre funzioni e compiti che, successivamente all'attuazione dell'art.23, com.14–22, della L 214/2011, saranno esercitate su tale tema dalle AGENZIE PER IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE, attengono, inoltre, agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Programmazione, regolamentazione e controllo (livello pianificatorio): le Agenzie di Trasporto Pubblico

Locale definiscono, programmano (attraverso la redazione e l'approvazione del PBTPL – Programma di Bacino del Trasporto Pubblico Locale, riferito al territorio dello specifico bacino di appartenenza), regolamentano e controllano in generale i servizi di propria competenza.

Le funzioni e competenze amministrative attualmente esercitate in tema trasporto pubblico su impianti fissi e a guida vincolata dai COMUNI, in forma associata con gli altri Enti locali nell'ambito delle Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale, attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Programmazione, regolamentazione e controllo (livello pianificatorio): i Comuni programmano,

regolamentano e controllano, in generale, i servizi comunali e di area urbana. - Funzioni amministrative e vigilanza (livello gestionale/attuativo): i Comuni esercitano le funzioni

amministrative e di vigilanza sugli impianti fissi che operano nel proprio territorio, siano essi per servizi comunali o di area urbana.

- Affidamento dei servizi (livello gestionale/attuativo): il Comune capoluogo di Provincia e/o di Regione espleta le procedure per l'affidamento (con procedure concorsuali ad evidenza pubblica) dei servizi comunali e di area urbana svolti su impianti fissi e a guida vincolata svolti nell'ambito del proprio territorio comunale, stipulando i relativi Contratti di Servizio (nei quali vengono definite le caratteristiche del servizio – orari, tariffe, puntualità, pulizia, ecc. – e il corrispettivo da rendere all’impresa in cambio del servizio espletato), erogando i corrispettivi e provvedendo alle eventuali sanzioni in caso di inadempienze degli obblighi contrattuali.

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Dossier 04 – Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico

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- Autorizzazioni (livello gestionale/attuativo): i Comuni rilasciano l'autorizzazione per l'immatricolazione e la locazione del materiale rotabile da utilizzare per lo svolgimento dei servizi di linea comunali o di area urbana, anche effettuati a chiamata.

Le funzioni e competenze amministrative attualmente esercitate dai COMUNI singolarmente su tale tema attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Concessioni (livello gestionale/attuativo): i Comuni rilasciano le concessioni relative agli impianti fissi e ai

sistemi a guida vincolata, qualora l'impianto operi nel territorio comunale, nonché di tutti i sistemi metropolitani.

c) Trasporto Pubblico Locale su gomma

Per TPL – Trasporto Pubblico Locale su gomma si intendono i servizi di trasporto automobilistici di linea, siano essi comunali, di area urbana o interurbani, così come definito al precedente § 1.1. Le funzioni e competenze amministrative attualmente conferite alla REGIONE su tale tema attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Programmazione, indirizzo, regolamentazione e controllo (livello pianificatorio): la Regione esercita i

propri compi di programmazione redigendo il PRMT – Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti21 (che definisce le linee strategiche della mobilità regionale ed il programma di priorità degli interventi per la sua riqualificazione, a cui sono destinate specifiche risorse del bilancio regionale22) e gli indirizzi programmatici per l'applicazione di specifiche iniziative di governo della mobilità. Inoltre, la Regione, al fine di garantire il soddisfacimento delle esigenze di mobilità nei territori a domanda debole, può individuare modalità particolari di espletamento dei servizi di linea.

- Definizione di linee guida (livello pianificatorio): la Regione esercita i propri compi di programmazione anche definendo le linee guida e gli indirizzi programmatici per la pianificazione dei trasporti locali (in particolare per i Piani di Bacino predisposti dalle Province), per l'affidamento dei servizi, per la stipulazione dei relativi contratti, per l'attività di monitoraggio e controllo e per l'informazione all'utenza.

- Fondo per i trasporti (livello economico): la Regione, in relazione ai servizi minimi, al PRMT – Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti e al tasso programmato di inflazione, costituisce annualmente un fondo destinato ai trasporti, alimentato sia dalle risorse proprie sia da quelle trasferite.

- Programmazione degli investimenti, riparto risorse e finanziamenti (livello economico): la Regione programma gli investimenti in relazione alle risorse europee, statali e regionali destinate al settore, in raccordo con lo Stato, le Regioni confinanti, gli Enti locali e le Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale, anche mediante la sottoscrizione di atti di programmazione negoziata; essa svolge, inoltre, compiti in materia di riparto delle risorse per lo svolgimento dei servizi e assegna ed eroga alle Province, ai Comuni e alle Agenzie di Trasporto Pubblico Locale le risorse finanziarie disponibili per l'esercizio delle funzioni di rispettiva competenza. Inoltre, la Regione sviluppa e promuove forme integrative di finanziamento dei beni, delle infrastrutture e dei servizi, finalizzate al miglioramento della quantità, accessibilità, fruibilità e qualità del Trasporto Pubblico Locale e della mobilità sostenibile.

21 Nella normativa nazionale (DLgs 422/1977, all’Art.14, com.2, lett.b)) si fa più in generale riferimento al PRT – Piano Regionale dei Trasporti, finalizzato a promuovere l’integrazione modale delle reti di trasporto, tenendo conto, oltre che della programmazione di settore degli Enti locali, anche delle previsioni di assetto territoriale e di sviluppo economico. 22 La programmazione degli interventi (secondo i contenuti del PRMT – Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti o, fino all’approvazione del piano stesso, attraverso specifici programmi da approvarsi con deliberazione della Giunta regionale) è articolata in obiettivi nell’ambito del PRS – Programma regionale di sviluppo ed è annualmente aggiornata nel DPEFR – Documento di programmazione economica e finanziaria regionale, in coerenza con l’evoluzione del quadro programmatorio e gestionale (cfr. art.10, com.6 della LR 6/2012).

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Dossier 04 – Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico

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Fino all'attuazione dell'art.23, com.14–22, della L 214/2011, le funzioni esercitate in tema di TPL dalla PROVINCIA, in forma associata con gli altri Enti locali nell'ambito delle Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale, attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Programmazione, regolamentazione e controllo (livello pianificatorio): la Provincia programma,

regolamenta e controlla i servizi interurbani e quelli in aree a domanda debole. - Definizione di criteri e standard (livello pianificatorio): la Provincia individua i criteri per il posizionamento

sul territorio delle paline e pensiline delle fermate per i servizi di propria competenza, per garantire l'accessibilità alla fermata e al servizio anche ai portatori di handicap, oltre agli standard minimi qualitativi in termini di sicurezza, comfort, qualità dell'arredo e informazione che devono essere rispettati, eventualmente promuovendo interventi di riqualificazione delle fermate esistenti.

- Affidamento dei servizi (livello gestionale/attuativo): la Provincia espleta le procedure per l'affidamento (con procedure concorsuali ad evidenza pubblica) dei servizi interurbani e quelli in aree a domanda debole, stipulando i relativi Contratti di Servizio (nei quali vengono definite le caratteristiche del servizio – orari, tariffe, puntualità, pulizia, ecc. – e il corrispettivo da rendere all’impresa in cambio del servizio espletato), erogando i corrispettivi e provvedendo alle eventuali sanzioni in caso di inadempienze degli obblighi contrattuali.

- Autorizzazioni (livello gestionale/attuativo): la Provincia rilascia l'autorizzazione per lo svolgimento dei servizi di linea per i servizi di propria competenza con autobus immatricolati da noleggio e viceversa, nonché quelle per l'alienazione degli autobus di linea.

- Accertamenti (livello gestionale/attuativo): la Provincia è tenuta all'accertamento23, al fine della sicurezza e della regolarità del servizio di trasporto su servizi interurbani e comunali dei Comuni non capoluogo di Provincia, anche effettuati a chiamata, con eccezione dei percorsi e delle fermate coincidenti con quelli attualmente esistenti, per i quali non sono necessari ulteriori accertamenti.

Successivamente all'attuazione dell'art.23, com.14–22, della L 214/2011, le funzioni precedentemente indicate in merito al TPL verranno unitariamente esercitate dalle AGENZIE PER IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE, mentre alla PROVINCIA singolarmente continuerà a competere l’esercizio delle sole funzioni e compiti che attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Finanziamenti (livello economico): la Provincia definisce di forme integrative di finanziamento dei beni,

delle infrastrutture e dei servizi di propria competenza, finalizzate al miglioramento della quantità, della fruibilità e della qualità del Trasporto Pubblico Locale e della mobilità sostenibile.

Le funzioni e compiti che, successivamente all'attuazione dell'art.23, com.14–22, della L 214/2011, saranno esercitate su tale tema dalle AGENZIE PER IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE, attengono, inoltre, agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Programmazione, regolamentazione e controllo (livello pianificatorio): le Agenzie di Trasporto Pubblico

Locale definiscono, programmano (attraverso la redazione e l'approvazione del PBTPL – Programma di Bacino del Trasporto Pubblico Locale, riferito al territorio dello specifico bacino di appartenenza), regolamentano e controllano i servizi di propria competenza.

- Definizione di standard (livello pianificatorio): le Agenzie di Trasporto Pubblico Locale determinano gli standard gestionali, qualitativi, tecnici ed economici, nel rispetto degli standard minimi definiti a livello regionale.

- Affidamento dei servizi (livello gestionale/attuativo): le Agenzie di Trasporto Pubblico Locale svolgono funzione di stazione appaltante nell’affidamento (con procedure concorsuali ad evidenza pubblica) dei servizi per l'intero bacino, nel rispetto della normativa vigente e secondo criteri di terzietà, indipendenza e

23 di cui all'art.5, com.7, del DPR 753/1980.

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Dossier 04 – Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico

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imparzialità, sottoscrivendo, gestendo e verificando il rispetto dei Contratti di Servizio, inclusa l'applicazione dei premi e delle penali.

- Programmazione degli investimenti (livello economico): le Agenzie di Trasporto Pubblico Locale programmano e gestiscono le risorse finanziarie, reperite anche attraverso forme integrative di finanziamento dei servizi di Trasporto Pubblico Locale.

Le funzioni e competenze amministrative attualmente esercitate dai COMUNI (in forma associata con gli altri Enti locali, nell'ambito delle Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale) su tale tema attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Programmazione, regolamentazione e controllo (livello pianificatorio): i Comuni programmano,

regolamentano e controllano i servizi comunali e di area urbana e quelli in aree a domanda debole o diffusa.

- Definizione di criteri (livello pianificatorio): i Comuni individuano i criteri per il posizionamento sul territorio delle paline e pensiline delle fermate per i servizi di propria competenza, per garantire l'accessibilità alla fermata e al servizio anche ai portatori di handicap, oltre agli standard minimi qualitativi in termini di sicurezza, comfort, qualità dell'arredo e informazione che devono essere rispettati, eventualmente promuovendo interventi di riqualificazione delle fermate esistenti.

- Affidamento dei servizi (livello gestionale/attuativo): i Comuni espletano le procedure per l'affidamento (con procedure concorsuali ad evidenza pubblica) dei servizi comunali e di area urbana e quelli in aree a domanda debole o diffusa, stipulando i relativi Contratti di Servizio (nei quali vengono definite le caratteristiche del servizio – orari, tariffe, puntualità, pulizia, ecc. – e il corrispettivo da rendere all’impresa in cambio del servizio espletato), erogando i corrispettivi e provvedendo alle eventuali sanzioni in caso di inadempienze degli obblighi contrattuali.

- Autorizzazioni (livello gestionale/attuativo): i Comuni rilasciano l'autorizzazione per lo svolgimento dei servizi di linea per i servizi di propria competenza con autobus immatricolati da noleggio e viceversa, nonché quelle per l'alienazione degli autobus di linea.

- Accertamenti (livello gestionale/attuativo): il Comune capoluogo di Provincia è tenuto all'accertamento24, al fine della sicurezza e della regolarità del servizio di trasporto su strada, dell’idoneità del percorso e delle sue variazioni, nonché dell'ubicazione delle fermate dei servizi comunali e di area urbana, anche effettuati a chiamata, con eccezione dei percorsi e delle fermate coincidenti con quelli attualmente esistenti, per i quali non sono necessari ulteriori accertamenti.

Le funzioni e competenze amministrative attualmente esercitate dai COMUNI singolarmente in tema di TPL attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Affidamento dei servizi (livello gestionale/attuativo): i Comuni non capoluogo di Provincia e previo parere

favorevole dell'Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale competente per territorio, possono istituire l'affidamento, la stipulazione dei contratti e l'erogazione dei relativi corrispettivi (con oneri finanziari integralmente a proprio carico e nel rispetto del sistema tariffario integrato regionale) per eventuali servizi aggiuntivi ai servizi programmati dall'Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale.

- Finanziamenti (livello economico): i Comuni definiscono forme integrative di finanziamento dei beni, delle infrastrutture e dei servizi di propria competenza, finalizzate al miglioramento della quantità, della fruibilità e della qualità del Trasporto Pubblico Locale e della mobilità sostenibile.

Lo strumento di programmazione generale del Trasporto Pubblico Locale in ciascuno dei 5 bacini territoriali d'utenza è, come detto, il PBTPL – Programma di Bacino del Trasporto Pubblico Locale25, che dovrà essere

24 di cui all'art.5, com.7, del DPR 753/1980. 25 definito all’art.13 della LR 6/2012.

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Dossier 04 – Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico

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predisposto dalla relativa Agenzia di Trasporto Pubblico Locale, in coordinamento con quanto previsto dal PRMT – Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti. La durata di tale Programma (approvato dall’Agenzia stessa, previo parere favorevole della Giunta regionale) è pari al Contratto di Servizio, con possibilità di revisione in funzione di interventi significativi sulla rete o di variazione delle risorse disponibili per lo svolgimento dei servizi. Esso (oltre a comprendere i Piani per la mobilità delle persone con disabilità26) provvede alla ridefinizione della rete dei servizi automobilistici su gomma e su impianti fissi e a guida vincolata (linee tranviarie, metropolitane e filoviarie), raccordandola con il PRMT, con gli strumenti di programmazione di competenza degli Enti locali, con i servizi ferroviari disciplinati dal Programma dei Servizi Ferroviari e con le altre modalità di trasporto. I suoi obiettivi sono: - la realizzazione di un sistema di Trasporto Pubblico Locale unitario in grado di garantire adeguati servizi a

tutela dell'utenza pendolare; - garantire l'ottimizzazione degli orari e delle frequenze; - garantire la qualità e l'efficienza dei servizi, mediante la loro razionalizzazione, la minimizzazione delle

sovrapposizioni fra servizi automobilistici e fra tali servizi e quelli ferroviari, privilegiando la rete ferroviaria quale asse principale e portante del sistema regionale dei trasporti;

- assicurare lo sviluppo dell'intermodalità e l'integrazione dei servizi, in conformità con gli indirizzi regionali e coinvolgendo i principali poli attrattori di traffico;

- sviluppare modelli di integrazione tariffaria, coerenti con gli indirizzi regionali. Nel PBTPL vengono definiti in via prioritaria: - l'offerta dei servizi di competenza degli Enti ricompresi nel bacino e le relative modalità di svolgimento, con

l'obiettivo di incentivare l'attivazione di programmi di esercizio integrati con i servizi ferroviari; - la programmazione dei servizi che interessano destinazioni poste al di fuori del territorio di competenza

dell'Agenzia, previo parere delle altre Agenzie interessate e, per le destinazioni poste al di fuori del territorio regionale, degli altri Enti interessati;

- le reti oggetto dei Contratti di Servizio e gli ambiti territoriali a domanda debole, nonché le modalità particolari di effettuazione dei servizi in tali ambiti;

- i criteri per migliorare l'accessibilità agli interscambi del Trasporto Pubblico Locale e per incrementare la velocità commerciale dei servizi (ad esempio la realizzazione di corsie riservate, l'asservimento degli incroci semaforizzati al mezzo pubblico, la creazione di ZTL – zone a traffico limitato);

- le modalità di integrazione tra i servizi di trasporto pubblico e i servizi complementari (di cui al § 1.1); - i criteri per migliorare l'accessibilità e la fruibilità dei servizi di trasporto da parte delle persone con

disabilità; - gli indirizzi per la programmazione, da parte dei Comuni, degli interventi nel campo della mobilità e del

traffico volti a migliorare l'efficacia del Trasporto Pubblico Locale; - l'ammontare delle risorse disponibili per finanziare l'offerta programmata dei servizi e gli investimenti

necessari per attuare la loro programmazione; - le strategie di comunicazione e di diffusione delle informazioni all'utenza. Finché non saranno redatti i PBTPL, gli strumenti di regolamentazione dei servizi di Trasporto Pubblico Locale (con riferimento ai servizi minimi) sono rappresentati dai PTS – Programmi Triennali dei Servizi di Trasporto Pubblico Locale27 (approvati dalla Regione), che individuano la rete e l'organizzazione dei servizi, l'integrazione modale e tariffaria, le risorse da destinare all'esercizio ed agli investimenti, le modalità di attuazione e

26 previsti dall'art.26, com.3, della L n°104 del 5.02.1992 “Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”. 27 previsti dall’Art.14, com.3 del DLgs 422/1977.

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revisione dei Contratti di Servizio pubblico, il sistema di monitoraggio dei servizi ed i criteri per la riduzione della congestione e dell'inquinamento ambientale. Ad oggi, pertanto, gli strumenti di riferimento disponibili (sebbene oggetto di un ricorso al TAR, presentato il 28.12.2007 da parte di alcuni Comuni, ancora pendente al Consiglio di Stato) sono: - il PTS 2006-2008 della Provincia di Milano, adottato dal Consiglio Provinciale il 10.11.2005 ed approvato

dalla Giunta Regionale della Lombardia con delibera n.VIII/5271 del 2.08.2007; - il PTS 2001-2003 del Comune di Milano, adottato dal Consiglio Comunale nel gennaio 2001 ed approvato

dalla Giunta Regionale con delibera n.VII/5366 del 2.07.2001, il cui aggiornamento per il triennio 2006-2008 è stato adottato dal Commissariato per l’emergenza del traffico e della mobilità nella città di Milano con provvedimento n. 615 del 25.05.2006 ed approvato dalla Giunta Regionale con delibera n.VIII/5272 del 2.08.2007.

d) Sistema tariffario

Le funzioni e competenze amministrative attualmente conferite alla REGIONE su tale tema attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Politiche tariffarie (livello pianificatorio): la Regione definisce le politiche tariffarie, ivi compreso lo sviluppo

dei relativi supporti tecnologici, e disciplina, anche mediante regolamenti, il sistema tariffario integrato regionale e le agevolazioni tariffarie.

- Regolamento tariffario (livello pianificatorio): la Regione disciplina i criteri e le modalità di applicazione del nuovo sistema tariffario integrato regionale attraverso uno specifico regolamento. Nell’attesa della sua emanazione, il sistema tariffario lombardo risulta, ad oggi, ancora disciplinato dal regolamento predisposto ai sensi della precedente normativa regionale28, ovvero dal Reg.Reg. 5/2002 “Nuovo sistema tariffario”29.

Fino all'attuazione dell'art.23, com.14–22, della L 214/2011, le funzioni esercitate su tale tema dalla PROVINCIA, in forma associata con gli altri Enti locali nell'ambito delle Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale, attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Tariffe (livello gestionale/attuativo): la Provincia approva il sistema tariffario integrato per i servizi di

propria competenza e ne determina le tariffe (in conformità al regolamento regionale), trasmettendo i relativi atti alla Regione, che ne verifica la coerenza con gli indirizzi e la programmazione regionali.

Successivamente all'attuazione dell'art.23, com.14–22, della L 214/2011, tutte le funzioni precedentemente indicate su tale tema verranno unitariamente esercitate dalle AGENZIE PER IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE, mentre alla PROVINCIA singolarmente continuerà a competere l’esercizio delle sole funzioni e compiti che attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Tariffe (livello gestionale/attuativo): la Provincia determina, nel rispetto dell'unitarietà del sistema tariffario

integrato adottato dall'Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale, tariffe inferiori a quelle stabilite dalle Agenzie, con l'obbligo di corrispondere ai gestori i mancati introiti, nonché di definirne l'entità in accordo con le Agenzie e gli altri Enti locali interessati.

Altre funzioni e compiti che, successivamente all'attuazione dell'art.23, com.14–22, della L 214/2011, saranno esercitate su tale tema dalle AGENZIE PER IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE, attengono, inoltre, agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Tariffe (livello gestionale/attuativo): le Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale approvano il sistema

tariffario di bacino e ne determinano le tariffe (in conformità al regolamento regionale), previa intesa, per i

28 ossia dall’Art. 28 della LR n° 11/2009. 29 successivamente integrato dal Reg.Reg. 4/2009 “Modifiche al regolamento regionale 23 luglio 2002, n. 5 'Nuovo sistema tariffario'”.

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Dossier 04 – Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico

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titoli integrati con i servizi ferroviari, con la Regione. Inoltre possono definire agevolazioni tariffarie (con oneri a proprio carico) a favore di specifiche categorie di utenza.

- Verifiche sulle condizioni di viaggio minime (livello gestionale/attuativo): le Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale verificano l'osservanza delle condizioni di viaggio minime applicate dal gestore dei servizi di Trasporto Pubblico Locale, sulla base della disciplina contenuta nel regolamento tariffario.

Le funzioni e competenze amministrative attualmente esercitate dai COMUNI (in forma associata con gli altri Enti locali, nell'ambito delle Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale) su tale tema attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Tariffe (livello gestionale/attuativo): i Comuni approvano il sistema tariffario integrato per i servizi di

propria competenza e ne determinano le tariffe (in conformità al regolamento regionale), trasmettendo i relativi atti alla Regione, che ne verifica la coerenza con gli indirizzi e la programmazione regionali.

Le funzioni e competenze amministrative attualmente esercitate dai COMUNI singolarmente su tale tema attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Tariffe (livello gestionale/attuativo): i Comuni determinano, nel rispetto dell'unitarietà del sistema tariffario

integrato adottato dall'Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale, tariffe inferiori a quelle stabilite dalle Agenzie, con l'obbligo di corrispondere ai gestori i mancati introiti, nonché di definirne l'entità in accordo con le Agenzie e gli altri Enti locali interessati.

e) Integrazione modale e mobilità sostenibile

Le funzioni e competenze amministrative attualmente conferite alla REGIONE su tale tema attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Integrazione modale (livello pianificatorio): la Regione promuove lo sviluppo coordinato dell'intermodalità,

di forme complementari di mobilità (descritte al § 1.1) e di altre forme di mobilità sostenibile; inoltre, promuove e sostiene azioni volte all'integrazione tra la mobilità dolce e i servizi di trasporto pubblico locale e regionale.

- Centri di interscambio (livello pianificatorio): la Regione promuove la stipulazione di appositi accordi con tutti i soggetti coinvolti per favorire la riqualificazione delle stazioni e la realizzazione e gestione di centri di interscambio, al fine di incentivare l'uso del trasporto pubblico interurbano, la promozione delle forme complementari di mobilità e l'introduzione di tecnologie innovative che favoriscano l'utilizzo del trasporto pubblico regionale e locale.

Fino all'attuazione dell'art.23, com.14–22, della L 214/2011, le funzioni esercitate su tale tema dalla PROVINCIA, in forma associata con gli altri Enti locali nell'ambito delle Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale, attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Integrazione modale (livello pianificatorio): la Provincia sviluppa forme di mobilità sostenibile ed innovative

e servizi di mobilità, anche di soggetti privati, da integrare con i servizi di trasporto pubblico; inoltre, promuove e sostiene interventi ed azioni volte all'integrazione tra la mobilità dolce e i servizi di trasporto pubblico locale e regionale.

Successivamente all'attuazione dell'art.23, com.14–22, della L 214/2011, tutte le funzioni precedentemente indicate su tale tema verranno unitariamente esercitate dalle AGENZIE PER IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE, le quali eserciteranno anche le funzioni e compiti che attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Integrazione modale (livello pianificatorio): le Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale sviluppano iniziative

finalizzate all'integrazione fra il Trasporto Pubblico Locale e forme complementari di mobilità sostenibile; inoltre elaborano proposte, da trasmettere alla Regione, relative ai servizi ferroviari regionali, volte ad ottimizzare l'integrazione intermodale nei bacini.

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Dossier 04 – Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico

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Le funzioni e competenze amministrative attualmente esercitate dai COMUNI (in forma associata con gli altri Enti locali, nell'ambito delle Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale) su tale tema attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Integrazione modale (livello pianificatorio): i Comuni sviluppano forme di mobilità sostenibile ed innovative

da integrare con i servizi di trasporto pubblico. - Centri di interscambio (livello pianificatorio): i Comuni promuovono l'utilizzo, la fruibilità e l'accessibilità dei

centri di interscambio in coordinamento con i vettori di trasporto. Le funzioni e competenze amministrative attualmente esercitate dai COMUNI singolarmente su tale tema attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Centri di interscambio (livello gestionale/attuativo): i Comuni adottano provvedimenti relativi alla viabilità

comunale necessari a garantire l'accessibilità, con il trasporto pubblico e privato, dei punti di interscambio con le reti di forza, con particolare riferimento alle stazioni ferroviarie, metropolitane e metrotranviarie.

f) Altre attività

Alla REGIONE sono attualmente conferite anche le funzioni e competenze amministrative che attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Pianificazione (livello pianificatorio): la Regione disciplina il procedimento di formazione e approvazione dei

PUM – Piani Urbani della Mobilità, detta gli indirizzi per la redazione dei PUT – Piani Urbani del Traffico30 ed individua i Comuni tenuti alla redazione ed approvazione di tali piani.

- Regolamentazione (livello pianificatorio): la Regione disciplina, anche mediante regolamenti, le attività relative ai servizi di linea di collegamento al sistema aeroportuale, di granturismo e “finalizzati” (descritti al § 1.1).

- Sistema informativo e infomobilità (livello pianificatorio): la Regione sviluppa il sistema informativo dei trasporti e della mobilità e il sistema regionale di informazione al pubblico sui servizi di trasporto pubblico; inoltre, approva il Programma Regionale dell'Infomobilità, quale documento strategico di programmazione e indirizzo avente per oggetto azioni coordinate e coerenti finalizzate allo sviluppo e alla sostenibilità dei processi innovativi applicati ai sistemi di mobilità pubblica e privata (ITS - Intelligent Transport Systems).

- Carta qualità dei servizi (livello pianificatorio): la Regione elabora lo schema della Carta della qualità dei servizi, in cui sono previsti i diritti degli utenti e le modalità per proporre reclamo e adire le vie conciliative.

Alla PROVINCIA singolarmente sono attualmente conferite anche le funzioni e competenze amministrative che attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Regolamentazione e controllo (livello pianificatorio): la Provincia regolamenta e controlla i servizi di linea

di granturismo, assegnati sulla base del criterio della prevalenza della domanda in origine, ad esclusione di quelli che si svolgono interamente nell'ambito del territorio di un singolo Comune.

Successivamente all'attuazione dell'art.23, com.14–22, della L 214/2011, le AGENZIE PER IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE eserciteranno anche le funzioni e compiti che attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Promozione (livello pianificatorio): le Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale definiscono politiche

uniformi per la promozione del sistema del Trasporto Pubblico Locale (incluso il coordinamento dell'immagine e della diffusione dell'informazione presso l'utenza) e sviluppano forme innovative per la promozione e l'utilizzo del Trasporto Pubblico Locale, attraverso iniziative innovative mirate a incrementare la domanda, l’utilizzo di forme di comunicazione innovativa agli utenti, il ricorso alla comunicazione mobile per l'informazione in tempo reale e per la consultazione delle informazioni riguardanti il servizio, l’attuazione di politiche commerciali e di incentivazione all'utilizzo.

30 di cui all’art.36 del DLgs 285/1992 “Codice della Strada”.

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Dossier 04 – Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico

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- Conferenze locali del trasporto pubblico (livello pianificatorio): le Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale costituiscono Conferenze locali del trasporto pubblico per la consultazione dei diversi soggetti interessati (rappresentanti dei viaggiatori in possesso dei requisiti minimi stabiliti dall'Agenzia stessa, associazioni dei consumatori e degli utenti riconosciute dalla Regione, mobility manager, organizzazioni sindacali dei lavoratori, imprese di trasporto pubblico e le loro associazioni) sui temi riguardanti la programmazione dei servizi, i Contratti di Servizio, la qualità, la Carta della qualità dei servizi, il livello di soddisfazione degli utenti, gli aspetti tariffari e i dati di monitoraggio.

- Monitoraggio (livello gestionale/attuativo): le Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale effettuano il monitoraggio della qualità dei servizi, attraverso l'utilizzo di strumenti che favoriscano l'acquisizione dei dati e delle informazioni necessari.

- Vigilanza (livello gestionale/attuativo): le Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale effettuano la vigilanza, in collaborazione con i soggetti preposti, sul rispetto, da parte delle aziende erogatrici dei servizi di Trasporto Pubblico Locale, delle norme in materia di qualità e sicurezza del lavoro.

- Autorizzazione (livello gestionale/attuativo): le Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale autorizzano lo svolgimento di altri servizi di carattere sociale, nel rispetto di quanto previsto dai Contratti di Servizio di Trasporto Pubblico Locale e dalle norme vigenti in materia di noleggio di autobus con conducente.

I COMUNI singolarmente esercitano attualmente anche le funzioni e competenze amministrative che attengono agli aspetti funzionali specifici di seguito indicati. - Pianificazione (livello pianificatorio): i Comuni approvano i PUM – Piani Urbani della Mobilità e i PUT – Piani

Urbani del Traffico, redatti in conformità alla programmazione regionale e previo parere favorevole delle Agenzie territorialmente interessate, sui profili di competenza.

- Regolamentazione e controllo (livello pianificatorio): i Comuni regolamentano e controllano i servizi di linea di granturismo che si svolgono interamente nell'ambito del territorio di un singolo Comune.

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Dossier 04 – Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico

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Tabella 1a – Le competenze attuali (funzioni, livelli di governo e riferimenti normativi): trasporto ferroviario regionale

Macro-funzione Funzione

Livello di esercizio

della funzione

Livello di Governo e normativa

Regione Provincia Agenzie per il

Trasporto Pubblico Locale

Comuni

a) Trasporto ferroviario regionale

Programma-zione, indiriz-

zo, regola-mentazione e

controllo (PS ferroviari)

Pianifica-zione

Programmazione, regolamentazione e controllo infra-

struttura ferrovia-ria di competenza regionale e predi-

sposizione Pro-gramma dei Servizi

ferroviari DLgs 422/1997 (Art.8 –

Art.9) LR 6/2012 (Art.3,

com.1, lett.b), i), k), l) – Art.10 – 11 – 30 – 31)

Proposte (da trasmettere alla

Regione), per ottimizzare l'in-tegrazione in-termodale dei

servizi ferroviari regionali nei

bacini LR 6/2012 (Art.7, com.13, lett.b))

Procedure per interventi

sull’infrastrut-tura

Pianifica-zione

Regolamento per procedure di

gestione tecnica e finanziaria degli

interventi LR 6/2012 (Art.39) Reg.Reg.11/2002

Demanio Gestione/ Attuazione

Demanio regionale delle ferrovie di

interesse regiona-le e locale in con-

cessione a soggetti diversi da FS SpA

DLgs 422/1997 (Art.8)

Amministra-zione

Gestione/ Attuazione

Soggetto conce-dente delle ferro-

vie di interesse regionale e locale

(con Accordi di Programma) e affi-datario dei servizi

alle imprese ferro-viarie (con Con-tratti di Servizio)

DLgs 422/1997 (Art.8 – Art.9 – Art.18 – Art.19) LR 6/2012 (Art.18 – 33)

Interventi sull’infrastrut-

tura Gestione/

Attuazione

Stipula contratto di programma per individuazione in-

terventi con gesto-re infrastruttura, a cui spettano attivi-tà di progettazione

e realizzazione LR 6/2012 (Art.39) Reg.Reg.11/2002

Fondo per i trasporti Risorse

Costituzione di fondo annuale

destinato ai trasporti

DLgs 422/1997 (Art.20)

Page 22: Dossier 04

Dossier 04 – Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico

20

Tabella 2b – Le competenze attuali (funzioni, livelli di governo e riferimenti normativi): trasporto pubblico su impianti fissi e a guida vincolata (linee metropolitane e tranviarie/metrotranviarie)

Macro-funzione Funzione

Livello di esercizio

della funzione

Livello di Governo e normativa

Regione Provincia Agenzie per il

Trasporto Pubblico Locale

Comuni

Note ** Singolarmente.

: * In forma associata con gli altri Enti locali nell'ambito delle Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale.

b) Trasporto pubblico su

impianti fissi e a guida vin-colata (linee metropolita-ne e tranvia-rie/metro-tranviarie)

Programma-zione, regola-mentazione e

controllo (PBTPL)

Pianifica-zione

Programmazione, regolamentazione e controllo servizi interurbani e in aree a domanda

debole * LR 6/2012 (Art.4, com.2, lett.a), b))

DOPO l’attuazione della L 214/11

(art.23, com.14–22) tali funzioni

saranno esercitate dalle Agenzie TPL

LR 6/2012 (Art.4, com.3)

Programmazio-ne, regolamen-tazione e con-trollo servizi

interurbani e in aree a doman-da debole, con redazione del PBTPL – Pro-gramma di

Bacino del TPL LR 6/2012 (Art.4,

com.2, lett.a), b) – com.3 -- Art.7,

com.13, lett.a) – Art.13)

Programmazio-ne, regolamen-tazione e con-trollo servizi

comunali e di area urbana * LR 6/2012 (Art.6, com.2, lett.a), b))

Funzioni amministrati-ve e vigilanza

Gestione/ Attuazione

Funzioni ammini-strative e vigilanza di impianti inter-comunali o inter-provinciali (non

quelli di area urbana) *

LR 6/2012 (Art.4, com.2, lett.i))

DOPO l’attuazione della L 214/11

(art.23, com.14–22) tali funzioni

saranno esercitate dalle Agenzie TPL

LR 6/2012 (Art.4, com.3)

DOPO l’attua-zione della L

214/11 (art.23, com.14–22)

Funzioni ammi-nistrative e vigi-lanza di impian-ti intercomunali o interprovin-

ciali (non quelli di area urbana) LR 6/2012 (Art.4,

com.2, lett.i) – com.3)

Funzioni ammi-nistrative e vigi-lanza degli im-

pianti comunali o di area urbana *

LR 6/2012 (Art.6, com.2, lett.f))

Concessioni Gestione/ Attuazione

Rilascio conces-sioni per impianti intercomunali o

interprovinciali ** LR 6/2012 (Art.4,

com.4, lett.b))

Page 23: Dossier 04

Dossier 04 – Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico

21

Macro-funzione Funzione

Livello di esercizio

della funzione

Livello di Governo e normativa

Regione Provincia Agenzie per il

Trasporto Pubblico Locale

Comuni

Note ** Singolarmente.

: * In forma associata con gli altri Enti locali nell'ambito delle Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale.

Affidamento dei servizi

Gestione/ Attuazione

Espletamento pro-cedure per affida-mento servizi in-

terurbani, con stipula Contratti di

Servizio * DLgs 422/1997 (Art.18

– Art.19) LR 6/2012 (Art.4,

com.2, lett. d), f) – Art.18 – Art.22)

DOPO l’attuazione della L 214/11

(art.23, com.14–22) tali funzioni

saranno esercitate dalle Agenzie TPL

LR 6/2012 (Art.4, com.3)

DOPO l’attua-zione della L

214/11 (art.23, com.14–22)

Espletamento procedure per affidamento

servizi interur-bani, con stipu-la Contratti di

Servizio DLgs 422/1997

(Art.18 – Art.19) LR 6/2012 (Art.4,

com.2, lett. d), f) – com.3 – Art.18 –

Art.22)

Espletamento (da parte dei Comuni capo-

luogo di Provin-cia e/o di Regio-ne) di procedu-

re per affida-mento servizi comunali e di area urbana,

con stipula Con-tratti di Servizio

* DLgs 422/1997

(Art.18 – Art.19) LR 6/2012 (Art.6,

com.2, lett. c), e) – Art.18 – Art.22)

Rilascio conces-sioni per im-

pianti interni al territorio co-munale e per tutti i sistemi metropolitani

** LR 6/2012 (Art.6,

com.3, lett. e))

Autorizzazioni Gestione/ Attuazione

Rilascio autorizza-zione per immatri-colazione e loca-zione materiale

rotabile per servizi interurbani * LR 6/2012 (Art.4,

com.2, lett.g))

DOPO l’attuazione della L 214/11

(art.23, com.14–22) tali funzioni

saranno esercitate dalle Agenzie TPL

LR 6/2012 (Art.4, com.3)

Rilascio autorizza-zione per immatri-colazione e loca-zione materiale

rotabile per servizi di linea di collega-mento al sistema

aeroportuale e granturismo (non presenti in Provin-cia di Milano) **

LR 6/2012 (Art.4, com.4, lett.d))

DOPO l’attua-zione della L

214/11 (art.23, com.14–22)

Rilascio autoriz-zazione per

immatricolazio-ne e locazione materiale rota-bile per servizi

interurbani LR 6/2012 (Art.4, com.2, lett.g) –

com.3)

Rilascio autoriz-zazione per im-matricolazione e locazione ma-teriale rotabile per servizi co-

munali o di area urbana *

LR 6/2012 (Art.6, com.2, lett.g))

Page 24: Dossier 04

Dossier 04 – Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico

22

Tabella 2c – Le competenze attuali (funzioni, livelli di governo e riferimenti normativi): Trasporto Pubblico Locale su gomma

Macro-funzione Funzione

Livello di esercizio

della funzione

Livello di Governo e normativa

Regione Provincia Agenzie per il

Trasporto Pubblico Locale

Comuni

Note ** Singolarmente.

: * In forma associata con gli altri Enti locali nell'ambito delle Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale.

c) Trasporto pubblico locale su gomma

Programma-zione, indiriz-

zo, regola-mentazione e

controllo (PRMT e PBTPL)

Pianifica-zione

Redazione PRMT – Programma Regio-nale della Mobilità

e dei Trasporti e individuazione di modalità partico-

lari di espleta-mento di servizi di linea in territori a domanda debole

DLgs 422/1977 (Art.14, com.4)

LR 6/2012 (Art.3, com.1, let.b) – Art.10)

Programmazione, regolamentazione e controllo servizi interurbani e in aree a domanda

debole * LR 6/2012 (Art.4, com.2, lett.a), b))

DOPO l’attuazione della L 214/11

(art.23, com.14–22) tali funzioni

saranno esercitate dalle Agenzie TPL

LR 6/2012 (Art.4, com.3)

Programmazio-ne, regolamen-tazione e con-trollo servizi

interurbani e in aree a doman-da debole, con redazione del PBTPL – Pro-gramma di

Bacino del TPL LR 6/2012 (Art.4,

com.2, lett.a), b) – com.3 – Art.7,

com.13, lett.a) – Art.13)

Programma-zione, regola-mentazione e

controllo servizi comunali, di

area urbana e in aree a do-

manda debole * LR 6/2012 (Art.6, com.2, lett.a), b))

Definizione di linee guida,

criteri e standard

Pianifica-zione

Definizione di indi-rizzi per pianifica-zione dei trasporti locali, affidamento

servizi e relativi contratti, attività di monitoraggio e controllo e infor-

mazione all'utenza DLgs 422/1977 (Art.14,

com.2, lett.a)) LR 6/2012 (Art.3,

com.1, let.c) – Art.15)

Individuazione criteri di posizio-namento, acces-

sibilità e standard per paline e fer-

mate dei servizi di competenza * LR 6/2012 (Art.4,

com.2, lett. j))

DOPO l’attuazione della L 214/11

(art.23, com.14–22) tali funzioni

saranno esercitate dalle Agenzie TPL

LR 6/2012 (Art.4, com.3)

Determinazione di standard ge-stionali, qualita-

tivi, tecnici ed economici (nel

rispetto di stan-dard minimi

regionali) LR 6/2012 (Art.7, com.13, lett.d))

DOPO l’attua-zione della L

214/11 (art.23, com.14–22)

Individuazione criteri di posi-zionamento,

accessibilità e standard per paline e fer-

mate dei servizi di competenza LR 6/2012 (Art.4, com.2, lett. j) –

com.3)

Individuazione criteri di posi-

zionamento, ac-cessibilità e

standard per paline e ferma-te dei servizi di competenza * LR 6/2012 (Art.6,

com.2, lett.i))

Page 25: Dossier 04

Dossier 04 – Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico

23

Macro-funzione Funzione

Livello di esercizio

della funzione

Livello di Governo e normativa

Regione Provincia Agenzie per il

Trasporto Pubblico Locale

Comuni

Note ** Singolarmente.

: * In forma associata con gli altri Enti locali nell'ambito delle Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale.

Affidamento dei servizi

Gestione/ Attuazione

Espletamento pro-cedure per affida-mento servizi in-

terurbani e in aree a domanda debo-

le, con stipula Con-tratti di Servizio * DLgs 422/1997 (Art.18

– Art.19) LR 6/2012 (Art.4,

com.2, lett. d), f) – Art.18 – Art.22)

DOPO l’attuazione della L 214/11

(art.23, com.14–22) tali funzioni

saranno esercitate dalle Agenzie TPL

LR 6/2012 (Art.4, com.3)

Stazione appal-tante per affi-

damento servizi interurbani e in aree a doman-da debole, per il bacino, sotto-scrivendo, ge-stendo e veri-

ficando il rispet-to dei Contratti

di Servizio LR 6/2012 (Art.4,

com.2, lett. d), f) – com.3 – Art.7,

com.13, lett.f), g) – Art.18 – Art.22)

Espletamento procedure per affidamento servizi comu-

nali, di area ur-bana e in aree a domanda debo-le, con stipula

Contratti di Servizio *

DLgs 422/1997 (Art.18 – Art.19) LR 6/2012 (Art.6,

com.2, lett. c), e) – Art.18 – Art.22)

Istituzione e finanziamento di servizi ag-

giuntivi a quelli programmati

dall’Agenzia TPL (per i Comuni

non capoluogo) **

LR 6/2012 (Art.6, com.3, lett. f))

Autorizzazioni Gestione/ Attuazione

Rilascio autorizza-zione per svolgi-mento servizi di linea di compe-tenza con auto-

bus immatricolati da noleggio e per

alienazione di autobus di linea *

LR 6/2012 (Art.4, com.2, lett. h))

DOPO l’attuazione della L 214/11

(art.23, com.14–22) tali funzioni

saranno esercitate dalle Agenzie TPL

LR 6/2012 (Art.4, com.3)

DOPO l’attua-zione della L

214/11 (art.23, com.14–22)

Rilascio autoriz-zazione per svolgimento

servizi di linea di competenza

con autobus im-matricolati da noleggio e per alienazione di

autobus di linea LR 6/2012 (Art.4, com.2, lett. h) –

com.3)

Rilascio autoriz-zazione per svolgimento

servizi di linea di competenza

con autobus im-matricolati da noleggio e per alienazione di

autobus di linea *

LR 6/2012 (Art.6, com.2, lett.h))

Page 26: Dossier 04

Dossier 04 – Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico

24

Macro-funzione Funzione

Livello di esercizio

della funzione

Livello di Governo e normativa

Regione Provincia Agenzie per il

Trasporto Pubblico Locale

Comuni

Note ** Singolarmente.

: * In forma associata con gli altri Enti locali nell'ambito delle Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale.

Accertamenti Gestione/ Attuazione

Accertamento del-l’idoneità di per-

corsi e ubicazione fermate dei servizi interurbani e co-

munali dei Comuni non capoluogo di Provincia (esclusi quelli esistenti) *

LR 6/2012 (Art.4, com.2, lett. j))

DOPO l’attuazione della L 214/11

(art.23, com.14–22) tali funzioni

saranno esercitate dalle Agenzie TPL

LR 6/2012 (Art.4, com.3)

DOPO l’attua-zione della L

214/11 (art.23, com.14–22)

Accertamento dell’idoneità di percorsi e ubi-

cazione fermate dei servizi inter-urbani e comu-nali dei Comuni non capoluogo

di Provincia (esclusi quelli

esistenti) LR 6/2012 (Art.4, com.2, lett. j) –

com.3)

Accertamento (da parte del

Comune capo-luogo di Provin-cia) dell’idonei-tà di percorsi e ubicazione fer-mate dei servizi

comunali e di area urbana

(esclusi quelli esistenti) *

LR 6/2012 (Art.6, com.2, lett.i))

Fondo per i trasporti Risorse

Costituzione fondo annuale destinato

ai trasporti DLgs 422/1997 (Art.20)

Programma-zione degli

investimenti, riparto risorse

e finanziamenti

Risorse

Programmazione degli investimenti. Riparto e assegna-zione (a Province, Comuni e Agenzie di TPL) di risorse per svolgimento

dei servizi. Promo-zione di finan-

ziamenti integra-tivi per migliorare

quantità, acces-sibilità, fruibilità e

qualità del tras-porto pubblico

locale LR 6/2012 (Art.3,

com.1, lett.d), e), i) – com.2, let.a) – Art.17)

Definizione di forme integrative di finanziamento

per miglioramento di quantità, fruibi-lità e qualità del

Trasporto Pubblico Locale **

LR 6/2012 (Art.4, com.4)

Programmazio-ne e gestione risorse finan-

ziarie LR 6/2012 (Art.7, com.13, let.e) –

Art.17)

Definizione di forme integra-tive di finanzia-mento per mi-glioramento di

quantità, fruibi-lità e qualità del Trasporto Pub-blico Locale ** LR 6/2012 (Art.6,

com.3)

Page 27: Dossier 04

Dossier 04 – Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico

25

abella 2d – Le competenze attuali (funzioni, livelli di governo e riferimenti normativi): sistema tariffario

Macro-funzione Funzione

Livello di esercizio

della funzione

Livello di Governo e normativa

Regione Provincia Agenzie per il

Trasporto Pubblico Locale

Comuni

Note ** Singolarmente.

: * In forma associata con gli altri Enti locali nell'ambito delle Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale.

d) Sistema tariffario

Politiche tariffarie

Pianifica-zione

Definizione di politiche tariffarie per sistema tarif-

fario integrato regionale

LR 6/2012 (Art.3, com.1, lett.g) – com.2,

lett.j) – Art.43)

Regolamento tariffario

Pianifica-zione

Regolamento tarif-fario che disciplina l’applicazione del sistema tariffario integrato regio-

nale LR 6/2012 (Art.44)

Tariffe Gestione/ Attuazione

Approvazione sistema tariffario

integrato per i ser-vizi di propria competenza e

determinazione tariffe (in confor-

mità al regola-mento regionale) *

LR 6/2012 (Art.4, com.2, lett.e))

DOPO l’attuazione della L 214/11

(art.23, com.14–22) tali funzioni

saranno esercitate dalle Agenzie TPL

LR 6/2012 (Art.4, com.3)

Determinazione di tariffe inferiori a quelle stabilite

dalle Agenzie TPL **

LR 6/2012 (Art.4, com.4, lett.a))

Approvazione sistema tarif-

fario di bacino e determinazione tariffe (in con-

formità al rego-lamento regio-

nale), previa intesa con la Regione per i titoli integrati con i servizi ferroviari.

Definizione di agevolazioni tariffarie con

oneri a proprio carico

LR 6/2012 (Art.4, com.2, lett.e) – com.3 – Art.7,

com.13, lett.b), l))

Approvazione sistema tarif-

fario integrato per i servizi di propria com-petenza e de-terminazione tariffe (in con-

formità al rego-lamento regio-

nale) * LR 6/2012 (Art.6,

com.2, lett.d))

Determinazio-ne, di tariffe in-feriori a quelle stabilite dalle

Agenzie TPL ** LR 6/2012 (Art.6,

com.3, lett.c))

Verifiche sulle condizioni di

viaggio minime

Gestione/ Attuazione

Verifica osser-vanza delle con-dizioni di viag-gio minime ap-plicate dal ge-

store dei servizi di Trasporto

Pubblico Locale LR 6/2012 (Art.7, com.13, lett.h))

Page 28: Dossier 04

Dossier 04 – Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico

26

Tabella 2e – Le competenze attuali (funzioni, livelli di governo e riferimenti normativi): integrazione modale e mobilità sostenibile

Macro-funzione Funzione

Livello di esercizio

della funzione

Livello di Governo e normativa

Regione Provincia Agenzie per il

Trasporto Pubblico Locale

Comuni

Note ** Singolarmente.

: * In forma associata con gli altri Enti locali nell'ambito delle Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale.

e) Integrazione

modale e mobilità

sostenibile

Integrazione modale

Pianifica-zione

Promozione dello sviluppo di inter-

modalità, di forme complementari e

sostenibili di mobi-lità, di integrazio-

ne tra mobilità dolce e servizi di

trasporto pubblico locale e regionale

LR 6/2012 (Art.3, com.1, lett.g) – com.2,

lett.f), j), r))

Sviluppo di mobi-lità sostenibile e

innovativa integra-ta con i servizi di trasporto pubbli-co; promozione di

interventi per integrazione tra la mobilità dolce e

servizi di trasporto pubblico locale e

regionale LR 6/2012 (Art.4, com.2, lett.k), l))

DOPO l’attuazione della L 214/11

(art.23, com.14–22) tali funzioni

saranno esercitate dalle Agenzie TPL

LR 6/2012 (Art.4, com.3)

Sviluppo di ini-ziative per inte-

grazione fra trasporto pub-blico locale e

forme comple-mentari di mo-bilità sostenibi-le (tra cui mobi-lità dolce). Pro-poste (da tra-smettere alla Regione), per

ottimizzare l'in-tegrazione in-termodale dei

servizi ferroviari regionali nei

bacini LR 6/2012 (Art.4, com.2, lett.k), l) –

com.3 – Art.7, com.13, lett.b), i))

Sviluppo di mo-bilità sostenibi-le e innovativa

da integrare con servizi di

trasporto pub-blico *

LR 6/2012 (Art.6, com.2, lett.j))

Centri di interscambio

Pianifica-zione

Promozione di accordi per favori-

re la riqualifica-zione delle sta-

zioni, la realizza-zione di centri di

interscambio LR 6/2012 (Art.21)

Promozione di centri di inter-scambio con i vettori di tras-

porto * LR 6/2012 (Art.6,

com.2, lett.k))

Centri di interscambio

Gestione/ Attuazione

Provvedimenti sulla viabilità comunale per garantire ac-cessibilità dei punti di inter-scambio con le

reti di forza (stazioni ferro-

viarie, metropo-litane e metro-

tranviarie ** LR 6/2012 (Art.6,

com.3, lett.b))

Page 29: Dossier 04

Dossier 04 – Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico

27

Tabella 2f – Le competenze attuali (funzioni, livelli di governo e riferimenti normativi): altre attività

Macro-funzione Funzione

Livello di esercizio

della funzione

Livello di Governo e normativa

Regione Provincia Agenzie per il

Trasporto Pubblico Locale

Comuni

Note ** Singolarmente.

: * In forma associata con gli altri Enti locali nell'ambito delle Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale.

f) Altre attività

Pianificazione (PUM e PUT)

Pianifica-zione

Disciplina del pro-cedimento di for-mazione e appro-vazione dei PUM – Piani Urbani della Mobilità e degli indirizzi per la

redazione dei PUT – Piani Urbani del

Traffico, indivi-duando i Comuni tenuti alla reda-zione di tali piani

LR 6/2012 (Art.3, com.1, lett.m), n))

Approvazione PUM – Piani Ur-bani della Mo-bilità e PUT –

Piani Urbani del Traffico (previo

parere delle Agenzie TPL) ** LR 6/2012 (Art.6,

com.3, lett.a))

Regolamenta-zione e

controllo Pianifica-

zione

Disciplina (anche con regolamenti) dei servizi di linea di collegamento al sistema aeropor-tuale, di granturi-smo e “finalizzati”

LR 6/2012 (Art.3, com.2, lett.h))

Regolamenta-zione e controllo servizi di linea di granturismo che interessano più

Comuni ** LR 6/2012 (Art.4,

com.4, lett.c))

Regolamenta-zione e control-

lo servizi di linea di gran-

turismo intera-mente nell'am-bito del territo-rio del singolo

Comune ** LR 6/2012 (Art.6,

com.3, lett.g))

Sistema informativo e infomobilità (Programma

Regionale del-l'Infomobilità)

Pianifica-zione

Sviluppo del siste-ma informativo dei

trasporti e della mobilità e del

sistema regionale di informazione al pubblico sui servizi di trasporto pub-blico. Approvazio-ne del Programma

Regionale dell'Infomobilità

LR 6/2012 (Art.3, com.1, lett.o), p) –

Art.16)

Carta qualità dei servizi

Pianifica-zione

Elaborazione dello schema della Carta qualità dei servizi

LR 6/2012 (Art.3, com.1, lett.h))

Page 30: Dossier 04

Dossier 04 – Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico

28

Macro-funzione Funzione

Livello di esercizio

della funzione

Livello di Governo e normativa

Regione Provincia Agenzie per il

Trasporto Pubblico Locale

Comuni

Note ** Singolarmente.

: * In forma associata con gli altri Enti locali nell'ambito delle Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale.

Promozione Pianifica-zione

Definizione di politiche unifor-mi per promo-zione (anche

con forme inno-vative del siste-ma) del traspor-

to pubblico locale

LR 6/2012 (Art.7, com.13, lett.j), k))

Conferenze locali del trasporto pubblico

Pianifica-zione

Costituzione di conferenze lo-

cali del traspor-to pubblico

LR 6/2012 (Art.7, com.13, lett.m))

Monitoraggio Gestione/ Attuazione

Monitoraggio della qualità dei

servizi LR 6/2012 (Art.7, com.13, lett.n) –

Art.15)

Vigilanza Gestione/ Attuazione

Vigilanza sul rispetto delle

norme di quali-tà e sicurezza

del lavoro delle aziende eroga-trici dei servizi LR 6/2012 (Art.7, com.13, lett.o))

Autorizzazio-ne

Pianifica-zione

Autorizzazione di servizi di ca-rattere sociale con noleggio di

autobus con conducente

LR 6/2012 (Art.7, com.13, lett.p))

Page 31: Dossier 04

Dossier 04 – Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico

29

2. L’agenda della Città metropolitana di Milano La Città metropolitana di Milano eserciterà le proprie funzioni nell’ambito territoriale afferente all’attuale Provincia di Milano, ma, per quanto attiene alla lettura dell’assetto delle reti infrastrutturali per la mobilità e, ancor più, dei servizi di trasporto pubblico (siano essi su ferro o su gomma), occorre travalicare le delimitazioni date dai confini amministrativi del nuovo Ente, in quanto le relazioni e gli spostamenti, per propria natura, non si esauriscono all’interno di uno spazio circoscritto aprioristicamente, ma si estendono anche nei territori contermini. 2.1. I caratteri della rete del trasporto pubblico su ferro attuale e gli interventi previsti

La rete del trasporto pubblico su ferro nell’area metropolitana, costituita dalle linee ferroviarie, dalle metropolitane e dalle principali tranvie/metrotranvie, è contraddistinta da un andamento prevalentemente radiocentrico rispetto a Milano, analogo a quello della rete viaria. Le linee ferroviarie corrono, infatti, parallelamente alle principali direttrici stradali (Milano-Brescia-Venezia, Milano-Bologna, Milano-Pavia-Genova, Milano-Mortara, Milano-Novara-Torino, Milano-Gallarate, Milano-Monza-Como e Milano-Monza-Lecco, gestite da RFI, Milano-Saronno e Milano-Asso, gestite da FerrovieNord) e, nella maggior parte dei casi, risultano tra loro interconnesse nell’area cittadina di Milano grazie agli instradamenti sul sistema di “cintura” e nel Passante ferroviario. Solo il settore settentrionale dell’area metropolitana è contraddistinto da una più ricca ed articolata dotazione di infrastrutture ferroviarie, con la presenza, oltre che delle diramazioni verso nord da Gallarate (direzione Varese, Laveno, Sesto Calende) e da Saronno (direzione Varese e Como), anche della direttrice trasversale FerrovieNord Saronno-Malpensa-Novara su cui si attesta la tratta Seregno-Saronno, da poco riattivata. I servizi offerti sono molteplici: quelli “tradizionali” di scala nazionale ed internazionale, ai quali, negli ultimi anni, si sono aggiunti quelli dell’Alta Velocità (lungo le linee Milano-Torino e Milano-Bologna) e quelli afferenti al Servizio Ferroviario Regionale (SFR) che, nel caso specifico della Lombardia, è strutturato in: - servizi Regionali (linee R), per i collegamenti di più ampio raggio, lungo 36 linee della rete ferroviaria

lombarda, contraddistinti da un treno ogni 60' o 120' e fermate in tutte le stazioni esterne all'area suburbana;

- servizi RegioExpress (linee RE), per i collegamenti di più ampio raggio, lungo 10 linee della rete ferroviaria lombarda, con corse cadenzate ogni 60' o 120', fermate nelle principali stazioni esterne e senza fermate intermedie nella tratta suburbana più prossima a Milano;

- servizi Suburbani (linee S), che collegano (con 10 linee) l'hinterland di Milano e il centro città, attraverso il Passante e lungo le linee ferroviarie di superficie, diramandosi per un raggio di oltre 30 km fino a Novara, Varese, Saronno, Como, Mariano Comense, Camnago-Lentate, Lecco, Seregno, Treviglio, Lodi, Albairate e Pavia; essi offrono un servizio frequente a tutte le fermate sulla linea (corse cadenzate ogni 30’, per tutto l’arco della giornata) e garantiscono, in Milano, un vero e proprio servizio di metropolitana, interconnesso con la rete urbana del trasporto pubblico (cfr. Figura 1);

- servizi aeroportuali Malpensa Express, di collegamento con il Terminal 1 dell’aeroporto di Malpensa, dalle stazioni di Milano Cadorna, Centrale e P.ta Garibaldi (lungo la tratta FerrovieNord Milano-Saronno-Malpensa).

La gestione e manutenzione della rete e delle stazioni ferroviarie di proprietà della Regione Lombardia è in capo a FerrovieNord SpA, società facente parte del Gruppo FNM – Ferrovie Nord Milano SpA. La Regione Lombardia31 detiene una partecipazione azionaria di maggioranza (non inferiore al 54%) nel capitale sociale del Gruppo FNM, a garanzia di coerenza ed integrazione nella ristrutturazione delle infrastrutture ferroviarie con 31 anche ai sensi dell’art.30, com.5 della LR 6/2012.

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la rete e le stazioni di proprietà dello Stato. Queste ultime sono affidate in concessione al Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane SpA che, attraverso la Società RFI – Rete Ferroviaria Italiana SpA, ne è responsabile della gestione e manutenzione. Responsabile della gestione dei servizi Suburbani e Regionali, oltre a quelli di collegamento aeroportuale Malpensa Express è, invece, la Società TreNord srl, nata nel maggio 2011 dall’alleanza paritetica tra LeNORD (società del Gruppo FNM Ferrovie Nord Milano SpA), e la Divisione Regionale Lombardia di Trenitalia SpA (società partecipata del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane SpA, che gestisce il servizio di trasporto ferroviario di interesse nazionale)32.

Figura 1 – Mappa della rete del Servizio Ferroviario Suburbano lombardo (Fonte: Regione Lombardia)

Le linee metropolitane (cfr. Figura 2) costituiscono la rete di forza del trasporto pubblico di Milano e solo in pochi casi offrono un servizio che ne travalica i confini comunali (la linea M1, che raggiunge l’area di Sesto San Giovanni e il polo fieristico di Rho-Pero, la linea M2, che raggiunge l’area di Assago a sud, Cologno Monzese a 32 Prima della costituzione della società TreNord srl, la gestione del servizio di trasporto lungo la rete delle Ferrovie Nord Milano era in capo alla società LeNORD, del Gruppo FNM.

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nord e serve l’intera asta urbanizzata lungo il Martesana fino a Gessate), apportando, in questi casi, benefici per il sistema della mobilità a scala intercomunale. Completano, inoltre, la rete del ferro le principali linee tranviarie/metrotranviarie che, da Milano, si estendo verso le aree più esterne della città o anche oltre i confini comunali: a sud (linee n° 24 Duomo-Vigentino e n° 15 Milano P.zza Fontana-Rozzano, denominata anche metrotranvia Sud) e a nord (linee n° 4 Cairoli-Niguarda Parco Nord, denominata anche metrotranvia Nord, e n° 31 Milano Bicocca (M5)-Cinisello, il cui capolinea milanese è stato solo recentemente arretrato in corrispondenza dell’attestamento della prima tratta della linea metropolitana M5). La tranvia interurbana n° 179 Milano-Limbiate, che raggiunge anche l’area della Brianza, offre ad oggi un servizio limitato, in relazione alle inadeguate condizioni prestazionali, mentre l’analoga tranvia interurbana Milano-Desio (attiva fino all’ottobre 2011, seppure sempre con servizio limitato), è stata addirittura soppressa a sostituita da un servizio bus. La gestione e manutenzione della rete delle metropolitane (compresa la metropolitana leggera di collegamento con l'Ospedale San Raffaele) e del relativo servizio, viene svolta dal Gruppo ATM – Azienda Trasporti Milanesi SpA, società pubblica di proprietà del Comune di Milano, la cui struttura societaria è riportata nella Tabella 2. ATM gestisce, inoltre, il servizio di trasporto pubblico (autobus, filobus, metrotranvie e tram urbani ed interurbani) nel capoluogo lombardo (servizio comunale), nei Comuni di area urbana ed in una parte del territorio della Provincia di Milano (per un totale di 51 Comuni serviti), oltre ad altri servizi “complementari”, quali il car sharing GuidaMi ed il bike sharing BikeMi, il sistema SostaMilano (con il controllo delle zone di sosta regolamentata su strisce blu e di tutti i sistemi di pagamento in città) ed i 21 parcheggi di corrispondenza nei pressi delle principali linee di trasporto.

Figura 2 – Mappa della rete metropolitana milanese (Fonte: ATM)

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Tabella 2 – Organigramma del Gruppo ATM SpA

Figura 3 – Assetto della rete del trasporto pubblico su ferro attuale nella regione urbana milanese

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A fronte dell’attuale assetto della rete del ferro qui delineato occorre segnalare che, lungo alcune direttrici (ad esempio verso Gallarate e Malpensa, verso Pavia o, più in generale, nell’area a nord di Milano, sia in direzione radiale che in direzione trasversale), vi è la necessità di attuare opere infrastrutturali in grado di migliorare l’offerta complessiva, mentre, quasi ovunque, permangono ancora criticità legate essenzialmente alla qualità del servizio offerto e alle condizioni dei nodi di interscambio, che potranno essere risolte solo con azioni finalizzate ad ottenere una maggiore integrazione tra le diverse modalità di trasporto pubblico. Gli interventi di tipo infrastrutturale già in cantiere e quelli previsti/programmati (indicati nella Tabella 3, nella Tabella 4 e nella Figura 5) concorrono al raggiungimento degli obiettivi di incrementare e rendere complessivamente più efficiente l’offerta di trasporto pubblico e di favorire il trasferimento modale. Risulta, così, possibile, da un lato, una più adeguata organizzazione e separazione dei servizi passeggeri da quelli per le merci (allontanamento di questi ultimi dal nodo centrale milanese, favorendo il rafforzamento del Servizio Ferroviario Regionale e dell’accessibilità all’aeroporto di Malpensa), dall’altro, una maggiore integrazione tra le linee, sia ferroviarie (di breve e lunga percorrenza) che metropolitane. Lo schema di assetto futuro, che si delineerà in conseguenza dell’attuazione delle opere principali, è contraddistinto dai seguenti “elementi”: - direttrici ad Alta Velocità/Alta Capacità e lunga percorrenza passeggeri che si sviluppano a raggiera dal

nodo di Milano, mettendolo in relazione con il resto del nord e centro Italia e con la Svizzera; l’ampliamento in tutte le direzioni di tali servizi di lungo raggio sarà possibile grazie al completamento dei lavori già in realizzazione per la tratta Treviglio-Brescia Ovest della linea ferroviaria AV/AC Milano-Verona, verso est, al quadruplicamento della linea RFI Milano-Pavia, verso i porti liguri più a sud, al quadruplicamento della linea RFI Monza-Chiasso (comprensivo della sistemazione del nodo di Seregno) ed all’ammodernamento della linea RFI Milano-Monza, verso nord;

- un sistema di gronde ferroviarie per le merci per il by-pass tangenziale del nodo di Milano, che consenta l’allontanamento dall’area centrale milanese della componente del traffico merci e crei le condizioni per la crescita di tali movimentazioni ferroviarie (purché venga attuata una parallela riorganizzazione e sviluppo degli impianti di smistamento del traffico merci stesso); affinché si possa concretizzare tale sistema è indispensabile la realizzazione della cosiddetta Gronda ferroviaria di Nord-Est Seregno-Bergamo, che completerà l’infrastrutturazione trasversale a nord di Milano, a sua volta connessa, verso nord, con il sistema ferroviario svizzero (attraverso il quadruplicamento della linea Monza-Chiasso), verso ovest e verso est con le linee AV/AC dirette a Torino e a Venezia e, verso sud, con l’arco esteso tra Novara e Treviglio (transitante per Mortara, Pavia e Casalpusterlengo), che permetterebbe la chiusura dell’anello ferroviario tangenziale; per quanto riguarda tale arco meridionale della gronda merci si segnala, però, che non vi sono ancora le indicazioni progettuali specifiche necessarie per risolverne le problematiche principali, relative al nodo di Pavia ed all’interconnessione tra le linee dirette a Cremona e a Piacenza;

- migliori collegamenti con l’aeroporto di Malpensa, sia passeggeri che merci, a loro volta interconnessi con i sistemi dell’Alta Velocità/Alta Capacità e delle “gronde”; in particolare si tratta delle direttrici provenienti da Milano (grazie al potenziamento della linea RFI Rho-Gallarate ed alla realizzazione del cosiddetto “raccordo Y” a Busto Arsizio tra le linee RFI e FerrovieNord), dall’area piemontese (con il potenziamento, già cantierato, della tratta FerrovieNord Vanzaghello-Castano-Turbigo, la realizzazione della variante di Galliate lungo la linea FerrovieNord Saronno-Novara e la riorganizzazione del nodo ferroviario di Novara) e dalla Svizzera (grazie alla nuova tratta ferroviaria RFI Arcisate-Stabio in costruzione, all’estensione della linea FerrovieNord dal Terminal 1 al Terminal 2 dell’aeroporto ed al suo successivo collegamento verso nord con la linea del Sempione e con il nodo di Gallarate);

- linee o tratte dedicate al Servizio Ferroviario Regionale e Suburbano più efficienti e tali da garantire un’offerta migliore in termini, sia di puntualità e qualità complessiva, che di estensione dei servizi stessi; ciò si rende possibile, da un lato, per effetto della riorganizzazione delle relazioni di più lunga percorrenza e

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merci, dall’altro grazie alla realizzazione di interventi di riqualificazione ed ammodernamento delle linee stesse (RFI Monza-Molteno-Lecco, RFI Como-Lecco, FerrovieNord Milano-Asso tra Milano Affori e Varedo e RFI Milano-Mortara nella tratta Albairate/Vermezzo-Parona Lomellina);

- una rete delle metropolitane e metrotranvie milanesi interconnessa con le polarità esterne e con i nodi ad elevata accessibilità stradale esistenti o conseguenti al previsto riassetto della maglia viaria portante, tale da garantire una migliore integrazione tra le reti ed un’offerta più appetibile in linea con le politiche di trasferimento modale; si segnalano, in tal senso, i prolungamenti delle linee esistenti (M1, M2, M3 ed M5) ed in realizzazione (M4) fino ai sistemi tangenziali interno ed esterno e la riqualificazione delle metrotranvie extraurbane dirette verso nord (Milano-Desio-Seregno e Milano-Limbiate).

Figura 4 – Assetto della rete del trasporto pubblico su ferro della regione urbana milanese nello scenario futuro

L’ultimo decennio, anche grazie all’introduzione della “Legge Obiettivo” 33 per le grandi infrastrutture strategiche (tra cui rientrano quasi tutti gli interventi sulla rete ferroviaria e molti di quelli sulle metropolitane), ha visto l’entrata in esercizio di opere che hanno contribuito ad un decisivo rafforzamento dell’offerta infrastrutturale, consentendo l’attuazione del Servizio Ferroviario Regionale (con l’introduzione dei servizi Suburbani, possibile solo in seguito al completamento del Passante ferroviario di Milano), permettendo l’istituzione delle linee dell’Alta Velocità/Alta Capacità (Milano-Torino e Milano-Bologna) ed avviando una prima fase di ampliamento della rete delle metropolitane milanesi.

33 La Legge n° 443 del 21.12.2001 “Delega al Governo in materia di infrastrutture ed insediamenti produttivi strategici ed altri interventi per il rilancio delle attività produttive” (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n° 299 del 27.12.2001, Suppl. Ordinario n° 279) , denominata “Legge Obiettivo”, stabilisce procedure e modalità di finanziamento per la realizzazione delle grandi opere pubbliche ritenute “strategiche e di preminente interesse nazionale”.

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Ad oggi sono in corso i lavori per realizzare un’ulteriore asse dell’Alta Velocità/Alta Capacità in direzione Verona (tratta Treviglio-Brescia Ovest) ed altre estensioni della rete metropolitana (tratta Sesto FS-Monza Bettola della linea M1, tratta Garibaldi-San Siro della linea M5 e primo tronco Linate-Forlanini della linea M4), ma vi sono da attuare ancora numerosi altri interventi che risultano essenziali per poter completare il nuovo auspicato schema di assetto della rete del trasporto su ferro della regione urbana milanese. La carenza di risorse economico-finanziarie (o, comunque, la difficoltà nel loro reperimento) ed i rallentamenti nelle procedure approvative (legati anche alla ricerca del consenso/coinvolgimento delle comunità locali) sono i fattori che maggiormente condizionano le tempistiche di realizzazione delle opere, che presentano gradi di maturazione alquanto diversificati e possono essere classificate come: - opere con progetti “certi”, ad un più avanzato stadio progettuale ed approvativo; - opere con progetti che presentano un certo livello di “sofferenza”, soprattutto in termini di disponibilità di

risorse, ma anche in relazione al grado di consenso da parte delle realtà territoriali interessate; - previsioni più “incerte”, ancora allo stadio di ipotesi di fattibilità, da valutare in termini di efficacia ed

opportunità realizzative.

Figura 5 – Interventi in cantiere e previsti/programmati lungo la rete del trasporto pubblico su ferro

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Tabella 3 – Interventi in cantiere e previsti/programmati (certi, in sofferenza o incerti) lungo la rete ferroviaria N° Intervento sulla rete ferroviaria

LEGENDA In cantiere Previsto/programmato “certo”

Previsto/programmato “in sofferenza”

Previsto/programmato “incerto”

11.f Nuova tratta RFI Arcisate-Stabio per collegamento Varese-Mendrisio

12.f Potenziamento tratta FNM Vanzaghello-Castano-Turbigo

13.f Tratta Treviglio-Brescia Ovest linea ferroviaria AC/AV Milano-Verona

14.f Quadruplicamento Rho-Parabiago e prima fase “raccordo Y” (I° lotto potenziamento linea RFI Rho-Gallarate)

15.f Triplicamento Parabiago-Gallarate (II° lotto potenziamento linea RFI Rho-Gallarate)

16.f Completamento “raccordo Y” a Busto Arsizio tra linee RFI e FerrovieNord

17.f Estensione linea FerrovieNord dal Terminal 1 al Terminal 2 dell'Aeroporto di Malpensa

18.f Collegamento ferroviario da Malpensa verso nord (linea Sempione e nodo di Gallarate)

19.f Variante di Galliate linea FerrovieNord Saronno-Novara

20.f Riorganizzazione nodo ferroviario Novara

21.f Gronda ferroviaria Nord-Est Seregno-Bergamo

22.f Quadruplicamento linea RFI Monza-Chiasso e risoluzione del nodo di Seregno

23.f Ammodernamento RFI Milano-Monza

24.f Riqualificazione linea RFI Monza-Molteno-Lecco

25.f Riqualificazione linea RFI Como-Lecco

26.f Ammodernamento linea FerrovieNord Milano-Asso tra Milano Affori e Varedo

27.f Raddoppio linea RFI Milano-Mortara tratta Albairate/Vermezzo-Parona

28.f Quadruplicamento Milano-Pieve E.-Pavia

Tabella 4 – Interventi in cantiere e previsti/programmati (certi, in sofferenza o incerti) lungo la rete metropolitana e metrotranviaria

N° Intervento sulla rete metropolitana e metrotranviaria

LEGENDA In cantiere Previsto/programmato “certo”

Previsto/programmato “in sofferenza”

Previsto/programmato “incerto”

5.m Prolungamento metrotranvia Sud n.15 in Rozzano (via Cabrini-via G. Rossa)

6.m Linea metropolitana M5 Bignami-San Siro (tratta Garibaldi-San Siro)

7.m Estensione linea metropolitana M1 da Sesto FS a Monza Bettola

8.m Nuova linea metropolitana M4 Lorenteggio-Linate (tronco Linate-Forlanini)

9.m Nuova linea metropolitana M4 Lorenteggio-Linate (tronco Forlanini-Lorenteggio)

10.m Prolungamento linea metropolitana M4 est (Linate-Pioltello) e ovest (Lorenteggio- Buccinasco-Corsico)

11.m Prolungamento linea metropolitana M2 Cologno Nord-Vimercate

12.m Prolungamento linea metropolitana M3 S.Donato M.-Paullo

13.m Prolungamento linea metropolitana M5 ovest (S.Siro-Settimo M.) e nord (Bignami-Monza Bettola)

14.m Prolungamento linea metropolitana M1 Bisceglie-Tangenziale Ovest

15.m Prolungamenti linea metropolitana M2 sud (Assago Milanofiori-Binasco) ed est (Gessate-Trezzo s.A.)

16.m Riqualificazione metrotranvia Milano (Parco Nord)-Desio-Seregno

17.m Riqualificazione metrotranvia Milano-Limbiate

18.m Prolungamenti metrotranvia Milano-Limbiate a Cesano M. Groane e Varedo

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2.2. La gestione del Trasporto Pubblico Locale su gomma

Ai fini dell’organizzazione dell’attuale rete del Trasporto Pubblico Locale su gomma, definita attraverso il PTS – Programma Triennale dei Servizi di Trasporto Pubblico Locale 2006-2008 della Provincia di Milano (di cui al precedente § 1.2.c), l’ambito territoriale servito dalle linee extraurbane di competenza delle Province di Milano e di Monza e Brianza è stato suddiviso in 6 lotti (cfr. Figura 6), in ciascuno dei quali la gestione dei servizi automobilistici interurbani è stata affidata, attraverso procedure concorsuali34, alle Società di trasporto di seguito indicate: - AirPullman SpA (all’interno del consorzio CAL), sia per la porzione milanese che per quella monzese del

cosiddetto Lotto 1, corrispondente all’area a nord-ovest di Milano (www.airpullmanspa.com); - Brianza Trasporti (consorzio costituito dagli operatori Autoguidovie SpA e NET – Nord Est Trasporti Srl) per

il cosiddetto Lotto 2, interamente in carico alla Provincia di Monza e Brianza, corrispondente all’area a nord di Milano (www.brianzatrasporti.it);

- NET – Nord Est Trasporti Srl (società del Gruppo ATM SpA) sia per la porzione milanese che per quella monzese del cosiddetto Lotto 3, corrispondente all’area a nord-est di Milano (www.nordesttrasporti.it/);

- Milano Sud Est Trasporti Srl del gruppo Autoguidovie SpA per il cosiddetto Lotto 4, corrispondente all’area a sud-est di Milano (www.milanosudest-trasporti.it/);

- STAV SpA e PMT – Pavia Milano Trasporti Srl (del gruppo LINE Spa) rispettivamente per le due porzioni in cui è stato suddiviso il cosiddetto Lotto 5 (5/A e 5/B), corrispondente all’area a sud-ovest di Milano (www.stavautolinee.it e www.pmtsrl.it/);

- Movibus Srl per il cosiddetto Lotto 6, corrispondente all’area ad ovest di Milano (www.movibus.it/).

Figura 6 – Lotti di gestione dei servizi automobilistici interurbani nelle Province di Milano e Monza e Brianza (Fonte: Provincia di Milano) 34 finora ai sensi dell’art.5 dell’ormai abrogata LR 11/2009 e con le modalità da essa stabilite.

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Non tutte le autolinee che transitano sul territorio provinciale sono di competenza della Provincia di Milano: alcuni Comuni risultano, infatti, serviti anche da linee di carattere interprovinciale, che, per prevalenza di tracciato, vengono gestiti da Società di trasporto afferenti alle Province contermini. Infine, nei 32 Comuni di prima e seconda cintura attorno a Milano (cfr. Figura 7), ai servizi provinciali interurbani, che qui hanno una distribuzione più limitata e meno capillare, si affiancano i servizi di area urbana, la cui gestione (come già indicato al precedente § 2.1) è in capo ad ATM SpA e ad altri gestori a cui ATM ha sub-affidato il servizio di alcune specifiche linee (ad esempio Autoguidovie SpA e AMP).

Figura 7 – Ambito territoriale dei servizi di area urbana di Milano

Ad oggi non vi sono programmi specifici per una riorganizzazione dei servizi pubblici automobilistici ed un loro adeguamento alle esigenze della mobilità, certamente evolutesi rispetto a quelle alla base dei PTS della Provincia di Milano e del Comune di Milano, che risalgono ormai al 2006 (cfr. § 1.2.c)). Il tutto risulta, infatti, demandato alla predisposizione del PBTPL – Programma di Bacino del Trasporto Pubblico Locale, così come previsto dalla LR 6/2012. 2.3. Il sistema tariffario nell’area milanese

L'attuale sistema tariffario della Regione Lombardia (che, come detto al precedente § 1.2.d), fa ancora riferimento al regolamento regionale previsto dalla precedente legge di riferimento in materia di trasporti35) è strutturato su due livelli fondamentali di integrazione:

35 il Reg.Reg. 5/2002, predisposto ai sensi della ormai abrogata LR 11/2009.

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- sistemi tariffari integrati per i servizi di livello locale, tali da consentire, per gli spostamenti all’interno di un determinato ambito territoriale, l’uso di un unico titolo di viaggio, il cui prezzo non dipende dai mezzi o dai vettori utilizzati né dal numero di eventuali trasbordi;

- un sistema ferroviario, integrato tra LeNORD e Trenitalia, come interconnessione e collegamento tra i sistemi locali delle autolinee urbane ed interurbane.

I modelli tariffari adottati (dalla Provincia e dai Comuni per i servizi locali e dalla Regione per i servizi ferroviari) possono essere di due tipi: - a zone, ossia calcolando le tariffe dei documenti di viaggio in base al numero di zone attraversate nello

spostamento, comprese quelle di origine e di destinazione, indipendentemente dal numero di linee utilizzate all’interno delle zone stesse e dal gestore del servizio stesso (con tariffe crescenti al crescere del numero delle zone attraversate e decrescenti in termini di costo unitario medio per zona, anche in funzione della quantità di servizi di trasporto utilizzabili); tale modello è applicato ai servizi di livello locale, dai Comuni per i servizi urbani e di area urbana e dalla Provincia per i servizi interurbani, con livelli tariffari fissati dall’Ente competente, a cui compete anche l’individuazione dell’ambito territoriale di applicazione (area territoriale d’integrazione) e la sua suddivisione in zone;

- lineare, ossia calcolando le tariffe dei documenti di viaggio sulla base della distanza percorsa, articolata in un numero finito di classi chilometriche di distanza (con tariffe crescenti al crescere della distanza e decrescenti in termini di costo unitario chilometrico); tale modello è applicato ai servizi ferroviari regionali e ai servizi automobilistici interprovinciali e locali (nel caso in cui l’Ente competente non abbia adottato un sistema a zone), con livelli tariffari unici di riferimento fissati dalla Regione (Tariffa Unica Regionale – TUR).

Annualmente la Regione Lombardia, per garantire l’equilibrio economico del sistema e contemporaneamente favorirne l’aumento della qualità e dell’efficienza, adotta un adeguamento delle tariffe (con decorrenza 1° agosto di ciascun anno), calcolato tenendo conto delle variazioni dell’indice del costo della vita e di indici relativi al raggiungimento di obiettivi di quantità e qualità dei servizi stessi. Per quanto riguarda i servizi ferroviari regionali, questi hanno, come detto, una tariffazione lineare, conseguente all’applicazione della TUR, emanata dalla Regione Lombardia a seguito di apposita delibera, in funzione della distanza tra le stazioni dell’itinerario del viaggio, come riportato nel Prontuario delle Distanze Chilometriche pubblicato con apposito decreto regionale ed allegato alle Condizioni generali di trasporto rispettivamente di Trenitalia e TreNord. Per quanto riguarda i servizi di livello locale di competenza provinciale (autolinee extraurbane), sia la Provincia di Milano che quella di Monza e Brianza hanno promosso (mediante la stipula di apposite convenzioni tra le aziende ed ATM SpA) l'adesione al sistema tariffario a zone operante ormai sulla gran parte delle linee che svolgono servizio sui rispettivi territori provinciali, ossia il SITAM – Sistema Integrato Trasporti Area Milanese, gestito da ATM SpA, che consente, ulteriormente, l'integrazione tariffaria fra i servizi interurbani provinciali stessi ed i servizi urbani di competenza del Comune di Milano. I titoli di viaggio hanno, in questo caso, una tariffazione progressiva che dipende dalle partizioni di territorio attraversate (cfr. Figura 8): in particolare la città di Milano è stata divisa in due corone, una interna ed una esterna alla linea filoviaria 90/91, mentre il territorio circostante, al di fuori dei confini comunali del capoluogo, è stato organizzato in corone circolari concentriche, ciascuna delle quali, a sua volta, è divisa in più parti, chiamate zone e semizone (= ½ zona). Le tariffe sono definite in base al numero di semizone da attraversare per raggiungere la destinazione, o sono tariffe per raggruppamenti di corone,

Figura 8 – Partizione territoriale del SITAM (Fonte: ATM SpA)

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denominate “aree” (Area Piccola, Area Media, Area Grande, Area Plus 1, Area Interurbana, Area Esterna). Le linee che interessano il Comune di Monza, capoluogo di Provincia, ed il suo hinterland (ossia Villasanta, Brugherio, Vedano, Lissone, Muggiò–Taccona) non aderiscono al SITAM, ma per esse vige il sistema tariffario dell’area urbana, gestito da NET – Nord Est Trasporti Srl. Per gli spostamenti sulle linee di area urbana tra Milano e le località dell'hinterland e viceversa (oppure soltanto tra queste) sono applicate le tariffe a zona del SITAM descritto in precedenza. L’utilizzo, oltre che della rete interurbana, anche della rete urbana di Milano, comporta la necessità di acquistare un documento di viaggio cumulativo, ossia comprensivo anche del titolo di viaggio urbano (di per sé necessario per gli spostamenti sulla rete urbana ATM, sui tratti cittadini di tutte le linee interurbane e sulla rete urbana di TreNord, incluso il Passante Ferroviario). Le azioni della Regione Lombardia in tema di integrazione tariffaria si sono concretizzate anche nell’istituzione di iniziative quali: - “Io viaggio ovunque in Lombardia” e “Io viaggio ovunque in Provincia”, biglietti ed abbonamenti integrati

validi su tutti i mezzi pubblici della Lombardia o di una specifica Provincia; - “Io viaggio TrenoCittà”, abbonamenti ferroviari mensili integrati con i mezzi pubblici urbani delle principali

città; - la Carta Regionale dei Trasporti (CRT), titolo di viaggio agevolato che consente di utilizzare, ad un costo

annuo forfettario, tutti i mezzi di trasporto pubblico sui quali si applicano le tariffe regionali della Lombardia;

- la nuova Carta Regionale dei Servizi (CRS) con funzionalità trasporti, sulla quale è possibile, per ora ancora in via sperimentale, il caricamento degli abbonamenti TreNord per il servizio ferroviario regionale e gli abbonamenti integrati “Io Viaggio”.

2.4. Temi e problemi

La Città metropolitana di Milano si troverà a dover fronteggiare una serie di questioni che attengono ai diversi aspetti che contraddistinguono il complesso tema del trasporto pubblico. Per quanto riguarda lo sviluppo infrastrutturale delle reti su ferro, si tratta delle questioni attinenti all’avanzamento dei lavori e delle procedure approvative dei principali interventi, oltre che alla difficoltà nel reperimento delle necessarie risorse finanziarie, elementi che ne comportano un coinvolgimento, a seconda dei casi, diretto (per le opere di competenza dalla Provincia, quali la riqualificazione delle metrotranvie Milano-Desio-Seregno e Milano-Limbiate ed il prolungamento della M2 da Cologno M. a Vimercate) o indiretto (in termini di “supporto” nel promuovere le finalità strategiche delle opere di competenza regionale o statale). A tal fine la Città metropolitana di Milano dovrà intraprendere o sostenere le azioni più opportune per non accumulare ulteriori ritardi: - individuando le più efficaci modalità di accompagnamento che consentano di rispettare i tempi stabiliti per

l’entrata in esercizio delle opere in cantiere e di giungere in tempi rapidi alla cantierizzazione dei progetti “certi”;

- operando una riclassificazione delle priorità per i progetti “in sofferenza”, in modo da potere adeguatamente “veicolare” i (pochi) fondi disponibili verso gli interventi effettivamente più urgenti e con le maggiori probabilità di successo realizzativo;

- effettuando più specifiche valutazioni in merito a ruolo, finalità e alternative possibili (in relazione agli effetti indotti sul territorio), per le previsioni più “incerte”, prima di poterle “avviare” verso le successive e più approfondite fasi progettuali.

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Dossier 04 – Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico

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In merito ai servizi di Trasporto Pubblico Locale su gomma, la Città metropolitana di Milano si dovrà, invece, confrontare con il tema dell’istituzione delle Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale36 che, nel caso specifico, porterebbe alla creazione di un unico bacino d’utenza comprendente, oltre all’attuale Provincia di Milano (poi sostituita dalla Città metropolitana), anche le Province di Monza Brianza, Pavia e Lodi (cfr. Figura 9). Sorge, però, il dubbio se questa sia effettivamente la dimensione ottimale del bacino milanese, o se l’esigenza di coordinare l’integrazione delle linee interprovinciali del lodigiano e dell’area di Pavia abbia portato (nella stesura del testo della LR 6/2012 “Disciplina del settore dei trasporti”) all’individuazione di un bacino inadeguato e poco omogeneo. In altri termini, le rilevanti differenze tra i caratteri delle diverse aree che definiscono oggi il bacino dell’Agenzia - e segnatamente tra Milano e Monza e Brianza e le Province di Lodi e Pavia - mette a tema la questione della ridefinizione del bacino del TPL. Una volta istituita l’Agenzia, potrà essere finalmente predisposto il PBTPL – Programma di Bacino del Trasporto Pubblico Locale, portando ad una complessiva revisione e riorganizzazione dei servizi e dei relativi contratti di gestione.

Figura 9 – Bacini d'utenza delle Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale in Lombardia

36 Ad oggi sono state costituite le Agenzie dei bacini di Brescia (il 23.09.2013) e di Bergamo (il 30.01.2014), si sta procedendo all’adozione (da parte dei Consigli Comunali e Provinciali) dello statuto dell’Agenzia del bacino di Como, Lecco, Sondrio e Varese ed è stata elaborata la proposta di statuto delle Agenzie dei bacini di Cremona e Mantova e di Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia (con preso atto della Giunta Regionale nella seduta n.61 del 30.04.2014).

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L’integrazione tariffaria rappresenta, infine, uno degli elementi fondamentali per lo sviluppo di un sistema di trasporto pubblico effettivamente ed efficacemente rispondente alle esigenze di mobilità delle persone. Le misure ad oggi intraprese in Regione Lombardia hanno portato al raggiungimento di alcuni importanti traguardi nell’applicazione di tariffe integrate per il sistema ferroviario regionale (integrato tra LeNORD e Trenitalia) e per i servizi di livello locale (il sistema tariffario a zone SITAM). L’integrazione tariffaria in essere presenta, però, alcune criticità, dovute essenzialmente alla ancor molteplice natura dei titoli di viaggio disponibili (cartacei tradizionali, cartacei a banda magnetica, tessere elettroniche) e della relativa strumentazione di convalida e controllo, ai non sempre adeguatamente diffusi canali di vendita ed alla necessità di operare una ancor migliore integrazione tra i servizi di livello locale e quelli ferroviari. Inoltre, la nuova legge lombarda di riforma del trasporto pubblico regionale e locale (la LR 6/2012 “Disciplina del settore dei trasporti”), sebbene entrata in vigore nell’aprile 2012, deve ancora trovare effettiva applicazione, essenzialmente attraverso: - l’emanazione (da parte della Giunta Regionale) del regolamento per il nuovo sistema tariffario integrato

regionale, che garantisca uniformità sul territorio regionale; - la definizione e adozione (da parte delle Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale) dei sistemi tariffari di

bacino, che consentano integrazioni tariffarie tra i servizi comunali, di area urbana, interurbani e ferroviari, sia all’interno di ciascun bacino, che tra bacini differenti;

- lo sviluppo dei sistemi di bigliettazione tecnologicamente innovativi (compatibili anche con l'utilizzo della Carta Regionale dei Servizi).

Vi è poi l’esigenza di dare risposta alle istanze avanzate dai Comuni, in particolare quelli di area urbana, in merito all’esigenza di ampliare la tariffa urbana di Milano anche ai Comuni contermini, quale fattore in grado di favorire il trasferimento modale dal trasporto automobilistico individuale a quello pubblico, in particolare lungo le principali direttrici di penetrazione verso il capoluogo.

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Dossier 04 – Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico

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3. Le funzioni della Città metropolitana di Milano nel quadro delle competenze interistituzionali: tracce per la discussione

3.1. Le nuove competenze e funzioni della Città metropolitana

Un primo passo verso la definizione delle competenze e funzioni della CITTÀ METROPOLITANA, in merito alle reti infrastrutturali ed ai servizi di trasporto pubblico, consiste nell’identificazione di quanto verrà ad essa conferito con l’applicazione della L 56/2014 (che individua, tra le sue finalità istituzionali generali, la promozione e gestione integrata dei servizi, delle infrastrutture e delle reti di comunicazione di interesse della Città metropolitana stessa37), ossia: - le funzioni fondamentali dalla Provincia (così come ridefinite dalla L 56/2014 stessa) alla quale la Città

metropolitana andrà a sostituirsi, che riguardano, nel caso specifico, la pianificazione dei servizi di trasporto in ambito provinciale38;

- le funzioni fondamentali proprie della Città metropolitana, che, nel caso specifico, riguardano la mobilità in generale (anche assicurando la compatibilità e la coerenza della pianificazione urbanistica comunale nell'ambito metropolitano)39, per l’esercizio delle quali vengo attribuiti il patrimonio e le risorse umane e strumentali della corrispondente Provincia soppressa40;

- le funzioni che potranno essere attribuite dallo Stato e dalle Regioni alla Città metropolitana nel processo di riordino delle funzioni della Provincia41 alla quale andrà a sostituirsi, nonché ulteriori funzioni specificatamente attribuite sempre dallo Stato e dalle Regioni alla Città metropolitana, in attuazione dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza di cui al primo comma dell’art.118 della Costituzione42;

- le ulteriori funzioni che potranno essere delegate alla Città metropolitana dai Comuni (e viceversa), mediante convenzione43.

Bisogna, però, tenere conto che, con l’attuazione dell'art.23, com.14–22, della L 214/2011 e della LR 6/2012, buona parte di queste funzioni (programmazione, regolamentazione, autorizzazione, affidamento dei servizi, ecc.) verranno trasferite alle AGENZIE PER IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE, lasciando, quale competenza diretta della Città metropolitana (per effetto della successione nelle funzioni fondamentali dalla Provincia alla Città metropolitana stessa), solo le funzioni ad oggi esercitate singolarmente dalla Provincia. La REGIONE continuerà a svolgere le funzioni di programmazione e di coordinamento44 su tali temi (cfr. § 1.2), così come resteranno funzioni dei COMUNI quelle attualmente esercitate, riguardanti l’organizzazione dei servizi di trasporto pubblico comunale e di area urbana per il Comune capoluogo (cfr. § 1.2), a meno di quelle che, come detto, mediante convenzioni, potranno essere delegate alla Città metropolitana (e viceversa)45. 3.2. Redistribuzione delle funzioni: quale livello di governo?

Nell’affrontare il tema delle funzioni che la Città metropolitana di Milano sarà chiamata a svolgere, le questioni prioritarie da affrontare riguardano, da un lato, la definizione dell’effettiva estensione del bacino di competenza del trasporto pubblico dell’area metropolitana milanese, dall’altro, una più attenta riflessione in

37 ai sensi dell’art.1, com.2 della L 56/2014. 38 ai sensi dell’art.1, com.85, lett.b della L 56/2014. 39 ai sensi dell’art.1, com.44, lett.d della L 56/2014. 40 ai sensi dell’art.1, com.47 della L 56/2014. 41 ai sensi dei commi da 85 a 97 della L 56/2014. 42 ai sensi dell’art.1, com.46 della L 56/2014. 43 ai sensi dell’art.1, com.11, lett.b della L 56/2014. 44 ai sensi dell’art.1, com.45 della L 56/2014. 45 ai sensi dell’art.1, com.11, lett.b della L 56/2014.

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Dossier 04 – Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico

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merito al tema della governance e dei rapporti reciproci che si potranno instaurare tra la Città metropolitana stessa, l’Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale di riferimento (come detto, ancora da istituire per il bacino milanese), i singoli Comuni afferenti al bacino e le società a partecipazione pubblica che gestiscono i servizi. Alla luce di quanto previsto dalla LR 6/2012, all’Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale (in qualità di Ente pubblico non economico, costituito e partecipato dalle Province e dai Comuni competenti per territorio e, nel caso del bacino milanese, dalla Città Metropolitana di Milano) competerebbero (come visto al precedente § 1.2) la programmazione, l’organizzazione, il monitoraggio, il controllo e la promozione dei servizi di trasporto in maniera integrata all'interno del bacino di competenza. Quindi, in virtù dell’apparto normativo attualmente disponibile a scala regionale, la Città metropolitana di Milano non potrebbe svolgere in maniera diretta un ruolo strategico di regia e di indirizzo in tema di trasporto pubblico (così come, invece, avverrà in altri settori, ad esempio per il sistema viario), ma lo potrà svolgere solo per mezzo dell’Agenzia stessa, attraverso un’adeguata formulazione dello statuto di quest’ultima46, che ne dovrà disciplinare l’organizzazione e il funzionamento, garantendo il rispetto degli indirizzi politici e della programmazione dei singoli Enti consorziati. Ciò non appare, però, sufficiente, rendendo doveroso auspicare l’avvio di un processo di adeguamento della LR 6/2012 per quanto attiene alla suddivisione dei compiti (di natura programmatoria, regolamentativa, autorizzativa e contrattuale in tema di trasporto pubblico), laddove alla Provincia subentrerà la Città metropolitana, Ente dotato di nuove e rafforzate funzioni di coordinamento. In merito all’effettiva estensione del bacino di competenza del trasporto pubblico dell’area metropolitana milanese, occorre, anche in questo caso, valutare in maniera critica l’indicazione contenuta nella LR 6/2012, che definisce il bacino Milano-Monza Brianza-Pavia-Lodi (cfr. Figura 9), per altro, contraddistinto da rilevanti differenze tra i caratteri delle aree di Milano e Monza e Brianza rispetto a quelli delle Province di Lodi e Pavia. Sembrerebbe, infatti, più opportuno che la corretta dimensione funzionale dell’”area metropolitana di mobilità”, certamente più ampia della sola Città metropolitana di Milano, venisse calibrata in relazione a una progressiva integrazione degli “elementi” che costituiscono la maglia di riferimento dei servizi su cui essa (direttamente o indirettamente) potrà esercitare le proprie funzioni, superando il concetto di competenza in relazione alla tipologia di servizio e la distinzione tra servizi urbani e interurbani, verso una maggiore integrazione tra le politiche e la gestione del trasporto pubblico di area metropolitana. La maglia di riferimento può essere così articolata: - linee ferroviarie Suburbane, rete portante delle relazioni nell’area metropolitana, di diretta competenza

regionale, per la quale è opportuna una condivisione in merito alle strategie di utilizzo, sulla base di specifici accordi che potranno essere istituiti tra la Regione e la Città metropolitana di Milano, direttamente o con il tramite dell’Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale; l’ampiezza del bacino potrebbe, pertanto, essere ri-calibrata sull’estensione delle linee Suburbane, che ne costituiscono un diverso possibile riferimento dimensionale, che travalica e scardina la geometria dei confini amministrativi provinciali;

- rete delle metropolitane e metrotranvie, data in concessione direttamente dalla Città metropolitana di Milano, per quanto attiene agli impianti intercomunali o interprovinciali (nel caso specifico le tranvie Milano-Desio e Milano-Limbiate, oggetto di interventi di potenziamento in più moderne metrotranvie), e dal Comune di Milano, per le linee metropolitane e per le tranvie/metrotranvie urbane; occorre, però, valutare la possibilità di un eventuale trasferimento delle competenze sulle metropolitane e sulle tranvie/metrotranvie costituenti la rete di forza, dal Comune di Milano alla Città metropolitana di Milano, ripensando anche al ruolo attualmente ricoperto da soggetti quali ATM SpA (per la gestione della rete) ed MM – Metropolitana Milanese SpA47 (per la progettazione e realizzazione delle infrastrutture);

46 di cui all’art.7, com.9 della LR 6/2012. 47 MM – Metropolitana Milanese SpA è una società di ingegneria nata nel 1955 per progettare e realizzare le linee metropolitane della città di Milano. Nel corso degli anni MM SpA ha ampliato il suo campo d'intervento, occupandosi

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Dossier 04 – Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico

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- linee interurbane del Trasporto Pubblico Locale su gomma, in capo, ai sensi della vigente LR 6/2012, all’Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale, che ne potrà garantire un processo di governance più ampio ed articolato rispetto a quello attualmente in essere, tenendo maggiormente conto delle effettive esigenze di interrelazione con i bacini contermini (che potrebbero portare, anche in questo caso, ad un “ripensamento” nella delimitazione del bacino stesso);

- linee del Trasporto Pubblico Locale su gomma di area urbana, attualmente in capo al Comune di Milano, ma la cui competenza potrebbe essere trasferita alla Città metropolitana di Milano (o alla corrispondente Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale), anche alla luce delle ipotesi di riassetto istituzionale del Comune capoluogo (mantenuto nella sua integrità comunale o suddiviso in Municipalità).

- linee urbane del Trasporto Pubblico Locale su gomma, che continueranno a rimanere di competenza dei singoli Comuni, laddove presenti (tra cui, ovviamente, il Comune di Milano), in relazione alla natura locale e di capillarità del servizio offerto.

L’ipotesi più realistica potrebbe essere quella di limitare il bacino alla Città metropolitana di Milano e alla Provincia di Monza e Brianza, maggiormente integrato e omogeneo per territorio, rete, tipologia di servizio e utenza, rendendo più praticabile l’integrazione del sistema tariffario, oltre che del servizio. Tanto più nell’ipotesi di poter identificare la Città metropolitana come il soggetto rappresentate gli interessi dei Comuni, compreso Milano, all’interno dell’Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale. Con riferimento ai macro-temi analizzati nel precedente § 1.2, di seguito viene fornito un quadro analitico delle funzioni attribuite ai diversi livelli di governo in seguito alla ridistribuzione operata con la L 56/2014, fornendo indicazioni (in termini di temi e questioni aperte) in merito anche a possibili ulteriori meccanismi di ridistribuzione di alcune specifiche funzioni tra i diversi livelli istituzionali (sia “dall’alto”, che “dal basso”). In linea generale rimarranno immutate le funzioni e compiti attualmente esercitati dalla REGIONE e dai COMUNI (singolarmente e in forma associata con gli altri Enti locali, nell'ambito delle Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale), mentre, alla luce di quanto detto in precedenza, occorreranno valutazioni più approfondite in merito al ruolo della Città metropolitana di Milano ed alle funzioni ad essa attribuite attraverso il suo “braccio operativo” costituito dall’Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale. a) Trasporto ferroviario regionale

Tutte le funzioni e i compiti di programmazione e di amministrazione inerenti alle ferrovie di interesse regionale e locale continueranno a rimanere in capo alla REGIONE, trattandosi di direttrici di collegamento lungo le quali vengono svolti anche servizi che possono travalicare l’ambito territoriale di diretta competenza della Città metropolitana. La CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO potrà, però, contribuire alla formulazione di proposte relative ai servizi ferroviari regionali, volte ad ottimizzare l'integrazione intermodale nei bacini, purché si provveda alla definizione di un adeguato modello gestionale che consenta di governare le relazioni tra essa, la corrispondente AGENZIA PER IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE, le altre Agenzie TPL e la Regione Lombardia.

anche di opere di viabilità, parcheggi ed edifici pubblici, di interventi di ingegneria idraulica, di riqualificazione urbanistica, di piani territoriali dei trasporti (Fonte: sito internet aziendale).

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Dossier 04 – Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico

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b) Trasporto pubblico su impianti fissi e a guida vincolata (linee metropolitane e tranviarie/metrotranviarie)

Per quanto attiene al trasporto pubblico su impianti fissi e a guida vincolata, ai sensi della vigente LR 6/2012, la CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO svolgerà direttamente e singolarmente le sole funzioni relative al rilascio delle concessioni per impianti intercomunali o interprovinciali (attualmente attribuite singolarmente alla Provincia di Milano), auspicando, in aggiunta a ciò, la possibilità di un trasferimento, dal Comune di Milano alla Città metropolitana di Milano stessa, delle competenze sulle metropolitane e sulle tranvie/metrotranvie costituenti la rete di forza. La vigente LR 6/2012, attribuisce, invece, all’AGENZIA PER IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE le altre funzioni in materia, attinenti a: programmazione, regolamentazione e controllo dei servizi interurbani e in aree a domanda debole, redazione del PBTPL – Programma di Bacino del TPL, amministrazione e vigilanza degli impianti intercomunali o interprovinciali (esclusi quelli di area urbana), espletamento delle procedure per l’affidamento dei servizi interurbani (con stipula dei relativi Contratti di Servizio) e rilascio dell’autorizzazione per l’immatricolazione e locazione del materiale rotabile per i servizi interurbani. Appare, però, opportuno un ragionamento più ampio in merito alla programmazione integrata del trasporto pubblico nel suo complesso (sia su impianti fissi, che su gomma), che consenta, anche in riferimento alla pianificazione territoriale (specificatamente il Piano Territoriale Metropolitano – PTM), di organizzare, monitorare, controllare e promuovere i servizi stessi, superando la distinzione di gestione per tipologia di rete e di mezzo. c) Trasporto Pubblico Locale su gomma

Per quanto attiene al Trasporto Pubblico Locale su gomma, ai sensi della vigente LR 6/2012, la CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO svolgerà direttamente e singolarmente le sole funzioni relative alla definizione di forme integrative di finanziamento per il miglioramento di quantità, fruibilità e qualità del TPL, attualmente attribuite singolarmente alla Provincia di Milano. La vigente LR 6/2012, attribuisce, invece, all’AGENZIA PER IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE le altre funzioni in materia, attinenti a: programmazione, regolamentazione e controllo dei servizi interurbani e in aree a domanda debole, redazione del PBTPL – Programma di Bacino del TPL, determinazione degli standard gestionali, qualitativi, tecnici ed economici (nel rispetto di standard minimi regionali), individuazione dei criteri di posizionamento ed accessibilità e degli standard per le paline e le fermate dei servizi di competenza, appalto per l’affidamento dei servizi interurbani e in aree a domanda debole per il bacino (con sottoscrizione, gestione e verifica del rispetto dei Contratti di Servizio), rilascio dell’autorizzazione per lo svolgimento dei servizi di linea di competenza con autobus immatricolati da noleggio e per l’alienazione degli autobus di linea, accertamento dell’idoneità dei percorsi e dell’ubicazione delle fermate dei servizi interurbani e comunali dei Comuni non capoluogo di Provincia (esclusi quelli esistenti), programmazione e gestione delle risorse finanziarie. Anche in questo caso, però, appare opportuno affrontare la programmazione del TPL su gomma in maniera integrata con le altre forme di trasporto pubblico, in modo da consentire l’organizzazione, il monitoraggio, il controllo e la promozione dei servizi stessi superando la distinzione di gestione per tipologia di rete e di mezzo, oltre che in sinergia e coerenza con la pianificazione territoriale (in particolare con il Piano Territoriale Metropolitano – PTM). Occorre, inoltre, valutare l’opportunità di un trasferimento di competenze dal Comune di Milano alla Città metropolitana di Milano (o alla corrispondente Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale) per quanto attiene alle linee del Trasporto Pubblico Locale su gomma di area urbana, alla luce di una più efficiente riorganizzazione delle competenze e del diverso possibile assetto istituzionale del Comune di Milano stesso.

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Dossier 04 – Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico

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d) Sistema tariffario

Relativamente al sistema tariffario, ai sensi della vigente LR 6/2012, la CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO svolgerà direttamente e singolarmente le sole funzioni che riguardano la determinazione di tariffe inferiori a quelle stabilite dalle Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale, attualmente attribuite singolarmente alla Provincia di Milano. La vigente LR 6/2012, attribuisce, invece, all’AGENZIA PER IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE le altre funzioni in materia, attinenti a: approvazione del sistema tariffario di bacino e determinazione delle tariffe (in conformità al regolamento regionale e previa intesa con la Regione per i titoli integrati con i servizi ferroviari), definizione di agevolazioni tariffarie (con oneri a proprio carico) e verifica dell’osservanza delle condizioni di viaggio minime applicate dal gestore dei servizi di TPL. È, però, indispensabile che il tema venga affrontato definendo un modello di integrazione tariffaria che travalichi le distinzioni tra le diverse tipologie di rete e di mezzo, coerentemente con una visione integrata dei servizi di trasporto pubblico e della loro programmazione complessiva. e) Integrazione modale e mobilità sostenibile

Per quanto riguarda l’integrazione modale e la mobilità sostenibile, la vigente LR 6/2012 non attribuisce funzioni specifiche alla Città metropolitana di Milano, risultando in capo all’AGENZIA PER IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE quelle relative allo sviluppo di iniziative per l’integrazione fra il trasporto pubblico locale e le forme complementari di mobilità sostenibile (tra cui la mobilità dolce) e quelle relative alla trasmissione alla Regione di proposte per ottimizzare l'integrazione intermodale dei servizi ferroviari regionali nei bacini. Nel valutare il ruolo della Città metropolitana di Milano all’interno della corrispondente Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale occorrerà, però, valorizzare anche le funzioni attinenti all’integrazione con la mobilità viaria, in termini, sia di programmazione infrastrutturale integrata tra le reti, che di programmazione delle politiche di mobilità, anche in ragione del ruolo strategico che la Città metropolitana di Milano stessa assumerà in tema di viabilità. f) Altre attività

Ai sensi della vigente LR 6/2012, la CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO svolgerà direttamente e singolarmente le funzioni relative alla regolamentazione e controllo dei servizi di linea di granturismo che interessano più Comuni, attualmente attribuite singolarmente alla Provincia di Milano. La vigente LR 6/2012, attribuisce, invece, all’AGENZIA PER IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE altre funzioni che riguardano: la definizione di politiche uniformi per la promozione (anche con forme innovative del sistema) del trasporto pubblico locale, la costituzione di Conferenze locali del trasporto pubblico, il monitoraggio della qualità dei servizi, la vigilanza sul rispetto delle norme di qualità e sicurezza del lavoro delle aziende erogatrici dei servizi e l’autorizzazione di servizi di carattere sociale con noleggio di autobus con conducente. Anche in questo caso, ulteriori funzioni specifiche per la Città metropolitana di Milano deriveranno dalle valutazioni sul suo ruolo all’interno della corrispondente Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale.

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Dossier 04 – Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico

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Tabella 5a – Le funzioni della Città metropolitana di Milano nel quadro delle competenze interistituzionali: rete trasporto ferroviario regionale

Macro-funzione Funzione

Livello di esercizio

della funzione

Nuovo livello di Governo (il testo colorato indica il livello di Governo dal quale sono state assunte le

funzioni trasferite: VERDE=Regione, BLU=Provincia, ROSSO=Comuni, ARANCIO=nuova funzione propria della Città metropolitana) Temi e

questioni aperte

Regione Città

metropolitana di Milano (CM-MI)

Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale

Comuni (singoli o in

forma associata)

a) Trasporto ferroviario regionale

Programma-zione, indiriz-

zo, regolamen-tazione e controllo

(PS ferroviari)

Pianifica-zione

Programma-zione, regola-mentazione e controllo in-frastruttura

ferroviaria di competenza regionale e

predisposizio-ne Programma

dei Servizi ferroviari

Proposte (da trasmettere alla Regione), per ottimizzare l'in-

tegrazione intermodale dei servizi ferroviari regionali nei

bacini

Declinare le funzioni

dell’Agen-zia TPL qua-le “braccio operativo” della CM-

MI e ridefi-nire la deli-mitazione geografica del bacino

Procedure per interventi sul-l’infrastruttura

Pianifica-zione

Regolamento per procedure

di gestione tecnica e fi-

nanziaria degli interventi

Demanio Gestione/ Attuazione

Demanio re-gionale delle

ferrovie di interesse re-

gionale e loca-le in conces-sione a sog-

getti diversi da FS SpA

Amministra-zione

Gestione/ Attuazione

Soggetto con-cedente ferro-vie di interes-se regionale e locale (con Ac-

cordi di Pro-gramma) e af-fidatario servi-zi alle imprese

ferroviarie (con Contratti

di Servizio)

Interventi sull’infrastrut-

tura Gestione/

Attuazione

Stipula con-tratto di pro-gramma per

individuazione interventi con

gestore in-frastruttura, a cui spettano

attività di pro-gettazione e realizzazione

Fondo per i trasporti Risorse

Costituzione di fondo annuale

destinato ai trasporti

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Dossier 04 – Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico

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Tabella 5b – Le funzioni della Città metropolitana di Milano nel quadro delle competenze interistituzionali: trasporto pubblico su impianti fissi e a guida vincolata (linee metropolitane e tranviarie/metrotranviarie)

Macro-funzione

Funzione Livello di esercizio

della funzione

Nuovo livello di Governo (il testo colorato indica il livello di Governo dal quale sono state assunte le

funzioni trasferite: VERDE=Regione, BLU=Provincia, ROSSO=Comuni, ARANCIO=nuova funzione propria della Città metropolitana)

Note: * In forma associata con altri Enti locali nell'ambito delle Agenzie TPL. ** Singolarmente. Temi e

questioni aperte

Regione Città

metropolitana di Milano (CM-MI)

Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale

Comuni

b) Trasporto pubblico su

impianti fissi e a guida vin-colata (linee metropolita-ne e tranvia-rie/metro-tranviarie)

Programma-zione, regola-mentazione e

controllo (PBTPL)

Pianifica-zione

Programmazione, regolamen-tazione e controllo servizi in-terurbani e in aree a doman-

da debole, con redazione PBTPL – Programma di Bacino

del TPL

Programma-zione, rego-lamentazio-ne e control-lo servizi co-munali e di area urbana

*

Declinare le funzioni

dell’Agen-zia TPL qua-le “braccio operativo” della CM-

MI e ridefi-nire la deli-mitazione geografica del bacino

Integrazio-ne tra

PBTPL e previsioni

PTM

Program-mazione integrata

delle varie forme di trasporto pubblico

(su impianti fissi e su gomma)

Eventuale trasferi-mento di

competen-ze su me-

tropolitane e tranvie/

metrotran-vie di forza, dal Comue di Milano

alla CM-MI

Funzioni amministrati-ve e vigilanza

Gestione/ Attuazione

Funzioni amministrative e vigilanza di impianti interco-

munali o interprovinciali (non quelli di area urbana)

Funzioni am-ministrative e vigilanza

degli impian-ti comunali o

di area urbana *

Concessioni Gestione/ Attuazione

Rilascio con-cessioni per

impianti inter-comunali o

interprovincia-li **

Rilascio con-cessioni per impianti in-

terni al terri-torio comu-nale e per

tutti i sistemi metropolita-

ni **

Affidamento dei servizi

Gestione/ Attuazione

Espletamento procedure per affidamento servizi interur-bani, con stipula Contratti di

Servizio

Espletamen-to (per Co-muni capo-

luogo di Pro-vincia e/o di Regione) di procedure per affida-

mento servizi comunali e di area urbana, con stipula Contratti di Servizio *

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Dossier 04 – Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico

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Macro-funzione

Funzione Livello di esercizio

della funzione

Nuovo livello di Governo (il testo colorato indica il livello di Governo dal quale sono state assunte le

funzioni trasferite: VERDE=Regione, BLU=Provincia, ROSSO=Comuni, ARANCIO=nuova funzione propria della Città metropolitana)

Note: * In forma associata con altri Enti locali nell'ambito delle Agenzie TPL. ** Singolarmente. Temi e

questioni aperte

Regione Città

metropolitana di Milano (CM-MI)

Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale

Comuni

Autorizzazioni Gestione/ Attuazione

Rilascio autorizzazione per immatricolazione e locazione materiale rotabile per servizi

interurbani

Rilascio auto-rizzazione

per immatri-colazione e locazione materiale

rotabile per servizi comu-nali o di area

urbana *

Declinare le funzioni

dell’Agen-zia TPL qua-le “braccio operativo” della CM-

MI e ridefi-nire la deli-mitazione geografica del bacino

Integrazio-ne tra

PBTPL e previsioni

PTM

Program-mazione integrata

delle varie forme di trasporto pubblico

(su impianti fissi e su gomma)

Eventuale trasferi-mento di

competen-ze su me-

tropolitane e tranvie/

metrotran-vie di forza, dal Comue di Milano

alla CM-MI

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Dossier 04 – Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico

51

Tabella 5c – Le funzioni della Città metropolitana di Milano nel quadro delle competenze interistituzionali: Trasporto Pubblico Locale su gomma

Macro-funzione

Funzione Livello di esercizio

della funzione

Nuovo livello di Governo (il testo colorato indica il livello di Governo dal quale sono state assunte le

funzioni trasferite: VERDE=Regione, BLU=Provincia, ROSSO=Comuni, ARANCIO=nuova funzione propria della Città metropolitana)

Note: * In forma associata con altri Enti locali nell'ambito delle Agenzie TPL. ** Singolarmente. Temi e

questioni aperte

Regione Città

metropolitana di Milano (CM-MI)

Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale

Comuni

c) Trasporto pubblico locale su gomma

Programma-zione, indiriz-

zo, regola-mentazione e

controllo (PRMT e PBTPL)

Pianifica-zione

Redazione PRMT – Pro-gramma Re-

gionale Mobili-tà e Trasporti e individua-

zione di moda-lità particolari di espletamen-to di servizi di linea in terri-tori a doman-

da debole

Programmazione, regolamen-tazione e controllo servizi in-terurbani e in aree a doman-da debole, con redazione del PBTPL – Programma di Bacino

del TPL

Programma-zione, rego-lamentazione e controllo servizi comu-nali, di area urbana e in aree a do-

manda debo-le *

Declinare le funzioni

dell’Agen-zia TPL qua-le “braccio operativo” della CM-

MI e ridefi-nire la deli-mitazione geografica del bacino

Integrazio-ne tra

PBTPL e previsioni

PTM

Program-mazione integrata

delle varie forme di trasporto pubblico

(su impianti fissi e su gomma)

Eventuale trasferi-mento di

competen-ze su servizi di area ur-bana, dal Comue di

Milano alla CM-MI

Definizione di linee guida,

criteri e standard

Pianifica-zione

Definizione di indirizzi per

pianificazione dei trasporti locali, affida-mento servizi e relativi con-tratti, attività di monitorag-gio e controllo e informa zio-ne all'utenza

Determinazione di standard gestionali, qualitativi, tecnici ed economici (nel rispetto di standard minimi regionali).

Individuazione criteri di posi-zionamento, accessibilità e

standard per paline e fermate

Individuazio-ne criteri di posiziona-mento, ac-cessibilità e

standard per paline e fer-

mate dei ser-vizi di com-petenza *

Affidamento dei servizi

Gestione/ Attuazione

Stazione appaltante per affi-damento servizi interurbani e

in aree a domanda debole per il bacino, sottoscrivendo,

gestendo e verificando il rispetto dei Contratti di

Servizio

Espletamen-to procedure

per affida-mento servizi comunali, di area urbana e in aree a

domanda de-bole, con sti-pula Contrat-ti di Servizio

* Istituzione e finanziamen-to di servizi aggiuntivi a quelli pro-grammati

dall’Agenzia TPL (per i

Comuni non capoluogo)

**

Page 54: Dossier 04

Dossier 04 – Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico

52

Macro-funzione

Funzione Livello di esercizio

della funzione

Nuovo livello di Governo (il testo colorato indica il livello di Governo dal quale sono state assunte le

funzioni trasferite: VERDE=Regione, BLU=Provincia, ROSSO=Comuni, ARANCIO=nuova funzione propria della Città metropolitana)

Note: * In forma associata con altri Enti locali nell'ambito delle Agenzie TPL. ** Singolarmente. Temi e

questioni aperte

Regione Città

metropolitana di Milano (CM-MI)

Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale

Comuni

Autorizzazioni Gestione/ Attuazione

Rilascio autorizzazione per svolgimento servizi di linea di

competenza con autobus immatricolati da noleggio e

per alienazione di autobus di linea

Rilascio autorizza zio-ne per svolgi-mento servizi

di linea di competenza con autobus immatricolati da noleggio e

per aliena-zione di

autobus di linea *

Declinare le funzioni

dell’Agen-zia TPL qua-le “braccio operativo” della CM-

MI e ridefi-nire la deli-mitazione geografica del bacino

Integrazio-ne tra

PBTPL e previsioni

PTM

Program-mazione integrata

delle varie forme di trasporto pubblico

(su impianti fissi e su gomma)

Eventuale trasferi-mento di

competen-ze su servizi di area ur-bana, dal Comue di

Milano alla CM-MI

Accertamenti Gestione/ Attuazione

Accertamento dell’idoneità di percorsi e ubicazione ferma-

te dei servizi interurbani e co-munali dei Comuni non capo-

luogo di Provincia (esclusi quelli esistenti)

Accertamen-to (da parte del Comune capoluogo di

Provincia) dell’idoneità di percorsi e ubicazione fermate dei

servizi comu-nali e di area

urbana (esclusi quelli

esistenti) *

Fondo per i trasporti Risorse

Costituzione fondo annuale

destinato ai trasporti

Programma-zione degli

investimenti, riparto risorse

e finanziamenti

Risorse

Programma-zione investi-

menti. Riparto e assegnazio-

ne (a Province, Comuni e Agenzie di

TPL) di risorse per svolgimen-to dei servizi.

Promozione di finanziamenti integrativi per

migliorare quantità, ac-

cessibilità, fru-ibilità e qualità trasporto pub-

blico locale

Definizione di forme integra-tive di finan-ziamento per

miglioramento di quantità, fruibilità e

qualità del TPL **

Programma-zione e ge-

stione risorse finanziarie

Definizione di forme in-tegrative di

finanziamento per miglio-ramento di quantità,

fruibilità e qualità del Trasporto Pubblico Locale **

Page 55: Dossier 04

Dossier 04 – Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico

53

Tabella 5d – Le funzioni della Città metropolitana di Milano nel quadro delle competenze interistituzionali: sistema tariffario

Macro-funzione

Funzione Livello di esercizio

della funzione

Nuovo livello di Governo (il testo colorato indica il livello di Governo dal quale sono state assunte le

funzioni trasferite: VERDE=Regione, BLU=Provincia, ROSSO=Comuni, ARANCIO=nuova funzione propria della Città metropolitana)

Note: * In forma associata con altri Enti locali nell'ambito delle Agenzie TPL. ** Singolarmente. Temi e

questioni aperte

Regione Città

metropolitana di Milano (CM-MI)

Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale

Comuni

d) Sistema tariffario

Politiche tariffarie

Pianifica-zione

Definizione di politiche tarif-farie per siste-ma tariffario

integrato regionale

Regolamento tariffario

Pianifica-zione

Regolamento tariffario che

disciplina l’ap-plicazione del sistema tarif-

fario integrato regionale

Tariffe Gestione/ Attuazione

Determinazio-ne di tariffe inferiori a

quelle stabilite dalle Agenzie

TPL **

Approvazio-ne sistema tariffario di bacino e de-terminazione

tariffe (in conformità al regolamento regionale),

previa intesa con la Regio-ne per i titoli integrati con i servizi fer-roviari. Defi-

nizione di agevolazioni tariffarie con oneri a pro-prio carico

Approvazio-ne sistema

tariffario in-tegrato per i servizi di pro-pria compe-tenza e de-

terminazione tariffe (in

conformità al regolamento regionale) *

Determina-zione, di ta-riffe inferiori a quelle sta-bilite dalle

Agenzie TPL **

Declinare le funzioni

dell’Agen-zia TPL qua-le “braccio operativo” della CM-

MI e ridefi-nire la deli-mitazione geografica del bacino

Identificare e ridefinire i servizi di

trasporto di effettiva

competen-za della CM-MI

Verifiche sulle condi-zioni di viag-gio minime

Gestione/ Attuazione

Verifica osservanza delle condizioni di viaggio minime

applicate dal gestore dei servizi di TPL

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Dossier 04 – Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico

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Tabella 5e – Le funzioni della Città metropolitana di Milano nel quadro delle competenze interistituzionali: integrazione modale e mobilità sostenibile

Macro-funzione

Funzione Livello di esercizio

della funzione

Nuovo livello di Governo (il testo colorato indica il livello di Governo dal quale sono state assunte le

funzioni trasferite: VERDE=Regione, BLU=Provincia, ROSSO=Comuni, ARANCIO=nuova funzione propria della Città metropolitana)

Note: * In forma associata con altri Enti locali nell'ambito delle Agenzie TPL. ** Singolarmente. Temi e

questioni aperte

Regione Città

metropolitana di Milano (CM-MI)

Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale

Comuni

e) Integrazione

modale e mobilità

sostenibile

Integrazio-nemodale

Pianifica-zione

Promozione dello sviluppo di intermoda-lità, di forme

complementari e sostenibili di mobilità, di integrazione tra mobilità

dolce e servizi di trasporto

pubblico loca-le e regionale

Sviluppo di iniziative per inte-grazione fra trasporto pubbli-

co locale e forme comple-mentari di mobilità sostenibi-

le (tra cui mobilità dolce). Proposte (da trasmettere alla Regione), per ottimizzare l'in-

tegrazione intermodale dei servizi ferroviari regionali nei

bacini

Sviluppo di mobilità so-stenibile e

innovativa da integrare con

servizi di trasporto pubblico *

Declinare le funzioni

dell’Agen-zia TPL qua-le “braccio operativo” della CM-

MI e ridefi-nire la deli-mitazione geografica del bacino

Centri di interscambio

Pianifica-zione

Promozione di accordi per

favorire la ri-qualificazione delle stazioni, la realizza zio-ne di centri di interscambio

Promozione di centri di

interscambio con i vettori di trasporto

*

Centri di interscambio

Gestione/ Attuazione

Provvedi-menti sulla viabilità co-munale per

garantire ac-cessibilità dei

punti di in-terscambio

con le reti di forza (stazio-ni ferrovia-

rie, metropo-litane e

metro tran-viarie **

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Dossier 04 – Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico

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Tabella 5f – Le funzioni della Città metropolitana di Milano nel quadro delle competenze interistituzionali: altre attività

Macro-funzione

Funzione Livello di esercizio

della funzione

Nuovo livello di Governo (il testo colorato indica il livello di Governo dal quale sono state assunte le

funzioni trasferite: VERDE=Regione, BLU=Provincia, ROSSO=Comuni, ARANCIO=nuova funzione propria della Città metropolitana)

Note: * In forma associata con altri Enti locali nell'ambito delle Agenzie TPL. ** Singolarmente. Temi e

questioni aperte

Regione Città

metropolitana di Milano (CM-MI)

Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale

Comuni

f) Altre attività

Pianifica-zione

(PUM e PUT) Pianifica-

zione

Disciplina del procedimento di formazione

e approva-zione dei PUM – Piani Urbani della Mobilità e degli indirizzi per la redazio-ne dei PUT – Piani Urbani del Traffico,

individuando i Comuni tenuti alla redazione

di tali piani

Approvazio-ne PUM –

Piani Urbani della Mobi-lità e PUT – Piani Urbani del Traffico

(previo pare-re delle

Agenzie TPL) **

Regolamen-tazione e controllo

Pianifica-zione

Disciplina (an-che con rego-lamenti) dei

servizi di linea di collegamen-to al sistema aeroportuale, di granturismo e “finalizzati”

Regolamenta-zione e con-

trollo servizi di linea di gran-turismo che interessano

più Comuni **

Regolamen-tazione e

controllo ser-vizi di linea di granturismo interamente nell'ambito del territo-rio del sin-

golo Comune **

Sistema informativo

e info-mobilità

(Programma Regionale

dell'Infomo-bilità)

Pianifica-zione

Sviluppo del siste-ma

informativo dei trasporti e della mobilità e del sistema regionale di

informazione al pubblico sui servizi di tras-porto pubbli-co. Approva-zione del Pro-gramma Re-gionale del-

l'Infomobilità

Carta qualità dei servizi

Pianifica-zione

Elaborazione schema della Carta qualità

dei servizi

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Dossier 04 – Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico

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Macro-funzione

Funzione Livello di esercizio

della funzione

Nuovo livello di Governo (il testo colorato indica il livello di Governo dal quale sono state assunte le

funzioni trasferite: VERDE=Regione, BLU=Provincia, ROSSO=Comuni, ARANCIO=nuova funzione propria della Città metropolitana)

Note: * In forma associata con altri Enti locali nell'ambito delle Agenzie TPL. ** Singolarmente. Temi e

questioni aperte

Regione Città

metropolitana di Milano (CM-MI)

Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale

Comuni

Promozione Pianifica-zione

Definizione di politiche uni-formi per promozione (anche con forme innovative del si-

stema) del trasporto pubblico locale

Declinare le funzioni dell’Agen-

zia TPL qua-le “braccio operativo” della CM-

MI e ridefi-nire la deli-mitazione geografica del bacino

Conferenze locali del trasporto pubblico

Pianifica-zione

Costituzione di conferenze locali del trasporto pubblico

Monitorag-gio

Gestione/ Attuazione

Monitoraggio della qualità dei servizi

Vigilanza Gestione/ Attuazione

Vigilanza sul rispetto delle norme di qualità e sicurezza

del lavoro delle aziende erogatrici dei servizi

Autorizza-zione

Pianifica-zione

Autorizzazione di servizi di carattere sociale con noleggio

di autobus con conducente

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Dossier 04 – Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pubblico

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4. Riferimenti normativi Normativa nazionale • Legge n° 56 del 7.04.2014 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di

comuni”. • D.Lgs. n° 285 del 30 aprile 1992 “Nuovo codice della strada” (pubblicato sulla GU n° 114 del 18.05.1992,

Suppl. Ordinario n° 74) e ss. mm. e ii. • D.Lgs. n° 422 del 19.11.1997 “Conferimento alle regioni ed agli enti locali di funzioni e compiti in materia

di trasporto pubblico locale, a norma dell'Art. 4, comma 4, della Legge 15.03.1997, n° 59” (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n° 287 del 10.12.1997).

• D.P.R. n° 753 del 11.07.1980 “Nuove norme in materia di polizia, sicurezza e regolarità dell’esercizio delle ferrovie e di altri servizi di trasporto” (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n° 314 del 15.11.1980, Suppl. Ordinario).

Normativa regionale • L.R. n° 11 del 14.07.2009 “Testo unico delle leggi regionali in materia di trasporti” (pubblicata sul BURL n°

28 del 15.07.2009, 1° Suppl. Ordinario), ora abrogata dalla LR n° 6 del 4.04.2012. • L.R. n° 6 del 4.04.2012 “Disciplina del settore dei trasporti” (pubblicata sul BURL n° 14 del 6.04.2012,

Suppl. Ordinario). • Reg.Reg. n° 11 del 26.11.2002 “Regolamento per la gestione tecnica e finanziaria degli interventi sulla rete

ferroviaria regionale in concessione a norma dell’art.23 della LR n° 22 del 29.10.1998 e successive modifiche ed integrazioni” (pubblicato sul BURL n. 48, 1° Suppl. Ordinario del 29.11.2002).

• Reg.Reg. n° 5 del 23.07.2002 “Nuovo sistema tariffario” (pubblicato sul BURL n° 30 del 26.07.2002, 1° Suppl. Ordinario), successivamente integrato dal Reg.Reg. n° 4 del 2.11.2009 “Modifiche al regolamento regionale 23 luglio 2002, n. 5 'Nuovo sistema tariffario'” (pubblicato sul BURL n° 45 del 13.11.2009, 2° Suppl. Ordinario)

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