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QUADERNO TECNICO Scherma di bastone moderno Copyright NOVA SCRIMIA 2009 Seconda parte di tre: Il gioco largo nella scherma di bastone  www:Novascrimia.com - www.scuoladar mi.it

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QUADERNO TECNICOScherma di bastone moderno

Copyright NOVA SCRIMIA 2009

Seconda parte di tre:

Il gioco largo nella scherma di bastone

 

www:Novascrimia.com - www.scuoladarmi.it

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ATTENZIONE:

Tutte le azioni presentate in questi quaderni e nei

video collegati sono realmente pericolose e vannoeseguite con estrema attenzione esclusivamente

sotto la guida di un Istruttore Qualificato o di un

esperto.

I quaderni presuppongono l’esecuzione della tecnica

in situazione didattica controllata.

I video mostrano l’esecuzione tecnica dell’azione in

situazione didattica controllata: velocità, intensità

ritmo e complessità sono correlate all’esperienza

maturata ed al livello di preparazione raggiunto.

E’ vivamente sconsigliato modificare l’esecuzione

delle tecniche o la loro esecuzione senza il controllo

di un Istruttore Qualificato o di un esperto.

Tutti i video si trovano nella sezione “VIDEO”

del sitoNOVASCRIMIA

www.novascrimia.com

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“A questo punto posso ben dire che se la scherma

col bastone fosse da tutti appresa, certi fasti del

coltello non illustrerebbero sovente le cronache dei

giornali; una buona lezione basterebbe al

ravvedimento di molti che altamente s’infischianodella legge e di chi ha diritto al rispetto ed alla

intangibilità personale.”1 

1 Giannino Martinelli “Trattato di scherma col Bastone da passeggio” pagg. 40-41

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 Precauzioni per la pratica.

La pratica in allenamento e, in particolar modo

quella nell’assalto libero, necessita sempre di

protezioni adeguate.

Il rischio d’infortunio, pur con un’arma studiata per

un contatto relativamente incruento come il bastoneda novanta centimetri modello nova scrimia, è alto

se non vengono protette le aree maggiormente

sensibili del corpo come le mani e le articolazioni.

Per questo motivo durante gli allenamenti ogni

schermitore è tenuto ad indossare l’attrezzaturaminima, ovvero: maschera in acciaio 1600 Newton,

paragomiti e paraginocchia rigidi e guanti da

hockey.

Nelle foto che troverete nel presente quaderno

tecnico le protezioni sono assenti nelle sequenze

tecniche solo ed esclusivamente per rendere la

comprensione della tecnica più chiara e immediata.

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 Il gioco largo nell’assalto cortese.

Ogni combattimento, inteso come duello o assalto cortese,

inizia in gioco largo.

I due contendenti eseguono il saluto, si mettono in guardia a

rispettiva distanza e, a volte, prima di iniziare l’assalto

toccano i rispettivi bastoni come gesto di ulteriore cortesia.

A questo punto e solo a questo punto, da una misura

d’indagine inizia il combattimento.Così, in queste condizioni, è naturale che, anche volendo

accedere al gioco stretto chiudendo la misura, sia necessario

passare prima per il gioco largo. Questa successione vienerispecchiata anche nella dimensione didattica

dell’insegnamento.

Lo schermitore viene così addestrato a saper utilizzare con

profitto il bagaglio tecnico della larga misura e quindi, soloallora, in quello della corta misura.

Ci è sembrato logico presentare la stessa progressione anche

in questi quaderni tecnici analizzando separatamente i due

giochi e presentando le tecniche allegate nella loro duplice

applicazione della pedana (per quel che concerne l’assalto

cortese) e della strada (per quel che concerne la difesapersonale.

Presenteremo pertanto, per quanto riguarda l’assalto cortese

tre sequenze tecniche differenziate da tre scelte strategiche

differenti: La finta; Il mezzo tempo al braccio e l’arresto di

punta.

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 Le finte.

In molte discipline, scherma compresa, la finta rappresenta

una delle tattiche fondamentali per poter passare la guardia

avversaria quando l’attacco diretto non ha sortito risultati.

Da usare con intelligenza, consente di scandagliare le

reazioni dell’avversario e, dopo averlo fatto, di poter

sfruttare le stesse per andare a “botta sicura”.Nel gioco largo, in particolare nel bastone moderno, la finta,

molto più di altre azioni (battute, legamenti, trasporti,

riporti, sforzi etc…), è azione principe e richiede pertanto

massima cura nell’allenamento.

Pena, in assalto, effettuare una finta poco credibile e offrire

a nostra volta una “botta sicura”.

 Il mezzo tempo al braccio

L’arte della scherma come capacità di difendersi e ben

rispondere ai colpi avversi trova nel mezzo tempo al braccio

sicuramente una delle strategie più efficaci ed eleganti.

All’attacco avversario non viene opposta parata, sfruttando

la misura per operare una sottrazione di bersaglio e

lasciando così la propria arma libera di colpire l’arto

avverso che viene portato avanti.

Indubbi i vantaggi. Il mezzo tempo al braccio consente dicolpire nello stesso istante in cui l’opponente sferra

l’attacco (impedendogli di fatto di parare) e allo stesso

tempo, grazie alla sottrazione di bersaglio, rompe la misuraportando lo schermidore a distanza di sicurezza.

L’azione, naturalmente, richiede una discreta maestria

nell’arte e, oltre ad una buona scelta di tempo necessita di

un ottimo colpo d’occhio.

 L’arresto di punta

Se il mezzo tempo al braccio elude l’attacco avverso per

colpire l’arto che attacca, l’arresto effettuato con la punta

dell’arma chiude l’azione sul nascere. In questo caso lacorretta scelta di tempo è vitale se non si vuole incorrere in

un colpo contemporaneo.

Data l’estrema dinamicità della scherma di bastone moderno

l’arresto di punta è sicuramente di più difficile impiego e

pertanto andrebbe riservato nell’allenamento a chi abbia già

una discreta pratica nello studio dell’arma.

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SEQUENZA 1 (La finta)

Da posizione di guardia B esegue una battuta interna a

stornare la punta avversaria dalla linea d’offesa.

Mentre B carica un tondo mandritto A si prepara a parare di

coverta interna

A blocca l’attacco in coverta interna e si prepara a rientrare

immediatamente con un fendente roverso al capo.

 Nelle foto: Messer Punta Confraternita degli Istruttori Messer Mallo Confraternita degli Istruttori

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B blocca il fendente andando in coverta interna e con un

rapido movimento di polso, confidando che l’avversario

esegua la medesima parata sulla stessa linea, finta un tondo

mandritto alla testa.

A prende per vera la finta e porta il bastone in coverta

interna

Immediatamente B si flette sulle gambe andando in sbasso etirando un tondo roverso al ginocchio.

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SEQUENZA 2 (Il mezzo tempo)

Da posizione di guardia A lega e cerca di portare l’arma diB all’esterno caricando uno sgualembro mandritto.

B effettua una cavazione e approfittando della posizione di

A spinge una puntata al volto.

A, non potendo usare l’arma, storna la punta con la mano

stanca e si prepara a contrattaccare con uno sgualembromandritto.

 Nelle foto: Messer Bieco Confraternita degli Istruttori Messer Mallo Confraternita degli Istruttori

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B rompe la misura opponendo una coverta interna.

A vedendo parato il suo colpo reitera lo stesso attacco

eseguendo un affondo.

B ancora una volta rompe la misura e sfruttando la coverta

come caricamento esegue un mezzo tempo al braccio.

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SEQUENZA 3 (I’arresto di punta)

Da posizione di guardia A lega e spinge in fuori il bastone

dell’avversario

B sfrutta la forza dell’avversario per caricare il bastone in

un colpo roverso

B scende in accosciata e finta un tondo roverso alla gamba.

A, in ritardo con la sparizione di gamba oppone il bastonesulla linea bassa.

 Nelle foto: Messer Bieco Confraternita degli Istruttori

 Messer Punta Confraternita degli Istruttori

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B approfittando dell’indecisione di A continua l’azione

scattando in avanti con un tondo mandritto in affondo cui A 

cerca di porre rimedio in coverta interna.

A para e restituisce il colpo riportando la gamba a vanti etirando uno sgualembro mandritto al capo. B intercetta il

colpo a punta alta.

B senza spostare il bastone dalla parata porta la gambaposteriore indietro e contemporaneamente arresta il

successivo attacco di A con una punta riversa.

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 Lo scacciamento

Lo scacciamento, attuato con serie di mulinelli o con colpi

ribattuti, è forse tra le strategie la più semplice per tenere a

distanza un possibile aggressore. La stessa serie di colpi

usata a misura su un aggressore che si spinge in avanti,

garantisce una grande potenza all’impatto e, unita ad una

corretta gestione della misura, consente di colpire tenendosi

a distanza di sicurezza.

Particolarmente raccomandata in caso di aggressoreprovvisto di coltello, in quanto risponde maggiormente alla

necessità evitare il rischio di venire colpiti, con tutte le

conseguenze che un’arma da taglio comporta.

 Neutralizzare le armi dell’avversario 

A volte, la priorità potrebbe spostarsi dal mettere fuoricombattimento l’avversario al rendere inoffensive le sue

armi.

Questo sia perché si tratta di armi di grande pericolosità

(come nel caso di un coltello o di un’arma contundente

particolarmente pesante) sia perché si vuole “ridurlo

all’obbedienza” senza arrecarli grossi danni. Sia, ancora,perché sta minacciando una terza persona e, di conseguenza,

è importante evitare che questa si ferisca.

La strategia del neutralizzare le armi dell’avversario passa

di norma attraverso mulinelli o colpi di scacciamento mirati

a colpire in modo deciso la mano che impugna l’arma. Il

colpo non solo farà perdere la stessa all’aggressore ma

inabiliterà la mano stessa rendendo difficile raccoglierla per

usarla nuovamente.

 La punta

Il grande potere d’arresto della punta e la sua devastante

efficacia se indirizzata verso alcuni bersagli sensibili (occhi

e gola) ne fanno una delle tecniche migliori per

neutralizzare un aggressore.

Veloce a colpire come a rientrare in guardia bloccal’aggressione sul nascere consentendo all’aggredito la scelta

tra le opzioni di finalizzazione, controllo e fuga.

Per contro richiede molta precisione e freddezza, in

particolare in contesti di forte stress, e diversamente dai

colpi trascorsi risulta assolutamente inefficace se indirizzata

fuori bersaglio.

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SEQUENZA 1 (Lo scacciamento)

B minaccia A che tiene la distanza.

B sempre più minaccioso si fa a vanti e presenta l’arma.A indietreggia caricando il colpo sulla spalla.

B fa uno scatto in avanti e A prontamente va a colpire.

B vedendo partire il colpo istintivamente ritrae la mano.

 Nelle foto: Messer Mallo Confraternita degli Istruttori

 Messer Punta Confraternita degli Istruttori

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A prosegue la corsa de bastone e prepara un secondo colpo

ribattuto di anca

B temendo un secondo colpo alto ritrae il busto.

A va a colpire il ginocchio per impedire un ulteriore

avanzamento di B.

A dopo aver colpito lascia andare il bastone caricando un

terzo colpo ribattuto di spalla.

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Il colpo di A questa volta centra la mano armata.

B per effetto del colpo perde l’arma e fa gesto di

raccoglierla

A lascia andare il bastone e carica un ultimo colpo.

Con un ridoppio roverso A centra B mentre è chinatomettendolo fuori combattimento

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SEQUENZA 2 (Neutralizzare l’arma)

A e B si fronteggiano.A vedendo B armato di una pesante spranga tiene la

distanza e il colpo caricato sulla spalla

B scatta in avanti lanciando un colpo di punta con presa a

due mani.A indietreggia e centra la mano destra dell’aggressore.

B indietreggia cercando di recuperare la presa a due mani.

A sfrutta l’occasione per avanzare e caricare un ridoppio

 Nelle foto: Messer Mallo Confraternita degli Istruttori

 Messer Bieco Confraternita degli Istruttori

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Con un ridoppio roverso A raggiunge B nell’area genitale

A dopo aver colpito richiama il bastone indietro e carica un

fendente

A mette fuori combattimento l’aggressore con un fendente

roverso alla testa.

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SEQUENZA 3 (L’arresto di punta)

A fronteggia due aggressori C e B. 

La situazione è ad alto rischio in quanto B è armato di

coltello.

Nel momento stesso in cui C scatta in avanti A lo arresta

immediatamente con una puntata alla gola e si prepara ad

affrontare B.

A richiama il bastone e prepara un roverso a scacciareindirizzato verso il probabile attacco di B.

 Nelle foto: Messer Mallo Confraternita degli Istruttori

 Messer Punta Confraternita degli Istruttori

 Messer Bieco Confraternita degli Istruttori

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B attacca cercando l’addome con un colpo di punta

A si sposta di lato centrando in pieno la mano avversa.

B è disarmato ma ancora attivo

A lascia andare il bastone e carica un secondo colpo

ribattuto di spalla.

Con un tondo mandritto A colpisce alla tempia B 

mandandolo fuori causa.

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A con un mulinello prepara un terzo colpo diretto verso C.

C vedendo arrivare il colpo fa gesto di alzare le mani a

difesa del capo.

A va in affondo e modifica la traiettoria andando a cercare il

ginocchio.

A centra il ginocchio di C mandandolo fuoricombattimento.