ambasciatori di pace - bp

Upload: paolo-m-grossholz

Post on 30-May-2018

223 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    1/80

    Ambasciatori di paceOltre la guerra negli scritti di Baden-Powell

    Centro Documentazione Agesci

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    2/80

    A cura di Paola Dal Toso e Maria Cristina Bertini

    Stampa: Tipografia Rumor S.p.A., VicenzaAprile 2002

    Si ringraziano per la collaborazionenella ricerca dei testi Francesca Romana Pasquini,

    nella revisione e nelle traduzioni degli originali Lucio Sembrano

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    3/80

    INDICE

    Presentazione p. 5

    Baden-Powell in Afganistan p. 7

    Reportage dalla Bosnia e dintorni p. 11

    Oltre la guerra p. 17

    Volere la pace p. 23

    Il ruolo delleducazione p. 27

    Lo scautismo per la pace p. 31

    La fraternit internazionale p. 35

    Le qualit dello scout p. 41

    Prospettive di educazione alla mondialit p. 43

    Kandersteg p. 47

    Ambasciatori di buona volont p. 49

    Il primo Jamboree p. 53La fratellanza in Oriente p. 57

    La pace non un sogno utopico p. 61

    La felicit p. 63

    Conclusioni: Il contributo dello scautismo fin dalla sua origine, p. 65alla costruzione della pace del mondo

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    4/80

    Ben presto constatai che centinaia di ragazzi stavano formando Reparti scout per conto loro,Baden-Powell, Scouting for Boys, Word Brotherhood Edition, 1946

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    5/80

    PRESENTAZIONE

    Questantologia di scritti di Baden-Powell sui vari aspetti delleduca-zione alla pace, alla dimensione internazionale, allintercultura costitui-sce il contributo del Centro Documentazione al Progetto Nazionale, inti-tolato Testimoni nel tempo, che vede nelle linee programmatiche 2000-2003, e pi precisamente nellarea di impegno relativa alla fedelt a unmetodo originale in un mondo che cambia, la riscoperta del metodo edu-cativo di Baden-Powell.

    Limpegno a una cittadinanza attiva e solidale con le diversit e lepovert si concretizza nellindividuazione di percorsi che educhinoallaccoglienza, alla pace, alla mondialit e alla legalit.

    Su tale problematica, come del resto in altre questioni, B.-P. non haespresso il suo pensiero o descritto la possibile azione educativa in unlibro specifico o in un manuale di carattere pedagogico, ma in varieoccasioni riprende il tema nei confronti del quale manifesta una fortissi-ma attenzione e una squisita sensibilit, improntata a quel suo tipico spi-rito di concretezza.

    Ne sono testimonianza i numerosi brani di molti dei suoi libri ed arti-

    coli. Il Centro Documentazione ne propone una selezione nellintento direstituirli allassociazione e a quanti sono interessati alla figura di B.-P.come educatore, a partire dalla rilettura delle sue opere possedute dallaBiblioteca.

    I testi sono organizzati in forma antologica per temi (la guerra, la pace,il ruolo delleducazione, la fraternit internazionale, ecc.) e sono intro-dotti da una brevissima presentazione che speriamo possa facilitarne lalettura.

    Sono presenti, inoltre, testi inediti di B.-P., la cui scelta e traduzione

    in italiano stata curata da don Lucio Sembrano. Lo ringraziamo per lagenerosa disponibilit e per la passione con cui ha svolto questo servizioche ci ha aiutato a individuare anche pagine di estrema attualit.

    Infine, alla luce dellodierno contesto sociale e della sfida della multi-culturalit, rileggendo B.-P. se ne apprezza lattualit della valenza edu-cativa, anche rispetto ai recenti fatti internazionali.

    sorprendente ritrovare citati negli scritti di B.-P. nomi di luoghi epaesi che sono stati protagonisti della cronaca dei nostri giorni. Lidescrive in qualit di militare dellesercito inglese, ma sembra, quello di

    B.-P., un reportage di guerra dei nostri giorni.

    5

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    6/80

    La rilettura di B.-P. ci fa avvertire ancora di pi come il tema dellapace sia di drammatica attualit e richieda un impegno educativo davve-ro urgente.

    Paola Dal TosoIncaricata del Centro Documentazione Agesci

    In questantologia sono riportate le traduzioni curate da don Lucio Sembrano dellinedito:What Scouts Can Do: More Yarns, 1921.Si precisa che nellimmediato dopoguerra, lASCI aveva curato la traduzione diLessons fromthe Varsity of Life pubblicata in forma ridotta con il titoloAlla scuola della vita, e successiva-mente con il titoloLa mia vita come unavventura, da Ancora Milano nel 1985.

    6

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    7/80

    BADEN-POWELL IN AFGANISTAN

    Pi di un secolo fa Baden-Powell, al servizio dellesercito britannico,combatt in Afganistan.

    La descrizione della guerra che offre in queste pagine racconta di opera-zioni belliche, condotte in localit i cui nomi sono oggi tristemente famosi.Ancor pi impressionante lattualit di questo resoconto militare.

    Nel 1880 eravamo in guerra contro gli Afgani comandati da Ayub Khan.Ecco come and: a causa di presunte macchinazioni dei Russi con lEmirodi Afganistan, una spedizione fu inviata a Kabul nel novembre del 1878. Lacolonna attravers il passo di Khiber e prese posizione a Jelalabad e in altriluoghi sulla strada per Kabul. Allo stesso tempo Sir Donald Stewart avanzcon unaltra colonna attraverso il passo di Bolan nel Beluchistan e preseKandahar. Una terza colonna al comando di Sir Frederik Roberts risal lavalle del Kuram e di l pass in Afganistan, sconfiggendo le truppe afgane aPaiwar Kotal.

    A seguito di queste sconfitte lemiro Shere Al fugg dal paese e mor poco

    dopo. Gli succedette il figlio, Yakub Khan, che venne a patti con gli Inglesi,le cui truppe lasciarono il paese, mentre il maggiore Cavagnari si insediquale Residente britannico a Kabul. Qualche mese dopo questo ufficiale e ilsuo seguito furono massacrati, ci che fu la causa dellinvio in Afganistan diuna nuova spedizione al comando di Sir Frederik Roberts che, dopo aversconfitto gli Afgani a Charissia, prese la citt di Kabul e cattur Yakub Khan.La spedizione Roberts fu poi isolata da una insurrezione degli Afgani, mavenne soccorsa da Sir Donald Stewart da Kandahar.

    Aabdurraham fu allora fatto emiro (1880) a condizione che rimanesse

    alleato dellInghilterra; ma Ayub Khan, figlio del defunto emiro, aveva nelfrattempo messo insieme un esercito in Persia ed avanz da Herar controKandahar. Una colonna inglese composta da circa 2.500 truppe inglesi edindigene al comando del generale Burrows avanz per sbarrargli la strada. Loscontro avvenne presso Maiwand con una densa foschia, e le nostre truppevennero circondate e battute, con ingenti perdite: 961 ufficiali e soldati ucci-si, 168 feriti o dispersi.

    7

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    8/80

    Ricognizione del campo di battaglia di Maiwand

    Feci uninteressantissima uscita di tre giorni a Maiwand con uno squadronedi ricognizione. A qualche chilometro da Kokoran incontrammo le tracce di

    ruote di affusti di cannoni: era il punto dove le nostre artiglierie erano sfuggiteal massacro. Esso aveva aggirato uno sperone montagnoso, il che comportavauna lunga deviazione, e si diceva che gli Afgani avessero preso una scorciatoiatra le montagne riuscendo cos ad attaccarla durante la ritirata. Andammo quin-di diritti verso la montagna per vedere se riuscivamo a scoprire la scorciatoia, edopo un po incrociammo delle tracce di ruote, che scoprimmo poi essere statelasciate dallartiglieria di Ayub Khan. Seguendo queste tracce, giungemmo adun passo tra le montagne di cui gli Afgani si erano serviti, ma la cui esistenzanon era nota alle nostre truppe. Era una gola rocciosa e scoscesa, meravigliosa-mente pittoresca, ed attraversandola potevamo vedere un certo numero di stam-becchi stagliarsi sulle rocce sopra di noi, intenti ad osservare la nostra avanza-ta. Il campo di battaglia era una grande pianura aperta, sabbiosa e rocciosa, e ciaccampammo a circa un chilometro e mezzo di distanza da essa.

    La scena era rimasta pi o meno intatta dal giorno dello scontro. Masse dicavalli morti giacevano qua e l, mummificati dal sole e dallaria secca. Dalgiorno della battaglia non aveva piovuto e vi era stato evidentemente pochis-simo vento, cosicch le impronte dei piedi e le tracce dei veicoli erano per-

    fettamente chiare in ogni direzione. File di munizioni vuote mostravano dovesi erano avuti i combattimenti pi violenti: tracce di ruote e di zoccoli indica-vano dove i cannoni erano stati spostati, cammelli e muli morti mostravano lalinea dei carriaggi. I corpi dei morti giacevano in ogni dove: la maggior parteerano stati seppelliti in fretta, ma in molti casi le fosse erano state nuovamentescavate dagli sciacalli. Indumenti, equipaggiamenti, cibi in scatola, ecc. eranosparpagliati ovunque. In un punto unintera squadra di artiglieria afgana, seicavalli bianchi dalle code colorate in rosa, erano stati uccisi insieme da unnostro proiettile di artiglieria. La brigata britannica, in marcia allalba, aveva

    inviato una pattuglia in ricognizione a visitare il solo punto dacqua nel deser-to in direzione ovest; la pattuglia era tornata dicendo di non aver incontrato ilnemico. Si concluse subito quindi che non vi erano nemici nei dintorni ma,come emerse successivamente, la pattuglia si era recata nel posto sbagliato,mentre il nemico era stato continuamente nei dintorni. Quella mattina unapesante foschia gravava sulla pianura che lesercito afgano aveva attraversa-to proprio dinanzi allavanguardia della brigata, senza che nessuno dei dueeserciti si accorgesse della presenza del nemico. Vedendo alcuni uomini riti-rarsi nella foschia, la nostra avanguardia spar qualche colpo. Ci aveva fatto

    far dietro front agli Afgani che attaccarono la nostra colonna.

    8

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    9/80

    Senza che i nostri se ne rendessero conto, un profondo crepaccio a formadi ferro di cavallo correva quasi tuttintorno al luogo in cui era stata la briga-ta. Questa form il quadrato per sostenere lattacco nemico, aspettando chegli Afgani attaccassero dalla pianura: invece essi si riversarono a migliaia gi

    per il crepaccio senza essere visti, e ad un tratto attaccarono simultaneamen-te da tre lati. Un reparto di cavalleria indiana, cui era stato ordinato di cari-carli, pieg bruscamente sotto il loro attacco e caric invece il retro dellenostre linee, spingendo la fanteria indigena a rompere le righe e a fuggire conla cavalleria, tra le file del 66 Reggimento Berkshire.

    I Berkshire tennero la loro posizione come meglio poterono, ma vennerorigettati indietro, e quindi arretrarono difendendo una posizione dopo laltraper coprire la ritirata del resto della colonna, ma cos facendo il reggimentorimase, alla fine, praticamente distrutto. Lestrema resistenza ebbe luogo die-tro un lungo e basso muretto sotto cui correva una trincea di fango. Fu in quelposto che un soldato del Berkshire salut allegramente con la mano larti-glieria ippotrainata che si stava sganciando, gridando un addio che rimastofamoso: Buona fortuna a voi! Per i vecchi Berkshire l finita davvero!.Furono tutti uccisi sul posto, e il modo pi spedito di seppellirli fu di diroc-care il muricciolo sui loro corpi.

    Dovetti fare due schizzi topografici del campo di battaglia per il generaleWilkinson e per il Comandante in campo. Il colonnello mi chiese anche di farne

    uno da inviare a Sir Garnet Wolseley. Riportai qualche ricordo dal campo di bat-taglia: un proiettile dartiglieria e il ferro di un cavallo della batteria e dellarti-glieria ippotrainata (era uno dei cavalli addetti al cannone che fu portato in testaalla colonna ed apr il fuoco sulla retroguardia afgana, dando cos inizio alla bat-taglia). Presi anche un cinturone insanguinato e una pagina del taccuino di SirGarnet Wolseley che fu trovato da uno degli ufficiali.

    I pericoli di Kandahar

    Kandahar, che visitai varie volte, era uno strano posto, abbastanza perico-losetto. Ufficiali e soldati andavano tutti in giro armati: la maggior parte degliufficiali portavano una lancia per cinghiali, alcuni una rivoltella. Io avevo unlungo bastone rigido con attaccata una corallina, nonch un bel sorriso che miattendevo disarmasse chiunque! Ma tra la folla vi erano spessissimo dei fana-tici, o Ghazi, il cui unico desiderio era quello di pugnalare un europeo, per-ch credevano che, se fossero stati messi a morte in conseguenza del lorogesto, sarebbero andati direttamente in paradiso.

    Tutti i soldati dovevano portare rivoltelle o baionette se dovevano fare una

    9

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    10/80

    passeggiata. Anche se uno doveva andare soltanto a dieci metri di distanzadallaccantonamento a prender acqua del fiume, teneva in mano una baionet-ta sguainata: precauzione assolutamente necessaria, in quanto i fanatici disolito piombavano allimprovviso su di loro senza preavviso. []

    Ma cera sempre il pericolo che i Ghazi si precipitassero su di noi in qua-lunque momento coi loro orrendi e abbastanza spiacevoli coltellacci. []

    Alla fine si riusc a far cessare gli attentati dei Ghazi alla vita degli europeicon un proclama che diceva che ogni Ghazi giustiziato sarebbe stato sepoltoassieme a un cane morto: poich questo avrebbe sicuramente impedito allasua anima di andare in paradiso, lassassinio degli europei perse ogni attratti-va ai loro occhi. []

    Levacuazione di Kandahar

    Quando finalmente ricevemmo lordine di lasciare Kokoran e Kandahar, al13 Ussari fu ordinato di formare la retroguardia e di adunarsi per lispezione[] Il colonnello mi aveva detto di trovare la strada migliore e scoprii chegrazie ad una particolare scorciatoia potevamo risparmiare almeno due ore dimarcia. []

    Ladri di primordine

    La marcia per scendere al sud si segnal soprattutto per il numero dei ten-tativi fatti dalle trib di rubare alle nostre truppe: cavalli, fucili e munizioni.Gli Afgani sono ladri di abilit prodigiosa e rischierebbero qualunque cosa perprocurarsi fucili o munizioni. Molti di loro vengono a spiare negli accampa-menti, lavorandovi come cammellieri o mulattieri: scoprono dove le armi ven-gono riposte durante la notte e quindi ne informano i loro amici allesterno.

    La mia vita come unavventura, Ancora, Milano, 1985, pp.262-271gi inIndian Memories, H.Jenkins ltd., Londra, 1915, pp.123 e segg.

    10

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    11/80

    REPORTAGE DALLA BOSNIA E DINTORNI

    Baden-Powell racconta del suo giro in bicicletta in Bosnia e ci proponealcune immagini nominando luoghi che sono diventati tristemente famosi:Sarajevo, Mostar

    Il reportage vivace anche per le avventure vissute pedalando in bici.Segue la descrizione del coinvolgimento degli scout e delle guide inglesi

    nella prima guerra mondiale. A loro viene affidata in Gran Bretagna la guar-dia di tutti i ponti, gallerie ferroviarie, linee telegrafiche e telefoniche,impianti idrici; inoltre, sono mobilitati per il servizio di guardia di giorno enotte alle coste est e sud, e fungono da messaggeri. B.-P. sottolinea lentu-siasmo con il quale gli scout si mobilitano e assumono con la massima com-petenza i servizi loro richiesti anche negli ospedali, dimostrandosi allaltez-za della responsabilit affidata.

    Insomma, anche se la preparazione scout interamente non militare e fina-lizzata alla pace, il motto Siate pronti trova gli scout e le guide capaci diadattarsi immediatamente alle esigenze nazionali del tempo.

    C un motto che dice: Sii buono e sarai felice. La mia versione Conserva il buon umore e sarai felice. E voglio che ogni scout sia felice.Uno dei migliori modi che conosco per essere felici quello di farsi un belgiro in bici. Voglio raccontarvi le mie esperienze ciclistiche in Bosnia.

    Pedalando in Bosnia

    Come sapete, Sarajevo la capitale della Bosnia. Qui ebbe origine la

    Grande Guerra, perch il principe ereditario dAustria vi fu assassinato, e ilGoverno austriaco accus i Serbi di aver pianificato e portato a compimentoquellomicidio, dando inizio alla contesa.

    Forse avete dimenticato dove si trova la Bosnia. Si trova a sud-ovest dellaSerbia sulla costa orientale dellAdriatico, accanto allErzegovina. un bel-lissimo paese montuoso con secoli di storia, abitato da un singolare intreccioetnico, che include quasi tutte le religioni sotto il sole musulmani e greci,cattolici ed ebrei, ecc.

    11

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    12/80

    Il curioso ponte di Mostar fu costruito veramente dai Romani

    Bene, andai a Sarajevo molto tempo fa tanto che quando mi ci recai, lamia bici era la prima da quelle parti che avesse degli pneumatici. Prima ave-

    vano visto un paio di rompiossa, ma mai una bici con le ruote di gomma,perci io ero diventato una specie di eroe gi prima di arrivare.

    Andai con il vapore a Metkovitch, un vecchio rifugio di pirati nascosto trale paludi sulla costa. Poi cominciai a salire in bici le gole montuose fino aMostar. una curiosa cittadina che si estende su entrambe le rive di un fiumeche scorre in un profondo precipizio. Il ponte che lo attraversa fu costruito edadoperato dai Romani, e sulla sua gobba sopporta ancora il traffico della citt.

    Quando lho visitato, il paese era sotto il dominio austriaco e le strade prin-cipali costruite per i movimenti delle truppe erano ottime per pedalare, men-tre gli uffici postali, le locande ecc. erano affidati in gran parte a persone cheparlavano tedesco. Cos viaggiare non fu poi cos difficile come si potrebbecredere. Ma era molto primitivo.

    I mulini ad acqua in Bosnia sono collocati su chiatte ancorate in mezzoalla corrente!

    Tutte le barche sui fiumi erano ricavate da semplici tronchi dalbero sca-vati. E la gente aveva un modo molto pratico per far funzionare i mulini adacqua, ancorando in mezzo alla corrente una chiatta, sulla quale una ruotamossa dallacqua macinava il grano nella stiva dellimbarcazione. La gente dicampagna era rude, ma pittoresca; mi interessava molto, ma non quanto io ela mia bici potessimo interessare loro.

    Ai cavalli non piaceva la mia bicicletta

    Ricordo che una volta, dopo il tramonto, mentre scendevo per una collina,superai sibilando sulla strada unanziana donna, che diede un urlo e si gettsul ciglio, pensando di aver visto un diavolo volante.

    Unaltra volta, facendo unescursione su una montagna, incontrai un carropieno di contadini che andavano alla fiera. I cavalli, che non avevano maivisto prima una bicicletta, decisero dun tratto di tornare a casa e, nellinten-to di farlo, diedero uno strattone al carro, col rischio di farlo cadere nel diru-po con tutto il suo contenuto. Per fortuna io ero sceso e avevo nascosto la bici,

    mentre quegli uomini spaventati riuscirono a far girare le teste dei cavalli

    12

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    13/80

    nella giusta direzione, trascinandoli oltre quel mostro minaccioso che io stavoguidando.

    Fu un viaggio divertente e di un nuovo genere. Non posso raccontare tuttele piccole avventure, ma devo confessare che alla fine fui sconfitto dal mio

    veicolo. A quel tempo, una bucatura era un disastro. Il materiale per le ripa-razioni era molto rudimentale, e alla fine del viaggio ebbi una brutta bucatu-ra. Per fortuna ero vicino alla stazione ferroviaria e potei proseguire in trenofino ad Agram, capitale della Croazia, dove affidai la bicicletta ad un vecchionegoziante di bici, che ci mise unintera giornata per ripararla.

    Nel frattempo, mi fece visita una rappresentanza del club di tirassegno diAgram, che mi offr unaccoglienza formale dopo il mio meraviglioso viag-gio, invitandomi ad un banchetto con ricevimento, che mi convinsero aripartire subito lindomani.

    divertente ripensare ora al fatto che probabilmente met della popolazio-ne di quel paese usa la bicicletta ormai per andare e tornare dal lavoro, men-tre allora facendolo si era considerati degli eroi.

    Ma nel complesso, malgrado i motori e gli aerei, la bicicletta uno deimigliori mezzi di locomozione che esistano, ed ogni scout dovrebbe rispar-miare denaro per comprarne una, in modo da andare dove vuole in modo faci-le e confortevole e, come scout, essere di aiuto al proprio paese per conse-gnare i dispacci, quando necessario.

    La guerra

    Devo tornare al 1914, per riferire sullopera degli scout e delle guide diquei giorni. Quando fu dichiarata la guerra, offrii a Lord Kitchener i miei ser-vizi per qualunque evenienza.

    Egli espresse la sua ferma convinzione nelle potenzialit dei Boy Scoutsdietro le quinte nel sostituire gli uomini al fronte; e siccome i medici non

    avrebbero ritenuto me idoneo per il servizio, mi sollecit ad organizzare iragazzi per i molteplici fini nei quali li si sarebbe potuti impiegare.Il tempo era maturo per questavventura. A sei anni dalla nascita, il movi-

    mento scout era ormai basato in tutto lImpero britannico su un fermo fonda-mento di amministrazione decentrata, con un forte numero di adepti e ungruppo di ufficiali ben preparati. Daltro canto, molti di questi, e degli allievianziani, si arruolarono direttamente quando fu dichiarata la Guerra (diecimi-la di loro non fecero mai ritorno).

    Ma continuammo lopera cercando dei sostituti che si dimostrarono allal-

    tezza della responsabilit loro affidata.

    13

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    14/80

    Poich ero al corrente dei piani tedeschi grazie alle mie precedenti inda-gini informative, il primo passo fu di porre gli scout a guardia di tutti i ponti,gallerie ferroviarie, linee telegrafiche e telefoniche, impianti idrici, ecc., percontrastare ogni tentativo dinterferenza nelle nostre comunicazioni da parte

    dei circa 100.000 tedeschi residenti. Forse ricorderete che avevo scopertoche la loro intenzione era di fare irruzione su di noi, se fosse stato possibile,in un giorno festivo, e di creare confusione tagliando le linee telegrafiche etelefoniche.

    I ragazzi si mobilitarono immediatamente nelle loro rispettive localit diresidenza e assunsero con la massima competenza i servizi di guardia, che lisvolsero fino a quando le truppe territoriali non diedero loro il cambio.Memorabile fu la mobilitazione degli scout nautici quando lAmmiragliatorichiam i guardacoste al servizio a bordo. Ci chiesero di sostituirli con gliscout nautici, e riuscimmo a farlo in poche ore. Cos il servizio di guardiacostiera fu assunto dai Boy Scouts, sotto la direzione di alcuni piccoli uffi-ciali, da John OGroats al Lands End.1

    La prontezza della nostra mobilitazione ci merit, a ragione, una grandefama.

    Da settimane stavamo progettando un grande campo nautico e una regatanellIsola di Wight a ferragosto. Arriv la festa. Gli scout erano radunati acentinaia organizzati in sestiglie, con equipaggiamento da campo, ecc. Fu in

    quel momento che giunse la chiamata al servizio.Avvenne qualcosa di simile alla celebre mobilitazione della flottadellOceano indiano da parte dellammiraglio Sir Harry Rawson, quando ilSultano di Zanzibar fece scoppiare la guerra contro la Gran Bretagna e la suaflotta (una sola nave) spar un colpo o due a una fregata inglese e fu affon-data subito. Nel giro di 48 ore giunsero da varie direzioni molte navi e com-parve sulla scena unintera flotta inglese. Poich si era prima dellinvenzionedel telegrafo senza fili, questa rapida mobilitazione fu causa di molti com-menti, per non dire di ansia, da parte di altre nazioni. Lammiraglio mi rifer

    che fu interrogato ansiosamente sul segreto di quella concentrazione. Nonvolle confessarlo allora, ma disse a me pi tardi che alcuni mesi prima le varienavi sparse nellarea indiana si erano date appuntamento a Zanzibar in unacerta data per un torneo di cricket, e il Sultano era stato cos sfortunato da sce-gliere la stessa data per il suo attacco.

    Cos i Boy Scouts presero posizione nei primi giorni della Guerra lungo

    14

    1 La casa di John OGroats, in Scozia, il punto pi settentrionale della Gran Bretagna (5850N). Ilcapo del Lands End, nella parte sud occidentale della Cornovaglia, il suo punto pi occidentale (541W)

    [N.d.t.].

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    15/80

    tutte le coste orientali e meridionali, e svolsero giorno e notte il loro servi-zio di guardia ben oltre larmistizio, quando le unit navali ripresero servi-zio a terra.

    Cos, sebbene la nostra preparazione sia interamente non militare e finaliz-

    zata alla pace, il nostro motto Siate pronti trov gli scout e le guide capacidi adattarsi immediatamente alle esigenze nazionali del tempo. Essi forniro-no messaggeri e ordinanze in uniforme a molti Uffici governativi e alMinistero della Guerra, ma anche, a livello locale, agli ospedali, ai quartiergenerali municipali e di polizia. Fornirono ed equipaggiarono pure molti cir-coli di ricreazione e ambulanze al fronte, in Francia. Lo fecero con uno spiri-to di leale entusiasmo, che non era semplicemente lentusiasmo del momen-to, ma un entusiasmo che sostenne il loro lavoro a un alto livello fino alla finedi quel periodo terribile e snervante della Grande Guerra.

    What Scouts Can Do: More Yarns, 1921[trad. a cura di L.S.]

    15

    Ponte di Mostar, Baden-Powell, What Scouts Can Do: More Yarns, 1921

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    16/80

    Non ci sono impedimenti, Baden-Powell, Scouting for boys, C.A. Pearson, 1945

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    17/80

    OLTRE LA GUERRA

    Baden-Powell definisce la guerra un metodo brutale e sorpassato perdirimere le controversie tra le nazioni civili, un ritorno alla forza bruta,un abbassarsi agli istinti primitivi tipici degli uomini selvaggi.

    B.-P. esprime la sua analisi della prima guerra mondiale, condotta contutta la furia selvaggia dei barbari. Questo disonore dovrebbe farcinascondere la faccia dalla vergogna. Inoltre, sottolinea che tale vergogna ancora possibile tra popoli cristiani.

    Impressionato dallimmane distruzione e dagli orrori prodotti dalla guer-ra, B.-P. intuisce che anche dal male della guerra potrebbe nascere qualchebene. Un risultato in direzione della pace mondiale rappresentato dallaSociet delle Nazioni, antenata della moderna Organizzazione delle NazioniUnite.

    Infine, B.-P. sembra guardare al mondo secondo la prospettiva, di grandeattualit oggi, della globalizzazione.

    Il mese scorso ho avuto un incontro estremamente interessante con diversi

    esponenti della Societ della Pace e dei Quaccheri.Essi desideravano comprendere meglio gli ideali che sono alla base dellaformazione scout, poich la loro attenzione era attratta verso il movimento dalfatto che noi avevamo declinato un aiuto offertoci dal Fondo Lucas Tooth.

    Alla riunione io tracciai un programma generale del nostro lavoro e deinostri scopi, e sollecitai domande e suggerimenti dalle persone presenti. Inrisposta ad alcuni di questi, misi in chiaro che, per quanto noi siamo contro laguerra, non per questo siamo contro lautodifesa.

    Feci inoltre rilevare che non si pu eliminare la guerra semplicemente abo-

    lendo le armi; sarebbe come cercare di eliminare il crimine abolendo la poli-zia. In entrambi i casi, quale sarebbe il risultato?Per ci che concerne la guerra tra le nazioni civili, essa , senza dubbio, un

    metodo brutale e sorpassato per dirimere le controversie.Taccuino, Nuova Fiordaliso, Roma 2001, pp.65-66

    gi inHeadquarter Gazette, aprile 1914

    Molti di noi, credo, si rendono conto che la Grande Guerra, ora che pos-

    siamo guardarla in una pi giusta prospettiva, stata un disonore per tutte

    17

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    18/80

    le nazioni che vi hanno partecipato, una nota di biasimo per la nostra civil-t, per la nostra educazione, per la nostra religione.

    Quando ripensiamo che ci siamo abbassati aglistinti primitivi dei selvag-gi, che abbiamo prostituito i nostri talenti scientifici alla scoperta di pi effi-

    caci metodi di massacro, che per quanto ci professiamo cristiani in teoria, inpratica non abbiamo accettato la guida di Cristo: questi sono fatti che dovreb-bero farci nascondere la faccia dalla vergogna.

    La guerra che doveva por fine a tutte le guerre ha lasciato il mondo in unostato peggiore di prima: con pi nazioni rivaleggianti le une con le altre, conpi uomini in armi che mai per linnanzi, con malumori e sospetti tra i paesi,e allinterno di essi tra i gruppi e i partiti. Non stato un bellepisodio.

    Ma la guerra ci ha anche mostrato che vi sono ancora tra di noi doti positi-ve di coraggio e abnegazione, e virt che, se impiegate ad uno scopo decisa-mente di pace anzich di guerra, dovrebbero dare un grande contributo perrendere questo un mondo pi giusto e pi felice in cui vivere.

    Taccuino, Nuova Fiordaliso, Roma 2001, pp.177-178gi inJamboree, giugno 1924

    Questa guerra sar giudicata da una giuria di nazioni. Essa deve provare sele sue cause e i suoi risultati ultimi possano giustificare limmane distruzione

    del suo vasto commercio, il ritorno alla forza bruta e allo spargimento di san-gue e la miseria inflitta a milioni di innocenti.Dobbiamo ancora scoprire se la guerra sia, come varie autorit vorrebbero

    farci credere, opera dei fabbricanti di armamenti o di monarchi ambiziosi, oinvece, pi semplicemente, dellumana natura che spazza via senza pensarcii palazzi della pace, le regole del gioco della guerra fatta a tavolino, le prote-ste degli antimilitaristi, e via dicendo. La spada di Damocle della guerrasospesa sopra a un paese ha il suo valore nel tenere alte le qualit virili di unpopolo, nello sviluppare nei suoi soldati leroismo fino al sacrificio di s, nel-

    lunire classi, religioni e partiti politici, e nel mostrare la meschinit dellapolitica partigiana nella sua giusta proporzione.In ogni caso, questa guerra avr provato come sia essenziale per la salvez-

    za della nazione lesser preparati, in ogni tempo, non solo per ci che puesser probabile, ma perfino per ci che pu esser solo possibile.

    Lo spreco delle risorse necessarie per mantenere questo stato di preparazio-ne cresciuto fino a diventare oggi enorme. Per quanto sia vero che tale dena-ro speso allinterno del paese, si tratta nondimeno di una partita di giro impro-duttiva, che pertanto non contribuisce alla ricchezza e alla prosperit della

    nazione. Tuttal pi unassicurazione della nostra nave contro le tempeste.

    18

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    19/80

    Il punto da considerare se queste tempeste siano dovute alle leggi della natu-ra, alla mano di Dio o alle macchinazioni degli uomini. Se si tratta di queste ulti-me, non sarebbe meglio congegnare qualche metodo pi efficace che non questapreparazione costosa che in fin dei conti non solo manca il suo scopo di preve-

    nire la guerra, ma ne allarga le dimensioni quando essa venga a scoppiare?Sono problemi su cui chiunque ami i suoi simili e il suo Dio deve riflette-

    re e prepararsi a dare un giudizio.Taccuino, Nuova Fiordaliso, Roma 2001, pp.73-74

    gi inHeadquarter Gazette, settembre 1914

    La vergogna n.3 che, in questi tempi di educazione cosiddetta intelligen-te e religione organizzata, la guerra, condotta con tutta la furia selvaggia deibarbari, sia ancora possibile fra popoli che professano la religione cristiana esi definiscono dei cristiani. Se la religione avesse il suo giusto posto nellestrutture intime della nostra societ, queste vergogne sarebbero impossibili.

    Il servizio migliore che si pu rendere a Dio quello di porvi rimedio. Dalmale della guerra dobbiamo vedere che nasca, in contraccambio, qualchebene. Limpressione profonda e universale suscitata dalla guerra e dai suoiorrori ci offre unoccasione unica.

    La Societ delle Nazioni certo un buon risultato, ma se non c in essa

    lanima della gente anchessa non pu avere se non un successo parziale. Diche anima si tratta? La Societ delle Nazioni un nobile risultato della guer-ra in direzione della pace mondiale; quanto pi nobile e pi valida non sareb-be una Societ delle Chiese, se esse sapessero mettersi allaltezza della situa-zione e cogliere loccasione, dando un esempio di pace nel dimenticare le di-spute su punti secondari rispetto alla pi grande causa di Dio e dellumanit:in una parola, se esse guardassero lontano.

    Taccuino, Nuova Fiordaliso, Roma 2001, p.122gi inHeadquarters Gazette, novembre 1920

    La Grande Guerra ha dimostrato una cosa di cui la gente non sera accortaprima: e cio che tutti i paesi sono ora molto dipendenti luno dallaltro perci che riguarda lindustria e il commercio, e che solo mediante la reciprocabuona volont e cooperazione il mondo pu prosperare ed essere felice.

    Un paese pu avere le materie prime, ma un altro i mezzi per lavorarle,mentre un terzo pu compiere il lavoro di rifinitura ed un quarto utilizzaremeglio i prodotti finiti. Il cotone cresciuto in India lavorato a Manchester,

    finito in Belgio e adoperato in Africa Orientale.

    19

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    20/80

    Questo genere di cose si verifica in ogni campo, inclusa la fornitura digeneri alimentari da un paese produttore, attraverso un paese distributore,ad un terzo che li divora. La Gran Bretagna produce carbone e ferro inquantit superiori al suo fabbisogno, mentre carne e grano sono insuffi-

    cienti e cos essa scambia le eccedenze con altri paesi.Interdipendenti come lo erano in questo modo, una guerra tra due gran-

    di paesi immediatamente si allarg ad altri, finch la maggior partedellEuropa fu trascinata nel conflitto.

    Milioni di uomini furono uccisi, nazioni rovinate e tutto il mondo messoin uno stato di agitazione per anni, e questo perch? Per lassassinio di unAustriaco da parte di un Serbo.

    Dopo questa terribile esperienza speriamo che vi sar una pi grandesicurezza in futuro e che migliori governanti saranno al potere in tutti ipaesi.

    La Societ delle Nazioni e la Corte Internazionale di Giustizia sono statecostituite per prevenire che una simile cosa avvenga di nuovo. Ma Societ,Corti e accordi sono di poca utilit se non hanno il cuore e lappoggio degliuomini dietro di loro.

    La strada verso il successo, Nuova Fiordaliso, Roma 2000, pp.181-183

    magnifico sentire che fra tutti i paesi delluniverso, il pi grande ilmio; che nella guerra i soldati pi valorosi e sempre vincitori furono inostri; che fra tutte le donne del mondo, le pi belle sono le nostre; cheanche fra i paesi, i paesaggi, i climi i pi belli sono i nostri; che nellarte ela scienza, nella manifattura e nellinvenzione, in testa di tutti stanno inostri compatrioti. E quando guardiamo agli abitanti degli altri paesi,come sono strani ed eccentrici! Quella specie di discorso, labbiamo quasitutti sentito: per a che nazionalit apparteneva linterlocutore? Era britan-nico o italiano, tedesco od americano, cinese o svedese? Avrebbe potuto

    davvero essere luno o laltro, visto che la gente di ogni paese ha sempreavuto labitudine di esprimere cos il suo orgoglio patriottico. Durante isecoli passati ogni nazione si ingegnata a crearsi una posizione coi pro-pri metodi e la propria industria. Non ha, per lo pi, gettato lo sguardomolto fuori della propria frontiera. Per tutto questo ora sta cambiando;una nuova epoca nella storia dellumanit cominciata; i migliori metodidi comunicazione e di commercio hanno fatto spegnere queste individuali-t negli interessi comuni e le comunit sono divenute dipendenti le unedalle altre nella loro finanza come nella loro manifattura, cosicch la pace

    e la benevolenza di tutte sono oggi essenziali alla prosperit di ciascuna. Il

    20

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    21/80

    fracasso universale della guerra ci ha ruvidamente scossi e ci ha mostratoil nuovo ordine delle cose. Non pi una nazione meglio di unaltra. Sia peruna mutuo sacrificio di se stesso, di leale aiuto o di valorosa opposizione, nato un sincero rispetto luna per laltra; la guerra ci ha insegnato che

    dobbiamo formarci di nuovo nelle condizioni moderne di sviluppo mate-riale ed intellettuale, ed usare nel miglior modo dei benefici della civiliz-zazione. Altrimenti finiremo vittime di quel castigo infernale del conflittoselvaggio che abbiamo gi subito.

    Se ce ne facciamo unidea e se regoliamo le nostre azioni conforme-mente a questa idea, allora davvero, dal male della guerra pu nascere ungran bene; ma bisogna cogliere ed approfittare delloccasione prima cheessa sparisca. I nostri legislatori hanno ben redatto delle formule; essi nonpossono contare su una riuscita completa senza unanima senza lo spiri-to del popolo.

    La Lega delle Nazioni, in ogni caso ha fatto un passo in questa direzione.Jamboree, Boy Scouts International Bureau, gennaio 1921

    La stessa verit conviene tanto alle relazioni internazionali quanto allecomunit. Non si pu considerare come ben regolato un mondo nel qualebisogna ricorrere alla polizia per mantenere la pace. La Lega delle Nazioni

    un corpo di polizia destinato a sopprimere la guerra e, come tale, unmezzo importante; ma non si pu realizzare lo scopo migliore, cio la pre-venzione della guerra, senza la benevolenza e la simpatia reciproca deipopoli. Quando pensiamo che noi, i membri della famiglia umana, nonsiamo quaggi insieme che per un breve spazio di tempo, comprendiamobene che le piccole dispute, le lotte tra egoisti, non appartengono al siste-ma del Creatore.

    Con la nostra intelligenza dovremo elevarci al di sopra di tali cose edassumere un punto di vista pi ampio, affinch lamore e laffinit reci-

    proca guidino i nostri passi sul cammino della pace.Forse ci potrebbe sembrare troppo utopico per quanto desiderabile; per,con lesempio inaspettato di tutto ci che accaduto ed accade ancora nelmovimento scout, impossibile non sperare in risultati pratici, continuandosulla buona via. Sar senza dubbio difficile convertire a questa pi apertamaniera di vedere la generazione pi anziana, che stata educata a pensare intermini di combattimento, sia nella politica sia sul campo di battaglia; ma conla generazione dei cittadini futuri, ancora nello stato malleabile della giovi-nezza, al culmine di ogni entusiasmo e, per il momento, priva di ogni volga-

    re orgoglio sociale, un immenso campo di promesse si dispiega ai nostri piedi.

    21

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    22/80

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    23/80

    VOLERE LA PACE

    La pace pu essere assicurata solo dal desiderio e dalla volont presentenellanimo dei popoli, cos da determinare la politica dei rispettivi governi.Dunque, la pace una questione di educazione.

    Nessuno sa quale forma prender la pace. Unioni federali, unioni economi-che, una Societ della Nazioni resuscitata, gli Stati Uniti dEuropa e varie altreproposte sono gi sul tappeto. Ma una trasformazione nel senso di una pi inti-ma reciproca comprensione, di un soggiogamento di pregiudizi nazionali e lacapacit di guardare con gli occhi degli altri, in amichevole simpatia. []

    Tale formazione dellamicizia non ha precedenti allinfuori della nostra fra-ternit; ma se questo caos di guerra, pure senza precedenti, deve essere risol-to con una pace, misure altrettanto senza precedenti volte a tale scopo nonsono soltanto giustificabili, ma essenziali.

    Lodio, nato dalla guerra, e i sentimenti di rivincita saranno naturalmentele erbacce che ingombreranno il sentiero di molti ragazzi. Ma poich le vostrepiante cresceranno dai semi da voi piantati, sui quali sta scritto: Lungimiran-

    za, Amore, e Desiderio di sanare le ferite di guerra, tali erbacce saran-no alla fine soffocate e Buona Volont e Pace saranno il vostro raccolto.Taccuino, Nuova Fiordaliso, Roma 2001, pp.312-313

    gi in The Scouter, aprile 1940

    I vari paesi stranieri sono ora circa dodici che hanno adottato lo scauti-smo per i loro ragazzi formano attualmente con noi unamichevole comunit

    per lo scambio di punti di vista, corrispondenza e visite, promovendo in talmodo un pi stretto senso di simpatia tra le rispettive giovani generazioni. Lapace internazionale pu essere costruita soltanto su una base: un desideriointernazionale di pace da parte dei popoli stessi talmente intenso da determi-nare lindirizzo dei rispettivi governi. Se il prezzo di una sola corazzata fossemesso a nostra disposizione per sviluppare questa amicizia internazionale trale giovani generazioni, credo che riusciremmo, con il movimento scout, a faredi pi per prevenire la guerra che tutte le corazzate assieme.

    Taccuino, Nuova Fiordaliso, Roma 2001, pp.45-46

    gi inHeadquartes Gazette, dicembre 1911

    23

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    24/80

    In un momento nel quale il mondo aspira intensamente alla Pace, nostrodovere tutti quanti, di fare il nostro possibile a tale scopo. mio fermo pare-re che noi possediamo, nel movimento scout, un superbo strumento che pos-siamo usare in modo nuovo.

    Finora non stato preso alcun provvedimento pratico verso una pace per-manente oltre alla formazione della Lega delle Nazioni cosa formale equalche opportuno trattato tra i diversi Governi.

    Ma noi sappiamo che abbiamo bisogno di qualche cosa in pi: leducazio-ne del cuore delle Nazioni. Cosa impossibile nel caso degli adulti, in quantole loro idee si sono gi consolidate, ma nel caso della generazione che si staformando noi possiamo insegnarle la grande verit, che noi siamo tutti mem-bri della stessa famiglia, la famiglia umana. In conseguenza, quando sorgonocomplicazioni fra loro, bisogna che pensino in termini di pace e non come inaltri tempi in termini di guerra. Nel movimento esploratori e nel movimentoesploratrici, sia inconsciamente che espressamente, noi lavoriamo strenua-mente e da lungo tempo in questo senso ed io spero sinceramente che lo svi-luppo di questa idea sulla linea pratica sar uno dei risultati delle prossimaconferenza di esploratori a Parigi e del Grande Raduno Internazionale delleguide esploratrici a Cambridge questanno.

    Jamboree, Boy Scouts International Bureau, luglio 1922

    Ricordiamoci che stiamo formando i nostri giovani cittadini in un modonuovo, eppur urgentemente necessario per fare la pace nel mondo. La pacenon pu essere assicurata interamente da interessi commerciali, alleanze mili-tari, disarmo generale o trattati bilaterali, se lo spirito di pace non presentenella volont e nellanimo dei popoli. una questione di educazione.

    Il cancelliere tedesco Marx2 ha detto recentemente: Se dobbiamo abolirela guerra dobbiamo dimenticare la guerra. Abbiamo giovani che della guerraconoscono poco o niente. Essi sono per esposti allinfezione della guerra. Se

    dobbiamo abolire la guerra dobbiamo riempire la mente e lanima dei nostrigiovani col Vangelo, le emozioni e le immagini della pace. questa ledu-cazione che perseguiamo.

    Taccuino, Nuova Fiordaliso, Roma 2001, p.207gi inJamboree, ottobre 1926

    24

    2 Wilhelm Marx (1863-1946), uomo politico tedesco del Centro Cattolico, fu cancelliere del Reich

    (1923-24 e 1926-28) [N.d.t.].

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    25/80

    La Societ delle Nazioni una forza di polizia per sopprimere la guerra, ecome tale uniniziativa valida; ma certo un obiettivo migliore quello diprevenire la guerra attraverso la buona volont e la comprensione reciprocadegli stessi popoli. Se riflettiamo che noi membri della famiglia umana siamo

    qui sulla terra per il breve arco di una vita, ci rendiamo conto che contrastimeschini e lotte per piccoli scopi egoistici sono fuori posto nel disegno delCreatore.

    Taccuino, Nuova Fiordaliso, Roma 2001, p.230gi in Scouting and Youth Movements, 1929, pp.75-77

    Il primo passo [verso la pace tra le nazioni] quello di abituare le giovanigenerazioni, in ogni paese, a lasciarsi guidare in tutte le cose da un assolutosenso di giustizia. Qualora gli uomini avessero questo senso di giustizia comeun istinto nella loro condotta in ogni questione della vita, cos da considerareimparzialmente ogni problema da entrambi i punti di vista prima di sposarneuno, allora al sorgere di una crisi tra due paesi essi sarebbero spontaneamen-te pi pronti a riconoscere ci che giusto e ad adottare una soluzione paci-fica; cosa questa che rimarr impossibile finch la loro mentalit sar abitua-ta a considerare il ricorso alla guerra come la sola soluzione.

    Giocare il gioco, Nuova Fiordaliso, Roma 1997, p.123

    gi inHeadquarters Gazette, giugno 1912

    25

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    26/80

    Svegliati Inghilterra e aiuta i tuoi giovani, Baden-Powell, Lessons from the Varsity of Life, 1933

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    27/80

    IL RUOLO DELLEDUCAZIONE

    Capace di guardare alla realt scoprendo quel germe di bene nascosto, Baden-Powell trae una lezione dallesperienza atroce della prima guerramondiale: lumanit intera ha la necessit di educare le giovani generazionialla pace.

    Alla sua realizzazione pu contribuire in concreto la fratellanza scout chesviluppa un comune sentire, interessi condivisi, amicizia internazionale,attraverso scambi di corrispondenza e visite.

    Insomma, lo scautismo pu avere un ruolo di primo piano nel creare lega-mi di comprensione e simpatia reciproci.

    Ma le lezioni di questa guerra, qualora siano bene afferrate, non devono poiesser gettate via e dimenticate; devono invece offrire un motivo urgente peruneducazione pi efficiente alla fraternit umana che impedisca il riprodursi diquestorrore che annualmente ricade su di noi e su milioni di innocenti di tuttele nazioni che con noi soffrono.

    Sono convinto che con lalba della pace, quando questo temporale tremendo

    sar passato, la nostra fraternit scout potr avere un ruolo di primo piano neiprogrammi per unire le nazioni in un pi stretto e miglior legame di compren-sione e simpatia reciproca tale da tendere al compimento di quella speranza.

    Taccuino, Nuova Fiordaliso, Roma 2001, p.74gi inHeadquarter Gazette, settembre 1914

    La pace non pu essere assicurata interamente da interessi commerciali,alleanze militari, disarmo generale o trattati bilaterali, se lo spirito di pace

    non presente nella volont e nellanimo dei popoli. una questione dieducazione.Giocare il gioco, Nuova Fiordaliso, Roma 1997, pp.123-124

    gi inHeadquarters Gazette, giugno 1912

    La nostra speranza deve dunque basarsi sulla prossima generazione, i cuisentimenti e risentimenti nei rapporti internazionali sono ancora tutti da fare.Con lo scautismo abbiamo avuto la fortuna di avviare uniniziativa precisa e,

    nei suoi limiti attuali, riuscita in questa direzione. Il nostro movimento rela-

    27

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    28/80

    tivamente piccolo, ma su basi sane, ed capace di espandersi fino ad esercita-re una efficace influenza nel mondo, purch noi afferriamo loccasione e insi-stiamo con tenacia.

    Taccuino, Nuova Fiordaliso, Roma 2001, p.242

    gi inJamboree, gennaio 1930

    Ma vi sono, ancora oggi anche in Europa, molte nazioni che sono civili sono inparte. Il problema sostanzialmente un problema di educazione e di formazione delcarattere, e di reciproca conoscenza e rispetto. Lunico sistema per procurareallEuropa una pace universale quello, non di cercare di guarire la presente gene-razione dai suoi pregiudizi, e meno che mai di costruire palazzi per conferenze dipace, ma invece di educare le prossime generazioni ad una pi schietta simpatia efiducia reciproche, e ad una pi aperta disposizione a dare e a ricevere.

    La sola iniziativa veramente pratica finora presa a questa scopo il movimentoscout; con la nostra fratellanza ormai stabilita in ogni paese, e che ogni giorno allac-cia legami pi stretti ed acquista un comune sentire attraverso scambi di corrispon-denza e di visite, noi contribuiamo a gettare le fondamenta di interessi e di amicizie,le quali alla fine produrranno autonomamente il disarmo ed una pace permanente.

    Taccuino, Nuova Fiordaliso, Roma 2001, p.66gi inHeadquarter Gazette, aprile 1914

    Le numerose richieste che mi sono state rivolte di precisare latteggiamento delmovimento scout nei confronti della ricostruzione postbellica dimostrano quantoquesto problema interessi i nostri capi; questo rafforza la mia convinzione che noiabbiamo la possibilit di svolgere un lavoro prezioso in questo campo. Ho giavuto spesso occasione di dirlo, ma evidentemente sono stato piuttosto vago neldefinire la nostra linea di condotta.

    Invece, considerando la difficolt di profetizzare cosa avverr dopo la fine della

    guerra, non facile proporre, e meno ancora stendere, un programma definito.Possiamo per fissare alcuni punti fermi, che ci aiuteranno nel nostro cammino.Anzitutto, come qualcuno ha detto di recente, se la guerra non insegner una

    lezione che domini a tal punto lanimo di coloro che sopravvivranno e di quelli chesaranno i loro successori da rendere possibile una nuova situazione, allora essa sarla pi grande catastrofe [] a memoria duomo.

    Consideriamo dunque qual in mezzo a noi il male maggiore cui dovrebbe e,forse, attraverso lilluminazione e lesperienza dateci dalla guerra, potrebbe esserposto rimedio per quelli che saranno i nostri successori, se adeguate misure

    venissero prese.

    28

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    29/80

    Amio parere la condizione dei lavoratori pi umili (non uso di proposito la paro-la classe: vorrei che tale parola fosse abolita per sempre, con tutto il male che hafatto), degli operai e delle operaie, deve essere senzaltro migliorata.

    Un ostacolo a tale miglioramento stata la barriera tra le classi, tra capitale e

    lavoro, ecc. Eppure per natura siamo tutti creati simili, perfino dello stesso sanguee della stessa famiglia; la barriera di classe qualcosa di interamente artificiale epu perci esser demolita sol che noi lo vogliamo. Questa una lezione che benpossiamo imparare a fondo dalla guerra.

    Anzi, la guerra ci ha dato una mano, colla sua coscrizione obbligatoria per tutti,poveri e ricchi senza distinzione, con il comune sacrificio al fronte per unideacomune, uniti al comune dolore e al comune servizio di coloro che lavoravanooscuramente in patria.

    Dobbiamo noi permettere che dopo la guerra il cameratismo cos formatosidebba andar perduto, per far posto ancora una volta a quelle miserabili manovre dipartito, barriere sociali e conflitti industriali che tanto amare condizioni avevanocreato nei giorni che precedettero la guerra? Dio ce ne scampi!

    La guerra ci avr aiutato solo se saremo decisi ad approfittare dei suoi insegna-menti, creando condizioni di vita pi felici e pi umane per tutti, in modo che i pipoveri raccolgano la loro parte di gioia, non diversamente dai loro fratelli pi agia-ti; il datore di lavoro deve divenire pi umano, fino a simpatizzare e a trattare pifrancamente e generosamente coi suoi dipendenti; al lavoratore poi si deve mostra-

    re il modo migliore di utilizzare i suoi mezzi per farsi una casa migliore ed una vitapi completa.Ambedue le parti dovrebbero comprendere che combinando i loro sforzi ognu-

    na di esse in grado di procurarsi condizioni di vita migliori.Leducazione, e soprattutto leducazione della personalit, appare essere una

    chiave del problema.Occorre insegnare laltruismo, lautodisciplina, un pi vasto senso di camerati-

    smo, il sentimento dellonore e del dovere, e tutte quelle doti che permettonoalluomo, indipendentemente dalla sua posizione, di guardare al di l del proprio

    libro dei conti e del proprio banco e di vedere il vantaggio che il suo lavoro arrecaalla societ, mettendo nel suo lavoro giornaliero una parte al servizio del prossimoaccanto al servizio di se stesso, acquistando anche una certa percezione di ci chedi bello vi nella natura, nellarte e nella letteratura, cosicch i suoi interessi pinobili possano essere risvegliati ed egli possa godere dellambiente in cui vive,qualunque esso sia.

    Di tutte queste qualit noi nel movimento scout possiamo fare molto per svilup-pare gli elementi essenziali e gettare le fondamenta.

    Taccuino, Nuova Fiordaliso, Roma 2001, pp.97-99

    gi inHeadquarter Gazette, settembre 1918

    29

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    30/80

    La guerra una piaga che luomo ha inflitto a se stesso, e non porta nella sua sciache miseria umana. Perci spetta alluomo trovare il rimedio e ridare a se stesso ildono della pace, con la prosperit e felicit che essa assicura a tutti. Un primo passodeve essere lo sviluppo di uno spirito di buona volont e tolleranza, verit e giusti-

    zia, al posto dellinvidia, dellodio, della malignit. difficile insegnare nuovi gio-chi a un cane vecchio e per produrre un simile cambiamento dobbiamo sperarenella giovane generazione. Tra pochissimi anni quelli che sono i ragazzi di oggidiverranno uomini dei loro paesi rispettivi. Mi sembra che nello scautismo abbia-mo loccasione di contribuire a dare al pendolo loscillazione contraria, facendolotornare alla pratica del buon senso e della comprensione reciproca.

    Il nostro movimento fortunatamente divenuto una fraternit mondiale in cui ilsentimento di comprensione reciproca e di cameratismo gi una realt. In talmodo qualche seme gi stato gettato, e la risposta dei ragazzi ci mostra che abbia-mo un suolo fertile su cui lavorare.

    Taccuino, Nuova Fiordaliso, Roma 2001, p.309gi inJamboree, ottobre 1939

    Sviluppando leducazione grazie alla scienza dei boschi anzich alladdestra-mento militare, possiamo dare ai nostri futuri cittadini in ogni paese un istituto dipace anzich di guerra, pur senza far loro mancare o perdere nessuna delle virt

    morali o degli attributi essenziali ad una nazione sana.Se guardiamo avanti, possiamo renderci conto che i due milioni di scout e diguide che esistono oggi rappresentano anche un altro milione che passato attra-verso la formazione scout, ed essi sono, in prospettiva, i padri e le madri della pros-sima generazione.

    Essi, pertanto, educheranno altri due o tre milioni di ragazzi e ragazze entropochi anni, pi o meno secondo i loro stessi orientamenti di pensiero e di azione.

    Abbiamo cos una meravigliosa occasione e una grande responsabilit. Dobbiamoorientare la nostra formazione secondo la giusta prospettiva, in modo da non con-

    tentarci solo di avere reparti in gamba e successi momentanei, ma altres da esseresicuri che i valori della proposta scout siano stati assorbiti dai ragazzi e dalle ragaz-ze, e che questi ultimi portino un autentico spirito cristiano nella loro vita e attivitdi ogni giorno; che essi sconfiggano legoismo con il servizio e sostituiscono con labuona volont e lo spirito di cooperazione i sentimenti troppo prevalenti di meschi-no patriottismo e di gelosia. In questo modo i nostri Movimenti daranno un tangibi-le contributo alla formazione di quello spirito internazionale di buona volont che necessario per conferire unanima allesistente struttura della Societ delle Nazioni.

    Taccuino, Nuova Fiordaliso, Roma 2001, pp.231-232

    gi in Scouting and Youth Movements, 1929, pp.67-69

    30

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    31/80

    LO SCAUTISMO PER LA PACE

    Lo scouting nasce dallesperienza di servizio militare svolta da Baden-Powell nellesercito inglese. B.-P. si convince della possibilit di uno scauti-smo da proporre per leducazione dei giovani per i quali, nel 1919 a conclu-sione della prima guerra mondiale, promuove la costituzione della brancaRover, una fraternit di gioioso servizio agli altri.

    Per loro scrive Rovering to success (Una strada verso il successo: libro peri giovani sullo sport della vita), nel quale suggerisce come affrontare le diffi-colt della vita.

    Mi chiese come avrei potuto accrescere il suo potere di attrazione, e glirisposi che lo scautismo si era rivelato popolare tra i giovani della Cavalleria,e che qualcosa del genere si sarebbe potuto rivelare altrettanto attraente perquesti ragazzi, perch la sua finalit si poteva convertire facilmente dalla guer-ra alla pace, essendo basato sulleducazione del carattere, della salute e dellavirilit, qualit altrettanto necessarie in un cittadino, quanto in un soldato.

    Lessons from the Varsity of Life, C.A. Pearson, London 1933, p.275

    [trad. a cura di L.S.]

    Nel dare ordini ai soldati per i loro nuovi compiti citai il famoso discorsodi Abraham Lincoln al termine della Guerra civile in America, poich le sueparole coglievano la situazione attuale:

    Con malizia verso nessuno, con carit verso tutti, con fermezza nel dirit-to, poich Dio ci concede di vedere ci che giusto, portiamo a compimentoil lavoro in cui siamo impegnati; fasciare le ferite della nazione, prenderci

    cura di quelli che hanno sopportato la battaglia, della vedova e degli orfani,fare tutto ci che si pu e pregustare una pace giusta e duratura tra noi e contutte le nazioni.

    Questi uomini furono nobilmente allaltezza della situazione e, accurata-mente istruiti dai loro ufficiali, si spogliarono del loro odio bellico e assunse-ro il ruolo di pacificatori di buon umore, con uno spirito di adattamento che,oso pensare, essenzialmente inglese.

    Come scrive Sir John Fortescue in The Empire and the Army:Non solo con piombo e acciaio che il soldato inglese ha consolidato

    limpero. Egli sa come fare la guerra quando gli viene comandato, ma sa

    31

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    32/80

    anche come fare la pace.... Possiede quel linguaggio universale che scaturiscesemplicemente dalla buona natura e dalla gentilezza di cuore.

    Lessons from the Varsity of Life, C.A. Pearson, London 1933, p.241[trad. a cura di L.S.]

    Dopo la guerra, nel 1919, partimmo con la branca pi anziana del movi-mento scout di pi di 17 anni e mezzo, che chiamammo Rover. Questa bran-ca prese gradualmente forma sotto la direzione del Colonnello Ulick deBurgh, e pareva venire incontro ad una necessit molto sentita. Perci scrissiun libro intitolatoRovering to Success, in cui dicevo, analogamente a quantoho fatto allinizio di questo libro: Mi parso sempre cos strano che quandoun uomo muore, porta con s tutta la conoscenza che ha acquisito durante lavita nel correre la cavallina o ottenere successi. Lascia che i figli o i fratelliminori rifacciano ogni volta la fatica di imparare a loro spese.

    Perch non trasmettere la sua esperienza cos che essi possano cominciarecon una buona quantit di conoscenza, e raggiungere direttamente un livellopi alto di efficienza e di discernimento?

    Nel libro metto in guardia i giovani a proposito dei vari macigni con cui sidovranno confrontare nel loro viaggio attraverso la vita, macigni che si pos-sono generalmente riassumere come Cavalli, Vino, Donne, Inganni, e

    Irreligione.Il libro continua poi a descrivere lorganizzazione dei Rover, come una fra-ternit di gioioso servizio agli altri.

    Quel libro Rovering to Success mi ha offerto una ricompensa grande, oaddirittura maggiore di Scouting for Boys, poich ha indotto un gran nume-ro di giovani a scrivermi personalmente e in privato per chiedere ulterioriconsigli.

    Queste lettere le ho trattate con estrema riservatezza, rispondendo perso-nalmente come meglio ho potuto. Questo mi ha aperto gli occhi su quanto sia

    grande il bisogno di simili consigli per gli adolescenti, quando molti spiega-vano che erano stati lasciati nellignoranza e si vergognavano di chiedere aigenitori o ai pastori, ma erano ricorsi a me dopo aver letto il libro.

    Molti di questi documenti umani facevano appello direttamente al cuore,perch davvero sorprendente scoprire che mi adottavano come padre con-fessore, quando come persona ero totalmente sconosciuto per loro. Ma ioaccettavo la loro fiducia.

    Lessons from the Varsity of Life, C.A. Pearson, London 1933, pp.291-292[trad. a cura di L.S.]

    32

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    33/80

    I Rovers formano una fraternit dellaria aperta e del servizio. [].La fraternit rover stata organizzata in tutta la Gran Bretagna e negli Stati

    britannici doltremare, e si diffusa anche in molti Stati stranieri.Non solo una fraternit, ma una fraternit gioiosa, con il suo cameratismo

    dei campi, la sua uniforme, le sue sedi o luoghi di riunione, in tutto il mondo.Poich una fraternit di gente che va alla ventura, puoi, se ne sei mem-

    bro, estendere i tuoi viaggi ai paesi stranieri e col fare amicizia con Roversdi altri paesi.

    Questo aspetto del nostro movimento non solo interessante ed educativo,ma costituir anche una tappa efficace nellassicurare la pace futura del mon-do mediante la reciproca buona volont.

    La strada verso il successo, Nuova Fiordaliso, Roma 2000, p.231

    Kim veniva chiamato dagli indiani il piccolo amico di tutto il mondo, ed questo il titolo al quale ogni esploratore/guida dovrebbe aspirare.

    lo spirito che conta. La nostra Legge scout e la Promessa, quando la met-tiamo veramente in pratica, spazzano via ogni occasione di guerre e contesefra i popoli.

    Gli scout sono fratelli ovunque si incontrino, in tutto il mondo. Essi hannoi loro segni con i quali si riconoscono tra di loro e sono disponibili ed ospita-

    li verso tutti. Uno scout vi darebbe il suo miglior cibo ed alloggio, ma non siaspetterebbe che tu lo pagassi, come non si aspetterebbe che tu gli sputassi infaccia per questo. Uno scout sacrificherebbe la sua vita per salvare un suocompagno, o anche uno straniero, specialmente se si tratta di una donna o diun bambino.

    Lo scautismo una fratellanza; cio un movimento che non fa alcun caso,in pratica, di differenze di classe, religione, nazionalit, o razza, per lo spiri-to indefinibile che lo pervade, lo spirito del gentiluomo di Dio.

    Come Dio deve ridere delle piccole differenze che noi uomini istituiamo tra

    noi stessi mascherandole col pretesto della religione, della politica, delpatriottismo o della classe sociale, e trascurando il legame di gran lunga piimportante, quello della fraternit dellunica famiglia umana!

    Giocare il gioco, Nuova Fiordaliso, Roma 1997, pp.79-82gi in Scautismo per ragazzi, Salani, Firenze 1948, pp.45-46

    Girl Guiding, 1938, p.61

    33

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    34/80

    B.-P. riferisce circa limpiego delle pattuglie di esploratori e di guide inGran Bretagna durante la prima guerra mondiale.

    Cos, per quanto il nostro sistema di educazione non abbia niente di mili-

    tare, e sia anzi completamente indirizzato a scopi di pace, il nostro mottoEstote Parati trov gli esploratori e le guide in grado di adattarsi immedia-tamente alle necessit nazionali. []

    In tutte queste attivit, dimostrarono un magnifico spirito di lealt e dientusiasmo; e non fu solo un fuoco di paglia, perch questo spirito li sosten-ne senza mai venire meno durante tutto quel terribile periodo di guerra.

    Alla scuola della vita, Nuova Fiordaliso, Roma [?], pp.379-380

    Dopo aver parlato dello scautismo bellico, con i rischi e le gioie che com-porta, devo spiegare che esiste anche uno scautismo di pace, entusiasmante earduo come il primo.

    Lessons from the Varsity of Life, C.A. Pearson, London 1933, p.29[trad. a cura di L.S.]

    34

    Stretta di mano fra scout, Baden-Powell, Scouting for boys, C.A. Pearson, 1945

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    35/80

    LA FRATERNIT INTERNAZIONALE

    Rileggendo la propria esperienza di vita, con grande entusiasmo Baden-Powell descrive la crescita dello scautismo che, a partire dal campo svoltonellisola di Brownsea con venticinque ragazzi nel 1907, andato progressi-vamente diffondendosi in modo spontaneo e naturale in tutto il mondo, coin-volgendo quasi tre milioni di persone.

    Poi ho cominciato la mia seconda vita, dando inizio a unesistenza com-pletamente diversa, su un piano del tutto diverso, ma come la n 1, 3 questaseconda vita comprende lo scautismo.

    Ho sposato colei che sarebbe stata il mio braccio destro nel portare avanti nonsolo i nostri figli, ma la vasta famiglia degli scout e delle guide che sarebbe nata.

    Abbiamo avuto la straordinaria esperienza di veder crescere questo movimen-to, dal piccolo seme di venticinque ragazzi accampati allisola di Brownsea, e tra-sformarsi in una fratellanza e sorellanza che abbraccia quasi tutti i paesi civili delmondo, con un censimento, questanno, di due milioni novecentomila persone.

    Lessons from the Varsity of Life, C.A. Pearson, London 1933, p.15[trad. a cura di L.S.]

    Il grande scopo della nostra associazione Internazionale , se non mi sba-glio, di creare una migliore comprensione mutua ed una pi stretta amiciziatra i futuri cittadini dei diversi paesi, in una parola, lo sviluppo di un patriot-tismo allargato con la Fraternit.

    Con la Fraternit noi ci sforziamo di sostituire laffetto e la benevolenza aidue sentimenti che sono oggi troppo prevalenti nel mondo: lo stretto interes-se personale e la gelosia.

    Ci siamo riuniti qui per valutare i mezzi per sviluppare il nostro movimen-to verso questo fine secondo direttive pratiche. Ci tocca dar prova noi stessi,nelle nostre scelte, di questa benevolenza reciproca e di questa considerazio-ne gli uni verso gli altri che vogliamo vedere praticate a loro volta dai giova-ni esploratori e dai loro capi gruppo.

    Jamboree, Boy Scouts International Bureau, ottobre 1926

    35

    3 La vita n 1 quella militare, che B.-P. si lasciato alle spalle, ma che, per le numerose esperienze discouting, era stata determinante nel far nascere in lui l'idea del movimento scout anche in tempo di pace

    [N.d.t.].

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    36/80

    Pertanto lintero movimento pu essere definito in sintesi come una frater-nit universale di servizio. Per quanto esista solo da pochi anni essa si esten-de ormai praticamente ad ogni paese, e conta un totale di quasi due milioni dimembri. Stando cos le cose, necessario essere ottimisti per rendersi conto

    non solo dei benefici che esso pu offrire a un paese, ma anche delle sue pos-sibilit internazionali, del pi alto valore per il futuro.

    Taccuino, Nuova Fiordaliso, Roma 2001, p.149gi inJamboree, ottobre 1922

    Ricordate anche che uno scout non soltanto amico di coloro che gli vivo-no accanto, ma amico di tutto il mondo. I fratelli non lottano uno controlaltro. Se facciamo amicizia con i nostri vicini doltremare in paesi stranieri,e se questi si manterranno nostri amici, non avremo bisogno di combattere. Equesta di gran lunga la migliore maniera di impedire guerre future e di esse-re sicuri di una pace durevole.

    Una delle cause che provocano le guerre il fatto che la gente di diversipaesi sappia davvero poco luna dellaltra; e ci sono poi i rispettivi governiche dicono che lunica cosa da fare combattere, cos la gente combatte, edopo tutti sono terribilmente tristi per quello che successo. Se fossero statibuoni amici in tempo di pace, si sarebbero compresi assai meglio lun laltro

    e non sarebbero venuti alle armi.Oggi giorno viaggiare divenuto tanto pi facile e le distanze si sono tal-mente raccorciate mediante i trasporti motorizzati, gli aerei e la radio, che ipopoli dei diversi paesi hanno assai maggiori possibilit di conoscersi reci-procamente pi da vicino.

    Inoltre il movimento scout, femminile e maschile, si diffuso nel mondo.Come scout possiamo oggi visitare moltissimi paesi diversi in ogni parte delmondo e trovare fratelli e sorelle scout in ciascuno di essi, tutti operanti sottola stessa Legge, la Promessa, impegnati nelle stesse attivit scout. Gi

    migliaia di scout di diversi paesi fanno regolarmente viaggi in altri Stati,scambiandosi visite: in tal modo essi hanno la gioia di vedere come sono fattigli altri paesi, e ci che importa di pi, cominciano a conoscersi reciproca-mente come amici e non come semplici stranieri.

    Diventando scout ti unisci ad una grande moltitudine di ragazzi apparte-nenti a molte nazionalit ed avrai amici in ogni continente.

    Questa fratellanza scout per molti lati simile ad una crociata. Gli scout diogni parte del mondo sono ambasciatori di buona volont, che fanno amiciziaed abbattono ogni barriera di razza, di credo religioso, di classe sociale.

    Questa certamente una grande crociata. Io vi suggerisco di fare del vostro

    36

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    37/80

    meglio in questopera, giacch presto sarete uomini, e se dovesse nascere unacontesa tra paesi, sar su di voi che ricadr il fardello della responsabilit.

    Le guerre ci hanno insegnato che se un paese cerca di imporre il suo parti-colare punto di vista agli altri, fatale che seguano crudeli reazioni. Una serie

    di Jamborees mondiali ed altre riunioni di scout provenienti da molti paesidiversi ci hanno invece insegnato che attraverso lesercizio della tolleranza edello scambio reciproci nascono la simpatia e larmonia. Questi Jamboreeshanno dimostrato quale solido legame sia la Legge scout tra i ragazzi di ognipaese. Possiamo fare campi assieme, fare uscite assieme e godere di tutta lagioia della vita allaria aperta, e cos dare una mano a forgiare una catena difraternit. Se siamo amici, non vorremmo litigare tra di noi. Coltivando lenostre amicizie, come quelle cementatesi nei nostri grandi Jamborees, prepa-riamo la via alla soluzione dei problemi internazionali, ottenuta per mezzo didiscussioni di carattere pacifico. Ci avr un effetto vitale e di lunga portatain tutto il mondo per la causa della pace. Prendiamo quindi limpegno di fareassolutamente il massimo che potremo per stabilire lamicizia tra gli scout ditutti i paesi, e per contribuire a sviluppare la pace e la felicit del mondo e labuona volont tra gli uomini.

    In tutto ci lo spirito che conta. La nostra Legge scout e la Promessa,quando le mettiamo veramente in pratica, spazzano via ogni occasione diguerre e contese tra i popoli.

    Scautismo per ragazzi, Nuova Fiordaliso, Roma 1992, pp.350-352

    Con lavvento della buona volont e della cooperazione, le discordiemeschine che hanno diviso il paese cesseranno, gli uomini non continueran-no pi magari professandosi fratelli ad agire come nemici in nome di clas-si o ideologie e a dividere la casa contro se stessa. Con la buona volont ela cooperazione, le nazioni simpatizzeranno tra di loro e i politicanti scopri-ranno che non pi possibile trascinare in guerra popoli che sono amiche-

    volmente disposti luno verso laltro; si renderanno contro che la volont delpopolo che conta.Giocare il gioco, Nuova Fiordaliso, Roma 1997, p.81

    gi in Scouting and Youth Movement, 1929, pp.180-181

    Limitandoci a sviluppare le aspirazioni nazionali, si corre sempre il rischiodi formare cittadini meschini e gelosi delle altre nazioni. Fortunatamente nelmovimento scout abbiamo fratelli scout organizzati in quasi tutti i paesi civi-

    li del mondo, e abbiamo gi formato il nucleo tangibile di una fratellanza

    37

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    38/80

    mondiale, la cui potenzialit viene accresciuta dal movimento parallelo delleguide, che collabora con il primo.

    Giocare il gioco, Nuova Fiordaliso, Roma 1997, pp.81gi in Suggerimenti per leducatore scout, Ancora, Milano,1982, pp.127-128

    Girl Guiding, 1938, p.61

    Lo sviluppo dei movimenti degli scout e delle guide non stato limitatosolamente al nostro paese n al solo impero britannico. Ogni paese civile nelmondo ha adottato la formazione scout e lo ha fatto spontaneamente, senzaalcuna propaganda o incitamento da parte del paese fondatore. Lo scautismonon aveva ancora un anno di vita che gi altri paesi avevano costituito la loroassociazione scout.

    Taccuino, Nuova Fiordaliso, Roma 2001, p.230gi in Scouting and Youth Movements, 1929, pp.75-77

    Probabilmente non molti capi reparto si sono accorti che i risultati del lorolavoro nei reparti si estendono assai al di l della loro cerchia relativamentelimitata, e che i loro sforzi vengono osservati, si tiene conto dei risultati e iloro esempi sono seguiti da altri paesi esteri. Ma cos: e da tali inizi nasco-

    no e si sviluppano simpatia e comprensione sul piano internazionale.Molti eccellenti movimenti sono stati ideati e si cercato di diffonderli nelmondo facendo leva sui valori da essi rappresentati: ma a dispetto di questisforzi il loro richiamo non stato pari alle speranze dei promotori e queimovimenti sono finiti in fumo. Altri movimenti invece sono sbocciati quasiper virt propria per venire incontro a qualche esigenza, e si sono di conse-guenza sviluppati divenendo fiorenti. In ogni caso voi ed io ne conosciamoalmeno uno che ha fatto cos. Ancora una volta la spontaneit che la vincesullartificialit. un simile sviluppo naturale e spontaneo che testimonia

    della vitalit e delle possibilit di un movimento.Le varie nazioni differiscono nelle loro caratteristiche in modo sorpren-dente, se si considera che esse appartengono tutte alla famiglia umana; e mal-grado i moderni mezzi di comunicazione e gli scambi che essi permettono dilibri, prodotti vari, visite personali ecc., che avrebbero dovuto cambiare note-volmente la situazione, questa rimasta immutata. Siamo ancora sostanzial-mente estranei gli uni agli altri.

    Ora si sta istituendo una Societ delle Nazioni, con il compito di rendercimigliori amici mediante la forza della legge. Speriamo che ci riesca. Ma c

    unaltra societ di nazioni, attualmente ancora del tutto in embrione, ma in

    38

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    39/80

    crescita spontanea, e questa interamente naturale e niente affatto forzata,essa d adito ad immense promesse.

    Taccuino, Nuova Fiordaliso, Roma 2001, pp.115-116gi inHeadquarter Gazette, giugno 1920

    Pi che mai ho adesso la sensazione che per mezzo dello spirito di fratel-lanza degli scout, estesosi in tutto il mondo, potremo fare il primo passo versouna pace internazionale riportando un risultato concreto. Tale pace non puottenersi con leggi, ma solo esser fondata su un reciproco sentimento di fra-tellanza tra i popoli. Quando questa lotta europea sar terminata e i vari paesisi saranno resi conto, a seguito di questa tremenda lezione, di quale delitto siala guerra, il progetto di stabilire una pace internazionale su una base perma-nente potrebbe essere doppiamente pi facile qualora la giovent di ognipaese fosse rinnovata dallo spirito di comunit della fratellanza scout.

    Quattro anni fa, parlando di questo argomento, osservai che se qualchebenefattore ci desse in denaro il prezzo di una corazzata, noi potremo far s chele corazzate non fossero pi necessarie. Allora si rise delle mie parole: ma conlo sviluppo rapido e crescente dello scautismo da quel giorno in poi, sonoormai sempre pi convinto della verit e della concretezza di quella mia frase.

    Taccuino, Nuova Fiordaliso, Roma 2001, p.78

    gi in Chronicle Telegraph di Pittsburg, USA, 26 marzo 1915Stadium, C.S.I.-Fasci, 26 giugno 1915

    Dalla fine della guerra si sono avute varie conferenze internazionali di varitipi, ma credo che la nostra possa pretendere di essere unica almeno in dueparticolari.

    In primo luogo miriamo ad insegnare, in modo preciso e concreto, la fra-ternit ai futuri cittadini dei diversi paesi.

    In secondo luogo insegniamo non tanto con precetti o istruzioni, ma con laguida e lesempio personale. []Il grande scopo del nostro movimento internazionale a mio parere di pro-

    durre una migliore comprensione e amicizia tra i futuri uomini dei differentipaesi: in una parola, di sviluppare un pi vasto patriottismo attraverso la fra-ternit. Per mezzo di essa ci sforziamo di sostituire egoismo e gelosie cos dif-fuse nel mondo, con lamore e la buona volont. []

    Gli elementi cattolici del nostro movimento sono stati cos messi a pistretto contatto a livello internazionale, senza per costituire unorganizza-

    zione separata, giacch sarebbe contrario a tutti i nostri ideali di fraternit se

    39

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    40/80

    un movimento venisse formato allinterno del quale le differenze di classe, dicredo religioso e di nazionalit non devono contare nulla. Le cricche, le sette,i partiti sono stati causa di gelosie e di guerre nel passato e sono la negazionedella fraterna apertura di idee che nostra ambizione promuovere.

    Taccuino, Nuova Fiordaliso, Roma 2001, pp.205-206gi inJamboree, ottobre 1926

    Propongo che il nostro impegno, durante questanno, sia di insegnare, nelmodo che ci sar possibile: La Buona Volont dellArmonia Fraterna, inprimo luogo nelle nostre patrie, e quindi tra le nostre patrie. Allo stato attua-le delle cose, in tutti i paesi c troppo egoismo, troppa animosit di un parti-to contro un altro, di classe contro classe, di setta contro setta, sebbene ognipaese costituisca un gruppo di fratelli. Una casa divisa allinterno non pusussistere.

    Se prendiamo le distanze dalle nostre piccole divergenze dopinione e piancora insegniamo alla giovane generazione a fare ugualmente in favore dellacausa pi grande dellunit nazionale, se arriviamo a realizzare questo, potre-mo nella stessa maniera far scomparire le nostre antipatie internazionali e lenostre aspirazioni egoistiche e con tale spirito pi ampio, tendere la mano ainostri vicini nel mondo.

    Bisogner sostituire alle gelosie inerenti alla natura umana lamore frater-no che divino e che esige Pace e Buona Volont tra tutti i figli dello stessoPadre. Non considero tutto ci pura utopia. Credo che la crescita del movi-mento dei Boy Scouts e delle Girl Guides, non solo render possibile un gran-de progresso in questa direzione, ma certamente ancor pi se voi, i capi, man-terrete in voi la volont dei buoni propositi come ispiratrice del vostro lavoroe dei vostri insegnamenti alla generazione che cresce.

    Jamboree, Boy Scouts International Bureau, gennaio 1926

    40

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    41/80

    LE QUALIT DELLO SCOUT

    Per realizzare la fratellanza tra gli uomini, alcune qualit possono essereparticolarmente utili. Baden-Powell le illustra a partire dalla sua esperienzadi servizio militare nellesercito inglese, ma le attribuisce anche agli scout.Anzi, costituiscono degli obiettivi nelleducazione delle giovani generazioni.A questo proposito B.-P. precisa che non si tratta di insegnare tali qualit, madi offrire occasioni attraverso le quali se ne possa fare esperienza.

    Proprio come uno scout militare precede lesercito per trovare un percorso,assumere informazioni e scoprire la situazione per farlo avanzare, cos loscout di pace sinoltra in regioni inesplorate per raccogliere informazioni escoprire nuovi paesi per il progresso della civilt.

    Questi scout sono gli esploratori, i prospettori, i pionieri, i missionari, i cac-ciatori e la polizia di frontiera. Questi uomini devono avere fegato, essere tipiforti e pieni di risorse, capaci di cavarsela da soli senza contare sullaiutodegli altri. Devono essere capaci di tenere duro nelle difficolt, ed esserepronti ad avanzare col loro lavoro non appena sorge unopportunit.

    Devono mantenere una visione delle cose lieta e piena di speranza, anchequando la situazione proprio nera per loro, e devono essere uomini di cui sipu essere sicuri che faranno il loro lavoro a prescindere da ogni supervisio-ne o applauso.

    In pratica, si trovano questi uomini di frontiera sempre pronti a dare unamano agli altri, quando c la minaccia di un pericolo o di una difficolt.

    In ogni parte del mondo ho visto allopera questi scout di pace inglesi, nelleloro golette in mezzo alle isole dei mari del Sud, o tra gli iceberg di Terranova,nelle lontane e sperdute foreste canadesi a imbrigliare i fiumi per fornire ener-

    gia ai nuovi immigrati; prendersi cura del grano verde per farlo crescere inKenya dove non era mai cresciuto prima, fare sondaggi per lestrazione dicarbone e ferro per futuri impieghi in Rodesia, conquistare i deserti inAustralia e in Sudafrica, o portare pace e istruzione agli indigeni della Nigeriao del Sudan.

    Questi scout avanzano in ogni tempo spediti, senza che nessuno li veda, oli elogi, ma sempre in modo persistente.

    Gli attributi degli scout di guerra sono in gran parte essenziali per gli scoutdi pace delle foreste sperdute, e cio: energia, fiducia in se stessi, coraggio,

    affidabilit e un gioioso spirito di sacrificio nel servizio.

    41

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    42/80

    Ma ugualmente queste qualit sono auspicabili tra i nostri cittadini nellearee civilizzate.

    Non si tratta, per, di qualit che si possano insegnare a scuola; deve esse-re lindividuo a coglierle e svilupparle. Non possibile portare nelle foreste

    ogni ragazzo e ragazza per insegnargliele, ma possibile mettere alla loroportata qualcosa delle foreste, come facciamo col movimento mondiale degliscout e delle guide.

    Ecco come le mie due vite, la n 1 militare, e la n 2 civile, sono collegatedal vincolo comune dello scautismo che le ha pervase entrambe.

    Lessons from the Varsity of Life, C.A. Pearson, London 1933, pp.30-31[trad. a cura di L.S.]

    Le lezioni dei selvaggi sono indispensabili per lo scautismo, sia che si trat-ti di scopi esplorativi di pace, o simili, che di finalit belliche dinformazionemilitare.

    Esse sviluppano le qualit dellosservazione e della deduzione, della resi-stenza, del coraggio, della pazienza, dell'intraprendenza, della fiducia in sestessi, del sangue freddo, e fanno acquistare occhio, pi di qualunque altroesercizio.

    Ma, accanto a queste cose, si assimila una pi ampia concezione della fra-

    tellanza umana, in cui indigeni fedeli, pure se meno civilizzati, condividonodifficolt e pericoli.E poi, grazie alla vita in continuo contatto con la Natura, si sviluppa una

    pi piena e pi alta considerazione del suo ordine e del suo Creatore.Lessons from the Varsity of Life, C.A. Pearson, London 1933, pp.108-109

    [trad. a cura di L.S.]

    42

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    43/80

    PROSPETTIVE DI EDUCAZIONE ALLA MONDIALIT

    Baden-Powell non offre una riflessione sistematica su questo aspetto edu-cativo, ma numerosi spunti.

    Infatti, in pi occasioni riprende il tema proponendo interessanti sugge-stioni. Di fronte al giovane che a diciotto anni maggiorenne, raccomandala preparazione ad esercitare in prima persona i diritti propri del cittadino. Ancora una volta ricorda che questa occasione gli permette di servire lacomunit e costituisce il passo principale nel raggiungere la felicit.

    Inoltre, cos facendo pu vivere nel miglior modo il patriottismo, che non gretto nazionalismo, un sentimento ristretto che rinchiude dentro la proprianazione.

    Infine, B.-P. auspica che gli ideali di pace e buona volont diventino veree proprie abitudini di vita.

    La verit che tutti abbiamo da imparare gli uni dagli altri con vantaggioreciproco. Grazie alla formazione e alle amicizie internazionali rese possibilidallo scautismo, la futura generazione di ogni paese oggi educata a guarda-

    re al civismo in modo nuovo.Il civismo non un prodotto della politica o delle arti o del commercio, madel carattere e del senso del servizio per la comunit, cio di un serio e con-creto senso dellonore, di padronanza di s, di spirito cavalleresco e di lungi-miranza, di capacit di dare la precedenza agli altri rispetto a se stessi. Gliscout, la cui formazione tutta orientata verso questi obiettivi, formano unafraternit mondiale, animata dagli stessi ideali, sotto la stessa Legge e la stes-sa Promessa.

    Taccuino, Nuova Fiordaliso, Roma 2001, pp.163-164

    gi in Scouting for Boys in India, giugno 1923

    Noi possiamo mettere la museruola e incatenare i cani, ma non vi sar nes-suna certezza reale di pace finch essi non diventino buoni amici e siano sod-disfatti.

    Ci che importa non tanto la museruola quanto lumore dei cani.Cos il dovere dei cittadini di ogni Stato di essere maggiormente in contatto

    e simpatia reciproci con quelli di altri Stati, mediante linteresse verso la loro sto-

    ria e le loro imprese, scambi di visite ecc. Una volta che si siano stabilite una

    43

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    44/80

    buona volont reciproca e una personale amicizia tra cittadini di diversi paesidovrebbe essere la migliore garanzia contro la guerra per il futuro. Vedi perciche ti si apre un grande orizzonte sociale. A diciotto anni hai il diritto di chia-marti cittadino britannico. Sta a te renderti degno di questo diritto e prepararti in

    anticipo ad esercitarlo e ad usarlo. Ci ti d loccasione di servire la comunit,cosa che, come ho detto prima, costituisce il passo principale verso la felicit.

    Prepararsi vuol dire acquistare conoscenza ed esperienza, e la pratica, tantoper cominciare, di piccoli servizi per il bene pubblico.

    Se poi vi accorgete di essere fatti per quella strada, proseguite e prendete lavostra parte nella vita pubblica.

    La strada verso il successo, Nuova Fiordaliso, Roma 2000, pp.181-183

    Dovremmo fare attenzione, nel parlare di patriottismo ai nostri ragazzi eragazze, che si tratti di un patriottismo al di sopra di quel ristretto sentimentoche spesso si arresta alle frontiere del proprio paese e quindi ispira la gelosiae lanimosit nei rapporti con gli altri paesi.

    Giocare il gioco, Nuova Fiordaliso, Roma 1997, pp.79-82gi in Scautismo per ragazzi, Salani, Firenze 1948, pp.45-46

    Girl Guiding, 1938, p.61

    Nello sviluppare il nostro patriottismo non dobbiamo dimenticare il peri-colo di pervertirlo in un gretto nazionalismo. giusto essere orgogliosi delproprio paese, ma non vantarsi di esso disprezzando gli altri, o esaltarlo su unpiedistallo pi alto di quanto in realt esso meriti. Il tuo miglior patriottismo quello di favorire lo sviluppo dellefficienza del tuo paese, in modo chepossa prendere il suo posto adeguato nella comunit internazionale.

    La strada verso il successo, Nuova Fiordaliso, Roma 2000, pp.181-183

    In alcuni casi come conseguenza della guerra, in altri per i progressi dellacivilt o, infine, a seguito di unevoluzione politica, vediamo che un conside-revole numero di piccole o di nuove nazioni un po dovunque nel mondoattualmente sono impegnatissime ad affermare le rispettive posizioni nazio-nalistiche, in misura fino ad oggi sconosciuta. []

    Accecata da questo spirito ultra nazionalista certa gente non si accorge diquanta maggior considerazione sarebbe oggetto se la sua visione si allargasseoltre le sue piccole idiosincrasie nazionali ai pi vasti rapporti internazionali

    ed alle sue responsabilit in questo settore.

    44

  • 8/9/2019 Ambasciatori Di Pace - BP

    45/80

    Ecco un altro campo di servizio nel quale i capi possono lavorare a benefi-cio delle rispettive nazioni, specialmente se la propria una nazione piccolae in via di sviluppo. Noi dovremmo inculcare nei nostri ragazzi un patriotti-smo che sia al di sopra di quel sentimento ristretto che generalmente ci rin-

    chiude nella nostra nazione ed ispira gelosie ed inimicizie verso le altre.Il nostro patriottismo di un genere pi ampio e pi nobile, che riconosce

    la giustizia e la ragionevolezza delle richieste altrui e porta la nostra nazioneal riconoscimento degli altri popoli del mondo ed alla fraternit con essi.

    Attraverso simile buona volont potr venire la pace permanente e conse-guentemente prosperit e felicit per tutti.

    Il primo passo verso questo scopo quello di sviluppare pace e buonavolont allinterno dei confini nazionali, con una formazione della nostra gio-vent dambo i sessi che conduca alla pratica di questi ideali come abitudinedi vita, cos che le gelosie di citt contro citt, di classe sociale contro classesociale, di confessione religiosa contro confessione religiosa, non possano pia lungo sussistere; ed infine estendere gli stessi sentimenti oltre frontiera ainostri vicini di altre nazioni.

    Taccuino, Nuova Fiordaliso, Roma 2001, pp.225-226gi in The Scouter, agosto 1928

    Una delle conseguenze della grande guerra stata lo sviluppo delle aspira-zioni nazionali di un gran numero di piccoli Stati che erano prima inglobati inpi grandi potenze, mentre in altre parti del mondo, altri paesi, da piccoli cheerano, si sono ingranditi attraverso unevoluzione pacifica, sotto limpulso diun giusto nazionalismo; ci ci dimostra che, in numerosi paesi si dimostra-to un nuovo slancio patriottico. Il pericolo che ogni paese si possa rinchiu-dere in un patriottismo miope, preso solo da se stesso e preoccupato dalla suapropria situazione e dalla sua prosperit personale.

    Le nazioni cos come gli individui devono ancora apprendere che il pi

    grande ostacolo al progresso, alla prosperit ed alla felicit legoismo. legoismo che sta alla base della maggior parte delle difficolt, che sianopersonali, collettive o nazionali.

    Uno de