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Adolescenti e rischio ai tempi dell’ipoumano Luca Vallario, psicologo, psicoterapeuta, docente SRPF Milano, 30 gennaio 2017 Palazzo Pirelli

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Adolescenti e rischio ai tempi dell’ipoumano

Luca Vallario, psicologo, psicoterapeuta, docente SRPF

Milano, 30 gennaio 2017

Palazzo Pirelli

Informazione

Mauro Zanoni, Lodi

Alberto B., Terracina

Gaetano V., Napoli

ottobre 2005

Il pozzo e il parco

Sono addormentato da poco, in camera mia, sento bussare alla porta, ho paura di addormentarmi, del buio. Poi mi addormento e mi trovo in un pozzo altissimo. Ho paura, mi arrampico, riesco ad uscire e appena sono fuori mi trovo in un parco enorme, il tempo è bruttissimo, non c’è nessuno”…

Comportamenti a rischio (classificazione) (Saccu, 2000; Vallario, 2005)

Passaggio all’atto Antisociale

Bullismo

Proiezione all’esterno Sesso non protetto

Sicurezza viaria

Rifugio in sè DCA

Introiezione di emozioni spiacevoli Alcolismo

Tabagismo

Droghe

Pseudo-allucinazioni Abusi mediatici

Creazione di realtà sostitutive Suicidio

Bullismo (Censis, 2016)

Più della metà degli 11-17enni subisce nel corso di un anno comportamenti offensivi 1 ragazzo su 5 è oggetto di questi soprusi almeno una volta a mese (Istat, 2014)

Bullismo Cyberbullismo

Totale 52,7 Totale 22,3

11 – 13 53,3 11 – 13 18,6

14 - 17 52,2 14 - 17 24,5

I dirigenti scolastici indicano come principali luoghi del bullismo Internet (76,6%) Luoghi di aggregazione (47,5%) Tragitto casa – scuola (34,6%) Scuola (24,4%)

Prevalenza comportamenti a rischio (Vallario, 2005; 2008)

Ricerca: periodo: 2001 – 2004 dove: Lodigiano e Area pontina campione: studenti scuole medie superiori: 902 (Lo) e 1.294 (Lt)

•I CAR sono sempre più frequenti tra gli adolescenti: 87,85%; •Rapporto a “x”, o inverso, tra percezione e frequenza; •Multifattorialità del rischio; •Cambiamento della rotta dei comportamenti a rischio.

‘90 ’00 ‘10

Passaggio all’atto (bullismo)

Rifugio in sé (DCA)

Pseudoallucinazioni (Abusi mediatici)

Significato

Suggerite un titolo?

Filmato A

Biologia Età dello sviluppo puberale

Cultura 1. Uscita dal circuito formativo

2. Ingresso nel mondo del lavoro

3. Abbandono della casa genitoriale

4. Creazione nuova famiglia

5. Procreazione

Adolescenza: la seconda nascita

TEMPO

LAVORO

Fisici Accettazione e adattamento ai rapidi, rilevanti e disarmonici cambiamenti somatici, finalizzati alla ricostruzione di un’unità psicosomatica soddisfacente per l’individuo.

Psichici Elaborazione cognitiva ed emotiva della distanza tra il proprio immaginario, inteso

come precognizione e aspettative, e la realtà

Relazionali

Svincolarsi dalle lusinghe delle sicurezze acquisite innanzitutto con i genitori e poi con le agenzie formative maggiormente prossime nell’infanzia e

Individuarsi alla ricerca di nuove e incertissime vie

Cambiamenti identitari

Filmato B

Cambiamenti intrafamiliari

Figli Orfani del lavoro (Vallario, 2008)

Complesso di Edipo a Complesso di Telemaco (Recalcati, 2013) Figli cronici (Andolfi, 2011)

Figura paterna “evaporazione” (Lacan, 1968)

“rarefazione” (Zoja, 2000)

Figura materna Dalla madre dell’abnegazione

alla madre narcisista (Recalcati, 2015)

Famiglie Centauro (Vallario, 2016)

Doppia natura, contraddittoria tra piano intrafamiliare e piano interfamiliare Dalla “familia loquens” alla “familia videns”

Dal genitore-educatore al genitore–figlio (Recalcati, 2013) Figlio sa di esserci ma non è

Cambiamenti interfamiliari

Dalla famiglia reale classica a una “pluralità di configurazioni familiari caratterizzate da una crescente complessità e una progressiva frammentazione» (Andolfi, 2015)

ricomposte, monogenitoriali,

interculturali, migranti,

omoparentali

Ipoumano (Vallario, 2016)

1. Declino del legame con l’altro (dominio del profitto, definito dal sistema economico capitalistico)

2. Tempo breve del pensiero (maniacalizzazione dell’esistenza, homo sapiens sostituito dall’homo digitalis, dall’intelligenza alla supraligenza, (Vallario, 2008) Benasayag (2003), “Il nostro mondo produce, paradossalmente, la prima grande società dell’ignoranza”

3. Perdita della legge della parola (processo di preoccupante analfabetizzazione di ritorno che la rende difficilmente codificabile e, soprattutto, decodificabile)

4. Perdita dell’orizzonte etico (società dell’iniziativa ha sostituito quella dell’obbedienza: il principio di prestazione (Marcuse, Eros e Civiltà, 1980) ha sostituito quello del dovere, il godimento non il limite equivale alla legge. Sregolazione pulsionale (Censis, 44° Rapporto sulla situazione sociale del Paese, 2010), definito da comportamenti puramente pulsionali, senza telos, incardinati in un egoismo autoreferenziale e narcisistico. Società disorientata (De Masi, 2013), dall’individuo consenziente all’individuo traiettoria (Ehrenberg, 1998)

Comportamento rischio In termini fenomenici, sono comportamenti caratterizzati dalla peculiarità di esporre al rischio di un danno l’identità del soggetto che li compie, a livello della identità, nella sua tripartizione fisica, psichica e sociale

In termini epifenomenici i comportamenti a rischio si propongono come la risposta che alcuni adolescenti forniscono di fronte alla crisi, cioè al cambiamento evocato dai compiti di sviluppo fase – specifici

Riti di passaggio

Affidano al simbolico la funzione di accompagnare il passaggio e il cambiamento, di alleggerire il peso in una cornice psicologica e sociale condivisa: di fatto, rafforzano l’ordine costituito, definendo i paletti del gesto simbolico. Il rito come struttura protettiva e di contenimento

Passaggio all’atto Rifugio in sè Pseudoallucinatori

Proiezione Introiezione

Negazione

Proiezione all’esterno Chiusura Realtà sostitutive

L’ingenuità dei Nativi digitali

“Inquietante incapacità degli studenti di ragionare sull’informazione che vedono in Rete, la difficoltà a distinguere la pubblicità dalle notizie, o a identificare le fonti delle news” “La democrazia è minacciata dalla facilità con cui la disinformazione sui temi civili viene tollerata, si diffonde e fiorisce” “I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano messi subito a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel” (Umberto Eco, 2015, Torino)

L’invasione degli imbecilli

(Stanford History Education Group, 2017) 2015 – 2016

12 Stati USA 7.800 studenti

Nativi digitali

- Uso del cellulare (11-17 anni): 55,6% (2000) 92% (2008)

- 80% dei bambini delle elementari possiede il cellulare

- Un terzo dei ragazzi italiani delle medie gioca fino a 3 ore al giorno con i videogiochi

TV ha pubblico coincidente con la quasi totalità della ppolazione (97,5%), la Radio tiene (83,9%), i Quotidiani cartacei crollano (40,5%): - 26,5% dal 2007 (67%) al 2016 Le distanze nei consumi mediatici tra adulti e giovani (14-29 anni) sono rilevanti Utenti della rete: 31,3% degli over 65, 95,9% degli under 30

(Censis, 2010)

(Censis, 2016)

Sviluppo del campo di azione dei nuovi media produce un effetto di ibridazione di realtà e finzione.

Cifra dei nostri tempi è la dissociazione tra conoscenza ed esperienza. L’immaginario collettivo non è più perimetrato dal reale.

Cittadini mediatici nella società dell’inesperienza

(Censis, 2010)

Naufraghi nella rete (Vallario, 2008)

Virtuale: cambiamenti identitari nel «luogo non luogo»

Fisici Dematerializzazione delle relazioni fisiche

“Con – fusione” dei sensi (udito, vista, tatto) Impigrimento di alcune funzioni, sovraeccitamento di altre

Psichici Incapacità di gestire e ampliare il pensiero astratto

Dall’homo sapiens all’homo videns: supraligenza, simultaneità, analfabetismo, sensitività

Relazionali Sfumare dei confini delle categorie sociali

Noità: più vasto e spersonalizzato senso di identità Invasione e depotenziamento e delle funzioni familiari:

legami di appartenenza (interfamiliare) - legami emotivi (intrafamiliare)

Esplorazione

evitamento onnipotenza

sfida fiducia

Reale

autonomia

illusione

Virtuale

Principio del piacere possibile senza limiti

Principio del virtuale fuga

Principio della realtà possibile con limiti

Legge sul divorzio 1 dicembre 1970 n. 898 Evento critico «normale»

Tasso di divorzialità (numero di divorzi per 1.000 abitanti):

dallo 0,2 (1980) allo 0,9 (2012)

1982 2014

Separazioni 33.807 89.303

Divorzi 14.640 52.355

Elaborazione Censis su dati Istat 2016

Il 70,94% dei processi separativi ha coinvolto minorenni i minorenni coinvolti nei processi separativi sono stati 165.806, quelli affidati 87.717

età QUANTITA’ %

0 - 5 14.219 16,21

6 – 10 28.516 32,52

11 – 14 26.511 30,21

15 - 17 18.471 21,06

Filmato F

febbraio 2007

Internet: il mio mondo e il mio mezzo

Alberto: “Internet era il mio mondo, dove non ero la perfezione, ma ero bravo e mi sentivo all’altezza degli altri, se non di più. Poi, però, mi bruciavo le giornate, non sapevo quando smettere. C’era la curiosità di qualsiasi cosa: sapevo come e dove trovarla”.

Terapeuta: “Il mio mondo”?

Alberto: “Non ero il classico ragazzo: atletico, che va in palestra, studioso, riconosciuto dagli altri, simpatico agli altri, non sparavo battute ogni due secondi. Dove potevo sapere ogni cosa era internet, dove gli altri non sapevano”.

Terapeuta: “Internet cosa era”?

Alberto: “Se gli altri avevano bisogno di qualcosa su internet venivano da me. Mi erano grati. Cercavo di riscattarmi con internet, di non essere come la gente comune. Era il mezzo per essere qualcuno, è diventato il mio mondo e ne sono divenuto il prigioniero”.

marzo 2006

Il senso di internet Terapeuta: “Internet”? Alberto: “Non ci sto più andando, raramente. Quando lo facevo in maniera così ossessiva ero spinto dalla voglia di non volere avere a che fare con le persone…lo usavo come scudo, restavo sempre con il nick, mi rifiutavo di incontrarmi con gli altri se me lo chiedevano…”

Terapeuta: “Uno scudo?”

Alberto: “Non dovevo espormi più di tanto. Dal vivo il rapporto ti richiede più impegno. Poi mi sentivo superiore agli altri perché sapevo fare cose col computer che gli altri se le sognavano e tutti si rivolgevano a me”.

Alberto: dalla televisione a internet,

alla ricerca del riscatto

aprile ’05 – ottobre ‘07

Filmato C, D

Avreste un altro titolo?

Bibliografia

Benasayag M., Schmit G. (2003), L’epoca delle passioni tristi, Feltrinelli, Milano, 2004;

Recalcati M. (2013), Il complesso di Telemaco. Genitori e figli dopo il tramonto del padre, Feltrinelli, Milano;

Recalcati M. (2015b), Le mani della madre. Desiderio, fantasmi ed eredità del materno, Feltrinelli, Milano;

Vallario L. (2008), Naufraghi nella rete. Adolescenti e abusi mediatici, Franco Angeli;

Vallario L. (2016), L’interesse del minore. Definizione e valutazione psicologica nelle separazioni, Franco Angeli;

Zoja L. (2000), Il gesto di Ettore. Preistoria, storia, attualità e scomparsa del padre, Bollati Boringhieri, Torino, 2003;